L'ACQUA CALDA 🌺🌺🌺
Verrebbe da dire, con un gioco di parole alquanto banale, che non dovrebbe sorprendere che sia una nuotatrice a scoprire l'acqua calda. Pare che nei giorni scorsi infatti Federica Pellegrini abbia osservato come il caso di doping di Jannik Sinner sia stato trattato "con i guanti bianchi".
Un'ovvietà tuttavia per nulla ovvia, in un paese come il nostro che le leggi le applica per i nemici e le interpreta per gli amici, e che per mesi a reti unificate, mentre si attendeva l'esito del ricorso WADA, sacrosanto, contro l'incredibile piena assoluzione da parte del tribunale del tennis, ha strepitato in difesa strenua del tennista, manco fosse stato ucraino.
Ora, Sinner è con ogni probabilità uno straordinario atleta e forse anche una bella persona, ma questo non rileva. Le regole antidoping sono regole, e come tali vanno applicate in maniera corretta. Che vuole dire tra l'altro e forse prima di tutto equa e omogenea. Nel caso di Sinner, non stava avvenendo dopo l'assoluzione piena (e questo lo dicemmo subito pure noi) e del resto non è avvenuto nemmeno dopo il compromesso del tutto politico che ha portato all'accordo sui tre mesi di sospensione, punto di incontro tra i timori di Sinner di una sospensione (molto) più lunga e i timori della WADA di vedersi sconfessata essendosi messa contro un atleta grandemente popolare oltre tutto in contemporanea con il suo scontro senza precedenti con l'altrettanto potente e influentissima USADA. Insomma, fili elettrici scoperti ovunque, e non poteva che uscirne un papocchio, che ha salvato capra e cavoli.
Ma, appunto per questo, la Pellegrini ha ragione da vendere, specie quando osserva: "Quanto alla responsabilità oggettiva rispetto al team, va detto che non è che se il mio fisioterapista si beve una birra e investe qualcuno è colpa mia, ma diventa una mia responsabilità se il fisio usa una crema su di me e poi io risulto positivo. Vale per tutti, non è il caso Sinner a essere strano". L'acqua calda, appunto. Ma che, in certi ambienti e con certi climi, diventa bollente e rischia di rovesciarsi addosso a chi la scopre. La Pellegrini ha spalle larghe, non solo figuratamente, ma insomma ci vuole comunque coraggio a dire certe cose, tanto più quanto più dovrebbero essere ovvie.