

08.04.202512:36
CATANIA 9 APRILE - PALESTRA LUPO H.19.00
A DIFESA DELL'ANTIFASCISMO MILITANTE
Antifascimo è antisionismo, antisionismo è anticapitalismo.
La variante umana non è uno scherzo! Gaetano Bresci che uccide il re ci insegna che a frapporsi tra la guerra ed i popoli innocenti c'è la vendetta e la rabbia di chi cospira contro il potere.
Chiamiamo all’azione e al conflitto sociale tuttx lx antifascistx che si oppongono alle logiche del profitto e del capitale per organizzare un momento di rottura collettivo, per sovvertire l'ordinario, per riprenderci il presente.
Sarà presente la rete noddl sicurezza Catania e Smash repression Sicilia.
PROVARE, FALLIRE, PROVARE ANCORA; PROVARE, FALLIRE, FALLIRE MEGLIO
Sotto il testo completo della chiamata👇
https://nopassaran.noblogs.org/2025/04/a-difesa-dellantifascismo-militante/
A DIFESA DELL'ANTIFASCISMO MILITANTE
Antifascimo è antisionismo, antisionismo è anticapitalismo.
La variante umana non è uno scherzo! Gaetano Bresci che uccide il re ci insegna che a frapporsi tra la guerra ed i popoli innocenti c'è la vendetta e la rabbia di chi cospira contro il potere.
Chiamiamo all’azione e al conflitto sociale tuttx lx antifascistx che si oppongono alle logiche del profitto e del capitale per organizzare un momento di rottura collettivo, per sovvertire l'ordinario, per riprenderci il presente.
Sarà presente la rete noddl sicurezza Catania e Smash repression Sicilia.
PROVARE, FALLIRE, PROVARE ANCORA; PROVARE, FALLIRE, FALLIRE MEGLIO
Sotto il testo completo della chiamata👇
https://nopassaran.noblogs.org/2025/04/a-difesa-dellantifascismo-militante/
Кайра бөлүшүлгөн:
Materiale Piroclastico



07.04.202512:54
SIAMO STUFE DI STARE QUI!
In seguito all'assembela regionale contro il decreto legge, un nutrito gruppo di solidali, ha deciso di andare a salutare lx detenutx per portare vicinanza ed affetto a chi è statx privatx della libertà.
Trovarci sotto quelle mura, in tantx, con cori, megafono e colori ci avvicina allx reclusx e ci riempie il cuore.
Lx reclusx hanno risposto alle domande dicendo che all'interno di quelle mura non si vive bene, che sono stanchx, che sono stufx
Persone stufe di un carcere disumano!
Il carcere di Piazza Lanza conta un sovraffollamento altissimo: i posti regolamentari sono 279, a fronte di 447 detenutx effettivx (dati del ministero della giustizia aggiornati a fine febbraio 2025)
Con il nuovo decreto legge, che si propone come una legge riempi-carcere, la situazione non potrà che peggiorare.
È per questo che ogni occasione è utile e giusta per portare solidarietà allx reclusx, per rompere l'isolamento alla quale sono costrettx, per non lasciare mai da solx le voci dellx insortx.
In seguito all'assembela regionale contro il decreto legge, un nutrito gruppo di solidali, ha deciso di andare a salutare lx detenutx per portare vicinanza ed affetto a chi è statx privatx della libertà.
Trovarci sotto quelle mura, in tantx, con cori, megafono e colori ci avvicina allx reclusx e ci riempie il cuore.
Lx reclusx hanno risposto alle domande dicendo che all'interno di quelle mura non si vive bene, che sono stanchx, che sono stufx
Persone stufe di un carcere disumano!
Il carcere di Piazza Lanza conta un sovraffollamento altissimo: i posti regolamentari sono 279, a fronte di 447 detenutx effettivx (dati del ministero della giustizia aggiornati a fine febbraio 2025)
Con il nuovo decreto legge, che si propone come una legge riempi-carcere, la situazione non potrà che peggiorare.
È per questo che ogni occasione è utile e giusta per portare solidarietà allx reclusx, per rompere l'isolamento alla quale sono costrettx, per non lasciare mai da solx le voci dellx insortx.
05.04.202510:57
Carceri sovraffollate? Mettiamo i detenuti nei container!
《 LA RELAZIONE TECNICO illustrativa preliminare prevede infatti la realizzazione di 5 blocchi per 120 posti letto complessivi da collocare nei perimetri delle carceri di Alba, Opera Milano e Biella; altrettanti a sud, negli istituti di Frosinone, Palmi e Agrigento; sei invece i blocchi destinati a L’Aquila, Reggio Emilia e Voghera per 144 posti in tutto.
Ogni blocco è costituito da 12 moduli smontabili «di dimensioni indicative pari a 6 metri per 5 metri». Quelli «denominati A1» ospiteranno 4 posti letto e un bagno; stesse dimensioni per i moduli adibiti alle sale polifunzionali, ai servizi e alla zona agenti. Ogni blocco detentivo, munito di cortili di passeggio delimitati anche da pareti in cemento armato, sarà recintato da una cancellata metallica zincata alta «almeno 5 metri». Ma a giudicare dall’annuncio dettato ieri all’Ansa da «fonti del governo», il piano che andrà a gara «al ribasso» tra qualche giorno non è che una prima sperimentazione di un nuovo tipo di detenzione.
PER IL SOTTOSEGRETARIO Delmastro, «tutto è assolutamente rispettoso della normativa e consentirà di non avere più il sovraffollamento che c’è oggi». 》
https://www.osservatoriorepressione.info/celle-container-senza-dignita/
《 LA RELAZIONE TECNICO illustrativa preliminare prevede infatti la realizzazione di 5 blocchi per 120 posti letto complessivi da collocare nei perimetri delle carceri di Alba, Opera Milano e Biella; altrettanti a sud, negli istituti di Frosinone, Palmi e Agrigento; sei invece i blocchi destinati a L’Aquila, Reggio Emilia e Voghera per 144 posti in tutto.
Ogni blocco è costituito da 12 moduli smontabili «di dimensioni indicative pari a 6 metri per 5 metri». Quelli «denominati A1» ospiteranno 4 posti letto e un bagno; stesse dimensioni per i moduli adibiti alle sale polifunzionali, ai servizi e alla zona agenti. Ogni blocco detentivo, munito di cortili di passeggio delimitati anche da pareti in cemento armato, sarà recintato da una cancellata metallica zincata alta «almeno 5 metri». Ma a giudicare dall’annuncio dettato ieri all’Ansa da «fonti del governo», il piano che andrà a gara «al ribasso» tra qualche giorno non è che una prima sperimentazione di un nuovo tipo di detenzione.
PER IL SOTTOSEGRETARIO Delmastro, «tutto è assolutamente rispettoso della normativa e consentirà di non avere più il sovraffollamento che c’è oggi». 》
https://www.osservatoriorepressione.info/celle-container-senza-dignita/


04.04.202507:36
NON CONTATE SU DI NOI
Vogliono che i nostri corpi siano complici con la militarizzazione permanente dei territori, terrorizzando, assassinando e distruggendo in nome di una falsa sicurezza di cui beneficia solo l’estrattivismo e lo sfruttamento. Non fate affidamento su di noi!!
[…]
Questo e tutti i 15 di maggio sono il giorno internazionale del diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare, il diritto a dire NO all’essere parte di guerre e morte. In tempo di militarizzazione ed autoritarismo non collaborarvi è un esercizio di libertà e solidarietà indispensabile.
DICHIARATI OBIETTORA!!!!
https://nopassaran.noblogs.org/2025/04/maggio-antimilitarista/
Vogliono che i nostri corpi siano complici con la militarizzazione permanente dei territori, terrorizzando, assassinando e distruggendo in nome di una falsa sicurezza di cui beneficia solo l’estrattivismo e lo sfruttamento. Non fate affidamento su di noi!!
[…]
Questo e tutti i 15 di maggio sono il giorno internazionale del diritto all’obiezione di coscienza al servizio militare, il diritto a dire NO all’essere parte di guerre e morte. In tempo di militarizzazione ed autoritarismo non collaborarvi è un esercizio di libertà e solidarietà indispensabile.
DICHIARATI OBIETTORA!!!!
https://nopassaran.noblogs.org/2025/04/maggio-antimilitarista/
Кайра бөлүшүлгөн:
Materiale Piroclastico

02.04.202509:57
A DIFESA DELL'ANTIFASCISMO MILITANTE
Antifascimo è antisionismo, antisionismo è anticapitalismo.
“Fino a quando i fascisti continueranno a bruciare le Case del popolo, case sacre ai lavoratori, fino a quando i fascisti assassineranno i fratelli operai, fino a quando continueranno la guerra fratricida gli Arditi d'Italia non potranno con loro aver nulla di comune. Un solco profondo di sangue e di macerie fumanti divide fascisti e Arditi”.
Il 25 Aprile, ormai da tempo, è mera e vuota ricorrenza, in cui il paese per un giorno attua la “liturgia della resistenza”, priva di ogni contenuto attuale e riferimento reale, spinta dalla sinistra istituzionale, ansiosa di strumentalizzare la giornata e i sentimenti che suscita per fini propagandistici.
Adesso, troviamo proprio impossibile attraversare le piazze "antifasciste" del 25 Aprile che si riempiono solitamente di bandiere, e di partiti, aderenti alle sacche di repressione dello Stato, complici con il Genocidio Palestinese, proprio in questo momento quelle piazze rischiano anche di essere ulteriormente vilipese e snaturate dalla propaganda di Guerra.
La bandiera dell'UE non paga di essere lorda del sangue palestinese con il progetto REArm EU continua ad assumere connotati coloniali e guerrafondai stavolta recitando l’epitaffio sul tanto decantato mondo
libero occidentale.
E che se lo mettano bene in testa tutte quelle organizzazioni politiche antagoniste che durante l'anno si impegnano ad indicarci la via maestra per la redenzione dal capitale!
Quello che succede a Gaza non è una guerra tra stati bensì un genocidio da parte di uno stato nei confronti di un intero popolo, quello palestinese, che prova a ribellarsi e liberarsi dall'oppressione.
Un tenace movimento di Resistenza popolare che si oppone ad una delle potenze militari ed economiche più forti del pianeta, Israele, che vanta le migliori tecnologie, i migliori armamenti, il migliore esercito ed una diffusa volontà di pulizia etnica.
Questo dimostra che: la sterilizzazione dell’antifascismo operata dall’intero arco istituzionale, ha operato attraverso la selezione di forme e gestualità occasionalmente represse, lasciando i contenuti e l’essenza a diluirsi nella marea delle ingiustizie umane.
Quindi mentre ci inorridiamo di fronte a braccia tese, marce a passo dell’oca o al rifiuto di rinnegare il ventennio, siamo impassibili di fronte alla detenzione su base etnica dei cpr, alle deportazioni, alle misure di prevenzione poliziale, alla profilazione della repressione.
Ma non solo, come definire la speculazione finanziaria, la turistificazione, la deregolarizzazione del lavoro, la privatizzazione di scuole ed ospedali? Termini gentili ma non meno portatori di miseria, povertà e lutto.
Nel contesto dei già approvati decreto anti-rave, decreto Caivano e persino del nuovo codice stradale è al varo il DDL 1236 che si prepara a diventare il decreto legge più repressivo in tutta Europa.
A farne le spese saranno soprattutto lx detenutx e lx migranti a cui non possiamo che stringerci provando a creare ponti solidali, se carceri e cpr si chiudono col fuoco dellx reclusx il nostro impegno è di essere il fuoco
della vendetta.
A giovarne invece saranno le forze dell’ordine con più deterrenza, scudo penale, incitazione all’uso di armi da fuoco e maggiore discrezione sull’uso della forza. Il Fascismo è già qui!
Ma la variante umana non è uno scherzo! Gaetano Bresci che uccide il re ci insegna che a frapporsi tra la guerra ed i popoli innocenti c'è la
vendetta e la rabbia di chi cospira contro il potere.
A Catania il 25 Aprile andrà in scena la carcassa di quella che ancora molti si pregiano di chiamare ancora antifascismo e noi a questo vogliamo opporci, vogliamo che voli la civetta.
Chiamiamo all’azione e al conflitto sociale tuttx lx antifascistx che si oppongono alle logiche del profitto e del capitale per organizzare un
momento di rottura collettivo, per sovvertire l'ordinario, per riprenderci il presente.
SIAMO TUTTX ANTIFASCISTX? TUTTX?
Antifascimo è antisionismo, antisionismo è anticapitalismo.
“Fino a quando i fascisti continueranno a bruciare le Case del popolo, case sacre ai lavoratori, fino a quando i fascisti assassineranno i fratelli operai, fino a quando continueranno la guerra fratricida gli Arditi d'Italia non potranno con loro aver nulla di comune. Un solco profondo di sangue e di macerie fumanti divide fascisti e Arditi”.
Il 25 Aprile, ormai da tempo, è mera e vuota ricorrenza, in cui il paese per un giorno attua la “liturgia della resistenza”, priva di ogni contenuto attuale e riferimento reale, spinta dalla sinistra istituzionale, ansiosa di strumentalizzare la giornata e i sentimenti che suscita per fini propagandistici.
Adesso, troviamo proprio impossibile attraversare le piazze "antifasciste" del 25 Aprile che si riempiono solitamente di bandiere, e di partiti, aderenti alle sacche di repressione dello Stato, complici con il Genocidio Palestinese, proprio in questo momento quelle piazze rischiano anche di essere ulteriormente vilipese e snaturate dalla propaganda di Guerra.
La bandiera dell'UE non paga di essere lorda del sangue palestinese con il progetto REArm EU continua ad assumere connotati coloniali e guerrafondai stavolta recitando l’epitaffio sul tanto decantato mondo
libero occidentale.
E che se lo mettano bene in testa tutte quelle organizzazioni politiche antagoniste che durante l'anno si impegnano ad indicarci la via maestra per la redenzione dal capitale!
Quello che succede a Gaza non è una guerra tra stati bensì un genocidio da parte di uno stato nei confronti di un intero popolo, quello palestinese, che prova a ribellarsi e liberarsi dall'oppressione.
Un tenace movimento di Resistenza popolare che si oppone ad una delle potenze militari ed economiche più forti del pianeta, Israele, che vanta le migliori tecnologie, i migliori armamenti, il migliore esercito ed una diffusa volontà di pulizia etnica.
Questo dimostra che: la sterilizzazione dell’antifascismo operata dall’intero arco istituzionale, ha operato attraverso la selezione di forme e gestualità occasionalmente represse, lasciando i contenuti e l’essenza a diluirsi nella marea delle ingiustizie umane.
Quindi mentre ci inorridiamo di fronte a braccia tese, marce a passo dell’oca o al rifiuto di rinnegare il ventennio, siamo impassibili di fronte alla detenzione su base etnica dei cpr, alle deportazioni, alle misure di prevenzione poliziale, alla profilazione della repressione.
Ma non solo, come definire la speculazione finanziaria, la turistificazione, la deregolarizzazione del lavoro, la privatizzazione di scuole ed ospedali? Termini gentili ma non meno portatori di miseria, povertà e lutto.
Nel contesto dei già approvati decreto anti-rave, decreto Caivano e persino del nuovo codice stradale è al varo il DDL 1236 che si prepara a diventare il decreto legge più repressivo in tutta Europa.
A farne le spese saranno soprattutto lx detenutx e lx migranti a cui non possiamo che stringerci provando a creare ponti solidali, se carceri e cpr si chiudono col fuoco dellx reclusx il nostro impegno è di essere il fuoco
della vendetta.
A giovarne invece saranno le forze dell’ordine con più deterrenza, scudo penale, incitazione all’uso di armi da fuoco e maggiore discrezione sull’uso della forza. Il Fascismo è già qui!
Ma la variante umana non è uno scherzo! Gaetano Bresci che uccide il re ci insegna che a frapporsi tra la guerra ed i popoli innocenti c'è la
vendetta e la rabbia di chi cospira contro il potere.
A Catania il 25 Aprile andrà in scena la carcassa di quella che ancora molti si pregiano di chiamare ancora antifascismo e noi a questo vogliamo opporci, vogliamo che voli la civetta.
Chiamiamo all’azione e al conflitto sociale tuttx lx antifascistx che si oppongono alle logiche del profitto e del capitale per organizzare un
momento di rottura collettivo, per sovvertire l'ordinario, per riprenderci il presente.
SIAMO TUTTX ANTIFASCISTX? TUTTX?
08.04.202507:59
“E SE CI VOGLIONO SCHIAVI NON CI RIUSCIRANNO”


07.04.202511:42
🚧 Continua la corsa gentrificatrice alla cementificazione e turistizzazione di Capo Peloro...
...perché lasciarlo alla natura, quando ci si può fare l'ennesimo parcheggio?
...perché lasciarlo alla natura, quando ci si può fare l'ennesimo parcheggio?
Кайра бөлүшүлгөн:
Osservatorio Repressione



04.04.202518:12
Blitz del governo, approvato il decreto Sicurezza, varato dal governo Meloni nel Consiglio dei ministri di stasera. Nel decreto legge ci sono norme che puniscono maggiormente le proteste e manifestazioni, tutelano le forze di polizia. Caricata la manifestazione a Roma mentre il Governo approva il Disegno di legge. Feriti anche parlamentari
https://www.osservatoriorepressione.info/il-consiglio-dei-ministri-approva-il-decreto-sicurezza/
Segui @ossrepressione
https://www.osservatoriorepressione.info/il-consiglio-dei-ministri-approva-il-decreto-sicurezza/
Segui @ossrepressione
04.04.202512:18
///BARI SALUTO AL CPR///
Riceviamo e diffondiamo:
Da fonti indirette sappiamo che Giovedì 27 c'è stata una rivolta nel Cpr di Bari in seguito a un tentativo di fuga.
Il ragazzo che ha provato a fuggire, dopo essere stato preso è stato brutalmente picchiato e rimandato in cella. Una volta tornato i suoi compagni, vedendo le chiare violenze subite, hanno iniziato una piccola rivolta, salendo anche sui tetti e lanciando frutta alle guardie, il tutto sedato dalle forze dell'ordine.
Anche per questo:
Domenica 30 in poch3 compagn3 ci siamo ritrovate sotto le mura del Cpr per portare solidarietà ai detenuti e mostrare che le loro lotte non rimangono isolate come le istituzioni vorrebbero.
Ci siamo ritrovate di pomeriggio, con solo fischietti e la nostra voce, urlando cori e cercando di fare più rumore possibile, a posteriori sappiamo che ci hanno sentito ma sul momento non abbiamo ricevuto risposta. Il tutto è durato una ventina di minuti, senza risposta da dentro e senza l'intervento delle guardie.
Non contente del risultato e col dubbio che non ci avessero sentitɜ, altr3 compagn3 sono tornate Martedì 1 Aprile con qualche strumento in più che ci rendesse più rumorosɜ.
Ad oggi abbiamo la certezza che ci hanno sentitɜ e adesso loro sanno che quei saluti, quelle urla e quel calore erano per loro e chissà se dalla prossima volta grideremo insieme contro quelle mura infami!
L'ultima visita al Cpr prima di domenica è stata il giorno del presidio autorizzato fuori dal Cpr di Bari il 22 Febbraio.
Abbiamo scelto di comunicare alla questura il presidio e, nonostante sapessimo che la Digos di Bari non permette più di avvicinarsi tanto alle mura, abbiamo comunque comunicato l'intento di avvicinarci il più possibile, specificando il luogo esatto che avrebbe dovuto essere sotto le celle.
La Digos non ha rigettato la comunicazione né inviato prescrizioni, rimandando la contrattazione del punto al momento di arrivo in piazza.
La decisione di comunicare il presidio è stata mossa principalmente da 3 ragioni:
- Rendere la giornata inclusiva e accessibile a chiunque volesse portare solidarietà ai detenuti.
- Poter stare più tempo sotto le mura e poter portare strumentazione provando a comunicare e non solo a farsi sentire.
- Avevamo pubblicizzato in larga scala la giornata, probabilmente la Digos e la celere sarebbero state lì ugualmente.
Arrivate in piazza 15 minuti prima del concentramento, la Digos non presenta le prescrizioni ma ci dice che avrebbero dovuto mettere in sicurezza l'area, poiché c'era troppa spazzatura in giro e che l'Amiu (servizio raccolta spazzatura) non era venuta a svuotare i bidoni.Tutte menzogne perché di spazzatura non ce n'era neanche l'ombra.
Questo dura almeno 1 ora e più, tempo in cui la Digos mostra le prescrizioni rimanendo vaga sulla posizione, rimandando sempre a quando avranno finito di pulire, ma rassicurandoci che una soluzione l'avremmo trovata.
Ovviamente una volta "pulito", le guardie si sono schierate, mentre si schierava la celere la Digos continuava a fingere, continuava a prenderci in giro.
Questa è la polizia, queste sono le istituzioni, nonostante i tentativi di isolare il presidio, quel giorno c'è stata una risposta da dentro dopo ore di cori, musica e interventi in inglese, francese e arabo.
Per questo abbiamo deciso di continuare a portare solidarietà ai fratelli rinchiusi, ma senza comunicare né chiedere il permesso a nessuno.
Speriamo di aver rovinato il sonno all'allievi finanzieri, ma ancora di più speriamo che una notta non troppo lontana sarà il fuoco del Cpr a svegliarli, e magari le urla di qualche collega.
Morte alla Digos, morte a tutte le forze dell'ordine. Fuoco ai Cpr.
Anarchic* contro le frontiere
Riceviamo e diffondiamo:
Da fonti indirette sappiamo che Giovedì 27 c'è stata una rivolta nel Cpr di Bari in seguito a un tentativo di fuga.
Il ragazzo che ha provato a fuggire, dopo essere stato preso è stato brutalmente picchiato e rimandato in cella. Una volta tornato i suoi compagni, vedendo le chiare violenze subite, hanno iniziato una piccola rivolta, salendo anche sui tetti e lanciando frutta alle guardie, il tutto sedato dalle forze dell'ordine.
Anche per questo:
Domenica 30 in poch3 compagn3 ci siamo ritrovate sotto le mura del Cpr per portare solidarietà ai detenuti e mostrare che le loro lotte non rimangono isolate come le istituzioni vorrebbero.
Ci siamo ritrovate di pomeriggio, con solo fischietti e la nostra voce, urlando cori e cercando di fare più rumore possibile, a posteriori sappiamo che ci hanno sentito ma sul momento non abbiamo ricevuto risposta. Il tutto è durato una ventina di minuti, senza risposta da dentro e senza l'intervento delle guardie.
Non contente del risultato e col dubbio che non ci avessero sentitɜ, altr3 compagn3 sono tornate Martedì 1 Aprile con qualche strumento in più che ci rendesse più rumorosɜ.
Ad oggi abbiamo la certezza che ci hanno sentitɜ e adesso loro sanno che quei saluti, quelle urla e quel calore erano per loro e chissà se dalla prossima volta grideremo insieme contro quelle mura infami!
L'ultima visita al Cpr prima di domenica è stata il giorno del presidio autorizzato fuori dal Cpr di Bari il 22 Febbraio.
Abbiamo scelto di comunicare alla questura il presidio e, nonostante sapessimo che la Digos di Bari non permette più di avvicinarsi tanto alle mura, abbiamo comunque comunicato l'intento di avvicinarci il più possibile, specificando il luogo esatto che avrebbe dovuto essere sotto le celle.
La Digos non ha rigettato la comunicazione né inviato prescrizioni, rimandando la contrattazione del punto al momento di arrivo in piazza.
La decisione di comunicare il presidio è stata mossa principalmente da 3 ragioni:
- Rendere la giornata inclusiva e accessibile a chiunque volesse portare solidarietà ai detenuti.
- Poter stare più tempo sotto le mura e poter portare strumentazione provando a comunicare e non solo a farsi sentire.
- Avevamo pubblicizzato in larga scala la giornata, probabilmente la Digos e la celere sarebbero state lì ugualmente.
Arrivate in piazza 15 minuti prima del concentramento, la Digos non presenta le prescrizioni ma ci dice che avrebbero dovuto mettere in sicurezza l'area, poiché c'era troppa spazzatura in giro e che l'Amiu (servizio raccolta spazzatura) non era venuta a svuotare i bidoni.Tutte menzogne perché di spazzatura non ce n'era neanche l'ombra.
Questo dura almeno 1 ora e più, tempo in cui la Digos mostra le prescrizioni rimanendo vaga sulla posizione, rimandando sempre a quando avranno finito di pulire, ma rassicurandoci che una soluzione l'avremmo trovata.
Ovviamente una volta "pulito", le guardie si sono schierate, mentre si schierava la celere la Digos continuava a fingere, continuava a prenderci in giro.
Questa è la polizia, queste sono le istituzioni, nonostante i tentativi di isolare il presidio, quel giorno c'è stata una risposta da dentro dopo ore di cori, musica e interventi in inglese, francese e arabo.
Per questo abbiamo deciso di continuare a portare solidarietà ai fratelli rinchiusi, ma senza comunicare né chiedere il permesso a nessuno.
Speriamo di aver rovinato il sonno all'allievi finanzieri, ma ancora di più speriamo che una notta non troppo lontana sarà il fuoco del Cpr a svegliarli, e magari le urla di qualche collega.
Morte alla Digos, morte a tutte le forze dell'ordine. Fuoco ai Cpr.
Anarchic* contro le frontiere
Кайра бөлүшүлгөн:
Materiale Piroclastico



03.04.202514:56
RICEVIAMO E DIFFONDIAMO DA SICILIA NO BORDER:
Un saluto al CPR Trapani Milo. Scioperi della fame, della sete e dei medicinali, rivolte e vendetta di Stato
Lunedì sera, un gruppo di solidali ha deciso di recarsi sotto le mura del CPR di Milo per mostrare solidarietà ai prigionieri in sciopero della fame, della sete e dei medicinali da più di una settimana.
Le ultime informazioni circolate da dentro parlavano di tentativi di suicidio. Di una rivolta, la notte di venerdi 28, che avrebbe comportato un danneggiamento alla struttura.
Di sequestro degli ultimi telefoni personali rimasti in mano diretta ai detenuti e del blocco delle comunicazioni con l’esterno anche tramite i telefoni del CPR, finora utilizzabili a pagamento, sorvegliati e con lungo tempo di attesa.
Continua su: https://sicilianoborder.noblogs.org/post/2025/04/03/un-saluto-al-cpr-trapani-milo-scioperi-della-fame-della-sete-e-dei-medicinali-rivolte-e-vendetta-di-stato/
Un saluto al CPR Trapani Milo. Scioperi della fame, della sete e dei medicinali, rivolte e vendetta di Stato
Lunedì sera, un gruppo di solidali ha deciso di recarsi sotto le mura del CPR di Milo per mostrare solidarietà ai prigionieri in sciopero della fame, della sete e dei medicinali da più di una settimana.
Le ultime informazioni circolate da dentro parlavano di tentativi di suicidio. Di una rivolta, la notte di venerdi 28, che avrebbe comportato un danneggiamento alla struttura.
Di sequestro degli ultimi telefoni personali rimasti in mano diretta ai detenuti e del blocco delle comunicazioni con l’esterno anche tramite i telefoni del CPR, finora utilizzabili a pagamento, sorvegliati e con lungo tempo di attesa.
Continua su: https://sicilianoborder.noblogs.org/post/2025/04/03/un-saluto-al-cpr-trapani-milo-scioperi-della-fame-della-sete-e-dei-medicinali-rivolte-e-vendetta-di-stato/
Кайра бөлүшүлгөн:
Materiale Piroclastico



02.04.202509:57
CATANIA 9 APRILE - PALESTRA LUPO H.19.00
A DIFESA DELL'ANTIFASCISMO MILITANTE
Antifascimo è antisionismo, antisionismo è anticapitalismo.
La variante umana non è uno scherzo! Gaetano Bresci che uccide il re ci insegna che a frapporsi tra la guerra ed i popoli innocenti c'è la vendetta e la rabbia di chi cospira contro il potere.
Chiamiamo all’azione e al conflitto sociale tuttx lx antifascistx che si oppongono alle logiche del profitto e del capitale per organizzare un
momento di rottura collettivo, per sovvertire l'ordinario, per riprenderci il presente.
Sarà presente la rete noddl sicurezza Catania e Smash repression Sicilia.
PROVARE, FALLIRE, PROVARE ANCORA; PROVARE, FALLIRE, FALLIRE MEGLIO
Sotto testo completo della chiamata
A DIFESA DELL'ANTIFASCISMO MILITANTE
Antifascimo è antisionismo, antisionismo è anticapitalismo.
La variante umana non è uno scherzo! Gaetano Bresci che uccide il re ci insegna che a frapporsi tra la guerra ed i popoli innocenti c'è la vendetta e la rabbia di chi cospira contro il potere.
Chiamiamo all’azione e al conflitto sociale tuttx lx antifascistx che si oppongono alle logiche del profitto e del capitale per organizzare un
momento di rottura collettivo, per sovvertire l'ordinario, per riprenderci il presente.
Sarà presente la rete noddl sicurezza Catania e Smash repression Sicilia.
PROVARE, FALLIRE, PROVARE ANCORA; PROVARE, FALLIRE, FALLIRE MEGLIO
Sotto testo completo della chiamata
Кайра бөлүшүлгөн:
Circolo Culturale Anarchico “Gogliardo Fiaschi” — Carrara

07.04.202516:44
L’INQUISIZIONE AL LAVORO. RICHIESTI DAI 5 ANNI E 6 MESI AI 7 ANNI DI CARCERE PER GLI INQUISITI NEL PROCESSO DI MASSA DERIVATO DALL’OPERAZIONE SCRIPTA SCELERA
Martedì 1º aprile si è tenuta a Massa una tra le più rilevanti udienze del processo che coinvolge quattro anarchici inquisiti nell’operazione Scripta Scelera per la redazione e distribuzione del quindicinale anarchico internazionalista “Bezmotivny”. A partire dalle 12:00 in piazza Palma si sono tenuti degli interventi al microfono e un volantinaggio e dalle 15:00 c’è stata la presenza in aula da parte dei compagni solidali presenti.
Nel corso dell’udienza il pubblico ministero Manotti della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Genova ha pronunciato la propria requisitoria, per poi esporre le richieste di condanna nei confronti degli imputati in riferimento a entrambi i capi d’accusa del processo: istigazione a delinquere con la circostanza aggravante della finalità di terrorismo (nonché apologia di delitti di terrorismo) e offesa all’onore o al prestigio del presidente della repubblica. Non ha invece richiesto la condanna per l’aggravante di aver commesso il fatto tramite strumenti informatici o telematici.
Queste le richieste: 7 anni di carcere per Gino, 6 anni per Luigi (con la revoca della sospensione della pena per una precedente condanna comminatagli dal tribunale di Ravenna), 5 anni e 6 mesi a testa per Gaia e Paolo. Martedì 8 aprile, sempre alle ore 15:00 nel tribunale in piazza De Gasperi, si terrà l’udienza con le arringhe difensive e la sentenza.
Prima di fare alcune brevi osservazioni, ricordiamo che questo processo – escluso il reato associativo inizialmente contestato – coinvolge quattro inquisiti nel procedimento, quelli per cui a gennaio 2024 venne appunto disposto questo processo con rito immediato e che all’epoca si trovavano agli arresti domiciliari restrittivi, mentre per quanto riguarda gli altri sei inquisiti il procedimento è rimasto nella fase di indagine.
L’apparato repressivo da tempo sta forsennatamente cercando di “fermare” gli anarchici. Con i procedimenti che si sono susseguiti negli ultimi anni contro alcuni giornali ci viene sostanzialmente “rimproverato” di essere ciò che siamo e in particolare con Scripta Scelera lo Stato vorrebbe colpire l’agitazione e la propaganda anarchica. La spudorata volontà di ammutolire le pubblicazioni rivoluzionarie, nonché di demonizzare le azioni di attacco contro lo Stato e il capitalismo, mostrano la reale consistenza del volto permissivo dello Stato e delle sue “libertà di espressione” specialmente in tempi di guerra. Sette anni di carcere per la sola pubblicazione di un giornale – la sessantina di numeri di “Bezmotivny” – ci risulta essere la richiesta di condanna più alta mai fatta in un processo contro gli anarchici in riferimento a quelli che, oggettivamente, sono “reati di opinione”. Le idee anarchiche sono evidentemente pericolose perché tracimano di un’urgenza di vita, perché esortano a non trascorrere la nostra esistenza in ginocchio, perché parlano della volontà di rovesciare radicalmente questo vecchio mondo, perché suggeriscono un metodo di lotta, perché...
Che altro dire? Il monito della nuova inquisizione capitanata dalle procure antiterrorismo e dalla polizia di prevenzione è evidente: davanti al connubio teorico-pratico dell’anarchismo, o il silenzio o la condanna. Eppure, se pensano di convincerci che il gioco non valga la candela, si sono sbagliati di grosso...
[3 aprile 2025]
Martedì 1º aprile si è tenuta a Massa una tra le più rilevanti udienze del processo che coinvolge quattro anarchici inquisiti nell’operazione Scripta Scelera per la redazione e distribuzione del quindicinale anarchico internazionalista “Bezmotivny”. A partire dalle 12:00 in piazza Palma si sono tenuti degli interventi al microfono e un volantinaggio e dalle 15:00 c’è stata la presenza in aula da parte dei compagni solidali presenti.
Nel corso dell’udienza il pubblico ministero Manotti della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Genova ha pronunciato la propria requisitoria, per poi esporre le richieste di condanna nei confronti degli imputati in riferimento a entrambi i capi d’accusa del processo: istigazione a delinquere con la circostanza aggravante della finalità di terrorismo (nonché apologia di delitti di terrorismo) e offesa all’onore o al prestigio del presidente della repubblica. Non ha invece richiesto la condanna per l’aggravante di aver commesso il fatto tramite strumenti informatici o telematici.
Queste le richieste: 7 anni di carcere per Gino, 6 anni per Luigi (con la revoca della sospensione della pena per una precedente condanna comminatagli dal tribunale di Ravenna), 5 anni e 6 mesi a testa per Gaia e Paolo. Martedì 8 aprile, sempre alle ore 15:00 nel tribunale in piazza De Gasperi, si terrà l’udienza con le arringhe difensive e la sentenza.
Prima di fare alcune brevi osservazioni, ricordiamo che questo processo – escluso il reato associativo inizialmente contestato – coinvolge quattro inquisiti nel procedimento, quelli per cui a gennaio 2024 venne appunto disposto questo processo con rito immediato e che all’epoca si trovavano agli arresti domiciliari restrittivi, mentre per quanto riguarda gli altri sei inquisiti il procedimento è rimasto nella fase di indagine.
L’apparato repressivo da tempo sta forsennatamente cercando di “fermare” gli anarchici. Con i procedimenti che si sono susseguiti negli ultimi anni contro alcuni giornali ci viene sostanzialmente “rimproverato” di essere ciò che siamo e in particolare con Scripta Scelera lo Stato vorrebbe colpire l’agitazione e la propaganda anarchica. La spudorata volontà di ammutolire le pubblicazioni rivoluzionarie, nonché di demonizzare le azioni di attacco contro lo Stato e il capitalismo, mostrano la reale consistenza del volto permissivo dello Stato e delle sue “libertà di espressione” specialmente in tempi di guerra. Sette anni di carcere per la sola pubblicazione di un giornale – la sessantina di numeri di “Bezmotivny” – ci risulta essere la richiesta di condanna più alta mai fatta in un processo contro gli anarchici in riferimento a quelli che, oggettivamente, sono “reati di opinione”. Le idee anarchiche sono evidentemente pericolose perché tracimano di un’urgenza di vita, perché esortano a non trascorrere la nostra esistenza in ginocchio, perché parlano della volontà di rovesciare radicalmente questo vecchio mondo, perché suggeriscono un metodo di lotta, perché...
Che altro dire? Il monito della nuova inquisizione capitanata dalle procure antiterrorismo e dalla polizia di prevenzione è evidente: davanti al connubio teorico-pratico dell’anarchismo, o il silenzio o la condanna. Eppure, se pensano di convincerci che il gioco non valga la candela, si sono sbagliati di grosso...
[3 aprile 2025]


06.04.202509:02
🏴☠️💥🏴☠️
20 luglio 2001|Carlo Giuliani (feat. Tormento) · Moder · Dutch Nazari · Gourmet Beats
20 luglio 2001|Carlo Giuliani (feat. Tormento) · Moder · Dutch Nazari · Gourmet Beats
Кайра бөлүшүлгөн:
Critica Università Della Strada - Dal 1312

04.04.202518:02
È stato approvato dal Consiglio dei ministri il decreto legge che assorbe il ddl Sicurezza. dei 38 articoli in discussione solo 6 sono stati "limati" perché a rischio incostituzionalità, ma l'impianto rimane sostanzialmente invariato. In particolare:
Servizi segreti – Salta – ed è la novità più importante – l’obbligo per le università e le pubbliche amministrazioni di fornire informazioni riservate all’intelligence, previsto dall’articolo 31 del ddl: la collaborazione rimarrà facoltativa e dovrà avvenire nel rispetto delle norme sulla privacy. Approvate le parti inerenti all'infiltrazione e al "terrorismo di stato legalizzato"
Detenute madri – Resta l’abolizione dell’obbligo di rinvio della pena per le condannate incinte o madri di bimbi più piccoli di un anno: anche loro, quindi, d’ora in poi potranno finire in carcere. La modifica apportata è minima e non riguarda l’esecuzione della pena bensì la custodia cautelare: nel ddl viene inserito l’obbligo di eseguirla presso un istituto a custodia attenuata.
Sim ai migranti – Salta il divieto di acquistare sim telefoniche per i migranti irregolari: non servirà presentare il permesso di soggiorno – come previsto nel ddl – ma basterà un documento d’identità, permettendo a chi sbarca sulle nostre coste di telefonare in patria. peccato che l'aver un documento d'intentità non è esattamene una cosa automatica.
Rivolte in carcere – Viene leggermente ristretta la definizione del nuovo reato di rivolta in carcere (o nei centri di permanenza per il rimpatrio): si applicherà solo agli atti “di resistenza all’esecuzione degli ordini impartiti per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza“, e non più di ogni tipo di ordine, compresi ad esempio quelli attinenti alla pulizia e all’igiene. Restano punite però esplicitamente anche “le condotte di resistenza passiva” che “impediscono il compimento degli atti necessari alla gestione dell’ordine e della sicurezza”. Le pene sono severissime: fino a sei anni per i semplici partecipanti, fino a dieci per i “capi”, fino a venti se dalla rivolta derivano (come conseguenza non voluta) le lesioni o la morte.
Proteste contro le opere pubbliche – Mini-ridimensionamento nella formulazione: non si parla più di atti commessi “al fine di impedire la realizzazione di un’opera pubblica o di un’infrastruttura strategica”, ma di “infrastrutture destinate all’erogazione di energia, di servizi di trasporto, di telecomunicazioni o di altri servizi pubblici“. L'aggravante resta.
Resistenza – Salta la norma del ddl che prevedeva il divieto per il giudice di considerare le attenuanti del reato di violenza o minaccia a pubblico ufficiale, quando commesso nei confronti di un appartenente alle forze dell’ordine.
Questi e gli altri provvedimenti, ai sensi delle logiche dei Decreti Legge, hanno applicazione immediata e dovranno essere convalidate o ritirate entro 60 giorni.
Servizi segreti – Salta – ed è la novità più importante – l’obbligo per le università e le pubbliche amministrazioni di fornire informazioni riservate all’intelligence, previsto dall’articolo 31 del ddl: la collaborazione rimarrà facoltativa e dovrà avvenire nel rispetto delle norme sulla privacy. Approvate le parti inerenti all'infiltrazione e al "terrorismo di stato legalizzato"
Detenute madri – Resta l’abolizione dell’obbligo di rinvio della pena per le condannate incinte o madri di bimbi più piccoli di un anno: anche loro, quindi, d’ora in poi potranno finire in carcere. La modifica apportata è minima e non riguarda l’esecuzione della pena bensì la custodia cautelare: nel ddl viene inserito l’obbligo di eseguirla presso un istituto a custodia attenuata.
Sim ai migranti – Salta il divieto di acquistare sim telefoniche per i migranti irregolari: non servirà presentare il permesso di soggiorno – come previsto nel ddl – ma basterà un documento d’identità, permettendo a chi sbarca sulle nostre coste di telefonare in patria. peccato che l'aver un documento d'intentità non è esattamene una cosa automatica.
Rivolte in carcere – Viene leggermente ristretta la definizione del nuovo reato di rivolta in carcere (o nei centri di permanenza per il rimpatrio): si applicherà solo agli atti “di resistenza all’esecuzione degli ordini impartiti per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza“, e non più di ogni tipo di ordine, compresi ad esempio quelli attinenti alla pulizia e all’igiene. Restano punite però esplicitamente anche “le condotte di resistenza passiva” che “impediscono il compimento degli atti necessari alla gestione dell’ordine e della sicurezza”. Le pene sono severissime: fino a sei anni per i semplici partecipanti, fino a dieci per i “capi”, fino a venti se dalla rivolta derivano (come conseguenza non voluta) le lesioni o la morte.
Proteste contro le opere pubbliche – Mini-ridimensionamento nella formulazione: non si parla più di atti commessi “al fine di impedire la realizzazione di un’opera pubblica o di un’infrastruttura strategica”, ma di “infrastrutture destinate all’erogazione di energia, di servizi di trasporto, di telecomunicazioni o di altri servizi pubblici“. L'aggravante resta.
Resistenza – Salta la norma del ddl che prevedeva il divieto per il giudice di considerare le attenuanti del reato di violenza o minaccia a pubblico ufficiale, quando commesso nei confronti di un appartenente alle forze dell’ordine.
Questi e gli altri provvedimenti, ai sensi delle logiche dei Decreti Legge, hanno applicazione immediata e dovranno essere convalidate o ritirate entro 60 giorni.
Кайра бөлүшүлгөн:
Materiale Piroclastico



04.04.202509:18
‼️COLPO DI MANO DEL GOVERNO - IL DDL POTREBBE DIVENTARE DECRETO‼️
📍Oggi pomeriggio, a Piazza Sciuti, alle 19.00 per un’assemblea!
Post Ig:
https://www.instagram.com/p/DH_TVoLtGlA/?igsh=MWhnYjBzeTcyNnV6
📍Oggi pomeriggio, a Piazza Sciuti, alle 19.00 per un’assemblea!
Post Ig:
https://www.instagram.com/p/DH_TVoLtGlA/?igsh=MWhnYjBzeTcyNnV6
03.04.202511:05
Riceviamo e diffondiamo una lettera da parte di persone turchx.
La repressione è militare/poliziesca, mentale e di genere.
Le frontiere ovunque.
____________________________
MAI PIÙ SOLX! INCROCIAMO I NOSTRI RESPIRI!
La repressione è militare/poliziesca, mentale e di genere.
Le frontiere ovunque.
____________________________
MAI PIÙ SOLX! INCROCIAMO I NOSTRI RESPIRI!


07.04.202514:16
“UNA RONDA NON FA PRIMAVERA”
“[…]Ne la fa un solo giorno di sole, così un solo giorno o un breve spazio di tempo non fanno felice nessuno”.
Nell’era delle città trincee, delle città dei varchi la primavera sembra tardare. Una ronda non fa primavera, così ogni piazza è impestata dalle loro camionette lampeggianti. Presidi ovunque e squadroni a spasso per le loro “zone rosse”.
Una voce ci dice di non essere prede, mentre questi scorpacciano tutto, contorno annesso. Chiudono le piazze nella loro cieca guerra al degrado e le altre le assaltano con la loro voracità di progresso. Non vi è più spazio per la socialità perché sanno bene che “c’è bisogno di molte rondini” affinché sia primavera.
Se serrano i confini del conflitto sociale è perché lo temono! Se voglio tappare i respiri è perché temono il loro incrociarsi nel co-respiro, perché temono che il tempo e lo spazio da loro conteso, da loro imposto, possa riempirsi della nostra primavera, della nostra risata!
“[…]Ne la fa un solo giorno di sole, così un solo giorno o un breve spazio di tempo non fanno felice nessuno”.
Nell’era delle città trincee, delle città dei varchi la primavera sembra tardare. Una ronda non fa primavera, così ogni piazza è impestata dalle loro camionette lampeggianti. Presidi ovunque e squadroni a spasso per le loro “zone rosse”.
Una voce ci dice di non essere prede, mentre questi scorpacciano tutto, contorno annesso. Chiudono le piazze nella loro cieca guerra al degrado e le altre le assaltano con la loro voracità di progresso. Non vi è più spazio per la socialità perché sanno bene che “c’è bisogno di molte rondini” affinché sia primavera.
Se serrano i confini del conflitto sociale è perché lo temono! Se voglio tappare i respiri è perché temono il loro incrociarsi nel co-respiro, perché temono che il tempo e lo spazio da loro conteso, da loro imposto, possa riempirsi della nostra primavera, della nostra risata!


05.04.202512:12
Organizziamoci, discutiamo, rivendichiamo!
La violenza di genere è fomentata dal sistema patriarcale di odio che ogni giorno si fortifica sempre di più. Anziché rispondere con delle azioni concrete di prevenzione e supporto ai Centri antiviolenza e alle associazioni che operano nel settore, il governo ha approvato come “emergenziale” un decreto che reprime e condanna ogni forma di dissenso, soprattutto se pacifico.
Nel clima fascista che sta facendo sprofondare nel buio la democrazia, noi non abbiamo intenzione di stare in silenzio. Vogliamo prese di posizione forti e chiare per contrastare la violenza di genere, perché è inaccettabile morire a 22 anni massacrata per un “no”.
Discutiamo e sviluppiamo strumenti e proposte, ci vogliamo vivə e lo ribadiamo con forza!
#violenzadigenere #nonunadimeno
La violenza di genere è fomentata dal sistema patriarcale di odio che ogni giorno si fortifica sempre di più. Anziché rispondere con delle azioni concrete di prevenzione e supporto ai Centri antiviolenza e alle associazioni che operano nel settore, il governo ha approvato come “emergenziale” un decreto che reprime e condanna ogni forma di dissenso, soprattutto se pacifico.
Nel clima fascista che sta facendo sprofondare nel buio la democrazia, noi non abbiamo intenzione di stare in silenzio. Vogliamo prese di posizione forti e chiare per contrastare la violenza di genere, perché è inaccettabile morire a 22 anni massacrata per un “no”.
Discutiamo e sviluppiamo strumenti e proposte, ci vogliamo vivə e lo ribadiamo con forza!
#violenzadigenere #nonunadimeno
Кайра бөлүшүлгөн:
Osservatorio Repressione



04.04.202509:04
Il ddl sicurezza (ex 1660 ora 1236) verrà sostituito da una decretazione di urgenza, senza le garanzie necessarie richieste dalla Costituzione. Il provvedimento dovrebbe approdare già venerdì 4 aprile sul tavolo del Consiglio dei ministri
https://www.osservatoriorepressione.info/sicurezza-il-governo-forza-la-mano-un-decreto-al-posto-del-disegno-di-legge/
Segui @ossrepressione
https://www.osservatoriorepressione.info/sicurezza-il-governo-forza-la-mano-un-decreto-al-posto-del-disegno-di-legge/
Segui @ossrepressione
Кайра бөлүшүлгөн:
NO ponte sullo Stretto



02.04.202518:56
✊️ CIAO, SANTINO
...amico, compagno di mille battaglie...
...nelle piazze, per le strade, alle assemblee fino all'ultimo momento, senza risparmiarti (senza risparmiarci!), senza perderti mai d'animo (facendoci anche un po' invidia per la tua inesauribile vitalità!)...
...con lo sguardo sempre rivolto a progettare un mondo migliore, che vedevi chiaramente e per cui non hai mai smesso di lottare.
✊️ CONTINUEREMO A LOTTARE, CON TE, PER ARRIVARE A QUEL MONDO
𝗛𝗔𝗦𝗧𝗔 𝗟𝗔 𝗩𝗜𝗖𝗧𝗢𝗥𝗜𝗔, 𝗦𝗜𝗘𝗠𝗣𝗥𝗘! ✊️
***
📣 📣 📣 Per chi volesse salutare Santino, lo faremo tutt3 insieme, come lui voleva, VENERDÌ 4 APRILE ALLE 15.00 ALLA CASA DEL POPOLO di Messina.
...amico, compagno di mille battaglie...
...nelle piazze, per le strade, alle assemblee fino all'ultimo momento, senza risparmiarti (senza risparmiarci!), senza perderti mai d'animo (facendoci anche un po' invidia per la tua inesauribile vitalità!)...
...con lo sguardo sempre rivolto a progettare un mondo migliore, che vedevi chiaramente e per cui non hai mai smesso di lottare.
✊️ CONTINUEREMO A LOTTARE, CON TE, PER ARRIVARE A QUEL MONDO
𝗛𝗔𝗦𝗧𝗔 𝗟𝗔 𝗩𝗜𝗖𝗧𝗢𝗥𝗜𝗔, 𝗦𝗜𝗘𝗠𝗣𝗥𝗘! ✊️
***
📣 📣 📣 Per chi volesse salutare Santino, lo faremo tutt3 insieme, come lui voleva, VENERDÌ 4 APRILE ALLE 15.00 ALLA CASA DEL POPOLO di Messina.


01.04.202519:00
🏴☠️ TI RINGRAZIO LOTTA ARMATA-young paninaru 🏴☠
Көрсөтүлдү 1 - 24 ичинде 152
Көбүрөөк функцияларды ачуу үчүн кириңиз.