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Francesca Quibla

Il Tempo, metterà ogni cosa al suo posto: ogni pagliaccio nel proprio circo e ogni re sul proprio trono.
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स्थानРосія
भाषाअन्य
चैनल निर्माण की तिथिNov 01, 2021
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Aug 21, 2024
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Francesca Quibla के लोकप्रिय पोस्ट

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Rubio feat Rubio avatar
Rubio feat Rubio
04.05.202514:16
Lunga vita ai gestori delle taverne che hanno le palle di respingere chi come questi ebrei pensa che i palestinesi siano subumani, esseri inferiori, terroristi e che sia giusto ucciderli nel nome del culto messianico e di una dottrina genocida e suprematista.

Tutti questi bastardi razzisti dovrebbero vedersi negati alloggi, pasti e soggiorni ovunque nel mondo.

#dismantle_israel ✌🏾
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Il CORAGGIO del Dubbio - A! avatar
Il CORAGGIO del Dubbio - A!
16.04.202517:21
Il Governo e il Popolo delle Maldive considerano i cittadini israeliani INDEGNI di entrare nelle Maldive.

https://t.me/inside_over/8557

Viva le Maldive!
Paese CIVILE!


NEI TELEGIORNALI ITALIANI NON LEGGERETE MAI QUESTE NOTIZIE.

Perché l' italia è SERVA MERDOSA del sionismo e degli usa.

Finché tolleriamo la esistenza di israele, non esiste speranza di evoluzione.

Israele è INCOMPATIBILE con la Umanità.

Esiste un solo stato.
La PALESTINA.
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Giubbe Rosse avatar
Giubbe Rosse
16.04.202518:12
‌NON POSSIAMO PIU’ STARE ZITTI! LETTERA APERTA DEGLI INTELLETTUALI IN DIFESA DI PADRE MOSCONE
di Sonia Milone

Dopo le accuse a padre Moscone dell’ambasciatore d’Israele presso la Santa Sede. alcuni intellettuali scendono in campo a fianco del vescovo di Manfredonia e firmano una lettera aperta.

Leggi l'articolo completo

🟥 SOSTIENI GIUBBE ROSSE
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Giorgio Bianchi Photojournalist
IL VECCHIO E IL NUOVO

Perché siamo capaci di descrivere e analizzare il vecchio che si dissolve e non riusciamo invece a immaginare il nuovo? Forse perché crediamo più o meno inconsapevolmente che il nuovo sia qualcosa che viene – non si sa da dove – dopo la fine del vecchio. L’incapacità di pensare il nuovo si tradisce così nell’incauto uso del prefisso post: il nuovo è il post-moderno, il post-umano – in ogni caso qualcosa che viene dopo. È vero precisamente il contrario: il solo modo che abbiamo di pensare il nuovo è di leggerlo e decifrarne i tratti nascosti nelle forme del vecchio che passa e si dissolve. È quanto Hölderlin afferma con chiarezza nello straordinario frammento su La patria che tramonta, in cui la percezione del nuovo è inseparabile dal ricordo del vecchio che va a fondo e deve anzi in qualche modo assumerne amorosamente la figura. Ciò che ha fatto il suo tempo e sembra dissolversi perde la sua attualità, si svuota del suo significato e ridiventa in qualche modo possibile. Benjamin suggerisce qualcosa del genere quando scrive che nell’attimo del ricordo il passato che sembrava compiuto ci appare incompiuto e ci fa così dono della cosa più preziosa: la possibilità. Veramente nuovo è solo il possibile: se fosse già attuale e effettivo, esso sarebbe già sempre deciduo e invecchiato. E il possibile non viene dal futuro, esso è, nel passato, ciò che non è stato, che forse non sarà mai, ma che avrebbe potuto essere e che per questo ci riguarda. Percepiamo il nuovo soltanto se riusciamo a cogliere la possibilità che il passato – cioè la sola cosa che abbiamo – per un attimo ci offre prima di scomparire per sempre. È in questo modo che dobbiamo riferirci alla cultura occidentale che ovunque intorno a noi oggi si disfa e dissolve.

Giorgio Agamben

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
In una mossa provocatoria nel contesto del genocidio israeliano in corso a Gaza, sponsorizzato dagli Stati Uniti, l'ambasciatore statunitense in Israele Mike Huckabee visita il muro di Al-Buraq occupato a Gerusalemme.

Huckabee ha anche affisso un biglietto al muro e ha offerto una benedizione per Israele a nome dell'amministrazione Trump, invocando ironicamente la pace e la prosperità.

Qnn
Insomma, deve passare il giro di Italia e la polizia fa rimuove la bandiera palestinese da un balcone per evitare che venisse inquadrata dalle telecamere che riprendono il giro.

Ora io davvero non so più cosa dire. Ho finito le imprecazioni, le argomentazioni, le urla e la pazienza pure.
Mandare le forze dell'ordine, stipendiate da soldi pubblici, a casa di un privato cittadino perchè espone una bandiera sulla sua proprietà privata è fantascienza, cose da pazzi!!!


Ma se invece si accogliesse il giro con una invasione di bandiere palestinesi?

Sarebbe da organizzare!

https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/putignano-bari-bandiera-palestinese-rimozione-giro-d-italia_98146797-202502k.shtml
🚨 La moglie del leader imprigionato Muhammad Jamal al-Natsheh (Abu Hammam) ha riferito di un grave peggioramento delle sue condizioni di salute dopo il suo trasferimento in ospedale, affetto da emorragia interna, insufficienza renale e coma.

L'ufficio stampa dei prigionieri ha ritenuto l'occupazione sionista pienamente responsabile della vita del leader dei prigionieri Abu Hammam, assicurando che è stato oggetto di un tentativo di assassinio e di un'uccisione deliberata all'interno delle prigioni dell'occupazione.

Lo sceicco e parlamentare Muhammad Al-Natsheh è considerato uno dei simboli più importanti del movimento dei prigionieri e membro del Consiglio Legislativo Palestinese. Ha trascorso più di 23 anni nelle carceri occupanti, la maggior parte dei quali in detenzione amministrativa. Tuttavia, il suo attuale arresto è considerato il più duro e pericoloso a causa delle brutali torture e del palese tentativo di assassinio che lo accompagna.

Dal momento del suo arresto, è stato trasferito al carcere di Ofer e poi all'ospedale Hadassah in condizioni di salute critiche a seguito di un duro interrogatorio che ha ignorato ogni limite. Questo ha portato a emorragia cerebrale, insufficienza renale e coma completo. È stato poi trasferito al Ramla Prison Hospital, dove si trova in uno stato di shock che indica l'entità delle torture subite.

Il prigioniero Al-Natsheh era in buona salute prima del suo arresto e non soffriva di alcuna malattia, il che indica un chiaro e lento tentativo di assassinio nei suoi confronti, avvenuto tramite brutali torture.

L'ufficio stampa dei prigionieri ha chiesto alle istituzioni per i diritti umani e internazionali, in primo luogo al Comitato internazionale della Croce Rossa, di intervenire con urgenza e immediatamente per scoprire le sue condizioni di salute, consentire al suo avvocato di visitarlo, fornirgli le cure mediche necessarie e impegnarsi seriamente per salvargli la vita prima che sia troppo tardi.

Resistance News Network
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ROCCO CANTAUNTORE avatar
ROCCO CANTAUNTORE
OLTRE 18.000 BAMBINI UCCISI: ANDATE A DIRLO ALLA DE MARI

A scriverlo è un quotidiano ISRAELIANO.

Non lo dice Hamas. Non sono fonti palestinesi.

Lo scrive il quotidiano israeliano Haaretz, per mano di Carolina Landsmann, giornalista e opinionista israeliana (anche lei?), che lavora per Haaretz dal 2013 e che attualmente ricopre il ruolo di editorialista e redattrice.

Ecco qualche stralcio dell’articolo di 3 giorni fa intitolato:

How Did Israelis Become So Indifferent to Children Killed in Gaza?
Ossia: “Come hanno fatto gli israeliani a diventare così indifferenti ai bambini uccisi a Gaza?

Le foto – quelle che ci rifiutiamo di vedere – dei bambini uccisi nella Striscia di Gaza, che già contano più di 18.000, non sono solo una testimonianza vibrante di un disastro in corso a Gaza. Sono anche la testimonianza del disastro che stiamo facendo lì. […] Chi potrebbe essere più innocente di un bambino? Ma dopo 18.000 bambini morti, sembra che questo non ci fermerà o ci impedirà di continuare a distruggere Gaza. […] Dobbiamo chiederci, come siamo diventati così indifferenti? In che modo i nostri cuori si sono induriti alla morte dei bambini? Perché siamo silenziosi nel migliore dei casi, e persino gioiamo nel caso peggiore e più orribile? Dobbiamo vedere questa indifferenza come un segno che stiamo subendo un grave deterioramento, un processo che ha colpito il nostro nervo morale centrale. Questo è un processo che ci richiede di ottenere aiuto.

Fonte

Mandatelo alla De Mari.

Grazie a Francesca Quibla per il riferimento.

👉👉🏻 @roccocantautore
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Giorgio Bianchi Photojournalist avatar
Giorgio Bianchi Photojournalist
NUOVO MEDIO ORIENTE FULCRO DEL NUOVO ORDINE MONDIALE

I siti filo-iraniani hanno ribattezzato "l'asse d'Israele" la nuova alleanza che Trump sta costruendo in Medio Oriente; e personalmente - al di là della "cortina fumogena " delle varie dichiarazioni discordanti - credo abbiano ragione.
Ormai è chiarissimo l'ASSE anglosassoni-sionisti-wahabiti (a cui si aggiungono entusiasti i Fratelli Musulmani), che sarà il fulcro del Nuovo Mondo.
Il resto, è fuffa mediatica per affumicare i vari fessi della presunta controinformazione.
Foto dell’incontro di oggi a Riyadh tra Bin Salman, Trump e al-Jolani.

Dalla bacheca di Gianluca Marletta.

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
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Palestina e Russia secondo la "convenzione" di Ginevra. avatar
Palestina e Russia secondo la "convenzione" di Ginevra.
Ok, lo so: non è proprio il testo che leggereste sorseggiando un cappuccino con la brioche alla crema. Però ogni tanto bisogna affrontare anche certi pugni nello stomaco.
Questo è un pezzo di Alessandro Orsini – sì, lui, quello che fa sempre discutere – e parla di Gaza, Sumy e dell’ipocrisia occidentale. È crudo, diretto e fa parecchio riflettere. Vi avviso: niente peli sulla lingua. Leggetelo e poi ditemi se anche a voi girano un po’ le rotelle.


✔️Seguici su https://t.me/palestina_convenzione_ginevra
❤️
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ROCCO CANTAUNTORE
IL MIO ARTICOLO “C’È UN GENOCIDIO A GAZA - Risposta pubblica a Silvana De Mari”

Ringrazio L’AntiDiplomatico e ComeDonChisciotte per avere deciso di pubblicare il mio lungo articolo: “C’È UN GENOCIDIO A GAZA - Risposta pubblica a Silvana De Mari”.

È un articolo che ho scritto non per alimentare polemiche, ma per mettere in fila fatti e documenti, per onestà intellettuale e per servire la verità. Un atto di memoria e coscienza.

Se vi va di leggerlo lo trovate ai seguenti link:

📰 L’AntiDiplomatico: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-c_un_genocidio_a_gaza__risposta_pubblica_a_silvana_de_mari_di_rocco_cantautore/39602_60774/

📰 ComeDonChisciotte: https://comedonchisciotte.org/ce-un-genocidio-a-gaza-risposta-pubblica-a-silvana-de-mari/

👉👉🏻 @roccocantautore
15.05.202507:02
Oggi è il 15 maggio 2025, 77° anniversario della Nakba : la catastrofe del popolo palestinese. Giorno in cui fu ufficializzata la nascita della colonia ebraico sionista in terra di Palestina.

Di seguito c'è un elenco dei massacri sionisti del solo 1948, per la creazione di "israele".
Uno stato nato dal terrorismo ebraico non può pretendere di "esistere", la colonia va smantellata, disarmata e vanno processati e arrestati tutti gli esponenti sionisti e i loro fiancheggiatori internazionali!

1. Massacro di Balad al-Sheikh, 31 dicembre 1947-1 gennaio 1948, 60-70 palestinesi uccisi

2. Massacro di Al-Khisas, 18 dicembre 1947, 10-15 palestinesi uccisi

3. Massacro di Sa'sa', 14-15 febbraio 1948, 60 palestinesi uccisi

4. Massacro di Deir Yassin, 9 aprile 1948, 107-110 palestinesi uccisi

5. Massacro di Qalunya, aprile 1948, 14-25 palestinesi uccisi

6. Massacro di Nasir al-Din, 13-14 aprile 1948, 50-70 palestinesi uccisi

7. Massacro di Tiberiade, aprile 1948, le stime variano, circa 30 palestinesi furono uccisi

8. Massacro di Haifa, aprile 1948, 50-100 palestinesi uccisi

9. Massacro di Abu Shusha, 9-12 maggio 1948, 60-70 palestinesi uccisi

10. Massacro di Tantura, 22-23 maggio 1948, 40-200 palestinesi uccisi

11. Massacro di Lydda, 9-13 luglio 1948, 100-200

12. Massacro di Al-Burj, luglio 1948, 4 palestinesi uccisi

13. Massacro di Reineh, settembre 1948, 14 palestinesi uccisi

14. Massacro di Al-Dawayima, 29 ottobre 1948, 80-300 palestinesi uccisi

15. Massacro di Saliha, 30 ottobre 1948, 60-94 palestinesi uccisi

16. Massacro di Eilaboun, 30 ottobre 1948, 13-14 palestinesi uccisi

Tra il 1947 e il 1949, le forze militari sioniste attaccarono le principali città palestinesi e distrussero circa 530 villaggi. Circa 15.000 palestinesi furono uccisi in una serie di atrocità di massa, tra cui decine di massacri.

Le atrocità commesse dalle forze sioniste portarono all'espulsione dalle loro case o alla fuga di 700.000 palestinesi.
14.05.202511:59
La chiarezza di visione posseduta dal Maestro dei Martiri della Ummah, il Martire Sayyed Hassan Nasrullah in un'intervista televisiva anni fa. Ha affermato:

"In primo luogo, nel caso in cui un nuovo regime prenda il potere in Siria:

1. Il suo orientamento politico generale si allineerà a quello dei cosiddetti "stati arabi moderati", in altre parole, cadrà completamente sotto l'influenza americana, occidentale ed europea.

2. Farà esattamente ciò che vuole la Turchia, il Qatar e l'Arabia Saudita. Sarà un regime fragile e debole, dipendente da coloro che lo hanno portato al potere.

3. L'attuale regime [o meglio, quello precedente, ai nostri giorni] non era così. Prima degli eventi del 2011, turchi, qatarioti, sauditi, americani, europei e occidentali presentavano proposte a Damasco. Se il regime riteneva che una proposta servisse gli interessi della Siria, l'accettava. In caso contrario, la respingeva senza esitazione.

3. Ci sarebbe un accordo con "israele". Molti di questi gruppi si sono già affrettati a dichiarare di non avere alcun problema con "israele", alcuni hanno persino affermato di essere disposti a rinunciare al Le alture del Golan, come se le stessero offrendo in affitto per 99 anni. Altri non si tirerebbero indietro nemmeno se la Siria perdesse completamente il Golan. Il rapporto tra molte di queste fazioni e Israele non ha bisogno di ulteriori prove, entrambe le parti lo riconoscono apertamente.

4. La resistenza libanese e palestinese verrebbe assediata... punto. Persino il sostegno che l'Iran fornisce a Gaza o alla Palestina è sempre passato attraverso la Siria. La Siria era il canale, il rifugio, la protettrice dei movimenti di resistenza nella regione. Quindi l'attacco alla Siria non era solo per ragioni politiche... aveva implicazioni regionali ben più ampie.

Hai detto la verità, Leader del più leale degli uomini... la Siria è perduta, e solo Allah può compensare.

R.I.P. Siria.

Marwa Osman
27.04.202523:08
JONATHAN OFIR - ALLA FINE, L' EREDITÀ DEL SIONISMO SARÀ IL GENOCIDIO, E SOLO IL GENOCIDIO

Di Jonathan Ofir - 27 aprile 2025

Molti hanno attribuito tratti positivi al Sionismo, e molti lo fanno ancora. Una risposta alla persecuzione degli ebrei, pensavano molti, e sulla scia della Seconda Guerra Mondiale, anche una risposta all'Olocausto.

Una risposta al Genocidio degli ebrei, forse, ma ora dovrebbe essere chiaro a tutti che non è mai stato un antidoto al Genocidio in generale. Direi anzi che, nella sua intrinseca vena ultranazionalista, è stato ed è un prevedibile Catalizzatore del Genocidio.

La vena giudeo-centrista del Sionismo ha sempre mantenuto l'idea centrale che "ci prendiamo cura di noi stessi". I cinici direbbero che non possiamo risolvere i problemi del mondo intero; tuttavia, quando i mezzi per tale presunta autoconservazione sono così intrinsecamente legati all'espropriazione dei palestinesi, allora il Genocidio è insito nelle fondamenta del Sionismo. La creazione della "Nazione" nello "Stato Nazione" diventa la distruzione del nativo.

La Pulizia Etnica è stata l'atto fondante dello Stato. I Crimini coinvolti sono stati tenuti nascosti dai Sionisti per decenni, ma alla fine è diventato ampiamente noto che questo è ciò che è accaduto. Persino gli storici Sionisti più convinti come Benny Morris lo capiscono: la spoliazione era insita e inevitabile nel Sionismo. Si tratta, infatti, di un atto in corso.

E ora, nonostante la disperata negazione da parte di molti, compresi ovviamente i Sionisti, del Genocidio.

I negazionisti sono ancora in modalità accusatoria. Ma la colpa non cambierà ciò che è.

E non scrivo questo per incolpare gli israeliani del Genocidio che perpetrano. Responsabilità e attribuzione di responsabilità sono ben altro che la semplice colpa, e in effetti, i processi legali devono culminare in un'efficace azione penale per almeno i principali responsabili. Sarebbe irrealistico perseguire penalmente tutti i sostenitori, o tutti i silenziosi sostenitori, anche a livello internazionale, sebbene si dovrebbero fare dei tentativi.

In realtà, sto parlando di qualcosa di più ampio dei singoli autori: si tratta dell'ideologia che essi sottoscrivono, che è, senza dubbio, il Sionismo.

In un certo senso, attribuire il più grave Crimine contro l'Umanità a un'ideologia può sembrare troppo indulgente, troppo impersonale. Come si può perseguire un'ideologia? Ma c'è un significato morale nel comprendere il problema morale insito in un'ideologia, al fine di condannarla.

E abbiamo precedenti storici. Il Nazismo è diventato noto come un'ideologia ripugnante, per la quale il Genocidio era naturale. Coloro che aderiscono al Nazismo oggi non hanno bisogno di commettere un Genocidio per essere visti come persone che ne acclamano l'idea stessa, e questo è sufficiente.

Non è necessario equiparare Sionismo e Nazismo per comprendere questa logica.

E se il Genocidio è davvero il culmine naturale del Sionismo, allora è prevedibile che i suoi seguaci finiscano per sostenerlo.

Questo è in effetti ciò a cui stiamo assistendo, cosa che a molti appare scioccante, perché pensavano che il Sionismo, dopotutto, mirasse a prevenire il Genocidio, non a perpetrarlo.

Ma questo è il culmine della Logica di Eliminazione del Colonialismo d'Insediamento. Questa non è un'aberrazione del Sionismo, ne è la realizzazione.

Questo è, in senso essenziale, il Genocidio Sionista.

Che debba essere fermato, è ovvio. Ma la centralità dell'ideologia Sionista nella sua formazione deve essere compresa. Non solo i Genocidi futuri non saranno impediti se il Sionismo non verrà abbandonato, ma servirà nella loro preparazione.

I Sionisti non abbandoneranno volontariamente la loro ideologia Suprematista ebraica, finché ne trarranno beneficio. E così, la lotta contro il Genocidio diventa una lotta contro il Sionismo.
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