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War Room - Russia, Ucraina, NATO

Un tentativo di riflessione sugli aspetti MILITARI del conflitto, più qualche considerazione sparsa. I tifosi sono pregati di andare a tifare altrove.
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LocationРосія
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Channel creation dateJun 29, 2022
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Aug 19, 2024

Popular posts War Room - Russia, Ucraina, NATO

Tu sei un povero stronzo, invece, ma ci era chiaro da tempo. Buona Pasqua anche a te, magari domani ti svegli intelligente (sempre per qual fatto che sperare non costa nulla)
Visto il momento grave e doloroso, visto lo smarrimento del popolo, mi sembra giusto tornare in Italia.
06.04.202518:02
Intanto io alle 21 avrei la solita "bolla" di Ottolina con Clara Statello, ma dopo il modo in cui ha brutalizzato quel povero ragazzo non so se me la sento. Però se non partecipo mi mena di sicuro, quindi ci devo essere per forza. Ho paura.
29.03.202519:29
Andrea Gilli, uno dei due Gilli brothers atlantisti (non è un insulto, atlantisti: non solo lo rivendicano con orgoglio, ma dalla NATO sono stati letteralmente stipendiati) ha deciso (foto 1) di spiegare a Barbero come deve lavorare uno storico (Gilli non è uno storico, ma questo non è mai un problema: chiunque può spiegare a uno storico come si fa lo storico, che ci vuole). Ed è partito da un titolo sparato da La Stampa (foto 2) che riportava l'intervento di Barbero del 26 marzo alla "Biennale della Democrazia" a Torino.
Per favore distruggiamo questo pianeta ADESSO (chi ha letto "Il problema dei tre corpi" sa di cosa parlo).
Dopo Julian Röpke abbiamo perso anche David Axe, che ci ha spesso deliziato con la sua mirabolante fiction sulle controffensive ucraine, ormai ridotto a chiedere soldi su Twitter. È una strage senza fine.
Continua il revival Belle époque, anche se a questo giro si sono mischiate le squadre: Ungheria e Serbia hanno annunciato la volontà di "incrementare la cooperazione militare". Nella foto la conferenza stampa congiunta tra Vučić e il Ministro della Difesa ungherse Kristóf Szalay-Bobrovniczky (un bellissimo nome da prima guerra mondiale, a proposito). I legami militari tra i due paesi sono abbastanza stretti già da anni, ma è chiaro che l'annuncio di oggi è anche una risposta diretta alla "cooperazione militare" annunciata pochi giorni fa da Albania, Croazia e Kosovo. La regione balcanica riacquista dinamismo, si direbbe, ma storicamente la cosa non ha mai portato problemi e non vedo cosa ci sia da preoccuparsi.
Oh ma ti ricordi di quando ci preoccupavamo di Putin che se non gli davamo 800 miliardi arrivava a Lisbona coi cosacchi o qualcosa del genere?
26.04.202511:30
Con Enrico Tomaselli di Giubbe Rosse News, che ringrazio per l'invito, abbiamo chiacchierato un po' di Balcani (in senso molto lato, con qualche incursione anche in Moldavia) e delle tensioni che li agitano in questo strano periodo.

Potere ascoltare le nostre riflessioni qui: https://www.youtube.com/watch?v=4SWxyJXu804
Infiniti ringraziamenti a Demostenes Floros per avermi invitato a parlare ieri a Imola nell'ambito delle attività di Università Aperta della "guerra civile post-sovietica" (definizione mia di cui sono molto orgoglioso, anche se devo ancora capire che significa).

Ora si va all'Università di Pisa, a parlare di "Narrazioni di guerra: lingua, storia e nazione nei conflitti post-sovietici". C'è sempre questo "post-sovietico" che torna, come se l'URSS e la sua dissoluzione fossero qualcosa su cui dobbiamo riflettere...
La prima buona notizia da tre anni e passa a questa parte. Buona Pasqua.
Per quanto riguarda invece il conflitto in Ucraina, pare che la trumpiana "diplomazia dei pasticcini", come l'ha chiamata Orsini oggi, stia cominciando a mostrare i suoi limiti, limiti che sono quelli che già tante volte abbiamo fatto notare: le posizioni dei contendenti sono inconciliabili e dire "su, fate la pace" di solito non serve nemmeno alle elementari. Oggi il bonario viceministro degli esteri russo, Ryabkov (in foto; Lavrov era impegnato con la visita a Mosca del suo collega cinese), ha detto che pur apprezzando gli sforzi statunitensi, alla Russia non pare che le proposte fatte finora possano risolvere "le cause profonde" del conflitto. Trump ha fatto sapere di essere "arrabbiato" con Putin, ma ha subito detto che se Putin farà "quello che ha promesso" gli passerà. Appunto, le elementari. Intanto la guerra continua, e non accenna a smettere.
18.04.202515:58
Quarta e ultima puntata della breve storia dell'Ucraina che abbiamo presentato insieme a Gazzetta filosofica . Ringrazio ancora Francesco Pietrobelli e Valentina Morotti per l'ospitalità e le domande complesse e stimolanti.

Trovate la puntata qui: https://youtu.be/RA_HtiMswbM?si=VG_juwNFuamTq4Gt
Pensavo che più cringe dei NAFO e del Crimea Beach Party Summer 2023 non potesse esserci nulla, poi in rapida successione ieri Grieco che simula l'aggressione e oggi questo. Stanno a pezzi, davvero.
29.03.202519:31
Fino a qui tutto bene: il classico confronto accademico tra il leoncino e il vecchio leone (a questo proposito trovate e leggetevi la "Microcosmographia academica" di Francis Cornford, non ve ne pentirete), diremmo, con un sovrappiù di confronto ideologico. Il problema grosso, però, è che Barbero non ha MAI detto che la frase in questione è di Platone. A 10:40, infatti, il nostro si limita a dire "senza limitarsi a ripetere una delle massime più false di tutti i tempi, e cioè se vuoi la pace prepara la guerra": niente Platone e niente Eschilo, nemmeno lui citato per nome. Una doppia invenzione del titolista de La Stampa, si direbbe. Dal che però si deduce che Gilli, che vuole insegnare a uno storico come si fa lo storico, non ha fatto la prima cosa che uno storico deve fare: controllare le fonti. Il che, se vuoi fare le pulci agli altri facendo bella figura, è piuttosto grave e ti espone, come minimo, all'invito a ripresentarsi alla prossima sessione.
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