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Un progetto di Lorenzo Chiesa e Niccolò Verdolini
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GIULIETTOLOGIA Chat
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07.04.202523:59
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05.04.202509:47
Vi invitiamo a leggere con attenzione il documento approvato a maggioranza due giorni fa al Parlamento europeo.
Tra le righe di questo testo si nasconde molto più di ciò che i titoli dei giornali vi raccontano: un vero e proprio cambio di paradigma culturale, in cui la militarizzazione dell’educazione diventa obiettivo dichiarato.
Un passaggio emblematico recita: “È fondamentale promuovere tra i giovani una cultura della sicurezza e della difesa, anche attraverso programmi educativi e scambi con istituzioni militari.”
Traduzione: vogliono normalizzare la guerra, farla diventare parte del quotidiano, e partire dai più piccoli — perché è lì che si forma la coscienza critica. O si distrugge.
Tra le righe di questo testo si nasconde molto più di ciò che i titoli dei giornali vi raccontano: un vero e proprio cambio di paradigma culturale, in cui la militarizzazione dell’educazione diventa obiettivo dichiarato.
Un passaggio emblematico recita: “È fondamentale promuovere tra i giovani una cultura della sicurezza e della difesa, anche attraverso programmi educativi e scambi con istituzioni militari.”
Traduzione: vogliono normalizzare la guerra, farla diventare parte del quotidiano, e partire dai più piccoli — perché è lì che si forma la coscienza critica. O si distrugge.
Пераслаў з:
La terza ROMA



02.04.202518:51
Ecco i grandi manifesti affissi a Verona per la nuova campagna 2025 .
▪️Promotori sono le associazioni Verona per la Libertà, Veneto Russia e Sindacato Libero.
❗Un iniziativa lodevole che condividiamo.
https://t.me/terzaroma
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Пераслаў з:
Occhio alla Storia - Nicco

24.03.202519:58
🔥🔥Sulla crisi in Ucraina, Silvio Berlusconi quasi dieci anni fa in una lunga intervista da Mentana, apostrofava così il regime di Kiev che aveva preso il potere:
"Dei pericolosi nazisti al governo!
Le truppe di Putin al confine difendono le gente civile,da possibili stragi da parte del governo centrale di Kiev.
Ha ragione Putin! Siamo dalla sua parte"...
Seguici su Telegram 🔥👇🏻
https://t.me/occhioallastoria
"Dei pericolosi nazisti al governo!
Le truppe di Putin al confine difendono le gente civile,da possibili stragi da parte del governo centrale di Kiev.
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05.04.202516:55
NO AL RIARMO
Alessandro Barbero poco fa, alla manifestazione contro il riarmo, ha offerto un intervento che meriterebbe di essere trasmesso a reti unificate.
"L’epoca che stiamo vivendo somiglia ogni giorno di più agli anni che precedettero lo scoppio della Prima Guerra Mondiale: tensioni crescenti, retorica bellicista, corsa agli armamenti, e un’opinione pubblica tenuta all’oscuro dei reali giochi di potere."
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Alessandro Barbero poco fa, alla manifestazione contro il riarmo, ha offerto un intervento che meriterebbe di essere trasmesso a reti unificate.
"L’epoca che stiamo vivendo somiglia ogni giorno di più agli anni che precedettero lo scoppio della Prima Guerra Mondiale: tensioni crescenti, retorica bellicista, corsa agli armamenti, e un’opinione pubblica tenuta all’oscuro dei reali giochi di potere."
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05.04.202523:20
Poco fa a Udine, prima della proiezione del docufilm "Maidan", il prefetto ha notificato il divieto di proiezione, minacciando il sequestro immediato dell’impianto audio e video.
E questo dopo che il sindaco aveva già chiuso le tribune pubbliche del parco, impedendo alla cittadinanza di sedersi in uno spazio costruito con soldi pubblici.
Risultato: il film non è stato proiettato.
Il vero motivo? Non si deve sapere la verità su come si è arrivati alla guerra.
Daremo voce all’organizzatore Ugo Rossi, che ha resistito fino all’ultimo per difendere il diritto a un’informazione libera. Era presente in collegamento Fiammetta Cucurnia e sarebbe stato proiettato anche un omaggio a Giulietto Chiesa.
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E questo dopo che il sindaco aveva già chiuso le tribune pubbliche del parco, impedendo alla cittadinanza di sedersi in uno spazio costruito con soldi pubblici.
Risultato: il film non è stato proiettato.
Il vero motivo? Non si deve sapere la verità su come si è arrivati alla guerra.
Daremo voce all’organizzatore Ugo Rossi, che ha resistito fino all’ultimo per difendere il diritto a un’informazione libera. Era presente in collegamento Fiammetta Cucurnia e sarebbe stato proiettato anche un omaggio a Giulietto Chiesa.
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10.03.202507:13
Romania: Respinta la candidatura di Călin Georgescu. È la fine della democrazia!
Un nuovo scandalo politico scuote l'Europa orientale: l'Ufficio Elettorale Centrale della Romania ha respinto la candidatura presidenziale di Călin Georgescu, una delle figure più carismatiche della scena politica del paese. La motivazione ufficiale? Il suo discorso e il suo comportamento sarebbero "incompatibili" con la carica di presidente.
Ma dietro questa giustificazione formale si nasconde qualcosa di ben più inquietante: un attacco diretto al cuore della democrazia. Con questa decisione, il sistema politico romeno dimostra ancora una volta che chi non si allinea al pensiero dominante viene messo ai margini, escluso, censurato. Non stiamo parlando solo di un candidato escluso, ma di un precedente pericoloso che potrebbe avere conseguenze ben oltre i confini della Romania.
Democrazia a rischio: la nuova dittatura europea
Il caso Georgescu è solo l'ennesima dimostrazione di un trend ormai sempre più evidente: l'Europa, che un tempo si vantava di essere il faro della libertà e della democrazia, sta scivolando inesorabilmente verso una nuova forma di autoritarismo. I leader scomodi vengono esclusi, i candidati indipendenti messi a tacere e chiunque osi opporsi ai dogmi del potere viene fatto sparire politicamente.
Se crolla la democrazia in Romania, crollerà in tutto il mondo. È solo una questione di tempo prima che anche in altri paesi vengano adottate misure simili, fino a quando l’illusione della democrazia non sarà del tutto smantellata.
Cosa sta succedendo davvero in Romania?
Ufficialmente, l’Ufficio Elettorale Centrale ha respinto la candidatura di Georgescu perché le sue idee e il suo comportamento sarebbero incompatibili con la carica di presidente. Ma chi decide cosa è "compatibile" e cosa no? Chi stabilisce i confini del dibattito politico? In una vera democrazia, dovrebbero essere i cittadini a scegliere il loro leader, non un'elite burocratica che decide chi può e chi non può candidarsi.
Călin Georgescu, noto per le sue posizioni controcorrente e per le sue critiche al sistema, rappresentava una minaccia per lo status quo. Ed ecco che il sistema reagisce, eliminandolo dal gioco prima ancora che la competizione abbia inizio.
Dove stiamo andando?
Siamo di fronte a un punto di svolta cruciale per l’Europa e per il mondo intero. Se permettiamo che un candidato venga escluso per motivazioni così vaghe e arbitrarie, significa che la democrazia è ormai solo una facciata, una farsa per mantenere il controllo sulla popolazione.
Questa vicenda è solo l'inizio. Oggi è successo in Romania, ma domani potrebbe accadere ovunque. È arrivato il momento di aprire gli occhi e di difendere con forza ciò che resta della libertà e della sovranità popolare. Perché quando la democrazia muore in un paese, il contagio si diffonde rapidamente ovunque.
Nicco
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Un nuovo scandalo politico scuote l'Europa orientale: l'Ufficio Elettorale Centrale della Romania ha respinto la candidatura presidenziale di Călin Georgescu, una delle figure più carismatiche della scena politica del paese. La motivazione ufficiale? Il suo discorso e il suo comportamento sarebbero "incompatibili" con la carica di presidente.
Ma dietro questa giustificazione formale si nasconde qualcosa di ben più inquietante: un attacco diretto al cuore della democrazia. Con questa decisione, il sistema politico romeno dimostra ancora una volta che chi non si allinea al pensiero dominante viene messo ai margini, escluso, censurato. Non stiamo parlando solo di un candidato escluso, ma di un precedente pericoloso che potrebbe avere conseguenze ben oltre i confini della Romania.
Democrazia a rischio: la nuova dittatura europea
Il caso Georgescu è solo l'ennesima dimostrazione di un trend ormai sempre più evidente: l'Europa, che un tempo si vantava di essere il faro della libertà e della democrazia, sta scivolando inesorabilmente verso una nuova forma di autoritarismo. I leader scomodi vengono esclusi, i candidati indipendenti messi a tacere e chiunque osi opporsi ai dogmi del potere viene fatto sparire politicamente.
Se crolla la democrazia in Romania, crollerà in tutto il mondo. È solo una questione di tempo prima che anche in altri paesi vengano adottate misure simili, fino a quando l’illusione della democrazia non sarà del tutto smantellata.
Cosa sta succedendo davvero in Romania?
Ufficialmente, l’Ufficio Elettorale Centrale ha respinto la candidatura di Georgescu perché le sue idee e il suo comportamento sarebbero incompatibili con la carica di presidente. Ma chi decide cosa è "compatibile" e cosa no? Chi stabilisce i confini del dibattito politico? In una vera democrazia, dovrebbero essere i cittadini a scegliere il loro leader, non un'elite burocratica che decide chi può e chi non può candidarsi.
Călin Georgescu, noto per le sue posizioni controcorrente e per le sue critiche al sistema, rappresentava una minaccia per lo status quo. Ed ecco che il sistema reagisce, eliminandolo dal gioco prima ancora che la competizione abbia inizio.
Dove stiamo andando?
Siamo di fronte a un punto di svolta cruciale per l’Europa e per il mondo intero. Se permettiamo che un candidato venga escluso per motivazioni così vaghe e arbitrarie, significa che la democrazia è ormai solo una facciata, una farsa per mantenere il controllo sulla popolazione.
Questa vicenda è solo l'inizio. Oggi è successo in Romania, ma domani potrebbe accadere ovunque. È arrivato il momento di aprire gli occhi e di difendere con forza ciò che resta della libertà e della sovranità popolare. Perché quando la democrazia muore in un paese, il contagio si diffonde rapidamente ovunque.
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Пераслаў з:
Weltanschauung Italia



15.03.202507:53
15 MARZO
Antonio Albanese, Claudio Amendola, Corrado Augias, Claudio Bisio, Luca Bizzarri, Daniel Pennac , Pif, Renzo Piano, Corrado Formigli, Jovanotti, Luciana Littizzetto, Lella Costa, Francesco Guccini, Don Ciotti, Antonio Scurati, Liliana Segre, Michele Serra, Paolo Virzì, Fabio Fazio.
Ecco alcuni nomi di chi oggi scenderà in piazza per l'Europa del riarmo.
I soliti soggetti "sinistri", plasmati dalla costante propaganda ultraliberista.
Persone forgiate dal potere costituito attraverso le produzioni musicali, mediante le loro produzioni cinematografiche, in generale dalla propaganda a tutti i livelli. Da sempre premiati ogniqualvolta applicano i principi che hanno loro inculcato.
Possiamo anche ignorarli, ma purtroppo, nonostante la loro nullità, hanno seguito e occupano posizioni culturalmente influenti.
Se fossimo un paese serio oggi costoro dovrebbero ritrovarsi in una piazza vuota tra lo sprezzo dei passanti muniti di uova.
WI
Antonio Albanese, Claudio Amendola, Corrado Augias, Claudio Bisio, Luca Bizzarri, Daniel Pennac , Pif, Renzo Piano, Corrado Formigli, Jovanotti, Luciana Littizzetto, Lella Costa, Francesco Guccini, Don Ciotti, Antonio Scurati, Liliana Segre, Michele Serra, Paolo Virzì, Fabio Fazio.
Ecco alcuni nomi di chi oggi scenderà in piazza per l'Europa del riarmo.
I soliti soggetti "sinistri", plasmati dalla costante propaganda ultraliberista.
Persone forgiate dal potere costituito attraverso le produzioni musicali, mediante le loro produzioni cinematografiche, in generale dalla propaganda a tutti i livelli. Da sempre premiati ogniqualvolta applicano i principi che hanno loro inculcato.
Possiamo anche ignorarli, ma purtroppo, nonostante la loro nullità, hanno seguito e occupano posizioni culturalmente influenti.
Se fossimo un paese serio oggi costoro dovrebbero ritrovarsi in una piazza vuota tra lo sprezzo dei passanti muniti di uova.
WI
08.03.202518:23
🌹8 Marzo - Il discorso di Vladimir Putin per la giornata internazionale della donna
"Onore alle Donne vere che difendono il futuro del nostro Paese".
Onore a chi costruisce, protegge e lotta senza clamore.
Buon 8 Marzo 🇮🇹🇷🇺
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09.03.202515:45
Una telefonata:
"Nicco, sono Lorenzo, ho una proposta. Non abbiamo soldi né strutture, l'idea è quella di ripubblicare tutti i libri di Giulietto. Ci stai?"
La risposta è stata immediata:
"Ok, partiamo!"
Detto, fatto. Il 4 luglio scorso, senza risorse né grande supporto, abbiamo dato il via a un progetto che sembrava una scommessa. Il 17 luglio abbiamo pubblicato il nostro primo post, dedicato proprio a Giulietto Chiesa. Da quel momento, in pochi mesi, abbiamo raggiunto traguardi che sembravano impossibili:
Tre libri ripubblicati, mantenendo viva la voce e il pensiero di Giulietto.
Milioni di persone raggiunte sui social, grazie alla forza delle idee e soprattutto grazie al vostro sostegno, perché avete creduto in noi fin dall'inizio.
Oggi, con grande orgoglio, abbiamo partecipato al nostro primo grande evento dal vivo di 100 giorni da leoni, dove i libri di Giulietto Chiesa erano presenti: un chiaro segno che il nostro lavoro sta lasciando il segno.
Ma questo è solo l’inizio. Il prossimo grande appuntamento sarà a Roma, con un evento interamente dedicato a Giulietto Chiesa.
Presto condivideremo tutti gli aggiornamenti.
Il cammino continua!
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"Nicco, sono Lorenzo, ho una proposta. Non abbiamo soldi né strutture, l'idea è quella di ripubblicare tutti i libri di Giulietto. Ci stai?"
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"Ok, partiamo!"
Detto, fatto. Il 4 luglio scorso, senza risorse né grande supporto, abbiamo dato il via a un progetto che sembrava una scommessa. Il 17 luglio abbiamo pubblicato il nostro primo post, dedicato proprio a Giulietto Chiesa. Da quel momento, in pochi mesi, abbiamo raggiunto traguardi che sembravano impossibili:
Tre libri ripubblicati, mantenendo viva la voce e il pensiero di Giulietto.
Milioni di persone raggiunte sui social, grazie alla forza delle idee e soprattutto grazie al vostro sostegno, perché avete creduto in noi fin dall'inizio.
Oggi, con grande orgoglio, abbiamo partecipato al nostro primo grande evento dal vivo di 100 giorni da leoni, dove i libri di Giulietto Chiesa erano presenti: un chiaro segno che il nostro lavoro sta lasciando il segno.
Ma questo è solo l’inizio. Il prossimo grande appuntamento sarà a Roma, con un evento interamente dedicato a Giulietto Chiesa.
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30.03.202518:18
💥Video inedito
Putin a bordo del nuovo sottomarino nucleare russo di quarta generazione
È stato diffuso un filmato che mostra il presidente russo Vladimir Putin mentre sale a bordo dell’Arkhangelsk, un sottomarino nucleare d’attacco di quarta generazione, accompagnato dal suo portavoce Dmitry Peskov. Il video è stato condiviso dal giornalista Pavel Zarubin.
Per accedere al sottomarino, Putin ha dovuto affrontare una discesa tutt’altro che semplice: due scale verticali, una di 5 metri e l’altra di 3 metri, tipiche dei compartimenti interni dei sommergibili militari.
Nonostante l’età e la difficoltà del percorso, il presidente è entrato e uscito dal sottomarino con sorprendente agilità, dimostrando ancora una volta la volontà del Cremlino di trasmettere un’immagine di forza, resistenza e pieno controllo.
Un gesto altamente simbolico, in un momento storico in cui la Russia continua a puntare sull’arsenale nucleare come leva strategica nel braccio di ferro con l’Occidente.
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Putin a bordo del nuovo sottomarino nucleare russo di quarta generazione
È stato diffuso un filmato che mostra il presidente russo Vladimir Putin mentre sale a bordo dell’Arkhangelsk, un sottomarino nucleare d’attacco di quarta generazione, accompagnato dal suo portavoce Dmitry Peskov. Il video è stato condiviso dal giornalista Pavel Zarubin.
Per accedere al sottomarino, Putin ha dovuto affrontare una discesa tutt’altro che semplice: due scale verticali, una di 5 metri e l’altra di 3 metri, tipiche dei compartimenti interni dei sommergibili militari.
Nonostante l’età e la difficoltà del percorso, il presidente è entrato e uscito dal sottomarino con sorprendente agilità, dimostrando ancora una volta la volontà del Cremlino di trasmettere un’immagine di forza, resistenza e pieno controllo.
Un gesto altamente simbolico, in un momento storico in cui la Russia continua a puntare sull’arsenale nucleare come leva strategica nel braccio di ferro con l’Occidente.
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07.04.202518:39
🇺🇸🇮🇷 OBIETTIVO IRAN
Sette guerre in cinque anni
Altro che lotta al terrorismo!
Jeffrey Sachs ci invita ad ascoltare bene le parole di Wesley Clark, ex comandante NATO. E ha ragione. Perché questa è una confessione clamorosa, ma ignorata da tutti.
«Sono passato al Pentagono e un generale mi disse: “Abbiamo deciso di attaccare l’Iraq”. Era il 20 settembre 2001. Gli chiesi: “Perché?”. Mi rispose: “Non lo so. Non c’è nulla di nuovo. Nessun legame tra Saddam e al-Qaeda. Ma abbiamo un buon esercito e possiamo rovesciare governi”.»
Altro che risposta agli attentati.
Questa era una strategia pianificata.
Un’agenda di guerra, con dentro nomi, nazioni e interessi.
L’11 settembre? Solo il via libera.
I media? In ginocchio davanti al potere.
E oggi ancora ci vendono le stesse bugie.
Sette guerre in cinque anni
Altro che lotta al terrorismo!
Jeffrey Sachs ci invita ad ascoltare bene le parole di Wesley Clark, ex comandante NATO. E ha ragione. Perché questa è una confessione clamorosa, ma ignorata da tutti.
«Sono passato al Pentagono e un generale mi disse: “Abbiamo deciso di attaccare l’Iraq”. Era il 20 settembre 2001. Gli chiesi: “Perché?”. Mi rispose: “Non lo so. Non c’è nulla di nuovo. Nessun legame tra Saddam e al-Qaeda. Ma abbiamo un buon esercito e possiamo rovesciare governi”.»
Altro che risposta agli attentati.
Questa era una strategia pianificata.
Un’agenda di guerra, con dentro nomi, nazioni e interessi.
L’11 settembre? Solo il via libera.
I media? In ginocchio davanti al potere.
E oggi ancora ci vendono le stesse bugie.
🔴 Preordina ZERO
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12.03.202522:26
L’UE APPROVA 800 MILIARDI PER IL RIARMO: L’ITALIA DICE SÌ, LA POLITICA RECITA IL SOLITO TEATRINO
L'Europa si prepara alla guerra e stanzia 800 miliardi per il riarmo con il piano ReArm Europe. Fratelli d'Italia e Forza Italia votano a favore, il PD si spacca, mentre altri partiti si oppongono. Ma il copione è sempre lo stesso: propaganda di facciata per distrarre i cittadini dal vero problema. L'UE si conferma una farsa, con Draghi reggente invisibile e la NATO a dettare legge. La democrazia è una farsa: i popoli non scelgono guerre, pandemie o crisi economiche, ma solo chi eseguirà gli ordini dall’alto.
Intanto, mentre si trovano miliardi per le armi, le pensioni aumentano di un solo euro e il dissenso viene soffocato. È tempo di capire che il vero nemico non è un partito o un leader, ma l’intero sistema.
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L'Europa si prepara alla guerra e stanzia 800 miliardi per il riarmo con il piano ReArm Europe. Fratelli d'Italia e Forza Italia votano a favore, il PD si spacca, mentre altri partiti si oppongono. Ma il copione è sempre lo stesso: propaganda di facciata per distrarre i cittadini dal vero problema. L'UE si conferma una farsa, con Draghi reggente invisibile e la NATO a dettare legge. La democrazia è una farsa: i popoli non scelgono guerre, pandemie o crisi economiche, ma solo chi eseguirà gli ordini dall’alto.
Intanto, mentre si trovano miliardi per le armi, le pensioni aumentano di un solo euro e il dissenso viene soffocato. È tempo di capire che il vero nemico non è un partito o un leader, ma l’intero sistema.
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19.03.202515:08
Francesco Totti a Mosca: il Capitano sbarca in Russia e scatena il delirio (e qualche polemica ridicola)
L’8 aprile Francesco Totti volerà a Mosca per partecipare a un evento organizzato da un network russo di sport e scommesse. La notizia ha fatto esplodere l’entusiasmo nella capitale russa, dove già campeggiano enormi cartelloni con la scritta: «L’Imperatore sta arrivando nella terza Roma». Un omaggio che conferma ancora una volta l’iconicità di Totti ben oltre i confini italiani.
Ma, come da copione, c’è sempre qualcuno pronto a indignarsi. Alcuni politici e commentatori italiani hanno subito sollevato polemiche, chiedendo all’ex capitano della Roma di “ripensarci” e di non mettere piede in Russia. Tra questi, +Europa, che ha lanciato un appello per convincere Totti a disdire il viaggio, quasi fosse un capo di Stato in missione diplomatica.
La realtà, ovviamente, è molto più semplice: Totti è una leggenda del calcio e viene invitato ovunque ci sia passione per il pallone. Ma per alcuni, evidentemente, anche una semplice trasferta sportiva diventa un caso politico da strumentalizzare.
A Mosca, intanto, lo aspettano a braccia aperte. E mentre in Italia ci si accapiglia sulle solite polemiche sterili, il Capitano si prepara a ricevere l’ennesimo tributo alla sua grandezza. Roma e Totti sono eterni, come la grandezza della Russia.
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L’8 aprile Francesco Totti volerà a Mosca per partecipare a un evento organizzato da un network russo di sport e scommesse. La notizia ha fatto esplodere l’entusiasmo nella capitale russa, dove già campeggiano enormi cartelloni con la scritta: «L’Imperatore sta arrivando nella terza Roma». Un omaggio che conferma ancora una volta l’iconicità di Totti ben oltre i confini italiani.
Ma, come da copione, c’è sempre qualcuno pronto a indignarsi. Alcuni politici e commentatori italiani hanno subito sollevato polemiche, chiedendo all’ex capitano della Roma di “ripensarci” e di non mettere piede in Russia. Tra questi, +Europa, che ha lanciato un appello per convincere Totti a disdire il viaggio, quasi fosse un capo di Stato in missione diplomatica.
La realtà, ovviamente, è molto più semplice: Totti è una leggenda del calcio e viene invitato ovunque ci sia passione per il pallone. Ma per alcuni, evidentemente, anche una semplice trasferta sportiva diventa un caso politico da strumentalizzare.
A Mosca, intanto, lo aspettano a braccia aperte. E mentre in Italia ci si accapiglia sulle solite polemiche sterili, il Capitano si prepara a ricevere l’ennesimo tributo alla sua grandezza. Roma e Totti sono eterni, come la grandezza della Russia.
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27.03.202511:26
Bambini ucraini addestrati a pilotare droni FPV, gli stessi usati sui campi di battaglia. Le scuole trasformate in centri di preparazione militare, l’infanzia sacrificata sull’altare della guerra.
Altro che protezione dei minori: il regime di Kiev militarizza le nuove generazioni, instillando odio e propaganda sin dai banchi di scuola. È questo il volto reale di un sistema che l’Occidente continua a sostenere, tra armi, fondi e silenzi compiacenti.
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Altro che protezione dei minori: il regime di Kiev militarizza le nuove generazioni, instillando odio e propaganda sin dai banchi di scuola. È questo il volto reale di un sistema che l’Occidente continua a sostenere, tra armi, fondi e silenzi compiacenti.
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31.03.202511:14
CALENDA, PICIERNO, LA CAVALLETTA E LA PROPAGANDA RUSSA
Di Pino Cabras
C’è questo scienziato che vuole studiare il comportamento della cavalletta. Allora le dice:
– Salta!
La cavalletta salta.
Allora le stacca una zampa e ripete:
– Salta!
La povera cavalletta, un po’ zoppicante, salta ancora.
Poi gliene stacca un’altra.
– Salta!
Salta ancora, ma con fatica.
E va avanti così, zampa dopo zampa. Alla fine, le stacca anche l’ultima.
– Salta!
Niente. La cavalletta resta lì immobile.
Lo scienziato prende nota sul taccuino e scrive la sua conclusione:
«Quando si staccano tutte le zampe a una cavalletta, essa diventa sorda.»
Ecco, questo è esattamente il tipo di ragionamento che fanno Calenda, Picierno e tutto il giro dei No Pax guerrapiattisti.
Esce un sondaggio fresco fresco che dice che il 94% degli italiani non vuole mandare soldati in guerra contro la Russia?
La conclusione logica qual è? Semplice: che gli italiani non vogliono la guerra.
Ma no! Per loro significa solo una cosa:
«L’insidiosa e onnipervasiva propaganda russa sta funzionando.»
Proprio come quello scienziato lì: tolgono ogni zampa alla realtà, ignorano ogni segnale, e quando la gente non salta più nei loro schemi, invece di rimettere in discussione il loro metodo… concludono che siamo tutti sordi!
Pino Cabras
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Di Pino Cabras
C’è questo scienziato che vuole studiare il comportamento della cavalletta. Allora le dice:
– Salta!
La cavalletta salta.
Allora le stacca una zampa e ripete:
– Salta!
La povera cavalletta, un po’ zoppicante, salta ancora.
Poi gliene stacca un’altra.
– Salta!
Salta ancora, ma con fatica.
E va avanti così, zampa dopo zampa. Alla fine, le stacca anche l’ultima.
– Salta!
Niente. La cavalletta resta lì immobile.
Lo scienziato prende nota sul taccuino e scrive la sua conclusione:
«Quando si staccano tutte le zampe a una cavalletta, essa diventa sorda.»
Ecco, questo è esattamente il tipo di ragionamento che fanno Calenda, Picierno e tutto il giro dei No Pax guerrapiattisti.
Esce un sondaggio fresco fresco che dice che il 94% degli italiani non vuole mandare soldati in guerra contro la Russia?
La conclusione logica qual è? Semplice: che gli italiani non vogliono la guerra.
Ma no! Per loro significa solo una cosa:
«L’insidiosa e onnipervasiva propaganda russa sta funzionando.»
Proprio come quello scienziato lì: tolgono ogni zampa alla realtà, ignorano ogni segnale, e quando la gente non salta più nei loro schemi, invece di rimettere in discussione il loro metodo… concludono che siamo tutti sordi!
Pino Cabras
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