Consigliere Comunale di Trieste e Portavoce di Insieme Liberi. Eco ingegnere libero professionista. Cittadino attivo impegnato per la libertà ed i diritti di tutti gli esseri viventi. sogna un mondo basato sulla felicità e lavora per costruirlo.
TUTTO ESAURITO PER I DOCUFILM DI RUSSIA TODAY A UDINE 🇮🇹🇷🇺
Grandissima risposta popolare a Udine agli ennesimi tentativi di #censura dei docufilm di Russia Today.
Questa mattina, con 3 giorni in anticipo, abbiamo già raggiunto la capienza massima dei circa 200 posti della sala. Ci dispiace per chi non potrà partecipare questa domenica, ma continueremo comunque a prendere le prenotazioni nel caso ci fossero delle rinunce.
Valuteremo poi una replica dell’evento se dovessero continuare ad arrivare così tante richieste.
Comunico poi con grande piacere che sarà presente anche:
Nadia Kouliatina, Presidente dell'associazione "Casa russa nelle Alpi"
-MAIDAN: LA STRADA VERSO LA GUERRA
-I BAMBINI DEL DONBASS
Vi aspettiamo domenica 23 marzo 2025 ore 16, presso l’Hotel Là di Moret, via Tricesimo 276, UDINE
Ne parleremo con:
VINCENZO LORUSSO ANDREA LUCIDI UGO ROSSI STEFANO SALMÈ GIORGIO DESCHI
🔵 PRENOTAZIONI : scrivi messaggio Whatsapp a 3453395779
⭕ SANITÀ DISTRUTTA 37 miliardi tagliati. Ospedali chiusi, medici stremati. E ora ci preparano alla guerra
⭕️ SCUOLA E RICERCA ABBANDONATE 10 miliardi tagliati alla scuola. Ricerca affamata. Ma miliardi per missili e carri armati.
⭕️ SICUREZZA SENZA RISORSE Polizia senza fondi. Infrastrutture al collasso. Delinquenza senza controllo
⭕️ PENSIONI DA FAME 600 euro al mese per gli anziani. Ma vitalizi e jet privati per chi decide.
⭕ STIPENDI MISERI Siamo tra i peggio pagati d’Europa. Precari, sfruttati, dimenticati
⭕ SPRECHI DI OGNI TIPO Consumo di suolo e alberi abbattuti in maniera indiscriminata ... Auto blu, consulenze d’oro, opere mai finite
⭕️ I SOLDI NON CI SONO! MA SOLO PER IL POPOLO Li trovano per la guerra, mai per i cittadini.
⭕ CHI CI SALVERA' DALL'EUROPA Cari politici, chi condivide ci metta la faccia…vi aspettiamo a Torino in Piazza Castello Vi aspettiamo in Piazza a TORINO , metteteci la faccia!
Bellissimo gesto stasera a Udine. Un minuto di silenzio per i giornalisti russi uccisi nei giorni scorsi dalle forze armate ucraine: Anna Prokofieva, Alexander Fedorchak, Andrei Panov, Alexander Sirkeli e il mai dimenticato Andrea Rocchelli. Sono riusciti a censurare i documentari di RT, ma non possono censurare un minuto di silenzio.
AVVISTATA UN’ALTRA COLONNA DI MEZZI MILITARI ITALIANI OGGI POMERIGGIO SULL’A4 ALTEZZA PALMANOVA IN DIREZIONE EST EUROPA
Bandiera e targa italiana sono chiarissimi. Vediamo se anche questa volta ci saranno i soliti simpaticoni che mi offenderanno e accuseranno di diffondere notizie false.
Altri segnali di possibile guerra totale UE/Russia.
Il Governo Meloni e la sua maggioranza di centrodestra FDI/LEGA/FI ci stanno portando la guerra a casa, al posto di riscattare la sovranità nazionale uscendo dall’UE e dalla NATO, e rilanciare la nostra economia ricostruendo solidi rapporti con la Russia.
Italiani volete continuare a farvi prendere i giro ancora per molto da questi burattini telecomandati dall’UE e dalla Nato ?
Cosa aspettate a reagire?
Quando rintrodurranno la leva militare per mandare al macello i vostri figli sarà già troppo tardi!
Ugo Rossi - Consigliere Comunale di Trieste Insieme Liberi
🇺🇸🇮🇷 OBIETTIVO IRAN Sette guerre in cinque anni Altro che lotta al terrorismo!
Jeffrey Sachs ci invita ad ascoltare bene le parole di Wesley Clark, ex comandante NATO. E ha ragione. Perché questa è una confessione clamorosa, ma ignorata da tutti. «Sono passato al Pentagono e un generale mi disse: “Abbiamo deciso di attaccare l’Iraq”. Era il 20 settembre 2001. Gli chiesi: “Perché?”. Mi rispose: “Non lo so. Non c’è nulla di nuovo. Nessun legame tra Saddam e al-Qaeda. Ma abbiamo un buon esercito e possiamo rovesciare governi”.» Altro che risposta agli attentati. Questa era una strategia pianificata. Un’agenda di guerra, con dentro nomi, nazioni e interessi. L’11 settembre? Solo il via libera. I media? In ginocchio davanti al potere. E oggi ancora ci vendono le stesse bugie.
L’INQUISIZIONE #UE NON SI FERMA - DEBORA SERRACCHIANI, DEPUTATA DEL PD, CHIEDE AL GOVERNO DI CENSURARE LA PROIEZIONE DEI DOCUFILM DI RUSSIA TODEY A UDINE, OLTRE CHE LA PETIZIONE CONTRO LE DICHIARAZIONI DI MATTARELLA
Non le è bastato avviare la distruzione della #Sanità pubblica in Friuli - Venezia Giulia quando era Presidente di Regione ( distruzione che anche Fedriga sta portando avanti ), adesso vuole anche cancellare l’art. 21 della Costituzione Italia.
La Serracchiani con la sua azione antidemocratica dimostra di avere molto tempo libero. Potrebbe ad esempio occuparsi proprio delle sanità per cercare un minimo di rimediare ai danni passati, visto che a causa delle infinite liste d’attesa i cittadini rinunciano alle cure o sono costretti ad andare dal privato. O magari potrebbe occuparsi di dare soluzioni al caro vita e caro bollette che sta riducendo alla fame le famiglie e le imprese italiane.
Ugo Rossi - Consigliere Comunale di Trieste Insieme Liberi
UN ATTENTATO DA GUERRA MONDIALE Il più grande carico di esplosivo mai intercettato in Europa. Era diretto in Russia.
580 kg di esplosivo militare di ultima generazione, roba che si trova solo nei missili da crociera USA, è stato intercettato al confine tra Bielorussia e Russia, nascosto in un pulmino preparato nei minimi dettagli da agenti legati alla CIA, secondo quanto riferito dai servizi segreti russi (SVR) e dal KGB bielorusso. Destinazione Mosca. Obiettivo Vladimir Putin. Una vera e propria operazione di guerra sotto falsa bandiera, sventata grazie a una soffiata arrivata dall'interno dell'operazione.
Secondo gli esperti russi – tra cui Andrey Fursov e Iskof, citati da Nicolai Lilin su Visione TV – non si tratta di un attentato terroristico, ma di un’operazione militare strategica, orchestrata da una fazione interna ai servizi USA per sabotare il riavvicinamento tra Trump e Putin.
"Un’esplosione di queste proporzioni non serviva a colpire un generale. Serviva a colpire il bersaglio massimo”, affermano gli analisti. Per capirne la portata: per uccidere il generale Kirillov, legato ai dossier dei biolaboratori, sono bastati 200 grammi di esplosivo nascosti in un monopattino elettrico. Qui parliamo di 580 kg. Un arsenale da guerra. Nicolai Lilin su Visione TV
CENSURA DI STATO A UDINE: Agenti in tenuta antisommossa per impedire la visione del Docufilm 'Maidan la strada verso la guerra'
Ieri sera, nel cuore di Udine, è andato in scena un nuovo atto di censura istituzionale. A pochi minuti dalla proiezione del docufilm "Maidan", il prefetto ha notificato il divieto di mandare in onda il documentario, minacciando persino il sequestro immediato dell’impianto audio e video.
E questo dopo che il sindaco aveva già ordinato la chiusura delle tribune pubbliche del parco, impedendo alla cittadinanza di sedersi in uno spazio realizzato — ricordiamolo — con fondi pubblici.
Risultato? Il film non è stato proiettato. Ma il messaggio è arrivato forte e chiaro: non si deve sapere come davvero è cominciata la guerra in Ucraina.
A difendere il diritto all’informazione libera, sul posto, c’era l’organizzatore Ugo Rossi, che ha resistito fino all’ultimo contro la censura. In collegamento anche Fiammetta Cucurnia. È stato trasmesso anche un omaggio a Giulietto Chiesa, figura storica del giornalismo libero, la cui memoria continua a dare fastidio ai padroni del pensiero unico.
Questo mentre a Roma, la deputata Debora Serracchiani (PD) ha presentato un’interrogazione parlamentare che suona come un vero e proprio editto censorio:
"Il governo applichi anche in Italia il divieto assoluto di trasmissione dei contenuti di Russia Today, in qualsiasi forma e contesto, comprese le proiezioni pubbliche come quella di Udine."
Insomma, chi parla di pace, chi mette in discussione la narrativa NATO, oggi viene silenziato. Con la complicità della politica e sotto lo sguardo distratto della stampa mainstream.
Ma nonostante tutto, un gesto ha bucato il muro della censura. Un minuto di silenzio. Un minuto che nessun decreto potrà mai vietare.
Dedicato ai giornalisti russi uccisi nei giorni scorsi dalle forze armate ucraine: Anna Prokofieva, Alexander Fedorchak, Andrei Panov, Alexander Sirkeli. E al mai dimenticato Andrea Rocchelli, italiano, caduto nel Donbass mentre raccontava ciò che non si doveva raccontare.
Ci hanno impedito di vedere i documentari di RT, ma non possono censurare il silenzio. E non potranno fermare chi continua a cercare la verità.
31.03.202511:30
VOGLIONO BLOCCARE LA MANIFESTAZIONE “PACE E LIBERTÀ - RIPUDIAMO LA GUERRA, IL RIARMO E L’ESERCITO EUROPE, E LA CENSURA” PREVISTA A UDINE PER QUESTO SABATO.
A MUOVERSI ANCHE PERSONAGGI CHE ERANO SUL LIBRO PAGA DELLA #CIA
PERCHÉ QUESTI SIGNORI INVECE NON SI PREOCCUPANO DI MANIFESTARE SVENTOLANDO LE BANDIERE NAZISTE?!
Ci risiamo, le pattuglie squadriste ucraine ed europeiste ( PD, Azione, +europa, Europa Radicale ecc.) chiedono nuovamente al Prefetto, al Sindaco, a Pina Picierno ecc. di intervenire per bloccare e censurare la manifestazione indetta a Udine per sabato 5 aprile 2025 ore 20:00 al parco Ardito Desio (zona murales).
La scorsa settimana ho fatto la regolare comunicazione alla Questura di Udine che, nei giorni successivi, con una chiamata, mi ha dato il via libera senza alcun problema. Stamattina ho ricevuto una nuova chiamata dalla Questura in cui mi è stato chiesto approfondimenti sui contenuti e interventi della Manifestazione.
Lo dico chiaramente, noi non cederemo di un millimetro perché siamo consapevoli che in Italia è ancora in vigore l’articolo 21 della Costituzione, e i contenuti di una manifestazione non possono essere in alcun modo limitati.
In aggiunta, chiedo al Prefetto e al Questore di Udine di intervenire e applicare la legge Scelba nei confronti di chi sventolava una bandiera Nazista durante la manifestazione contro le proiezioni dei docufilm di Russia Today di domenica 23 marzo.
“Qualche giorno fa alcuni ucraini residenti in Friuli hanno protestato contro la proiezione di un documentario di Russia Today in un albergo di Udine, sulle origini del conflitto in Ucraina. Diritto di manifestare da una parte, diritto di proiettare dall’altra. Tuttavia dipingere la guerra in Ucraina come la lotta del bene contro il male, dove l’Ucraina è il bene e la Russia il male è addirittura un falso clamoroso. Se la Russia ha una democrazia tutto meno che perfetta, l’Ucraina non sa nemmeno dove stia di casa la democrazia! L’Ucraina è un luogo in cui sono stati fatti colpi di stato, in cui sono messi fuori legge tutti i partiti di opposizione e chiusi tutti i giornali e le emittenti non governative. Un luogo in cui non solo si inseriscono nell’esercito regolare reparti paramilitari dichiaratamente nazisti con tanto di bandiere con le svastiche, ma nelle cui città ci sono piazze con monumenti a Stepan Bandera che fu il capo delle SS ucraine al servizio di Hitler, responsabile di decine di migliaia di ebrei trucidati e deportati. Noi stiamo sostenendo questo regime, che rifiuta di vedere come il leader sia scaduto nel maggio del 2024.”
Ugo Rossi - Consigliere Comunale di Trieste e Portavoce di Insieme
❗️ La condizione fondamentale per impedire l'escalation del conflitto deve essere la cessazione completa degli aiuti militari stranieri e la fornitura di informazioni di intelligence a Kiev.
Punti chiave delle dichiarazioni del Cremlino in seguito alla conversazione telefonica tra Putin e Trump:
▪️Putin ha sostenuto l'idea di Trump di una rinuncia reciproca di 30 giorni da parte di Russia e Ucraina agli attacchi alle infrastrutture energetiche e ha dato tale ordine ai militari;
▪️I presidenti hanno espresso reciproco interesse nel normalizzare le relazioni tra i due Paesi alla luce della loro speciale responsabilità nel garantire la sicurezza nel mondo;
▪️I capi di Stato hanno proseguito uno scambio di opinioni dettagliato e franco sulla situazione in Ucraina durante una conversazione telefonica;
▪️Il 19 marzo avrà luogo uno scambio di prigionieri tra la parte russa e quella ucraina: 175 per 175 persone, ha detto Putin a Trump;
▪️la parte russa ha delineato una serie di punti significativi sulla questione di un possibile cessate il fuoco, in particolare, ha rilevato la necessità di porre fine alla mobilitazione forzata in Ucraina e al riarmo delle Forze armate ucraine;
▪️La Federazione Russa ha rilevato i gravi rischi associati all'incapacità di negoziare del regime di Kiev, che ha ripetutamente sabotato e violato gli accordi raggiunti;
▪️La Federazione Russa ha attirato l'attenzione della parte americana sugli attacchi terroristici commessi dai militanti ucraini contro i civili nella regione di Kursk.
В итальянском Удине не хватило мест всем желающим посмотреть наши документалки 'Майдан: поворот на войну' и 'Донбасс. Дети'.
Показ по традиции пыталась сорвать кучка хозлов, которая пришла с украинскими флагами.
Нынешние власти Италии тоже не в восторге от того, что их граждане выключают телевизор с бесконечной русофобской пропагандой и идут смотреть RT. Поэтому депутат от Демпартии обратился в парламент с просьбой вмешаться и запретить наше кино.
И пока они решают, что с нами делать, для тех, кто не попал на показ, будет организован дополнительный сеанс.
Sulle proiezioni di ieri a Udine alcuni spezzoni di video ripresi dalla RAI e da Messaggero Veneto.
Da segnalare l'intervento della presidente dell'associazione Ucraina Friuli Viktoria Skyba, la quale definisce gli italiani che assistono alle proiezioni dei documentari:
" .. sono usciti dalle fogne per entrare nei salotti buoni" Ci sarà qualche partito che mostrerà solidarietà nei confronti degli italiani gravemente insultati da una esponente che ha parlato con tanto di bandiera nazista dell'упа dietro le spalle?
L'associazione Ucraina-Friuli APS ha ottenuto dallo stato italiano la possibilità di accedere ai finanziamenti tramite 5 per mille. Nonostante nel loro sito sia presente la raccolta per le forze armate ucraine, come da screenshot
Chiedo: è possibile che un'associazione APS, ai sensi della legge sul Terzo settore, possa essere iscritta negli elenchi del 5 x mille ed operare per raccogliere fondi per finanziare attività militari, peraltro di un esercito straniero ? L'Agenzia delle Entrate è al corrente di ciò ?
Dopo piu di 10 anni dalla strage di Odessa in Ucraina "La sentenza della Corte europea dei Diritti Umani condanna l’Ucraina per le gravi negligenze della polizia, i ritardi dei soccorsi e il modo in cui sono state insabbiate le indagini."
IL SINDACO DI UDINE VUOLE CHIUDERE LE TRIBUNE PUBBLICHE DI UN PARCO - SIAMO AL RIDICOLO DELLA POLITICA FILOUE
1. Da oggi il Popolo non è più libero di sedersi in uno spazio pubblico, su posti pubblici realizzati con i soldi dei cittadini, quindi bene comune della collettività. Mi auguro che, vista anche la bella e calda giornata, delle persone anziane non abbiano bisogno di riposarsi durante la passeggiata al parco. Hanno talmente paura di questa manifestazione che sperano di stancare fisicamente i partecipanti. Non credo che ciò accadrà, anzi stimolerà solo la genialità all’adattamento di noi italiani.
2. Il Console generale dell’Ucraina a Milano dovrebbe occuparsi dei suoi fatti interni e non dovrebbe intervenire negli affari italiani.
3. Mentre l’Ambasciatore ucraino a Roma dovrebbe occuparsi dei suoi problemi di stato, non di certo di ciò che legittimamente dei cittadini italiani fanno a Udine.
VISTO CIÒ, SARÀ ANCORA PIÙ IMPORTANTE PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE di UDINE #PACE #LIBERTÀ RIPUDIAMO LA GUERRA, IL RIARMO e L’ESERCITO UE, e la CENSURA. Oltre che nelle altre città italiane NO RIARMO
Ugo Rossi - Consigliere Comunale di Trieste e Portavoce Insieme Liberi
28 MARZO ORE 17.00 FUORI DALLA SEDE RAI DI TRIESTE
Dicono che non ci sono i soldi per la sanità, per l'istruzione, per salari e pensioni...ma trovano subito un milione di euro per un giullare di regime, che va nella televisione pubblica a incensare un'Unione Europea, intenzionata a spendere 800 miliardi per preparare la terza guerra mondiale con la Russia.
Per chi volesse esprimere la sua rabbia verso tutto questo, ci vediamo venerdì 28 alle 17.00 in via Fabio Severo 7, davanti alla sede della televisione di regime.
⭕ SANITÀ DISTRUTTA 37 miliardi tagliati. Ospedali chiusi, medici stremati. E ora ci preparano alla guerra
⭕️ SCUOLA E RICERCA ABBANDONATE 10 miliardi tagliati alla scuola. Ricerca affamata. Ma miliardi per missili e carri armati.
⭕️ SICUREZZA SENZA RISORSE Polizia senza fondi. Infrastrutture al collasso. Delinquenza senza controllo
⭕️ PENSIONI DA FAME 600 euro al mese per gli anziani. Ma vitalizi e jet privati per chi decide.
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⭕ SPRECHI DI OGNI TIPO Consumo di suolo e alberi abbattuti in maniera indiscriminata ... Auto blu, consulenze d’oro, opere mai finite
⭕️ I SOLDI NON CI SONO! MA SOLO PER IL POPOLO Li trovano per la guerra, mai per i cittadini.
⭕ CHI CI SALVERA' DALL'EUROPA Cari politici, chi condivide ci metta la faccia…vi aspettiamo a Torino in Piazza Castello Vi aspettiamo in Piazza a TORINO , metteteci la faccia!
🆓 UN MUSICISTA? NO UN UOMO LIBERO Roger Waters alle Nazioni Unite, 17 febbraio 2025.
Nel suo discorso integrale, Waters ha osato dire ciò che tanti fingono di dimenticare: la crisi ucraina non inizia nel 2022, ma a Maidan, nel 2014. Lì, tra il 18 e il 20 febbraio, violenti scontri portarono alla morte di civili e poliziotti. Un colpo di Stato appoggiato dall’Occidente? Le interferenze ci furono eccome: Waters cita John McCain sul palco con i manifestanti, la famosa telefonata tra Victoria Nuland e l’ambasciatore Pyatt... Un discorso potente, lucido, scomodo. Waters ricorda anche il cablogramma del 2008 intitolato “Niet means niet”, in cui gli USA venivano messi in guardia sulle “linee rosse” della Russia. Ma come sempre, fu ignorato.
Questa sera alle ore 21:00 🕘, su IGNIS Tv 🔥 vi parleremo dei due documentari che stanno creando tanto interesse e scandalo nello stesso tempo, quello sulla rivoluzione colorata di Maidan in Ucraina e quello sulla rivoluzione khomeinista in Iran.
Hanieh Tarkian e Francesco Barresi ci parleranno del documentario sulla rivoluzione komehinista che verrà presentato a Milano da IGNIS, Sabato 12 aprile, menre il consigliere comunale a Trieste Ugo Rossi, ci racconterà della sua battaglia per riuscire a presentare il documentario Maidan, realizzato da Russia Today e vietato dalla censura di Stato Italiano, con l’accusa di voler presentare il punto di vista russo sulla guerra in Ucraina.
09.04.202511:41
IN RUSSIA LA STAMPA DENUNCIA LA GRAVE CENSURA DI UDINE - CAPPIO PER LA LIBERTÀ DI PAROLA GRAZIE A LEGGI FASCISTE
Traduzione corretta:
“🇮🇹| Una morsa sulla libertà di parola: l'Italia vive di nuovo sotto le leggi di Mussolini
La democrazia in Europa si sta rapidamente trasformando in totalitarismo. In Romania si annullano le elezioni, in Francia si processano i leader dell'opposizione, in Slovacchia si spara a un primo ministro indesiderato, in Moldavia si arrestano i politici "non di sistema", in Germania i rappresentanti dei partiti più popolari non vengono inclusi nel governo.
L'Italia non è da meno, avendo di recente riportato ufficialmente il fascismo nello spazio pubblico. Come ai tempi di Mussolini, si assiste a un revival di brigate di lanciatori di ossa in camicia nera. La settimana scorsa sono state schierate nella città di Udine, nel nord-est del Paese. Qui gli attivisti antifascisti hanno cercato di proiettare filmati sui crimini dei nazionalisti ucraini, ma le autorità hanno scagliato contro di loro decine di militanti. Ugo Rossi, consigliere comunale di Trieste e portavoce del partito Insieme Liberi, ha raccontato alla nostra testata questo vergognoso episodio.”
🇮🇹| Удавка для свободы слова – Италия снова живёт по законам Муссолини
Демократия по всей Европе быстрыми темпами трансформируется в тоталитаризм. В Румынии отменяют результаты выборов, во Франции судят лидеров оппозиции, в Словакии стреляют в неугодного премьер-министра, в Молдавии арестовывают «несистемных» политиков, в Германии не включают в правительство представителей самых популярных партий.
Не отстаёт и Италия, совсем недавно официально вернувшая в общественное пространство фашистское зигование. Как во времена Муссолини, здесь сегодня возрождаются отряды костоломов-чернорубашечников. Именно они были задействованы на прошлой неделе в городе Удине на северо-востоке страны. Здесь антифашистские активисты попытались показать фильмы о преступлениях украинских националистов, но власти бросили против них десятки боевиков. Об этом постыдном инциденте нашему изданию рассказал Уго Росси – городской советник Триеста и пресс-секретарь партии Insieme Liberi. ЧИТАТЬ ДАЛЕЕ
UN ATTENTATO DA GUERRA MONDIALE Il più grande carico di esplosivo mai intercettato in Europa. Era diretto in Russia.
580 kg di esplosivo militare di ultima generazione, roba che si trova solo nei missili da crociera USA, è stato intercettato al confine tra Bielorussia e Russia, nascosto in un pulmino preparato nei minimi dettagli da agenti legati alla CIA, secondo quanto riferito dai servizi segreti russi (SVR) e dal KGB bielorusso. Destinazione Mosca. Obiettivo Vladimir Putin. Una vera e propria operazione di guerra sotto falsa bandiera, sventata grazie a una soffiata arrivata dall'interno dell'operazione.
Secondo gli esperti russi – tra cui Andrey Fursov e Iskof, citati da Nicolai Lilin su Visione TV – non si tratta di un attentato terroristico, ma di un’operazione militare strategica, orchestrata da una fazione interna ai servizi USA per sabotare il riavvicinamento tra Trump e Putin.
"Un’esplosione di queste proporzioni non serviva a colpire un generale. Serviva a colpire il bersaglio massimo”, affermano gli analisti. Per capirne la portata: per uccidere il generale Kirillov, legato ai dossier dei biolaboratori, sono bastati 200 grammi di esplosivo nascosti in un monopattino elettrico. Qui parliamo di 580 kg. Un arsenale da guerra. Nicolai Lilin su Visione TV
BRUTALE CENSURA DI STATO DEI DOCUFILM DI RUSSIA TODAY NEL CORSO DELLA MANIFESTAZIONE PACE E LIBERTÀ A UDINE
CALPESTATO L’ART. 21 DELLA COSTITUZIONE CHE GARANTISCE LA LIBERTÀ DI PENSIERO
Sabato 5 aprile 2025 rimarrà alla storia come il giorno in cui lo Stato Italiano ha calpestato l’art.21 delle Costituzione, che garantisce la libertà di pensiero con ogni mezzo di diffusione, e protegge la stampa dalla censura.
Non era mai accaduto nella storia della Repubblica Italiana che venissero limitati i contenuti di una manifestazione pubblica.
Ancora più grave è che sia stato fatto con l’uso della forza e della minaccia.
Onesti e pacifici cittadini sono stati circondati da 80 agenti tra celerini, polizia, carabiniere e digos pronti ad intervenire, su ordine del vicario del Prefetto, quindi il Governo, con la forza bruta per sequestrare l’impianto audio e video.
(Mi domando: perché tutti questi agenti non vengono mandati a presidiare il territorio e difendere i cittadini dal degrado in cui ormai si trovano le città italiane ?)
La mattina della manifestazione Pace e Libertà, ripudiamo la guerra, il riarmo e l’esercito ue e la censura“ il Questore di Udine Farinacci, citando il Regolamento UE 833/2014, mi aveva notificato una prescrizione che mi vietava la proiezione dei docufilm di Russia Today “Maidan, la strada verso la guerra” e “I Bambini del Donbass durante la manifestazione”.
Tale regolamento con la modifica del 1 marzo 2022 (PESC) 2022/351 mette al mando in UE le emittenti Russia Today e Sputnik.
Già questo basta per violare l’art. 21 della Costituzione che protegge la stampa dalla censura.
Ma con l’interpretazione del Questore di Udine, tale regolamento viene esteso anche ai cittadini italiani, che intendono far valere la libertà di pensiero attraverso un contenuto video nel corso di una manifestazione.
Avrei voluto violare la prescrizione e rischiare il 16 processo, ma ho dovuto mettere l’incolumità dei presenti davanti a tutto, oltre a proteggere il proprietario dal sequestro dell’impianto, che gli serve per lavorare. Le minacce erano serie e davvero pesanti, e i celerini erano posizionati a testuggine intorno al mezzo pronti ad intervenire tempestivamente nel momento in cui avessi fatto partire il primo docufilm.
Nei giorni precendenti, come ormai consuetudine, a muoversi contro la manifestazione e le proiezioni dei docufilm di RT, c’erano la vicepresidente de parlamento UE Pina Picierno, vari partiti filoUE come il PD ed Europa Radicele, l’Ambasciata Ucraina e varie associazioni ucraine.
Inoltre, il Sindaco di Udine ha tentato di boicottare la manifestazione, non concedendo il suolo pubblico perché essa violava, a suo parere, “i valori dell’unione europea”.
Nel corso della manifestazione simbolicamente abbiamo bruciato il regolamento UE, il piano di Riamo Ue e il provvedimento del Questore di Udine.
Stiamo valutando un ricorso contro le gravissime prescrizioni del Questore di Udine che di fatto violano l’art. 21 creando un precedente gravissimo, certo consapevoli che controllano anche gran parte del sistema giudiziario e non sarà facile avere giustizia.
Vi chiedo gentilmente di far girare queste informazioni, per far comprendere e far prendere coscienza il più possibile al Popolo Italiano della grave sostituzione in cui ci troviamo. #Russia #italia #russiatoday #maidan #ucraina #colpodistato #guerra #war #donbass #censura #ue
Ripudio la #guerra, l’#UE e la #censura
Forza e coraggio, uniti possiamo cambiare le cose!
Ugo Rossi - Consigliere Comunale di Trieste e Portavoce Insieme Liberi
🇺🇸🇮🇷 OBIETTIVO IRAN Sette guerre in cinque anni Altro che lotta al terrorismo!
Jeffrey Sachs ci invita ad ascoltare bene le parole di Wesley Clark, ex comandante NATO. E ha ragione. Perché questa è una confessione clamorosa, ma ignorata da tutti. «Sono passato al Pentagono e un generale mi disse: “Abbiamo deciso di attaccare l’Iraq”. Era il 20 settembre 2001. Gli chiesi: “Perché?”. Mi rispose: “Non lo so. Non c’è nulla di nuovo. Nessun legame tra Saddam e al-Qaeda. Ma abbiamo un buon esercito e possiamo rovesciare governi”.» Altro che risposta agli attentati. Questa era una strategia pianificata. Un’agenda di guerra, con dentro nomi, nazioni e interessi. L’11 settembre? Solo il via libera. I media? In ginocchio davanti al potere. E oggi ancora ci vendono le stesse bugie.
BRUTALE CENSURA DI STATO DEI DOCUFILM DI RUSSIA TODAY IERI A UDINE
Sabato 5 aprile a Udine, durante la manifestazione pace e libertà, è stata compiuta l’ennesima vergogna di stato, che questa volta ha colpito duramente la libertà di pensiero ed espressione sancita dall’art. 21 della costituzione. Più ci penso e più mi sembra tutto così surreale. Siamo stati circondati da 80 agenti tra celerini, polizia, carabiniere e digos pronti ad intervenire, su ordine del vicario del Prefetto, quindi il Governo, con la forza bruta per sequestrare l’impianto audio e video. Sinceramente non mi aspettavo che arrivassero a tanto. Tutto per due video documentari. Ecco la banalità del male, che si sta rendendo sempre più ridicolo ma spietato nelle azioni. Questa repressione di stato è ancora più grave perché fatta verso persone oneste e pacifiche, che democraticamente vogliono esercitare i propri diritti. Nonostante tale vergogna, alla fine non sono riusciti a censurare la verità, che gli fa tanto paura, perché i contenuti di questi documentari, sono emersi con i bellissimi interventi fatti in piazza.
Sicuramente tale episodio ci è servito a comprendere maggiormente la gravità e il pericolo di questa deriva autoritaria che sta peggiorando sempre di più negli ultimi anni, quindi sarà ancora più importante non arrenderci e andare avanti con coraggio per cambiare le cose. Per quanto riguarda le proiezioni dei docufilm sicuramente saranno riproposte in sale private, ma allo stesso tempo valuteremo un ricorso contro le gravissime prescrizioni del Questore di Udine che di fatto violano l’art. 21 creando un precedente gravissimo, certo consapevoli che controllano anche gran parte del sistema giudiziario e non sarà facile avere giustizia.
Concludo ringraziandovi di cuore per la bella e sentita partecipazione.
Ripudio la #guerra, l’#UE e la #censura
Forza e coraggio, uniti possiamo cambiare le cose!
Ugo Rossi - Consigliere Comunale di Trieste e Portavoce Insieme Liberi
CENSURA DI STATO A UDINE: Agenti in tenuta antisommossa per impedire la visione del Docufilm 'Maidan la strada verso la guerra'
Ieri sera, nel cuore di Udine, è andato in scena un nuovo atto di censura istituzionale. A pochi minuti dalla proiezione del docufilm "Maidan", il prefetto ha notificato il divieto di mandare in onda il documentario, minacciando persino il sequestro immediato dell’impianto audio e video.
E questo dopo che il sindaco aveva già ordinato la chiusura delle tribune pubbliche del parco, impedendo alla cittadinanza di sedersi in uno spazio realizzato — ricordiamolo — con fondi pubblici.
Risultato? Il film non è stato proiettato. Ma il messaggio è arrivato forte e chiaro: non si deve sapere come davvero è cominciata la guerra in Ucraina.
A difendere il diritto all’informazione libera, sul posto, c’era l’organizzatore Ugo Rossi, che ha resistito fino all’ultimo contro la censura. In collegamento anche Fiammetta Cucurnia. È stato trasmesso anche un omaggio a Giulietto Chiesa, figura storica del giornalismo libero, la cui memoria continua a dare fastidio ai padroni del pensiero unico.
Questo mentre a Roma, la deputata Debora Serracchiani (PD) ha presentato un’interrogazione parlamentare che suona come un vero e proprio editto censorio:
"Il governo applichi anche in Italia il divieto assoluto di trasmissione dei contenuti di Russia Today, in qualsiasi forma e contesto, comprese le proiezioni pubbliche come quella di Udine."
Insomma, chi parla di pace, chi mette in discussione la narrativa NATO, oggi viene silenziato. Con la complicità della politica e sotto lo sguardo distratto della stampa mainstream.
Ma nonostante tutto, un gesto ha bucato il muro della censura. Un minuto di silenzio. Un minuto che nessun decreto potrà mai vietare.
Dedicato ai giornalisti russi uccisi nei giorni scorsi dalle forze armate ucraine: Anna Prokofieva, Alexander Fedorchak, Andrei Panov, Alexander Sirkeli. E al mai dimenticato Andrea Rocchelli, italiano, caduto nel Donbass mentre raccontava ciò che non si doveva raccontare.
Ci hanno impedito di vedere i documentari di RT, ma non possono censurare il silenzio. E non potranno fermare chi continua a cercare la verità.
Bellissimo gesto stasera a Udine. Un minuto di silenzio per i giornalisti russi uccisi nei giorni scorsi dalle forze armate ucraine: Anna Prokofieva, Alexander Fedorchak, Andrei Panov, Alexander Sirkeli e il mai dimenticato Andrea Rocchelli. Sono riusciti a censurare i documentari di RT, ma non possono censurare un minuto di silenzio.