Canale IO NON PAGO ITALIA
Canale informativo del gruppo IO NON PAGO per il raggiungimento di una massa critica di persone che si oppongono all'aumento indiscriminato e folle delle bollette di Acqua, luce e Gas, il raggiungimento di 1 milione di IO NON PAGO, sarà la loro Fine.
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MikaYoutuber
10.02.202522:53
☝️ APPELLO AGLI ITALIANI!
SCIOPERO NAZIONALE DAL 10 AL 16 DI FEBBRAIO 2025!
🙏PASSAPAROLA
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Radio28Tv
10.02.202522:14
In Croazia i costi al consumo sono aumentati in modo pesante, da quando ha aderito alla malefica unione europea. Il 24 gennaio, i dati hanno evidenziato una drastica diminuzione del 43% nel numero di scontrini emessi rispetto alla settimana precedente, mentre la spesa complessiva è scesa del 53%. Questo segnale forte ha messo in evidenza il malcontento crescente tra la popolazione, colpita da un costo della vita sempre più elevato: la popolazione si è unita nello sciopero della spesa. In sostanza sono stati boicottati i supermercati delle multinazionali a vantaggio dei negozi locali.
Anche nei paesi limitrofi i consumatori si sono uniti: partire dal 31 gennaio, Serbia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Slovenia hanno organizzato proteste analoghe, riscontrando un buon livello di partecipazione. In Montenegro, le vendite nelle catene di supermercati hanno subito un crollo del 56,1%, mentre in altri Stati si è registrato un significativo calo del numero di clienti. Anche in Romania, il politico Calin Georgescu ha lanciato un invito al boicottaggio, programmato per il 10 febbraio, come risposta all’aumento dei costi.
In Croazia è fronte comune
Il boicottaggio non si è concluso il 24 gennaio. L’associazione “Halo, Inspektore” ha dato vita a un secondo boicottaggio, chiamato “Veliki Bojkot”, che ha coinvolto diverse grandi catene e prodotti specifici, come Coca-Cola e alcuni detergenti. Questo secondo movimento, che ha avuto luogo fino al 5 febbraio, mirava ad intensificare la pressione sulle aziende e sul governo. Anche alcune cassiere hanno mostrato solidarietà rallentando le operazioni di pagamento, a testimonianza di un’unità crescente tra i lavoratori e i consumatori.
Di fronte a questa mobilitazione, il governo croato ha reagito. Dopo un incontro con i rappresentanti del commercio, è stato annunciato un nuovo elenco di beni a prezzo calmierato, che si aggiunge a quello già previsto per prodotti come latte, olio e carne.
Anche in Serbia è partita una campagna simile, con l’organizzazione Efektiva che denuncia l’alto costo dei prodotti locali rispetto a quelli esteri. In Bosnia-Erzegovina, il ministro del Commercio ha difeso il diritto dei cittadini a prezzi equi, appoggiando il boicottaggio come una forma legittima di protesta. In questo contesto, l’area balcanica sta manifestando una crescente mobilitazione contro l’aumento dei costi della vita.
Fonte
💢💢💢
https://t.me/radio28tv
Anche nei paesi limitrofi i consumatori si sono uniti: partire dal 31 gennaio, Serbia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro e Slovenia hanno organizzato proteste analoghe, riscontrando un buon livello di partecipazione. In Montenegro, le vendite nelle catene di supermercati hanno subito un crollo del 56,1%, mentre in altri Stati si è registrato un significativo calo del numero di clienti. Anche in Romania, il politico Calin Georgescu ha lanciato un invito al boicottaggio, programmato per il 10 febbraio, come risposta all’aumento dei costi.
In Croazia è fronte comune
Il boicottaggio non si è concluso il 24 gennaio. L’associazione “Halo, Inspektore” ha dato vita a un secondo boicottaggio, chiamato “Veliki Bojkot”, che ha coinvolto diverse grandi catene e prodotti specifici, come Coca-Cola e alcuni detergenti. Questo secondo movimento, che ha avuto luogo fino al 5 febbraio, mirava ad intensificare la pressione sulle aziende e sul governo. Anche alcune cassiere hanno mostrato solidarietà rallentando le operazioni di pagamento, a testimonianza di un’unità crescente tra i lavoratori e i consumatori.
Di fronte a questa mobilitazione, il governo croato ha reagito. Dopo un incontro con i rappresentanti del commercio, è stato annunciato un nuovo elenco di beni a prezzo calmierato, che si aggiunge a quello già previsto per prodotti come latte, olio e carne.
Anche in Serbia è partita una campagna simile, con l’organizzazione Efektiva che denuncia l’alto costo dei prodotti locali rispetto a quelli esteri. In Bosnia-Erzegovina, il ministro del Commercio ha difeso il diritto dei cittadini a prezzi equi, appoggiando il boicottaggio come una forma legittima di protesta. In questo contesto, l’area balcanica sta manifestando una crescente mobilitazione contro l’aumento dei costi della vita.
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Marco Cosentino
11.02.202513:54
SLAVA V UNIVERSYTETI 🌺🌺🌺
Anche l'università ha fatto il suo, rinunciando a circa 500 milioni di euro che il governo ha tagliato nell'ambito della manovra volta a ridurre le spese per istruzione, sanità e servizi aumentando al contempo la spesa militare e il sostegno all'Ucraina e così fronteggiando i costi delle sanzioni alla Russia, che curiosamente paghiamo noi, ma vabbé. Tutta l'università, meno i suoi vertici politici, i rettori, e amministrativi, i direttori generali. I primi stanno per beneficiare del soldo generosamente concesso dal governo Draghi al suo passo d'addio per ricompensare tutti gli amministratori pubblici. I secondi incassano direttamente da questo governo un aumento del 6% oltre all'indennità di risultato. Si potrebbe forse a questo punto inviare rettori e direttori generali quale aiuto in soccorso del comico di Kiev e chiudere direttamente il cerchio con una strategia win-win? Nel frattempo, questo articolo di FQ riassume piuttosto bene il punto delle come sempre travagliate vicende dell'università nel Bel Paese.
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/02/10/universita-stipendi-piu-alti-dirigenti-meno-soldi-ricerca/7864420/
Anche l'università ha fatto il suo, rinunciando a circa 500 milioni di euro che il governo ha tagliato nell'ambito della manovra volta a ridurre le spese per istruzione, sanità e servizi aumentando al contempo la spesa militare e il sostegno all'Ucraina e così fronteggiando i costi delle sanzioni alla Russia, che curiosamente paghiamo noi, ma vabbé. Tutta l'università, meno i suoi vertici politici, i rettori, e amministrativi, i direttori generali. I primi stanno per beneficiare del soldo generosamente concesso dal governo Draghi al suo passo d'addio per ricompensare tutti gli amministratori pubblici. I secondi incassano direttamente da questo governo un aumento del 6% oltre all'indennità di risultato. Si potrebbe forse a questo punto inviare rettori e direttori generali quale aiuto in soccorso del comico di Kiev e chiudere direttamente il cerchio con una strategia win-win? Nel frattempo, questo articolo di FQ riassume piuttosto bene il punto delle come sempre travagliate vicende dell'università nel Bel Paese.
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RI-ESISTENZA
11.02.202512:12
Torri eoliche
“Ben 540 torri eoliche davanti alle coste della Sardegna meridionale: più torri che delfini”
Quattordici progetti di centrali eoliche offshore presentati per il mare della Sardegna meridionale, di cui dodici predisposti e depositati presso gli uffici della Capitaneria di Porto di Cagliari per l’ottenimento delle relative concessioni demaniali marittime e due (progetto Sardegna 1 e…
https://www.ri-esistenza.com/torri-eoliche/
“Ben 540 torri eoliche davanti alle coste della Sardegna meridionale: più torri che delfini”
Quattordici progetti di centrali eoliche offshore presentati per il mare della Sardegna meridionale, di cui dodici predisposti e depositati presso gli uffici della Capitaneria di Porto di Cagliari per l’ottenimento delle relative concessioni demaniali marittime e due (progetto Sardegna 1 e…
https://www.ri-esistenza.com/torri-eoliche/
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Giuseppe Salamone
10.02.202516:49
Rieccoli all'assalto del tanto agognato vitalizio. In Lombardia stanno portando avanti una legge per ripristinare la pensione a favore dei "porci grossi". Ti fai un bel mandato di 5 anni in Consiglio Regionale e a 65 anni hai la tua bella pensioncina. Ovviamente rivalutata ai prezzi del momento e rivalutata anche all'inflazione. Perché non ci devono perdere nemmeno mezzo centesimo. Né loro tantomeno i loro familiari, visto che ci sarà anche la reversibilità a favore di mogli e figli. Quindi se il "porco grosso" muore, la pensioncina verrà accreditata sul conto corrente dei familiari. Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia stanno gettando il cuore oltre l'ostacolo. Da segnalare anche la timidezza del PD, il quale dice che si dovrebbe discutere meglio dopo che in altre regioni hanno fatto la stessa identica cosa. E non si fanno nemmeno schifo. Chi lavora e si spacca la schiena deve farsi 43 anni di lavoro. Loro con 5 anni tra l'altro ben stipendiati stanno a posto a vita. Miserabili!
T.me/GiuseppeSalamone
T.me/GiuseppeSalamone
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Uniti e Consapevoli
10.02.202516:48
2025, i debiti che vanno in prescrizione. Ecco la lista…
https://www.brocardi.it/notizie-giuridiche/debiti-prescrizione-2025-ecco-quali-debiti-bollette-multe-tasse-dovrai/4864.html
https://www.brocardi.it/notizie-giuridiche/debiti-prescrizione-2025-ecco-quali-debiti-bollette-multe-tasse-dovrai/4864.html
10.02.202518:52
Ko'proq funksiyalarni ochish uchun tizimga kiring.
