Мир сегодня с "Юрий Подоляка"
Мир сегодня с "Юрий Подоляка"
Труха⚡️Україна
Труха⚡️Україна
Николаевский Ванёк
Николаевский Ванёк
Мир сегодня с "Юрий Подоляка"
Мир сегодня с "Юрий Подоляка"
Труха⚡️Україна
Труха⚡️Україна
Николаевский Ванёк
Николаевский Ванёк
Miracolo a Milano avatar

Miracolo a Milano

Canale ufficiale del collettivo
Miracolo a Milano
"Anche l'obbedienza è una malattia -
La lotta popolare è la terapia!"
Mail: miracoloamilano@protonmail.com
Рейтинг TGlist
0
0
ТипПублічний
Верифікація
Не верифікований
Довіреність
Не надійний
Розташування
МоваІнша
Дата створення каналуВер 01, 2022
Додано до TGlist
Вер 16, 2024
Прикріплена група

Рекорди

19.04.202501:44
2.3KПідписників
31.03.202523:59
1200Індекс цитування
30.09.202423:59
28.6KОхоплення 1 допису
30.09.202423:59
28.6KОхоп рекл. допису
06.04.202523:59
11.54%ER
30.09.202423:59
1281.43%ERR

Популярні публікації Miracolo a Milano

07.04.202516:58
📌 Ore 19.00 - Università Statale di Milano, ancora occupato lo stand "The Amazing Plaza" di Amazon, allestito nel Cortile della Farmacia

Oggi abbiamo agito per la Palestina. Abbiamo colpito l’installazione “The Amazing Plaza” di Amazon, allestita nel Cortile della Farmacia dell’Università Statale di Milano in occasione del Fuorisalone 2025.

Lo abbiamo fatto per denunciare la complicità attiva della multinazionale statunitense nel genocidio in corso in Palestina, e per denunciare il vergognoso utilizzo degli spazi universitari a scopi di lucro e propaganda aziendale, mentre le istituzioni accademiche rifiutano sistematicamente le richieste legittime delle studentesse e studenti che chiedono a gran voce da un anno e mezzo il boicottaggio accademico di “Israele” e delle aziende complici con il genocidio.

L’installazione di Amazon viene descritta come un “omaggio alla piazza italiana”. Ma quale piazza è possibile omaggiare, se le piazze reali, quelle vive, quelle che lottano per la giustizia, vengono negate e represse? È per questo che la reclamiamo rendendola uno spazio che non celebra il consumo, ma la resistenza. Uno spazio che non dissimula il genocidio, ma lo denuncia.

Durante il Fuorisalone, Milano continua con il suo “business as usual”, trasformando ogni angolo della città in una vetrina per gli affari, persino i cortili delle università. La stessa Milano che vieta al corteo nazionale per la Palestina del prossimo 12 aprile di raggiungere il centro, negando piazza Duomo, mentre permette ai brand di occupare ogni centimetro di spazio pubblico.

Mentre il popolo palestinese viene sterminato in Palestina, il mondo occidentale prosegue indisturbato nella sua distopia: moda, aperitivi, eventi, pubblicità. Il genocidio va in diretta, ma l’Occidente distoglie lo sguardo e reprime - in università, nelle piazze, nei media - chi non si allinea.


Tratto dal comunicato "Fuorisalone, fuori gli occupanti dalla Palestina!", verso la manifestazione nazionale di sabato 12 aprile a Milano

https://t.me/canalemiracolomilano
Solidarietà ai denunciati per il blocco del porto di Genova del 25 giugno 2024!

Ricordiamo come quella sia stata una bella e significativa giornata di lotta [...] una giornata in cui per la prima volta si è riusciti a bloccare più varchi contemporaneamente, per tante ore, infliggendo un serio danno economico ai signori della logistica [...] Le ragioni che allora ci hanno portato al blocco restano tutt'ora valide e, se possibile, ancora più impellenti. In Palestina il massacro continua sulle macerie di Gaza, così come la guerra in Ucraina e i tentativi di tregua per poter meglio procedere al banchetto della ricostruzione e alla spartizione di terre e risorse, da cui apparati e padronato europei temono di essere tagliati fuori


https://t.me/canalemiracolomilano
Fuori la Digos dal corteo!

Dopo le cariche della polizia, intervenuta per bloccare e per spezzare la manifestazione, cinturandola all'altezza di Baiamonti e portando via sette manifestanti, poi rilasciati, il corteo occupa la piazza ad oltranza in solidarietà ai ragazzi coinvolti e infine riesce a ripartire. Un coro: fuori la Digos dal corteo!

Da anonimo:
Finché non torneremo a formare servizi d’ordine nei cortei, finché preferiremo sventolare la bandiera della pace invece di organizzarci con determinazione e disciplina, continueranno a entrare nei nostri spezzoni come lame nel burro, a manganellarci impunemente, a spezzare non solo le file ma la fiducia e la forza collettiva.
È giusto denunciare il clima politico e le responsabilità istituzionali, ma non possiamo limitarci alla denuncia: serve costruzione materiale della forza, serve la capacità di difendere i nostri spazi, i nostri corpi, le nostre piazze.
Il nemico ha i suoi corpi scelti, e noi? Continuiamo a presentarci disarmati, divisi, a volte perfino diffidenti gli uni degli altri.
Ricominciamo da lì: servizi d’ordine, unità, organizzazione. Perché i diritti si difendono anche con la forza, e la nostra forza deve tornare visibile, collettiva, determinata.


https://t.me/canalemiracolomilano
05.04.202519:56
📌 Sabato 5 aprile, Busto Arsizio: CORTEO!

"Il nemico è in casa nostra - No NATO, No USA, No UE. Contro riarmo, economia di guerra e repressione... Resistenza come in Palestina!"

https://t.me/canalemiracolomilano
📌 "Intimidazioni poliziesche a Busto Arsizio": perquisizione dell'auto, volantini e locandine del corteo contro la guerra del 5 aprile sequestrati, ore in commissariato, e per finire le gomme della vettura misteriosamente ritrovate tagliate.

👉 Qui il comunicato integrale sull'accaduto dell'Assemblea contro la guerra: https://www.osservatoriorepressione.info/intimidazioni-poliziesche-a-busto-arsizio/

Nonostante ciò, non ci faremo intimidire. Vogliamo rendere pubblico quanto accaduto, senza vittimismo, per evitare che questi fatti restino confinati tra chi li compie e chi li subisce. Quanto accaduto è solo un tassello di un quadro più ampio, in cui le forze dell’ordine esercitano il monopolio della violenza con sempre maggiore impunità. Siamo immersi in un delirio securitario, dove ogni pretesto è buono per restringere le libertà, soffocare il dissenso e normalizzare l’abuso di potere. Il controllo capillare, la repressione crescente e questo tipo di intimidazioni non sono eccezioni, ma il sintomo evidente di un sistema che punta a limitare il più possibile ogni forma di dissenso e protesta.

Anche per questo rilanciamo il corteo del 5 aprile a Busto Arsizio e invitiamo tutti e tutte a partecipare per dimostrare che, nonostante minacce e intimidazioni, continueremo a scendere in piazza e a lottare per un mondo libero da guerre, disuguaglianze sociali, sfruttamento e oppressione.


🔥 Sabato 5 aprile, Busto Arsizio, in Piazza Garibaldi alle ore 15: tutti in corteo!
https://t.me/canalemiracolomilano
📌 Domani, venerdì 25 aprile

"Sabotare la guerra, combattere l'occupazione": per un 25 aprile di lotta a cui restituire il suo significato politico, radicale, popolare.

👉 MILANO, APPUNTAMENTO ALLE ORE 12.00 A PALESTRO (M1)

Qui la locandina ed il comunicato di GPI, UDAP e CPL che rilanciamo: https://www.instagram.com/p/DIyDAwkMwkB/?igsh=MTh6b2NweTlxYThhag%3D%3D&img_index=1
🗓️ Milano, domani sabato 19 aprile dalle ore 17.00 alle 19.00
📌 In Piazzale Baiamonti, là dove il corteo nazionale di sabato scorso ha visto le cariche della polizia

Presidio!
Il 12 c'eravamo tutti 🇵🇸
https://t.me/canalemiracolomilano
🗓️📌 Sabato 5 aprile, Busto Arsizio, Piazza Garibaldi alle ore 15.00 - Corteo!

La guerra comincia qui.

👉 Dalla campagna di "riarmo" dell'UE, dal suo sostegno politico, economico e militare a Kiev e al genocida israele
👉 Dall'Italia, terzo maggior esportatore di armi verso Tel Aviv, responsabile anche dell'invio di almeno 2.5 miliardi di euro di armamenti a quei "lettori di Kant" di Azov, invio ancora posto sotto segreto di Stato
👉 Dalla Lombardia, una delle regioni italiane con la più alta produzione militare
👉 Da Busto Arsizio e dalla provincia di Varese, dove scenderemo in piazza, che tra il 2022 e il 2023 ha visto le proprie esportazioni belliche crescere del 96.7% e che ospita la Leonardo SpA e la vicina base di Solbiate Olona, dove ha sede il Comando multinazionale delle forze di intervento rapido della NATO

📣 Contro ReArm Europe e Readiness 2030! No all'economia di guerra, alla repressione, al DDL1660 e alla militarizzazione della società, della scuola e dell'università! Contro la NATO in occasione del suo 76esimo anniversario di fondazione! Fermiamo il genocidio del popolo palestinese! 🇵🇸

Tutti in piazza!
https://t.me/canalemiracolomilano
Sabato 12 aprile, decine di migliaia di persone in piazza a Milano per la manifestazione nazionale contro genocidio, riarmo e repressione. Per la Palestina e con la resistenza palestinese! 🇵🇸
📄 Aprile 2025 - Cronache di guerra, interna ed esterna

Due pagine per descrivere e per riassumere alcuni dei fenomeni più critici del periodo che attraversiamo.

1) Europeismo, aborto dell'imperialismo; 2) L'economia di guerra; 3) La propaganda di guerra; 4) La paura e l'emergenza; 5) Militarizzazione e disciplinamento sociale; 6) Controllo e sorveglianza tecnologica; 7) Con la resistenza palestinese; 8) Il nemico è in casa nostra

📌 Qui il link alla pubblicazione: https://telegra.ph/Aprile-2025---Cronache-di-guerra-interna-ed-esterna-04-04

Buona lettura!
https://t.me/canalemiracolomilano
🗓️ 📌 Sabato 12 aprile, Milano, ore 14.30 in Piazza Duca d'Aosta

MANIFESTAZIONE NAZIONALE
🇵🇸 Fermiamo la macchina bellica! Palestina libera!

🔻 NO al genocidio e alla deportazione del popolo palestinese
🔻 PER un cessate il fuoco immediato e duraturo
🔻 PER la ricostruzione di Gaza e l'invio di aiuti umanitari
🔻 CONTRO il governo italiano e il suo sostegno a israele
🔻 FERMIAMO la corsa al riarmo e la repressione
🔻 A FIANCO del popolo palestinese e della sua resistenza!

https://t.me/canalemiracolomilano
📌 🗓️ Sabato 5 aprile 2025, Busto Arsizio, Piazza Garibaldi - Ore 15.00: CORTEO! Contro la guerra e tutto ciò che la rende possibile

🔻 Contro il "riarmo" EU
🔻 No all'economia di guerra
🔻 No ddl1660! No alla guerra interna e alla militarizzazione della società, della scuola e dell'università! Contro la repressione del dissenso e delle lotte
🔻 No NATO
🔻 Palestina libera 🇵🇸

👉 Mancano due giorni alla manifestazione, scendiamo tutti in piazza! Cercate il nostro striscione:
"Il nemico è in casa nostra - No NATO, No USA, No UE. Contro riarmo, economia di guerra e repressione... Resistenza come in Palestina!" ( 📸 )

https://t.me/canalemiracolomilano
Un breve approfondimento: Transatlantic Friends of Israel, gli "amici transatlantici di Israele". Decine di parlamentari ed euro parlamentari italiani presenti nelle liste di una delle varie lobbies sioniste con sede a Bruxelles, costola dell'American Jewish Committee

👉 Di cosa si tratta? Di un imponente gruppo lobbistico che "coinvolge decisori di tutto lo spettro politico in tutte le istituzioni e i servizi europei, nonché nella NATO e nelle missioni diplomatiche presso l'UE, think tank, giornalisti e altri soggetti della società civile".

👉 Con quale obiettivo? Rafforzare israele, "l'unica democrazia liberale del Medio Oriente", contrastare "l'antisemitismo" (per come viene ridicolmente da loro inteso) e mantenere solidi i "legami transatlantici" tra Stati Uniti, Unione Europea e Tel Aviv. Un'organizzazione che "lavora per far passare la propaganda dello Stato ebraico e impedire che l’Ue ostacoli la sua guerra" (La Voce della Sera).

👉 Chi ne fa parte? La lista è lunga (la potete trovare qui https://transatlanticinstitute.org/transatlantic-friends-israel/members ) e include "164 legislatori", tra cui molti italiani che elenchiamo per partito di appartenenza:

FdI - Marco Scurria, Paola Ambrogio, Gianni Berrino (uno dei responsabili del decreto sicurezza, ndr), Andrea Di Giuseppe, Elisabetta Gardini, Lucio Malan, Cinzia Pellegrino, Giulio Terzi
PD - Nicola Carè, Augusto Curti, Andrea De Maria, Marco Di Maio, Piero Fassino, Stefano Graziano e Pina Picierno, che proprio non poteva mancare
FI - Deborah Bergamini, Massimo Berutti, Paola Binetti, Andrea Orsini, Gianfranco Rotondi, Antonio Saccone
Udc - Lorenzo Cesa (presidente della delegazione parlamentare italiana presso la NATO)
Lega - Simonetta Matone, Davide Bellomo, Francesco Bruzzone, Paolo Formentini, Eugenio Zoffili
Azione - Fabrizio Benzoni, Elena Bonetti, Ettore Rosato
Italia Viva - Mauro Del Barba, Naike Gruppioni
Vicepresidente: Benedetta Buttiglione, figlia dell'ex ministro Rocco

📌 Il sionismo non è un problema esclusivo dei palestinesi e dei popoli del Medio Oriente, ma è forza politica, economica e mediatica ben organizzata e radicata in tutto l'occidente, Italia compresa, che ne condivide gli interessi coloniali. Apartheid? Pulizia etnica? Genocidio? Non vi preoccupate, sostenere gli interessi di israele in Italia e nella UE è legale, incentivato e ben retribuito, soprattutto in Parlamento. A destra come a sinistra. Guai però a scendere in piazza contro la guerra e contro i guerrafondai, quello è "criminale".

https://t.me/canalemiracolomilano
Big tech. Non solo grandi aziende multinazionali che dominano il settore tecnologico "civile", ma parte integrante del complesso militare industriale, dallo sviluppo alla produzione e all'impiego. Arricchitesi sulla pelle dei gazawi, le compagnie statunitensi Meta, Microsoft e Google incrementano ora i propri ranghi con esperti della guerra nuova e con macellai tecnologici:

📌 Meta - "Oltre cento ex spie israeliane e soldati dell'IDF lavorano per il gigante tecnologico Meta, incluso il suo responsabile della politica sull'intelligenza artificiale" (Grayzone, https://thegrayzone.com/2025/04/08/100-meta-employees-ex-idf/ )
👉 Porte girevoli fra l'esercito di occupazione sionista e la compagnia. Decine i dipendenti coinvolti, compresa Shira Anderson, head chief dell'IA nell'azienda, che ha in precedenza "prestato servizio come sottufficiale nelle IDF per oltre due anni, dove ha lavorato nella Sezione di informazione strategica militare".

📌 Microsoft - "Cloud e intelligenza artificiale, così Microsoft aiuta Israele. Un'inchiesta del giornale israeliano +972 e del britannico Guardian rivela che il gruppo ha venduto all'IDF tecnologie usate nella guerra a Gaza". Costretta ad ammetterlo anche Repubblica (https://www.repubblica.it/esteri/2025/01/26/news/cloud_intelligenza_artificiale_microsoft_aiuta_israele-423962549/ )
👉 Scatta la repressione all'interno della compagnia di Gates: licenziati tutti gli ingegneri informatici che hanno protestato in "dura contestazione contro l'azienda, per il coinvolgimento della tecnologia di intelligenza artificiale di casa nei bombardamenti sul Libano" (CorSera).

📌 Google - "Google assumerà hacker israeliani complici dei massacri in Libano e Palestina" (L'Indipendente, https://www.lindipendente.online/2025/04/09/google-assumera-hacker-israeliani-complici-dei-massacri-in-libano-e-palestina/ )
👉 La società "ha raggiunto un accordo per l'acquisizione di Wiz, società israeliana di sicurezza informatica. Tra le fila dell'azienda sono impiegate decine di ex membri dell'Unità 8200, l'ala militare israeliana specializzata in informatica e cyberspionaggio e coinvolta nell'automazione del genocidio palestinese, così come nell'attacco ai cercapersone avvenuto in Libano [...] L'operazione costituisce inoltre una notizia positiva per le finanze dello Stato di Israele, che vedrebbe così entrare circa 5 miliardi di dollari da utilizzare nella propria economia di guerra".

Tecnologie per le guerra ai popoli. Testate ed impiegate sul fronte per efficientarne il massacro, mentre all'interno della società (sulla rete così come nelle città; nella scuola, nell'informazione, nella pubblica amministrazione fino alle nostre tasche su ogni smartphone) per la raccolta dei dati e la profilazione di massa, la sorveglianza, la repressione e infine lo sfruttamento. Per il "controllo del terreno umano", così l'ha definito ad Al Jazeera un ufficiale rimasto anonimo delle forze di occupazione israeliane.

https://t.me/canalemiracolomilano
📌 UE: Il piano di risposta rapida, i commissari della crisi e la "borsa della resilienza" per le "emergenze belliche e climatiche"

La paura e l'emergenza, sono questi alcuni degli ingredienti necessari alle classi dirigenti, nazionali e sovranazionali, per tentare di tenere in piedi l'odierno regime.

👉 Da un lato, è la paura a rendere mansueta e remissiva la popolazione. Come riportato dallo psicologo Gustave Gilbert in "Nuremberg Diary" nel 1947, nel resoconto di un'intervista al fondatore della Gestapo Hermann Goring, "[...] bisogna spaventarli, inculcargli la paura, bisogna imbottirli di paura come si fa con le oche finché non gli scoppia il fegato per fare il patè", cosicché accettino le politiche impostegli, anche le più estreme. "Un po' di paura secondo me è un ingrediente necessario in questo momento" ha dichiarato da Fazio qualche giorno fa Michele Serra, promotore della piazza romana per la guerra.

👉 Dall'altro, è l'emergenza, o meglio il suo alter ego politico, l'emergenzialismo, a fornire l'alibi, a giustificare e legittimare le politiche scavalcando quel poco che rimane del perimetro giuridico e democratico. Misure "eccezionali" e amministratori tecnici per gestire situazioni cosiddette emergenziali, che però si sono fatte norma. Come diceva Draghi, misure che perdono il carattere di eccezionalità e diventano normalità. Lo è stato il "terrorismo", lo è stato lo spauracchio psico-pandemico, lo è il clima, e lo sarà ancora una volta la guerra, la madre di tutte le emergenze.

Non si tratta di cura dell'ambiente, né di cura della salute e della persona, né tantomeno di difesa dall'invasione imminente. Si tratta di autoritarismo, di violenza psicologica, di controllo e disciplinamento sociale. Contro lo stato di emergenza senza fine, contro il governo del terrore!
https://t.me/canalemiracolomilano
Увійдіть, щоб розблокувати більше функціональності.