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Pasqua 2025.
Tracce di umanità.
Centinaia di persone mostrano i volti dei bimbi di Gaza assassinati.

Tel Aviv, 19.04.2025

Associazione Breaking di silence
Crollo Funivia Faito, la 25enne Janan Suleiman morta nell'incidente è araba

Oggi la nostra comunità è triste e in lutto per la orribile notizia della morte della nostra sorella palestinese Janan Suliman, ragazza di ventisei anni vittima della tragedia della funivia del Faito. Suo fratello Thibet che era con lei versa in gravissime condizioni, in prognosi riservata.
Siamo molto addolorati ed esprimiamo il nostro piu sincero cordiglio a tutte le vittime.
È triste e vergognoso come nostri fratelli e sorelle palestinesi siano stati riportati dai media come "israeliani", (per la cittadinanza dello stato d'occupazione sionista costretti ad averlo) segno che persino nella morte la propaganda sionista priva la nostra gente della propria identità. Questa tragedia è figlia di uno stato che invece di investire nelle infrastrutture decide di finanziare le armi e sostenere il genocidio e il  colonialismo in Palestina. Con dolore diamo l'ultimo saluto a Janan, una ragazza palestinese che come tante e tanti ha lasciato questo mondo, lontana dalla sua terra, senza averla vista finalmente libera, ma siamo sicuri che il suo spirito troverà la strada di casa, dove rinascerà e metterà radici, impossibili da stradicare, come un ulivo di speranza e libertà. Auguriamo a Thibet una pronta e completa guarigione e ci stringiamo attorno alla loro famiglia. Che la terra ti sia lieve Janan, combatteremo per una Palestina libera anche in tuo nome.

Centro culturale Handala Ali di Napoli
Prof. Francesco Benozzo
Modena, 22 Febbraio 1969 - Modena, 22 Marzo 2025
Tra i bimbi rimasti ammazzati e bruciati vivi nel bombardamento israeliano sulle tende degli sfollati a Khan Younis, un ragazzino in sedia a rotelle.
Hanno atteso che scendessero dai mezzi e si avvicinassero a piedi al luogo del soccorso, poi gli hanno sparato alle spalle mirando alla testa. Sono stati uccisi così i soccorritori e i paramedici palestinesi che hanno perso la vita il 23 marzo a Rafah, nel di Gaza sotto il fuoco delle Israel Defense Forces.

Secondo l’autopsia che il New York Times ha potuto consultare, i 14 sanitari e il dipendente delle Nazioni Unite sono stati raggiunti colpi d’arma da fuoco al capo, alcuni al petto dai soldati di Tel Aviv che sparato sulle ambulanze e su un camion dei pompieri inviato dalla Mezzaluna Rossa Palestinese e dalla Protezione Civile.

Le autopsie sono state eseguite tra il primo e il 5 aprile dopo che un team di operatori umanitari ha recuperato i corpi. Il New York Times ha esaminato i risultati delle autopsie di tutti gli uomini, tranne quella del dipendente delle Nazioni Unite.

Il Fatto Quotidiano: https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/16/gaza-autopsie-soccorritori-uccisi-israele-colpi-testa/7955118/
I legami di Trump con i sionisti e il 7 Ottobre.

Adesso Giorgio Bianchi sul canale tv 262 o in streaming a questo link https://www.byoblu.com/diretta-tv/
SUMY COME BUCHA

Sebbene le circostanze specifiche non siano simili, per contesto, tempistiche e risposta mediatica e politica abbiamo tutti immediatamente associato Sumy a Bucha.

Ad assimilare le vicende:
- il tentativo di boicottaggio delle trattative di pace;
- la volontà di giustificare l'ennesima iniezione multimiliardaria all'Ucraina;
- la narrativa a senso unico.

A tal proposito, un breve interessante contributo di Mark Bernardini.

https://youtu.be/3v-gEyvq87E?si=y_8VBIuc2zhF1VoF
Timidamente affiora il "giallo" 😉
"La Verità". Tutta la verità guerrafondaia anglosassone - sion - atlantista.
Inutile specificare che la Lucarelli non goda della mia stima, ma contro Sala, in relazione alla manifestazione per la Palestina, è stata perfetta.
Ho effettuato una veloce ricerca tramite Google scrivendo "117a Brigata" e restringendo il campo all'ultima settimana. L'esito è stato fallimentare.
Nessuno dei maggiori quotidiani italiani fa menzione della celebrazione militare che si stava tenendo a Sumy quando i russi hanno bombardato.
In compenso, però, ho trovato questo capolavoro di Adriano Sofri.
(...) Ricordo quel giorno come fosse ieri. Il dolore di quella sua ultima foto, bendato e malmenato. L'ansia di quelle ore concitate che intercorsero tra la foto e la notizia della sua uccisione. Il ruotare del nostro pianeta che si interrompeva per un attimo, l'asse terrestre che si spostava ed il Cosmo che si riavvolgeva sgomento su se stesso, come sempre accade quando il Bene soccombe ed il Male trionfa spavaldo.
Vik era da tempo un bersaglio di israele e lo sapeva.

Dal 2005 inserito nella lista di persone non gradite, picchiato dai militari israeliani al confine con la Giordania una prima volta nel marzo di quell'anno, arrestato all'aeroporto di tel aviv, ferito e poi espulso nel mese di dicembre, cittadino onorario palestinese dal 2008, anno in cui tornò a Gaza venendone poi espulso per l'ennesima volta nel novembre successivo per aver difeso il diritto di quindici pescatori gazawiti di pescare nelle proprie acque territoriali, infine rientrato definitivamente con una nave del movimento di solidarietà Free Gaza. Ed a quel periodo risalgono le più esplicite minacce di morte da parte di un sito web vicino all'estrema destra filo israeliana, Stop the International Solidarity Movement.
Lo scrittore israeliano Amos Oz spiegò il perché la sua presenza a Gaza fosse non gradita: gli internazionali - e Vik in particolare - avrebbero potuto testimoniare contro israele per crimini di guerra alla Corte di Giustizia dell'Aja.
Occorreva bloccarli. E furono bloccati l'uno dopo l'altro, pagando col sangue il desiderio di giustizia per la Palestina.
Una false flag operation la sua uccisione, con due dannati della terra che si prestarono alla tragica messinscena.
Una madre che rifiutò che suo figlio passasse sullo spazio aereo israeliano nell'ultimo viaggio verso casa
Un giornalettista nostrano che, viscido, sibilava: "Lasciatelo lì".
Una popolazione, quella gazawi, che conservava come cimeli le tracce del suo passaggio su questa terra, almeno fino alla definitiva distruzione operata dai barbari con la stella.
Noi, che ancora lo piangiamo e non riusciamo a chiudere una ferita che gronda sangue da decenni. Come Gaza. L'indomita. La valorosa. La tenace.
Lui, fulgido esempio di un'umanità aggredita e lacerata da ogni lato, ma che resiste. Nell'attesa di "contagiare ogni cuore".

#VittorioArrigoni
rossellaahmad
Non esiste una lingua adeguata per dirti cosa sia diventato questo tempo a cui non appartieni più nella tua forma materiale, Vik. Ci provo, ma la maggior parte del tempo mi ritrovo a pensare che anche esprimere un'opinione, raccontare, lo stesso esserci, la lotta, non siano ormai che strumenti desueti, inadatti persino a scalfire l'avanzare tronfio di questa barbarie a cui non solo è stato steso il tappeto rosso con tanto di applausi, ma che sembra non averne ancora abbastanza di questo nauseante pasto cannibale, di questa ingordigia di morte. Quattordici anni fa pensavamo di essere stati testimoni di quanto di peggio la storia avrebbe potuto servirci sul suo piatto d'argento, ma ci sbagliavamo. Se oggi potessi vedere questo mondo Vik, il tuo cuore esploderebbe di rabbia e scalpiteresti, incapace di non-azioni come sei sempre stato. Non saresti riuscito a capacitarti della facilità con cui una parte di umanità sia riuscita, senza battere ciglio, ad accettare l'olocausto del popolo palestinese, lo sterminio matematico, chirurgico, impietoso degli uomini e delle donne, dei bambini che tanto hai amato, da mesi dilaniati, uccisi, cancellati senza pietà. Gaza non esiste quasi più, Vik, e mentre scrivo queste parole e immagino che tu possa leggerle, mi si spezza il cuore perché il dolore che proveresti sarebbe intollerabile, perché ti vedo, sento il tuo grido. Saresti partito, anche questo so, saresti andato, avresti inventato qualche folle piano per poter stare dove bisogna stare, so che l'avresti fatto a qualunque costo. Questo eri e sei, Vik, e in questi terribili mesi a cui penso spesso come agli "ultimi giorni dell'umanità" la tua vita, la tua voce, la tua intelligenza, il rigore, il coraggio, mancano da far male.
Il tuo "restiamo umani" batte forte il tempo, ma non volermene cdmv, se questa è l'umanità non penso mi interessi più farne parte.

Ciao, Vik
.

Maria Elena.D.

Рекорддор

30.01.202514:15
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Tutti i fatti
Maria Zakharova critica il premio Focherini assegnato alla "giornalista" italiana Stefania Battistini

🔎Il premio è stato assegnato "per i suoi materiali provenienti dall'Ucraina e dalla regione di Kursk", il problema è che i reportage dell'inviata della Rai Stefania Battistini sono stati presi dopo aver varcato illegalmente la frontiera russa al seguito di gruppi di assalto dell'Ucraina, e volutamente ignorando le violenze di questi ultimi sulla popolazione locale. Questo il quadro della vicend, che ha portato la portravoce del ministero degli Esteri della Federazione Russa, Maria Zakharova, a criticare l'assegnazione:

"Tutta questa storia è un vero baccanale, nient'altro che un insulto rozzo e imperdonabile alla memoria delle vittime del fascismo italiano e del nazismo tedesco"


⚖️La stessa fa notare che il premio è stato assegnato in un ex-campo di concentramento, quello di "Campo di Fossoli", provincia di Modena, cosa che aggiunge solo "surrealismo a tutta la situazione".

@tutti_i_fatti
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Giorgio Bianchi Photojournalist
04.04.202508:46
Porgi l’altra bomba
Di Marco Travaglio

Vista la momentanea indisposizione di papa Francesco, fanno le sue veci alcuni teologi a mano armata, devoti al Vangelo secondo Caino. E ci spiegano quanto è cristiana la guerra. Ma si vergognano a tal punto da fingersi in missione per conto di Dio: il riarmo non ce lo chiede solo l’Europa, ma Gesù in persona (ci hanno parlato loro). Ha iniziato Vito Mancuso su Rep: “Non mi scandalizzo per niente dell’aumento delle spese militari… è irresponsabile non riconoscerne la necessità… Serve una forza militare adeguata, altrimenti non si è neanche presi in considerazione”. Perché – come dicono i suprematisti – “solo in Europa è rimasto lo statuto del diritto”. Tutto il resto del mondo è barbarie da baluba. Tale suor Paola, nella piazza serrapiattista (copyright Savino Balzano), è riuscita a dire restando seria: “L’esercito di riarmo è un’opportunità se ne facciamo un esercito di pace… tutti insieme, soprattutto i giovani… un’occasione di pace, di futuro… Se non abbiamo le armi, moriremo noi portatori dei valori della pace”. Poi è arrivato l’esegesi di Mario Deaglio, economista della Stampa: “Anche il Vangelo ci spinge all’autodifesa”, “Uno dei discepoli colpì con la spada uno di quelli venuti ad arrestare Gesù e gli staccò l’orecchio. Gesù… riattaccò l’orecchio, ma di certo non sgridò chi aveva sfoderato la spada”. Di certo un par di palle, direbbe Giobbe che era molto paziente. Gesù – narra l’evangelista Matteo – cazziò il feritore: “Rimetti la spada nel fodero, perché tutti quelli che prendono la spada periranno di spada”.

L’altra sera, a DiMartedì, sdottoreggiava il teologo Corrado Augias: “San Paolo diceva che bisogna prepararsi ad affrontare il nemico. E poi è il Vangelo. E poi è la Bibbia. Se Hitler bussa alla tua porta e tu gli dici: ‘Chi è?’. ‘Sono Hitler’. ‘Ah prego, si accomodi, io sono un pacifista’, non va bene perché Hitler ti mangia vivo… Le armi servono”. Non sappiamo quale Vangelo parli di Hitler e dunque di Putin. Ma in quelli canonici c’è il Discorso della Montagna: “Fu detto: ‘Occhio per occhio e dente per dente’; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l’altra; e a chi ti vuol chiamare in giudizio per toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello” (Matteo); “Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano” (Luca). In un altro passo di Luca, Gesù dice: “Se un re va in guerra contro un altro re, cosa fa prima di tutto? Si mette a calcolare se con diecimila soldati può affrontare il nemico che avanza con ventimila… Se vede che non è possibile, manda dei messaggeri incontro al nemico; e, mentre il nemico si trova ancora lontano, gli fa chiedere quali sono le condizioni per la pace”. Ma Gesù è un noto pacifinto putiniano.

🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
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L'AntiDiplomatico
"più bambini uccisi a Gaza in sei mesi

rispetto al numero di bambini uccisi

in tutte le altre zone di guerra,

tutte le altre zone di guerra nel mondo

in tre anni moltiplicato per quattro.

Senti cosa sto dicendo?"

Norman Finkelstein

——

📰 ENTRA IN L'AntiDiplomatico: 1° in Politica Internazionale T.ME/LANTIDIPLOMATICO
Gabriele Muccino, regista.
07.04.202521:44
Noi diciamo No a questo folle piano di riarmo richiesto dalla UE, diciamo Sì alla difesa comune con la UE.
Alla UE senza economie e politiche comuni, Mr. Dpcm vorrebbe attribuire compiti di organizzazione militare comune.

Va bene fenomeno. Il riscontro elettorale l'hai avuto, passiamo avanti.
09.04.202514:20
A Gaza, sono a decine i bimbi che restano vittime delle bombe israeliane. Ogni singolo giorno.

Dalla raccolta dell'8 Aprile 2025.
#bambino
Tra i bimbi rimasti ammazzati e bruciati vivi nel bombardamento israeliano sulle tende degli sfollati a Khan Younis, un ragazzino in sedia a rotelle.
Inutile specificare che la Lucarelli non goda della mia stima, ma contro Sala, in relazione alla manifestazione per la Palestina, è stata perfetta.
Prof. Francesco Benozzo
Modena, 22 Febbraio 1969 - Modena, 22 Marzo 2025
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Giuseppe Salamone
03.04.202519:05
Scene orribili a causa dell'ennesimo massacro commesso dallo Stato terrorista di israele.

Hanno preso di mira con gli aerei la scuola Dar Al-Arqam che ospitava i palestinesi sfollati nel quartiere di Al-Daraj, a est di Gaza City.

Massacro di oltre 30 civili tra cui bambini e donne. Tantissime persone sono ancora disperse. Solo nella giornata di oggi quei basta*di nazisti criminali hanno ammazzato oltre 100 Palestinesi.

Le immagini come sempre parlano da sole...

T.me/GiuseppeSalamone
27.03.202512:45
10 giorni, 6 giovani calciatori morti improvvisamente.

#nuovaNormalità #miocarditeBenigna
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Giubbe Rosse
🇵🇸🇮🇱 GAZA, ENNESIMO MASSACRO. ISRAELE HA UCCISO 16 OPERATORI DI AMBULANZE A RAFAH. I CORPI TROVATI IN UNA BARACCA
Le forze israeliane hanno giustiziato tutti e 16 i membri delle squadre di Difesa Civile e Mezzaluna Rossa scomparsi quattro giorni fa. I corpi sono stati trovati sepolti vicino alla caserma. Inoltre, tutte le ambulanze della Mezzaluna Rossa e i veicoli antincendio della Protezione Civile presenti sul posto sono stati deliberatamente distrutti.
Le squadre della Difesa Civile e della Mezzaluna Rossa si erano recate a Tel Al-Sultan, Rafah, nel sud di Gaza, previo coordinamento con la Croce Rossa Internazionale.

Vittime della Mezzaluna Rossa:
Ezz Al-Din Shaath, Mustafa Khafaja, Saleh Ma'mar, Mohammed Bahloul, Ashraf Abu Labda, Mohammed Al-Hayla, Rifat Radwan, Asaad Al-Nasasra, Raed Al-Sharif

Vittime della Protezione Civile:
Fouad Al-Jamal, Youssef Khalifa, Anwar Al-Attar, Zuhair Al-Farra, Sameer Al-Bahabsa, Ibrahim Al-Maghari

Il corpo del capo della Protezione Civile Anwar Al-Attar è stato recuperato e trasferito all'ospedale Nasser. Gli sforzi di ricerca dei dispersi rimasti, continuano.

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Pasqua 2025.
26.03.202515:53
Se avessi un figlio, oggi come oggi, gli darei un solo insegnamento: se in TV, sui giornali, sui media mainstream ti dicono di credere una cosa, credi l'opposto. Se ti dicono che una cosa è vera, stai certo che è falsa. Se ti dicono che è giusta, fai esattamente l'opposto. Se ti dicono che è indispensabile, fottitene altamente. Se ti raccontano che la situazione è drammatica, fatti una grassa risata. Se ti rassicurano, dicendo che va tutto bene, compra immediatamente delle mutande d'acciaio. Più le argomentazioni ti sembrano convincenti, sensate, verosimili, con maggior determinazione rifugile. Più ragionevole, paterno, carismatico sarà il giornalista, l'opinionista, più dovrai odiarlo. Se poi sei convinto di una cosa e sui media ti danno ragione, sappi che sei in clamoroso errore.

Alberto Scotti
02.04.202521:33
Su questa storia non molliamo di un centimetro. Abbiamo parlato con un medico legale al Nasser Hospital di Gaza che ha condotto una prima autopsia su 5 corpi dei 15 paramedici uccisi e seppelliti dai soldati israeliani in una fossa comune. I dettagli sono raccapriccianti. Sparati alla testa. Al cuore. Una vittima aveva 8 proiettili sul torace. Un altro era stato mutilato da un branco di cani randagi perché il suo corpo emergeva dalla sabbia dove era stato seppellito. Il nostro racconto sul Guardian.

Lorenzo Tondo

https://www.theguardian.com/world/2025/apr/02/evidence-execution-style-killings-palestinian-workers-israeli-forces-doctor-says?fbclid=IwY2xjawJajGNleHRuA2FlbQIxMQABHeUX1iyIszcE6iYp-9FOuAwSqjtHxhJmIiF47IDccwV4XSjTibSg1934Aw_aem_CAmtcGaHwovFNGwmI46ROg
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