
Реальна Війна

Україна Сейчас | УС: новини, політика

Всевидящее ОКО: Україна | Новини

Мир сегодня с "Юрий Подоляка"

Труха⚡️Україна

Николаевский Ванёк

Лачен пише

Анатолий Шарий

Реальний Київ | Украина

Реальна Війна

Україна Сейчас | УС: новини, політика

Всевидящее ОКО: Україна | Новини

Мир сегодня с "Юрий Подоляка"

Труха⚡️Україна

Николаевский Ванёк

Лачен пише

Анатолий Шарий

Реальний Київ | Украина

Реальна Війна

Україна Сейчас | УС: новини, політика

Всевидящее ОКО: Україна | Новини

La civetta bianca
Di giorno, gli ipnotisti dei media ti raccontano fiabe. Di notte, i loro “dissidenti” preconfezionati ti vendono teorie smussate ad arte. Ma la notte appartiene ai predatori, non agli attori.
lacivettabianca@protonmail.com
lacivettabianca@protonmail.com
TGlist рейтинг
0
0
ТипАчык
Текшерүү
ТекшерилбегенИшенимдүүлүк
ИшенимсизОрду
ТилиБашка
Канал түзүлгөн датаMar 17, 2021
TGlistке кошулган дата
Sep 20, 2024Рекорддор
23.04.202511:54
15.2KКатталгандар19.04.202523:59
200Цитация индекси23.04.202511:54
7K1 посттун көрүүлөрү23.04.202511:54
7K1 жарнама посттун көрүүлөрү12.03.202504:11
9.77%ER20.02.202523:59
38.43%ERRӨнүгүү
Катталуучулар
Citation индекси
Бир посттун көрүүсү
Жарнамалык посттун көрүүсү
ER
ERR
Кайра бөлүшүлгөн:
Salute Personale

17.04.202515:08
🔬 IL PARADOSSO CHE STA RIVOLUZIONANDO LA NOSTRA COMPRENSIONE DELL'EQUILIBRIO INTESTINALE
Come può un potente ossidante rispettare il delicato ecosistema del nostro microbiota? Questa è la domanda che ha guidato 18 anni di ricerca del Dr. Andreas Ludwig Kalcker sul diossido di cloro in soluzione (CDS).
La risposta sfida ogni convenzione: il CDS agisce come un "chirurgo dalle mani delicate" nel nostro corpo, eliminando i patogeni senza danneggiare l'equilibrio microbiotico di cui abbiamo disperatamente bisogno.
🌊 A differenza degli antibiotici, che avanzano come "eserciti occupanti" lasciando dietro di sé terra bruciata, il CDS è come un "temporale estivo": intenso ma breve, purifica senza sradicare.
🧪 Il suo segreto? Una peculiare azione transitoria e localizzata. Il CDS evapora rapidamente nello stomaco, reagisce in pochi istanti e raramente raggiunge il colon in concentrazioni significative.
✨ I risultati sono sorprendenti: 24 ore dopo un trattamento, il microbiota appare completamente ripristinato, mentre le cellule intestinali beneficiano dell'ossigeno rilasciato nel processo.
Più affascinante ancora sono gli effetti osservati nei bambini con disturbi dello spettro autistico: non solo miglioramenti digestivi, ma anche nella comunicazione e nell'interazione sociale.
♻️ Forse la vera medicina non consiste nel combattere, ma nel ripulire, ossigenare e ristabilire equilibri. In questa danza delicata tra molecole e microrganismi si nasconde una lezione che trascende la semplice microbiologia.
💡Il contributo completo è disponibile a questo indirizzo👇
https://www.salutepersonale.org/diossido-di-cloro-ed-equilibrio-intestinale/
👉 Visita www.salutepersonale.org per approfondimenti completi
📲 Attiva le notifiche sul canale https://t.me/salutepersonale per non perdere i nostri aggiornamenti
Come può un potente ossidante rispettare il delicato ecosistema del nostro microbiota? Questa è la domanda che ha guidato 18 anni di ricerca del Dr. Andreas Ludwig Kalcker sul diossido di cloro in soluzione (CDS).
La risposta sfida ogni convenzione: il CDS agisce come un "chirurgo dalle mani delicate" nel nostro corpo, eliminando i patogeni senza danneggiare l'equilibrio microbiotico di cui abbiamo disperatamente bisogno.
🌊 A differenza degli antibiotici, che avanzano come "eserciti occupanti" lasciando dietro di sé terra bruciata, il CDS è come un "temporale estivo": intenso ma breve, purifica senza sradicare.
🧪 Il suo segreto? Una peculiare azione transitoria e localizzata. Il CDS evapora rapidamente nello stomaco, reagisce in pochi istanti e raramente raggiunge il colon in concentrazioni significative.
✨ I risultati sono sorprendenti: 24 ore dopo un trattamento, il microbiota appare completamente ripristinato, mentre le cellule intestinali beneficiano dell'ossigeno rilasciato nel processo.
Più affascinante ancora sono gli effetti osservati nei bambini con disturbi dello spettro autistico: non solo miglioramenti digestivi, ma anche nella comunicazione e nell'interazione sociale.
♻️ Forse la vera medicina non consiste nel combattere, ma nel ripulire, ossigenare e ristabilire equilibri. In questa danza delicata tra molecole e microrganismi si nasconde una lezione che trascende la semplice microbiologia.
💡Il contributo completo è disponibile a questo indirizzo👇
https://www.salutepersonale.org/diossido-di-cloro-ed-equilibrio-intestinale/
👉 Visita www.salutepersonale.org per approfondimenti completi
📲 Attiva le notifiche sul canale https://t.me/salutepersonale per non perdere i nostri aggiornamenti


19.04.202518:12
LA GRANDE ILLUSIONE: SOVRANITÀ DI CARTA NEL TRATTATO PANDEMICO
Tre giorni fa ci hanno servito l'illusione perfetta. "L'OMS non avrà potere di intervenire sui singoli stati". Eccoli, i titoli rassicuranti che scorrono sui vostri schermi mentre sorseggiate il caffè del weekend. "Sovranità preservata", "autodeterminazione garantita" — parole vuote che risuonano nel teatro dell'assurdo della politica italiana.
Tedros lo chiama "accordo generazionale". Sì, proprio lui — l'uomo che non è un medico ma ha un dottorato in "community organizing", l'ex membro di alto rango del Fronte di Liberazione del Popolo del Tigray, classificato come organizzazione terroristica dal Global Terror Database. L'uomo che da Ministro della Salute in Etiopia ha nascosto un'epidemia di colera rinominandola elegantemente "diarrea acquosa acuta". L'uomo che nel 2016 faceva parte della leadership politica responsabile del massacro di Irreecha, dove centinaia di persone sono state uccise, solo per essere promosso a capo dell'OMS sette mesi dopo.
A questo individuo, benedetto dalla Cina e con una storia di repressione alle spalle, affidiamo la "salute globale". E ora ci rassicura che la nostra sovranità è al sicuro. Davvero? Come se la storia non ci avesse insegnato che chi nasconde epidemie e reprime dissenzienti non ha problemi a mentire per ottenere potere.
Il governo Meloni? Silenzio assordante. I campioni della sovranità italiana celebrano la vittoria di Pirro: "vedete, non ci possono imporre lockdown o vaccini!". Magnifico. Come se questo fosse l'unico modo per esercitare controllo in un'era di sorveglianza digitale e dipendenza farmacologica.
Leggete tra le righe, se ancora ne siete capaci: "sistema di accesso agli agenti patogeni", "meccanismo finanziario di coordinamento", "catena di approvvigionamento globale". Dietro questo linguaggio burocratico si nasconde un'architettura di potere che non ha bisogno di lockdown per controllarvi. Vi basterà essere tagliati fuori dalla "rete logistica" per piegarvi alla prossima "emergenza".
E voi, gregge italiano, ancora a bearvi di rassicurazioni formali. L'Austria si oppone, mentre noi contempliamo il nostro ombelico con la solita miscela di ignavia e compiacimento. "Il multilateralismo è vivo e vegeto", dice Tedros. Lo stesso "multilateralismo" che in Etiopia ha fatto "scomparire" due milioni di Amhara dal censimento mentre lui era al potere.
19 aprile 2025. Segnate questa data. Tre settimane esatte ci separano dall'Assemblea Mondiale della Sanità che dovrà adottare questo "storico accordo". Storico, certo: come tutte le più eleganti cessioni di sovranità della storia. Formalmente intatta, sostanzialmente erosa.
Continuate pure a dormire, mentre l'architettura del controllo si perfeziona nelle mani di chi ha un curriculum di oppressione. Non serviranno imposizioni dirette quando il sistema di "coordinamento" potrà semplicemente escludervi dalle "capacità di ricerca geograficamente diversificate" se non seguirete le linee guida. Una coercizione gentile, quasi invisibile. La specialità della casa nel teatro delle ombre del potere globale — orchestrato da chi ha già dimostrato in patria cosa significa negare aiuti a chi non si allinea politicamente.
La vera pandemia? L'anestesia del pensiero critico, di cui gli italiani sembrano soffrire in forma particolarmente acuta.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Tre giorni fa ci hanno servito l'illusione perfetta. "L'OMS non avrà potere di intervenire sui singoli stati". Eccoli, i titoli rassicuranti che scorrono sui vostri schermi mentre sorseggiate il caffè del weekend. "Sovranità preservata", "autodeterminazione garantita" — parole vuote che risuonano nel teatro dell'assurdo della politica italiana.
Tedros lo chiama "accordo generazionale". Sì, proprio lui — l'uomo che non è un medico ma ha un dottorato in "community organizing", l'ex membro di alto rango del Fronte di Liberazione del Popolo del Tigray, classificato come organizzazione terroristica dal Global Terror Database. L'uomo che da Ministro della Salute in Etiopia ha nascosto un'epidemia di colera rinominandola elegantemente "diarrea acquosa acuta". L'uomo che nel 2016 faceva parte della leadership politica responsabile del massacro di Irreecha, dove centinaia di persone sono state uccise, solo per essere promosso a capo dell'OMS sette mesi dopo.
A questo individuo, benedetto dalla Cina e con una storia di repressione alle spalle, affidiamo la "salute globale". E ora ci rassicura che la nostra sovranità è al sicuro. Davvero? Come se la storia non ci avesse insegnato che chi nasconde epidemie e reprime dissenzienti non ha problemi a mentire per ottenere potere.
Il governo Meloni? Silenzio assordante. I campioni della sovranità italiana celebrano la vittoria di Pirro: "vedete, non ci possono imporre lockdown o vaccini!". Magnifico. Come se questo fosse l'unico modo per esercitare controllo in un'era di sorveglianza digitale e dipendenza farmacologica.
Leggete tra le righe, se ancora ne siete capaci: "sistema di accesso agli agenti patogeni", "meccanismo finanziario di coordinamento", "catena di approvvigionamento globale". Dietro questo linguaggio burocratico si nasconde un'architettura di potere che non ha bisogno di lockdown per controllarvi. Vi basterà essere tagliati fuori dalla "rete logistica" per piegarvi alla prossima "emergenza".
E voi, gregge italiano, ancora a bearvi di rassicurazioni formali. L'Austria si oppone, mentre noi contempliamo il nostro ombelico con la solita miscela di ignavia e compiacimento. "Il multilateralismo è vivo e vegeto", dice Tedros. Lo stesso "multilateralismo" che in Etiopia ha fatto "scomparire" due milioni di Amhara dal censimento mentre lui era al potere.
19 aprile 2025. Segnate questa data. Tre settimane esatte ci separano dall'Assemblea Mondiale della Sanità che dovrà adottare questo "storico accordo". Storico, certo: come tutte le più eleganti cessioni di sovranità della storia. Formalmente intatta, sostanzialmente erosa.
Continuate pure a dormire, mentre l'architettura del controllo si perfeziona nelle mani di chi ha un curriculum di oppressione. Non serviranno imposizioni dirette quando il sistema di "coordinamento" potrà semplicemente escludervi dalle "capacità di ricerca geograficamente diversificate" se non seguirete le linee guida. Una coercizione gentile, quasi invisibile. La specialità della casa nel teatro delle ombre del potere globale — orchestrato da chi ha già dimostrato in patria cosa significa negare aiuti a chi non si allinea politicamente.
La vera pandemia? L'anestesia del pensiero critico, di cui gli italiani sembrano soffrire in forma particolarmente acuta.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Кайра бөлүшүлгөн:
Salute Personale



02.04.202514:45
NEL FLUIRE SILENZIOSO DEL SANGUE: LA SAGGEZZA MILLENARIA DELLA NATTOCHINASI
C'è qualcosa di profondamente simbolico nel modo in cui questo enzima orientale, nato dall'incontro tra i semplici fagioli di soia e il Bacillus subtilis, trasforma la rigidità in fluidità, la stasi in movimento.
La nattochinasi, custode ancestrale dei nostri vasi sanguigni, ci ricorda che spesso il benessere non scaturisce da complesse innovazioni, ma dal recupero di sapienze antiche che attraversano il tempo come fiumi sotterranei.
Quando il sangue si addensa, quando le vie della vita minacciano di ostruirsi, questo enzima opera come un paziente mediatore, sciogliendo la trama proteica che forma i coaguli, sussurrando alle nostre arterie con intima familiarità. Non è forse questa la metafora di ciò che accade anche nell'animo umano, quando i pensieri si cristallizzano, quando le emozioni si raggrumano in blocchi impenetrabili?
La nattochinasi ci insegna che la salute profonda risiede nel fluire, nell'equilibrio delicato tra solidità e scioglimento. Come nella circolazione sanguigna, così nella vita: è nell'armonica alternanza tra struttura e dissoluzione che trova spazio la nostra pienezza vitale.
In un'epoca di soluzioni immediate e artificiali, questo dono della tradizione giapponese ci invita a riscoprire la pazienza, la costanza, la fiducia nei ritmi naturali del corpo. Accogliere la nattochinasi nel proprio quotidiano non è solo un gesto di cura per il cuore fisico, ma un rito di attenzione verso quel centro simbolico dell'essere dove convergono corpo e spirito.
Leggi il nostro contributo completo 👇🏼
https://www.salutepersonale.org/a-cosa-serve-la-nattochinasi-un-viaggio-nel-cuore-della-medicina-orientale/
👉 Visita www.salutepersonale.org per approfondimenti completi
📲 Attiva le notifiche sul canale https://t.me/salutepersonale per non perdere i nostri aggiornamenti
C'è qualcosa di profondamente simbolico nel modo in cui questo enzima orientale, nato dall'incontro tra i semplici fagioli di soia e il Bacillus subtilis, trasforma la rigidità in fluidità, la stasi in movimento.
La nattochinasi, custode ancestrale dei nostri vasi sanguigni, ci ricorda che spesso il benessere non scaturisce da complesse innovazioni, ma dal recupero di sapienze antiche che attraversano il tempo come fiumi sotterranei.
Quando il sangue si addensa, quando le vie della vita minacciano di ostruirsi, questo enzima opera come un paziente mediatore, sciogliendo la trama proteica che forma i coaguli, sussurrando alle nostre arterie con intima familiarità. Non è forse questa la metafora di ciò che accade anche nell'animo umano, quando i pensieri si cristallizzano, quando le emozioni si raggrumano in blocchi impenetrabili?
La nattochinasi ci insegna che la salute profonda risiede nel fluire, nell'equilibrio delicato tra solidità e scioglimento. Come nella circolazione sanguigna, così nella vita: è nell'armonica alternanza tra struttura e dissoluzione che trova spazio la nostra pienezza vitale.
In un'epoca di soluzioni immediate e artificiali, questo dono della tradizione giapponese ci invita a riscoprire la pazienza, la costanza, la fiducia nei ritmi naturali del corpo. Accogliere la nattochinasi nel proprio quotidiano non è solo un gesto di cura per il cuore fisico, ma un rito di attenzione verso quel centro simbolico dell'essere dove convergono corpo e spirito.
Leggi il nostro contributo completo 👇🏼
https://www.salutepersonale.org/a-cosa-serve-la-nattochinasi-un-viaggio-nel-cuore-della-medicina-orientale/
👉 Visita www.salutepersonale.org per approfondimenti completi
📲 Attiva le notifiche sul canale https://t.me/salutepersonale per non perdere i nostri aggiornamenti


21.04.202515:11
🕸 IL SIPARIO CADE, LA MACCHINA RESTA: SCHWAB ESCE DI SCENA 🕸
Non lasciatevi ingannare dalla coreografia perfetta. Klaus Schwab abbandona il World Economic Forum lo stesso giorno in cui Papa Francesco si spegne – una coincidenza che distrae mentre il sistema si rigenera. Il fondatore ottantasettenne non crolla, semplicemente passa il testimone dopo aver seminato per mezzo secolo i germi della sua visione tecnocratica.
Le voci su presunti arresti per "crimini contro l'umanità" creano il perfetto diversivo emotivo. Intanto, nei corridoi di Davos, i suoi eredi spirituali – più giovani, più spietati, più evoluti – già affilano algoritmi e strategie. Peter Brabeck-Letmathe, ex CEO di Nestlé, prende temporaneamente il controllo di un'organizzazione che ha plasmato nell'ombra il destino globale.
Il Financial Times ha rivelato che il processo di successione sarà completato entro gennaio 2027 – data che coincide, guarda caso, con l'inizio della fase attuativa dell'Agenda 2030. Le "memorie" che Schwab scriverà non saranno confessioni, ma istruzioni cifrate per i successori.
Ricordiamoci quelle parole inquietanti attribuite a Papa Francesco, che avrebbe definito Schwab "figura più importante di Gesù Cristo" perché "Gesù vuole salvare le anime, mentre Schwab comprende che abbiamo bisogno di meno anime". Linguaggio che rivela la vera natura del progetto.
Non applaudite. Non distraetevi con l'uscita del vecchio burattinaio. Il Grande Reset non implode: semplicemente muta pelle, passa alla versione 2.0, mentre le masse vengono ipnotizzate dal teatro delle uscite di scena.
Il re è morto, lunga vita al re.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Non lasciatevi ingannare dalla coreografia perfetta. Klaus Schwab abbandona il World Economic Forum lo stesso giorno in cui Papa Francesco si spegne – una coincidenza che distrae mentre il sistema si rigenera. Il fondatore ottantasettenne non crolla, semplicemente passa il testimone dopo aver seminato per mezzo secolo i germi della sua visione tecnocratica.
Le voci su presunti arresti per "crimini contro l'umanità" creano il perfetto diversivo emotivo. Intanto, nei corridoi di Davos, i suoi eredi spirituali – più giovani, più spietati, più evoluti – già affilano algoritmi e strategie. Peter Brabeck-Letmathe, ex CEO di Nestlé, prende temporaneamente il controllo di un'organizzazione che ha plasmato nell'ombra il destino globale.
Il Financial Times ha rivelato che il processo di successione sarà completato entro gennaio 2027 – data che coincide, guarda caso, con l'inizio della fase attuativa dell'Agenda 2030. Le "memorie" che Schwab scriverà non saranno confessioni, ma istruzioni cifrate per i successori.
Ricordiamoci quelle parole inquietanti attribuite a Papa Francesco, che avrebbe definito Schwab "figura più importante di Gesù Cristo" perché "Gesù vuole salvare le anime, mentre Schwab comprende che abbiamo bisogno di meno anime". Linguaggio che rivela la vera natura del progetto.
Non applaudite. Non distraetevi con l'uscita del vecchio burattinaio. Il Grande Reset non implode: semplicemente muta pelle, passa alla versione 2.0, mentre le masse vengono ipnotizzate dal teatro delle uscite di scena.
Il re è morto, lunga vita al re.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
18.04.202508:47
LIBERTÀ DI STAMPA IN PERICOLO
L'Italia precipita al 46° posto nella classifica mondiale sulla libertà di stampa 2024, da "abbastanza buona" a "problematica" secondo Reporters sans frontières. Siamo dietro a Tonga, Capo Verde, Macedonia del Nord, Jamaica, Samoa, Taiwan, Costa Rica — paesi che difficilmente considereremmo fari di progresso democratico, eppure ci superano in questo indicatore fondamentale della salute democratica.
Dietro questo declassamento: leggi bavaglio, divieti di pubblicazione delle ordinanze e un controllo sempre più stretto sulle fonti giornalistiche. La RAI, nel frattempo, vive una trasformazione inquietante. Il nuovo regolamento impone ai professionisti di caricare anche il materiale grezzo su piattaforme accessibili all'intera azienda, compromettendo di fatto la protezione delle fonti. E mentre l'Europa ci dà tempo fino ad agosto per allinearci al Media Freedom Act, continuiamo sulla strada opposta.
Parallelamente, i soldi pubblici seguono percorsi sempre meno trasparenti. Dal caso Visibilia - con spese personali addebitate alla società e un processo per falso in bilancio che procede a singhiozzo - alle spese stratosferiche della Stretto di Messina Spa per il personale.
La riforma della Corte dei Conti introduce poi un comodo salvacondotto per i politici in caso di danno erariale: responsabilità solo in caso di dolo provato, ulteriore segnale di un'impunità strutturale.
Libertà d'informazione sotto attacco e gestione opaca del denaro pubblico. Non servono giri di parole: sono i due campanelli d'allarme di una democrazia moribonda. E il sintomo più grave è l'indifferenza con cui gli italiani stanno osservando questo declino.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
L'Italia precipita al 46° posto nella classifica mondiale sulla libertà di stampa 2024, da "abbastanza buona" a "problematica" secondo Reporters sans frontières. Siamo dietro a Tonga, Capo Verde, Macedonia del Nord, Jamaica, Samoa, Taiwan, Costa Rica — paesi che difficilmente considereremmo fari di progresso democratico, eppure ci superano in questo indicatore fondamentale della salute democratica.
Dietro questo declassamento: leggi bavaglio, divieti di pubblicazione delle ordinanze e un controllo sempre più stretto sulle fonti giornalistiche. La RAI, nel frattempo, vive una trasformazione inquietante. Il nuovo regolamento impone ai professionisti di caricare anche il materiale grezzo su piattaforme accessibili all'intera azienda, compromettendo di fatto la protezione delle fonti. E mentre l'Europa ci dà tempo fino ad agosto per allinearci al Media Freedom Act, continuiamo sulla strada opposta.
Parallelamente, i soldi pubblici seguono percorsi sempre meno trasparenti. Dal caso Visibilia - con spese personali addebitate alla società e un processo per falso in bilancio che procede a singhiozzo - alle spese stratosferiche della Stretto di Messina Spa per il personale.
La riforma della Corte dei Conti introduce poi un comodo salvacondotto per i politici in caso di danno erariale: responsabilità solo in caso di dolo provato, ulteriore segnale di un'impunità strutturale.
Libertà d'informazione sotto attacco e gestione opaca del denaro pubblico. Non servono giri di parole: sono i due campanelli d'allarme di una democrazia moribonda. E il sintomo più grave è l'indifferenza con cui gli italiani stanno osservando questo declino.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca


31.03.202518:56
IL SISTEMA COLPISCE ANCORA: MARINE LE PEN ABBATTUTA DALLA "GIUSTIZIA" DI REGIME
La farsa è compiuta. Marine Le Pen è stata dichiarata colpevole di appropriazione indebita insieme ad altri otto eurodeputati del suo partito, in un processo che puzza di marcio a chilometri di distanza. La sentenza del tribunale di Parigi non è solo una condanna, è un'esecuzione politica: ineleggibilità immediata e una richiesta di rimborso di 2,9 milioni di euro, cifra stratosferica che strangolerebbe qualsiasi formazione politica non allineata al pensiero dominante.
La leader ha abbandonato l'aula prima ancora che i giudici finissero di leggere la sua condanna a morte politica. Troppo disgustata? Certamente. Troppo furiosa per restare? Senza dubbio. Il Rassemblement National sarebbe colpevole di aver fatto pagare al Parlamento europeo stipendi di persone che "in realtà lavoravano per il partito". Ma chi stabilisce questo "in realtà"? Gli stessi apparati che tremano all'idea che Le Pen possa arrivare al potere.
Non siamo di fronte a una coincidenza, ma a un modello operativo spudoratamente chiaro! In Romania hanno eliminato Georgescu, in Francia neutralizzano Le Pen. Il copione è identico, gli esecutori pure. L'obiettivo? Spazzare via dalla scena politica europea chiunque osi opporsi all'agenda globalista, alla NATO e all'asservimento all'America.
Rileggiamo cosa terrorizzava l'establishment europeo: "Marine Le Pen vuole portare la Francia fuori dalla NATO e rimettere l'Unione europea al suo posto". Ecco il suo vero crimine: osare sfidare la supremazia del diritto UE su quello nazionale, minacciare di sottrarre la seconda economia europea al controllo di Bruxelles, promettere che i soldati francesi non sarebbero più stati carne da macello in "conflitti che non sono i nostri".
Posizioni intollerabili nell'Europa del riarmo anti-russo, della sottomissione agli interessi americani, dell'austerità imposta ai popoli mentre si sperperano miliardi per alimentare guerre lontane. La verità è cristallina: Le Pen doveva essere fermata a qualunque costo prima delle presidenziali del 2027, e il Sistema ha trovato il modo.
Non servono lauree in scienze politiche per capirlo! Tutto avviene sotto i nostri occhi, in questa grottesca era di rivelazioni dove il potere non si nasconde più, certo dell'impotenza dei cittadini. La stessa arroganza che permette di ignorare l'agghiacciante impennata di mortalità tra i giovani dal 2021, liquidandola con un "è sempre successo" che insulta l'intelligenza di chiunque sappia ancora contare.
Ma attenzione: la verità che emerge non garantisce risveglio. Gli idioti preferiscono la menzogna confortevole alla realtà scomoda, persino quando l'evidenza li schiaffeggia. Scienziati compresi! La rivelazione non è liberazione, è solo l'opportunità di scegliere: vedere o restare ciechi.
Non illudiamoci nemmeno per un secondo: in Francia, come ovunque in Occidente, la giustizia è solo un braccio armato del potere politico. Un'altra pedina sacrificabile nella grande partita per il controllo totale di un'Europa falsa, schiava per i suoi padroni e tiranna con i popoli.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
La farsa è compiuta. Marine Le Pen è stata dichiarata colpevole di appropriazione indebita insieme ad altri otto eurodeputati del suo partito, in un processo che puzza di marcio a chilometri di distanza. La sentenza del tribunale di Parigi non è solo una condanna, è un'esecuzione politica: ineleggibilità immediata e una richiesta di rimborso di 2,9 milioni di euro, cifra stratosferica che strangolerebbe qualsiasi formazione politica non allineata al pensiero dominante.
La leader ha abbandonato l'aula prima ancora che i giudici finissero di leggere la sua condanna a morte politica. Troppo disgustata? Certamente. Troppo furiosa per restare? Senza dubbio. Il Rassemblement National sarebbe colpevole di aver fatto pagare al Parlamento europeo stipendi di persone che "in realtà lavoravano per il partito". Ma chi stabilisce questo "in realtà"? Gli stessi apparati che tremano all'idea che Le Pen possa arrivare al potere.
Non siamo di fronte a una coincidenza, ma a un modello operativo spudoratamente chiaro! In Romania hanno eliminato Georgescu, in Francia neutralizzano Le Pen. Il copione è identico, gli esecutori pure. L'obiettivo? Spazzare via dalla scena politica europea chiunque osi opporsi all'agenda globalista, alla NATO e all'asservimento all'America.
Rileggiamo cosa terrorizzava l'establishment europeo: "Marine Le Pen vuole portare la Francia fuori dalla NATO e rimettere l'Unione europea al suo posto". Ecco il suo vero crimine: osare sfidare la supremazia del diritto UE su quello nazionale, minacciare di sottrarre la seconda economia europea al controllo di Bruxelles, promettere che i soldati francesi non sarebbero più stati carne da macello in "conflitti che non sono i nostri".
Posizioni intollerabili nell'Europa del riarmo anti-russo, della sottomissione agli interessi americani, dell'austerità imposta ai popoli mentre si sperperano miliardi per alimentare guerre lontane. La verità è cristallina: Le Pen doveva essere fermata a qualunque costo prima delle presidenziali del 2027, e il Sistema ha trovato il modo.
Non servono lauree in scienze politiche per capirlo! Tutto avviene sotto i nostri occhi, in questa grottesca era di rivelazioni dove il potere non si nasconde più, certo dell'impotenza dei cittadini. La stessa arroganza che permette di ignorare l'agghiacciante impennata di mortalità tra i giovani dal 2021, liquidandola con un "è sempre successo" che insulta l'intelligenza di chiunque sappia ancora contare.
Ma attenzione: la verità che emerge non garantisce risveglio. Gli idioti preferiscono la menzogna confortevole alla realtà scomoda, persino quando l'evidenza li schiaffeggia. Scienziati compresi! La rivelazione non è liberazione, è solo l'opportunità di scegliere: vedere o restare ciechi.
Non illudiamoci nemmeno per un secondo: in Francia, come ovunque in Occidente, la giustizia è solo un braccio armato del potere politico. Un'altra pedina sacrificabile nella grande partita per il controllo totale di un'Europa falsa, schiava per i suoi padroni e tiranna con i popoli.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca


23.04.202514:31
DIFENDIAMO IL BOSCO DI CIVITAVECCHIA - NON È MONETA DI SCAMBIO
A Civitavecchia, sul litorale romano, esiste un bosco nato come risarcimento collettivo. 40 ettari di vita - 14.500 alberi che respirano in un territorio segnato da decenni di centrali elettriche, 92.400 arbusti che filtrano polveri invisibili, 26.000 mq di prato che trattengono acqua in un'Italia sempre più arida.
Lo chiamano "compensazione ambientale" ma rappresenta l'unico frammento di giustizia strappato dopo il sacrificio di suolo prezioso. Non un regalo concesso, ma un diritto acquisito con la sofferenza di una comunità intera.
Ora qualcuno vorrebbe modificarlo, trasformarlo, ridisegnarlo come se fosse un foglio bianco. Come se quel bosco non fosse il minimo risarcimento per una terra violata che non tornerà mai più come prima.
Dal 18 agosto 2024 il Regolamento UE 2024/1991 impone il ripristino della Natura come strategia contro il riscaldamento globale. E dovremmo permettere che a Civitavecchia, l'unico angolo di natura ripristinata venga nuovamente cancellato?
NON POSSIAMO PERMETTERLO
Cosa chiede questa petizione:
👉 Al Comune di Civitavecchia: un atto di Consiglio che dichiari l'immodificabilità del sito con destinazione bosco
👉 A Città Metropolitana, Regione Lazio e MASE: rendere intoccabile quest'area, blindandola per le generazioni future
La compensazione di un danno non può diventare oggetto di mercanteggiamento. Questo bosco appartiene a un territorio che ha già pagato troppo. A chi ci vive e respira. A chi verrà dopo di noi.
Firma anche tu. Difendi Civitavecchia. Proteggi quello che ci hanno lasciato dopo averci tolto tutto il resto.
[Link petizione]
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
A Civitavecchia, sul litorale romano, esiste un bosco nato come risarcimento collettivo. 40 ettari di vita - 14.500 alberi che respirano in un territorio segnato da decenni di centrali elettriche, 92.400 arbusti che filtrano polveri invisibili, 26.000 mq di prato che trattengono acqua in un'Italia sempre più arida.
Lo chiamano "compensazione ambientale" ma rappresenta l'unico frammento di giustizia strappato dopo il sacrificio di suolo prezioso. Non un regalo concesso, ma un diritto acquisito con la sofferenza di una comunità intera.
Ora qualcuno vorrebbe modificarlo, trasformarlo, ridisegnarlo come se fosse un foglio bianco. Come se quel bosco non fosse il minimo risarcimento per una terra violata che non tornerà mai più come prima.
Dal 18 agosto 2024 il Regolamento UE 2024/1991 impone il ripristino della Natura come strategia contro il riscaldamento globale. E dovremmo permettere che a Civitavecchia, l'unico angolo di natura ripristinata venga nuovamente cancellato?
NON POSSIAMO PERMETTERLO
Cosa chiede questa petizione:
👉 Al Comune di Civitavecchia: un atto di Consiglio che dichiari l'immodificabilità del sito con destinazione bosco
👉 A Città Metropolitana, Regione Lazio e MASE: rendere intoccabile quest'area, blindandola per le generazioni future
La compensazione di un danno non può diventare oggetto di mercanteggiamento. Questo bosco appartiene a un territorio che ha già pagato troppo. A chi ci vive e respira. A chi verrà dopo di noi.
Firma anche tu. Difendi Civitavecchia. Proteggi quello che ci hanno lasciato dopo averci tolto tutto il resto.
[Link petizione]
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca


07.04.202509:04
Nel merito del post di ieri ci è arrivata l'obiezione del sapientone di turno: "I soldi nei conti correnti non restano fermi, le banche già li usano come garanzia per investimenti! È una panzanah!"
📢 10 TRILIONI: LA RAPINA DEL SECOLO TARGATA UE
Esempio pratico: hai 10.000€ sul conto? Domani puoi comprare un'auto usata, una canoa o una bicicletta. Con il piano UE, quei soldi sarebbero invece vincolati in "investimenti strategici" e tu resteresti a piedi. Emergenze, opportunità, imprevisti? Cazzi tuoi.
"I soldi nei conti correnti già li usano le banche!" È vero, ma è tutto fuorché una obiezione poiché c'è una differenza abissale:
1️⃣ DIREZIONE FORZATA: Vogliono incanalare i tuoi risparmi dove fa comodo a loro. Non più scelte libere delle banche, ma settori "strategici" imposti dall'alto.
2️⃣ LIQUIDITÀ PUNITA: Gli europei risparmiano troppo (1,4 trilioni contro 800 miliardi USA). Questo li disturba: vogliono trasformarci in investitori compulsivi all'americana.
3️⃣ RISCHIO SCARICATO: Gli investimenti che promuovono sono così rischiosi che le banche non ci metterebbero un euro. Il rischio? Tutto sulle tue spalle.
4️⃣ L'EURO DI CARTONE: 300 miliardi di risparmi europei fuggono ogni anno verso dollaro e yuan. Perché? L'euro è una moneta artificiale senza Stato, creata da trattati capestro e gestita da burocrati non eletti. Dollaro e Yuan sono valute reali, con Stati sovrani alle spalle.
Chiamiamolo col suo nome: "Piano per rubare i risparmi degli europei e usarli come cavie da laboratorio". Altro che finanza creativa: è furto legalizzato.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
📢 10 TRILIONI: LA RAPINA DEL SECOLO TARGATA UE
Esempio pratico: hai 10.000€ sul conto? Domani puoi comprare un'auto usata, una canoa o una bicicletta. Con il piano UE, quei soldi sarebbero invece vincolati in "investimenti strategici" e tu resteresti a piedi. Emergenze, opportunità, imprevisti? Cazzi tuoi.
"I soldi nei conti correnti già li usano le banche!" È vero, ma è tutto fuorché una obiezione poiché c'è una differenza abissale:
1️⃣ DIREZIONE FORZATA: Vogliono incanalare i tuoi risparmi dove fa comodo a loro. Non più scelte libere delle banche, ma settori "strategici" imposti dall'alto.
2️⃣ LIQUIDITÀ PUNITA: Gli europei risparmiano troppo (1,4 trilioni contro 800 miliardi USA). Questo li disturba: vogliono trasformarci in investitori compulsivi all'americana.
3️⃣ RISCHIO SCARICATO: Gli investimenti che promuovono sono così rischiosi che le banche non ci metterebbero un euro. Il rischio? Tutto sulle tue spalle.
4️⃣ L'EURO DI CARTONE: 300 miliardi di risparmi europei fuggono ogni anno verso dollaro e yuan. Perché? L'euro è una moneta artificiale senza Stato, creata da trattati capestro e gestita da burocrati non eletti. Dollaro e Yuan sono valute reali, con Stati sovrani alle spalle.
Chiamiamolo col suo nome: "Piano per rubare i risparmi degli europei e usarli come cavie da laboratorio". Altro che finanza creativa: è furto legalizzato.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Кайра бөлүшүлгөн:
Salute Personale

22.04.202507:19
IL CORPO CHE SUSSURRA VERITÀ
Ci siamo abituati a percepire i segnali del nostro corpo come intrusi, come avversari da silenziare nella fretta quotidiana. Quella febbre che sorge, quell'infiammazione che pulsa, quel nodulo che appare – li combattiamo con determinazione, come fossero presenze indesiderate nella dimora della nostra esistenza.
Ma se in questo vasto silenzio imposto ai sintomi stessimo perdendo una conversazione essenziale? Se ogni manifestazione corporea fosse in realtà una comunicazione profonda inscritta nella lingua antica dell'evoluzione, un messaggio cifrato di autopreservazione?
La medicina contemporanea si trova ora al bivio tra due narrazioni: quella del corpo-macchina da riparare e quella del corpo-narratore da ascoltare. Non è forse tempo di riscoprire questa grammatica primordiale, di decifrare questi geroglifici biologici che raccontano storie di adattamento millenario e saggezza organica?
Nel nostro articolo esploriamo questo territorio di confine dove scienza rigorosa e comprensione ancestrale si incontrano, dove i sintomi non sono più nemici ma alleati, non malfunzionamenti ma messaggi. Un invito a riconsiderare la malattia non come fallimento, ma come espressione di un'intelligenza biologica che opera costantemente per la nostra sopravvivenza e integrità.
Perché forse, nel profondo della nostra corporeità, si cela una sapienza che la mente razionale ha dimenticato di ascoltare.
https://www.salutepersonale.org/laltro-linguaggio-del-corpo-quando-i-sintomi-diventano-alleati/
👉 Visita www.salutepersonale.org per approfondimenti completi
📲 Attiva le notifiche sul canale https://t.me/salutepersonale per non perdere i nostri aggiornamenti
Ci siamo abituati a percepire i segnali del nostro corpo come intrusi, come avversari da silenziare nella fretta quotidiana. Quella febbre che sorge, quell'infiammazione che pulsa, quel nodulo che appare – li combattiamo con determinazione, come fossero presenze indesiderate nella dimora della nostra esistenza.
Ma se in questo vasto silenzio imposto ai sintomi stessimo perdendo una conversazione essenziale? Se ogni manifestazione corporea fosse in realtà una comunicazione profonda inscritta nella lingua antica dell'evoluzione, un messaggio cifrato di autopreservazione?
La medicina contemporanea si trova ora al bivio tra due narrazioni: quella del corpo-macchina da riparare e quella del corpo-narratore da ascoltare. Non è forse tempo di riscoprire questa grammatica primordiale, di decifrare questi geroglifici biologici che raccontano storie di adattamento millenario e saggezza organica?
Nel nostro articolo esploriamo questo territorio di confine dove scienza rigorosa e comprensione ancestrale si incontrano, dove i sintomi non sono più nemici ma alleati, non malfunzionamenti ma messaggi. Un invito a riconsiderare la malattia non come fallimento, ma come espressione di un'intelligenza biologica che opera costantemente per la nostra sopravvivenza e integrità.
Perché forse, nel profondo della nostra corporeità, si cela una sapienza che la mente razionale ha dimenticato di ascoltare.
https://www.salutepersonale.org/laltro-linguaggio-del-corpo-quando-i-sintomi-diventano-alleati/
👉 Visita www.salutepersonale.org per approfondimenti completi
📲 Attiva le notifiche sul canale https://t.me/salutepersonale per non perdere i nostri aggiornamenti
28.03.202512:22
LA GRANDE MORSA: ANATOMIA DI UN CONTROLLO INVISIBILE
Siamo oltre la superficie, consapevoli che la narrativa ufficiale è compromessa. La rivoluzione high-tech non maschera più la sua vera natura: non evoluzione ma involuzione pianificata.
Palmer Luckey incarna perfettamente il gioco: dal sogno utopico di Oculus ai droni militari Anduril da 14 miliardi per il Pentagono. Contemporaneamente Burberry brucia undici milioni in cavalieri digitali mentre il reale implode.
Riconosciamo il pattern: non fenomeni casuali ma strategie complementari dello stesso potere.
Il techno-controllo avanza su doppio binario perfettamente sincronizzato: colonizzazione militare dello spazio fisico e occupazione commerciale dell'immaginario. Nessuna contraddizione: la stessa tecnologia che uccide diventa la stessa che distrae.
Schwab ha smesso di nasconderlo. "La Quarta Rivoluzione Industriale cambierà non solo quello che facciamo ma chi siamo". Non una promessa ma una minaccia. L'ammissione candida che ridurrà "alcune delle nostre capacità umane essenziali, come la compassione e la cooperazione".
Il piano transumanista procede indisturbato mentre la dicotomia si intensifica: il soldato potenziato con impianti neurali diventa modello per l'adolescente col visore VR; il chip sottocutaneo militare si trasforma in fitness tracker alla moda.
L'essere umano rappresenta l'ultima tecnologia davvero sovversiva - perfetta per essere umana perché imprevedibile, incontrollabile, irriducibile al codice binario.
La resistenza all'ibridazione forzata diventa l'ultimo atto politico radicale. Difendere i confini del corpo biologico, rifiutare gli imperativi di aggiornamento costante, preservare l'autonomia dalle interfacce neurali: gesti un tempo banali diventano atti di ribellione esistenziale.
Nel frattempo osserviamo lucidamente come i sognatori digitali hanno abbandonato l'idealismo per abbracciare la realpolitik del potere. Non sono traditori - sono semplicemente evoluti nella loro forma finale.
E chiediamoci senza illusioni: chi controlla entrambe le mascelle della morsa? Chi architetta simultaneamente l'arma e la distrazione?
👇🏼👇🏼👇🏼👇🏼
https://www.anotherworld.network/the-great-vise-high-tech-revolution-between-war-drones-and-imaginary-worlds/
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Siamo oltre la superficie, consapevoli che la narrativa ufficiale è compromessa. La rivoluzione high-tech non maschera più la sua vera natura: non evoluzione ma involuzione pianificata.
Palmer Luckey incarna perfettamente il gioco: dal sogno utopico di Oculus ai droni militari Anduril da 14 miliardi per il Pentagono. Contemporaneamente Burberry brucia undici milioni in cavalieri digitali mentre il reale implode.
Riconosciamo il pattern: non fenomeni casuali ma strategie complementari dello stesso potere.
Il techno-controllo avanza su doppio binario perfettamente sincronizzato: colonizzazione militare dello spazio fisico e occupazione commerciale dell'immaginario. Nessuna contraddizione: la stessa tecnologia che uccide diventa la stessa che distrae.
Schwab ha smesso di nasconderlo. "La Quarta Rivoluzione Industriale cambierà non solo quello che facciamo ma chi siamo". Non una promessa ma una minaccia. L'ammissione candida che ridurrà "alcune delle nostre capacità umane essenziali, come la compassione e la cooperazione".
Il piano transumanista procede indisturbato mentre la dicotomia si intensifica: il soldato potenziato con impianti neurali diventa modello per l'adolescente col visore VR; il chip sottocutaneo militare si trasforma in fitness tracker alla moda.
L'essere umano rappresenta l'ultima tecnologia davvero sovversiva - perfetta per essere umana perché imprevedibile, incontrollabile, irriducibile al codice binario.
La resistenza all'ibridazione forzata diventa l'ultimo atto politico radicale. Difendere i confini del corpo biologico, rifiutare gli imperativi di aggiornamento costante, preservare l'autonomia dalle interfacce neurali: gesti un tempo banali diventano atti di ribellione esistenziale.
Nel frattempo osserviamo lucidamente come i sognatori digitali hanno abbandonato l'idealismo per abbracciare la realpolitik del potere. Non sono traditori - sono semplicemente evoluti nella loro forma finale.
E chiediamoci senza illusioni: chi controlla entrambe le mascelle della morsa? Chi architetta simultaneamente l'arma e la distrazione?
👇🏼👇🏼👇🏼👇🏼
https://www.anotherworld.network/the-great-vise-high-tech-revolution-between-war-drones-and-imaginary-worlds/
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
02.04.202512:08
PRODI, L'EURO E IL TRADIMENTO DEL SECOLO: 20 ANNI DI FALLIMENTO
"Con l'euro lavoreremo un giorno di meno guadagnando come se lavorassimo un giorno di più." - Romano Prodi
Mai promessa si è rivelata più devastante nella sua falsità. A vent'anni dall'introduzione della moneta unica, il rapporto "Vent'anni di euro: vincitori e perdenti" del Centro per la politica europea certifica il disastro: l'Italia ha bruciato 4.325 miliardi di PIL, sprofondando all'ultimo posto nell'Eurozona.
Ogni italiano, dal 1999 al 2017, ha perso mediamente 73.605 euro mentre la Germania incassava un guadagno di 1.893 miliardi. Gli esperti non usano mezzi termini: "In nessun altro Paese l'Euro ha portato a perdite così elevate di prosperità come in Italia". Persino la Grecia ha subito danni inferiori.
Questi dati emergono nonostante il sistematico sabotaggio della verità orchestrato dagli istituti di statistica. I padroni del discorso hanno trasformato le parole in armi di distrazione di massa, svuotandole di significato.
FALLIMENTO E MANIPOLAZIONE
Non solo non lavoriamo meno guadagnando di più, ma assistiamo impotenti al collasso del nostro sistema mentre la narrazione ufficiale racconta un'altra storia. L'Italia di oggi è un paese con fecondità al minimo storico, stipendi insufficienti e dove la maggioranza dei senzatetto sono italiani.
I governanti hanno risposto con una strategia cinica: cambiare il significato delle parole. La "disoccupazione" è diventata inattività, cancellando milioni dalle statistiche. La "pensione" ingloba anche i sussidi per mostrarla "non sostenibile". Il "cuneo fiscale" nasconde il vero carico sui lavoratori. Un dizionario dell'inganno che aliena i cittadini dalla realtà.
I VERI VINCITORI
La verità è che l'Euro è stato concepito per favorire specifiche economie a discapito di altre. La Germania ha costruito la sua fortuna sull'indebolimento dei paesi mediterranei. Lo studio del Cep conferma ciò che sei premi Nobel avevano previsto: una moneta unica senza unione fiscale non può funzionare. O meglio, funziona perfettamente per chi l'ha progettata.
OLTRE LA RETORICA
La sopravvivenza dell'Euro dovrebbe spingerci a una riflessione scevra dalla retorica che ha mistificato la realtà. Il nostro PIL è rimasto stagnante. Un ventennio perduto, sacrificato a un'ideologia che ha arricchito i forti. Ma è nel linguaggio che si consuma il vero inganno quotidiano.
Quando i governanti parlano di "ripresa", intendono l'aumento dei profitti per pochi. "Calo della disoccupazione" nasconde l'esplosione del precariato (sei occupato se lavori 1 giorno al mese). "Flessibilità" celebra la fine dei diritti.
È tempo di guardare in faccia la verità e riappropriarci delle parole.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
"Con l'euro lavoreremo un giorno di meno guadagnando come se lavorassimo un giorno di più." - Romano Prodi
Mai promessa si è rivelata più devastante nella sua falsità. A vent'anni dall'introduzione della moneta unica, il rapporto "Vent'anni di euro: vincitori e perdenti" del Centro per la politica europea certifica il disastro: l'Italia ha bruciato 4.325 miliardi di PIL, sprofondando all'ultimo posto nell'Eurozona.
Ogni italiano, dal 1999 al 2017, ha perso mediamente 73.605 euro mentre la Germania incassava un guadagno di 1.893 miliardi. Gli esperti non usano mezzi termini: "In nessun altro Paese l'Euro ha portato a perdite così elevate di prosperità come in Italia". Persino la Grecia ha subito danni inferiori.
Questi dati emergono nonostante il sistematico sabotaggio della verità orchestrato dagli istituti di statistica. I padroni del discorso hanno trasformato le parole in armi di distrazione di massa, svuotandole di significato.
FALLIMENTO E MANIPOLAZIONE
Non solo non lavoriamo meno guadagnando di più, ma assistiamo impotenti al collasso del nostro sistema mentre la narrazione ufficiale racconta un'altra storia. L'Italia di oggi è un paese con fecondità al minimo storico, stipendi insufficienti e dove la maggioranza dei senzatetto sono italiani.
I governanti hanno risposto con una strategia cinica: cambiare il significato delle parole. La "disoccupazione" è diventata inattività, cancellando milioni dalle statistiche. La "pensione" ingloba anche i sussidi per mostrarla "non sostenibile". Il "cuneo fiscale" nasconde il vero carico sui lavoratori. Un dizionario dell'inganno che aliena i cittadini dalla realtà.
I VERI VINCITORI
La verità è che l'Euro è stato concepito per favorire specifiche economie a discapito di altre. La Germania ha costruito la sua fortuna sull'indebolimento dei paesi mediterranei. Lo studio del Cep conferma ciò che sei premi Nobel avevano previsto: una moneta unica senza unione fiscale non può funzionare. O meglio, funziona perfettamente per chi l'ha progettata.
OLTRE LA RETORICA
La sopravvivenza dell'Euro dovrebbe spingerci a una riflessione scevra dalla retorica che ha mistificato la realtà. Il nostro PIL è rimasto stagnante. Un ventennio perduto, sacrificato a un'ideologia che ha arricchito i forti. Ma è nel linguaggio che si consuma il vero inganno quotidiano.
Quando i governanti parlano di "ripresa", intendono l'aumento dei profitti per pochi. "Calo della disoccupazione" nasconde l'esplosione del precariato (sei occupato se lavori 1 giorno al mese). "Flessibilità" celebra la fine dei diritti.
È tempo di guardare in faccia la verità e riappropriarci delle parole.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca


06.04.202508:12
📢 SCIACALLI A CACCIA DEI NOSTRI RISPARMI
Ieri parlavamo del Pelato Maledetto dall'improbabile pronuncia che molla la baracca, ma attenzione: mentre i dinosauri vanno in pensione, i predatori si scatenano alla grande.
Direttamente da (Euronews) Bruxelles: quei geni della Commissione hanno tirato fuori un piano per "canalizzare" 10 TRILIONI DI € dai conti correnti degli europei in "investimenti strategici".
Facciamo un attimo i conti per capire di che cifra parliamo, perché parliamo di numeri che la mente umana fatica a concepire. Un milione di secondi? Sono 11 giorni. Un miliardo di secondi? 31 anni. Un TRILIONE di secondi? Sono 31.700 anni, praticamente dall'era degli uomini di Neanderthal a oggi. E questi vogliono mettere le mani su 10 trilioni di euro — l'equivalente temporale di 317.000 anni, cioè da quando i primi umani camminavano sulla Terra fino ad oggi, moltiplicato per 4. Ecco la scala del furto che stanno progettando.
La chiamano "Unione del Risparmio". Noi la chiamiamo una rapina con tanto di timbro.
Sentite che poesia dalla commissaria Albuquerque: "Troppo pochi cittadini ottengono rendimenti decenti dai sudati risparmi". Traduzione dal burocratese: i vostri soldi nei conti ci stanno sulle palle, vogliamo metterci le zampe per "investirli" nei progetti che fanno godere i paperoni di Bruxelles.
Roba da matti: stanno apparecchiando il pranzo di gala. Prima ti rifilano la storiella che i tuoi soldi sono "improduttivi", poi ti spingono in investimenti "strategici" che – che strano! – sono esattamente quelli voluti dalle multinazionali che si trombano l'Europa da decenni.
La ciliegina sulla torta? Piagnucolano che 300 miliardi di risparmi europei vanno fuori dall'UE ogni anno. Il vostro crimine? Osare investire dove vi pare, non dove vogliono loro.
La nuova religione è una sola: ogni euro fermo è un euro che non rimpingua i loro portafogli. Perduto per chi? Per i loro porci comodi, mica per voi. Questo è il secondo capitolo della favoletta "non possiederai nulla". Prima ti convincono a buttare i risparmi nei loro schemi d'investimento, poi arrivano le sorpresine: inflazione, svalutazione, bail-in e altre porcate creative.
Mentre vi ipnotizzano con guerre, emergenze e varie ulteriori distrazioni, stanno progettando come spolparvi quel poco che vi resta: per oggi, domani e pure per i vostri figli, nipoti e pronipoti.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Ieri parlavamo del Pelato Maledetto dall'improbabile pronuncia che molla la baracca, ma attenzione: mentre i dinosauri vanno in pensione, i predatori si scatenano alla grande.
Direttamente da (Euronews) Bruxelles: quei geni della Commissione hanno tirato fuori un piano per "canalizzare" 10 TRILIONI DI € dai conti correnti degli europei in "investimenti strategici".
Facciamo un attimo i conti per capire di che cifra parliamo, perché parliamo di numeri che la mente umana fatica a concepire. Un milione di secondi? Sono 11 giorni. Un miliardo di secondi? 31 anni. Un TRILIONE di secondi? Sono 31.700 anni, praticamente dall'era degli uomini di Neanderthal a oggi. E questi vogliono mettere le mani su 10 trilioni di euro — l'equivalente temporale di 317.000 anni, cioè da quando i primi umani camminavano sulla Terra fino ad oggi, moltiplicato per 4. Ecco la scala del furto che stanno progettando.
La chiamano "Unione del Risparmio". Noi la chiamiamo una rapina con tanto di timbro.
Sentite che poesia dalla commissaria Albuquerque: "Troppo pochi cittadini ottengono rendimenti decenti dai sudati risparmi". Traduzione dal burocratese: i vostri soldi nei conti ci stanno sulle palle, vogliamo metterci le zampe per "investirli" nei progetti che fanno godere i paperoni di Bruxelles.
Roba da matti: stanno apparecchiando il pranzo di gala. Prima ti rifilano la storiella che i tuoi soldi sono "improduttivi", poi ti spingono in investimenti "strategici" che – che strano! – sono esattamente quelli voluti dalle multinazionali che si trombano l'Europa da decenni.
La ciliegina sulla torta? Piagnucolano che 300 miliardi di risparmi europei vanno fuori dall'UE ogni anno. Il vostro crimine? Osare investire dove vi pare, non dove vogliono loro.
La nuova religione è una sola: ogni euro fermo è un euro che non rimpingua i loro portafogli. Perduto per chi? Per i loro porci comodi, mica per voi. Questo è il secondo capitolo della favoletta "non possiederai nulla". Prima ti convincono a buttare i risparmi nei loro schemi d'investimento, poi arrivano le sorpresine: inflazione, svalutazione, bail-in e altre porcate creative.
Mentre vi ipnotizzano con guerre, emergenze e varie ulteriori distrazioni, stanno progettando come spolparvi quel poco che vi resta: per oggi, domani e pure per i vostri figli, nipoti e pronipoti.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
08.04.202515:15
CORLEO: IL DESTRIERO MECCANICO DI KAWASAKI CHE RIVOLUZIONA LA MOBILITÀ CON IDROGENO
Kawasaki Heavy Industries ha svelato all'Expo 2025 di Osaka-Kansai una creatura che sembra uscita da un futuro finalmente arrivato: CORLEO, un veicolo quadrupede a idrogeno che ridefinisce il concetto stesso di mobilità personale.
Non chiamatelo semplicemente robot o veicolo – questo ibrido tecnologico rappresenta l'evoluzione naturale del trasporto fuoristrada, capace di portarci dove nessun mezzo convenzionale oserebbe avventurarsi.
Con le sue quattro zampe robotiche indipendenti, CORLEO si muove con una grazia quasi biologica. Gli zoccoli in gomma, ingegnosamente divisi per massimizzare l'aderenza, mordono ogni tipo di terreno – dalle pietraie impervie ai campi erbosi, fino ai pendii disseminati di detriti. Il genio progettuale si rivela nell'unità posteriore che oscilla separatamente da quella anteriore, assorbendo gli impatti durante la camminata e la corsa come farebbe un vero destriero.
Il cuore pulsante di questa meraviglia è un motore a idrogeno da 150cc che genera l'elettricità necessaria per alimentare le unità motrici installate in ogni arto. L'idrogeno, contenuto in un serbatoio posizionato nella parte posteriore del veicolo, produce solo vapore acqueo – una risposta concreta e immediata alle sfide della decarbonizzazione globale.
Ma è nel sistema di controllo che CORLEO rivela la sua vera natura rivoluzionaria. Dimenticate pulsanti e leve – questo destriero meccanico risponde direttamente ai movimenti del corpo, percependo attraverso pedane e manubrio gli spostamenti di peso del pilota. Si crea così quella che Kawasaki definisce "una rassicurante sensazione di unità tra uomo e macchina" – una simbiosi che va oltre il semplice utilizzo per trasformarsi in esperienza immersiva.
Il pannello strumenti visualizza informazioni vitali come i livelli di idrogeno, le indicazioni di percorso e la posizione del centro di gravità. Nelle ore notturne, il sistema proietta marcatori luminosi sul terreno, tracciando il sentiero ottimale con una tecnologia che fonde sicurezza e spettacolarità.
Nel design, chiaramente ispirato al mondo delle motociclette, CORLEO sfoggia linee affilate e materiali all'avanguardia – metallo e carbonio si fondono in una silhouette aerodinamica. Lo scudo frontale, simile a una testa, integra un sistema di illuminazione che garantisce visibilità in qualsiasi condizione.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Kawasaki Heavy Industries ha svelato all'Expo 2025 di Osaka-Kansai una creatura che sembra uscita da un futuro finalmente arrivato: CORLEO, un veicolo quadrupede a idrogeno che ridefinisce il concetto stesso di mobilità personale.
Non chiamatelo semplicemente robot o veicolo – questo ibrido tecnologico rappresenta l'evoluzione naturale del trasporto fuoristrada, capace di portarci dove nessun mezzo convenzionale oserebbe avventurarsi.
Con le sue quattro zampe robotiche indipendenti, CORLEO si muove con una grazia quasi biologica. Gli zoccoli in gomma, ingegnosamente divisi per massimizzare l'aderenza, mordono ogni tipo di terreno – dalle pietraie impervie ai campi erbosi, fino ai pendii disseminati di detriti. Il genio progettuale si rivela nell'unità posteriore che oscilla separatamente da quella anteriore, assorbendo gli impatti durante la camminata e la corsa come farebbe un vero destriero.
Il cuore pulsante di questa meraviglia è un motore a idrogeno da 150cc che genera l'elettricità necessaria per alimentare le unità motrici installate in ogni arto. L'idrogeno, contenuto in un serbatoio posizionato nella parte posteriore del veicolo, produce solo vapore acqueo – una risposta concreta e immediata alle sfide della decarbonizzazione globale.
Ma è nel sistema di controllo che CORLEO rivela la sua vera natura rivoluzionaria. Dimenticate pulsanti e leve – questo destriero meccanico risponde direttamente ai movimenti del corpo, percependo attraverso pedane e manubrio gli spostamenti di peso del pilota. Si crea così quella che Kawasaki definisce "una rassicurante sensazione di unità tra uomo e macchina" – una simbiosi che va oltre il semplice utilizzo per trasformarsi in esperienza immersiva.
Il pannello strumenti visualizza informazioni vitali come i livelli di idrogeno, le indicazioni di percorso e la posizione del centro di gravità. Nelle ore notturne, il sistema proietta marcatori luminosi sul terreno, tracciando il sentiero ottimale con una tecnologia che fonde sicurezza e spettacolarità.
Nel design, chiaramente ispirato al mondo delle motociclette, CORLEO sfoggia linee affilate e materiali all'avanguardia – metallo e carbonio si fondono in una silhouette aerodinamica. Lo scudo frontale, simile a una testa, integra un sistema di illuminazione che garantisce visibilità in qualsiasi condizione.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca


11.04.202509:18
MELONI USA IL "PATRIOTTISMO" COME UN GIOCATTOLO MENTRE RISCHIAVAMO UN'APOCALISSE AMBIENTALE
Mentre la "Ducetta d'Italia" si scattava l'ennesimo selfie istituzionale, abbiamo rischiato una catastrofe ambientale che avrebbe annientato il nostro mare per decenni. La Seajewel, petroliera carica di 109.000 tonnellate di greggio, è stata fatta esplodere nelle acque di Vado Ligure. Un attentato terroristico in piena regola. Sul nostro territorio. E la premier? Troppo impegnata col suo teatrino sovranista per degnarsi di parlarne.
Pensateci: due esplosioni hanno squarciato uno scafo che trasportava un carico capace di trasformare la Liguria in un cimitero marino più devastante della Haven del '91 - quando ci vollero VENT'ANNI per bonificare. Solo per un caso fortuito il doppio scafo ha retto. Solo per miracolo non piangiamo oggi il più grande disastro ambientale della storia d'Italia.
E la nostra premier? Continua il suo monologo borgataro mentre il paese rischia l'apocalisse. La stessa che urla "sovranità nazionale" sui social non ha avuto UN SECONDO per informare gli italiani che abbiamo rischiato di vedere le nostre coste distrutte per generazioni.
Sapete cosa avrebbe significato quello sversamento? Un ecosistema marino annientato. Turismo azzerato. Fauna marittima decimata. Economie locali in ginocchio per decenni. Ma tranquilli, Giorgia aveva priorità ben più importanti: registrare l'ennesimo video propagandistico col suo immancabile cipiglio da condottiera all'amatriciana.
La verità è questa: cento navi come la Seajewel attraversano ogni giorno i nostri mari. Mentre Meloni si pavoneggia nei suoi tailleur, siamo esposti a un rischio quotidiano di proporzioni catastrofiche. E il governo dei "patrioti"? Silenzio assoluto. Complicità evidente.
Un governo che seppellisce sotto il tappeto un attentato terroristico ucraino nelle nostre acque e continua a inviare armi e miliardi a Kiev. Un governo che non ha avuto il coraggio di dire agli italiani quanto vicini siamo stati alla distruzione del nostro patrimonio naturale.
Mentre la premier giocava al patriottismo social, i fondali marini italiani stavano per diventare una fogna tossica per le prossime generazioni. Questa è l'Italia di Meloni: una nazione trasformata in teatro di guerra altrui, esposta al rischio di disastri senza precedenti, governata da parassiti pubblici che preferiscono i like alle vere questioni di sicurezza nazionale.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Mentre la "Ducetta d'Italia" si scattava l'ennesimo selfie istituzionale, abbiamo rischiato una catastrofe ambientale che avrebbe annientato il nostro mare per decenni. La Seajewel, petroliera carica di 109.000 tonnellate di greggio, è stata fatta esplodere nelle acque di Vado Ligure. Un attentato terroristico in piena regola. Sul nostro territorio. E la premier? Troppo impegnata col suo teatrino sovranista per degnarsi di parlarne.
Pensateci: due esplosioni hanno squarciato uno scafo che trasportava un carico capace di trasformare la Liguria in un cimitero marino più devastante della Haven del '91 - quando ci vollero VENT'ANNI per bonificare. Solo per un caso fortuito il doppio scafo ha retto. Solo per miracolo non piangiamo oggi il più grande disastro ambientale della storia d'Italia.
E la nostra premier? Continua il suo monologo borgataro mentre il paese rischia l'apocalisse. La stessa che urla "sovranità nazionale" sui social non ha avuto UN SECONDO per informare gli italiani che abbiamo rischiato di vedere le nostre coste distrutte per generazioni.
Sapete cosa avrebbe significato quello sversamento? Un ecosistema marino annientato. Turismo azzerato. Fauna marittima decimata. Economie locali in ginocchio per decenni. Ma tranquilli, Giorgia aveva priorità ben più importanti: registrare l'ennesimo video propagandistico col suo immancabile cipiglio da condottiera all'amatriciana.
La verità è questa: cento navi come la Seajewel attraversano ogni giorno i nostri mari. Mentre Meloni si pavoneggia nei suoi tailleur, siamo esposti a un rischio quotidiano di proporzioni catastrofiche. E il governo dei "patrioti"? Silenzio assoluto. Complicità evidente.
Un governo che seppellisce sotto il tappeto un attentato terroristico ucraino nelle nostre acque e continua a inviare armi e miliardi a Kiev. Un governo che non ha avuto il coraggio di dire agli italiani quanto vicini siamo stati alla distruzione del nostro patrimonio naturale.
Mentre la premier giocava al patriottismo social, i fondali marini italiani stavano per diventare una fogna tossica per le prossime generazioni. Questa è l'Italia di Meloni: una nazione trasformata in teatro di guerra altrui, esposta al rischio di disastri senza precedenti, governata da parassiti pubblici che preferiscono i like alle vere questioni di sicurezza nazionale.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Канал өзгөрүүлөр тарыхы
Көбүрөөк функцияларды ачуу үчүн кириңиз.