Кайра бөлүшүлгөн:
Salute Personale

03.05.202516:09
LE RADICI DIMENTICATE DELLA GUARIGIONE
📚 Sapevate che fino agli anni '50 del secolo scorso, la medicina ufficiale negli Stati Uniti era quella omeopatica — proprio quella che oggi viene liquidata come "falsa medicina"?
Ciò che ha realmente esteso l'aspettativa di vita umana non sono stati i farmaci moderni, ma qualcosa di molto più prosaico:
Acqua potabile per uomini e animali
Migliore qualità degli alimenti
Disponibilità di cibo nutriente
Controllo della filiera alimentare
Riduzione dell'inquinamento ambientale
La qualità dell'ambiente determina la qualità della vita che può fiorire al suo interno — una legge semplice che vale tanto per un lichene quanto per una civiltà.
Le storie che ci vengono raccontate plasmano la realtà che percepiamo. Ma cosa c'è dietro la narrazione sulla moderna farmacologia?
🔍 Questa è solo una parte delle rivelazioni contenute nel primo articolo della nostra trilogia, dove esploriamo anche il mito della longevità garantita dai farmaci e la questione dei vaccini rivisitata attraverso il famoso "esperimento ribelle" di Leicester.
https://www.salutepersonale.org/le-radici-dimenticate-della-guarigione-cio-che-la-medicina-moderna-ha-abbandonato/
👉 Visita www.salutepersonale.org per approfondimenti completi
📲 Attiva le notifiche sul canale https://t.me/salutepersonale per non perdere i nostri aggiornamenti
📚 Sapevate che fino agli anni '50 del secolo scorso, la medicina ufficiale negli Stati Uniti era quella omeopatica — proprio quella che oggi viene liquidata come "falsa medicina"?
Ciò che ha realmente esteso l'aspettativa di vita umana non sono stati i farmaci moderni, ma qualcosa di molto più prosaico:
Acqua potabile per uomini e animali
Migliore qualità degli alimenti
Disponibilità di cibo nutriente
Controllo della filiera alimentare
Riduzione dell'inquinamento ambientale
La qualità dell'ambiente determina la qualità della vita che può fiorire al suo interno — una legge semplice che vale tanto per un lichene quanto per una civiltà.
Le storie che ci vengono raccontate plasmano la realtà che percepiamo. Ma cosa c'è dietro la narrazione sulla moderna farmacologia?
🔍 Questa è solo una parte delle rivelazioni contenute nel primo articolo della nostra trilogia, dove esploriamo anche il mito della longevità garantita dai farmaci e la questione dei vaccini rivisitata attraverso il famoso "esperimento ribelle" di Leicester.
https://www.salutepersonale.org/le-radici-dimenticate-della-guarigione-cio-che-la-medicina-moderna-ha-abbandonato/
👉 Visita www.salutepersonale.org per approfondimenti completi
📲 Attiva le notifiche sul canale https://t.me/salutepersonale per non perdere i nostri aggiornamenti


21.04.202508:33
Dopo la resurrezione di Gesù dai morti, il Papa muore (ci dicono) questa mattina alle 7:35. Via al coccodrillo show.
ANSA link
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
ANSA link
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
18.04.202507:21
IL TEATRO DELL'IMPUNITÀ
📌 Ogni giorno una nuova puntata nella farsa giudiziaria italiana. Applaudite, signori, il Governo Meloni presenta: "Come Insabbiare un'Inchiesta in Due Mosse Semplici".
Corruzione agli appalti olimpici? Nessun problema! Con la magia di una "legge ad Fondationem", la Fondazione Milano-Cortina si trasforma da ente pubblico a privato.
La corruzione pubblica diventa un irrilevante peccatuccio tra privati. I PM milanesi alzano la voce, parlano di interferenza? Fastidiosi tecnicismi, l'importante è che la faccenda olimpica scorra senza intoppi giudiziari.
E per il secondo atto della commedia: il fedele Siri, consigliere ministeriale accusato di mazzette nell'eolico. La Consulta dice che va processato? Irrilevante! Il Senato nega l'uso delle intercettazioni, cancellando prove come si spazza via polvere sotto il tappeto.
Gli italiani osservano questo spettacolo con la stessa indifferenza con cui si guarda una replica estiva di un pessimo legal drama. La Costituzione? Un fastidioso promemoria da aggirare. Lo stato di diritto? Una variabile soggetta all'interpretazione di chi siede al potere.
Mai vista una classe dirigente così creativamente impegnata a demolire gli strumenti investigativi. Una legislatura intera dedicata a creare zone d'ombra sempre più ampie dove far prosperare indisturbati i soliti traffici. Certo, perché le inchieste sono scomode quando toccano i piani alti, meglio inventarsi scudi normativi su misura.
La legge sarà anche uguale per tutti, ma alcuni sono decisamente più uguali degli altri. E mentre le ombre sulla giustizia si allungano, gli italiani continuano a dormire il sonno profondo dell'indifferenza.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
📌 Ogni giorno una nuova puntata nella farsa giudiziaria italiana. Applaudite, signori, il Governo Meloni presenta: "Come Insabbiare un'Inchiesta in Due Mosse Semplici".
Corruzione agli appalti olimpici? Nessun problema! Con la magia di una "legge ad Fondationem", la Fondazione Milano-Cortina si trasforma da ente pubblico a privato.
La corruzione pubblica diventa un irrilevante peccatuccio tra privati. I PM milanesi alzano la voce, parlano di interferenza? Fastidiosi tecnicismi, l'importante è che la faccenda olimpica scorra senza intoppi giudiziari.
E per il secondo atto della commedia: il fedele Siri, consigliere ministeriale accusato di mazzette nell'eolico. La Consulta dice che va processato? Irrilevante! Il Senato nega l'uso delle intercettazioni, cancellando prove come si spazza via polvere sotto il tappeto.
Gli italiani osservano questo spettacolo con la stessa indifferenza con cui si guarda una replica estiva di un pessimo legal drama. La Costituzione? Un fastidioso promemoria da aggirare. Lo stato di diritto? Una variabile soggetta all'interpretazione di chi siede al potere.
Mai vista una classe dirigente così creativamente impegnata a demolire gli strumenti investigativi. Una legislatura intera dedicata a creare zone d'ombra sempre più ampie dove far prosperare indisturbati i soliti traffici. Certo, perché le inchieste sono scomode quando toccano i piani alti, meglio inventarsi scudi normativi su misura.
La legge sarà anche uguale per tutti, ma alcuni sono decisamente più uguali degli altri. E mentre le ombre sulla giustizia si allungano, gli italiani continuano a dormire il sonno profondo dell'indifferenza.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca


15.04.202514:22
IL REGNO UNITO SVELA IL VERO VOLTO DELLA TECNOCRAZIA: PREDIRE IL CRIMINE, REPRIMERE IL DISSENSO
"Sharing data to improve risk assessment" – l'ultimo travestimento linguistico di un apparato che criminalizza il pensiero prima dell'azione. Dietro questo rebranding tecnocratico dell'originale "Homicide prediction project" si cela l'inevitabile verità che tutti percepiamo nella carne viva della nostra quotidianità digitale.
La macchina del potere affina i suoi strumenti: algoritmi che divorano le tracce di migliaia di esistenze, cercando nei dati il profilo del nemico interno ancora ignaro di esserlo. Gli stessi sistemi che promettono sicurezza collettiva edificano, mattone dopo mattone, il muro invisibile della repressione preventiva.
Chiamiamolo col suo nome: non è controllo, ma repressione sistematica del dissenso potenziale. La domanda fondamentale diventa: quanto è sottile il confine tra prevedere un omicidio e neutralizzare chi minaccia l'ordine costituito?
L'illusione democratica si frantuma qui, sotto i nostri occhi. Le forze profonde che orchestrano le elezioni comandano anche l'informazione mainstream, barano al tavolo del consenso e poi pretendono legittimità. Un gioco truccato dall'inizio, dove le carte sono segnate e i dadi sono ponderati.
Il nuovo codice penale, con le sue disparità di trattamento, si fonde con l'intelligenza artificiale predittiva in un sincretismo perfetto di oppressione algoritmica. La contraddizione non è un bug del sistema – è la sua funzione essenziale.
Siamo entrati nella fase della resistenza critica. Non possiamo più limitarci a decostruire questi meccanismi, dobbiamo creare spazi di pensiero autonomo dove la coscienza sfugga alla mappatura digitale del potere.
La distopia non è un romanzo che leggiamo – è la grammatica quotidiana che viviamo sulla nostra pelle.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
"Sharing data to improve risk assessment" – l'ultimo travestimento linguistico di un apparato che criminalizza il pensiero prima dell'azione. Dietro questo rebranding tecnocratico dell'originale "Homicide prediction project" si cela l'inevitabile verità che tutti percepiamo nella carne viva della nostra quotidianità digitale.
La macchina del potere affina i suoi strumenti: algoritmi che divorano le tracce di migliaia di esistenze, cercando nei dati il profilo del nemico interno ancora ignaro di esserlo. Gli stessi sistemi che promettono sicurezza collettiva edificano, mattone dopo mattone, il muro invisibile della repressione preventiva.
Chiamiamolo col suo nome: non è controllo, ma repressione sistematica del dissenso potenziale. La domanda fondamentale diventa: quanto è sottile il confine tra prevedere un omicidio e neutralizzare chi minaccia l'ordine costituito?
L'illusione democratica si frantuma qui, sotto i nostri occhi. Le forze profonde che orchestrano le elezioni comandano anche l'informazione mainstream, barano al tavolo del consenso e poi pretendono legittimità. Un gioco truccato dall'inizio, dove le carte sono segnate e i dadi sono ponderati.
Il nuovo codice penale, con le sue disparità di trattamento, si fonde con l'intelligenza artificiale predittiva in un sincretismo perfetto di oppressione algoritmica. La contraddizione non è un bug del sistema – è la sua funzione essenziale.
Siamo entrati nella fase della resistenza critica. Non possiamo più limitarci a decostruire questi meccanismi, dobbiamo creare spazi di pensiero autonomo dove la coscienza sfugga alla mappatura digitale del potere.
La distopia non è un romanzo che leggiamo – è la grammatica quotidiana che viviamo sulla nostra pelle.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
12.04.202513:47
📢 MENTRE LE FAMIGLIE CONTANO GLI SPICCIOLI, I MERCANTI DI MORTE CONTANO I MILIARDI
Nelle viscere del potere si cela una verità agghiacciante. I "rappresentanti" eletti orchestrano la più grande danza macabra della storia recente, alimentata con i soldi dei contribuenti mentre la retorica dei "tagli necessari" strangola sanità e istruzione.
21 miliardi in nuove armi per l'Ucraina. L'Italia festeggia con 7,7 miliardi di export bellico, con Leonardo che domina la classifica (1,78 miliardi), seguita da Fincantieri (1,4 miliardi). Rheinmetall Italia incassa 425 milioni, Mbda Italia 403 milioni, mentre persino Fiocchi Munizioni – proprietà della famiglia dell'europarlamentare di FdI Pietro Fiocchi – porta a casa 72 milioni. Nel catalogo dell'orrore anche Naviris, Avio, Somacis, Beretta e Iveco Defence Vehicles, tutti a banchettare alla tavola imbandita della guerra.
Chi finanzia questa follia? I cittadini italiani. Chi ci guadagna? Non certo le famiglie che annegano tra bollette impazzite e stipendi ridicoli oltre che congelati.
La Germania prepara il ritorno della leva obbligatoria mentre usa l'Ucraina come laboratorio per testare nuove armi. "È una situazione win-win" ammette candidamente Pistorius. Win-win per chi? Per i signori della guerra che trasformano il sangue in dividendi.
Fratelli d'Italia si astiene vigliaccamente nei voti europei, Forza Italia applaude il riarmo, la Lega finge opposizione. Il PD? Metà vota a favore in perfetta continuità con la linea atlantista che da sempre lo caratterizza.
Questo intreccio mortale rivela una verità incontestabile: non esistono complotti, solo fatti, numeri, dichiarazioni ufficiali che nessuno collega tra loro. Il silenzio è l'unica cosa che non possiamo più permetterci.
Link al contributo completo 👇🏼
https://www.anotherworld.network/the-danse-macabre-of-the-ramstein-group/
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Nelle viscere del potere si cela una verità agghiacciante. I "rappresentanti" eletti orchestrano la più grande danza macabra della storia recente, alimentata con i soldi dei contribuenti mentre la retorica dei "tagli necessari" strangola sanità e istruzione.
21 miliardi in nuove armi per l'Ucraina. L'Italia festeggia con 7,7 miliardi di export bellico, con Leonardo che domina la classifica (1,78 miliardi), seguita da Fincantieri (1,4 miliardi). Rheinmetall Italia incassa 425 milioni, Mbda Italia 403 milioni, mentre persino Fiocchi Munizioni – proprietà della famiglia dell'europarlamentare di FdI Pietro Fiocchi – porta a casa 72 milioni. Nel catalogo dell'orrore anche Naviris, Avio, Somacis, Beretta e Iveco Defence Vehicles, tutti a banchettare alla tavola imbandita della guerra.
Chi finanzia questa follia? I cittadini italiani. Chi ci guadagna? Non certo le famiglie che annegano tra bollette impazzite e stipendi ridicoli oltre che congelati.
La Germania prepara il ritorno della leva obbligatoria mentre usa l'Ucraina come laboratorio per testare nuove armi. "È una situazione win-win" ammette candidamente Pistorius. Win-win per chi? Per i signori della guerra che trasformano il sangue in dividendi.
Fratelli d'Italia si astiene vigliaccamente nei voti europei, Forza Italia applaude il riarmo, la Lega finge opposizione. Il PD? Metà vota a favore in perfetta continuità con la linea atlantista che da sempre lo caratterizza.
Questo intreccio mortale rivela una verità incontestabile: non esistono complotti, solo fatti, numeri, dichiarazioni ufficiali che nessuno collega tra loro. Il silenzio è l'unica cosa che non possiamo più permetterci.
Link al contributo completo 👇🏼
https://www.anotherworld.network/the-danse-macabre-of-the-ramstein-group/
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
03.05.202514:02
CINA IN FIAMME: L'EFFETTO DEI DAZI DI TRUMP
L'economia cinese è in difficoltà. Fabbriche che chiudono, lavoratori in rivolta, e un regime che trema. È l'alba di una nuova era geopolitica?
Mentre i media occidentali riportano poco o niente, la realtà cinese è in subbuglio. Da Shanghai alla Mongolia interna, il paese è attraversato da un'ondata di proteste operaie senza precedenti dal 2022. Non semplici manifestazioni, ma un vero sisma sociale che fa traballare il trono stesso di Xi Jinping.
I dazi al 145% imposti da Trump hanno colpito l'economia del Dragone come una bomba a orologeria. Gli ordini di esportazione sono crollati ai livelli più bassi dall'era COVID, innescando una catena letale: fabbriche che chiudono, stipendi non pagati, licenziamenti di massa.
A Dao County, gli operai di un'azienda di articoli sportivi si sono riversati nelle strade dopo la chiusura improvvisa dell'attività senza alcun compenso. Vicino a Shanghai, migliaia di lavoratori hanno assediato uno stabilimento di LED, non pagati da gennaio. A Tongliao, operai edili disperati sono saliti sui tetti minacciando il suicidio se non fossero stati pagati.
Il regime comunista, colto alla sprovvista, tenta di soffocare il dissenso con la forza, rispecchiando la brutale repressione delle proteste anti-lockdown del 2022. Ma qualcosa è cambiato: secondo fonti interne al Partito, "l'autorità di Xi non è più assoluta".
Goldman Sachs stima che almeno 16 milioni di posti di lavoro siano a rischio. "Sinceramente, tutto ciò che possiamo fare è cercare nuove opportunità," ha ammesso Qian Xichao, manager tessile, al Wall Street Journal, mentre il mercato interno collassa in una guerra dei prezzi autodistruttiva.
La locomotiva produttiva mondiale si ferma, i container vuoti si accumulano al porto di Los Angeles, e il virus dell'instabilità si diffonde oltre i confini cinesi.
È questo il prezzo di decenni di globalizzazione asimmetrica? O l'inizio di una riconfigurazione mondiale degli equilibri economici?
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
L'economia cinese è in difficoltà. Fabbriche che chiudono, lavoratori in rivolta, e un regime che trema. È l'alba di una nuova era geopolitica?
Mentre i media occidentali riportano poco o niente, la realtà cinese è in subbuglio. Da Shanghai alla Mongolia interna, il paese è attraversato da un'ondata di proteste operaie senza precedenti dal 2022. Non semplici manifestazioni, ma un vero sisma sociale che fa traballare il trono stesso di Xi Jinping.
I dazi al 145% imposti da Trump hanno colpito l'economia del Dragone come una bomba a orologeria. Gli ordini di esportazione sono crollati ai livelli più bassi dall'era COVID, innescando una catena letale: fabbriche che chiudono, stipendi non pagati, licenziamenti di massa.
A Dao County, gli operai di un'azienda di articoli sportivi si sono riversati nelle strade dopo la chiusura improvvisa dell'attività senza alcun compenso. Vicino a Shanghai, migliaia di lavoratori hanno assediato uno stabilimento di LED, non pagati da gennaio. A Tongliao, operai edili disperati sono saliti sui tetti minacciando il suicidio se non fossero stati pagati.
Il regime comunista, colto alla sprovvista, tenta di soffocare il dissenso con la forza, rispecchiando la brutale repressione delle proteste anti-lockdown del 2022. Ma qualcosa è cambiato: secondo fonti interne al Partito, "l'autorità di Xi non è più assoluta".
Goldman Sachs stima che almeno 16 milioni di posti di lavoro siano a rischio. "Sinceramente, tutto ciò che possiamo fare è cercare nuove opportunità," ha ammesso Qian Xichao, manager tessile, al Wall Street Journal, mentre il mercato interno collassa in una guerra dei prezzi autodistruttiva.
La locomotiva produttiva mondiale si ferma, i container vuoti si accumulano al porto di Los Angeles, e il virus dell'instabilità si diffonde oltre i confini cinesi.
È questo il prezzo di decenni di globalizzazione asimmetrica? O l'inizio di una riconfigurazione mondiale degli equilibri economici?
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Кайра бөлүшүлгөн:
Salute Personale

22.04.202507:19
IL CORPO CHE SUSSURRA VERITÀ
Ci siamo abituati a percepire i segnali del nostro corpo come intrusi, come avversari da silenziare nella fretta quotidiana. Quella febbre che sorge, quell'infiammazione che pulsa, quel nodulo che appare – li combattiamo con determinazione, come fossero presenze indesiderate nella dimora della nostra esistenza.
Ma se in questo vasto silenzio imposto ai sintomi stessimo perdendo una conversazione essenziale? Se ogni manifestazione corporea fosse in realtà una comunicazione profonda inscritta nella lingua antica dell'evoluzione, un messaggio cifrato di autopreservazione?
La medicina contemporanea si trova ora al bivio tra due narrazioni: quella del corpo-macchina da riparare e quella del corpo-narratore da ascoltare. Non è forse tempo di riscoprire questa grammatica primordiale, di decifrare questi geroglifici biologici che raccontano storie di adattamento millenario e saggezza organica?
Nel nostro articolo esploriamo questo territorio di confine dove scienza rigorosa e comprensione ancestrale si incontrano, dove i sintomi non sono più nemici ma alleati, non malfunzionamenti ma messaggi. Un invito a riconsiderare la malattia non come fallimento, ma come espressione di un'intelligenza biologica che opera costantemente per la nostra sopravvivenza e integrità.
Perché forse, nel profondo della nostra corporeità, si cela una sapienza che la mente razionale ha dimenticato di ascoltare.
https://www.salutepersonale.org/laltro-linguaggio-del-corpo-quando-i-sintomi-diventano-alleati/
👉 Visita www.salutepersonale.org per approfondimenti completi
📲 Attiva le notifiche sul canale https://t.me/salutepersonale per non perdere i nostri aggiornamenti
Ci siamo abituati a percepire i segnali del nostro corpo come intrusi, come avversari da silenziare nella fretta quotidiana. Quella febbre che sorge, quell'infiammazione che pulsa, quel nodulo che appare – li combattiamo con determinazione, come fossero presenze indesiderate nella dimora della nostra esistenza.
Ma se in questo vasto silenzio imposto ai sintomi stessimo perdendo una conversazione essenziale? Se ogni manifestazione corporea fosse in realtà una comunicazione profonda inscritta nella lingua antica dell'evoluzione, un messaggio cifrato di autopreservazione?
La medicina contemporanea si trova ora al bivio tra due narrazioni: quella del corpo-macchina da riparare e quella del corpo-narratore da ascoltare. Non è forse tempo di riscoprire questa grammatica primordiale, di decifrare questi geroglifici biologici che raccontano storie di adattamento millenario e saggezza organica?
Nel nostro articolo esploriamo questo territorio di confine dove scienza rigorosa e comprensione ancestrale si incontrano, dove i sintomi non sono più nemici ma alleati, non malfunzionamenti ma messaggi. Un invito a riconsiderare la malattia non come fallimento, ma come espressione di un'intelligenza biologica che opera costantemente per la nostra sopravvivenza e integrità.
Perché forse, nel profondo della nostra corporeità, si cela una sapienza che la mente razionale ha dimenticato di ascoltare.
https://www.salutepersonale.org/laltro-linguaggio-del-corpo-quando-i-sintomi-diventano-alleati/
👉 Visita www.salutepersonale.org per approfondimenti completi
📲 Attiva le notifiche sul canale https://t.me/salutepersonale per non perdere i nostri aggiornamenti
18.04.202506:13
📱 PAVEL DUROV CHIARISCE: TELEGRAM HA SEMPRE RISPETTATO LE LEGGI EUROPEE
Un quotidiano francese ha recentemente affermato che il fermo di Pavel Durov in Francia la scorsa estate avrebbe "finalmente" costretto Telegram a conformarsi alle normative europee. Il fondatore della piattaforma smentisce categoricamente.
🇪🇺 "Telegram ha sempre rispettato le leggi dell'UE", afferma Durov. "È stata piuttosto la polizia francese che, dopo agosto, ha iniziato finalmente a seguire le procedure corrette previste dal Digital Services Act per inviare le proprie richieste."
⚖️ Grazie a questo cambiamento di approccio, i tribunali francesi hanno potuto ottenere gli indirizzi IP di sospetti criminali attraverso i canali ufficiali di Telegram - canali che erano disponibili e ben documentati molto prima del fermo di Durov.
🤔 "Perché le autorità francesi abbiano ignorato per così tanto tempo queste procedure chiaramente definite dalla legge europea rimane un mistero", sottolinea il fondatore. "È paradossale che siano state proprio le forze dell'ordine francesi a non seguire le regole, non Telegram."
🌍 Durov ricorda che Telegram è la seconda app di messaggistica più popolare al mondo e investe milioni di dollari ogni anno per garantire la conformità alle leggi di tutto il mondo. "Nell'UE in particolare, iniziamo sempre a prepararci per rispettare le normative anni prima che entrino effettivamente in vigore."
💡 Questa vicenda solleva importanti questioni sulla comunicazione tra piattaforme digitali e autorità nazionali, e sull'implementazione pratica delle normative europee nel settore tecnologico.
👇Link al comunicato completo
https://t.me/durov/408
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Un quotidiano francese ha recentemente affermato che il fermo di Pavel Durov in Francia la scorsa estate avrebbe "finalmente" costretto Telegram a conformarsi alle normative europee. Il fondatore della piattaforma smentisce categoricamente.
🇪🇺 "Telegram ha sempre rispettato le leggi dell'UE", afferma Durov. "È stata piuttosto la polizia francese che, dopo agosto, ha iniziato finalmente a seguire le procedure corrette previste dal Digital Services Act per inviare le proprie richieste."
⚖️ Grazie a questo cambiamento di approccio, i tribunali francesi hanno potuto ottenere gli indirizzi IP di sospetti criminali attraverso i canali ufficiali di Telegram - canali che erano disponibili e ben documentati molto prima del fermo di Durov.
🤔 "Perché le autorità francesi abbiano ignorato per così tanto tempo queste procedure chiaramente definite dalla legge europea rimane un mistero", sottolinea il fondatore. "È paradossale che siano state proprio le forze dell'ordine francesi a non seguire le regole, non Telegram."
🌍 Durov ricorda che Telegram è la seconda app di messaggistica più popolare al mondo e investe milioni di dollari ogni anno per garantire la conformità alle leggi di tutto il mondo. "Nell'UE in particolare, iniziamo sempre a prepararci per rispettare le normative anni prima che entrino effettivamente in vigore."
💡 Questa vicenda solleva importanti questioni sulla comunicazione tra piattaforme digitali e autorità nazionali, e sull'implementazione pratica delle normative europee nel settore tecnologico.
👇Link al comunicato completo
https://t.me/durov/408
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Кайра бөлүшүлгөн:
Salute Personale

15.04.202512:55
🌙 TI RITROVI SPESSO IN CUCINA A MEZZANOTTE, ILLUMINATO SOLO DALLA LUCE DEL FRIGO APERTO?
Quella voglia irresistibile di uno spuntino notturno potrebbe avere conseguenze più profonde di quanto immagini. Mentre le tue mani cercano automaticamente quel pacchetto di patatine o quel barattolo di gelato, il tuo corpo si prepara a una battaglia silenziosa.
Gli esperti la chiamano "postumi da cibo" - quella nebbia mentale che ti avvolge al risveglio dopo una notte in cui il tuo corpo ha lottato con la digestione invece di rigenerarsi nel sonno profondo.
Ma non temere! Non devi rinunciare completamente al piacere degli spuntini serali. Esistono alternative che rispettano i ritmi naturali del tuo corpo:
🥄 Yogurt con kiwi invece del gelato
🌰 Una manciata di noci (ricche di magnesio e melatonina) al posto di formaggio e crackers
🍫 Mandorle con cioccolato fondente invece di cioccolato al latte
La saggezza del corpo sussurra verità che la mente razionale fatica a sentire. Dopo poche settimane di nuove abitudini, il pensiero stesso degli spuntini notturni dannosi svanirà.
E al mattino? Il risveglio avrà il sapore della chiarezza mentale — un premio invisibile ma inestimabile.
💡 Vuoi scoprire come trasformare completamente le tue abitudini serali e risvegliarti ogni mattina con una mente limpida e riposata? Trovi l'articolo completo qui 👇
https://www.salutepersonale.org/gli-spuntini-notturni-una-danza-di-tentazione-e-conseguenze/
👉 Visita www.salutepersonale.org per approfondimenti completi
📲 Attiva le notifiche sul canale https://t.me/salutepersonale per non perdere i nostri aggiornamenti
Quella voglia irresistibile di uno spuntino notturno potrebbe avere conseguenze più profonde di quanto immagini. Mentre le tue mani cercano automaticamente quel pacchetto di patatine o quel barattolo di gelato, il tuo corpo si prepara a una battaglia silenziosa.
Gli esperti la chiamano "postumi da cibo" - quella nebbia mentale che ti avvolge al risveglio dopo una notte in cui il tuo corpo ha lottato con la digestione invece di rigenerarsi nel sonno profondo.
Ma non temere! Non devi rinunciare completamente al piacere degli spuntini serali. Esistono alternative che rispettano i ritmi naturali del tuo corpo:
🥄 Yogurt con kiwi invece del gelato
🌰 Una manciata di noci (ricche di magnesio e melatonina) al posto di formaggio e crackers
🍫 Mandorle con cioccolato fondente invece di cioccolato al latte
La saggezza del corpo sussurra verità che la mente razionale fatica a sentire. Dopo poche settimane di nuove abitudini, il pensiero stesso degli spuntini notturni dannosi svanirà.
E al mattino? Il risveglio avrà il sapore della chiarezza mentale — un premio invisibile ma inestimabile.
💡 Vuoi scoprire come trasformare completamente le tue abitudini serali e risvegliarti ogni mattina con una mente limpida e riposata? Trovi l'articolo completo qui 👇
https://www.salutepersonale.org/gli-spuntini-notturni-una-danza-di-tentazione-e-conseguenze/
👉 Visita www.salutepersonale.org per approfondimenti completi
📲 Attiva le notifiche sul canale https://t.me/salutepersonale per non perdere i nostri aggiornamenti


12.04.202510:11
DIRITTO ALL'INTIMITÀ IN CARCERE: FINALMENTE CI SIAMO
La porta non si chiude dall'interno. Due ore massime. Solo coniugi o conviventi stabili. Controlli prima e dopo. Ecco cosa significa amare dietro le sbarre nel 2025.
Il Dap ha finalmente firmato le linee guida per i colloqui intimi nelle carceri italiane. Un diritto umano fondamentale che la Costituzione pretendeva da sempre, ma che solo ora prende forma concreta.
Su 189 istituti, appena 32 hanno spazi adeguati. Per 17mila potenziali beneficiari. Fate i conti.
Chi resta fuori? I detenuti in regime speciale, chi ha già ottenuto permessi nell'anno, chi ha commesso infrazioni disciplinari. E ovviamente chi viene trovato con droga, cellulari o armi.
La camera degli incontri: un letto, un bagno, nessuna chiave. La biancheria arriva dall'esterno, dopo i controlli. La sorveglianza resta fuori, ma presente. La dignità prova a farsi strada in un sistema che opprime anche l'amore.
Patrizio Gonnella di Antigone lo dice chiaramente: "Le sentenze della Consulta vanno rispettate. Non ci sono più giustificazioni per ulteriori ritardi."
Il paradosso rimane: ci è voluta una sentenza della Corte Costituzionale (gennaio 2024) e ben tre tribunali di sorveglianza per affermare l'ovvio. Che anche dietro le sbarre esiste il diritto alla sessualità. Che la pena colpisce la libertà, non l'umanità.
Ci auguriamo che la realtà superi presto le circolari. Che i direttori non trovino nuovi ostacoli. Che i provveditori non cerchino scuse. Perché un carcere che nega l'affettività non rieduca, punisce due volte: il detenuto e chi lo ama.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
La porta non si chiude dall'interno. Due ore massime. Solo coniugi o conviventi stabili. Controlli prima e dopo. Ecco cosa significa amare dietro le sbarre nel 2025.
Il Dap ha finalmente firmato le linee guida per i colloqui intimi nelle carceri italiane. Un diritto umano fondamentale che la Costituzione pretendeva da sempre, ma che solo ora prende forma concreta.
Su 189 istituti, appena 32 hanno spazi adeguati. Per 17mila potenziali beneficiari. Fate i conti.
Chi resta fuori? I detenuti in regime speciale, chi ha già ottenuto permessi nell'anno, chi ha commesso infrazioni disciplinari. E ovviamente chi viene trovato con droga, cellulari o armi.
La camera degli incontri: un letto, un bagno, nessuna chiave. La biancheria arriva dall'esterno, dopo i controlli. La sorveglianza resta fuori, ma presente. La dignità prova a farsi strada in un sistema che opprime anche l'amore.
Patrizio Gonnella di Antigone lo dice chiaramente: "Le sentenze della Consulta vanno rispettate. Non ci sono più giustificazioni per ulteriori ritardi."
Il paradosso rimane: ci è voluta una sentenza della Corte Costituzionale (gennaio 2024) e ben tre tribunali di sorveglianza per affermare l'ovvio. Che anche dietro le sbarre esiste il diritto alla sessualità. Che la pena colpisce la libertà, non l'umanità.
Ci auguriamo che la realtà superi presto le circolari. Che i direttori non trovino nuovi ostacoli. Che i provveditori non cerchino scuse. Perché un carcere che nega l'affettività non rieduca, punisce due volte: il detenuto e chi lo ama.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Кайра бөлүшүлгөн:
Salute Personale

01.05.202517:22
IL PARADOSSO MEDICO
Viviamo in un'epoca di straordinaria tecnologia medica — macchine che vedono attraverso la carne, farmaci progettati con precisione molecolare, tecniche chirurgiche che sembrano danzare sul confine tra scienza e magia.
Eppure, qualcosa di profondo è andato perduto lungo il cammino.
La medicina moderna eccelle nel gestire le malattie croniche, ma raramente le cura. Abbiamo costruito magnifici labirinti di complessità solo per dimenticare dove abbiamo nascosto l'uscita.
E se i nostri predecessori avessero compreso qualcosa sulla guarigione che invece noi abbiamo dimenticato nella nostra corsa verso soluzioni farmaceutiche?
📚 Approfondisci questo tema nel primo articolo della nostra trilogia: "Le radici dimenticate della guarigione: ciò che la medicina moderna ha abbandonato", dove esploriamo il contrasto tra tecnologia avanzata e principi curativi dimenticati.
https://www.salutepersonale.org/le-radici-dimenticate-della-guarigione-cio-che-la-medicina-moderna-ha-abbandonato/
👉 Visita www.salutepersonale.org per approfondimenti completi
📲 Attiva le notifiche sul canale https://t.me/salutepersonale per non perdere i nostri aggiornamenti
Viviamo in un'epoca di straordinaria tecnologia medica — macchine che vedono attraverso la carne, farmaci progettati con precisione molecolare, tecniche chirurgiche che sembrano danzare sul confine tra scienza e magia.
Eppure, qualcosa di profondo è andato perduto lungo il cammino.
La medicina moderna eccelle nel gestire le malattie croniche, ma raramente le cura. Abbiamo costruito magnifici labirinti di complessità solo per dimenticare dove abbiamo nascosto l'uscita.
E se i nostri predecessori avessero compreso qualcosa sulla guarigione che invece noi abbiamo dimenticato nella nostra corsa verso soluzioni farmaceutiche?
📚 Approfondisci questo tema nel primo articolo della nostra trilogia: "Le radici dimenticate della guarigione: ciò che la medicina moderna ha abbandonato", dove esploriamo il contrasto tra tecnologia avanzata e principi curativi dimenticati.
https://www.salutepersonale.org/le-radici-dimenticate-della-guarigione-cio-che-la-medicina-moderna-ha-abbandonato/
👉 Visita www.salutepersonale.org per approfondimenti completi
📲 Attiva le notifiche sul canale https://t.me/salutepersonale per non perdere i nostri aggiornamenti


21.04.202515:11
🕸 IL SIPARIO CADE, LA MACCHINA RESTA: SCHWAB ESCE DI SCENA 🕸
Non lasciatevi ingannare dalla coreografia perfetta. Klaus Schwab abbandona il World Economic Forum lo stesso giorno in cui Papa Francesco si spegne – una coincidenza che distrae mentre il sistema si rigenera. Il fondatore ottantasettenne non crolla, semplicemente passa il testimone dopo aver seminato per mezzo secolo i germi della sua visione tecnocratica.
Le voci su presunti arresti per "crimini contro l'umanità" creano il perfetto diversivo emotivo. Intanto, nei corridoi di Davos, i suoi eredi spirituali – più giovani, più spietati, più evoluti – già affilano algoritmi e strategie. Peter Brabeck-Letmathe, ex CEO di Nestlé, prende temporaneamente il controllo di un'organizzazione che ha plasmato nell'ombra il destino globale.
Il Financial Times ha rivelato che il processo di successione sarà completato entro gennaio 2027 – data che coincide, guarda caso, con l'inizio della fase attuativa dell'Agenda 2030. Le "memorie" che Schwab scriverà non saranno confessioni, ma istruzioni cifrate per i successori.
Ricordiamoci quelle parole inquietanti attribuite a Papa Francesco, che avrebbe definito Schwab "figura più importante di Gesù Cristo" perché "Gesù vuole salvare le anime, mentre Schwab comprende che abbiamo bisogno di meno anime". Linguaggio che rivela la vera natura del progetto.
Non applaudite. Non distraetevi con l'uscita del vecchio burattinaio. Il Grande Reset non implode: semplicemente muta pelle, passa alla versione 2.0, mentre le masse vengono ipnotizzate dal teatro delle uscite di scena.
Il re è morto, lunga vita al re.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Non lasciatevi ingannare dalla coreografia perfetta. Klaus Schwab abbandona il World Economic Forum lo stesso giorno in cui Papa Francesco si spegne – una coincidenza che distrae mentre il sistema si rigenera. Il fondatore ottantasettenne non crolla, semplicemente passa il testimone dopo aver seminato per mezzo secolo i germi della sua visione tecnocratica.
Le voci su presunti arresti per "crimini contro l'umanità" creano il perfetto diversivo emotivo. Intanto, nei corridoi di Davos, i suoi eredi spirituali – più giovani, più spietati, più evoluti – già affilano algoritmi e strategie. Peter Brabeck-Letmathe, ex CEO di Nestlé, prende temporaneamente il controllo di un'organizzazione che ha plasmato nell'ombra il destino globale.
Il Financial Times ha rivelato che il processo di successione sarà completato entro gennaio 2027 – data che coincide, guarda caso, con l'inizio della fase attuativa dell'Agenda 2030. Le "memorie" che Schwab scriverà non saranno confessioni, ma istruzioni cifrate per i successori.
Ricordiamoci quelle parole inquietanti attribuite a Papa Francesco, che avrebbe definito Schwab "figura più importante di Gesù Cristo" perché "Gesù vuole salvare le anime, mentre Schwab comprende che abbiamo bisogno di meno anime". Linguaggio che rivela la vera natura del progetto.
Non applaudite. Non distraetevi con l'uscita del vecchio burattinaio. Il Grande Reset non implode: semplicemente muta pelle, passa alla versione 2.0, mentre le masse vengono ipnotizzate dal teatro delle uscite di scena.
Il re è morto, lunga vita al re.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca


19.04.202518:12
LA GRANDE ILLUSIONE: SOVRANITÀ DI CARTA NEL TRATTATO PANDEMICO
Tre giorni fa ci hanno servito l'illusione perfetta. "L'OMS non avrà potere di intervenire sui singoli stati". Eccoli, i titoli rassicuranti che scorrono sui vostri schermi mentre sorseggiate il caffè del weekend. "Sovranità preservata", "autodeterminazione garantita" — parole vuote che risuonano nel teatro dell'assurdo della politica italiana.
Tedros lo chiama "accordo generazionale". Sì, proprio lui — l'uomo che non è un medico ma ha un dottorato in "community organizing", l'ex membro di alto rango del Fronte di Liberazione del Popolo del Tigray, classificato come organizzazione terroristica dal Global Terror Database. L'uomo che da Ministro della Salute in Etiopia ha nascosto un'epidemia di colera rinominandola elegantemente "diarrea acquosa acuta". L'uomo che nel 2016 faceva parte della leadership politica responsabile del massacro di Irreecha, dove centinaia di persone sono state uccise, solo per essere promosso a capo dell'OMS sette mesi dopo.
A questo individuo, benedetto dalla Cina e con una storia di repressione alle spalle, affidiamo la "salute globale". E ora ci rassicura che la nostra sovranità è al sicuro. Davvero? Come se la storia non ci avesse insegnato che chi nasconde epidemie e reprime dissenzienti non ha problemi a mentire per ottenere potere.
Il governo Meloni? Silenzio assordante. I campioni della sovranità italiana celebrano la vittoria di Pirro: "vedete, non ci possono imporre lockdown o vaccini!". Magnifico. Come se questo fosse l'unico modo per esercitare controllo in un'era di sorveglianza digitale e dipendenza farmacologica.
Leggete tra le righe, se ancora ne siete capaci: "sistema di accesso agli agenti patogeni", "meccanismo finanziario di coordinamento", "catena di approvvigionamento globale". Dietro questo linguaggio burocratico si nasconde un'architettura di potere che non ha bisogno di lockdown per controllarvi. Vi basterà essere tagliati fuori dalla "rete logistica" per piegarvi alla prossima "emergenza".
E voi, gregge italiano, ancora a bearvi di rassicurazioni formali. L'Austria si oppone, mentre noi contempliamo il nostro ombelico con la solita miscela di ignavia e compiacimento. "Il multilateralismo è vivo e vegeto", dice Tedros. Lo stesso "multilateralismo" che in Etiopia ha fatto "scomparire" due milioni di Amhara dal censimento mentre lui era al potere.
19 aprile 2025. Segnate questa data. Tre settimane esatte ci separano dall'Assemblea Mondiale della Sanità che dovrà adottare questo "storico accordo". Storico, certo: come tutte le più eleganti cessioni di sovranità della storia. Formalmente intatta, sostanzialmente erosa.
Continuate pure a dormire, mentre l'architettura del controllo si perfeziona nelle mani di chi ha un curriculum di oppressione. Non serviranno imposizioni dirette quando il sistema di "coordinamento" potrà semplicemente escludervi dalle "capacità di ricerca geograficamente diversificate" se non seguirete le linee guida. Una coercizione gentile, quasi invisibile. La specialità della casa nel teatro delle ombre del potere globale — orchestrato da chi ha già dimostrato in patria cosa significa negare aiuti a chi non si allinea politicamente.
La vera pandemia? L'anestesia del pensiero critico, di cui gli italiani sembrano soffrire in forma particolarmente acuta.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Tre giorni fa ci hanno servito l'illusione perfetta. "L'OMS non avrà potere di intervenire sui singoli stati". Eccoli, i titoli rassicuranti che scorrono sui vostri schermi mentre sorseggiate il caffè del weekend. "Sovranità preservata", "autodeterminazione garantita" — parole vuote che risuonano nel teatro dell'assurdo della politica italiana.
Tedros lo chiama "accordo generazionale". Sì, proprio lui — l'uomo che non è un medico ma ha un dottorato in "community organizing", l'ex membro di alto rango del Fronte di Liberazione del Popolo del Tigray, classificato come organizzazione terroristica dal Global Terror Database. L'uomo che da Ministro della Salute in Etiopia ha nascosto un'epidemia di colera rinominandola elegantemente "diarrea acquosa acuta". L'uomo che nel 2016 faceva parte della leadership politica responsabile del massacro di Irreecha, dove centinaia di persone sono state uccise, solo per essere promosso a capo dell'OMS sette mesi dopo.
A questo individuo, benedetto dalla Cina e con una storia di repressione alle spalle, affidiamo la "salute globale". E ora ci rassicura che la nostra sovranità è al sicuro. Davvero? Come se la storia non ci avesse insegnato che chi nasconde epidemie e reprime dissenzienti non ha problemi a mentire per ottenere potere.
Il governo Meloni? Silenzio assordante. I campioni della sovranità italiana celebrano la vittoria di Pirro: "vedete, non ci possono imporre lockdown o vaccini!". Magnifico. Come se questo fosse l'unico modo per esercitare controllo in un'era di sorveglianza digitale e dipendenza farmacologica.
Leggete tra le righe, se ancora ne siete capaci: "sistema di accesso agli agenti patogeni", "meccanismo finanziario di coordinamento", "catena di approvvigionamento globale". Dietro questo linguaggio burocratico si nasconde un'architettura di potere che non ha bisogno di lockdown per controllarvi. Vi basterà essere tagliati fuori dalla "rete logistica" per piegarvi alla prossima "emergenza".
E voi, gregge italiano, ancora a bearvi di rassicurazioni formali. L'Austria si oppone, mentre noi contempliamo il nostro ombelico con la solita miscela di ignavia e compiacimento. "Il multilateralismo è vivo e vegeto", dice Tedros. Lo stesso "multilateralismo" che in Etiopia ha fatto "scomparire" due milioni di Amhara dal censimento mentre lui era al potere.
19 aprile 2025. Segnate questa data. Tre settimane esatte ci separano dall'Assemblea Mondiale della Sanità che dovrà adottare questo "storico accordo". Storico, certo: come tutte le più eleganti cessioni di sovranità della storia. Formalmente intatta, sostanzialmente erosa.
Continuate pure a dormire, mentre l'architettura del controllo si perfeziona nelle mani di chi ha un curriculum di oppressione. Non serviranno imposizioni dirette quando il sistema di "coordinamento" potrà semplicemente escludervi dalle "capacità di ricerca geograficamente diversificate" se non seguirete le linee guida. Una coercizione gentile, quasi invisibile. La specialità della casa nel teatro delle ombre del potere globale — orchestrato da chi ha già dimostrato in patria cosa significa negare aiuti a chi non si allinea politicamente.
La vera pandemia? L'anestesia del pensiero critico, di cui gli italiani sembrano soffrire in forma particolarmente acuta.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Кайра бөлүшүлгөн:
Salute Personale

17.04.202515:08
🔬 IL PARADOSSO CHE STA RIVOLUZIONANDO LA NOSTRA COMPRENSIONE DELL'EQUILIBRIO INTESTINALE
Come può un potente ossidante rispettare il delicato ecosistema del nostro microbiota? Questa è la domanda che ha guidato 18 anni di ricerca del Dr. Andreas Ludwig Kalcker sul diossido di cloro in soluzione (CDS).
La risposta sfida ogni convenzione: il CDS agisce come un "chirurgo dalle mani delicate" nel nostro corpo, eliminando i patogeni senza danneggiare l'equilibrio microbiotico di cui abbiamo disperatamente bisogno.
🌊 A differenza degli antibiotici, che avanzano come "eserciti occupanti" lasciando dietro di sé terra bruciata, il CDS è come un "temporale estivo": intenso ma breve, purifica senza sradicare.
🧪 Il suo segreto? Una peculiare azione transitoria e localizzata. Il CDS evapora rapidamente nello stomaco, reagisce in pochi istanti e raramente raggiunge il colon in concentrazioni significative.
✨ I risultati sono sorprendenti: 24 ore dopo un trattamento, il microbiota appare completamente ripristinato, mentre le cellule intestinali beneficiano dell'ossigeno rilasciato nel processo.
Più affascinante ancora sono gli effetti osservati nei bambini con disturbi dello spettro autistico: non solo miglioramenti digestivi, ma anche nella comunicazione e nell'interazione sociale.
♻️ Forse la vera medicina non consiste nel combattere, ma nel ripulire, ossigenare e ristabilire equilibri. In questa danza delicata tra molecole e microrganismi si nasconde una lezione che trascende la semplice microbiologia.
💡Il contributo completo è disponibile a questo indirizzo👇
https://www.salutepersonale.org/diossido-di-cloro-ed-equilibrio-intestinale/
👉 Visita www.salutepersonale.org per approfondimenti completi
📲 Attiva le notifiche sul canale https://t.me/salutepersonale per non perdere i nostri aggiornamenti
Come può un potente ossidante rispettare il delicato ecosistema del nostro microbiota? Questa è la domanda che ha guidato 18 anni di ricerca del Dr. Andreas Ludwig Kalcker sul diossido di cloro in soluzione (CDS).
La risposta sfida ogni convenzione: il CDS agisce come un "chirurgo dalle mani delicate" nel nostro corpo, eliminando i patogeni senza danneggiare l'equilibrio microbiotico di cui abbiamo disperatamente bisogno.
🌊 A differenza degli antibiotici, che avanzano come "eserciti occupanti" lasciando dietro di sé terra bruciata, il CDS è come un "temporale estivo": intenso ma breve, purifica senza sradicare.
🧪 Il suo segreto? Una peculiare azione transitoria e localizzata. Il CDS evapora rapidamente nello stomaco, reagisce in pochi istanti e raramente raggiunge il colon in concentrazioni significative.
✨ I risultati sono sorprendenti: 24 ore dopo un trattamento, il microbiota appare completamente ripristinato, mentre le cellule intestinali beneficiano dell'ossigeno rilasciato nel processo.
Più affascinante ancora sono gli effetti osservati nei bambini con disturbi dello spettro autistico: non solo miglioramenti digestivi, ma anche nella comunicazione e nell'interazione sociale.
♻️ Forse la vera medicina non consiste nel combattere, ma nel ripulire, ossigenare e ristabilire equilibri. In questa danza delicata tra molecole e microrganismi si nasconde una lezione che trascende la semplice microbiologia.
💡Il contributo completo è disponibile a questo indirizzo👇
https://www.salutepersonale.org/diossido-di-cloro-ed-equilibrio-intestinale/
👉 Visita www.salutepersonale.org per approfondimenti completi
📲 Attiva le notifiche sul canale https://t.me/salutepersonale per non perdere i nostri aggiornamenti


15.04.202506:38
TRA LE OMBRE DEL POTERE: IL LABIRINTO BIOPOLITICO DEL TRATTATO PANDEMICO
Quando la sovranità politico-sanitaria si dissolve nel silenzio dell'indifferenza collettiva.
Sotto il tappeto delle architetture di sistema si delinea il profilo di un nuovo ordine sanitario. Mentre maggio 2025 si avvicina inesorabilmente, il Trattato Pandemico dell'OMS si staglia all'orizzonte come un labirinto biopolitico in cui rischiamo di smarrire frammenti preziosi della nostra sovranità.
Non è forse singolare come la memoria istituzionale somigli a quel fiume che scorre ignorando i detriti dell'ultima alluvione? La pandemia che abbiamo attraversato ha lasciato cicatrici nell'animo collettivo che attendono ancora di essere esplorate con onestà intellettuale.
La questione fondamentale del nostro tempo dovrebbe ormai essere chiara a tutti: cosa significa consegnare le chiavi della nostra autodeterminazione politico-sanitaria a entità sovranazionali le cui fondamenta oscillano, fragili e incerte, sotto il peso di conflitti d'interesse mai veramente portati alla luce della coscienza pubblica?
La vera sfida del nostro tempo non è scegliere tra isolamento e integrazione globale, ma immaginare forme di cooperazione che non sacrifichino sull'altare dell'efficienza i principi fondamentali della trasparenza democratica. Ci attende un cammino di consapevolezza collettiva molto faticoso che inizia proprio con il coraggio di porre domande scomode.
Un invito alla lettura e alla condivisione di questa riflessione, non come un approdo definitivo, ma come l'inizio di quel dialogo pubblico che istituzioni e Governo Meloni sembrano voler evitare con tanta cura 👇🏼
https://www.anotherworld.network/critical-reflections-on-the-who-pandemic-treaty/
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Quando la sovranità politico-sanitaria si dissolve nel silenzio dell'indifferenza collettiva.
Sotto il tappeto delle architetture di sistema si delinea il profilo di un nuovo ordine sanitario. Mentre maggio 2025 si avvicina inesorabilmente, il Trattato Pandemico dell'OMS si staglia all'orizzonte come un labirinto biopolitico in cui rischiamo di smarrire frammenti preziosi della nostra sovranità.
Non è forse singolare come la memoria istituzionale somigli a quel fiume che scorre ignorando i detriti dell'ultima alluvione? La pandemia che abbiamo attraversato ha lasciato cicatrici nell'animo collettivo che attendono ancora di essere esplorate con onestà intellettuale.
La questione fondamentale del nostro tempo dovrebbe ormai essere chiara a tutti: cosa significa consegnare le chiavi della nostra autodeterminazione politico-sanitaria a entità sovranazionali le cui fondamenta oscillano, fragili e incerte, sotto il peso di conflitti d'interesse mai veramente portati alla luce della coscienza pubblica?
La vera sfida del nostro tempo non è scegliere tra isolamento e integrazione globale, ma immaginare forme di cooperazione che non sacrifichino sull'altare dell'efficienza i principi fondamentali della trasparenza democratica. Ci attende un cammino di consapevolezza collettiva molto faticoso che inizia proprio con il coraggio di porre domande scomode.
Un invito alla lettura e alla condivisione di questa riflessione, non come un approdo definitivo, ma come l'inizio di quel dialogo pubblico che istituzioni e Governo Meloni sembrano voler evitare con tanta cura 👇🏼
https://www.anotherworld.network/critical-reflections-on-the-who-pandemic-treaty/
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca


11.04.202510:09
IL PATTO DEL FUMO
La destra al governo ha finalmente trovato la sua vocazione: bruciare. Non le tappe, non le speranze - quelle sono già in cenere - ma i nostri rifiuti, il nostro futuro, la nostra salute. Eccola, l'ultima mossa della premiata ditta Meloni: estendere i poteri commissariali di Gualtieri per spianare la strada al famigerato inceneritore di Santa Palomba.
Un capolavoro di ipocrisia politica, un balletto sul cadavere dell'ambiente. La destra che abbraccia il sindaco PD, il PD che ringrazia la destra - siamo al "partito unico della monnezza", come lo chiamano i 5 Stelle, e mai definizione fu più calzante.
Guardate la coreografia: il Governo Meloni presenta un emendamento al decreto sulla Pubblica Amministrazione che regala a Gualtieri il potere di decidere se un territorio è a elevato rischio ambientale. Non più la Regione Lazio, non più l'ARPA, non più il dipartimento di epidemiologia - ma lui, il sindaco-commissario, unico giudice e parte in causa.
E pensare che il Comune di Albano aveva chiesto alla Regione di analizzare quel terreno a Santa Palomba, di verificare se fosse a rischio ambientale. Troppo scomodo per Rocca prendere posizione, troppo imbarazzante dire no ai cittadini che protestano da due anni. Meglio scaricare tutto su Gualtieri, che potrà ora decidere da solo se quel terreno - dove vuole costruire il suo ecomostro - sia a rischio o meno.
Indovinate quale sarà il verdetto del sindaco sul suo stesso progetto? Un plotone d'esecuzione dove il condannato sceglie la propria pena non sarebbe meno imparziale.
Il tutto mentre Azione plaude, dimenticando che l'Europa ha smesso di finanziare nuovi inceneritori. Mentre Roma ristagna al 45% di raccolta differenziata, i comuni limitrofi - quelli che subiranno le conseguenze dell'inceneritore - sfiorano il 70%. Pomezia, Ardea, Ariccia, Marino hanno presentato ricorsi. I cittadini protestano. Ma la macchina dell'incenerimento deve andare avanti.
Un impianto da 600.000 tonnellate all'anno che sorgerà a oltre 20 km dalla Capitale, lontano dai cittadini romani ma a un tiro di schioppo dalle nostre campagne, dalle nostre case, dalle nostre vite. A pochi passi dalla discarica di Roncigliano, a un soffio da quella di amianto di Valle Caia. Un territorio già martoriato, che diventa il sacrificio sull'altare dell'inefficienza romana.
E la Meloni? Silenzio assoluto. La premier che si erge a paladina della sovranità nazionale permette che si calpesti quella dei territori. La destra che declama il localismo autorizza un inceneritore contro il volere delle comunità locali. Il governo che dovrebbe tutelare i cittadini li condanna a respirare diossine per i prossimi 33 anni.
Questo è il modello ecologico del governo Meloni: non risolvere i problemi, spostarli. Non ridurre i rifiuti, bruciarli. Non ascoltare i territori, commissariarli. Un modello medievale per un governo che di moderno ha solo la capacità di comunicare le proprie menzogne.
L'inceneritore di Santa Palomba non è solo un impianto inquinante - è il simbolo perfetto dell'approccio di questo esecutivo alla questione ambientale: prendere scorciatoie, ignorare il dibattito scientifico, calpestare le comunità, favorire gli interessi privati. E fare tutto questo nascondendo la mano dietro un nome ingannevole - "termovalorizzatore" - come se bruciare potesse mai valorizzare qualcosa.
Ma i cittadini non sono stupidi. E mentre il partito unico della monnezza si abbraccia compiaciuto, la resistenza cresce. Perché questa volta non stanno bruciando solo i rifiuti, ma anche ogni residuo di credibilità della politica italiana.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
La destra al governo ha finalmente trovato la sua vocazione: bruciare. Non le tappe, non le speranze - quelle sono già in cenere - ma i nostri rifiuti, il nostro futuro, la nostra salute. Eccola, l'ultima mossa della premiata ditta Meloni: estendere i poteri commissariali di Gualtieri per spianare la strada al famigerato inceneritore di Santa Palomba.
Un capolavoro di ipocrisia politica, un balletto sul cadavere dell'ambiente. La destra che abbraccia il sindaco PD, il PD che ringrazia la destra - siamo al "partito unico della monnezza", come lo chiamano i 5 Stelle, e mai definizione fu più calzante.
Guardate la coreografia: il Governo Meloni presenta un emendamento al decreto sulla Pubblica Amministrazione che regala a Gualtieri il potere di decidere se un territorio è a elevato rischio ambientale. Non più la Regione Lazio, non più l'ARPA, non più il dipartimento di epidemiologia - ma lui, il sindaco-commissario, unico giudice e parte in causa.
E pensare che il Comune di Albano aveva chiesto alla Regione di analizzare quel terreno a Santa Palomba, di verificare se fosse a rischio ambientale. Troppo scomodo per Rocca prendere posizione, troppo imbarazzante dire no ai cittadini che protestano da due anni. Meglio scaricare tutto su Gualtieri, che potrà ora decidere da solo se quel terreno - dove vuole costruire il suo ecomostro - sia a rischio o meno.
Indovinate quale sarà il verdetto del sindaco sul suo stesso progetto? Un plotone d'esecuzione dove il condannato sceglie la propria pena non sarebbe meno imparziale.
Il tutto mentre Azione plaude, dimenticando che l'Europa ha smesso di finanziare nuovi inceneritori. Mentre Roma ristagna al 45% di raccolta differenziata, i comuni limitrofi - quelli che subiranno le conseguenze dell'inceneritore - sfiorano il 70%. Pomezia, Ardea, Ariccia, Marino hanno presentato ricorsi. I cittadini protestano. Ma la macchina dell'incenerimento deve andare avanti.
Un impianto da 600.000 tonnellate all'anno che sorgerà a oltre 20 km dalla Capitale, lontano dai cittadini romani ma a un tiro di schioppo dalle nostre campagne, dalle nostre case, dalle nostre vite. A pochi passi dalla discarica di Roncigliano, a un soffio da quella di amianto di Valle Caia. Un territorio già martoriato, che diventa il sacrificio sull'altare dell'inefficienza romana.
E la Meloni? Silenzio assoluto. La premier che si erge a paladina della sovranità nazionale permette che si calpesti quella dei territori. La destra che declama il localismo autorizza un inceneritore contro il volere delle comunità locali. Il governo che dovrebbe tutelare i cittadini li condanna a respirare diossine per i prossimi 33 anni.
Questo è il modello ecologico del governo Meloni: non risolvere i problemi, spostarli. Non ridurre i rifiuti, bruciarli. Non ascoltare i territori, commissariarli. Un modello medievale per un governo che di moderno ha solo la capacità di comunicare le proprie menzogne.
L'inceneritore di Santa Palomba non è solo un impianto inquinante - è il simbolo perfetto dell'approccio di questo esecutivo alla questione ambientale: prendere scorciatoie, ignorare il dibattito scientifico, calpestare le comunità, favorire gli interessi privati. E fare tutto questo nascondendo la mano dietro un nome ingannevole - "termovalorizzatore" - come se bruciare potesse mai valorizzare qualcosa.
Ma i cittadini non sono stupidi. E mentre il partito unico della monnezza si abbraccia compiaciuto, la resistenza cresce. Perché questa volta non stanno bruciando solo i rifiuti, ma anche ogni residuo di credibilità della politica italiana.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca


23.04.202514:31
DIFENDIAMO IL BOSCO DI CIVITAVECCHIA - NON È MONETA DI SCAMBIO
A Civitavecchia, sul litorale romano, esiste un bosco nato come risarcimento collettivo. 40 ettari di vita - 14.500 alberi che respirano in un territorio segnato da decenni di centrali elettriche, 92.400 arbusti che filtrano polveri invisibili, 26.000 mq di prato che trattengono acqua in un'Italia sempre più arida.
Lo chiamano "compensazione ambientale" ma rappresenta l'unico frammento di giustizia strappato dopo il sacrificio di suolo prezioso. Non un regalo concesso, ma un diritto acquisito con la sofferenza di una comunità intera.
Ora qualcuno vorrebbe modificarlo, trasformarlo, ridisegnarlo come se fosse un foglio bianco. Come se quel bosco non fosse il minimo risarcimento per una terra violata che non tornerà mai più come prima.
Dal 18 agosto 2024 il Regolamento UE 2024/1991 impone il ripristino della Natura come strategia contro il riscaldamento globale. E dovremmo permettere che a Civitavecchia, l'unico angolo di natura ripristinata venga nuovamente cancellato?
NON POSSIAMO PERMETTERLO
Cosa chiede questa petizione:
👉 Al Comune di Civitavecchia: un atto di Consiglio che dichiari l'immodificabilità del sito con destinazione bosco
👉 A Città Metropolitana, Regione Lazio e MASE: rendere intoccabile quest'area, blindandola per le generazioni future
La compensazione di un danno non può diventare oggetto di mercanteggiamento. Questo bosco appartiene a un territorio che ha già pagato troppo. A chi ci vive e respira. A chi verrà dopo di noi.
Firma anche tu. Difendi Civitavecchia. Proteggi quello che ci hanno lasciato dopo averci tolto tutto il resto.
[Link petizione]
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
A Civitavecchia, sul litorale romano, esiste un bosco nato come risarcimento collettivo. 40 ettari di vita - 14.500 alberi che respirano in un territorio segnato da decenni di centrali elettriche, 92.400 arbusti che filtrano polveri invisibili, 26.000 mq di prato che trattengono acqua in un'Italia sempre più arida.
Lo chiamano "compensazione ambientale" ma rappresenta l'unico frammento di giustizia strappato dopo il sacrificio di suolo prezioso. Non un regalo concesso, ma un diritto acquisito con la sofferenza di una comunità intera.
Ora qualcuno vorrebbe modificarlo, trasformarlo, ridisegnarlo come se fosse un foglio bianco. Come se quel bosco non fosse il minimo risarcimento per una terra violata che non tornerà mai più come prima.
Dal 18 agosto 2024 il Regolamento UE 2024/1991 impone il ripristino della Natura come strategia contro il riscaldamento globale. E dovremmo permettere che a Civitavecchia, l'unico angolo di natura ripristinata venga nuovamente cancellato?
NON POSSIAMO PERMETTERLO
Cosa chiede questa petizione:
👉 Al Comune di Civitavecchia: un atto di Consiglio che dichiari l'immodificabilità del sito con destinazione bosco
👉 A Città Metropolitana, Regione Lazio e MASE: rendere intoccabile quest'area, blindandola per le generazioni future
La compensazione di un danno non può diventare oggetto di mercanteggiamento. Questo bosco appartiene a un territorio che ha già pagato troppo. A chi ci vive e respira. A chi verrà dopo di noi.
Firma anche tu. Difendi Civitavecchia. Proteggi quello che ci hanno lasciato dopo averci tolto tutto il resto.
[Link petizione]
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca


21.04.202509:38
LA BATTAGLIA SILENZIOSA PER LA NOSTRA PRIVACY DIGITALE
La Francia ha quasi fatto un passo indietro di decenni nella tutela dei diritti digitali. Dovremmo essere tutti preoccupati.
Il mese scorso, il Senato francese ha approvato una legge che avrebbe obbligato le applicazioni di messaggistica a implementare delle "backdoor" per consentire alla polizia di accedere ai messaggi privati. Un precedente pericoloso che avrebbe reso la Francia il primo paese al mondo a privare ufficialmente i propri cittadini del diritto alla privacy nelle comunicazioni digitali.
Fortunatamente, l'Assemblea Nazionale ha respinto questa proposta. Tuttavia, appena tre giorni fa, il Prefetto di Polizia di Parigi ha nuovamente sostenuto questa iniziativa.
Perché le backdoor rappresentano un pericolo reale
Gli esperti di sicurezza informatica sono unanimi: non esistono backdoor "sicure". Una volta creata una vulnerabilità, questa può essere sfruttata non solo dalle autorità, ma da qualsiasi attore malintenzionato con sufficienti risorse e competenze:
- Hacker e criminali informatici
- Servizi di intelligence stranieri
- Organizzazioni terroristiche
- Regimi autoritari
Paradossalmente, queste misure – presentate come strumenti per combattere la criminalità – non raggiungerebbero nemmeno il loro obiettivo. I criminali organizzati dispongono già di numerose applicazioni alternative che continuerebbero a utilizzare, rendendo il loro tracciamento ancora più difficile grazie all'uso di VPN e altri strumenti di anonimizzazione.
La posizione di Telegram e l'importanza della coerenza
Come sottolineato da Pavel Durov, fondatore di Telegram: "Preferiremmo abbandonare un mercato piuttosto che compromettere la crittografia con backdoor e violare i diritti umani fondamentali. A differenza di alcuni nostri concorrenti, non scambiamo la privacy per quote di mercato."
Nei suoi 12 anni di storia, Telegram non ha mai divulgato un solo byte di messaggi privati. In conformità con il Digital Services Act dell'UE, Telegram si limita a fornire, a fronte di un valido ordine del tribunale, gli indirizzi IP e i numeri di telefono dei sospetti criminali – mai i contenuti delle conversazioni.
Una minaccia europea più ampia
Questo mese la Commissione Europea ha proposto un'iniziativa simile per aggiungere backdoor alle app di messaggistica. Nessun paese è immune alla lenta erosione delle libertà digitali.
La crittografia non è stata progettata per proteggere i criminali – protegge la privacy e la sicurezza delle persone comuni. Perdere questa protezione sarebbe una tragedia dalle conseguenze incalcolabili per la nostra società.
La battaglia per i nostri diritti digitali è lungi dall'essere conclusa. Ogni giorno queste libertà sono sotto attacco – e ogni giorno dobbiamo difenderle.
Condividete questo messaggio se credete che la privacy digitale sia un diritto fondamentale da proteggere.
Fonte: Pavel Durov, fondatore di Telegram
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
La Francia ha quasi fatto un passo indietro di decenni nella tutela dei diritti digitali. Dovremmo essere tutti preoccupati.
Il mese scorso, il Senato francese ha approvato una legge che avrebbe obbligato le applicazioni di messaggistica a implementare delle "backdoor" per consentire alla polizia di accedere ai messaggi privati. Un precedente pericoloso che avrebbe reso la Francia il primo paese al mondo a privare ufficialmente i propri cittadini del diritto alla privacy nelle comunicazioni digitali.
Fortunatamente, l'Assemblea Nazionale ha respinto questa proposta. Tuttavia, appena tre giorni fa, il Prefetto di Polizia di Parigi ha nuovamente sostenuto questa iniziativa.
Perché le backdoor rappresentano un pericolo reale
Gli esperti di sicurezza informatica sono unanimi: non esistono backdoor "sicure". Una volta creata una vulnerabilità, questa può essere sfruttata non solo dalle autorità, ma da qualsiasi attore malintenzionato con sufficienti risorse e competenze:
- Hacker e criminali informatici
- Servizi di intelligence stranieri
- Organizzazioni terroristiche
- Regimi autoritari
Paradossalmente, queste misure – presentate come strumenti per combattere la criminalità – non raggiungerebbero nemmeno il loro obiettivo. I criminali organizzati dispongono già di numerose applicazioni alternative che continuerebbero a utilizzare, rendendo il loro tracciamento ancora più difficile grazie all'uso di VPN e altri strumenti di anonimizzazione.
La posizione di Telegram e l'importanza della coerenza
Come sottolineato da Pavel Durov, fondatore di Telegram: "Preferiremmo abbandonare un mercato piuttosto che compromettere la crittografia con backdoor e violare i diritti umani fondamentali. A differenza di alcuni nostri concorrenti, non scambiamo la privacy per quote di mercato."
Nei suoi 12 anni di storia, Telegram non ha mai divulgato un solo byte di messaggi privati. In conformità con il Digital Services Act dell'UE, Telegram si limita a fornire, a fronte di un valido ordine del tribunale, gli indirizzi IP e i numeri di telefono dei sospetti criminali – mai i contenuti delle conversazioni.
Una minaccia europea più ampia
Questo mese la Commissione Europea ha proposto un'iniziativa simile per aggiungere backdoor alle app di messaggistica. Nessun paese è immune alla lenta erosione delle libertà digitali.
La crittografia non è stata progettata per proteggere i criminali – protegge la privacy e la sicurezza delle persone comuni. Perdere questa protezione sarebbe una tragedia dalle conseguenze incalcolabili per la nostra società.
La battaglia per i nostri diritti digitali è lungi dall'essere conclusa. Ogni giorno queste libertà sono sotto attacco – e ogni giorno dobbiamo difenderle.
Condividete questo messaggio se credete che la privacy digitale sia un diritto fondamentale da proteggere.
Fonte: Pavel Durov, fondatore di Telegram
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
18.04.202508:47
LIBERTÀ DI STAMPA IN PERICOLO
L'Italia precipita al 46° posto nella classifica mondiale sulla libertà di stampa 2024, da "abbastanza buona" a "problematica" secondo Reporters sans frontières. Siamo dietro a Tonga, Capo Verde, Macedonia del Nord, Jamaica, Samoa, Taiwan, Costa Rica — paesi che difficilmente considereremmo fari di progresso democratico, eppure ci superano in questo indicatore fondamentale della salute democratica.
Dietro questo declassamento: leggi bavaglio, divieti di pubblicazione delle ordinanze e un controllo sempre più stretto sulle fonti giornalistiche. La RAI, nel frattempo, vive una trasformazione inquietante. Il nuovo regolamento impone ai professionisti di caricare anche il materiale grezzo su piattaforme accessibili all'intera azienda, compromettendo di fatto la protezione delle fonti. E mentre l'Europa ci dà tempo fino ad agosto per allinearci al Media Freedom Act, continuiamo sulla strada opposta.
Parallelamente, i soldi pubblici seguono percorsi sempre meno trasparenti. Dal caso Visibilia - con spese personali addebitate alla società e un processo per falso in bilancio che procede a singhiozzo - alle spese stratosferiche della Stretto di Messina Spa per il personale.
La riforma della Corte dei Conti introduce poi un comodo salvacondotto per i politici in caso di danno erariale: responsabilità solo in caso di dolo provato, ulteriore segnale di un'impunità strutturale.
Libertà d'informazione sotto attacco e gestione opaca del denaro pubblico. Non servono giri di parole: sono i due campanelli d'allarme di una democrazia moribonda. E il sintomo più grave è l'indifferenza con cui gli italiani stanno osservando questo declino.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
L'Italia precipita al 46° posto nella classifica mondiale sulla libertà di stampa 2024, da "abbastanza buona" a "problematica" secondo Reporters sans frontières. Siamo dietro a Tonga, Capo Verde, Macedonia del Nord, Jamaica, Samoa, Taiwan, Costa Rica — paesi che difficilmente considereremmo fari di progresso democratico, eppure ci superano in questo indicatore fondamentale della salute democratica.
Dietro questo declassamento: leggi bavaglio, divieti di pubblicazione delle ordinanze e un controllo sempre più stretto sulle fonti giornalistiche. La RAI, nel frattempo, vive una trasformazione inquietante. Il nuovo regolamento impone ai professionisti di caricare anche il materiale grezzo su piattaforme accessibili all'intera azienda, compromettendo di fatto la protezione delle fonti. E mentre l'Europa ci dà tempo fino ad agosto per allinearci al Media Freedom Act, continuiamo sulla strada opposta.
Parallelamente, i soldi pubblici seguono percorsi sempre meno trasparenti. Dal caso Visibilia - con spese personali addebitate alla società e un processo per falso in bilancio che procede a singhiozzo - alle spese stratosferiche della Stretto di Messina Spa per il personale.
La riforma della Corte dei Conti introduce poi un comodo salvacondotto per i politici in caso di danno erariale: responsabilità solo in caso di dolo provato, ulteriore segnale di un'impunità strutturale.
Libertà d'informazione sotto attacco e gestione opaca del denaro pubblico. Non servono giri di parole: sono i due campanelli d'allarme di una democrazia moribonda. E il sintomo più grave è l'indifferenza con cui gli italiani stanno osservando questo declino.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
16.04.202511:03
📌 LA GRANDE SVENDITA È SERVITA. E GLI ITALIANI APPLAUDONO.
Meloni vola a Washington, si inchina, sorride, offre doni. Il rituale del vassallo scorre immutato nei secoli come fiume carsico della storia. Solo che stavolta a genuflettersi non è un signorotto medievale ma chi dovrebbe incarnare la nostra sovranità collettiva.
Trump alza il dito, minaccia dazi devastanti, e l'Italia? Compra più gas americano. Acquista più armi americane. Dichiara guerra diplomatica alla Cina. Obbedisce, senza sussulti di dignità.
LA GRANDE SVENDITA avanza inesorabile mentre gli italiani guardano altrove, narcotizzati da talk show e telegiornali addomesticati. Per ogni metaniera carica di gas liquefatto americano che attracca nei nostri porti, per ogni cacciabombardiere pagato col sangue dei contribuenti, un frammento della nostra autonomia si dissolve nel nulla.
E gli italiani? Muti. Consenzienti. Complici di una classe dirigente che baratta l'interesse nazionale per un sorriso dalla Casa Bianca.
L'Europa dei padri fondatori, quella che sognava un continente dall'Atlantico agli Urali, agonizza soffocata da tecnocrati che evocano invasioni russe "del tutto irrealistiche" per giustificare una folle corsa agli armamenti. Narrazione bellicista che nutre solo l'insaziabile industria militare transatlantica mentre svuota le tasche degli europei.
Il contributo completo 👇🏼
https://www.anotherworld.network/the-great-sellout-meloni-at-trumps-court-and-the-complicit-silence-of-italians/
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Meloni vola a Washington, si inchina, sorride, offre doni. Il rituale del vassallo scorre immutato nei secoli come fiume carsico della storia. Solo che stavolta a genuflettersi non è un signorotto medievale ma chi dovrebbe incarnare la nostra sovranità collettiva.
Trump alza il dito, minaccia dazi devastanti, e l'Italia? Compra più gas americano. Acquista più armi americane. Dichiara guerra diplomatica alla Cina. Obbedisce, senza sussulti di dignità.
LA GRANDE SVENDITA avanza inesorabile mentre gli italiani guardano altrove, narcotizzati da talk show e telegiornali addomesticati. Per ogni metaniera carica di gas liquefatto americano che attracca nei nostri porti, per ogni cacciabombardiere pagato col sangue dei contribuenti, un frammento della nostra autonomia si dissolve nel nulla.
E gli italiani? Muti. Consenzienti. Complici di una classe dirigente che baratta l'interesse nazionale per un sorriso dalla Casa Bianca.
L'Europa dei padri fondatori, quella che sognava un continente dall'Atlantico agli Urali, agonizza soffocata da tecnocrati che evocano invasioni russe "del tutto irrealistiche" per giustificare una folle corsa agli armamenti. Narrazione bellicista che nutre solo l'insaziabile industria militare transatlantica mentre svuota le tasche degli europei.
Il contributo completo 👇🏼
https://www.anotherworld.network/the-great-sellout-meloni-at-trumps-court-and-the-complicit-silence-of-italians/
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
13.04.202509:33
VENETO (IN)FELIX: IL BILANCIO IMPIETOSO DEI 15 ANNI DI ZAIA
Il regno dello "Zaiastan" si chiude tra promesse mirabolanti e macerie concrete. L'uomo che si vantava di lavorare "pancia a terra" per i veneti si rivela un assenteista record (92,9%) che ha partecipato a sole 12 sedute su 158 del Consiglio regionale.
La madre di tutte le battaglie - l'autonomia - resta impantanata nonostante 3 legislature, 5 governi e 2 vice-premiership di Salvini. Intanto la Lega crolla dal 49,8% al misero 13,1%, travolta dall'avanzata di FdI.
Il consenso costruito sulla gestione mediatica del Covid non maschera i fallimenti: la Pedemontana che in 39 anni costerà 12 miliardi ai veneti; le colline Unesco del Prosecco inondate di pesticidi (3,3 kg per abitante); lo scandalo PFAS che ha avvelenato 350mila persone nell'indifferenza istituzionale; il primato nero del consumo di suolo.
E mentre la sanità pubblica arretra davanti ai privati, il "Veneto tax free" si trasforma nell'aumento dell'IRAP per coprire i buchi finanziari. L'ultima eredità? Una pista da bob "iconica" da 124 milioni a Cortina, destinata a restare l'ultima della storia.
Questo è il vero volto del Veneto sotto il Doge.
Fonte notizia [link]
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Il regno dello "Zaiastan" si chiude tra promesse mirabolanti e macerie concrete. L'uomo che si vantava di lavorare "pancia a terra" per i veneti si rivela un assenteista record (92,9%) che ha partecipato a sole 12 sedute su 158 del Consiglio regionale.
La madre di tutte le battaglie - l'autonomia - resta impantanata nonostante 3 legislature, 5 governi e 2 vice-premiership di Salvini. Intanto la Lega crolla dal 49,8% al misero 13,1%, travolta dall'avanzata di FdI.
Il consenso costruito sulla gestione mediatica del Covid non maschera i fallimenti: la Pedemontana che in 39 anni costerà 12 miliardi ai veneti; le colline Unesco del Prosecco inondate di pesticidi (3,3 kg per abitante); lo scandalo PFAS che ha avvelenato 350mila persone nell'indifferenza istituzionale; il primato nero del consumo di suolo.
E mentre la sanità pubblica arretra davanti ai privati, il "Veneto tax free" si trasforma nell'aumento dell'IRAP per coprire i buchi finanziari. L'ultima eredità? Una pista da bob "iconica" da 124 milioni a Cortina, destinata a restare l'ultima della storia.
Questo è il vero volto del Veneto sotto il Doge.
Fonte notizia [link]
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca


11.04.202509:18
MELONI USA IL "PATRIOTTISMO" COME UN GIOCATTOLO MENTRE RISCHIAVAMO UN'APOCALISSE AMBIENTALE
Mentre la "Ducetta d'Italia" si scattava l'ennesimo selfie istituzionale, abbiamo rischiato una catastrofe ambientale che avrebbe annientato il nostro mare per decenni. La Seajewel, petroliera carica di 109.000 tonnellate di greggio, è stata fatta esplodere nelle acque di Vado Ligure. Un attentato terroristico in piena regola. Sul nostro territorio. E la premier? Troppo impegnata col suo teatrino sovranista per degnarsi di parlarne.
Pensateci: due esplosioni hanno squarciato uno scafo che trasportava un carico capace di trasformare la Liguria in un cimitero marino più devastante della Haven del '91 - quando ci vollero VENT'ANNI per bonificare. Solo per un caso fortuito il doppio scafo ha retto. Solo per miracolo non piangiamo oggi il più grande disastro ambientale della storia d'Italia.
E la nostra premier? Continua il suo monologo borgataro mentre il paese rischia l'apocalisse. La stessa che urla "sovranità nazionale" sui social non ha avuto UN SECONDO per informare gli italiani che abbiamo rischiato di vedere le nostre coste distrutte per generazioni.
Sapete cosa avrebbe significato quello sversamento? Un ecosistema marino annientato. Turismo azzerato. Fauna marittima decimata. Economie locali in ginocchio per decenni. Ma tranquilli, Giorgia aveva priorità ben più importanti: registrare l'ennesimo video propagandistico col suo immancabile cipiglio da condottiera all'amatriciana.
La verità è questa: cento navi come la Seajewel attraversano ogni giorno i nostri mari. Mentre Meloni si pavoneggia nei suoi tailleur, siamo esposti a un rischio quotidiano di proporzioni catastrofiche. E il governo dei "patrioti"? Silenzio assoluto. Complicità evidente.
Un governo che seppellisce sotto il tappeto un attentato terroristico ucraino nelle nostre acque e continua a inviare armi e miliardi a Kiev. Un governo che non ha avuto il coraggio di dire agli italiani quanto vicini siamo stati alla distruzione del nostro patrimonio naturale.
Mentre la premier giocava al patriottismo social, i fondali marini italiani stavano per diventare una fogna tossica per le prossime generazioni. Questa è l'Italia di Meloni: una nazione trasformata in teatro di guerra altrui, esposta al rischio di disastri senza precedenti, governata da parassiti pubblici che preferiscono i like alle vere questioni di sicurezza nazionale.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Mentre la "Ducetta d'Italia" si scattava l'ennesimo selfie istituzionale, abbiamo rischiato una catastrofe ambientale che avrebbe annientato il nostro mare per decenni. La Seajewel, petroliera carica di 109.000 tonnellate di greggio, è stata fatta esplodere nelle acque di Vado Ligure. Un attentato terroristico in piena regola. Sul nostro territorio. E la premier? Troppo impegnata col suo teatrino sovranista per degnarsi di parlarne.
Pensateci: due esplosioni hanno squarciato uno scafo che trasportava un carico capace di trasformare la Liguria in un cimitero marino più devastante della Haven del '91 - quando ci vollero VENT'ANNI per bonificare. Solo per un caso fortuito il doppio scafo ha retto. Solo per miracolo non piangiamo oggi il più grande disastro ambientale della storia d'Italia.
E la nostra premier? Continua il suo monologo borgataro mentre il paese rischia l'apocalisse. La stessa che urla "sovranità nazionale" sui social non ha avuto UN SECONDO per informare gli italiani che abbiamo rischiato di vedere le nostre coste distrutte per generazioni.
Sapete cosa avrebbe significato quello sversamento? Un ecosistema marino annientato. Turismo azzerato. Fauna marittima decimata. Economie locali in ginocchio per decenni. Ma tranquilli, Giorgia aveva priorità ben più importanti: registrare l'ennesimo video propagandistico col suo immancabile cipiglio da condottiera all'amatriciana.
La verità è questa: cento navi come la Seajewel attraversano ogni giorno i nostri mari. Mentre Meloni si pavoneggia nei suoi tailleur, siamo esposti a un rischio quotidiano di proporzioni catastrofiche. E il governo dei "patrioti"? Silenzio assoluto. Complicità evidente.
Un governo che seppellisce sotto il tappeto un attentato terroristico ucraino nelle nostre acque e continua a inviare armi e miliardi a Kiev. Un governo che non ha avuto il coraggio di dire agli italiani quanto vicini siamo stati alla distruzione del nostro patrimonio naturale.
Mentre la premier giocava al patriottismo social, i fondali marini italiani stavano per diventare una fogna tossica per le prossime generazioni. Questa è l'Italia di Meloni: una nazione trasformata in teatro di guerra altrui, esposta al rischio di disastri senza precedenti, governata da parassiti pubblici che preferiscono i like alle vere questioni di sicurezza nazionale.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Көрсөтүлдү 1 - 24 ичинде 198
Көбүрөөк функцияларды ачуу үчүн кириңиз.