Per quanto riguarda invece il conflitto in Ucraina, pare che la trumpiana "diplomazia dei pasticcini", come l'ha chiamata Orsini oggi, stia cominciando a mostrare i suoi limiti, limiti che sono quelli che già tante volte abbiamo fatto notare: le posizioni dei contendenti sono inconciliabili e dire "su, fate la pace" di solito non serve nemmeno alle elementari. Oggi il bonario viceministro degli esteri russo, Ryabkov (in foto; Lavrov era impegnato con la visita a Mosca del suo collega cinese), ha detto che pur apprezzando gli sforzi statunitensi, alla Russia non pare che le proposte fatte finora possano risolvere "le cause profonde" del conflitto. Trump ha fatto sapere di essere "arrabbiato" con Putin, ma ha subito detto che se Putin farà "quello che ha promesso" gli passerà. Appunto, le elementari. Intanto la guerra continua, e non accenna a smettere.