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Cultura Italia-Russia

Progetto di cultura e lingua russa.
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Channel creation dateMar 12, 2022
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Nov 04, 2024
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Popular posts Cultura Italia-Russia

26.02.202506:16
Joškár-Olà (Йошка́р-Олa): dove le favole incontrano la realtà
Testo di Enrico Festa

Joškár-Olà è una città incantevole della Russia europea centrale che sorge sul fiume Malaja Kokšaga (Малая Кокшага) ed è la capitale della repubblica dei Mari.

Il suo toponimo deriva dalla lingua Mari e significa "città rossa". Durante l’era imperiale era conosciuta come Tsarevokokšajsk (Царёвококшайск). Successivamente, all'ascesa dei bolscevichi al potere, venne rinominata Krasnokokšajsk (Краснококшайск). Entrambi i nomi derivano direttamente dal suo fiume.

Questa città sorprenderà tutti i visitatori poiché nel centro gli antichi edifici sono alternati a quelli del periodo sovietico, ai palazzi barocchi ed alle case a graticcio, mentre in prossimità degli argini del corso d’acqua che la bagna, assomiglierà molto a Bruges o ad Amsterdam. A poca distanza da lì sorge un Cremlino che è molto simile a quello di Mosca.

Dai primi anni del 2000, grazie ad un ambizioso progetto ispirato all’architettura europea, si sta cercando di trasformare il volto della città unendo il vecchio al nuovo, in un sodalizio dove il passato cede armoniosamente il passo al futuro, senza turbare minimamente l’atmosfera fiabesca che regna in tutto il centro urbano. Se visiterete la città, non perdetevi la statua di bronzo con la faccia compiaciuta del gatto Yoshkin che siede su una panchina con un giornale sotto al sedere.

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Il 10 febbraio è il compleanno del Domovoj
Testo di Svieta Grivacheva

Il domovoj è, secondo la mitologia slava, lo spirito della casa, che assicura buona vita alla famiglia e fertilità e salute a persone e animali.

Se ama il suo padrone o la sua padrona, il domovoj non gli farà del male, ma a volte può scherzare, nascondendogli qualcosa.
Protegge la casa da ladri, incendi e disgrazie. Di solito cammina per casa di notte, sospirando e borbottando. A questo punto gli si può chiedere: è per il bene o per il male?
E lui risponderà sempre “sì” o “no”. Questa è una frase rituale vecchia di secoli, che funziona sempre, ovviamente se in casa vive un domovoj.

Il domovoj, come ogni membro della famiglia, ha bisogno di essere nutrito! Adora il latte e i panini dolci. Gli si possono lasciare anche piccoli doni, pronunciando frasi appropriate che esprimono buone intenzioni e gli chiedono di prendere la casa sotto la sua protezione; di solito si tratta di perline, bottoni, monete e pezzi di stoffa colorata.

È importante ricordare che il domovoj non ama i litigi e gli scandali, né il rumore e il disordine in casa. Ad esempio, quando dimentichiamo di lavare una tazza, lo spiritello della casa bussa (fortunatamente, di rado) alla porta della cucina.

Nella notte tra il 10 e l'11 febbraio, puoi lasciare un dolcetto di compleanno per il tuo domovoj su un tovagliolo bianco: un bicchiere d'acqua, un panino o un pezzo di pane bianco fresco, sale e zucchero, e dire: "Pane e sale per te, e felicità, salute, ricchezza e amore per me (col tuo nome) in questa casa". Poi allontanati senza voltarti indietro.

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La modella sovietica Galina Milovskaya sullo sfondo del razzo Vostok.
Foto di Arnaud de Rosnay per la rivista Vogue, 1969.

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La Russia e Lo Spazio

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Olga V. Petukhova: cultura russa
Kagor, il vino della Chiesa ortodossa russa
Testo di Paola Varalli

Il Kagor è un vino rosso liquoroso da dessert, molto diffuso sul territorio russo, poiché continua l’antica pratica della Chiesa ortodossa che celebra il sacramento della comunione (Eucaristia) somministrando il Kagor ai fedeli: il pane sacramentale viene imbevuto nel vino.

Il Kagor è un vino della nota categoria “vino da messa”, come da noi è il “vinsanto”. La sua storia risale ai tempi di quando la Russia non aveva ancora accesso ai mari del sud europa e non produceva in proprio il vino, infatti lo importava dalla Grecia e da altri paesi che si affacciavano sul Mediterraneo.

Tra il XVII° e il XVIII° secolo, lo zar russo Pietro I viaggiò attraverso l’Europa per conoscere l’occidente moderno e adottò diverse nuove tecnologie, tradizioni e prodotti fabbricati dagli europei, prototipi per il salto verso la modernità, per il rinnovo della società russa.

In Francia, allo zar piacquero molto i vini rossi secchi della città di Cahors. Fu colpito dall’ intenso colore rosso, associandolo al “Sangue di Cristo” intuendo che questo particolare vino sarebbe stato perfetto per la Chiesa russa, come vino per la Santa Comunione.

Nel XIX secolo la Russia iniziò a sviluppare una propria industria vinicola sotto la guida del più famoso enologo russo il principe Lev Golitsyn. Naturalmente tra i primi a essere prodotti furono vini del tipo Kagor, principalmente per soddisfare le richieste della chiesa ortodossa russa.

Cultura Italia-Russia
08.02.202514:21
Tatiana Navka e Roman Kostomarov
Medaglia d'oro delle Olimpiadi di Torino 2006

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Olga V. Petukhova: cultura russa
📝 La conversazione umana è uno dei piaceri più profondi e raffinati della vita: dai del tuo meglio, la tua anima, prendi lo stesso in cambio, e tutto ciò è facile, senza difficoltà e pretese di amore.

Marina Tsvetaeva (1892 - 1941)

Человеческая беседа - это одно из самых глубоких и тонких наслаждений в жизни: отдаёшь самое лучшее - душу, берёшь то же взамен, и всё это легко, без трудности и требовательности любви.

Марина Цветаева


Materiale fornito da Ekaterina Pospelova
Traduzione di Serena Dolci


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🔥 "Alba dei pancake" nella baia di Ajax

📸✍️: simonova_live

Regione di Vladivostok

Olga V. Petukhova: cultura russa
"L'arte è un bisogno dell'uomo, come mangiare e bere.
Un bisogno di bellezza e di creatività che la incarna; è imprescindibile dall'uomo, e senza di essa l'uomo, probabilmente, non vorrebbe vivere in questo mondo."

Fëdor Mikhajlovič Dostoevskij

Искусство есть такая потребность для человека, как есть и пить. Потребность красоты и творчества, воплощающего ее, — неразлучна с человеком, и без нее человек, может быть, не захотел бы жить на свете.

Фёдор Михайлович Достоевский

Traduzione di Giusy Filippin

Cultura Italia-Russia
Concorso La coppia più amata della letteratura russa: finale
 
Care lettrici e cari lettori, siamo giunti all’ultimo atto del concorso: questa settimana decideremo quale sarà la nostra coppia più amata tra quelle della letteratura russa. In finale abbiamo Il maestro e Margherita, da una parte, e Živago e Lara dall’altra. Non c’è bisogno di dilungarsi ulteriormente per presentare due coppie di così grande spessore, quindi andiamo a votare! Ovviamente, essendo una finale, non c’è più il voto a scelta multipla: si vota soltanto una delle due coppie.
Si vota da oggi e fino a domenica sera; lunedì prossimo ci sarà il post conclusivo per decretare la coppia vincitrice.
Buona finale!
Marco e la rusalka: storie russe, organizzatore del concorso
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