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Piccolenote

a cura di Davide Malacaria
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"Piccolenote" 群组最新帖子

USA: L'INUTILE, BRUTALE, ILLEGITTIMA GUERRA CONTRO LO YEMEN

“Il presidente Trump è entrato in carica promettendo di svincolare l’esercito Usa dalle sue costose guerre senza fine in Medio Oriente. Dopo tre mesi, è coinvolto nello stesso tipo di campagna militare senza fine che ha afflitto i suoi predecessori e che potrebbe portare a una guerra più ampia contro l’Iran”. Così W. J. Hennigan sul New York Times sulla brutale guerra contro lo Yemen.

“L’esercito, impegnato in una controversa missione per fermare gli attacchi degli Houthi contro le navi commerciali nel Mar Rosso, sta accumulando sempre più potenza di fuoco nella regione […] un’operazione in cui gli Stati Uniti non solo non sono riusciti finora a ripristinare il traffico regolare…ma che ha anche spinto l’amministrazione Trump in una spirale vorticosa con prospettive di escalation dalla quale, più passano i giorni, più sarà sempre più difficile ritirare l’esercito americano”…


https://www.piccolenote.it/mondo/usa-inutile-brutale-illegittima-guerra-contro-yemen
Oggi è il giorno in cui in Israele si fa memoria dell’Olocausto. Al suono delle sirene il Paese si è fermato per due minuti. Riproponiamo ampi brani di un articolo che Gideon Levy ha scritto per questa occasione e pubblicato da Haaretz. “Israele non sta commettendo un olocausto contro il popolo palestinese. Negli ultimi 19 mesi, tuttavia, ci si è avvicinato a una velocità spaventosa. Questo va detto e oggi deve essere sottolineato ancora di più”…

…“Fin da bambino, ho sempre immaginato un grande fuoco che consumava tutto al suono della sirena. Prima della guerra di Gaza, immaginavo gli ebrei che bruciavano al suo interno; quest’anno vedrò anche i bambini bruciati vivi la settimana scorsa nella loro tenda rifugio a Khan Yunis, e con loro migliaia di bambini, donne e uomini che Israele ha ucciso senza pietà”…

https://www.piccolenote.it/mondo/gideon-levy-e-il-giorno-in-cui-israele-fa-memoria-dellolocausto
All’interno dell’amministrazione Trump si sta giocando una partita cruciale sull’Iran che deciderà se sarà pace o guerra, nel qual caso si aprirebbe un vaso di pandora di ripercussioni globali. E Israele sta facendo di tutto per trascinare l’America in questa nefasta avventura.

Israele, non il solo Netanyahu, come evidenziano la dichiarazioni dei leader dell’opposizione a commento dell’articolo del New York Times che rivelava come Trump avesse bloccato un attacco contro Teheran.

Così Yair Lapid, leader del partito Yesh Atid: “A ottobre avevo proposto di attaccare i giacimenti petroliferi dell’Iran, ma Netanyahu aveva paura e non l’ha fatto”. Così Naftali Bennett, probabile sfidante di Netanyahu alle prossime elezioni: Netanyahu “sa solo minacciare per poi far trapelare che intendeva [fare qualcosa] ma gli è stato impedito […]. Non ci sarà data un’altra occasione simile [per colpire l’Iran]”…

https://www.piccolenote.it/mondo/usa-iran-diplomazia-e-sabotaggi
È morto Papa Francesco: ieri l'ultimo messaggio contro il riarmo
https://it.insideover.com/religioni/e-morto-papa-francesco-ieri-lultimo-messaggio-per-la-pace-e-contro-il-riarmo.html
...Il tavolo con Gesù e i due discepoli incontrati per strada sta dietro, oltre la finestra passavivande, come se si trattasse di un tavolo qualunque, un tavolo tra i tanti. Oltretutto da questo punto di osservazione di uno dei commensali si scorge solo una mano che gesticola: il resto della figura è nascosta dalla parete...

https://www.piccolenote.it/riquadri/velazquez-la-domestica-di-emmaus
Siamo venuti qui per “iniziare a confrontarci sulle linee generali più specifiche su cosa sia necessario per porre fine alla guerra” ucraina e se questa sia una guerra a cui si può porre fine o meno. Così il Segretario di Stato americano Marco Rubio a margine del summit dei “volenterosi” europei...

“Se ciò non è possibile, se siamo così distanti [da ucraini e gli europei] da rendere impossibile che ciò avvenga, allora ritengo che il presidente arriverà probabilmente al punto in cui dirà che abbiamo chiuso”, ha aggiunto. E, ancora più assertivo, ha concluso: “Non è la nostra guerra. Non l’abbiamo iniziata noi. Gli Stati Uniti hanno aiutato l’Ucraina negli ultimi tre anni e vogliamo che finisca, ma non è la nostra guerra”.
Lapidario, Rubio, che in questo modo ha messo i “volenterosi” e Zelensky con le spalle al muro. Se vorranno proseguire la guerra, dovranno farlo da soli…

https://www.piccolenote.it/mondo/rubio-quella-ucraina-non-e-nostra-guerra
Riportiamo quasi integralmente un articolo di Dennis Kucinich, pubblicato su The Kucinich Report. La Pietà di Michelangelo, una scultura più grande del naturale di Cristo crocifisso tenuto teneramente in grembo alla Madre Maria...

La contemplazione della Pietà dona la potente presenza del sacrificio e dell’accettazione divina, la vita evocata dalla pietra, che trascende la morte. I cristiani si avvicinano al Venerdì Santo con due potenti ricordi: il sacrificio e la redenzione di Cristo sulla Croce, e l’accettazione, l’amore e la compassione espressi attraverso la Pietà.

Innumerevoli immagini provenienti da Gaza, di morti improvvise di bambini, causate da bombardamenti, schegge, colpi d’arma da fuoco e genitori addolorati, evocano una moderna Pietà, che si verifica con terribile frequenza. A differenza del Cristo crocifisso di Michelangelo, i bambini morti sono raramente intatti…

https://www.piccolenote.it/mondo/la-croce-e-la-pieta-la-passione-della-palestina
Rubio: quella in Ucraina non è la nostra guerra
https://it.insideover.com/politica/rubio-quella-in-ucraina-non-e-la-nostra-guerra.html
La Croce e la Pietà. La Passione della Palestina
https://it.insideover.com/guerra/la-croce-e-la-pieta-la-passione-della-palestina.html
Una presa di posizione forte la lettera firmata da decine di esponenti del Board of Deputies of British Jews, il più importante organismo ebraico della Gran Bretagna (e secondo per antichità solo all’Initiation Society). La lettera aperta, pubblicata sul Financial Times del 16 aprile, condanna senza mezzi termini le brutalità che si consumano contro i palestinesi, a Gaza e in Cisgiordania, e lamenta come, a causa della scelta delle armi rispetto alla diplomazia, gli ostaggi non siano ancora stati liberati, oltre a stigmatizzare la deriva estremista del governo.

...la dichiarazione di Balfour, la missiva...considerata l’atto fondativo dello Stato di Israele, fu indirizzata al presidente del Board of Deputies of British Jews, Lord Walter Rothschild...

https://www.piccolenote.it/mondo/il-piu-autorevole-organismo-ebraico-della-gran-bretagna-chiede-la-fine-della-guerra-contro-i-palestinesi
Trump ha annullato un attacco all’Iran: la rivelazione bomba dal New York Times ha fatto presto il giro del mondo. L’attacco contro gli impianti nucleari iraniani, attentamente pianificato dagli strateghi israeliani, doveva aver luogo a maggio, ma il presidente americano ha prima bocciato l’idea per poi aprire ai negoziati. Un’apertura rivelata urbi et orbi nel corso della conferenza stampa congiunta con Netanyahu, sbarcato alla Casa Bianca per forzare la mano a Trump e tornato in patria a mani vuote.

Trump ha dato retta agli esponenti della sua amministrazione meno inclini a tale follia, che avrebbe trascinato l’America in una nuova guerra mediorientale, respingendo i pareri dei falchi di cui si sono fatti portavoce sia il Consigliere per la Sicurezza nazionale Michael Waltz che il capo del Centcom, generale Michael Kurilla, il cui mandato per fortuna è in scadenza…

https://www.piccolenote.it/mondo/trump-ha-fermato-un-attacco-alliran
Trump ha fermato un attacco all'Iran
https://it.insideover.com/politica/trump-ha-fermato-un-attacco-alliran.html

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06.04.202507:47
Un video svela come l'attacco al convoglio umanitario che si era precipitato a soccorrere alcune vittime di un precedente attacco israeliano sia stato deliberato, smascherando le bugie dell'IDF che avevano parlato di un incidente. Il filmato è stato rinvenuto per caso sul cellulare di uno dei paramedici trovato insieme agli altri 14 operatori umanitari uccisi nell'occasione e sotterrati poi in una fossa comune verso la fine di marzo.

Il video è stato divulgato dal New York Times ed è stato rilanciato persino dal Jerusalem Post, ricordando che quando gli organismi internazionali avevano denunciato l'eccidio, un portavoce dell'esercito israeliano aveva dichiarato al NYT che l’IDF aveva attaccato diversi veicoli che "'avanzavano in modo sospetto senza fari o segnali di emergenza verso le truppe israeliane, spingendole a sparare'".
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07.04.202506:46
Sabato 5 aprile migliaia di manifestanti sono scesi sabato nelle strade di Roma per protestare contro la militarizzazione dell’UE.

La manifestazione è stata guidata dal Movimento Cinque Stelle (M5S) e dal suo leader, l'ex Primo Ministro Giuseppe Conte, per protestare contro il piano del blocco di utilizzare fino a 800 miliardi di euro per rafforzare il complesso militare-industriale dell'Unione Europea.

“No al riarmo! Fermiamoli”, ha annunciato Conte sul suo account X.

Nei video pubblicati dal politico, si vede una folla di migliaia di persone marciare per le strade di Roma, sventolando bandiere italiane e striscioni con slogan come "Basta soldi per le armi" e "No al riarmo".

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha proposto un massiccio piano di riarmo, con l'intenzione di attingere fino a 800 miliardi di euro di debito e agevolazioni fiscali. Il cosiddetto piano ReArm mira a contrastare una presunta minaccia proveniente dalla Russia, idea che Mosca ha liquidato come infondata.
21.04.202508:45
Nella conferenza stampa Netanyahu-Trump a conclusione della visita del premier israeliano negli Usa si è parlato, e molto, del futuro di Gaza. Nella nota di ieri accennavamo come, nonostante la profusione di affetti del presidente americano verso il suo interlocutore e il suo Paese, le posizioni tra i due fossero discorsi. Lo spiega meglio e nel dettaglio Amor Tibon su Haaretz, in un articolo di grande interesse.

IL FUTURO DI GAZA
Tibon ricorda quando a febbraio Trump espose il suo stralunato piano sulla Riviera di Gaza e l’annesso sfollamento dei palestinesi, ricordando la sua insistenza sul punto e le diuturne polemiche successive e la contrarietà dei Paesi arabi. “Questa volta – scrive Tibon – il piano per la Striscia di Gaza è stato solo brevemente accennato da Trump...ha affermato di apprezzare ancora questo piano, ma ha aggiunto di essere aperto anche ad ‘altri’ piani sul ​​futuro della Striscia”…

https://www.piccolenote.it/mondo/gaza-le-divergenze-tra-trump-e-netanyahu
Netanyahu non incassa la luce verde per un attacco all’Iran, motivo principale del suo improvviso viaggio negli States. Anzi, nel corso della conferenza stampa congiunta, Trump ha annunciato che i colloqui con Teheran sono iniziati. Ed è questa l’unica vera novità emersa da questo viaggio.

GAZA: IL GENOCIDIO PUÒ PROSEGUIRE

Quanto a Gaza, Trump ha fatto parlare Netanyahu, il quale ha sgranato il suo noto programma di sfollamento dei palestinesi, che fa discendere dalla proposta di Trump sulla Riviera dei sogni/incubi da costruire in loco.
Tragicamente ironico il passaggio nel quale Netanyahu ha dichiarato che questa prospettiva renderà liberi i palestinesi, che finora “si sono rinchiusi” di loro spontanea volontà nella Striscia, negando che quella prigione a cielo aperto era invece sigillata da sbarre d’acciaio erette dal suo Paese…

https://www.piccolenote.it/mondo/iran-trump-frena-la-guerra-di-netanyahu
Riportiamo quasi integralmente un articolo di Dennis Kucinich, pubblicato su The Kucinich Report. La Pietà di Michelangelo, una scultura più grande del naturale di Cristo crocifisso tenuto teneramente in grembo alla Madre Maria...

La contemplazione della Pietà dona la potente presenza del sacrificio e dell’accettazione divina, la vita evocata dalla pietra, che trascende la morte. I cristiani si avvicinano al Venerdì Santo con due potenti ricordi: il sacrificio e la redenzione di Cristo sulla Croce, e l’accettazione, l’amore e la compassione espressi attraverso la Pietà.

Innumerevoli immagini provenienti da Gaza, di morti improvvise di bambini, causate da bombardamenti, schegge, colpi d’arma da fuoco e genitori addolorati, evocano una moderna Pietà, che si verifica con terribile frequenza. A differenza del Cristo crocifisso di Michelangelo, i bambini morti sono raramente intatti…

https://www.piccolenote.it/mondo/la-croce-e-la-pieta-la-passione-della-palestina
Siamo venuti qui per “iniziare a confrontarci sulle linee generali più specifiche su cosa sia necessario per porre fine alla guerra” ucraina e se questa sia una guerra a cui si può porre fine o meno. Così il Segretario di Stato americano Marco Rubio a margine del summit dei “volenterosi” europei...

“Se ciò non è possibile, se siamo così distanti [da ucraini e gli europei] da rendere impossibile che ciò avvenga, allora ritengo che il presidente arriverà probabilmente al punto in cui dirà che abbiamo chiuso”, ha aggiunto. E, ancora più assertivo, ha concluso: “Non è la nostra guerra. Non l’abbiamo iniziata noi. Gli Stati Uniti hanno aiutato l’Ucraina negli ultimi tre anni e vogliamo che finisca, ma non è la nostra guerra”.
Lapidario, Rubio, che in questo modo ha messo i “volenterosi” e Zelensky con le spalle al muro. Se vorranno proseguire la guerra, dovranno farlo da soli…

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29.03.202507:38
Ogni 45 minuti Israele uccide un bambino a Gaza. Una media di 30 bambini uccisi ogni giorno negli ultimi 535 giorni. Dal 7 ottobre 2023 Israele ha ucciso almeno 17.400 bambini, di cui circa 15.600 sono stati identificati. Molti altri sono sepolti sotto le macerie, di cui la maggior parte sono probabilmente morti. E quella resterà la loro tomba per sempre.

Proprio in questi giorni il Ministero della Salute di Gaza ha pubblicato un documento di 1.516 pagine in cui sono elencati i nomi dei palestinesi uccisi durante la guerra genocida di Israele contro l'enclave tra il 7 ottobre 2023 e il 23 marzo 2025. Tra questi, oltre 15.600 bambini in 474 pagine. Le prime 27 delle quali sono dedicate ai neonati uccisi prima del loro primo compleanno. 876 bambini, ovvero il 5,7% dei bambini uccisi, avevano meno di un anno.

Tra il 7 ottobre 2023 e il 23 marzo 2025, Israele ha ucciso 15.613 bambini e ne ha feriti 33.900.
La visita di Netanyahu negli Stati Uniti ha diversi scopi. Anzitutto rinverdire la posizione internazionale del premier israeliano. Infatti, il viaggio negli States, che segue l’incontro a Gerusalemme con il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis e la successiva visita in Ungheria, mette evidenza l’impunità del premier israeliano rispetto al mandato di arresto emesso dal Tribunale penale internazionale. In questo modo, cioè, Netanyahu fa vedere che è libero di incontrare i leader di altri Paesi e muoversi nel mondo.

Dimostrazione di forza a uso interno

Il secondo scopo della visita è puntellare la propria posizione interna. Infatti, questa vacilla sotto i colpi dello scandalo Qatargate...


https://www.piccolenote.it/mondo/netanyahu-da-trump-e-lossessione-iran
Oggi è il giorno in cui in Israele si fa memoria dell’Olocausto. Al suono delle sirene il Paese si è fermato per due minuti. Riproponiamo ampi brani di un articolo che Gideon Levy ha scritto per questa occasione e pubblicato da Haaretz. “Israele non sta commettendo un olocausto contro il popolo palestinese. Negli ultimi 19 mesi, tuttavia, ci si è avvicinato a una velocità spaventosa. Questo va detto e oggi deve essere sottolineato ancora di più”…

…“Fin da bambino, ho sempre immaginato un grande fuoco che consumava tutto al suono della sirena. Prima della guerra di Gaza, immaginavo gli ebrei che bruciavano al suo interno; quest’anno vedrò anche i bambini bruciati vivi la settimana scorsa nella loro tenda rifugio a Khan Yunis, e con loro migliaia di bambini, donne e uomini che Israele ha ucciso senza pietà”…

https://www.piccolenote.it/mondo/gideon-levy-e-il-giorno-in-cui-israele-fa-memoria-dellolocausto
All’interno dell’amministrazione Trump si sta giocando una partita cruciale sull’Iran che deciderà se sarà pace o guerra, nel qual caso si aprirebbe un vaso di pandora di ripercussioni globali. E Israele sta facendo di tutto per trascinare l’America in questa nefasta avventura.

Israele, non il solo Netanyahu, come evidenziano la dichiarazioni dei leader dell’opposizione a commento dell’articolo del New York Times che rivelava come Trump avesse bloccato un attacco contro Teheran.

Così Yair Lapid, leader del partito Yesh Atid: “A ottobre avevo proposto di attaccare i giacimenti petroliferi dell’Iran, ma Netanyahu aveva paura e non l’ha fatto”. Così Naftali Bennett, probabile sfidante di Netanyahu alle prossime elezioni: Netanyahu “sa solo minacciare per poi far trapelare che intendeva [fare qualcosa] ma gli è stato impedito […]. Non ci sarà data un’altra occasione simile [per colpire l’Iran]”…

https://www.piccolenote.it/mondo/usa-iran-diplomazia-e-sabotaggi
Il negoziato tra Stati Uniti e Iran in Oman è iniziato bene. Lo hanno detto sia l’inviato di Washington Steve Witkoff che il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araqchi, a capo delle rispettive delegazioni.

“Rispetto” e “clima costruttivo” sono state le parole chiave usate dai due, che hanno avuto anche un breve faccia a faccia, eccezione alla regola che vede i colloqui svolgersi in forma indiretta, con i padroni di casa a fare la spola dall’una all’altra delegazione per riferire all’una i messaggi dell’altra.

https://www.piccolenote.it/mondo/iran-gli-usa-consentono-che-abbia-il-nucleare-per-uso-civile
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