

27.04.202509:17
A me tutta questa estasi nei confronti delle armi e della catastrofe globale, sta suscitando invece sentimenti di profondo amore e gratitudine nei confronti della ghigliottina.
🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
转发自:
Lettera da Mosca

27.04.202507:24
IRAN - Il New York Times, citando fonti iraniane, scrive che il disastro nel porto iraniano è stato causato dall'esplosione di container di combustibile solido per missili importati dalla Cina. Non è chiaro se si sia trattato di un incidente o di un sabotaggio.
27.04.202507:19
L’ora più buia dell’Europa che si riarma e minaccia
di Pino Arlacchi
Ci dibattiamo nella melma di un’Europa ricaduta nell’inciviltà e nella barbarie, dove sulla bocca delle sue élite, dopo 80 anni di pace, ricompaiono parole di guerra e di aggressione. Bruxelles, Parigi, Londra e Berlino sembrano immemori della lezione di due guerre mondiali che hanno portato il continente sull’orlo dell’autodistruzione. La leadership europea appare rinchiusa dentro un delirio antirusso del tutto gratuito, non condiviso dagli Stati Uniti e osservato con sconcerto dal resto del pianeta, e che non cesserà prima di aver fatto ingenti danni.
In questa ora buia è importante riflettere sugli strumenti di contrasto, sulle forze della pace che sono comunque in campo. A cominciare dal diritto internazionale che Von der Leyen e soci stanno calpestando impunemente. Il piano europeo di riarmo, accompagnato da una retorica apocalittica che dipinge la Russia nei termini di una minaccia esistenziale, rappresenta una palese violazione dei principi fondamentali che governano la comunità internazionale. L’articolo 2(4) della Carta delle Nazioni Unite non lascia spazio a interpretazioni ambigue: “I membri devono astenersi nelle loro relazioni internazionali dalla minaccia o dall’uso della forza contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica di qualsiasi Stato”. Questa norma imperativa del diritto globale viene oggi oltraggiata dalle istituzioni europee con una disinvoltura che dovrebbe allarmare ogni cittadino consapevole. La Russia post-comunista è rientrata da 36 anni nel palcoscenico della politica estera con un programma di tranquilla cooperazione multilaterale. Ha dimostrato ampiamente il suo desiderio di amicizia e di collaborazione con l’Europa occidentale e ha normalizzato i suoi rapporti con gli Stati Uniti fino in pratica a pochi anni fa. Ha aderito agli Accordi di Helsinki, ha rispettato il Trattato di non proliferazione nucleare, ha concluso numerosi patti sulla limitazione degli armamenti. Non si è trattato di gesti simbolici. La Russia di Eltsin e Putin ha smantellato l’Armata rossa, riducendo e non aumentando le spese militari fino allo scoppio della guerra in Ucraina. Qual è stata la risposta occidentale a questi sforzi? Un progressivo accerchiamento strategico, l’espansione della Nato – un relitto della guerra fredda, un morto che ha camminato fino ai confini russi – e ora, come culmine di questa strategia, un programma di riarmo giustificato dalla narrazione paranoide di una Russia determinata a invadere l’Europa occidentale.
Un elemento rivelatore della natura aggressiva di questo piano è la sua stessa esistenza in parallelo con la Nato. Se la minaccia russa fosse reale e l’intento del piano puramente difensivo, perché non utilizzare i meccanismi già esistenti dell’Alleanza atlantica? La maggior parte degli Stati membri dell’Ue appartiene già alla Nato, la cui ragion d’essere è precisamente la difesa collettiva, sancita dall’articolo 5 del suo Trattato istitutivo. Questa ridondanza degli strumenti militari tradisce l’intenzione non di proteggere ma di proiettare potenza, non di difendersi da minacce tangibili ma di aggredire. Un arsenale difensivo non necessita di una stampella aggiuntiva quando esso esiste proprio per questo scopo. La verità è che questo piano è una svolta militarista mascherata da prudenza strategica. Questa spinta guerrafondaia non è solo platealmente infondata, ma costituisce essa stessa una minaccia all’uso della forza. Presentare un Paese come aggressore incombente, in assenza di prove, serve solo a provocare, ad alimentare una spirale di tensione che potrebbe sfuggire al controllo delle parti. E trasformarsi in una profezia che si auto-adempie, dove il nemico immaginario è costretto a trasformarsi in nemico reale. Che in questo caso coincide, guarda un po’, con la maggiore potenza atomica del pianeta.
Segue...
di Pino Arlacchi
Ci dibattiamo nella melma di un’Europa ricaduta nell’inciviltà e nella barbarie, dove sulla bocca delle sue élite, dopo 80 anni di pace, ricompaiono parole di guerra e di aggressione. Bruxelles, Parigi, Londra e Berlino sembrano immemori della lezione di due guerre mondiali che hanno portato il continente sull’orlo dell’autodistruzione. La leadership europea appare rinchiusa dentro un delirio antirusso del tutto gratuito, non condiviso dagli Stati Uniti e osservato con sconcerto dal resto del pianeta, e che non cesserà prima di aver fatto ingenti danni.
In questa ora buia è importante riflettere sugli strumenti di contrasto, sulle forze della pace che sono comunque in campo. A cominciare dal diritto internazionale che Von der Leyen e soci stanno calpestando impunemente. Il piano europeo di riarmo, accompagnato da una retorica apocalittica che dipinge la Russia nei termini di una minaccia esistenziale, rappresenta una palese violazione dei principi fondamentali che governano la comunità internazionale. L’articolo 2(4) della Carta delle Nazioni Unite non lascia spazio a interpretazioni ambigue: “I membri devono astenersi nelle loro relazioni internazionali dalla minaccia o dall’uso della forza contro l’integrità territoriale o l’indipendenza politica di qualsiasi Stato”. Questa norma imperativa del diritto globale viene oggi oltraggiata dalle istituzioni europee con una disinvoltura che dovrebbe allarmare ogni cittadino consapevole. La Russia post-comunista è rientrata da 36 anni nel palcoscenico della politica estera con un programma di tranquilla cooperazione multilaterale. Ha dimostrato ampiamente il suo desiderio di amicizia e di collaborazione con l’Europa occidentale e ha normalizzato i suoi rapporti con gli Stati Uniti fino in pratica a pochi anni fa. Ha aderito agli Accordi di Helsinki, ha rispettato il Trattato di non proliferazione nucleare, ha concluso numerosi patti sulla limitazione degli armamenti. Non si è trattato di gesti simbolici. La Russia di Eltsin e Putin ha smantellato l’Armata rossa, riducendo e non aumentando le spese militari fino allo scoppio della guerra in Ucraina. Qual è stata la risposta occidentale a questi sforzi? Un progressivo accerchiamento strategico, l’espansione della Nato – un relitto della guerra fredda, un morto che ha camminato fino ai confini russi – e ora, come culmine di questa strategia, un programma di riarmo giustificato dalla narrazione paranoide di una Russia determinata a invadere l’Europa occidentale.
Un elemento rivelatore della natura aggressiva di questo piano è la sua stessa esistenza in parallelo con la Nato. Se la minaccia russa fosse reale e l’intento del piano puramente difensivo, perché non utilizzare i meccanismi già esistenti dell’Alleanza atlantica? La maggior parte degli Stati membri dell’Ue appartiene già alla Nato, la cui ragion d’essere è precisamente la difesa collettiva, sancita dall’articolo 5 del suo Trattato istitutivo. Questa ridondanza degli strumenti militari tradisce l’intenzione non di proteggere ma di proiettare potenza, non di difendersi da minacce tangibili ma di aggredire. Un arsenale difensivo non necessita di una stampella aggiuntiva quando esso esiste proprio per questo scopo. La verità è che questo piano è una svolta militarista mascherata da prudenza strategica. Questa spinta guerrafondaia non è solo platealmente infondata, ma costituisce essa stessa una minaccia all’uso della forza. Presentare un Paese come aggressore incombente, in assenza di prove, serve solo a provocare, ad alimentare una spirale di tensione che potrebbe sfuggire al controllo delle parti. E trasformarsi in una profezia che si auto-adempie, dove il nemico immaginario è costretto a trasformarsi in nemico reale. Che in questo caso coincide, guarda un po’, con la maggiore potenza atomica del pianeta.
Segue...
转发自:
Byoblu

26.04.202522:02
"Non sono un criminale. Non c’è stato un processo. Eppure hanno deciso che non potevo parlare in TV."
Solovyev – uno dei più noti giornalisti russi – viene cancellato da una puntata di Giletti in Rai.
Censura. Vera. Reale. Ordinata dall’alto.
Ma la voce che la TV di Stato cancella, ByoBlu la trasmette.
Perché ByoBlu è l’unica vera TV pubblica del Paese.
Una TV che non risponde ai partiti né alle pressioni delle istituzioni, ma solo ai cittadini.
Vladimir Solovyev a DEEP STATE - OLTRE I GOVERNI.
📺 Guardaci in Tv – Canale 262 del digitale terrestre, Canale 816 di Sky, Canale 462 di TivùSat
🌐 Live streaming su go.byoblu.com/live
📲 Live sulla App 'Byoblu' negli store
💬 Canale WhatsApp: BYOBLU, la Tv dei cittadini | WhatsApp Channel
📣 Scarica e diffondi i nostri video https://t.me/byoblumedia
Solovyev – uno dei più noti giornalisti russi – viene cancellato da una puntata di Giletti in Rai.
Censura. Vera. Reale. Ordinata dall’alto.
Ma la voce che la TV di Stato cancella, ByoBlu la trasmette.
Perché ByoBlu è l’unica vera TV pubblica del Paese.
Una TV che non risponde ai partiti né alle pressioni delle istituzioni, ma solo ai cittadini.
Vladimir Solovyev a DEEP STATE - OLTRE I GOVERNI.
📺 Guardaci in Tv – Canale 262 del digitale terrestre, Canale 816 di Sky, Canale 462 di TivùSat
🌐 Live streaming su go.byoblu.com/live
📲 Live sulla App 'Byoblu' negli store
💬 Canale WhatsApp: BYOBLU, la Tv dei cittadini | WhatsApp Channel
📣 Scarica e diffondi i nostri video https://t.me/byoblumedia
转发自:
L'Indipendente

26.04.202514:48
Iran, esplosione nel porto di Bandar Abbas: almeno 115 feriti
La violenta esplosione di un container ha scosso stamane il porto di Shahid Rajaee nella città di Bandar Abbas, nel sud dell’Iran, provocando almeno 115 feriti e danneggiando edifici e automobili parcheggiate. Al momento non ci sono vittime confermate, tuttavia si teme che ci siano persone sotto le macerie. I media locali escludono al momento un sabotaggio estero, parlando di un incidente. La National Petroleum Refining and Distribution Company dell’Iran ha comunicato che l’esplosione «non ha avuto alcuna relazione con le raffinerie, i serbatoi di carburante, il complesso di distribuzione e gli oleodotti» della zona e che «gli impianti situati nella regione di Bandar Abbas sono attualmente operativi».
---
✍️ Abbonati per sostenere il nostro lavoro e avere accesso a tutti i nostri servizi.
La violenta esplosione di un container ha scosso stamane il porto di Shahid Rajaee nella città di Bandar Abbas, nel sud dell’Iran, provocando almeno 115 feriti e danneggiando edifici e automobili parcheggiate. Al momento non ci sono vittime confermate, tuttavia si teme che ci siano persone sotto le macerie. I media locali escludono al momento un sabotaggio estero, parlando di un incidente. La National Petroleum Refining and Distribution Company dell’Iran ha comunicato che l’esplosione «non ha avuto alcuna relazione con le raffinerie, i serbatoi di carburante, il complesso di distribuzione e gli oleodotti» della zona e che «gli impianti situati nella regione di Bandar Abbas sono attualmente operativi».
---
✍️ Abbonati per sostenere il nostro lavoro e avere accesso a tutti i nostri servizi.
转发自:
InsideOver



26.04.202513:29
Virginia Giuffre, principale accusatrice di Jeffrey Epstein e del principe Andrea, è morta per un apparente suicidio all’età di 41 anni nella sua casa in Australia.
Giuffre era la principale accusatrice di Jeffrey Epstein, il finanziere americano morto per un misterioso e apparente suicidio nel 2019 mentre era in carcere a New York, accusato di sfruttamento sessuale di minori. Nei primi anni 2000, Giuffre aveva denunciato Epstein per essere stata usata come “schiava sessuale” dal magnate.
Nel 2019 Giuffre aveva postato su X: "Sto rendendo noto pubblicamente che in nessun modo, forma o figura sono suicida. Troppe persone cattive vogliono silenziarmi".
https://it.insideover.com/societa/e-morta-virginia-giuffre-laccusatrice-di-epstein-e-del-principe-andrea-si-e-suicidata.html
Giuffre era la principale accusatrice di Jeffrey Epstein, il finanziere americano morto per un misterioso e apparente suicidio nel 2019 mentre era in carcere a New York, accusato di sfruttamento sessuale di minori. Nei primi anni 2000, Giuffre aveva denunciato Epstein per essere stata usata come “schiava sessuale” dal magnate.
Nel 2019 Giuffre aveva postato su X: "Sto rendendo noto pubblicamente che in nessun modo, forma o figura sono suicida. Troppe persone cattive vogliono silenziarmi".
https://it.insideover.com/societa/e-morta-virginia-giuffre-laccusatrice-di-epstein-e-del-principe-andrea-si-e-suicidata.html






27.04.202509:07
Per gli amanti della grande musica.
🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
转发自:
InsideOver



27.04.202507:24
Parigi: all'alba di martedì 22 aprile la polizia francese ha fatto irruzione violentemente nell'abitazione del giornalista indipendente Shahin Hazamy. Hazamy, cittadino francese e iraniano, è stato arrestato intorno alle 6:14.
I post di Hazamy sui social media mostrano il suo sostegno a gruppi di resistenza palestinese e libanese, così come le foto scattate durante le recenti visite in Libano. Hazamy aveva anche espresso solidarietà a Mahdieh Esfandiari, un accademico iraniano detenuto a Lione con accuse simili a quelle mosse ad Hazamy stesso.
Hazamy è stato arrestato con violenza davanti alla moglie e ai due bambini piccoli, di 1 e 3 anni.
Hazamy sarà processato a luglio per "apologia del terrorismo" come ha affermato l'ufficio del procuratore: "Hazamy è stato convocato a un'udienza il 3 luglio per aver tollerato il terrorismo attraverso comunicazioni online in pubblico".
I post di Hazamy sui social media mostrano il suo sostegno a gruppi di resistenza palestinese e libanese, così come le foto scattate durante le recenti visite in Libano. Hazamy aveva anche espresso solidarietà a Mahdieh Esfandiari, un accademico iraniano detenuto a Lione con accuse simili a quelle mosse ad Hazamy stesso.
Hazamy è stato arrestato con violenza davanti alla moglie e ai due bambini piccoli, di 1 e 3 anni.
Hazamy sarà processato a luglio per "apologia del terrorismo" come ha affermato l'ufficio del procuratore: "Hazamy è stato convocato a un'udienza il 3 luglio per aver tollerato il terrorismo attraverso comunicazioni online in pubblico".
27.04.202507:19
Il concetto di “difesa preventiva” che serpeggia nei documenti strategici europei è particolarmente insidioso. Il diritto internazionale riconosce la legittima difesa solo di fronte a minacce concrete e imminenti, non sulla base di ipotetici scenari futuri o peggio, di pregiudizi fasulli. Quando un’entità politica come l’Unione europea inizia a giustificare il proprio riarmo con la necessità di prevenire attacchi di cui non esiste alcuna evidenza, non sta facendo altro che minacciare l’uso della forza, violando flagrantemente l’articolo 2(4) della Carta Onu.
Ci sono diverse strade che possono essere seguite per punire questa illegalità. C’è la possibilità di un ricorso alla Corte europea di giustizia da parte di una persona fisica o giuridica o di un tribunale nazionale Ue che denunci la violazione dell’articolo 21 del trattato dell’Unione europea, che stabilisce che l’azione internazionale dell’Unione deve rispettare la Carta delle Nazioni Unite. C’è la possibilità che la Russia denunci i singoli Stati dell’Ue (che, come tale, non è nell’Onu) alla massima istituzione del diritto mondiale che è la Corte internazionale di giustizia, organo Onu custode dei trattati interstatali e della stessa Carta. Ma c’è anche la possibilità che il Consiglio di sicurezza o, meglio, l’Assemblea generale dell’Onu richieda alla Corte internazionale di giustizia un parere sul tema. Il parere non sarebbe vincolante, ma il suo contenuto – se conforme allo spirito e alla lettera della Carta – avrebbe un forte impatto sulla pretesa dell’Ue di detenere la leadership del rispetto del diritto internazionale. Sarebbe un monito verso l’abbandono della retorica bellicista e verso il ritorno ai principi di fondo, pacifici e progressivi, dell’integrazione europea.
🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Ci sono diverse strade che possono essere seguite per punire questa illegalità. C’è la possibilità di un ricorso alla Corte europea di giustizia da parte di una persona fisica o giuridica o di un tribunale nazionale Ue che denunci la violazione dell’articolo 21 del trattato dell’Unione europea, che stabilisce che l’azione internazionale dell’Unione deve rispettare la Carta delle Nazioni Unite. C’è la possibilità che la Russia denunci i singoli Stati dell’Ue (che, come tale, non è nell’Onu) alla massima istituzione del diritto mondiale che è la Corte internazionale di giustizia, organo Onu custode dei trattati interstatali e della stessa Carta. Ma c’è anche la possibilità che il Consiglio di sicurezza o, meglio, l’Assemblea generale dell’Onu richieda alla Corte internazionale di giustizia un parere sul tema. Il parere non sarebbe vincolante, ma il suo contenuto – se conforme allo spirito e alla lettera della Carta – avrebbe un forte impatto sulla pretesa dell’Ue di detenere la leadership del rispetto del diritto internazionale. Sarebbe un monito verso l’abbandono della retorica bellicista e verso il ritorno ai principi di fondo, pacifici e progressivi, dell’integrazione europea.
🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
转发自:
La terza ROMA



26.04.202519:38
Arrestato l'autore dell'omicidio del generale Moskalik.
▪️L'FSB ha annunciato la cattura dell'agente ucraino Ignat Kuzin, autore dell'attentato costato la vita al generale Moskalik.
▪️Kuzin, ha gia confessato di essere l'autore materiale dell'attentato. È stato lui a parcheggiare l'auto con l'esplosivo, ed a piazzare una telecamera nell'auto. Il dispositivo è stato poi attivato da lontano, al momento che il generale era vicino al mezzo.
▪️L'attentatore era fuggito in Turchia, dove è stato arrestato dalla polizia turca ed immediatamente trasferito in Russia.
❗I servizi ucraini sono gestiti dal Mi6, quindi il merito di questo attentato va diviso in due. Del resto sono proprio gli inglesi i più propensi a sabotare le trattative di pace.
https://t.me/terzaroma
▪️L'FSB ha annunciato la cattura dell'agente ucraino Ignat Kuzin, autore dell'attentato costato la vita al generale Moskalik.
▪️Kuzin, ha gia confessato di essere l'autore materiale dell'attentato. È stato lui a parcheggiare l'auto con l'esplosivo, ed a piazzare una telecamera nell'auto. Il dispositivo è stato poi attivato da lontano, al momento che il generale era vicino al mezzo.
▪️L'attentatore era fuggito in Turchia, dove è stato arrestato dalla polizia turca ed immediatamente trasferito in Russia.
❗I servizi ucraini sono gestiti dal Mi6, quindi il merito di questo attentato va diviso in due. Del resto sono proprio gli inglesi i più propensi a sabotare le trattative di pace.
https://t.me/terzaroma
转发自:
Giubbe Rosse

26.04.202514:46
🇯🇵🇨🇳🇺🇸 IL GIAPPONE RESISTERÀ AGLI SFORZI DI TRUMP DI FORMARE UN BLOCCO COMMERCIALE CONTRO LA CINA
Fonte: Japan Times
🟥 SOSTIENI GIUBBE ROSSE
Telegram | Portale | Ultim'ora | X | Facebook | Instagram | YouTube
Fonte: Japan Times
Il Giappone intende respingere qualsiasi sforzo degli Stati Uniti per portarlo in un blocco economico allineato contro la Cina a causa dell'importanza dei legami commerciali di Tokyo con Pechino, secondo gli attuali ed ex funzionari del governo giapponese.
Come molti altri paesi, il Giappone sta cercando di ottenere un sollievo permanente dai dazi del presidente Donald Trump affrontando le preoccupazioni degli Stati Uniti nei settori del commercio bilaterale, tra cui le automobili e l'agricoltura. I funzionari, che hanno chiesto di non essere identificati, hanno detto che il Giappone sta spingendo per raggiungere un accordo prima della scadenza dell'attuale tregua di 90 giorni delle tariffe, con una persona che ha detto che il paese spera di finalizzare un accordo intorno al vertice del Gruppo dei Sette a giugno.
Allo stesso tempo, i funzionari hanno detto che il Giappone non vuole essere coinvolto in alcuno sforzo degli Stati Uniti per massimizzare la pressione commerciale sulla Cina, frenando la propria interazione economica con Pechino, che è il più grande partner commerciale di Tokyo e un'importante fonte di beni e materie prime.
Sebbene gli Stati Uniti non abbiano fatto alcuna richiesta specifica al Giappone per quanto riguarda la Cina, Tokyo darebbe la priorità ai propri interessi se ciò accadesse, dicono i funzionari giapponesi. Uno dei funzionari ha aggiunto che il Giappone ha comunicato alla Cina in più occasioni di non essere completamente allineato con gli Stati Uniti sulle esportazioni di chip e sulle restrizioni ai semiconduttori.
🟥 SOSTIENI GIUBBE ROSSE
Telegram | Portale | Ultim'ora | X | Facebook | Instagram | YouTube
转发自:
InsideOver



26.04.202513:28
“Hamas è pronta a uno scambio di prigionieri in un’unica tranche e a una tregua di cinque anni”, ha detto un funzionario di Hamas mentre una delegazione del suo gruppo ha incontrato i mediatori al Cairo.
Il 17 aprile Hamas, che si oppone a un accordo di cessate il fuoco “parziale”, ha respinto una proposta israeliana che prevedeva una tregua di 45 giorni in cambio della restituzione di 10 ostaggi viventi.
Il gruppo ha sempre chiesto che un accordo di tregua porti alla fine della guerra, al completo ritiro israeliano da Gaza, allo scambio di prigionieri e all’ingresso immediato e sufficiente di aiuti umanitari nel territorio palestinese devastato dal genocidio.
Ora cosa dirà Netanyahu? https://it.insideover.com/guerra/hamas-pronti-a-liberare-tutti-gli-ostaggi-la-mossa-che-spiazza-netanyahu.html
Il 17 aprile Hamas, che si oppone a un accordo di cessate il fuoco “parziale”, ha respinto una proposta israeliana che prevedeva una tregua di 45 giorni in cambio della restituzione di 10 ostaggi viventi.
Il gruppo ha sempre chiesto che un accordo di tregua porti alla fine della guerra, al completo ritiro israeliano da Gaza, allo scambio di prigionieri e all’ingresso immediato e sufficiente di aiuti umanitari nel territorio palestinese devastato dal genocidio.
Ora cosa dirà Netanyahu? https://it.insideover.com/guerra/hamas-pronti-a-liberare-tutti-gli-ostaggi-la-mossa-che-spiazza-netanyahu.html
转发自:
Russian Tour



27.04.202509:03
Se la sua idea di tregua fosse stata quella minchiata della "pace giusta" alle condizioni del perdente, sicuramente sarebbe stato un espertone super competente...
📱 Russian Tour
🌐 Russiantour.com
📱 Russian Tour
🌐 Russiantour.com
转发自:
InsideOver



27.04.202507:23
A Gaza è emergenza totale: il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP) ha annunciato di aver esaurito tutte le scorte di cibo disponibili nella Striscia, dopo oltre sette settimane senza l’ingresso di aiuti umanitari, bloccati da Israele dal 2 marzo. È intervenuto anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità per chiedere ad Israele di aprire all’ingresso di aiuti.
Le ultime scorte sono state distribuite alle cucine solidali, che a breve non potranno più garantire nemmeno un pasto caldo ad una popolazione stremata.
Da settimane queste cucine rappresentavano l'unico supporto costante per circa metà degli abitanti di Gaza, coprendo appena il 25% del fabbisogno alimentare quotidiano di tutta la Striscia.
Una catastrofe umanitaria senza precedenti che da 18 mesi si consuma sotto gli occhi del mondo.
#gazagenocide #israel #idf
Le ultime scorte sono state distribuite alle cucine solidali, che a breve non potranno più garantire nemmeno un pasto caldo ad una popolazione stremata.
Da settimane queste cucine rappresentavano l'unico supporto costante per circa metà degli abitanti di Gaza, coprendo appena il 25% del fabbisogno alimentare quotidiano di tutta la Striscia.
Una catastrofe umanitaria senza precedenti che da 18 mesi si consuma sotto gli occhi del mondo.
#gazagenocide #israel #idf


26.04.202523:17
Tra le varie cose interessanti successe oggi (ieri ormai) ne seleziono due.
La prima è ovviamente la dichiarazione di Gerasimov, ripresa poi da Zacharova, sull'effettiva presenza di militari nordcoreani nell'oblast' di Kursk e sull'importanza del contributo che hanno dato al recupero della regione (oggi l'ultimo centro abitato ancora in mano ucraina, Gronal, è stato ripreso dai russi. Chilometro quadrato di foresta in più o in meno, l'avventura oltreconfine è ufficialmente terminata). Che ci fossero lo si era capito, così come si era capito che non erano la manica di imbecilli che la stampa occidentale, inglese soprattutto, si era affrettata a rappresentare. Ora c'è da chiedersi se continueranno a combattere, entrando quindi in territorio ucraino, o per non rischiare incidenti diplomatici torneranno in patria o resteranno in Russia, magari a sorvegliare parte del confine. E c'è da chiedersi anche come mai proprio oggi la loro presenza e il loro impiego sono stati annunciati pubblicamente e con grande enfasi.
La prima è ovviamente la dichiarazione di Gerasimov, ripresa poi da Zacharova, sull'effettiva presenza di militari nordcoreani nell'oblast' di Kursk e sull'importanza del contributo che hanno dato al recupero della regione (oggi l'ultimo centro abitato ancora in mano ucraina, Gronal, è stato ripreso dai russi. Chilometro quadrato di foresta in più o in meno, l'avventura oltreconfine è ufficialmente terminata). Che ci fossero lo si era capito, così come si era capito che non erano la manica di imbecilli che la stampa occidentale, inglese soprattutto, si era affrettata a rappresentare. Ora c'è da chiedersi se continueranno a combattere, entrando quindi in territorio ucraino, o per non rischiare incidenti diplomatici torneranno in patria o resteranno in Russia, magari a sorvegliare parte del confine. E c'è da chiedersi anche come mai proprio oggi la loro presenza e il loro impiego sono stati annunciati pubblicamente e con grande enfasi.
转发自:
InsideOver



26.04.202517:38
Sabato 26 aprile il Cremlino ha affermato di aver cacciato le truppe ucraine dalla regione russa di Kursk dopo mesi di aspri combattimenti e per la prima volta ha riconosciuto la presenza di truppe nordcoreane in supporto alle sue forze nella zona.
Una cosa è certa: la spedizione nella regione russa di Kursk, a suo tempo esaltata come un colpo di genio dalla stampa occidentale, è stata un disastro. Doveva servire ad allontanare le forze russe dagli altri fronti, è non è successo. Colpisce, invece, l'incapacità dell'Europa di elaborare un'analisi realistica e concreta della situazione e di usarla per agire, invece di restare ancorata a una visione bellicistica in cui, sostanzialmente, l'Ucraina viene usata come scudo rispetto alla minaccia russa che ha provocato il famoso piano ReArm Europe.
👉🏻https://it.insideover.com/guerra/i-russi-riconquistano-kursk-e-con-lannuncio-mandano-messaggi-a-zelensky-e-alleuropa.html
Una cosa è certa: la spedizione nella regione russa di Kursk, a suo tempo esaltata come un colpo di genio dalla stampa occidentale, è stata un disastro. Doveva servire ad allontanare le forze russe dagli altri fronti, è non è successo. Colpisce, invece, l'incapacità dell'Europa di elaborare un'analisi realistica e concreta della situazione e di usarla per agire, invece di restare ancorata a una visione bellicistica in cui, sostanzialmente, l'Ucraina viene usata come scudo rispetto alla minaccia russa che ha provocato il famoso piano ReArm Europe.
👉🏻https://it.insideover.com/guerra/i-russi-riconquistano-kursk-e-con-lannuncio-mandano-messaggi-a-zelensky-e-alleuropa.html
转发自:
Lettera da Mosca



26.04.202513:43
ATTENTATO - Secondo informazioni attendibili ma da confermare, nei pressi di Bryansk sarebbe stato ucciso Evgeny Ritnikov, uno sviluppatore-chiave del sistema di guerra elettronica russo "Krasukha". Ritnikov sarebbe morto insieme con un collega nell'esplosione della sua auto nella notte tra il 17 e il 18 aprile.
转发自:
Giubbe Rosse



26.04.202513:26
🇷🇺 MCDONALD'S E MOLTI ALTRI MARCHI OCCIDENTALI PRESENTANO DOMANDA DI REGISTRAZIONE A ROSPATENT
McDonald's ha presentato una domanda di registrazione del marchio "Макдоналдс" a Rospatent, l'agenzia russa per la proprietà intellettuale. Secondo le informazioni disponibili, la domanda è stata depositata a dicembre 2024 e pubblicata da Rospatent nel 2025. Ad aprile 2025, la domanda è stata accettata per l'esame. L'obiettivo è registrare il marchio per la produzione e vendita di cibo e bevande, inclusi quelli a preparazione rapida, oltre a servizi di ristorazione e consegna in Russia. Gli esperti ritengono che le probabilità di registrazione siano elevate, poiché McDonald's ha mantenuto i diritti sui suoi marchi principali in Russia.
Inoltre, McDonald's ha depositato presso Rospatent oltre 50 domande di marchio, inclusi nuovi nomi per cibi, bevande e persino la "Università dell'Hamburgerologia", indicando un possibile interesse a rientrare nel mercato russo.
Oltre a McDonald's, Rospatent ha registrato i marchi Rolex, Chanel, Louis Vuitton, Kia, Hyundai e IKEA. Hanno presentato domanda di registrazione anche Coca-Cola, Starbucks, Mercedes, Microsoft, Nissan, Disney, Universal, Procter & Gamble, Pepsi, Moët Hennessy e altre aziende straniere. I marchi stessi non hanno annunciato pubblicamente né la registrazione dei marchi né la ripresa dell'attività nella Federazione Russa.
🟥 SOSTIENI GIUBBE ROSSE
Telegram | Portale | Ultim'ora | X | Facebook | Instagram | YouTube
McDonald's ha presentato una domanda di registrazione del marchio "Макдоналдс" a Rospatent, l'agenzia russa per la proprietà intellettuale. Secondo le informazioni disponibili, la domanda è stata depositata a dicembre 2024 e pubblicata da Rospatent nel 2025. Ad aprile 2025, la domanda è stata accettata per l'esame. L'obiettivo è registrare il marchio per la produzione e vendita di cibo e bevande, inclusi quelli a preparazione rapida, oltre a servizi di ristorazione e consegna in Russia. Gli esperti ritengono che le probabilità di registrazione siano elevate, poiché McDonald's ha mantenuto i diritti sui suoi marchi principali in Russia.
Inoltre, McDonald's ha depositato presso Rospatent oltre 50 domande di marchio, inclusi nuovi nomi per cibi, bevande e persino la "Università dell'Hamburgerologia", indicando un possibile interesse a rientrare nel mercato russo.
Oltre a McDonald's, Rospatent ha registrato i marchi Rolex, Chanel, Louis Vuitton, Kia, Hyundai e IKEA. Hanno presentato domanda di registrazione anche Coca-Cola, Starbucks, Mercedes, Microsoft, Nissan, Disney, Universal, Procter & Gamble, Pepsi, Moët Hennessy e altre aziende straniere. I marchi stessi non hanno annunciato pubblicamente né la registrazione dei marchi né la ripresa dell'attività nella Federazione Russa.
🟥 SOSTIENI GIUBBE ROSSE
Telegram | Portale | Ultim'ora | X | Facebook | Instagram | YouTube
转发自:
Tutti i fatti



27.04.202507:27
💣La potente esplosione verificatasi ieri nel porto iraniano di Bandar Abbas è stata causata da perclorato di sodio usato come carburante per razzi, secondo quanto riportato dal New York Times.
🚑Il bilancio delle vittime dell'esplosione nella città iraniana di Bandar Abbas è salito al momento a 25, con oltre 1100 feriti, hanno dichiarato le autorità locali.
@tutti_i_fatti
🚑Il bilancio delle vittime dell'esplosione nella città iraniana di Bandar Abbas è salito al momento a 25, con oltre 1100 feriti, hanno dichiarato le autorità locali.
@tutti_i_fatti
27.04.202507:20
Un razzo a pochi metri da me, vedo pezzi di intestino… sopravvivo ancora
di Aya Ashour
Sono seduta con mia sorella Noor al caffè “Zaytouna” del centro di Deir al Balah. Cerco di connettermi al web. Alzo la testa dal portatile al suono di qualcosa che scende dal cielo. Vedo un’esplosione davanti ai miei occhi. Il fuoco brucia mentre quattro corpi davanti a me venivano fatti a pezzi. Mi metto in ginocchio con le mani sulla testa mentre aspetto che le schegge mi cadano addosso e urlo a mia sorella Noor, che non vedo più.
Mentre cerco di riavvicinarmi al nostro tavolo, mi giro verso le urla di quelli che erano al tavolo accanto a me, bombardato. C’erano Hossam, Malik e Haniyeh, miei amici. Malik urla a terra, mentre Hossam regge Haniyeh che perde sangue. Mi chiedono di chiamare l’ambulanza, mi alzo e vedo un pezzo di intestino davanti a me, così urlo scappo, il mio amico Mohammed fugge e grida.
Ritrovo Noor: piange, mentre io non trovo una sola lacrima da versare. Alcune persone si avvicinano con l’acqua per lavarci il viso, mentre io cercavo di calmare Noor. Mi guardo la mano: è piena di sangue.
Chiamo mia madre per rassicurarla. Per ora sono sotto choc, oh mio Dio, come sono sopravvissuta mentre il razzo ha colpito a pochi metri da me? Se fosse stato un aereo F-16 sarei inevitabilmente morta, era un missile di un aereo da ricognizione, quindi non sono stata colpita dai frammenti che avrebbero potuto tagliarmi gli arti o bruciarmi il viso. Non posso credere di essere davvero sopravvissuta ancora, ma sento lo spettro della morte che mi gira intorno da giorni e lo dico a mia sorella Noor: “Forse Israele mi ucciderà”. Lei mi risponde: “Voglio morire con te”. Arriva mia madre, mi butto sul suo grembo sempre senza piangere, mi dice: “Ti ho detto di non andare da nessuna parte, ma tu non senti le mie parole!”. E mi abbraccia forte.
Non voglio vedere altri pezzi di carne umana davanti ai miei occhi, solo pochi minuti prima del razzo stavo dicendo ad Haniyeh quanto è bella, per poi avere sulle mie mani il suo sangue!
Cos’è questa follia? Di sicuro non voglio morire, voglio sopravvivere con i miei cari a questo inferno e questo è un mio diritto. Smettetela di sostenere Israele con le armi e di fornirgli giustificazioni, ci stanno bombardando mentre noi cerchiamo di connetterci a Internet per raccontare la verità, non credo che vogliate più prove. E stiamo morendo anche di fame da 55 giorni davanti al mondo che non fa niente per noi.
🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
di Aya Ashour
Sono seduta con mia sorella Noor al caffè “Zaytouna” del centro di Deir al Balah. Cerco di connettermi al web. Alzo la testa dal portatile al suono di qualcosa che scende dal cielo. Vedo un’esplosione davanti ai miei occhi. Il fuoco brucia mentre quattro corpi davanti a me venivano fatti a pezzi. Mi metto in ginocchio con le mani sulla testa mentre aspetto che le schegge mi cadano addosso e urlo a mia sorella Noor, che non vedo più.
Mentre cerco di riavvicinarmi al nostro tavolo, mi giro verso le urla di quelli che erano al tavolo accanto a me, bombardato. C’erano Hossam, Malik e Haniyeh, miei amici. Malik urla a terra, mentre Hossam regge Haniyeh che perde sangue. Mi chiedono di chiamare l’ambulanza, mi alzo e vedo un pezzo di intestino davanti a me, così urlo scappo, il mio amico Mohammed fugge e grida.
Ritrovo Noor: piange, mentre io non trovo una sola lacrima da versare. Alcune persone si avvicinano con l’acqua per lavarci il viso, mentre io cercavo di calmare Noor. Mi guardo la mano: è piena di sangue.
Chiamo mia madre per rassicurarla. Per ora sono sotto choc, oh mio Dio, come sono sopravvissuta mentre il razzo ha colpito a pochi metri da me? Se fosse stato un aereo F-16 sarei inevitabilmente morta, era un missile di un aereo da ricognizione, quindi non sono stata colpita dai frammenti che avrebbero potuto tagliarmi gli arti o bruciarmi il viso. Non posso credere di essere davvero sopravvissuta ancora, ma sento lo spettro della morte che mi gira intorno da giorni e lo dico a mia sorella Noor: “Forse Israele mi ucciderà”. Lei mi risponde: “Voglio morire con te”. Arriva mia madre, mi butto sul suo grembo sempre senza piangere, mi dice: “Ti ho detto di non andare da nessuna parte, ma tu non senti le mie parole!”. E mi abbraccia forte.
Non voglio vedere altri pezzi di carne umana davanti ai miei occhi, solo pochi minuti prima del razzo stavo dicendo ad Haniyeh quanto è bella, per poi avere sulle mie mani il suo sangue!
Cos’è questa follia? Di sicuro non voglio morire, voglio sopravvivere con i miei cari a questo inferno e questo è un mio diritto. Smettetela di sostenere Israele con le armi e di fornirgli giustificazioni, ci stanno bombardando mentre noi cerchiamo di connetterci a Internet per raccontare la verità, non credo che vogliate più prove. E stiamo morendo anche di fame da 55 giorni davanti al mondo che non fa niente per noi.
🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist


26.04.202523:17
La seconda è ovviamente il post di Trump successivo all'incontro con Zelenky al funerale del papa, che allego come immagine. Dopo la solita tirata sulla guerra di Obama e di Biden, la conclusione è un po' diversa: "non c'era ragione per Putin di lanciare missili in aree civili, città e cittadine, negli ultimi giorni. Mi fa pensare che forse non vuole fermare la guerra, che mi sta raggirando, e che bisogna trattarlo diversamente, con "Sanzioni bancarie" o "Secondarie"?"
Grandissima eccitazione su tutti i media, ma in realtà la faccenda non cambia molto, le sanzioni secondarie erano già state minacciate in passato e mai applicate. Come al solito non sa come uscirne: vuote sono le minacce a Zelensky, vuote quelle a Putin.
Grandissima eccitazione su tutti i media, ma in realtà la faccenda non cambia molto, le sanzioni secondarie erano già state minacciate in passato e mai applicate. Come al solito non sa come uscirne: vuote sono le minacce a Zelensky, vuote quelle a Putin.
转发自:
Giubbe Rosse



26.04.202517:35
🇮🇷 IRAN - Le riprese aeree catturano l'operazione antincendio in corso presso il porto Shahid Rajaei di Bandar Abbas per impedire la propagazione dell'incendio. (Fonte: Tehran Times)
Al momento, non ci sono evidenze né dichiarazioni ufficiali dell'Iran riguardo a un possibile sabotaggio. Tuttavia, la simultaneità di questo incidente con i colloqui in corso in Oman tra Witkoff e Araghchi è quanto meno sorprendente.
🟥 SOSTIENI GIUBBE ROSSE
Telegram | Portale | Ultim'ora | X | Facebook | Instagram | YouTube
Al momento, non ci sono evidenze né dichiarazioni ufficiali dell'Iran riguardo a un possibile sabotaggio. Tuttavia, la simultaneità di questo incidente con i colloqui in corso in Oman tra Witkoff e Araghchi è quanto meno sorprendente.
🟥 SOSTIENI GIUBBE ROSSE
Telegram | Portale | Ultim'ora | X | Facebook | Instagram | YouTube


26.04.202513:40
Il "confessionale" della casa del Grande Fratello globale.
Ogni gesto, ogni circostanza, è funzionale ad una qualche campagna social.
Oramai viviamo in un reality show.
🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Ogni gesto, ogni circostanza, è funzionale ad una qualche campagna social.
Oramai viviamo in un reality show.
🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
26.04.202513:02
DIPLOMAZIA DEI POPOLI. A SAN PIETROBURGO PER UN PRIMO PONTE DI PACE – SPECIALE PANGEA
Quando la diplomazia scompare o peggio ancora ci porta alla guerra, si deve mettere in moto la “Diplomazia dei Popoli”.
É quanto abbiamo fatto noi del gruppo di lavoro Pangea Grandangolo e Associazione per Un Mondo senza Guerre recandoci a San Pietroburgo per una serie di incontri con esponenti dell’amministrazione della città, della cultura, dell’arte, della religione, dell’economia e dei giovani.
https://www.byoblu.com/2025/04/26/diplomazia-dei-popoli-a-san-pietroburgo-per-un-primo-ponte-di-pace-speciale-pangea/
🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Quando la diplomazia scompare o peggio ancora ci porta alla guerra, si deve mettere in moto la “Diplomazia dei Popoli”.
É quanto abbiamo fatto noi del gruppo di lavoro Pangea Grandangolo e Associazione per Un Mondo senza Guerre recandoci a San Pietroburgo per una serie di incontri con esponenti dell’amministrazione della città, della cultura, dell’arte, della religione, dell’economia e dei giovani.
https://www.byoblu.com/2025/04/26/diplomazia-dei-popoli-a-san-pietroburgo-per-un-primo-ponte-di-pace-speciale-pangea/
🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
显示 1 - 24 共 3106
登录以解锁更多功能。