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24.02.202522:19
Nel 2014 Repubblica rendeva conto della guerra in Ucraina, coi bombardamenti di Kiev sul Donbass, ma oggi pare aver rimosso e commemora i tre anni dall'inizio del conflitto, inizio che fa coincidere con l'invasione di Putin.
24.02.202519:28
"Porno femminista"? Contraddizione in termini inaccettabile.

Niente da ridire nei confronti di chi scelga di vendere il proprio corpo. È la continua alterazione neoliberale del senso delle parole, collegato alla mistificazione e allo snaturamento di movimenti e processi storici e culturali, che va rigettata in toto.

Ieri, alle Iene, assieme a questo servizio, altri due capolavori della propaganda. Nel primo si assisteva alla presentazione di due esaltati mercenari italiani in Ucraina e nell'altro si dava man forte alla lotta per l'eutanasia, pretesa per qualunque ammalato non autosufficiente che ne faccia richiesta.
23.02.202521:27
A chi ci minaccia con la guerra, diciamo che non abbiamo paura della guerra.
La morte e il martirio sono l'ultima delle nostre preoccupazioni in guerra.

Seyed Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah sepolto quest'oggi a Beirut.
In #Moldavia è in corso una protesta davanti alla sede presidenziale

La gente canta:
Basta con la censura! Basta con i tormenti!


Il leader del Partito socialista moldavo, Igor Dodon, ha dichiarato che l'opposizione intende chiedere le dimissioni della presidente Maia Sandu e l'indizione di elezioni anticipate.
ACCORDI DI SCAMBIO, L'OSTAGGIO SHEM TOM BACIA HAMAS

Quest'oggi Hamas ha rilasciato 6 ostaggi israeliani mentre Israele NON HA ANCORA RILASCIATO i 602 prigionieri palestinesi concordati. Questi ultimi sono stati costretti ad indossare magliette con la scritta: "Ho inseguito i nemici, li ho raggiunti e non sono tornato indietro fino alla loro distruzione". I detenuti palestinesi hanno risposto scrivendo sui muri delle celle della prigione di Ketziot nel Negev: "Non dimenticheremo, non perdoneremo, non ci inginocchieremo".

I rilasci di stamane sono avvenuti a Rafah, a Nuseirat e a Gaza City. Uno dei tre giovani rilasciati a Nuseirat, il 22enne Omer Shem Tov, si è mostrato felice e sorridente per tutto il tempo, baciando sulla testa i miliziani di Hamas. "Costretto", avrebbe detto il padre al The Times of Israel e riportano i nostri. Ma le immagini parlano chiaro, così come la nonna del giovane, Sara, che alla tv israeliana ha detto: "Quello è Omer, va d'accordo con tutti. Anche con Hamas. Lo amano anche lì".
21.02.202520:33
Malori improvvisi cui la gente non riesce a dare una spiegarezione. Purtuttavia rifiuta di domandare.
24.02.202520:58
Israele continua ad essere partner privilegiato della Ue.
24.02.202518:01
OBBLIGATORIETÀ VACCINALE PEDIATRICA: SCELTA POLITICA, NON SCIENTIFICA

Il dottor Luca Speciani intervista Eugenio Serravalle, pediatra di esperienza quarantennale, sull'utilità delle vaccinazioni pediatriche e gli obblighi di legge.

Ascolto e diffusione dell'intero contributo vivamente consigliati.
L'Atra Medicina Magazine ➡️ https://www.youtube.com/live/6J6anmsr-dI?si=BQHZTIarp0ZBdOFI
Stadio Castellani, Empoli, Firenze

Circa 10 minuti dopo l’inizio della partita Empoli - Atalanta sugli spalti appare una scritta che recita “Show Red card to Israel”.

L'Empoli ha la prima tifoseria della Serie A italiana ad aderire alla campagna europea che chiede l'estromissione delle squadre israeliane dalle competizioni calcistiche.
Il messaggio è diretto innanzitutto alla UEFA e alla FIFA.
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Pino Cabras avatar
Pino Cabras
NULAND GENERATION
Tutta la parte del popolo ucraino che sino al 2014 era etichettata come filo-russa era in realtà semplicemente neutralista: voleva uno stato indipendente che poteva fare accordi con l'Europa Occidentale e il Nord America così come con la Federazione Russa e altre repubbliche post-sovietiche. Quell'equilibrio garantiva l'indipendenza e un futuro prospero.
La mafia globalista - che ha scalzato in Occidente tutta una generazione di dirigenti che avevano la testa sulle spalle - ha invece voluto trasformare l'Ucraina in una piattaforma di sabotaggio permanente della pace e in una base volta a smembrare la Russia, con l'illusione folle che a Mosca si arrendessero. Per far questo ha mantenuto in Ucraina e in mezzo mondo una pletora di propagandisti e di politici al libro paga dell'USAID in grado di tenere le redini della narrazione dominante. Un totalitarismo che avviene per accumulo di mezzi, con un fiume immenso di denaro.
Se quelli che erano additati come filo-russi, putiniani e collaborazionisti avessero potuto resistere alla "Nuland Generation" dieci anni fa, l'Ucraina sarebbe un paese indipendente.
Quelli che proclamavano con violenza la presunta indipendenza da Mosca hanno trasformato l'Ucraina in una colonia estrattiva degli anglosassoni, dipendente e lacerata.
La Nuland Generation che governa l'Europa ora vorrebbe "salvare" tutto il continente da Mosca - e magari da Washington - ripetendo su una scala molto più grande lo strepitoso successo storico del riarmo ucraino, ottenendo multipli delle stesse performance in termini di demografia, industria, felicità e indipendenza.
In più si giocano pure la carta antifascista. Non siete antifascisti, siete i tristi epigoni di Victoria Nuland. E i nostri figli non devono essere sacrificati a voi.
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Marco Cosentino avatar
Marco Cosentino
22.02.202515:55
SIGNORI, SI REPLICA! 🌺🌺🌺
A dicembre scorso anticipammo il parere favorevole all'approvazione del primo vaccino covid autoreplicante (https://t.me/MarCosent/3716), che ora è finalmente arrivata.
https://www.ema.europa.eu/en/medicines/human/EPAR/kostaive
Il prodotto si chiama zapomeran (a me ricorda il dottor Zapotec di disneyana memoria e la Pomerania, che comunque non c'entra nulla con le mele bensì con il mare che sta lì a due passi) ed è stato sviluppato da Arcturus Therapeutics, un'azienda statunitense-israeliana che esiste dal 2013 e che fino a oggi era nota per lo sviluppo di alcune terapie geniche basate su prodotti a RNA.
https://it.wikipedia.org/wiki/Arcturus_Therapeutics
Questo vaccino codifica sempre per la proteina Spike virale, dunque non risolve nessuno dei millemila problemi dei "vecchi" vaccini covid a RNA (e anche non a RNA) e ne aggiunge se mai altri, dal momento che "autoreplicante" significa che oltre all'RNA della Spike contiene anche le istruzioni per la produzione degli enzimi che replicano l'RNA medesimo, in un ciclo virtualmente senza limiti che non siano quelli legati alla stabilità degli RNA (che oggi sappiamo essere indefinita). E la questione non è solo la quantità bensì la possibilità che il meccanismo di "espulsione" dalle cellule del vaccinato con conseguente passaggio in circolo favorisca quella dispersione nell'ambiente ("shedding") già ipotizzata con i primi vaccini a RNA e fin qui mai documentata (ma se le cose non le cerchi, è abbastanza ovvio che non le trovi).
Il Giappone è stato il primo ad autorizzare questo zapomeran e un editoriale di ricercatori giapponesi di qualche mese fa sostiene che lo "shedding" è "scientificamente infondato". Nel senso che le fondamenta ancora non ci sono (un po' come ai tempi la distribuzione sistemica dei primi RNA, che non doveva esserci e poi si è visto come è andata). Chissà se a breve ci toccherà di metterci all'opera per costruirle...

Qui il post del 17 dicembre con qualche dettaglio in più sul prodotto, anche se per ora se ne sa davvero poco:
https://t.me/MarCosent/3716
21.02.202520:33
SURREALE VOTAZIONE SULL'UCRAINA IN SEDE ONU

Kiev e gli alleati della UE hanno presentato un testo di risoluzione votato oggi dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite che:
• ribadisce l'integrità territoriale dell'Ucraina;
• definisce Russia "Stato aggressore";
• chiede il ritiro delle truppe di Mosca dall'Ucraina.

Il testo è stato adottato con 93 voti favorevoli e 18 contrari, tra cui Stati Uniti, Russia e Israele. 65 i Paesi astenuti, tra questi la Cina.
24.02.202513:55
LA LIBERAZIONE DELLA SORRIDENTE EMILY DAMARI, RILASCIATA IL 19 GENNAIO

In relazione alle condizioni e alle attitudini degli israeliani ostaggio di Hamas, sottopongo alla vostra attenzione le immagini del rilascio della 27enne Emily Damari, avvenuto lo scorso 19 Gennaio.

Nell'atto di scendere dal mezzo degli uomini di Hamas per essere consegnata alla Croce rossa, pare che la giovane con la felpa verde tocchi affettuosamente - sebbene celermente - il petto di uno dei miliziani.

Dopo il rilascio, la madre Andy Damari ebbe a dire: «Sta andando molto meglio di quanto chiunque di noi avrebbe mai potuto prevedere. Sono anche felice che durante il suo rilascio il mondo abbia potuto intravedere la sua personalità esuberante e carismatica».
23.02.202519:04
BEIRUT, FOLLA OCEANICA AI FUNERALI DI NASRALLAH

Neppure 80 tonnellate di esplosivo hanno potuto mettere a tacere l'uomo che ha sfidato e scosso gli imperi. I martiri non muoiono: diventano il ruggito di una nazione, il giuramento di generazioni, lo scudo del Libano e la spada della Palestina. Nasrallah vive.

Quanto scrive un militante libanese pare esprimere la folla oceanica che oggi 23 Febbraio, presso lo stadio Kamil Shamoun di Beirut, ha salutato il leader della resistenza libanese di Hezbollah ammazzato da caccia israeliani lo scorso 27 Settembre.

Poche ore prima dei funerali, Israele -che oggi ha pubblicato il video della sua uccisione (video 5)- ha bombardato il Libano meridionale.

Durante la cerimonia, aerei da caccia israeliani hanno sorvolato lo stadio mentre la folla ha prontamente risposto: "Morte ad Israele" (video 4).

Presente una folta delegazione dall'Iran, tra rappresentanti istituzionali e famiglie dei martiri Raisi, Amir Abdollahian e Qassem Soleimani.
23.02.202509:59
Chi pensi che Israele stia perseguendo la distruzione di Hamas ed è in buona fede nel credere a ciò, deve sapere che si tratta di un obiettivo metafisico. Un po' come quello di Di maio che voleva sconfiggere la povertà e di Don Chisciotte contro i mulini a vento.
Non si può combattere un'idea con le armi. Ed Hamas, o la resistenza, o il terrorismo - chiamatelo come vi pare, utilizzate pure i termini più creativi, più disgustati, più politicamente corretti. Nulla cambierà nella storia dei popoli in lotta, qualunque sia la vostra opinione sulla loro resistenza - rappresenta un'idea, un concetto che si radicalizza e si amplifica mano a mano che Israele spinge il suo stivale chiodato più profondamente sulla testa dei palestinesi. Sarà pure fatto di uomini e donne in carne ed ossa, e quelli puoi senz'altro eliminarli, ma non puoi uccidere un obiettivo che non è fisico.
Chi non creda in tale fantastico racconto degli eventi e lo abbia giustamente paragonato all'altro grande grimaldello utilizzato dai gemelli nel crimine per scardinare le (finte) resistenze dell' ex continente dei diritti ed assaltare il Medioriente in quella che fu, metafisicamente appunto, definita "lotta al terrorismo" ha sicuramente centrato la questione.
Gli altri dovrebbero rispondere ad un quesito: nasce prima l'occupazione o la resistenza? E darsi possibilmente una risposta. E cercare eventualmente soluzioni, nel caso abbiano questa facoltà ed onere. Che no, non sono distruggere fisicamente la resistenza ma eliminarne le cause. È questione di intelligenza spicciola, non di altro.
Appurato quindi che Israele a Gaza non stia eliminando la resistenza, ma anzi la stia rendendo più pervasiva, più pregnante, più diffusa e più determinata occorre chiedersi razionalmente cosa stia cercando di perseguire.
La pulizia completa della Palestina storica, certo. Ora o mai più, pensano. Abbiamo già perso la faccia, ci vedono come mostri psicopatici nei quattro angoli della terra, tanto vale terminare il lavoro subito. E mettere il mondo davanti al fatto compiuto, come sempre. Fino a che siano in vita i palestinesi dovremo sempre confrontarci con il concetto di stato-fake.
Ma vi è una sinistra aura di follia insita in tutto il progetto. L'irrazionalità di ritenere che tutto possa continuare ad libitum, come non vi fosse la concreta possibilità che questo mondo stia per implodere o, quantomeno, per crollare nel suo assetto unipolare, rapace e profondamente ingiusto.
Come se i popoli della terra dovessero per sempre essere spettatori passivi dello scempio che, dalla Palestina, arriverà anche ad essi e di cui sono sempre più consapevoli.
Come se lo status Quo fosse inamovibile. Come se questi predoni non stessero inanellando un fallimento dietro l'altro. A me danno l'idea dei lemmings.
Tutto questo per dire che, mentre continuate a lambiccarvi il cervello, o quel che ne resta, nel tentativo di coniare il termine più dispregiativo con cui definire la resistenza, molti sono gli avvoltoi che attendono di banchettare sulle spoglie della Palestina.
Non ci sono ancora riusciti solo perché le idee, come lo spirito di un popolo, non possono essere arrestate, né messe a morte. Si chiama resistenza, non sforzatevi troppo.

Rossella Ahmad, 21 febbraio 2024
22.02.202513:09
NEGOZIATO MOSCA - KIEV, LE IMPLICAZIONI CON L'ARRIVO DI TRUMP

Maurizio Vezzosi, 15 febbraio 2025
Nessuno può dire quanto tempo sarà necessario per realizzare in Ucraina una tregua e quanto per reale accordo di pace, ma di certo si possono rilevare alcune evidenze. Il negoziato tra Washington e Mosca non concerne soltanto il problema ucraino, ma la reciproca sicurezza strategica dei due attori - anzitutto in ambito nucleare – e le altre aree geografiche in cui il loro coinvolgimento è prominente. Il Cremlino non accetterà di concludere un accordo con Zelensky e non accetterà alcun Minsk-3, ossia un semplice congelamento della guerra. Il nuovo inquilino della Casa Bianca finora ha almeno un merito: quello di avere ricordato brutalmente che cosa ci sia davvero alle radici della guerra in Ucraina. La postura di Donald Trump impone anche ai più miopi di ammettere che l’Unione Europea non è un soggetto rilevante negli equilibri globali, ed in materia di guerra e di pace nemmeno negli equilibri europei. Il colossale sforzo bellico a sostegno di Kiev ha difeso soltanto interessi alieni e contrari a quelli della maggioranza degli ucraini: il cinismo esplicitato da Donald Trump - 500 miliardi di terre rare - in merito alle risorse ucraine si discosta solo nella forma da quello sostanziatosi nella politica delle precedenti amministrazioni. E conferma quello che l’Ucraina sia sempre stata dal 1991 ad oggi per Washington. Prima di tutto uno strumento per dividere ad ogni costo – fosse anche la distruzione dello strumento stesso – l’area occidentale del continente da quella orientale, oltre che una spina nel fianco di Mosca ed un enorme serbatoio di risorse. Del resto oggi Donald Trump ha gioco facile nell’imporre ai paesi dell’Europa occidentale l’acquisto di risorse energetiche statunitensi grazie al lavoro ereditato dalle precedenti amministrazioni. A questo si aggiungeranno i colossali acquisti di armi che Washington già non fa mistero di pretendere dai paesi dell’Europa occidentale, tra cui l’Italia. D’altra parte, di che cosa si alimenterà l’industria militare degli Stati Uniti se in Ucraina non dovessero essere inviate più armi, almeno con le stesse proporzioni degli ultimi tre anni? Mentre il mondo cambia, ed una nuova Yalta appare meno lontana, gli ucraini restano le prime vittime di enormi illusioni, pagando a loro spese un’ecatombe senza precedenti in Europa dal 1945 ad oggi.
24.02.202519:44
UCRAINA, GIORGIO BIANCHI A BYOBLU, 2018 (DUEMILADICIOTTO)

L'Ucraina - per noi europei soprattutto - è una questione capitale non un evento secondario.
Innanzitutto parliamo del primo conflitto armato dell'Europa del XXI secolo, ai confini con la Russia e a tre ore da casa nostra.

Io mi sento di dire - senza paura di essere smentito - che in Ucraina è iniziata la nuova guerra fredda.

L'intervista completa:
https://youtu.be/WDCMns2pKtM
Lo sfregio

🇱🇧l🇮🇱 Dichiarazione: Ministro della Difesa Israel Katz: "Gli aerei dell'aeronautica militare israeliana che attualmente sorvolano Beirut, sopra il funerale di Hassan Nasrallah, trasmettono un messaggio chiaro: coloro che minacciano di distruggere Israele e attaccano Israele, sarà la loro fine".

"Voi vi specializzate nei funerali e noi nelle vittorie", aggiunge.

✍ Vaffanculo figlio di 60.000 puttane
23.02.202517:03
SE C'È QUALCUNO CHE NON DIMENTICHERÀ NÉ PERDONERÀ SONO I PALESTINESI
Gideon Levy, Haaretz

Un’immagine vale più di 1000 parole: centinaia di detenuti palestinesi rilasciati sabato scorso sono visti in ginocchio, in prigione, costretti ad indossare magliette con una stella di David blu e le parole “non dimenticheremo né perdoneremo“.
Israele li ha così costretti a diventare stendardi ambulanti del sionismo nella sua forma più spregevole. La settimana prima erano braccialetti con un messaggio simile: “ Il popolo eterno non dimentica. Perseguite emo e troveremo i nostri nemici.”
Non c’è niente di meglio di queste immagini ridicole per riflettere quanto in basso possa scendere la propaganda di uno Stato moderno.
Quelle magliette, le scritte, la stella di David fanno parte di un processo narrativo che ha plasmato la psicologia di una nazione, disumanizza.

Il mondo, compreso Israele, ha dimenticato la Germania nazista, il Vietnam ha dimenticato gli Stati Uniti, gli algerini hanno dimenticato la Francia e gli indiani hanno fatto lo stesso con la Gran Bretagna: solo il ‘popolo eterno’ non dimentica. Che cosa ridicola. Se c’è qualcuno che un giorno ‘non dimenticherà né perdonerà’, saranno i palestinesi, dopo 100 anni di tormenti, compresi i prigionieri che sono stati rilasciati sabato. Non dimenticheranno in quali condizioni sono stati detenuti e alcuni non perdoneranno la loro ingiusta detenzione, senza che si sia mai tenuto un processo sul loro caso.

Le emozioni si sono scatenate di nuovo sabato, e a ragione. Altre tre vite sono state liberate dall’inferno. (...)
Ma mentre tutti gli occhi umidi erano rivolti alla base militare di Re’im, primo punto di arrivo degli ostaggi, e poi al Centro Medico Sheba e all’Ospedale Ichilov, dove sono stati portati, sono stati rilasciati altri 369 detenuti e prigionieri palestinesi, tutti esseri umani, esattamente come i nostri Sagui, Iair e Sasha.

Le telecamere dei media stranieri si sono concentrate meno sui palestinesi, mentre quelle israeliane li hanno quasi del tutto ignorati. Dopotutto, sono tutti ‘assassini’.
Nessun elicottero li ha aspettati per portarli in ospedale e alcuni sono stati immediatamente espulsi dal loro paese. Una minoranza di loro aveva le mani sporche di sangue; gli altri erano prigionieri politici, oppositori del regime. La maggior parte di loro era residente a Gaza ed è stata coinvolta in quell’inferno. Non è certo che tutte le centinaia di gazawi rilasciati sabato abbiano mai alzato una mano contro un soldato delle Forze di Difesa Israeliane o contro i residenti delle comunità di confine di Israele.
Alcuni di loro sono stati rapiti da Khan Yunis, proprio come gli israeliani sono stati rapiti da Nir Oz. Ma per quanto riguarda Israele, tutti loro facevano parte della forza Nukhba di Hamas. Anche loro erano attesi da famiglie entusiaste, non meno delle famiglie Dekel Chen, Troufanov e Horn. Anche loro amano i loro figli. Alcuni di loro non sapevano cosa fosse successo ai loro cari dall’inizio della guerra, proprio come le nostre famiglie. Ma mentre alle nostre famiglie, come a tutta la nazione, è stato permesso di gioire quanto volevano, guidati dalle trasmissioni di propaganda di Israele che trasformano ogni celebrazione umana in un festival di indottrinamento in stile nordcoreano, ai palestinesi è stato vietato di gioire. A Gerusalemme Est e in Cisgiordania, ogni manifestazione di gioia è stata nuovamente proibita. Non è stato permesso loro di esprimere gioia. È così crudele la nostra tirannia, che si estende fino al controllo delle loro emozioni.

A giudicare dal trattamento dei prigionieri e degli ostaggi – un indice molto significativo – è difficile capire quale società sia più umana. Israele rispetta la Convenzione di Ginevra più di Hamas? Non può più affermarlo. Questa dura impressione non può più essere modificata, nemmeno con le magliette con la Stella di David blu.
IL PAPA, LISA E LA SEPSI

La sepsi è una esagerata quanto mortale risposta infiammatoria in tutto il corpo che può essere innescata dal passaggio di batteri nel sangue.

E' uno dei rischi che sta correndo Papa Francesco, ma è ridotto al minimo grazie alle cure appropriate che sta ricevendo sulla base della identificazione dei batteri che hanno provocato la polmonite.

Lisa aveva sviluppato una polmonite bilaterale già il giorno dopo l'infusione di midollo osseo.

I medici dell'ospedale del Papa decisero che non era necessario identificare il germe. Dopo 15 giorni di cure a casaccio i batteri passarono nel sangue. Altre sole 36 ore e il respiro affannato di Lisa si tramutò per sempre in silenzio.

Quando tornerà a S. Marta il Papa avrà qualcosa da insegnare ai medici del suo ospedale.

Troppo tardi per Lisa

#maipiùcomeperlisa

Maurizio Federico, ricercatore ISS e papà di Lisa
La mattanza in Ucraina potrebbe aver fine e Lia non si rassegna, vuole che al fronte ci arrivino i 18enni.
20.02.202522:38
Roma, 19 Febbraio del 2025, Mattarella incontra il presidente israeliano Herzog - quello che firma le bombe destinate ai bambini di Gaza - accogliendolo con onore ed espressioni di orgoglio.

Eccellenti sono le relazioni tra l'Italia e lo Stato di Israele, ha detto, sottolineando l'amicizia tra i due Paesi.
"Stato di Israele" è stata espressione ridondante in occasione della visita del sionista a Roma e allora a chi la pronunzia e a chi si professa suo amico chiedo: quale Israele?
Israele non ha i confini formalmente definiti, Israele è entità occupante per il diritto internazionale e nega il ritorno dei profughi palestinesi nelle loro terre, così come le risoluzioni ONU prescrivono.
Non sarà la ripetizione della locuzione ad attribuire legittimità a ciò che legittimo non è, né per il diritto degli uomini né per quello di Dio.
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