

10.02.202506:32
“Vedi, io non so far nulla, né ho nulla da darti, ma però voglio darti anche i miei nulla. Unisco questi miei nulla al Tutto, quale sei Tu, e ti chiedo anime. Sicché, come respiro, i miei respiri ti chiedono anime; il palpito del mio cuore con grido incessante ti chiede anime; il moto delle mie braccia, il sangue che mi circola, il battere delle mie palpebre, il muovere delle labbra, sono anime che chiedono, e questo lo chiedo unita con Te, col tuo Amore e nel tuo Volere, affinché tutti possano sentire il mio grido incessante, che in Te sempre chiede le anime”. (vol. 12°, 10 Dicembre 1918)
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