
No Green Pass Palermo
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Feb 06, 2025Muxrlangan guruh
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24 soat00.3%Hafta
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75%
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0
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Bitta postning o'rtacha qamrovi
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12 soat4
116.7%24 soat3
25%48 soat20%
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50%
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Qamrov bo'yicha ishtirok (ERR)
1.37%
24 soat0%Hafta
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2
1 soat3150%1 – 4 soat00%4 - 24 soat00%
24 soat ichidagi barcha postlar
3
Dinamika
-
"No Green Pass Palermo" guruhidagi so'nggi postlar
26.04.202521:01
.. sii puro come l' acqua e forte come la roccia, dentro di te troverai la via ... ✨ Buona Notte a Voi ✨


26.04.202512:36
25.04.202521:10
.. soltanto in pace e amore possiamo coltivare il nostro giardino di gioie ... ✨ Buona Notte a Voi ✨
Kirishning iloji bo'lmadi
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Giuseppe Masala Chili 🌶

25.04.202519:49
🇨🇳 Il colosso tecnologico cinese Xiaomi ha aperto una fabbrica che produce uno smartphone al secondo senza impiegare alcun operaio addetto alla produzione.
Funziona 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana
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𝕯emolish the hoax / 𝕯emolire la bufala

24.04.202521:07
La vita è strana.
Arriviamo senza nulla e combattiamo per tutto, e alla fine, lasciamo tutto e ce ne andiamo, ancora una volta, a mani vuote.
La vita è un viaggio fugace, un ciclo di conquista e di abbandono.
Nasciamo privi di ogni possesso, eppure trascorriamo i nostri giorni a rincorrere sogni, a costruire certezze, ad aggrapparci a ciò che amiamo, come se potessimo fermare il tempo.
Ci aggrappiamo all’amore, al successo, al senso delle cose, disperati nel tentativo di estrarre significato dai brevi momenti che ci sono concessi.
Eppure, per quanto possiamo raccogliere, arriva sempre il giorno in cui dobbiamo lasciar andare tutto.
Ma forse, la vera bellezza della vita non sta in ciò che tratteniamo, bensì in ciò che doniamo:
nell’amore che scegliamo di condividere, nella gentilezza che seminiamo, nelle vite che sfioriamo lungo il cammino.
Perché alla fine, non portiamo con noi ciò che abbiamo avuto, ma ciò che siamo stati per gli altri.❤️
Arriviamo senza nulla e combattiamo per tutto, e alla fine, lasciamo tutto e ce ne andiamo, ancora una volta, a mani vuote.
La vita è un viaggio fugace, un ciclo di conquista e di abbandono.
Nasciamo privi di ogni possesso, eppure trascorriamo i nostri giorni a rincorrere sogni, a costruire certezze, ad aggrapparci a ciò che amiamo, come se potessimo fermare il tempo.
Ci aggrappiamo all’amore, al successo, al senso delle cose, disperati nel tentativo di estrarre significato dai brevi momenti che ci sono concessi.
Eppure, per quanto possiamo raccogliere, arriva sempre il giorno in cui dobbiamo lasciar andare tutto.
Ma forse, la vera bellezza della vita non sta in ciò che tratteniamo, bensì in ciò che doniamo:
nell’amore che scegliamo di condividere, nella gentilezza che seminiamo, nelle vite che sfioriamo lungo il cammino.
Perché alla fine, non portiamo con noi ciò che abbiamo avuto, ma ciò che siamo stati per gli altri.❤️


15.04.202509:53
UNA REGALE PRESA PER IL CULO
Il Signor Carlo Windsor, con funzioni di Re di Bretagna, e della occupata Irlanda del Nord,
è stato ricevuto in Italia con tutti gli onori che si devono al padrone, a cominciare da Mattarella. Nel suo discorso a Camere riunite ha voluto ricordare che l'unità d'Italia fu voluta dall'Inghilterra, per il tramite di un tale Giuseppe Garibaldi, al quale furono date ingenti somme a pagamento del servizio.
Grazie al ben noto appoggio militare, palesatosi con la presenza di due navi da battaglia inglesi nella rada di Palermo.
L'interesse inglese era quello di eliminare la prevalenza marittima, commerciale e militare del Regno delle due Sicilie,
che dominava il Mare Mediterraneo.
Era più confacente agli interessi britannici una Italietta debole e dipendente, piuttosto che il forte Regno delle due Sicilie.
Il Signor Carlo Windsor ha ricordato che il noto ladro di cavalli e malvivente, Giuseppe Garibaldi, era amatissimo dagli inglesi e che fu accolto con tutti gli onori e i festeggiamenti quando si recò poi in Inghilterra nel 1864
La cosa non stupisce, anzi la storia si ripete: con gli stessi onori e festeggiamenti fu accolto a Londra il pirata Francis Drake,
noto per la sua violenza e la sua ferocia, e conseguentemente fu nominato Lord,
dal regnante inglese di turno.
Il Signor Carlo Windsor ha voluto poi ricordare che l'Italia all'esito della seconda guerra mondiale, fu "liberata" dalle truppe britanniche,
da quel fascismo inizialmente finanziato dalla corona inglese.
Il messaggio è stato chiaro, l'italietta è una loro colonia, piegata con le violenze anglo-americane dal 1940 al 1945,
e tale deve restare.
Ecco nell'ordine chi ha baciato lo stivale,
non del belpaese, ma del padrone inglese: Mattarella, Meloni, La Russa, Fontana, Crosetto e tutti i giullari di questa povera Italia.
Il Signor Carlo Windsor, con funzioni di Re di Bretagna, e della occupata Irlanda del Nord,
è stato ricevuto in Italia con tutti gli onori che si devono al padrone, a cominciare da Mattarella. Nel suo discorso a Camere riunite ha voluto ricordare che l'unità d'Italia fu voluta dall'Inghilterra, per il tramite di un tale Giuseppe Garibaldi, al quale furono date ingenti somme a pagamento del servizio.
Grazie al ben noto appoggio militare, palesatosi con la presenza di due navi da battaglia inglesi nella rada di Palermo.
L'interesse inglese era quello di eliminare la prevalenza marittima, commerciale e militare del Regno delle due Sicilie,
che dominava il Mare Mediterraneo.
Era più confacente agli interessi britannici una Italietta debole e dipendente, piuttosto che il forte Regno delle due Sicilie.
Il Signor Carlo Windsor ha ricordato che il noto ladro di cavalli e malvivente, Giuseppe Garibaldi, era amatissimo dagli inglesi e che fu accolto con tutti gli onori e i festeggiamenti quando si recò poi in Inghilterra nel 1864
La cosa non stupisce, anzi la storia si ripete: con gli stessi onori e festeggiamenti fu accolto a Londra il pirata Francis Drake,
noto per la sua violenza e la sua ferocia, e conseguentemente fu nominato Lord,
dal regnante inglese di turno.
Il Signor Carlo Windsor ha voluto poi ricordare che l'Italia all'esito della seconda guerra mondiale, fu "liberata" dalle truppe britanniche,
da quel fascismo inizialmente finanziato dalla corona inglese.
Il messaggio è stato chiaro, l'italietta è una loro colonia, piegata con le violenze anglo-americane dal 1940 al 1945,
e tale deve restare.
Ecco nell'ordine chi ha baciato lo stivale,
non del belpaese, ma del padrone inglese: Mattarella, Meloni, La Russa, Fontana, Crosetto e tutti i giullari di questa povera Italia.
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Comitato Donbass Antinazista - Notizie sulla guerra in Ucraina

15.04.202509:44
‼️🇺🇦🤡🇺🇦 MISSILI RUSSI SU SUMY, IL REGIME DI KIEV STA FACENDO SPARIRE GLI ARTICOLI SUI MILITARI MORTI
-Voxkomm
Segui 👉@ComitatoDonbass
Il Kyiv Post ha rimosso in silenzio l'articolo intitolato "Ufficiale ucraino sostiene che un attacco russo ha colpito Sumy durante una cerimonia militare"...
Anche l'"Amministrazione militare del distretto di Berdychiv" ha rimosso silenziosamente la notizia della morte del comandante della 27ª brigata di artiglieria Yuriy Yula durante il bombardamento su Sumy. Ciò fa pensare che il governo ucraino stia cercando di censurare le notizie.
-Voxkomm
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Giorgio Bianchi Photojournalist

15.04.202509:44
Piani di pace. Oggi a Putin la tregua non conviene: ecco i quattro motivi
di Alessandro Orsini
Putin farà di tutto per affossare qualunque ipotesi di sospensione della guerra vanificando gli sforzi di Trump. Se questa è la realtà, occorre indagare le sue cause giacché, come insegna Max Weber, una spiegazione non è scientifica se non è anche una spiegazione causale. Ecco la nostra domanda: “Perché Putin è così ostile alla tregua?”. Le cause sono molteplici. Riporterò soltanto quelle principali distinguendo tra cause politiche, economiche e militari.
La causa politica della radicalità di Putin sono l’Unione europea e l’Europa in generale. Nell’ultima riunione nella base Nato di Ramstein, l’Europa ha deciso di dare ulteriori 21 miliardi di euro in armi a Zelensky. Questa decisione dell’Europa ha causato il seguente ragionamento nella mente di Putin: “Se accetto la tregua proposta da Trump, l’Ucraina userà la sospensione dei combattimenti per fare il pieno di armi grazie agli aiuti militari dell’Europa. La tregua non conviene alla Russia”. La causa economica della radicalità di Putin è che la proposta di tregua non è accompagnata dalla promessa dell’attenuazione delle sanzioni economiche contro la Russia. Trump è stato dialogante, mentre l’Unione europea si è detta assolutamente contraria. Questa decisione dell’Europa ha causato il seguente ragionamento nella mente di Putin: “Se accetto la tregua proposta da Trump, l’Ucraina ne avrà un beneficio economico e la Russia no. Dunque, la tregua non conviene alla Russia”.
La causa militare della radicalità di Putin è che la tregua non è accompagnata dalla promessa del ritiro degli ucraini da Kursk, dove occupano pochissimi chilometri quadrati dopo essere stati massacrati in lungo e in largo. L’Europa ritiene che gli ucraini si debbano ritirare dal territorio russo soltanto se i russi si ritirano da qualche territorio ucraino. Questa decisione dell’Europa ha causato il seguente ragionamento nella mente di Putin: “Se accetto la tregua proposta da Trump, gli ucraini rimarranno in territorio russo a recuperare le energie proprio mentre sono prossimo a schiacciarli tutti. La tregua non conviene alla Russia”. Come Jens Stoltenberg ha dichiarato nella sua relazione del 7 settembre 2023 alla Commissione Affari esteri del Parlamento europeo, la Nato non ha mai voluto dialogare con la Russia preferendo esporre l’Ucraina al rischio dell’invasione piuttosto che trattare con Putin. Questo atteggiamento iper-estremista della Nato ha causato il seguente ragionamento nella mente di Putin: “La Nato è diventata un’organizzazione offensiva dopo avere bombardato la Serbia nel 1999 in violazione del diritto internazionale e poi la Libia nel 2011. La Nato capisce soltanto il linguaggio delle bombe. I problemi con la Nato in Ucraina possono essere risolti soltanto con la forza. La tregua non conviene alla Russia”.
Un’altra causa della radicalità di Putin proviene dal piano proposto dal delegato di Trump, Keith Kellogg, che ha proposto a Putin di riempire l’Ucraina di soldati della Nato inglesi e francesi. Per dare l’idea della follia di una simile proposta agli occhi del cento per cento dei russi, sarebbe come proporre a Israele di inviare un milione di soldati iraniani a Gaza per garantire la pace con Hamas. Come ho spiegato nel mio libro Ucraina-Palestina. Il terrorismo di Stato nelle relazioni internazionali, e come ha confermato Stoltenberg nella relazione succitata, l’Occidente è una civiltà culturalmente limitatissima, totalmente incapace di vedere il mondo da un punto di vista diverso dal suo.
🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
di Alessandro Orsini
Putin farà di tutto per affossare qualunque ipotesi di sospensione della guerra vanificando gli sforzi di Trump. Se questa è la realtà, occorre indagare le sue cause giacché, come insegna Max Weber, una spiegazione non è scientifica se non è anche una spiegazione causale. Ecco la nostra domanda: “Perché Putin è così ostile alla tregua?”. Le cause sono molteplici. Riporterò soltanto quelle principali distinguendo tra cause politiche, economiche e militari.
La causa politica della radicalità di Putin sono l’Unione europea e l’Europa in generale. Nell’ultima riunione nella base Nato di Ramstein, l’Europa ha deciso di dare ulteriori 21 miliardi di euro in armi a Zelensky. Questa decisione dell’Europa ha causato il seguente ragionamento nella mente di Putin: “Se accetto la tregua proposta da Trump, l’Ucraina userà la sospensione dei combattimenti per fare il pieno di armi grazie agli aiuti militari dell’Europa. La tregua non conviene alla Russia”. La causa economica della radicalità di Putin è che la proposta di tregua non è accompagnata dalla promessa dell’attenuazione delle sanzioni economiche contro la Russia. Trump è stato dialogante, mentre l’Unione europea si è detta assolutamente contraria. Questa decisione dell’Europa ha causato il seguente ragionamento nella mente di Putin: “Se accetto la tregua proposta da Trump, l’Ucraina ne avrà un beneficio economico e la Russia no. Dunque, la tregua non conviene alla Russia”.
La causa militare della radicalità di Putin è che la tregua non è accompagnata dalla promessa del ritiro degli ucraini da Kursk, dove occupano pochissimi chilometri quadrati dopo essere stati massacrati in lungo e in largo. L’Europa ritiene che gli ucraini si debbano ritirare dal territorio russo soltanto se i russi si ritirano da qualche territorio ucraino. Questa decisione dell’Europa ha causato il seguente ragionamento nella mente di Putin: “Se accetto la tregua proposta da Trump, gli ucraini rimarranno in territorio russo a recuperare le energie proprio mentre sono prossimo a schiacciarli tutti. La tregua non conviene alla Russia”. Come Jens Stoltenberg ha dichiarato nella sua relazione del 7 settembre 2023 alla Commissione Affari esteri del Parlamento europeo, la Nato non ha mai voluto dialogare con la Russia preferendo esporre l’Ucraina al rischio dell’invasione piuttosto che trattare con Putin. Questo atteggiamento iper-estremista della Nato ha causato il seguente ragionamento nella mente di Putin: “La Nato è diventata un’organizzazione offensiva dopo avere bombardato la Serbia nel 1999 in violazione del diritto internazionale e poi la Libia nel 2011. La Nato capisce soltanto il linguaggio delle bombe. I problemi con la Nato in Ucraina possono essere risolti soltanto con la forza. La tregua non conviene alla Russia”.
Un’altra causa della radicalità di Putin proviene dal piano proposto dal delegato di Trump, Keith Kellogg, che ha proposto a Putin di riempire l’Ucraina di soldati della Nato inglesi e francesi. Per dare l’idea della follia di una simile proposta agli occhi del cento per cento dei russi, sarebbe come proporre a Israele di inviare un milione di soldati iraniani a Gaza per garantire la pace con Hamas. Come ho spiegato nel mio libro Ucraina-Palestina. Il terrorismo di Stato nelle relazioni internazionali, e come ha confermato Stoltenberg nella relazione succitata, l’Occidente è una civiltà culturalmente limitatissima, totalmente incapace di vedere il mondo da un punto di vista diverso dal suo.
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Giorgio Bianchi Photojournalist

15.04.202509:44
La strage al balzo
Di Marco Travaglio
Ci sono due modi di reagire al criminale bombardamento russo a Sumy con 34 ucraini morti, di cui 2 bambini. Il primo è condannarlo, come si devono (anzi si dovrebbero) condannare tutti i bombardamenti di ogni guerra, inquadrandoli nell’essenza stessa della guerra; e aumentare gli sforzi per favorire i negoziati e rimuovere gli ostacoli dal percorso avviato da Trump per far tacere le armi, evitando altre stragi. Il secondo è usare i morti nel raid per sabotare vieppiù i negoziati, moltiplicando i raid e i morti: come si fece con la strage di Bucha ai primi di aprile del 2022, quando la trattativa di Istanbul fra Mosca e Kiev era giunta a buon punto con il primo “comunicato congiunto” di fine marzo fra le due delegazioni. Biden e l’Ue colsero la strage al balzo per ripetere che con quel criminale di Putin non si doveva trattare. Zelensky negoziò ancora fino al 15 aprile (giusto tre anni fa). Ma, dopo la missione criminale di Johnson a Kiev, ritirò i negoziatori e lasciò deserto il tavolo. La parola restò alle sole armi e sappiamo come andò: altre dieci, cento, mille Bucha. Poi, il 18.12.2024, la sostanziale resa di Zelensky: “Non riusciremo a riprendere militarmente Donbass e Crimea”. Da quel giorno nessuno riesce più a spiegare ai soldati ucraini rimasti al fronte (gli altri hanno disertato o sono sfuggiti alla leva) per che cosa combattono.
Trump e il suo segretario di Stato Rubio hanno scelto la prima opzione: condannare la strage di Sumy e insistere, a maggior ragione, col negoziato per scongiurarne altre. L’Ue ha scelto la seconda: armare sempre più Kiev, che per bocca del suo stesso presidente non riuscirà a riprendere i territori perduti e ogni giorno che passa ne perde altri, ripetendo il macabro mantra della “vittoria militare decisiva sulla Russia” (testuale dall’ultima risoluzione del Parlamento Ue). Chi ha sempre condannato ogni bombardamento – da quelli Nato su Belgrado, sulla Libia, in Afghanistan e in Iraq, a quelli ucraini sul Donbass negli otto anni di guerra civile, a quelli russi in Cecenia, in Siria e ora in Ucraina, a quelli israeliani su Gaza – e ha sempre auspicato che le controversie internazionali fossero risolte con la diplomazia, ha le carte in regola per indignarsi dell’ultima strage. Chi invece usa i 34 morti ucraini a Sumy, soprattutto i 2 bambini (ignorando peraltro i 20mila sterminati da Israele), per allontanare un’altra volta i negoziati e prolungare la guerra fino all’ultimo ucraino, è il primo complice di Putin, che sta vincendo ed è il meno interessato a trattare, a meno di un’offerta che non possa rifiutare. L’alternativa alla diplomazia non è mai stata fra sconfitta e vittoria, ma sempre fra una piccola sconfitta con pochi morti e una grande disfatta con tanti morti. E tante Sumy.
🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Di Marco Travaglio
Ci sono due modi di reagire al criminale bombardamento russo a Sumy con 34 ucraini morti, di cui 2 bambini. Il primo è condannarlo, come si devono (anzi si dovrebbero) condannare tutti i bombardamenti di ogni guerra, inquadrandoli nell’essenza stessa della guerra; e aumentare gli sforzi per favorire i negoziati e rimuovere gli ostacoli dal percorso avviato da Trump per far tacere le armi, evitando altre stragi. Il secondo è usare i morti nel raid per sabotare vieppiù i negoziati, moltiplicando i raid e i morti: come si fece con la strage di Bucha ai primi di aprile del 2022, quando la trattativa di Istanbul fra Mosca e Kiev era giunta a buon punto con il primo “comunicato congiunto” di fine marzo fra le due delegazioni. Biden e l’Ue colsero la strage al balzo per ripetere che con quel criminale di Putin non si doveva trattare. Zelensky negoziò ancora fino al 15 aprile (giusto tre anni fa). Ma, dopo la missione criminale di Johnson a Kiev, ritirò i negoziatori e lasciò deserto il tavolo. La parola restò alle sole armi e sappiamo come andò: altre dieci, cento, mille Bucha. Poi, il 18.12.2024, la sostanziale resa di Zelensky: “Non riusciremo a riprendere militarmente Donbass e Crimea”. Da quel giorno nessuno riesce più a spiegare ai soldati ucraini rimasti al fronte (gli altri hanno disertato o sono sfuggiti alla leva) per che cosa combattono.
Trump e il suo segretario di Stato Rubio hanno scelto la prima opzione: condannare la strage di Sumy e insistere, a maggior ragione, col negoziato per scongiurarne altre. L’Ue ha scelto la seconda: armare sempre più Kiev, che per bocca del suo stesso presidente non riuscirà a riprendere i territori perduti e ogni giorno che passa ne perde altri, ripetendo il macabro mantra della “vittoria militare decisiva sulla Russia” (testuale dall’ultima risoluzione del Parlamento Ue). Chi ha sempre condannato ogni bombardamento – da quelli Nato su Belgrado, sulla Libia, in Afghanistan e in Iraq, a quelli ucraini sul Donbass negli otto anni di guerra civile, a quelli russi in Cecenia, in Siria e ora in Ucraina, a quelli israeliani su Gaza – e ha sempre auspicato che le controversie internazionali fossero risolte con la diplomazia, ha le carte in regola per indignarsi dell’ultima strage. Chi invece usa i 34 morti ucraini a Sumy, soprattutto i 2 bambini (ignorando peraltro i 20mila sterminati da Israele), per allontanare un’altra volta i negoziati e prolungare la guerra fino all’ultimo ucraino, è il primo complice di Putin, che sta vincendo ed è il meno interessato a trattare, a meno di un’offerta che non possa rifiutare. L’alternativa alla diplomazia non è mai stata fra sconfitta e vittoria, ma sempre fra una piccola sconfitta con pochi morti e una grande disfatta con tanti morti. E tante Sumy.
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War Room - Russia, Ucraina, NATO

15.04.202509:44
Nel giro di un'ora, lo spazio social ucraino ha iniziato a ribollire. In rapida successione, il sindaco di Konotop Artem Seminikhin (link 1 e 2), l'ex-deputato Ihor Mosičuk (Link 3, al link 4 il video sul suo canale YouTube che riassume la questione) l'immancabile Mariana Bezuhla (link 5 – metto solo il primo dei suoi post, in pratica da ieri non scrive altro) hanno iniziato a diffondere sui loro canali post prima abbastanza criptici (quelli di Seminikhin in particolare), poi sempre più espliciti all'indirizzo principalmente di Volodymyr Artyukh, capo dell'amministrazione militare dell'oblast' di Sumy e del deputato Mikhail Ananchenko.
L'accusa, come ho scritto prima formulata in maniera vaga, poi sempre più esplicita, è quella di avere organizzato, per motivi di PR e vantaggio politico, una cerimonia di premiazione per i soldati della 117a Brigata di Difesa territoriale, di cui appunto il 13 aprile ricorreva l'anniversario della formazione. Secondo Mosičuk (link 6) e Bezhula, era prevista anche la presenza di civili – e questo, in una città che brulica di spotter russi, che hanno ovviamente riferito a chi di dovere oltre confine. Il risultato sono stati appunto i due Iskander che hanno colpito il luogo dove si teneva la cerimonia (foto), cioè il centro congressi dell'Università di Sumy, e purtroppo non solo quello.
Ovviamente Seminikhin, Mosičuk e Bezuhla non stanno rilasciando queste dichiarazioni per discolpare la Russia ma per per colpire l'amministrazione di Zelensky, che accusano di proteggere gli sconsiderati che hanno organizzato la cerimonia; l'amministrazione di Zelensky, ovviamente, ha rimosso dal discorso pubblico la questione, presentando l'attacco come un atto deliberatamente terroristico e la riprova ulteriore che con Putin non si può trattare e che bisogna mandare più armi, invito prontamente raccolto da tutti i leader europei, incluso Merz che sta pensando sempre più di mandare i Taurus in Ucraina (la Germania ne ha più o meno 150 operativi, link 7, sarebbe un'escalation enorme a fronte di un risultato trascurabile); gli USA fanno sostanzialmente finta di niente, con Trump che prima dice che “gli hanno detto che i russi hanno commesso un errore, chiedete a loro” e poi torna a twittare anzi truthare sul fatto che la guerra non sarebbe mai cominciata se lui fosse stato presidente e che Zelensky e Biden non avrebbero mai dovuto farla cominciare, e Rubio che parla di “attacco orribile” ma poi ripete anche lui che è per questo che Trump vuole far finire la guerra (link 9); e con la Russia che parla solo di attacco ai militari e incolpa le autorità ucraine per avere messo in pericolo i civili. Civili che intanto sono morti, ma che nessuno lascia in pace.
Link 1: https://www.facebook.com/Semenikhin/videos/1886249922202997
Link 2: https://www.facebook.com/Semenikhin/videos/692462653188773
Link 3: https://t.me/mosiychuk72/41648
Link 4: https://www.youtube.com/watch?v=dJ2SFX-32bM
Link 5: https://t.me/marybezuhla/3317
Link 6: https://t.me/mosiychuk72/41649
Link 7: https://www.popularmechanics.com/military/weapons/a44763750/germany-close-to-giving-ukraine-taurus-cruise-missiles/
Link 8: https://truthsocial.com/@realDonaldTrump/114336723764365914
Link 9: https://x.com/SecRubio/status/1911460975481409809
L'accusa, come ho scritto prima formulata in maniera vaga, poi sempre più esplicita, è quella di avere organizzato, per motivi di PR e vantaggio politico, una cerimonia di premiazione per i soldati della 117a Brigata di Difesa territoriale, di cui appunto il 13 aprile ricorreva l'anniversario della formazione. Secondo Mosičuk (link 6) e Bezhula, era prevista anche la presenza di civili – e questo, in una città che brulica di spotter russi, che hanno ovviamente riferito a chi di dovere oltre confine. Il risultato sono stati appunto i due Iskander che hanno colpito il luogo dove si teneva la cerimonia (foto), cioè il centro congressi dell'Università di Sumy, e purtroppo non solo quello.
Ovviamente Seminikhin, Mosičuk e Bezuhla non stanno rilasciando queste dichiarazioni per discolpare la Russia ma per per colpire l'amministrazione di Zelensky, che accusano di proteggere gli sconsiderati che hanno organizzato la cerimonia; l'amministrazione di Zelensky, ovviamente, ha rimosso dal discorso pubblico la questione, presentando l'attacco come un atto deliberatamente terroristico e la riprova ulteriore che con Putin non si può trattare e che bisogna mandare più armi, invito prontamente raccolto da tutti i leader europei, incluso Merz che sta pensando sempre più di mandare i Taurus in Ucraina (la Germania ne ha più o meno 150 operativi, link 7, sarebbe un'escalation enorme a fronte di un risultato trascurabile); gli USA fanno sostanzialmente finta di niente, con Trump che prima dice che “gli hanno detto che i russi hanno commesso un errore, chiedete a loro” e poi torna a twittare anzi truthare sul fatto che la guerra non sarebbe mai cominciata se lui fosse stato presidente e che Zelensky e Biden non avrebbero mai dovuto farla cominciare, e Rubio che parla di “attacco orribile” ma poi ripete anche lui che è per questo che Trump vuole far finire la guerra (link 9); e con la Russia che parla solo di attacco ai militari e incolpa le autorità ucraine per avere messo in pericolo i civili. Civili che intanto sono morti, ma che nessuno lascia in pace.
Link 1: https://www.facebook.com/Semenikhin/videos/1886249922202997
Link 2: https://www.facebook.com/Semenikhin/videos/692462653188773
Link 3: https://t.me/mosiychuk72/41648
Link 4: https://www.youtube.com/watch?v=dJ2SFX-32bM
Link 5: https://t.me/marybezuhla/3317
Link 6: https://t.me/mosiychuk72/41649
Link 7: https://www.popularmechanics.com/military/weapons/a44763750/germany-close-to-giving-ukraine-taurus-cruise-missiles/
Link 8: https://truthsocial.com/@realDonaldTrump/114336723764365914
Link 9: https://x.com/SecRubio/status/1911460975481409809
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Clara Statello - Canale Ufficiale

15.04.202509:39
🇺🇦🪖 Mobilitazione forzata in Ucraina, immagini del sequestro violento di un uomo a Leopoli. Maledice i commissari militari, mentre loro lo portano via.
Non ci sono agenti di polizia nelle vicinanze, senza dei quali i militari non possono procedere con le mobilitaziono.
Segui 👉🏼 @ClaraStatello
Non ci sono agenti di polizia nelle vicinanze, senza dei quali i militari non possono procedere con le mobilitaziono.
Segui 👉🏼 @ClaraStatello
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RA - Russia Amica (Дружественная Россия)

15.04.202509:39
Witkoff ha affermato a Fox News che l'accordo ucraino potrebbe essere "sulla soglia di qualcosa di importante per il mondo intero".
Ha inoltre aggiunto che la Russia e gli Stati Uniti hanno l'opportunità di sviluppare relazioni bilaterali attraverso "prospettive commerciali interessanti".
📺📺
🇷🇺RA - Russia Amica
Penso che potremmo essere sull'orlo di qualcosa di molto importante per il mondo in senso globale.
Ha inoltre aggiunto che la Russia e gli Stati Uniti hanno l'opportunità di sviluppare relazioni bilaterali attraverso "prospettive commerciali interessanti".
📺📺
🇷🇺RA - Russia Amica
15.04.202509:35
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L'Indipendente

15.04.202509:34
Milano, al corteo per Gaza c’era anche un agente con una felpa neonazista
Segui @lindipendente
Segui @lindipendente
Rekordlar
26.04.202523:59
146Obunachilar03.11.202423:59
0Iqtiboslar indeksi04.04.202523:59
25Bitta post qamrovi19.01.202513:35
18Reklama posti qamrovi28.03.202516:04
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