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24.02.202513:13
Ue, nel 2024 più soldi a Mosca per il gas che a Kiev per gli aiuti
Secondo quanto riportato da DW, citando un rapporto dell’Istituto per l'Economia energetica e l'analisi finanziaria (IEEFA), l'Unione europea nel 2024 ha acquistato il 18% in più (rispetto all’anno precedente) di gas naturale liquefatto dalla Federazione Russa, spendendo 6,3 miliardi di euro tra gennaio e novembre. I maggiori destinatari del GNL Russo in Europa sono Francia, Spagna e Belgio.
Il The Guardian ha calcolato che nel corso del 2024 l'Ue ha acquistato petrolio e gas russi per 21,9 miliardi di euro, mentre nello stesso periodo ha corrisposto all'Ucraina aiuti per 18,7 miliardi.
Complessivamente nel 2024 la Russia ha guadagnato 242 miliardi di euro dalle esportazioni mondiali di combustibili fossili.
Secondo quanto riportato da DW, citando un rapporto dell’Istituto per l'Economia energetica e l'analisi finanziaria (IEEFA), l'Unione europea nel 2024 ha acquistato il 18% in più (rispetto all’anno precedente) di gas naturale liquefatto dalla Federazione Russa, spendendo 6,3 miliardi di euro tra gennaio e novembre. I maggiori destinatari del GNL Russo in Europa sono Francia, Spagna e Belgio.
Il The Guardian ha calcolato che nel corso del 2024 l'Ue ha acquistato petrolio e gas russi per 21,9 miliardi di euro, mentre nello stesso periodo ha corrisposto all'Ucraina aiuti per 18,7 miliardi.
Complessivamente nel 2024 la Russia ha guadagnato 242 miliardi di euro dalle esportazioni mondiali di combustibili fossili.
19.02.202512:35
📍Un anno fa l’esercito russo otteneva il pieno controllo di Avdeevka, cittadina a nord di Donetsk, mettendo fine alla battaglia più lunga di questo conflitto, iniziata nel 2014 tra l’esercito di Kiev e le milizie popolari.
Una volta che Avdeevka - fondata ai tempi degli Zar - è tornata a far parte della Russia, centinaia di migliaia di abitanti di Donetsk hanno tirato un sospiro di sollievo: l’artiglieria ucraina, che a lungo ha terrorizzato i distretti settentrionali e centrali della città, ha smesso di rappresentare una minaccia.
Avdeevka era stata trasformata in una città-fortezza dove si è combatto metro per metro, casa per casa. Per questa ragione sono veramente pochi gli edifici rimasti relativamente integri. Eppure non pochi civili sono rimasti a vivere in uno scenario apocalittico. Si stima che oggi ad Avdeevka vivano attorno alle mille persone.
Diversamente da Donetsk, Avdeevka rimane alla portata dell’artiglieria di Kiev e periodicamente viene colpita. Nonostante i rischi legati alla guerra, le autorità hanno deciso di iniziare a ristrutturare le palazzine che presentano hanno subito i danni minori per fornire un’abitazione agli abitanti rimasti. Sette palazzine sono già state ristrutturate. Negli appartamenti i nuovi inquilini dispongono di riscaldamento, luce e acqua 24 ore su 24 (diversamente da Donetsk dove l’acqua continua ad essere erogata a giorni alterni per poche ore).
Ad Avdeevka sono già stati aperti diversi negozi, e con i mezzi pubblici si può raggiungere la vicina città di Yasinovataya.
Il motore della città era l’immensa cokeria, attualmente pesantemente danneggiata. Le autorità locali hanno espresso l’intenzione di far risorgere questo impianto, tutto dipende dalla linea del fronte ancora troppo vicina. Rispetto alla prima visita di un anno fa, quando queste persone erano costrette a vivere negli scantinati, questi cambiamenti sono incredibili e fanno ben sperare. Molto dipenderà dalla risorsa principale di questa terra: la sua gente. Queste persone non hanno nessuna intenzione di arrendersi e si stanno già rimboccando le maniche.
https://youtu.be/e70ar76a37s?feature=shared
Una volta che Avdeevka - fondata ai tempi degli Zar - è tornata a far parte della Russia, centinaia di migliaia di abitanti di Donetsk hanno tirato un sospiro di sollievo: l’artiglieria ucraina, che a lungo ha terrorizzato i distretti settentrionali e centrali della città, ha smesso di rappresentare una minaccia.
Avdeevka era stata trasformata in una città-fortezza dove si è combatto metro per metro, casa per casa. Per questa ragione sono veramente pochi gli edifici rimasti relativamente integri. Eppure non pochi civili sono rimasti a vivere in uno scenario apocalittico. Si stima che oggi ad Avdeevka vivano attorno alle mille persone.
Diversamente da Donetsk, Avdeevka rimane alla portata dell’artiglieria di Kiev e periodicamente viene colpita. Nonostante i rischi legati alla guerra, le autorità hanno deciso di iniziare a ristrutturare le palazzine che presentano hanno subito i danni minori per fornire un’abitazione agli abitanti rimasti. Sette palazzine sono già state ristrutturate. Negli appartamenti i nuovi inquilini dispongono di riscaldamento, luce e acqua 24 ore su 24 (diversamente da Donetsk dove l’acqua continua ad essere erogata a giorni alterni per poche ore).
Ad Avdeevka sono già stati aperti diversi negozi, e con i mezzi pubblici si può raggiungere la vicina città di Yasinovataya.
Il motore della città era l’immensa cokeria, attualmente pesantemente danneggiata. Le autorità locali hanno espresso l’intenzione di far risorgere questo impianto, tutto dipende dalla linea del fronte ancora troppo vicina. Rispetto alla prima visita di un anno fa, quando queste persone erano costrette a vivere negli scantinati, questi cambiamenti sono incredibili e fanno ben sperare. Molto dipenderà dalla risorsa principale di questa terra: la sua gente. Queste persone non hanno nessuna intenzione di arrendersi e si stanno già rimboccando le maniche.
https://youtu.be/e70ar76a37s?feature=shared
11.02.202519:28
🇺🇦 Ucraina, presentato il piano per mandare in guerra i giovani dai 18 ai 24 anni
Le autorità ucraine, per tentare di risolvere i problemi legati alla carenza di soldati con cui compensare le perdite al fronte, ora puntano sui giovani. Gli uomini di mezza età catturati per strada, caricati a forza sui furgoni e pochi giorni dopo inviati al fronte non bastano.
L’Occidente - USA in primis - da tempo chiede a Kiev di abbassare l’età minima della mobilitazione obbligatoria, ora fissata a 25. Zelensky per ora evita il richiamo forzato dei giovani tra i 18 ed i 24 anni, proponendo una via di mezzo, ossia un contratto dove i ragazzi vengono motivati con denaro (circa 46 mila euro in un anno), mutui a tasso zero (alla fine del contratto), assistenza medica, la prospettiva di entrare in università (dopo la fine del contratto), esenzione dalla mobilitazione e possibilità di uscire dal paese a fine del contratto.
Per i giovani che oggi sono intrappolati in Ucraina senza poter lasciare il paese e senza grandi prospettive economiche, la cifra di denaro proposta può affascinare, ma quella clausola “dopo la fine del contratto” dovrebbe far ragionare… Quanto dura un soldato al fronte?
✍️ RangeloniNews
Le autorità ucraine, per tentare di risolvere i problemi legati alla carenza di soldati con cui compensare le perdite al fronte, ora puntano sui giovani. Gli uomini di mezza età catturati per strada, caricati a forza sui furgoni e pochi giorni dopo inviati al fronte non bastano.
L’Occidente - USA in primis - da tempo chiede a Kiev di abbassare l’età minima della mobilitazione obbligatoria, ora fissata a 25. Zelensky per ora evita il richiamo forzato dei giovani tra i 18 ed i 24 anni, proponendo una via di mezzo, ossia un contratto dove i ragazzi vengono motivati con denaro (circa 46 mila euro in un anno), mutui a tasso zero (alla fine del contratto), assistenza medica, la prospettiva di entrare in università (dopo la fine del contratto), esenzione dalla mobilitazione e possibilità di uscire dal paese a fine del contratto.
Per i giovani che oggi sono intrappolati in Ucraina senza poter lasciare il paese e senza grandi prospettive economiche, la cifra di denaro proposta può affascinare, ma quella clausola “dopo la fine del contratto” dovrebbe far ragionare… Quanto dura un soldato al fronte?
✍️ RangeloniNews
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11.02.202507:05
🇺🇸 Trump: Kiev ha accettato di consegnare agli Stati Uniti 500 miliardi di dollari in terre rare
Il presidente statunitense Donald Trump, su Fox News, ha dichiarato che l’Ucraina ha accettato di consegnare agli USA terre rare per un valore di 500 miliardi di dollari come compenso per gli aiuti militari che Washington ha già fornito a Kiev. Secondo Trump gli Stati Uniti dovrebbero accedere alle risorse naturali dell'Ucraina, indipendentemente dal fatto che venga raggiunto un accordo di pace con la Russia e dall'esito della guerra.
"Loro (gli ucraini ucraini, n.d.r) possono concludere un accordo, così come non accettare e non accordarsi. Un giorno potrebbero diventare russi, così come possono non diventare russi. Ma io ho detto che tutti quei soldi che abbiamo speso li rivoglio indietro. E ho detto loro che volevo l'equivalente di 500 miliardi di dollari in minerali e terre rare. E loro, in sostanza, hanno già accettato di farlo", ha detto Trump.
✍️ RangeloniNews
Il presidente statunitense Donald Trump, su Fox News, ha dichiarato che l’Ucraina ha accettato di consegnare agli USA terre rare per un valore di 500 miliardi di dollari come compenso per gli aiuti militari che Washington ha già fornito a Kiev. Secondo Trump gli Stati Uniti dovrebbero accedere alle risorse naturali dell'Ucraina, indipendentemente dal fatto che venga raggiunto un accordo di pace con la Russia e dall'esito della guerra.
"Loro (gli ucraini ucraini, n.d.r) possono concludere un accordo, così come non accettare e non accordarsi. Un giorno potrebbero diventare russi, così come possono non diventare russi. Ma io ho detto che tutti quei soldi che abbiamo speso li rivoglio indietro. E ho detto loro che volevo l'equivalente di 500 miliardi di dollari in minerali e terre rare. E loro, in sostanza, hanno già accettato di farlo", ha detto Trump.
✍️ RangeloniNews
07.02.202516:46
🇷🇺🇺🇦Donbass, l’esercito russo ha ottenuto il controllo di Toretsk
Il Ministero della difesa della Federazione Russa ha dichiarato ufficialmente di aver ottenuto il controllo di Toretsk (Dzerzhinsk), nella Repubblica Popolare di Donetsk.
La lunga e pesantissima battaglia per il controllo della città di Toretsk è terminata e per l’esercito russo ora si apre la strada verso Konstantinovka. Considerati i progressi delle truppe russe nella vicina cittadina di Chasov Yar, l’avanzata su Konstantinovka avverrà da due direzioni. Le autorità di Kiev affermano
La cittadina di Toretsk è stata completamente distrutta dai bombardamenti reciproci e dalle cariche di esplosivo ucraino piazzate alla base di numerose palazzine, fatte crollare per rallentare l’avanzata dei soldati russi. Da Toretsk e dintorni, inoltre, i soldati ucraini alzavano in cielo i droni che venivano poi condotti sulla vicina Gorlovka, terrorizzando la popolazione civile e uccidendo numerosi abitanti della città.
✍️ RangeloniNews
Il Ministero della difesa della Federazione Russa ha dichiarato ufficialmente di aver ottenuto il controllo di Toretsk (Dzerzhinsk), nella Repubblica Popolare di Donetsk.
La lunga e pesantissima battaglia per il controllo della città di Toretsk è terminata e per l’esercito russo ora si apre la strada verso Konstantinovka. Considerati i progressi delle truppe russe nella vicina cittadina di Chasov Yar, l’avanzata su Konstantinovka avverrà da due direzioni. Le autorità di Kiev affermano
La cittadina di Toretsk è stata completamente distrutta dai bombardamenti reciproci e dalle cariche di esplosivo ucraino piazzate alla base di numerose palazzine, fatte crollare per rallentare l’avanzata dei soldati russi. Da Toretsk e dintorni, inoltre, i soldati ucraini alzavano in cielo i droni che venivano poi condotti sulla vicina Gorlovka, terrorizzando la popolazione civile e uccidendo numerosi abitanti della città.
✍️ RangeloniNews
31.01.202515:36
(+18) Donbass - Ancora immagini dell’ennesimo attacco criminale ucraino con munizioni a grappolo sul centro della città di Gorlovka. Si tratta delle riprese dalla telecamera dell’ospedale cittadino, 11 civili sono rimasti feriti.
✍️ RangeloniNews
✍️ RangeloniNews
24.02.202512:57
Il 24 febbraio 2022, poche ore dopo l’inizio dell’operazione militare speciale, le truppe aviotrasportate russe sbarcarono nelle retrovie ucraine a ridosso di Kiev, presso l'aerodromo militare di Gostomel. Dopo aver ottenuto il controllo di quest’area, i parà russi organizzarono la difesa del perimetro dell’aerodromo in attesa dei rinforzi che avanzavano via terra, mentre l’artiglieria ucraina distruggeva la pista d’atterraggio dell’aeroporto, i depositi di carburante e tutto ciò che potesse aiutare i russi. Per oltre 24 ore i paracadutisti sono riusciti a resistere nonostante fossero totalmente accerchiati.
Si trattò di un’operazione chirurgica senza precedenti a cui presero parte circa 200 elicotteri.
Si trattò di un’operazione chirurgica senza precedenti a cui presero parte circa 200 elicotteri.
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17.02.202519:15
🇷🇺🇺🇸 Delegazione russa è arrivata a Riad per “normalizzare le relazioni con gli USA”
L'Assistente del presidente russo Ushakov ha affermato che lo scopo principale degli incontri con la delegazione inviata da Trump in Arabia Saudita è quello iniziare una reale normalizzazione delle relazioni tra Mosca e Washington.
Domani avverrà il primo incontro tra le delegazioni di Stati Uniti e Russia per “concordare come avviare i negoziati sull'Ucraina".
Si tratta di negoziati bilaterali, ai quali non sono stati invitati rappresentanti dell’Ucraina né dell’Unione Europea.
Secondo la CNN con questo incontro l'amministrazione Trump “ha posto fine all'isolamento internazionale del presidente russo e ha distrutto l'unità dell'Occidente in questo conflitto”.
✍️ RangeloniNews
L'Assistente del presidente russo Ushakov ha affermato che lo scopo principale degli incontri con la delegazione inviata da Trump in Arabia Saudita è quello iniziare una reale normalizzazione delle relazioni tra Mosca e Washington.
Domani avverrà il primo incontro tra le delegazioni di Stati Uniti e Russia per “concordare come avviare i negoziati sull'Ucraina".
Si tratta di negoziati bilaterali, ai quali non sono stati invitati rappresentanti dell’Ucraina né dell’Unione Europea.
Secondo la CNN con questo incontro l'amministrazione Trump “ha posto fine all'isolamento internazionale del presidente russo e ha distrutto l'unità dell'Occidente in questo conflitto”.
✍️ RangeloniNews
Переслав з:
La terza ROMA
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11.02.202516:38
La Russia sta vincendo la guerra, ma qualcuno al messaggero non se ne è accorto.
▪️Mentre con la vittoria di Trump, parte dei mezzi di informazione prova a riallinearsi, provando a raccontare l'ovvio, cioè quello che noi raccontiamo da sempre, che in Donbass vivono russi che si sentono russi. Una parte dei giornalisti rimane fedele alla vulgata propagandistica.
▪️Il Messaggero è fantastico, i russi hanno finito i mezzi e le scorte e usano cavalli ed asini, proprio come durante la prima o seconda guerra mondiale. Dopo le pale di Bakhmut, arrivano i cavalli.
https://t.me/terzaroma
▪️Mentre con la vittoria di Trump, parte dei mezzi di informazione prova a riallinearsi, provando a raccontare l'ovvio, cioè quello che noi raccontiamo da sempre, che in Donbass vivono russi che si sentono russi. Una parte dei giornalisti rimane fedele alla vulgata propagandistica.
▪️Il Messaggero è fantastico, i russi hanno finito i mezzi e le scorte e usano cavalli ed asini, proprio come durante la prima o seconda guerra mondiale. Dopo le pale di Bakhmut, arrivano i cavalli.
https://t.me/terzaroma
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10.02.202516:55
Tabelle balistiche in lingua inglese nelle posizioni ucraine (con ogni probabilità tenute da mercenari stranieri) e mezzi forniti dalla NATO nel villaggio Berestki, accanto a Kurakhovo.
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02.02.202515:40
🇰🇵 🇷🇺 Soldati nordcoreani sul fronte russo, tra miti e fake
“Troppi morti”, i nordcoreani se ne vanno dal fronte. In questo modo la propaganda ucraina, rilanciata dai media occidentali, sembra voler chiudere un capitolo misterioso del conflitto.
Dell’impiego dei soldati nordcoreani si parla da mesi, ma si sa veramente poco. Sui media russi non c’è traccia della loro presenza (solo dello spostamento su rotaia di pezzi d’artiglieria), differentemente da quanto accade in Ucraina, senza che però ci siamo prove di quanto affermato. Le veline dei servizi segreti di Kiev, senza materiali in sostegno delle varie tesi - spesso strampalate - sono una fonte molto discutibile. A maggior ragione se consideriamo che in questo conflitto le operazioni al fronte vengono filmate quotidianamente da centinaia di droni e le uccisioni dei soldati raggiunti da questi apparecchi vengono mostrate praticamente in diretta sui social network. Al netto di ciò, l’unica prova a sostegno del massiccio impiego di soldati nordcoreani fornita da Kiev consiste in due prigionieri di guerra (che però, secondo i documenti che portavano appresso, risultano provenire dalla repubblica di Tuva, sul confine con la Mongolia).
Ora a Kiev affermano che le perdite dei nordcoreani siano ingenti, circa 4000 uomini sui 12 mila inviati in Russia. E per questa ragione è stato deciso di rispedirli a casa.
Lo scorso 23 gennaio, però, il capo dell’intelligence militare ucraina Kirill Budanov aveva affermato che le intenzioni della Corea del Nord erano quelle di inviare rinforzi nella regione di Kursk.
Inoltre, mentre sul Messaggero si legge di truppe nordcoreane inviate all’assalto allo sbaraglio, il comandante in capo dell’esercito ucraino Syrsky ha definito i nordcoreani altamente motivati, ben addestrati e coraggiosi. Budanov li ha invece definiti "robot biologici".
Non è la prima volta che le autorità Ucraine di smentiscano da sole. Anche il New York Times, pochi giorni fa, citando fonti nel Pentagono, affermava che nei prossimi due mesi sono attese nuove truppe dalla Corea del Nord.
Nascondere 12 mila uomini nei piccoli villaggi da poche centinaia di abitanti della regione di Kursk senza che non trapeli nemmeno una testimonianza sulla loro presenza è praticamente impossibile. Parlare del contingente nordcoreano aiuta sicuramente a sviare l’attenzione da questioni più importanti e dalle difficoltà incontrate da Kiev.
✍️ RangeloniNews
“Troppi morti”, i nordcoreani se ne vanno dal fronte. In questo modo la propaganda ucraina, rilanciata dai media occidentali, sembra voler chiudere un capitolo misterioso del conflitto.
Dell’impiego dei soldati nordcoreani si parla da mesi, ma si sa veramente poco. Sui media russi non c’è traccia della loro presenza (solo dello spostamento su rotaia di pezzi d’artiglieria), differentemente da quanto accade in Ucraina, senza che però ci siamo prove di quanto affermato. Le veline dei servizi segreti di Kiev, senza materiali in sostegno delle varie tesi - spesso strampalate - sono una fonte molto discutibile. A maggior ragione se consideriamo che in questo conflitto le operazioni al fronte vengono filmate quotidianamente da centinaia di droni e le uccisioni dei soldati raggiunti da questi apparecchi vengono mostrate praticamente in diretta sui social network. Al netto di ciò, l’unica prova a sostegno del massiccio impiego di soldati nordcoreani fornita da Kiev consiste in due prigionieri di guerra (che però, secondo i documenti che portavano appresso, risultano provenire dalla repubblica di Tuva, sul confine con la Mongolia).
Ora a Kiev affermano che le perdite dei nordcoreani siano ingenti, circa 4000 uomini sui 12 mila inviati in Russia. E per questa ragione è stato deciso di rispedirli a casa.
Lo scorso 23 gennaio, però, il capo dell’intelligence militare ucraina Kirill Budanov aveva affermato che le intenzioni della Corea del Nord erano quelle di inviare rinforzi nella regione di Kursk.
Inoltre, mentre sul Messaggero si legge di truppe nordcoreane inviate all’assalto allo sbaraglio, il comandante in capo dell’esercito ucraino Syrsky ha definito i nordcoreani altamente motivati, ben addestrati e coraggiosi. Budanov li ha invece definiti "robot biologici".
Non è la prima volta che le autorità Ucraine di smentiscano da sole. Anche il New York Times, pochi giorni fa, citando fonti nel Pentagono, affermava che nei prossimi due mesi sono attese nuove truppe dalla Corea del Nord.
Nascondere 12 mila uomini nei piccoli villaggi da poche centinaia di abitanti della regione di Kursk senza che non trapeli nemmeno una testimonianza sulla loro presenza è praticamente impossibile. Parlare del contingente nordcoreano aiuta sicuramente a sviare l’attenzione da questioni più importanti e dalle difficoltà incontrate da Kiev.
✍️ RangeloniNews
31.01.202507:57
Russia, identificati i soldati ucraini responsabili della strage di civili nella regione di Kursk
Il Comitato Investigativo della Federazione Russa ha pubblicato le immagini dell’interrogatorio di Evgeny Fabrisenko, uno dei soldati ucraini che ha ucciso e violentato 22 civili (di cui 8 donne) a Russkoe Porechnoe, villaggio nella regione di Kursk.
Fabrisenko ha ricostruito in modo dettagliato gli eventi, ammettendo le responsabilità del comandante della 11esima compagnia del 4 battaglione della 92esima brigata d'assalto separata (nome di battaglia «Kum») e di tre altri commilitoni.
Alcuni frammenti dell’interrogatorio:
- Prima l'ho violentata io, poi i colleghi. Dopodiché li abbiamo messi in ginocchio e gli abbiamo sparato alla nuca col fucile automatico…
- Siamo entrati nella casa successiva, c’erano due uomini e una donna. Gli uomini sono stati uccisi subito. A uno di loro abbiamo tagliato le vene...
- Perché? - chiede l'investigatore.
- Per infierire... È svenuto alla vista del sangue e "Motyl" gli ha sparato. Il secondo è stato fucilato alla testa da “Provodnyk". Ho violentato la donna, l'ho costretta a inginocchiarsi e l'ho colpita alla nuca…
- Siamo usciti, abbiamo sentito un rumore nel fienile. Li, nel fienile, si nascondevano tre nonnine e tre nonni. Li abbiamo portati fuori, legato le mani e condotti nel seminterrato. Uno di loro ha cercato di opporsi, provando a sfuggire. Uno dei commilitoni è sceso e lo ha colpito due volte alla testa. Quando “Provodnyk” è salito al piano superiore, Motyl ha lanciato una granata F-1 nel seminterrato. Dopo l'esplosione "Motyl" è sceso, constatando che non erano rimasti superstiti…
✍️ RangeloniNews
Il Comitato Investigativo della Federazione Russa ha pubblicato le immagini dell’interrogatorio di Evgeny Fabrisenko, uno dei soldati ucraini che ha ucciso e violentato 22 civili (di cui 8 donne) a Russkoe Porechnoe, villaggio nella regione di Kursk.
Fabrisenko ha ricostruito in modo dettagliato gli eventi, ammettendo le responsabilità del comandante della 11esima compagnia del 4 battaglione della 92esima brigata d'assalto separata (nome di battaglia «Kum») e di tre altri commilitoni.
Alcuni frammenti dell’interrogatorio:
- Prima l'ho violentata io, poi i colleghi. Dopodiché li abbiamo messi in ginocchio e gli abbiamo sparato alla nuca col fucile automatico…
- Siamo entrati nella casa successiva, c’erano due uomini e una donna. Gli uomini sono stati uccisi subito. A uno di loro abbiamo tagliato le vene...
- Perché? - chiede l'investigatore.
- Per infierire... È svenuto alla vista del sangue e "Motyl" gli ha sparato. Il secondo è stato fucilato alla testa da “Provodnyk". Ho violentato la donna, l'ho costretta a inginocchiarsi e l'ho colpita alla nuca…
- Siamo usciti, abbiamo sentito un rumore nel fienile. Li, nel fienile, si nascondevano tre nonnine e tre nonni. Li abbiamo portati fuori, legato le mani e condotti nel seminterrato. Uno di loro ha cercato di opporsi, provando a sfuggire. Uno dei commilitoni è sceso e lo ha colpito due volte alla testa. Quando “Provodnyk” è salito al piano superiore, Motyl ha lanciato una granata F-1 nel seminterrato. Dopo l'esplosione "Motyl" è sceso, constatando che non erano rimasti superstiti…
✍️ RangeloniNews
24.02.202508:17
24 febbraio 2022. Questa data ha scosso il mondo. Molti rimangono convinti che quel giorno Putin si sia svegliato di cattivo umore, decidendo di punto in bianco di “invadere la sovrana Ucraina”.
Per me quella data rappresenta il pianto liberatorio di milioni di abitanti del Donbass (di entrambi i lati del fronte) che da anni aspettavano la Russia, unico garante di diritti e delle condizioni di sicurezza, negati da Kiev e dall’Occidente. Quel giorno in città ho incontrato molte persone che festeggiavano l’inizio della fine di un incubo, di una guerra che martoriava la loro terra da 8 anni. Un conflitto iniziato con l’esercito ucraino che ha puntato i cannoni sulla popolazione inerme; un conflitto che né a Kiev, né in Europa avevano intenzione di risolvere tenendo conto degli interessi della gente del Donbass.
https://t.me/vn_rangeloni/710
Per me quella data rappresenta il pianto liberatorio di milioni di abitanti del Donbass (di entrambi i lati del fronte) che da anni aspettavano la Russia, unico garante di diritti e delle condizioni di sicurezza, negati da Kiev e dall’Occidente. Quel giorno in città ho incontrato molte persone che festeggiavano l’inizio della fine di un incubo, di una guerra che martoriava la loro terra da 8 anni. Un conflitto iniziato con l’esercito ucraino che ha puntato i cannoni sulla popolazione inerme; un conflitto che né a Kiev, né in Europa avevano intenzione di risolvere tenendo conto degli interessi della gente del Donbass.
https://t.me/vn_rangeloni/710
15.02.202518:23
Donetsk, il fronte si è allontanato e la minaccia delle bombe non è più così frequente. Dire che la città torna a vivere sarebbe un errore, perché Donetsk non ha mai smesso di farlo. Anche durante i periodi più difficili la popolazione ha sempre ricercato tracce di “normalità”. Una delle oasi nelle quali gli abitanti di Donetsk amavano immergersi (e continuano a farlo) è la Filarmonia, nel cuore della città, spesso trafitto dalle schegge di razzi e bombe. Oltre a percepire un senso di sicurezza dovuto dalle spesse mura, qui la gente entra in un’altra dimensione, fatta di arte, musica e cultura, dimenticando per un paio d’ore quanto accade fuori. Qui la cultura non conosce confini e unisce al posto di dividere. Nonostante nelle strade a pochi passi dal palco cadessero colpi di artiglieria sparati da obici francesi, tedeschi o italiani, nessuno si è mai sognato di depennare dalla scaletta dei concerti i brani che riconducono a questi paesi. E la sala - sempre piena - non ha mai smesso di applaudire.
Tra i simboli della Filarmonia di Donetsk c’è il soprano Anna Bratus’, che nella sua carriera ha girato il mondo, esibendosi anche in Italia. Poco poco prima dell’inizio degli eventi del 2014 aveva ottenuto il riconoscimento di “Artista emerito dell’Ucraina. Lei ha scelto di rimanere nella sua città, anche nei momenti più difficili, accanto al suo pubblico ed alla sua gente.
Tra i simboli della Filarmonia di Donetsk c’è il soprano Anna Bratus’, che nella sua carriera ha girato il mondo, esibendosi anche in Italia. Poco poco prima dell’inizio degli eventi del 2014 aveva ottenuto il riconoscimento di “Artista emerito dell’Ucraina. Lei ha scelto di rimanere nella sua città, anche nei momenti più difficili, accanto al suo pubblico ed alla sua gente.
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11.02.202512:37
“Il mio passaporto è ucraino, ma l’anima..”
A Pokrovsk, nella città del Donbass sempre più prossima al semi-accerchiamento da parte dell’esercito russo, i giornalisti di Euronews hanno chiesto ai civili come mai abbiano scelto di rifiutare l’evacuazione, scegliendo di rimanere a casa propria, quando la città rischia di finire sotto il controllo di Mosca.
- Non ha paura che i russi conquistino Pokrovsk?- chiede il reporter ad un uomo.
- Sono russi esattamente come lo siamo qui. Io sono ucraino per passaporto, ma nell’anima.. Qui non ci sono ucraini, siamo tutti russi - risponde il signore ai giornalisti.
✍️ RangeloniNews
A Pokrovsk, nella città del Donbass sempre più prossima al semi-accerchiamento da parte dell’esercito russo, i giornalisti di Euronews hanno chiesto ai civili come mai abbiano scelto di rifiutare l’evacuazione, scegliendo di rimanere a casa propria, quando la città rischia di finire sotto il controllo di Mosca.
- Non ha paura che i russi conquistino Pokrovsk?- chiede il reporter ad un uomo.
- Sono russi esattamente come lo siamo qui. Io sono ucraino per passaporto, ma nell’anima.. Qui non ci sono ucraini, siamo tutti russi - risponde il signore ai giornalisti.
✍️ RangeloniNews
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10.02.202511:51
🇺🇸🇺🇦 Le sfilate dei VIP di Hollywood a Kiev erano sponsorizzate da USAID
Secondo il portale statunitense E!News, le star holliwoodiane sarebbero state retribuite per dimostrare il supporto a Kiev ed a Zelensky.
Il programma USAID avrebbe sponsorizzato con 20 milioni di dollari la passeggiata di Angelina Jolie a Leopoli, con allarme antiaereo in sottofondo. Sean Penn, che aveva dichiarato di esser pronto di devolvere le statuette degli Oscar agli ucraini per ricavarne proiettili da sparare contro i russi sarebbe stato ricompensato con 5 milioni. Nell’elenco figurano anche Orlando Bloom, Ben Stiller e Van Dam.
Secondo il portale statunitense E!News, le star holliwoodiane sarebbero state retribuite per dimostrare il supporto a Kiev ed a Zelensky.
Il programma USAID avrebbe sponsorizzato con 20 milioni di dollari la passeggiata di Angelina Jolie a Leopoli, con allarme antiaereo in sottofondo. Sean Penn, che aveva dichiarato di esser pronto di devolvere le statuette degli Oscar agli ucraini per ricavarne proiettili da sparare contro i russi sarebbe stato ricompensato con 5 milioni. Nell’elenco figurano anche Orlando Bloom, Ben Stiller e Van Dam.
02.02.202515:33
Imprenditore della Jacuzia risponde ai fake ucraini
La guerra moderna viene combattuta anche lontano dal campo di battaglia, su Internet, cercando di influenzare le persone ricorrendo ad esempio a fake o provocazioni, al fine di provocare tensioni o fratture nella società, fomentando gli estremismi.
Nell’esercito ucraino da diversi anni operano attivamente i “Centri di informazione e operazioni psicologiche” (PsyOps), che da remoto tentano di manipolare gli umori dei cittadini russi. La Jacuzia è uno dei territori preferiti dall’intelligence ucraina per condurre questo tipo di operazioni psicologiche al fine di fomentare il separatismo. L’attacco alla Russia dall’esterno è risultato poco efficace, per questa ragione l’Occidente non ha mai smesso di provare ad attaccarla dall’interno, desiderando - senza nemmeno nasconderlo - di frammentarla in numerosi piccoli staterelli.
Un imprenditore della regione, stanco degli appelli che giungono dall’Ucraina a ribellarsi a Mosca, ha deciso di replicare ironicamente alle bugie diffuse da Kiev, sfatando molti pregiudizi e mostrando come effettivamentemuoiono i villaggi della sperduta Jacuzia, il degrado, la repressione dei russi e la mancanza di infrastrutture e di investimenti si stia sviluppando la regione.
La guerra moderna viene combattuta anche lontano dal campo di battaglia, su Internet, cercando di influenzare le persone ricorrendo ad esempio a fake o provocazioni, al fine di provocare tensioni o fratture nella società, fomentando gli estremismi.
Nell’esercito ucraino da diversi anni operano attivamente i “Centri di informazione e operazioni psicologiche” (PsyOps), che da remoto tentano di manipolare gli umori dei cittadini russi. La Jacuzia è uno dei territori preferiti dall’intelligence ucraina per condurre questo tipo di operazioni psicologiche al fine di fomentare il separatismo. L’attacco alla Russia dall’esterno è risultato poco efficace, per questa ragione l’Occidente non ha mai smesso di provare ad attaccarla dall’interno, desiderando - senza nemmeno nasconderlo - di frammentarla in numerosi piccoli staterelli.
Un imprenditore della regione, stanco degli appelli che giungono dall’Ucraina a ribellarsi a Mosca, ha deciso di replicare ironicamente alle bugie diffuse da Kiev, sfatando molti pregiudizi e mostrando come effettivamente
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31.01.202507:13
Bombe a grappolo ucraine su Gorlovka, terrore quotidiano
Zelensky aveva promesso che non avrebbe utilizzato le munizioni a grappolo sulle città e su obiettivi civili. Biden a suo tempo aveva titubato e incontrato molte critiche per via dell’intenzione di fornire queste armi a Kiev, ma poi se ne lavò le mani facendo promettere al presidente ucraino che i soldati ucraini non le avrebbero usate sui centri abitati. Oltre alle esplosioni, un gravissimo rischio per i civili è dovuto dal fatto che molte submunizioni fanno cilecca, rimanendo sul suolo, magari nascoste tra l’erba e le foglie, esplodendo in un secondo momento, al passaggio di persone.
Ovviamente l’Ucraina ha iniziato a fare ampio uso di queste bombe sui civili fin da subito. Gorlovka è una città martire non lontano da Donetsk, colpita quotidianamente da questo tipo di munizioni tra l’indifferenza assoluta del mondo. Ogni giorno si registrano vittime, di serie B.
Queste immagini sono fresche, di questa mattina, e danno un’idea di quello che centinaia di migliaia di persone - nonostante si trovino nelle retrovie - siano costrette ad affrontare quotidianamente. Il sindaco di Gorlovka ha riferito che in seguito al bombardamento condotto da Kiev sul centro della città, attorno all’ospedale, sono rimaste ferite dieci persone.
✍️ RangeloniNews
Zelensky aveva promesso che non avrebbe utilizzato le munizioni a grappolo sulle città e su obiettivi civili. Biden a suo tempo aveva titubato e incontrato molte critiche per via dell’intenzione di fornire queste armi a Kiev, ma poi se ne lavò le mani facendo promettere al presidente ucraino che i soldati ucraini non le avrebbero usate sui centri abitati. Oltre alle esplosioni, un gravissimo rischio per i civili è dovuto dal fatto che molte submunizioni fanno cilecca, rimanendo sul suolo, magari nascoste tra l’erba e le foglie, esplodendo in un secondo momento, al passaggio di persone.
Ovviamente l’Ucraina ha iniziato a fare ampio uso di queste bombe sui civili fin da subito. Gorlovka è una città martire non lontano da Donetsk, colpita quotidianamente da questo tipo di munizioni tra l’indifferenza assoluta del mondo. Ogni giorno si registrano vittime, di serie B.
Queste immagini sono fresche, di questa mattina, e danno un’idea di quello che centinaia di migliaia di persone - nonostante si trovino nelle retrovie - siano costrette ad affrontare quotidianamente. Il sindaco di Gorlovka ha riferito che in seguito al bombardamento condotto da Kiev sul centro della città, attorno all’ospedale, sono rimaste ferite dieci persone.
✍️ RangeloniNews
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23.02.202517:25
Zelensky nel 2019, quando non c’era ancora alcuna “aggressione” russa, appena giunto alla guida dell’Ucraina ponendosi come alternativa al “partito della guerra” di Poroshenko: “il cessate il fuoco e il ritorno della pace nel Donbass sono la mia priorità”.
Zelensky oggi, dopo sei anni di repressioni nei confronti degli oppositori politici, dei media non allineati, della Chiesa ortodossa e dopo centinaia di migliaia di morti al fronte: "Sono pronto a lasciare l'incarico di Presidente se ciò è utile per la pace in Ucraina".
Meglio tardi che mai? Difficilmente avrà il coraggio di mantenere la parola ed andarsene, visto che non lo ha fermato nemmeno il mandato scaduto. Ma sarebbe ora che questo disastro finisse.
Zelensky oggi, dopo sei anni di repressioni nei confronti degli oppositori politici, dei media non allineati, della Chiesa ortodossa e dopo centinaia di migliaia di morti al fronte: "Sono pronto a lasciare l'incarico di Presidente se ciò è utile per la pace in Ucraina".
Meglio tardi che mai? Difficilmente avrà il coraggio di mantenere la parola ed andarsene, visto che non lo ha fermato nemmeno il mandato scaduto. Ma sarebbe ora che questo disastro finisse.
12.02.202517:25
🇺🇸☎️🇷🇺 Prima telefonata tra Putin e Trump, ecco i temi principali affrontati nel colloquio durato circa un’ora e mezza:
▪️I leader di USA e Russia hanno discusso di Ucraina, Medio Oriente, questioni energetiche, scambio di detenuti russi e statunitensi.
▪️Secondo Trump, con Putin è stato concordo che è necessario fermare il conflitto in Ucraina.
▪️Secondo quanto riferito dal presidente degli Stati Uniti, è stato concordato di riferire alle rispettive squadre di avviare "immediatamente" i negoziati.
▪️Da parte degli Stati Uniti a questi negoziati prenderanno parte il capo della CIA, il Segretario di Stato e il Consigliere per la sicurezza nazionale.
▪️secondo quanto riferito da Peskov, Putin nel corso della conversazione ha sostenuto la necessità di risolvere delle cause alla radice del conflitto in Ucraina.
▪️Il presidente russo ha invitato Trump a Mosca
✍️ RangeloniNews
▪️I leader di USA e Russia hanno discusso di Ucraina, Medio Oriente, questioni energetiche, scambio di detenuti russi e statunitensi.
▪️Secondo Trump, con Putin è stato concordo che è necessario fermare il conflitto in Ucraina.
▪️Secondo quanto riferito dal presidente degli Stati Uniti, è stato concordato di riferire alle rispettive squadre di avviare "immediatamente" i negoziati.
▪️Da parte degli Stati Uniti a questi negoziati prenderanno parte il capo della CIA, il Segretario di Stato e il Consigliere per la sicurezza nazionale.
▪️secondo quanto riferito da Peskov, Putin nel corso della conversazione ha sostenuto la necessità di risolvere delle cause alla radice del conflitto in Ucraina.
▪️Il presidente russo ha invitato Trump a Mosca
✍️ RangeloniNews
11.02.202507:26
Il discorso di Trump è cinico, ma rispetto ai suoi predecessori e ai colleghi europei - che affermavano di sostenere l’Ucraina per amor della sovranità, della democrazia e bla bla bla - va riconosciuto il merito di dire le cose come stanno, senza troppa falsa retorica ed ipocrisia: è tutta questione di business e di potere. Il resto è fantasia. Del popolo ucraino non importa assolutamente nulla a nessuno.
Nel 2014 gli USA hanno sostenuto e diretto il golpe di Kiev portando alla guerra ed alla catastrofe senza pensare minimamente alle conseguenze per la popolazione (ma nemmeno del parere dell’Europa, ricordiamo il “Fuck the EU” della Nuland già agli inizi). Da allora l’Ucraina come tale non esiste più, essendo stata trasformata irreversibilmente in “Anti-Russia”.
Oggi alle vittime di questo processo viene chiesto di pagare il conto per quanto accaduto nel loro Paese. Un tributo che viene versato non solo in denaro. A giorni Zelensky, parlando di sacri confini e della necessità di difendere altrettanto importanti valori europei, annuncerà un nuovo piano per il reclutamento dei 18enni (fino ad ora la mobilitazione prevede il richiamo alle armi degli uomini dai 25 anni in su), il cui sacrificio servirà solamente a prolungare l’agonia del Paese e di consentire all’Occidente di proseguire a saccheggiare le risorse.
Prima o poi la guerra finirà ed in qualche modo ucraini e russi dovranno tornare a parlarsi, a convivere. E sarebbe ora che gli ucraini capissero che gli unici a cui importa veramente di loro, sono proprio quei russi contro i quali sono chiamati a combattere.
Nel 2014 gli USA hanno sostenuto e diretto il golpe di Kiev portando alla guerra ed alla catastrofe senza pensare minimamente alle conseguenze per la popolazione (ma nemmeno del parere dell’Europa, ricordiamo il “Fuck the EU” della Nuland già agli inizi). Da allora l’Ucraina come tale non esiste più, essendo stata trasformata irreversibilmente in “Anti-Russia”.
Oggi alle vittime di questo processo viene chiesto di pagare il conto per quanto accaduto nel loro Paese. Un tributo che viene versato non solo in denaro. A giorni Zelensky, parlando di sacri confini e della necessità di difendere altrettanto importanti valori europei, annuncerà un nuovo piano per il reclutamento dei 18enni (fino ad ora la mobilitazione prevede il richiamo alle armi degli uomini dai 25 anni in su), il cui sacrificio servirà solamente a prolungare l’agonia del Paese e di consentire all’Occidente di proseguire a saccheggiare le risorse.
Prima o poi la guerra finirà ed in qualche modo ucraini e russi dovranno tornare a parlarsi, a convivere. E sarebbe ora che gli ucraini capissero che gli unici a cui importa veramente di loro, sono proprio quei russi contro i quali sono chiamati a combattere.
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07.02.202519:47
Oggi, il volontario ed amico Yury Mezinov, che molti di voi hanno conosciuto nei miei ultimi reportage dal fronte, è stato nominato Assistente di Alexander Kurenkov, Ministro delle situazioni di emergenza della Federazione Russa.
Ogni giorno Yury - rischiando la propria vita - si occupa di evacuare la popolazione civile intrappolata nelle aree in cui si tengono i combattimenti e di consegnare aiuti a coloro che rimangono a vivere sotto il tiro dell’artiglieria e dei droni. La nomina è più che meritata, sono convinto che ciò consentirà a Yury ed al suo team di aiutare in modo ancora più efficace il prossimo.
Ogni giorno Yury - rischiando la propria vita - si occupa di evacuare la popolazione civile intrappolata nelle aree in cui si tengono i combattimenti e di consegnare aiuti a coloro che rimangono a vivere sotto il tiro dell’artiglieria e dei droni. La nomina è più che meritata, sono convinto che ciò consentirà a Yury ed al suo team di aiutare in modo ancora più efficace il prossimo.
Переслав з:
La terza ROMA
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02.02.202509:31
L'esercito ucraino ha bombardato un ospizio a Sudzha.
▪️L'esercito ucraino ha bombardato un ospizio a Sudzha, nella parte della regione di Kursk controllata dal proprio esercito.
▪️Il lancio dei missili è avvenuto dal territorio dell'Ucraina, esattamente dalla regione di Sumy. Secondo le prime indiscrezioni l'ospizio sarebbe stato colpito da 4 Himars.
▪️ Il numero esatto di vittime non è noto, poiché sono sotto le macerie dell'edificio crollato, fonti ucraine parlano di un centinaio di morti.
▪️L'Ucraina accusa del bombardamento l'aeronautica russa e cerca di creare una cosiddetta "False flag", sullo stile di Bucha.
▪️L'attacco terroristico è avvenuto sullo sfondo della rivelazione dei crimini commessi dai soldati ucraini nella regione di Kursk. In precedenza, a Russkoye Porechny erano state scoperte fosse comuni contenenti resti di civili ed erano stati fatti prigionieri i colpevoli.
▪️Molto probabilmente l'attacco all'ospizio è stato un tentativo per nascondere le tracce dei crimini compiuti, soprattutto alla luce della possibile liberazione della zona da parte delle truppe russe.
Secondo alcuni rapporti di intelligence russa, nell'ospizio di Sudzha, non vi erano solo anziani o malati. Nelle cantine in questi giorni, soldati ucraini avevano portato i corpi dei civili uccisi, per disfarsene e accusare Mosca.
https://t.me/terzaroma
▪️L'esercito ucraino ha bombardato un ospizio a Sudzha, nella parte della regione di Kursk controllata dal proprio esercito.
▪️Il lancio dei missili è avvenuto dal territorio dell'Ucraina, esattamente dalla regione di Sumy. Secondo le prime indiscrezioni l'ospizio sarebbe stato colpito da 4 Himars.
▪️ Il numero esatto di vittime non è noto, poiché sono sotto le macerie dell'edificio crollato, fonti ucraine parlano di un centinaio di morti.
▪️L'Ucraina accusa del bombardamento l'aeronautica russa e cerca di creare una cosiddetta "False flag", sullo stile di Bucha.
▪️L'attacco terroristico è avvenuto sullo sfondo della rivelazione dei crimini commessi dai soldati ucraini nella regione di Kursk. In precedenza, a Russkoye Porechny erano state scoperte fosse comuni contenenti resti di civili ed erano stati fatti prigionieri i colpevoli.
▪️Molto probabilmente l'attacco all'ospizio è stato un tentativo per nascondere le tracce dei crimini compiuti, soprattutto alla luce della possibile liberazione della zona da parte delle truppe russe.
Secondo alcuni rapporti di intelligence russa, nell'ospizio di Sudzha, non vi erano solo anziani o malati. Nelle cantine in questi giorni, soldati ucraini avevano portato i corpi dei civili uccisi, per disfarsene e accusare Mosca.
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28.01.202503:42
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