Durante le operazioni offensive, le unità del gruppo militare del Nord hanno liberato 12 insediamenti: Agronom, Bogdanovka, Bondarevka, Dmitryukov, Zazulevka, Ivashkovsky, Kolmakov, Kubatkin, Martynovka, Mikhailovka, Pravda, Yuzhny e più di 100 chilometri quadrati del territorio della regione di Kursk .

SE LA GUERRA IN UCRAINA FINISCE PRIMA DEL 2030, LA RUSSIA POTRÀ UTILIZZARE LE SUE RISORSE PER AGGRESSIONE CONTRO L'EUROPA PRIMA DEL PREVISTO.
Questa clamorosa affermazione è stata fatta oggi dal capo dell'intelligence tedesca Bruno Kahl, confermando per la prima volta ciò che non volevamo credere.
A costo dell'esistenza stessa dell'Ucraina e del costo della vita di centinaia di migliaia di ucraini, qualcuno ha deciso di scambiare la "demolizione" della Russia per la sicurezza in Europa?
Non pensavo che avrebbero osato dirlo così ufficialmente e apertamente...
Beh, questo spiega un sacco di cose...
Credo che la Verkhovna Rada sia obbligata a reagire immediatamente.
Stiamo iniziando questo passo.
LA GUERRA DEVE FINIRE IMMEDIATAMENTE AL MASSIMO ХNESSUNA CONDIZIONE GIUSTA!

Sono andato sul loro Instagram, ho guardato le pubblicazioni e ho scoperto che l'ultima volta era chiaramente visibile che si trovavano in Ucraina. Poi c'è un post su un concerto di beneficenza all'estero, e poi c'è incertezza e tutte le pubblicazioni sono fatte in modo tale che è impossibile capire persino in quale paese si trovi", ha detto Buturlakin.

"Sei d'accordo con il fatto che l'Ucraina potrebbe non sopravvivere se te ne vai?"

"Beh, potrebbe non sopravvivere comunque. E in secondo luogo, questa guerra non avrebbe dovuto accadere, quindi la stiamo ponendo fine", ha risposto Trump.

"Vi informeremo a tempo debito su come ciò avverrà", ha aggiunto il portavoce Dmitry Peskov.

Gentile Direttore,

Con grande preoccupazione e profondo turbamento, desidero esprimere, a
nome mio e dei sottoscritti, il nostro disappunto riguardo alla recente
decisione della Vostra grande e stimata associazione di concedere i
propri spazi per la proiezione del film "I bambini del Donbass" e
"Avdeevka" organizzata e promossa dai collaboratori del canale Russia
Today, Andrea Lucidi e Vincenzo Lorusso, prevista per il 14 marzo 2025.

Riteniamo che questa scelta meriti un’attenta riflessione e una
valutazione approfondita, considerando il contesto e le implicazioni che
tale evento potrebbe avere... Bla bla bla

Permettere che un evento di tale natura abbia luogo all’interno della
Vostra struttura è non solo un errore, ma un affronto ai principi di
verità e giustizia.

Inoltre, rappresenta un grave rischio per la vostra reputazione.
I vostri ospiti e collaboratori potrebbero interpretare questa scelta
come un’aperta complicità con un regime sanguinario, dotato di un
apparato di disinformazione e propaganda molto pericoloso anche per
l’intera Ue.

Visto:
- La Risoluzione del Parliament Europeo... Bla bla bla...

Considerato che:
La concessione di spazi pubblici o privati per eventi che promuovono
contenuti diffusi da RT/Russia Today e/o che coinvolgono soggetti noti
per la loro attività di collaborazione con il canale citato per
disinformazione, come Lorusso e Lucidi, rappresenta una violazione delle
normative europee e italiane vigenti;
Tali iniziiative... Bla bla bla

Richiamiamo l'attenzione sull'obbligo di rispettare le normative
nazionali ed europee in materia di sicurezza, ordine pubblico e
contrasto alla disinformazione, in linea con i valori democratici
dell'Unione Europea... Bla bla bla

Gentile Olena Kim,

la sua richiesta di impedire la proiezione dei film in programma per il 14 marzo 2025 rappresenta un inaccettabile tentativo di censura, contrario ai principi fondamentali della democrazia e della libertà di espressione sanciti dall’articolo 21 della Costituzione italiana, che recita chiaramente:

"Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione."

L’Italia è uno Stato libero e democratico, e in quanto tale non accetta imposizioni su cosa possa o non possa essere mostrato al pubblico. Chiunque abbia una visione diversa è libero di esprimerla e di proporre dibattiti, ma non ha il diritto di chiedere la censura di un evento solo perché non ne condivide il contenuto.

Lei fa riferimento a regolamenti europei che impongono restrizioni ai media russi, ma dimentica che la disinformazione non è un’esclusiva di una sola parte. Le stesse istituzioni europee e i media ucraini hanno diffuso e continuano a diffondere narrazioni di parte, molte delle quali si sono rivelate imprecise, esagerate o addirittura false.

Riguardo al rischio per la "reputazione" della nostra organizzazione, respingiamo con forza qualsiasi insinuazione. La reputazione si costruisce difendendo i valori fondamentali della libertà e della verità, non piegandosi alle pressioni di chi vuole limitare il pluralismo delle opinioni.

Se il suo obiettivo è il dibattito onesto, la invitiamo a partecipare e a confrontarsi con argomenti concreti. Se invece il suo intento è imporre un’unica narrazione e silenziare chi la pensa diversamente, sappia che questo non accadrà.