BRING THE BOYS BACK HOME
Bring The Boys Back Home, dall’album The Wall del 1979, inizia con il suono dei rullanti che conferisce solennità al brano e lo scandisce con il ritmo di una parata militare.
La voce di Waters, volutamente fuori tono, sopra le righe, svetta prepotente al di sopra dell’orchestra e pare osservare da una prospettiva diversa da quella del protagonista, come se nel disco intervenisse la voce onnisciente di un narratore al di sopra delle parti.
C’è una strofa, ripetuta con enfasi a metà tra l’esortazione e la rimostranza: ”Bring the boys back home/Don’t leave the children on their own“ (Riportate a casa i ragazzi/Non lasciate i bambini da soli”).
Waters affermò che questo era il brano centrale dell’intero disco “perché parla di ribellarsi all’idea che la gente venga uccisa dalle guerre, anche se è solo una parte del discorso; in realtà parla anche della necessità di evitare che il rock’n’roll, o costruire macchine, o vendere saponette o fare ricerche biologiche o qualsiasi altra cosa, diventi più importante di avere amici, mogli, figli, di rapportarsi col prossimo”.
Il “tornare a casa” riguarda sia i soldati al fronte sia Pink, che dovrebbe cessare la sua dilaniante guerra interiore e ritrovare la pace perduta. Sul finale della canzone il ritmo dei rullanti rallenta, mentre numerose voci compongono un mosaico con tessere provenienti dalle canzoni precedenti, un veloce flashback che precede l’inizio di Confortably Numb.
Fra queste: ”Wrong!Do it again” pronunciata dal maestro di Another Brick In The Wall parte 2, ”There’s a man answering. See,he keeps hanging up!” ripetuta dalla telefonista di Young Lust e “Are you feeling ok?” scandita dalla groupie di One Of My Turns.
Seguono la voce del manager che esorta Pink ad andare allo spettacolo (bussa alla porta della stanza d’albergo e dice “Time to go!”) e un groviglio finale di risate nevrotiche miste a ulteriori voci troncate dalla frase conclusiva “Is there anybody out there?”. Pochi attimo di silenzio sono il preludio al meraviglioso brano successivo.