Non ho capito cosa abbia detto la Meloni di così grave contro il Manifesto di Ventotene ma ho visto gente che dai banchi del PD urlava e piangeva in parlamento. Non sapevo che questo appelluncolo da quattro soldi fosse diventato la nuova Costituzione.
Il Manifesto di Ventotene è un appello per la creazione di un superstato politico autoritario in Europa, guidato da degli ottimati, dei Princeps, investiti del Sacro Dovere di guidare il popolo, immaturo, buzzurro, ignorante verso le magnifiche sorti e progressive del superstato europeo. Dunque una visione élitaria, profondamente reazionaria e antipopolare quella proposta da Rossi e Spinelli e aggiungere, anche una visione profondamente antisocialista, anticomunista e anticristiana.
Per fortuna uomini come Terracini, De Gasperi, Moro e Togliatti all'atto della redazione dell'unico testo che dovrebbe essere considerato sacro nel parlamento italiano hanno respinto totalmente la proposta di quei reazionari giacobini che volevano imporla.
Purtroppo questa visione "azionista", giacobina ed élitaria non morì con loro, rispuntò tragicamente sotto le macerie delle bombe del 1992 e ci fu offerta come salvezza proprio dagli eredi di Spinelli e Rossi, a partire da Carlo Azeglio Ciampi e dal suo trombettiere Scalfari.
Non stupisce che il PD, diventato ormai la quintessenza dell'autoritarismo antipopolare (sebbene ammantato dal progressismo elitario che ha come istanze quelle che interessano a lor signori) si stracci le vesti per questo manifesto di second'ordine intellettuale e di terz'ordine politico.