La professoressa Robin diAngelo sostiene che l'affresco della cappella Sistina sia suprematista e razzista. Le sue osservazioni si basano su un pregiudizio di razzismo cosiddetto positivo nei confronti della razza bianca, in questo caso rappresentata dal grande Michelangelo Buonarroti. L'ideologia woke è ben lungi dal dissolversi per il semplice motivo che, dietro a quella breve parola, si celano diverse teorie, tutte discendenti dal postmodernismo e connotate da un'impronta marxista. Generazioni di studenti degli Stati Uniti hanno assorbito le teorie decostruzioniste insegnate negli atenei di tutti gli stati e che hanno prodotto recriminazioni e conflitti: il menu accademico spazia da Foucault a Donna Haraway, da Jaques Derrida a Kimberlé Williams Crenshaw, l'intersezionalità si è intrecciata con gli studi di genere, i fat e disabilities studies con la teoria di genere, la teoria critica della razza con quella post-coloniale. Ultimo arrivato: BLM (Blsck Lives Matters), una forma di attivismo di matrice marxista che definisce i bianchi razzisti, violenti e imperialisti. L'attivismo si è tradotto nella distruzione di statue, in roghi di monumenti, nonché nella proposta di fare iniziare la storia degli Stati Uniti nel 1619, anno in cui arrivò il primo gruppo di schiavi sul continente nuovo.
Per depurarci da questa serie di idiozie, ricorderemo il profondo significato delle mani di Dio e di Adamo, un dettaglio non trascurabile: autentica teologia visiva.
Nel 1512, Michelangelo completò l'affresco della cappella Sistina e i cardinali responsabili della cura delle opere, affascinati, lo studiarono a lungo. Alla fine, chiesero a Michelangelo di rifare quel "dettaglio". Michelangelo aveva disegnato il pannello della creazione dell'uomo con le dita di Dio e di Adamo che si toccavano, ma i cardinali chiesero che tra le due mani non vi fosse contatto e che le dita di entrambi fossero più distanti: che il dito di Dio fosse sempre teso al massimo, ma che quello di Adamo, l'ultima falange, fosse contratta. Un dettaglio dal significato profondo: Dio è lì, ma il contatto non dipende da lui: è l'uomo che deve scegliere di cercarlo. Se l'uomo vuole, allungherà il dito, toccherà quello di Dio, ma può anche non cercarlo affatto. L'ultima falange del dito contratto di Adamo è il libero arbitrio.
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