L'obiezione di Carlotta Doria è giusta:
perché mai diffondere qualcosa di nocivo i cui effetti ricadrebbero su tutti, mandanti ed esecutori inclusi, a meno che questi non abbiano una via di fuga/immunità? Tale obiezione mi è stata posta e me la sono posta più di una volta e dobbiamo sempre tenerla presente per non cadere in facili catastrofismi.
Ma anch'essa ha un punto debole, che paradossalmente è anche il suo punto di forza: si basa sul buonsenso, o - se vogliamo - la ragionevolezza, e presuppone un'intelligente consapevolezza degli esecutori. Ma prendiamo la manipolazione dei fenomeni atmosferici tramite metalli pesanti, o l'esplosione di radiofrequenze 5G... Questi bellissimi prodotti del progresso hanno effetti deleteri che, come per i vaccini, si manifesteranno a medio termine (al netto degli struzzi che ancora fan finta di nulla) ed è difficile credere che gli esecutori, anche a livello alto istituzionale (quello visibile), abbiamo chissà quali difese efficaci contro di essi per via della loro estrema pervasività. La sensazione è che anche i più biechi e corrotti esecutori abbiano una visione ottusa e menefreghista, che ignorino esattamente le conseguenze di quel che fanno e ordinano, guidati dal puro tornaconto.
Il livello intellettuale è generalmente in picchiata, come l'intelligenza pura, e lo riscontro per esperienza personale ogni giorno anche in presunti grandi esperti di scienza. È pericoloso confidare troppo anche sul principio di autoconservazione dei nostri carnefici: quest'epoca assomiglia molto alla "nave dei folli."