Oggi più che mai è importantissimo fare una selezione delle persone da tenere e da introdurre nella propria cerchia, tagliare fuori chi merita di essere tagliato fuori e tenersi vicino solo chi riteniamo realmente meritevole, farlo totalmente a propria discrezione, senza nessun timore di risultare non inclusivi o discriminatori, anche perché a conti fatti, se avete una mentalità inclusiva aprendo le porte ad ogni pretesa personale, significa che vi meritate tutta la merda umana che vi arriva e ogni zavorra del caso.
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Un mondo che pretende un'uguaglianza totale non ha valore, se si riconosce un merito a tutti automaticamente non lo si riconosce a nessuno e accettare ogni condizione significa essere in balia di tutte, spesso ritrovandosi più punti deboli che punti di forza. Fare una vera e propria selezione è segno di concretezza, non si può pensare di assecondare ogni fantasia, ogni capriccio, ogni debolezza e pensare che ci sia una crescita, l'unico esito sarà l'elogio della mollezza, del senzapallismo e dell'appiattimento.
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Essere radicali significa fare un discrimine tra noi e gli altri, riconoscere negli altri dove alberga la forza e dove la debolezza, crescere fregandosene di molti degli aspetti dediti alle masse e concentrarsi esclusivamente sulla nostra piccola cerchia di persone, solo così si potra crescere personalmente e svilupparsi, evolvere.
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Preferire la competizione con l'esterno e la cooperazione all'interno, abbracciare il conflitto per la pace del proprio gruppo, viviamo in lande desolate piene di zombie e non si può sconfiggere la degenerazione facendone parte confondendosi ad essa, bisogna distinguersi silenziosamente e combatterla al di fuori anche con l'indifferenza, soprattutto per la propria sopravvivenza.
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C'è chi pensa che il bene collettivo su larga scala sia la cosa più importante, ma se tutti ci prendiamo cura di tutti, nessuno si prende più cura di sé stesso e nessuno si prende cura di noi meglio di noi stessi.
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Wulf