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BIBLIOTECA INTERNAZIONALE Bolgan
Raccolta di articoli e materiale scientifico revisionato nell'ambito della salute umana e ambientale, tradotti in più lingue a cura del dott. Federico Mele e del team di traduttori dell'associazione Bolgan-Studi e Salute
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प्रकारसार्वजनिक
सत्यापन
असत्यापितविश्वसनीयता
अविश्वसनीयस्थान
भाषाअन्य
चैनल निर्माण की तिथिЛист 21, 2024
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Лют 06, 2025सदस्य
2 135
24 घंटों00%सप्ताह
30.1%महीना
602.9%
उद्धरण सूचकांक
0
उल्लेख1चैनलों पर शेयर0चैनलों पर उल्लेख1
प्रति पोस्ट औसत दृश्य
409
12 घंटों3 3430%24 घंटों4090%48 घंटों4860%
सगाई (ER)
7.33%
रिपोस्ट14टिप्पणियाँ0प्रतिक्रियाएँ16
सगाई दर (ERR)
0%
24 घंटों0%सप्ताह
71.97%महीना
11.21%
प्रति विज्ञापन पोस्ट औसत दृश्य
409
1 घंटा8320.29%1 - 4 घंटे00%4 - 24 घंटे35185.82%
रिकॉर्ड
21.04.202523:59
2.1Kसदस्य06.02.202523:59
100उद्धरण सूचकांक14.02.202523:23
4Kप्रति पोस्ट औसत दृश्य16.02.202504:41
4Kप्रति विज्ञापन पोस्ट औसत दृश्य01.04.202513:37
7.33%ER14.02.202507:47
203.70%ERR01.04.202507:00
UNA PELLE DI VETRO
Un comune colorante alimentare approvato dalla Food and Drug Administration statunitense, la tartrazina*, ha mostrato un effetto sorprendente: può rendere temporaneamente trasparenti la pelle, i muscoli e i tessuti connettivi dei roditori vivi. Questo permette di osservare con estrema precisione, fino al livello dei micron, ciò che avviene all'interno del corpo attraverso diversi strati di tessuto.
Un esperimento particolarmente affascinante ha riguardato l'addome di un topo: grazie alla tartrazina, i ricercatori sono riusciti a renderlo così trasparente da poter vedere direttamente i neuroni enterici (quelli che controllano l'intestino) marcati con proteine fluorescenti. In questo modo, hanno potuto osservare e registrare in tempo reale i movimenti dell'intestino, creando mappe dettagliate della sua motilità e dei diversi schemi di movimento.
Per dimostrare che questa tecnica funziona in diversi contesti, gli scienziati hanno applicato il colorante anche in altre parti del corpo del topo. Sul cuoio capelluto, per esempio, sono riusciti a visualizzare i vasi sanguigni del cervello, mentre sull'arto posteriore hanno ottenuto immagini ad alta risoluzione dei sarcomeri muscolari, le strutture responsabili della contrazione dei muscoli.
* La tartrazina (E102) è un colorante alimentare molto diffuso, soprattutto negli alimenti per bambini ma è attenzionato da tempo come allergenico e purtroppo anche per i suoi effetti neurotossici e cancerogeni.
Ulteriore letteratura è a disposizione nel SOMMARIO APPUNTI DI SCIENZA.
BIBLIOTECA INTERNAZIONALE BOLGAN - https://www.studiesalute.org/biblioteca-internazionale
Loretta Bolgan, Presidente dell'associazione Bolgan - Studi e Salute
UNA PELLE DI VETRO
Un comune colorante alimentare approvato dalla Food and Drug Administration statunitense, la tartrazina*, ha mostrato un effetto sorprendente: può rendere temporaneamente trasparenti la pelle, i muscoli e i tessuti connettivi dei roditori vivi. Questo permette di osservare con estrema precisione, fino al livello dei micron, ciò che avviene all'interno del corpo attraverso diversi strati di tessuto.
Un esperimento particolarmente affascinante ha riguardato l'addome di un topo: grazie alla tartrazina, i ricercatori sono riusciti a renderlo così trasparente da poter vedere direttamente i neuroni enterici (quelli che controllano l'intestino) marcati con proteine fluorescenti. In questo modo, hanno potuto osservare e registrare in tempo reale i movimenti dell'intestino, creando mappe dettagliate della sua motilità e dei diversi schemi di movimento.
Per dimostrare che questa tecnica funziona in diversi contesti, gli scienziati hanno applicato il colorante anche in altre parti del corpo del topo. Sul cuoio capelluto, per esempio, sono riusciti a visualizzare i vasi sanguigni del cervello, mentre sull'arto posteriore hanno ottenuto immagini ad alta risoluzione dei sarcomeri muscolari, le strutture responsabili della contrazione dei muscoli.
Questa scoperta apre nuove prospettive per studiare il corpo in maniera non invasiva e con un livello di dettaglio mai raggiunto prima!
* La tartrazina (E102) è un colorante alimentare molto diffuso, soprattutto negli alimenti per bambini ma è attenzionato da tempo come allergenico e purtroppo anche per i suoi effetti neurotossici e cancerogeni.
Hegazy, Abdelmonem & Haliem, Walaa & Haliem, Rashad & et al.(2023).
Brief Overview about Tartrazine Effects on Health Section A-Research paper 4698 Eur.
Researchgate.
Ulteriore letteratura è a disposizione nel SOMMARIO APPUNTI DI SCIENZA.
BIBLIOTECA INTERNAZIONALE BOLGAN - https://www.studiesalute.org/biblioteca-internazionale
Loretta Bolgan, Presidente dell'associazione Bolgan - Studi e Salute
08.04.202506:00
EFFETTI SULLA SALUTE UMANA E AMBIENTALE DEL 5G
La tossicologia delle radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti è un ambito di ricerca sempre più rilevante con l’avvento delle nuove tecnologie di comunicazione, tra cui il 5G.
Questo standard utilizza frequenze più elevate rispetto alle precedenti generazioni, sollevando interrogativi sugli effetti biologici dell’esposizione cronica a tali campi elettromagnetici (CEM).
A differenza delle radiazioni ionizzanti, che possono direttamente danneggiare il DNA, le radiazioni non ionizzanti del 5G interagiscono con i tessuti principalmente attraverso effetti termici e non termici. Gli effetti termici, ben documentati e regolamentati, derivano dall’assorbimento di energia da parte dei tessuti biologici con conseguente aumento della temperatura. Più controversi sono gli effetti non termici, che includono possibili alterazioni della permeabilità cellulare, stress ossidativo, infiammazione cronica e impatti sui sistemi neurologico ed endocrino.
A medio-lungo termine, una delle principali preoccupazioni riguarda l’impatto del 5G sulla salute umana in relazione all’esposizione cronica. Alcuni studi ipotizzano possibili correlazioni con un aumento del rischio di disturbi neurocomportamentali, infertilità e danni al DNA sia genetici che epigenetici.
Oltre agli effetti sulla salute umana, vi è una crescente attenzione verso i possibili danni ambientali. L’aumento dell’inquinamento elettromagnetico potrebbe influenzare negativamente insetti impollinatori, come api e farfalle, alterando la loro capacità di orientamento e riducendo il successo riproduttivo. Studi preliminari suggeriscono inoltre effetti sulla fisiologia di uccelli e piccoli mammiferi, con potenziali alterazioni comportamentali e stress ossidativo. Per quanto riguarda la flora, alcune ricerche indicano che l’esposizione prolungata ai CEM potrebbe influenzare la crescita e la fotosintesi di alcune piante, con conseguenze sugli ecosistemi.
In questa rassegna si riportano alcune delle revisioni più rilevanti sugli effetti dannosi del 5G sulla salute umana e ambientale.
Solo attraverso una rigorosa analisi scientifica sarà possibile comprendere i reali rischi associati all’esposizione alle radiazioni elettromagnetiche di quinta generazione.
A proposito di… Inquinamento elettromagnetico - Opuscolo Arpav 2017. [3]
Inquinamento elettromagnetico: cos’è, studi e rischi per la salute - https://ilgiornaledellambiente.it/ [4]
Ricerche e Studi - www.alleanzaitalianastop5g.it [5]
Speciale ISDE su 5G
Intervento del Dottor Stefano Gandus sugli effetti biologici dell'esposizione ai campi elettromagnetici.
VIDEO - https://www.youtube.com/watch?v=lSv9mhDHxU4
#appuntidiscienzabolgan
Ulteriore letteratura è a disposizione nel SOMMARIO APPUNTI DI SCIENZA.
BIBLIOTECA INTERNAZIONALE BOLGAN - https://www.studiesalute.org/biblioteca-internazionale
Loretta Bolgan, Presidente dell'associazione Bolgan - Studi e Salute
La tossicologia delle radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti è un ambito di ricerca sempre più rilevante con l’avvento delle nuove tecnologie di comunicazione, tra cui il 5G.
Questo standard utilizza frequenze più elevate rispetto alle precedenti generazioni, sollevando interrogativi sugli effetti biologici dell’esposizione cronica a tali campi elettromagnetici (CEM).
A differenza delle radiazioni ionizzanti, che possono direttamente danneggiare il DNA, le radiazioni non ionizzanti del 5G interagiscono con i tessuti principalmente attraverso effetti termici e non termici. Gli effetti termici, ben documentati e regolamentati, derivano dall’assorbimento di energia da parte dei tessuti biologici con conseguente aumento della temperatura. Più controversi sono gli effetti non termici, che includono possibili alterazioni della permeabilità cellulare, stress ossidativo, infiammazione cronica e impatti sui sistemi neurologico ed endocrino.
Studi in vitro e in vivo suggeriscono che un’esposizione prolungata possa contribuire a disturbi neurodegenerativi, alterazioni del ritmo sonno-veglia e modificazioni ormonali.
A medio-lungo termine, una delle principali preoccupazioni riguarda l’impatto del 5G sulla salute umana in relazione all’esposizione cronica. Alcuni studi ipotizzano possibili correlazioni con un aumento del rischio di disturbi neurocomportamentali, infertilità e danni al DNA sia genetici che epigenetici.
Oltre agli effetti sulla salute umana, vi è una crescente attenzione verso i possibili danni ambientali. L’aumento dell’inquinamento elettromagnetico potrebbe influenzare negativamente insetti impollinatori, come api e farfalle, alterando la loro capacità di orientamento e riducendo il successo riproduttivo. Studi preliminari suggeriscono inoltre effetti sulla fisiologia di uccelli e piccoli mammiferi, con potenziali alterazioni comportamentali e stress ossidativo. Per quanto riguarda la flora, alcune ricerche indicano che l’esposizione prolungata ai CEM potrebbe influenzare la crescita e la fotosintesi di alcune piante, con conseguenze sugli ecosistemi.
In questa rassegna si riportano alcune delle revisioni più rilevanti sugli effetti dannosi del 5G sulla salute umana e ambientale.
Solo attraverso una rigorosa analisi scientifica sarà possibile comprendere i reali rischi associati all’esposizione alle radiazioni elettromagnetiche di quinta generazione.
Limiti per l'esposizione a campi elettromagnetici. [1]www.europeanconsumers.it 2019. [2]
Rapporto indipendente sui campi elettromagnetici e diffusione del 5G -
A proposito di… Inquinamento elettromagnetico - Opuscolo Arpav 2017. [3]
Inquinamento elettromagnetico: cos’è, studi e rischi per la salute - https://ilgiornaledellambiente.it/ [4]
Ricerche e Studi - www.alleanzaitalianastop5g.it [5]
Speciale ISDE su 5G
- www.isdenews.it
2019. [6]www.elettrosensibili.it [8]
5G, Cellulari, Wi-Fi: Un esperimento sulla salute di tutti - 2019. [7]
Ricerca Scientifica -
Intervento del Dottor Stefano Gandus sugli effetti biologici dell'esposizione ai campi elettromagnetici.
VIDEO - https://www.youtube.com/watch?v=lSv9mhDHxU4
#appuntidiscienzabolgan
Nei prossimi post saranno divulgati articoli scientifici tradotti in italiano.
Ulteriore letteratura è a disposizione nel SOMMARIO APPUNTI DI SCIENZA.
BIBLIOTECA INTERNAZIONALE BOLGAN - https://www.studiesalute.org/biblioteca-internazionale
Loretta Bolgan, Presidente dell'associazione Bolgan - Studi e Salute
25.03.202507:00
1^ PARTE
Rispondo brevemente alle sue domande specifiche sulle metodiche di isolamento e sequenziamento di patogeni e in particolare di virus. L’argomento è molto tecnico e non si presta ad una risposta troppo divulgativa, per cui le consiglio di approfondire con il materiale che le citerò, anche se ovviamente non è esaustivo.
Cosa s’intende per isolamento di un virus/patogeno:
Cosa s’intende per sequenziamento di un virus/patogeno:
Delle metodiche utilizzate per il sequenziamento cito il Next generation sequencing [1] o NGS che prevede la frammentazione e l’amplificazione di librerie di DNA del campione, il sequenziamento Nanopore [2] o sequenziamento di terza generazione che non richiede nè la frammentazione nè l’amplificazione e il metodo Sanger [3], il primo ad essere utilizzato e con il quale sono state costruite le prime banche dati delle sequenze di tutti gli organismi (grandi archivi informatici nei quali le sequenze vengono raccolte, catalogate e messe a disposizione degli scienziati di tutto il mondo per le proprie analisi).
Mediante l’analisi bionformatica [4], i dati del sequenziamento del patogeno d’interesse vengono quindi confrontati con quelli depositati nelle banche dati genetiche in modo da verificare l’identità o l’omologia con altri patogeni noti.
La scelta tra le diverse tecnologie può dipendere da vari fattori, tra cui lo scopo della ricerca - per esempio se si desidera sequenziare un nuovo genoma, oppure se s’intende studiare più in dettaglio una specifica regione di un genoma già conosciuto, o cercare una particolare mutazione in un campione di DNA.
LA BIBLIOGRAFIA e le ulteriori integrazioni sono disponibili nel SOMMARIO APPUNTI DI SCIENZA.
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Loretta Bolgan, Presidente dell'associazione Bolgan - Studi e Salute
Mi rimane allora di rivolgere la domanda alla dottoressa Bolgan. Potrebbe spiegare la differenza tra sequenziamento e isolamento di un patogeno?
La ringrazio.
Domandato da Massimo Massimo 💛
1^ PARTE
Rispondo brevemente alle sue domande specifiche sulle metodiche di isolamento e sequenziamento di patogeni e in particolare di virus. L’argomento è molto tecnico e non si presta ad una risposta troppo divulgativa, per cui le consiglio di approfondire con il materiale che le citerò, anche se ovviamente non è esaustivo.
Cosa s’intende per isolamento di un virus/patogeno:
un virus viene “isolato” quando è separato dall’organismo infetto iniziale. In pratica, consiste nel prelevare campioni (sangue, tessuto cellulare, urina o altro) dall’individuo interessato e, a seconda del tipo di studio che s’intende effettuare, si “coltivano” i virus/patogeni, cioè si inducono a replicarsi in maniera consistente con tecniche in vivo o in vitro: nella prima si utilizza un organismo vivente (un animale o una pianta), mentre nella seconda si utilizzano linee cellulari adatte alla replicazione del patogeno. Queste metodiche sono utilizzare soprattutto per caratterizzare un patogeno a scopo di ricerca o per la produzione di vaccini.
Per la diagnostica molecolare invece l’isolamento di solito viene fatto direttamente a partire dal campione infetto per l’analisi qualitativa e quantitativa del patogeno, già noto nella sua sequenza e caratteristiche, mediante PCR o sequenziamento.
Cosa s’intende per sequenziamento di un virus/patogeno:
il sequenziamento è una metodica di biologia molecolare impiegata per definire l’ordine delle basi azotate che costituiscono il frammento di DNA (o RNA) che si sta analizzando.
Delle metodiche utilizzate per il sequenziamento cito il Next generation sequencing [1] o NGS che prevede la frammentazione e l’amplificazione di librerie di DNA del campione, il sequenziamento Nanopore [2] o sequenziamento di terza generazione che non richiede nè la frammentazione nè l’amplificazione e il metodo Sanger [3], il primo ad essere utilizzato e con il quale sono state costruite le prime banche dati delle sequenze di tutti gli organismi (grandi archivi informatici nei quali le sequenze vengono raccolte, catalogate e messe a disposizione degli scienziati di tutto il mondo per le proprie analisi).
Mediante l’analisi bionformatica [4], i dati del sequenziamento del patogeno d’interesse vengono quindi confrontati con quelli depositati nelle banche dati genetiche in modo da verificare l’identità o l’omologia con altri patogeni noti.
La scelta tra le diverse tecnologie può dipendere da vari fattori, tra cui lo scopo della ricerca - per esempio se si desidera sequenziare un nuovo genoma, oppure se s’intende studiare più in dettaglio una specifica regione di un genoma già conosciuto, o cercare una particolare mutazione in un campione di DNA.
È importante ricordare che il sequenziamento applicato per lo studio di un nuovo patogeno viene utilizzato insieme ad altre metodiche tra cui la microscopia elettronica, l’immunoistochimica e soprattutto la genetica inversa.
LA BIBLIOGRAFIA e le ulteriori integrazioni sono disponibili nel SOMMARIO APPUNTI DI SCIENZA.
BIBLIOTECA INTERNAZIONALE BOLGAN - https://www.studiesalute.org/biblioteca-internazionale
Loretta Bolgan, Presidente dell'associazione Bolgan - Studi e Salute
27.03.202507:00
Purtroppo non mi risulta ad oggi che siano stati pubblicati studi revisionati sulla trasmissione (shedding in inglese) della proteina spike vaccinale o dei componenti dei vaccini ai non vaccinati.
E’ noto però che tutti i fluidi dei vaccinati possono contenere proteina spike:
Ne segue che non si può escludere una trasmissione per contatto diretto nel rapporto sessuale.
Riporto anche un interessante articolo divulgativo del dr. Mercola che approfondisce il tema della trasmissione della spike sulla base delle testimonianze di non vaccinati a contatto con vaccinati:
Per quanto riguarda la seconda parte della domanda: “È possibile un aumento improvviso di crisi epilettiche, insonnia e amennorea in chi non è vaccinato”, personalmente non ho mai ricevuto segnalazioni di reazioni così gravi in persone mai vaccinate e che non abbiano contratto l’infezione da Covid, ma non è possibile escluderlo per meccanismi di shedding non ancora noti purtroppo. Ritengo sia indispensabile prima di tutto escludere altre cause e in particolare l’infezione da Covid, anche non necessariamente sintomatica, perchè può portare a tutte queste patologie.
Ulteriore letteratura è a disposizione nel SOMMARIO APPUNTI DI SCIENZA.
BIBLIOTECA INTERNAZIONALE BOLGAN - https://www.studiesalute.org/biblioteca-internazionale
Loretta Bolgan, Presidente dell'associazione Bolgan - Studi e Salute
Buonasera dottoressa, ci può dire cortesemente se ci sono aggiornamenti scientifici riguardo la trasmissione della proteina spike tramite rapporti sessuali tra vaccinato e non vaccinato e i rischi a cui si può andare incontro.? È possibile un aumento improvviso di crisi epilettiche, insonnia e amennorea in chi non è vaccinato? Spero tanto in una sua risposta, grazie di ❤️
Domandato da 26605 💛
Purtroppo non mi risulta ad oggi che siano stati pubblicati studi revisionati sulla trasmissione (shedding in inglese) della proteina spike vaccinale o dei componenti dei vaccini ai non vaccinati.
E’ noto però che tutti i fluidi dei vaccinati possono contenere proteina spike:
▫️Long-lasting, biochemically modified mRNA, and its frameshifted recombinant spike proteins in human tissues and circulation after COVID-19 vaccination [1].
▫️Blood Distribution of SARS-CoV-2 Lipid Nanoparticle mRNA Vaccine in Humans. [2]
▫️Biodistribution of RNA Vaccines and of Their Products: Evidence from Human and Animal Studies [3].
▫️Detection of recombinant Spike protein in the blood of individuals vaccinated against SARS-CoV-2: Possible molecular mechanisms [4].
▫️‘Spikeopathy’: COVID-19 Spike Protein Is Pathogenic, from Both Virus and Vaccine mRNA [5].
Ne segue che non si può escludere una trasmissione per contatto diretto nel rapporto sessuale.
I rischi potrebbero essere legati alle ben note e marcate proprietà infiammatorie e ossidanti [6] della spike che potrebbe così danneggiare i tessuti. Da qui la necessità di mantenere sempre disinfiammati i tessuti [7], di ripristinare gli antiossidanti [8] e di reintegrare il microbiota della mucosa [9].
Riporto anche un interessante articolo divulgativo del dr. Mercola che approfondisce il tema della trasmissione della spike sulla base delle testimonianze di non vaccinati a contatto con vaccinati:
▫️Unraveling the Mysteries of mRNA Vaccine Shedding [10].
Per quanto riguarda la seconda parte della domanda: “È possibile un aumento improvviso di crisi epilettiche, insonnia e amennorea in chi non è vaccinato”, personalmente non ho mai ricevuto segnalazioni di reazioni così gravi in persone mai vaccinate e che non abbiano contratto l’infezione da Covid, ma non è possibile escluderlo per meccanismi di shedding non ancora noti purtroppo. Ritengo sia indispensabile prima di tutto escludere altre cause e in particolare l’infezione da Covid, anche non necessariamente sintomatica, perchè può portare a tutte queste patologie.
Ulteriore letteratura è a disposizione nel SOMMARIO APPUNTI DI SCIENZA.
BIBLIOTECA INTERNAZIONALE BOLGAN - https://www.studiesalute.org/biblioteca-internazionale
Loretta Bolgan, Presidente dell'associazione Bolgan - Studi e Salute
25.03.202513:00
Faccio seguito al post precedente sulla DIFFERENZA TRA SEQUENZIAMENTO E ISOLAMENTO DI UN PATOGENO.
2^ PARTE
Nel documento “Complicazioni polmonari: approfondimento Esosomi – 10.2020”, a partire dalla pag. 32, discuto la differenza tra virus ed esosomi.
Ulteriore letteratura è a disposizione nel SOMMARIO APPUNTI DI SCIENZA.
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Loretta Bolgan, Presidente dell'associazione Bolgan - Studi e Salute
Faccio seguito al post precedente sulla DIFFERENZA TRA SEQUENZIAMENTO E ISOLAMENTO DI UN PATOGENO.
2^ PARTE
Nel mio documento“Piattaforme Vaccinali Tradizionali – 12.2020” nell’area Salute – Covid-19 a partire dalla pag. 4, troverete un approfondimento sui virus, sulle modalità d'isolamento, le tecniche di sequenziamento e di genetica inversa per lo studio della struttura e funzione dei virus naturali e vaccinali attenuati.
Nel documento “Complicazioni polmonari: approfondimento Esosomi – 10.2020”, a partire dalla pag. 32, discuto la differenza tra virus ed esosomi.
Ulteriore letteratura è a disposizione nel SOMMARIO APPUNTI DI SCIENZA.
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