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Stefano Franchi, Bologna
Un altro mondo è possibile
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Chat Stefano Franchi, Bologna
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392.86%ERR20.04.202517:48
LA DERIVA DI DESTRA (PURA) DI MARCO RIZZO E DEMOCRAZIA SOVRANA POPOLARE
Leggo e riporto, allibito.
Se commetto un reato e per quello vengo giustamente punito, perdo il diritto alla sanità pubblica, alla scuola pubblica per i miei figli, allo stato sociale?
In queste parole c'è anche un razzismo di fondo.
Triste deriva politica di DSP, su Marco Rizzo non vale la pena neanche di polemizzare, lascia senza parole.
DSP, una opportunità trasformata in tragedia politica, incommentantabile.
Stefano Franchi, Bologna
-------
(Di Marco Rizzo)
TRENTO. RIZZO (Democrazia Sovrana Popolare): CHI DELINQUE NON DEVE ACCEDERE AI SERVIZI SOCIALI.
La trasmissione Fuori dal coro ha parlato dell’emergenza delinquenza a Trento. Sulla sicurezza bisogna dare risposte concrete e non vivere di ipocrisia.
Lo stato sociale è stato una conquista fondamentale del popolo italiano e dei lavoratori, dei nostri nonni e dei nostri padri. Oggi purtroppo larga parte del popolo non può più usufruire di questi diritti, certo per la riduzione delle risorse pubbliche dovute a privatizzazioni e investimenti in armamenti, ma anche per un’altra situazione insostenibile.
Ad esempio, molte persone oneste non possono accedere alle graduatorie delle case popolari, perché scavalcati spesso da persone senza reddito formalmente, ma che sopravvivono con attività illecite.
Vale per tutto il resto dello stato sociale, dagli asili ai sussidi di disoccupazione e agli aiuti assistenziali. Chi delinque, dopo una condanna definitiva, non dovrebbe invece accedere ai servizi pubblici, impedendo di fatto ai cittadini onesti di esercitare i propri diritti sociali.
Questa è la nostra proposta per Trento, per Genova e per tutte le città italiane, che evidentemente da molto fastidio ai media mainstream come dimostra l’accoglienza del “progressista”trento-altoatesino Dolomiten.
Democrazia Sovrana Popolare, con Marco Rizzo e Francesco Toscano, è in campo.
Vogliamo difendere sul serio i cittadini e i lavoratori onesti, contro chi in qualche modo non si batte contro i delinquenti, bianchi o neri che siano. A voi il giudizio sulla proposta.
Leggo e riporto, allibito.
Se commetto un reato e per quello vengo giustamente punito, perdo il diritto alla sanità pubblica, alla scuola pubblica per i miei figli, allo stato sociale?
In queste parole c'è anche un razzismo di fondo.
Triste deriva politica di DSP, su Marco Rizzo non vale la pena neanche di polemizzare, lascia senza parole.
DSP, una opportunità trasformata in tragedia politica, incommentantabile.
Stefano Franchi, Bologna
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(Di Marco Rizzo)
TRENTO. RIZZO (Democrazia Sovrana Popolare): CHI DELINQUE NON DEVE ACCEDERE AI SERVIZI SOCIALI.
La trasmissione Fuori dal coro ha parlato dell’emergenza delinquenza a Trento. Sulla sicurezza bisogna dare risposte concrete e non vivere di ipocrisia.
Lo stato sociale è stato una conquista fondamentale del popolo italiano e dei lavoratori, dei nostri nonni e dei nostri padri. Oggi purtroppo larga parte del popolo non può più usufruire di questi diritti, certo per la riduzione delle risorse pubbliche dovute a privatizzazioni e investimenti in armamenti, ma anche per un’altra situazione insostenibile.
Ad esempio, molte persone oneste non possono accedere alle graduatorie delle case popolari, perché scavalcati spesso da persone senza reddito formalmente, ma che sopravvivono con attività illecite.
Vale per tutto il resto dello stato sociale, dagli asili ai sussidi di disoccupazione e agli aiuti assistenziali. Chi delinque, dopo una condanna definitiva, non dovrebbe invece accedere ai servizi pubblici, impedendo di fatto ai cittadini onesti di esercitare i propri diritti sociali.
Questa è la nostra proposta per Trento, per Genova e per tutte le città italiane, che evidentemente da molto fastidio ai media mainstream come dimostra l’accoglienza del “progressista”trento-altoatesino Dolomiten.
Democrazia Sovrana Popolare, con Marco Rizzo e Francesco Toscano, è in campo.
Vogliamo difendere sul serio i cittadini e i lavoratori onesti, contro chi in qualche modo non si batte contro i delinquenti, bianchi o neri che siano. A voi il giudizio sulla proposta.
06.04.202517:26
SEMPRE SU CONTE, "SI AL GOVERNO DRAGHI"
Giusto per puntualizzare e ricordare.
Poi tutti ci ricordiamo quelle mascherine, il regista fu questo personaggio qui.
Prima o poi pagheranno, la Storia è sempre stata galantuomo.
Conte è stato il Premier che diede inizio a quella stagione. Come ha scritto una grande combattente, non dimentichiamo e non perdoniamo.
E siamo milioni di Italiani, assolutamente minoranza, si, ma milioni di Italiani.
Già oggi uno come Speranza è costretto a girare sempre con la scorta, giustamente.
Giusto per puntualizzare e ricordare.
Poi tutti ci ricordiamo quelle mascherine, il regista fu questo personaggio qui.
Prima o poi pagheranno, la Storia è sempre stata galantuomo.
Conte è stato il Premier che diede inizio a quella stagione. Come ha scritto una grande combattente, non dimentichiamo e non perdoniamo.
E siamo milioni di Italiani, assolutamente minoranza, si, ma milioni di Italiani.
Già oggi uno come Speranza è costretto a girare sempre con la scorta, giustamente.
06.04.202516:59
SULLA MANIFESTAZIONE DEI 5 STELLE
Leggo e ben volentieri giro le parole della compagna Francesca Quibla, di Milano. Condivido ogni parola, pure la punteggiatura.
C'è bisogno di opposizione oggi in Italia? Assolutamente si. Il punto è per quale prospettiva politica. Non sarà certo Conte ad interpretarla, e sbagliano quelle organizzazioni che pur di vedere qualcosa muoversi si aggregano al primo treno. Il punto, tutto politico, è se il treno viaggia su binari politicamente morti. Ieri Grillo, oggi Conte, stessa direzione, non a caso valorizzati entrambi dai media.
C'è bisogno, in Italia, di ben altra postura politica.
Un grazie alla compagna Francesca Quibla per questa sua riflessione.
Stefano Franchi, Bologna
------
Il solo sentire la voce di Conte mi provoca degli urti al sistema nervoso, mi riporta ai tempi del confinamento di un intero popolo quando, con il suo bel faccino di cax*o, ogni sera, ogni singola sera, compariva in diretta nazionale ad annunciare il numero dei morti che LORO stavano facendo e ulteriori restrizioni per tutta la popolazione.
Mai mi vedranno in una piazza sotto l'egida di questo criminale che ha messo ai domiciliari un intero popolo a cui sono stati tolti tutti i diritti con l'inganno e a cui sono stati ri-concessi sotto ricatto della tessera verde, sotto il suo governo sono state sdoganate cose impensabili, dalla delazione nei confronti di onesti cittadini alla discriminazione e apartheid per chi decideva di non piegarsi al ricatto vaccinale.
Questo disse che sarebbe stato "l'avvocato degli Italiani" ed è stato il suo esecutore, fu quello che disse che gli italiani avrebbero dovuto cambiare tutte le abitudini e per sempre, che i cambiamenti che stavano facendo avrebbero cambiato irreversibilmente il volto del nostro paese.
Davvero, non capisco come si possa credere di essere incisivi in una manifestazione indetta da questo qui. Tutti a casa, davvero.
F. Quibla
Leggo e ben volentieri giro le parole della compagna Francesca Quibla, di Milano. Condivido ogni parola, pure la punteggiatura.
C'è bisogno di opposizione oggi in Italia? Assolutamente si. Il punto è per quale prospettiva politica. Non sarà certo Conte ad interpretarla, e sbagliano quelle organizzazioni che pur di vedere qualcosa muoversi si aggregano al primo treno. Il punto, tutto politico, è se il treno viaggia su binari politicamente morti. Ieri Grillo, oggi Conte, stessa direzione, non a caso valorizzati entrambi dai media.
C'è bisogno, in Italia, di ben altra postura politica.
Un grazie alla compagna Francesca Quibla per questa sua riflessione.
Stefano Franchi, Bologna
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Il solo sentire la voce di Conte mi provoca degli urti al sistema nervoso, mi riporta ai tempi del confinamento di un intero popolo quando, con il suo bel faccino di cax*o, ogni sera, ogni singola sera, compariva in diretta nazionale ad annunciare il numero dei morti che LORO stavano facendo e ulteriori restrizioni per tutta la popolazione.
Mai mi vedranno in una piazza sotto l'egida di questo criminale che ha messo ai domiciliari un intero popolo a cui sono stati tolti tutti i diritti con l'inganno e a cui sono stati ri-concessi sotto ricatto della tessera verde, sotto il suo governo sono state sdoganate cose impensabili, dalla delazione nei confronti di onesti cittadini alla discriminazione e apartheid per chi decideva di non piegarsi al ricatto vaccinale.
Questo disse che sarebbe stato "l'avvocato degli Italiani" ed è stato il suo esecutore, fu quello che disse che gli italiani avrebbero dovuto cambiare tutte le abitudini e per sempre, che i cambiamenti che stavano facendo avrebbero cambiato irreversibilmente il volto del nostro paese.
Davvero, non capisco come si possa credere di essere incisivi in una manifestazione indetta da questo qui. Tutti a casa, davvero.
F. Quibla
10.04.202517:30
BOLOGNA, SEMPRE SUL CASO DELLO SFRATTO DI VILLA PARADISO
Ricevo e ben volentieri inoltro, invito a partecipare.
Aggiungo una riflessione personale. In tutte le occasioni pubbliche e collettive sul caso di Villa Paradiso è emersa una grande partecipazione con spirito combattivo, un patrimonio da non disperdere.
L'autoritarismo del PD a Bologna è sempre più insopportabile, personalmente penso che vada respinto al mittente, mettendo anche in conto azioni che rifiutano tale autoritarismo, uno spazio pubblico va difeso.
Intorno alla vicenda di Villa Paradiso si sta fortunatamente creando un "campo largo" del nostro "campo".
Dire NO significa prima di tutto rifiutare lo sfratto, con scelte conseguenti.
Che la vicenda di Villa Paradiso faccia da innesto per un processo politico aggregativo reale. Un processo politico aggregativo che ha senso se nasce da una lotta sul campo, simbolicamente importante.
Stefano Franchi, Bologna
------
Buongiorno dal centro sociale villa paradiso, un grande grazie alle tante e tanti che lunedì hanno partecipato al consiglio di quartiere, purtroppo l'amministrazione comunale non è interessata a confrontarsi quindi ci sfratta, non sono serviti a nulla i tanti interventi,belli, che chiedevano di lasciarci a gestire villa paradiso, penseremo qualcosa....😉. Nel frattempo un pò di leggerezza, venerdì 11 ore 20.00 apericena e ore 21.00 spettacolo. Vi vogliamo bene. Per il consiglio direttivo, Maurizio Sicuro
Ricevo e ben volentieri inoltro, invito a partecipare.
Aggiungo una riflessione personale. In tutte le occasioni pubbliche e collettive sul caso di Villa Paradiso è emersa una grande partecipazione con spirito combattivo, un patrimonio da non disperdere.
L'autoritarismo del PD a Bologna è sempre più insopportabile, personalmente penso che vada respinto al mittente, mettendo anche in conto azioni che rifiutano tale autoritarismo, uno spazio pubblico va difeso.
Intorno alla vicenda di Villa Paradiso si sta fortunatamente creando un "campo largo" del nostro "campo".
Dire NO significa prima di tutto rifiutare lo sfratto, con scelte conseguenti.
Che la vicenda di Villa Paradiso faccia da innesto per un processo politico aggregativo reale. Un processo politico aggregativo che ha senso se nasce da una lotta sul campo, simbolicamente importante.
Stefano Franchi, Bologna
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Buongiorno dal centro sociale villa paradiso, un grande grazie alle tante e tanti che lunedì hanno partecipato al consiglio di quartiere, purtroppo l'amministrazione comunale non è interessata a confrontarsi quindi ci sfratta, non sono serviti a nulla i tanti interventi,belli, che chiedevano di lasciarci a gestire villa paradiso, penseremo qualcosa....😉. Nel frattempo un pò di leggerezza, venerdì 11 ore 20.00 apericena e ore 21.00 spettacolo. Vi vogliamo bene. Per il consiglio direttivo, Maurizio Sicuro
31.03.202517:28
BOLOGNA, UN INVITO A SOSTENERE VILLA PARADISO, CROCEVIA DI UNA POSSIBILE ALTERNATIVA LOCALE
Ricevo e ben volentieri giro. È importante l'autofinanziamento, anche per costruire alternative fisiche praticabili. È però più importante l'iniziativa politica, è importante partecipare al Consiglio di Quartiere aperto a tutti. Un primo appuntamento pubblico.
Altre iniziative sarà mia premura comunicarle. Invito a fare girare questi due appuntamenti.
Stefano Franchi, Bologna
-------
Buongiorno da Centro Sociale Villa Paradiso, i nostri corsi e attività continuano regolarmente almeno sino alla fine di Maggio quindi cogliamo l’occasione dell’arrivo della primavera per frequentarne qualcuno, dallo yoga al corso di ceramica passando per il canto, i prossimi appuntamenti uno conviviale *Domenica 6 Aprile a pranzo* insieme per sostenere il Centro e fare due chiacchiere in compagnia, l’altro il *7 Aprile consiglio di quartiere Savena aperto alla cittadinanza su nostra richiesta* (in merito allo sfratto che ci ha dato il Comune) e grazie alle centinaia di firme di cittadine e cittadini che ci stanno dando il loro sostegno, in *Via Populonia 2 alle ore 18.00*. Vi aspettiamo come sempre numerose/i e grazie della collaborazione. Per il Consiglio Direttivo Maurizio Sicuro
Ricevo e ben volentieri giro. È importante l'autofinanziamento, anche per costruire alternative fisiche praticabili. È però più importante l'iniziativa politica, è importante partecipare al Consiglio di Quartiere aperto a tutti. Un primo appuntamento pubblico.
Altre iniziative sarà mia premura comunicarle. Invito a fare girare questi due appuntamenti.
Stefano Franchi, Bologna
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Buongiorno da Centro Sociale Villa Paradiso, i nostri corsi e attività continuano regolarmente almeno sino alla fine di Maggio quindi cogliamo l’occasione dell’arrivo della primavera per frequentarne qualcuno, dallo yoga al corso di ceramica passando per il canto, i prossimi appuntamenti uno conviviale *Domenica 6 Aprile a pranzo* insieme per sostenere il Centro e fare due chiacchiere in compagnia, l’altro il *7 Aprile consiglio di quartiere Savena aperto alla cittadinanza su nostra richiesta* (in merito allo sfratto che ci ha dato il Comune) e grazie alle centinaia di firme di cittadine e cittadini che ci stanno dando il loro sostegno, in *Via Populonia 2 alle ore 18.00*. Vi aspettiamo come sempre numerose/i e grazie della collaborazione. Per il Consiglio Direttivo Maurizio Sicuro
16.04.202522:11
BOLOGNA, CONTRIBUTO SU INIZIATIVA DI OTTOLINA TV E MULTIPOLARE
Ricevo e giro questo contributo del compagno Gennaro Scala, ne consiglio la lettura. Seppure con un approccio critico, non banalizza l'esperienza di Ottolina TV ne di MULTIPOLARE.
È tempo di discutere di questioni politiche e teoriche di fondo, prima ancora di buttarsi sul fare.
Stefano Franchi, Bologna
https://www.gennaroscala.it/2025/04/16/il-suicidio-di-ottolina-tra-populismo-nichilismo-e-decadenza-occidentale/
Ricevo e giro questo contributo del compagno Gennaro Scala, ne consiglio la lettura. Seppure con un approccio critico, non banalizza l'esperienza di Ottolina TV ne di MULTIPOLARE.
È tempo di discutere di questioni politiche e teoriche di fondo, prima ancora di buttarsi sul fare.
Stefano Franchi, Bologna
https://www.gennaroscala.it/2025/04/16/il-suicidio-di-ottolina-tra-populismo-nichilismo-e-decadenza-occidentale/
19.04.202519:50
BUONA PASQUA, LAICAMENTE
Domani la passerò lavorando, ad ognuno il suo Lavoro.
Per i credenti la Pasqua rappresenta la resurrezione di Gesù, la rinascita di una speranza.
Che tu sia laico o credente buona Pasqua, viviamo tempi in cui una Resurrezione è d'obbligo.
Nel mondo, nella lotta dei Popoli contro l'Imperialismo.
In Italia, nella lotta del Lavoro contro il proprio sfruttamento.
Buona Pasqua, a credenti e laici, che sia una Resurrezione vera, per un mondo migliore. Con il cuore intriso di dolore per ciò che succede nella Terra dì Palestina, dolore e voglia di lottare, non arrendersi.
Laicamente.
Stefano Franchi, Bologna
Domani la passerò lavorando, ad ognuno il suo Lavoro.
Per i credenti la Pasqua rappresenta la resurrezione di Gesù, la rinascita di una speranza.
Che tu sia laico o credente buona Pasqua, viviamo tempi in cui una Resurrezione è d'obbligo.
Nel mondo, nella lotta dei Popoli contro l'Imperialismo.
In Italia, nella lotta del Lavoro contro il proprio sfruttamento.
Buona Pasqua, a credenti e laici, che sia una Resurrezione vera, per un mondo migliore. Con il cuore intriso di dolore per ciò che succede nella Terra dì Palestina, dolore e voglia di lottare, non arrendersi.
Laicamente.
Stefano Franchi, Bologna


10.04.202517:30
05.04.202518:53
PROSPETTIVE PER IL FUTURO, IL RESTO SONO CHIACCHIERE
Aggiungo una riflessione a questo breve video, condividubile.
Riflessione non mia, di una persona siciliana a Bologna durante la vicenda pandemica.
Frequentavo all'epoca Una Bologna che Cambia, e diverse volte questo siciliano disse che queste manifestazioni di sabato nulla contavano, bisognava scendere in piazza con i bastoni.
Con il senno di poi aveva ragione da vendere, poi abbiamo vinto per altre vie.
Ma il punto è quello che poneva questo sicialiano, oggettivamente aveva ragione, soprattutto oggi.
Stefano Franchi, Bologna
https://youtu.be/_fms7W7JLQk?si=32p1uWIViNXaXgwB
Aggiungo una riflessione a questo breve video, condividubile.
Riflessione non mia, di una persona siciliana a Bologna durante la vicenda pandemica.
Frequentavo all'epoca Una Bologna che Cambia, e diverse volte questo siciliano disse che queste manifestazioni di sabato nulla contavano, bisognava scendere in piazza con i bastoni.
Con il senno di poi aveva ragione da vendere, poi abbiamo vinto per altre vie.
Ma il punto è quello che poneva questo sicialiano, oggettivamente aveva ragione, soprattutto oggi.
Stefano Franchi, Bologna
https://youtu.be/_fms7W7JLQk?si=32p1uWIViNXaXgwB
03.04.202521:06
ITALIA, C'È CHI SOSTIENE I DAZI USA
Mi scuso per il francesismo, ma francamente la deriva presa da Democrazia Sovrana Popolare fa cascare le palle.
Si sostiene una misura dell'amministrazione Trump che oggettivamente danneggia l'Italia.
DSP era nata su alcuni presupposti, di sicuro non fare da megafono alla versione 2.0 dell'imperialismo Usa, in difficoltà.
Viene da chiedersi a che pro e per quale ragione.
Non abbiamo bisogno di nuove autarchie, già il ventennio dimostrò che sono fallimentari.
Pennetta è un dirigente Nazionale di DSP.
Stefano Franchi, Bologna, ex DSP
Mi scuso per il francesismo, ma francamente la deriva presa da Democrazia Sovrana Popolare fa cascare le palle.
Si sostiene una misura dell'amministrazione Trump che oggettivamente danneggia l'Italia.
DSP era nata su alcuni presupposti, di sicuro non fare da megafono alla versione 2.0 dell'imperialismo Usa, in difficoltà.
Viene da chiedersi a che pro e per quale ragione.
Non abbiamo bisogno di nuove autarchie, già il ventennio dimostrò che sono fallimentari.
Pennetta è un dirigente Nazionale di DSP.
Stefano Franchi, Bologna, ex DSP
29.03.202513:52
BOLOGNA, IL CASO DELLA REPRESSIONE POLITICA IN UNA SCUOLA PUBBLICA ASSUME UNA RILEVANZA MEDIATICA
Segnalo questo articolo.
Per non girare intorno al problema, stupisce il silenzioso su questa vicenda da parte di tanti canali nazionali presuntamente "alternativi". Qui si minacciano minorenni la cui colpa è essersi mobilitati a sostegno della Palestina e per una Scuola Pubblica diversa.
I provvedimenti individuali vanno respinti per principio, tanto più che si tratta di minorenni.
I Presidi sceriffo è bene che cambino mestiere, nulla hanno a che fare con la Scuola Pubblica.
Insisto, fate girare.
Stefano Franchi, Bologna
https://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/minghetti-occupato-raccolta-firme-bcejly3o
Segnalo questo articolo.
Per non girare intorno al problema, stupisce il silenzioso su questa vicenda da parte di tanti canali nazionali presuntamente "alternativi". Qui si minacciano minorenni la cui colpa è essersi mobilitati a sostegno della Palestina e per una Scuola Pubblica diversa.
I provvedimenti individuali vanno respinti per principio, tanto più che si tratta di minorenni.
I Presidi sceriffo è bene che cambino mestiere, nulla hanno a che fare con la Scuola Pubblica.
Insisto, fate girare.
Stefano Franchi, Bologna
https://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/minghetti-occupato-raccolta-firme-bcejly3o
30.03.202518:04
BOLOGNA, INSISTO, UNA LOTTA DI VALORE GENERALE, ANCHE NAZIONALMENTE
Premetto innanzitutto sfiducia, visti i tempi. Poi ha senso politico cogliere le opportunità.
Una scintilla, non trattarla come tale sarebbe politicamente delittuoso.
Siamo a Bologna, laboratorio politico nazionale.
Insistere, mai desistere. Questi giovani studenti minorenni vanno innanzitutto tutelati.
Riporto il loro comunicato.
Insistere e non desistere, a volte anche una sola rondine fa la primavera.
Questo giovani ragazzi, la meglio gioventù, enucleano un futuro alternativo possibile.
Una piccola lotta di valore nazionale.
Da Bologna.
Stefano Franchi, Bologna
-------
BOLOGNA.
Appello alla cittadinanza per chiedere il ritiro delle sanzioni disciplinari comminate contro gli studenti occupanti del Liceo Minghetti
Siamo gli studenti del Liceo Minghetti che martedì 18 Marzo hanno deciso di occupare la propria scuola per esprimere il nostro dissenso al riarmo europeo, al DDL sicurezza 1660, alla riforma della scuola Valditara e alle complicità del nostro governo con la pulizia etnica in corso contro il popolo Palestinese, in particolare in questo difficile momento dopo la rottura della tregua operata da Israele.
Queste questioni incombono sul nostro futuro come una spada di Damocle e abbiamo sentito la necessità, ma anche il dovere, di far sentire la nostra voce. È proprio la nostra scuola che ci ha fornito gli strumenti di riflessione e critica della realtà che ci hanno spinto a mettere in discussione il nostro presente: strumenti come la Filosofia, la Storia e la grande letteratura del passato. Ma in una scuola che ci insegna a interrogare e contestare, con impegno e coraggio, il mondo che ci circonda, il nostro gesto ha incontrato un atteggiamento opposto.
Già nei giorni precedenti, mentre girava la voce di una possibile occupazione, il Preside aveva minacciato conseguenze legali per chi vi avesse preso parte e, a occupazione cominciata, invece di fare denuncia contro ignoti come da prassi consolidata per le occupazioni ha deciso di denunciare arbitrariamente pochi di noi (ancora ignoti) come responsabili dell’atto. Questa settimana inoltre il collegio docenti si è espresso a favore di sospensioni e 6 in condotta a una dozzina di studenti, nonostante nessuno fuorché il preside sia a conoscenza di chi siano questi “colpevoli” o secondo quale criterio siano stati individuati.
Questa reazione ci ha profondamente delusi: con questo gesto chiaramente non si vuole né insegnare né educare. Si vuole piuttosto punire la protesta e l’espressione del proprio dissenso facendo di pochi un esempio per intimidire tutti, tutto dietro la già vista retorica reazionaria della "maggioranza silenziosa", che secondo il Preside avrebbe voluto andare a lezione.
Sì, abbiamo lasciato la scuola per quattro giorni senza latino e greco e Dante e Ariosto. In quei quattro giorni abbiamo discusso tra noi, mettendo in dubbio la realtà che ci circonda, imparando a solidarizzare per agire nel concreto. L’abbiamo fatto perché la democrazia non sta nel crudo volere della maggioranza, ma anche nella possibilità di contestarla. Chiediamo quindi scusa se Cicerone per qualche giorno non ha potuto parlare nelle nostre aule, ma il nostro agire ci è sembrato più importante ed urgente, perché sentiamo di dover prendere in mano il nostro futuro.
Con questa lettera intendiamo rivolgerci a tutti i cittadini e i sinceri democratici che provano come noi disappunto ed indignazione per le cinque denunce e desiderano aderire, firmando questo appello, ad una richiesta alla scuola di ritirare le sanzioni disciplinari proposte dal collegio docenti.
Grazie dell'attenzione
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSewbfd067xw4p-pYp4tIajpCI3c2G-mFt9rM92Qgg3HVw_5zQ/viewform?pli=1&pli=1
Premetto innanzitutto sfiducia, visti i tempi. Poi ha senso politico cogliere le opportunità.
Una scintilla, non trattarla come tale sarebbe politicamente delittuoso.
Siamo a Bologna, laboratorio politico nazionale.
Insistere, mai desistere. Questi giovani studenti minorenni vanno innanzitutto tutelati.
Riporto il loro comunicato.
Insistere e non desistere, a volte anche una sola rondine fa la primavera.
Questo giovani ragazzi, la meglio gioventù, enucleano un futuro alternativo possibile.
Una piccola lotta di valore nazionale.
Da Bologna.
Stefano Franchi, Bologna
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BOLOGNA.
Appello alla cittadinanza per chiedere il ritiro delle sanzioni disciplinari comminate contro gli studenti occupanti del Liceo Minghetti
Siamo gli studenti del Liceo Minghetti che martedì 18 Marzo hanno deciso di occupare la propria scuola per esprimere il nostro dissenso al riarmo europeo, al DDL sicurezza 1660, alla riforma della scuola Valditara e alle complicità del nostro governo con la pulizia etnica in corso contro il popolo Palestinese, in particolare in questo difficile momento dopo la rottura della tregua operata da Israele.
Queste questioni incombono sul nostro futuro come una spada di Damocle e abbiamo sentito la necessità, ma anche il dovere, di far sentire la nostra voce. È proprio la nostra scuola che ci ha fornito gli strumenti di riflessione e critica della realtà che ci hanno spinto a mettere in discussione il nostro presente: strumenti come la Filosofia, la Storia e la grande letteratura del passato. Ma in una scuola che ci insegna a interrogare e contestare, con impegno e coraggio, il mondo che ci circonda, il nostro gesto ha incontrato un atteggiamento opposto.
Già nei giorni precedenti, mentre girava la voce di una possibile occupazione, il Preside aveva minacciato conseguenze legali per chi vi avesse preso parte e, a occupazione cominciata, invece di fare denuncia contro ignoti come da prassi consolidata per le occupazioni ha deciso di denunciare arbitrariamente pochi di noi (ancora ignoti) come responsabili dell’atto. Questa settimana inoltre il collegio docenti si è espresso a favore di sospensioni e 6 in condotta a una dozzina di studenti, nonostante nessuno fuorché il preside sia a conoscenza di chi siano questi “colpevoli” o secondo quale criterio siano stati individuati.
Questa reazione ci ha profondamente delusi: con questo gesto chiaramente non si vuole né insegnare né educare. Si vuole piuttosto punire la protesta e l’espressione del proprio dissenso facendo di pochi un esempio per intimidire tutti, tutto dietro la già vista retorica reazionaria della "maggioranza silenziosa", che secondo il Preside avrebbe voluto andare a lezione.
Sì, abbiamo lasciato la scuola per quattro giorni senza latino e greco e Dante e Ariosto. In quei quattro giorni abbiamo discusso tra noi, mettendo in dubbio la realtà che ci circonda, imparando a solidarizzare per agire nel concreto. L’abbiamo fatto perché la democrazia non sta nel crudo volere della maggioranza, ma anche nella possibilità di contestarla. Chiediamo quindi scusa se Cicerone per qualche giorno non ha potuto parlare nelle nostre aule, ma il nostro agire ci è sembrato più importante ed urgente, perché sentiamo di dover prendere in mano il nostro futuro.
Con questa lettera intendiamo rivolgerci a tutti i cittadini e i sinceri democratici che provano come noi disappunto ed indignazione per le cinque denunce e desiderano aderire, firmando questo appello, ad una richiesta alla scuola di ritirare le sanzioni disciplinari proposte dal collegio docenti.
Grazie dell'attenzione
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSewbfd067xw4p-pYp4tIajpCI3c2G-mFt9rM92Qgg3HVw_5zQ/viewform?pli=1&pli=1
03.04.202519:10
BOLOGNA, LA VICENDA DI VILLA PARADISO NON È ANCORA CHIUSA
Ricevo e ben volentieri giro questo articolo uscito su una testata locale.
È bene riassumere l'essenziale. La Giunta Comunale ha deciso di chiudere fisicamente una tra le più attive case di Quartiere di Bologna per una ragione incredibile. Tale Casa di Quartiere aveva osato ospitare iniziative che parlavano di PACE, contro la militarizzazione delle relazioni internazionali, contro la russofobia e in difesa dell'articolo 11 della nostra Costituzione. A Bologna c'è una Giunta a guida PD.
Ora la patata ce l'ha in mano la Presidente del Quartiere Savena (PD), dovrà scegliere se fare da zerbino ad un Sindaco Podestà o se fare il bene del Quartiere di cui è Presidente.
L'invito, innanzitutto, è partecipare al Consigliò di Quartiere aperto a tutti, in modo militante, essendo il mio giorno libero dal Lavoro ci sarò.
Invito anche a fare girare questa riflessione e questo articolo.
Bologna sta diventando una città dove l'autoritarismo sta diventando la regola, la stessa vicenda della Scuola Superiore "Minghetti" lo dimostra, giovani minorenni denunciati dal Preside perché hanno lottato a sostegno della Palestina, a difesa della Scuola Pubblica e contro il recente decreto sicurezza.
Unire le varie lotte, l'autoritarismo va respinto per principio, non abbiamo bisogno di nuovi piccoli Ducetti, non a Bologna.
Chi non lotta ha già perso in partenza, la vicenda PANDEMICA è lì ad insegnarcelo, e non solo quella.
Stefano Franchi, Bologna
https://www.bolognacronaca.it/news/home/490878/1150-firme-per-tenere-aperta-villa-paradiso.html
Ricevo e ben volentieri giro questo articolo uscito su una testata locale.
È bene riassumere l'essenziale. La Giunta Comunale ha deciso di chiudere fisicamente una tra le più attive case di Quartiere di Bologna per una ragione incredibile. Tale Casa di Quartiere aveva osato ospitare iniziative che parlavano di PACE, contro la militarizzazione delle relazioni internazionali, contro la russofobia e in difesa dell'articolo 11 della nostra Costituzione. A Bologna c'è una Giunta a guida PD.
Ora la patata ce l'ha in mano la Presidente del Quartiere Savena (PD), dovrà scegliere se fare da zerbino ad un Sindaco Podestà o se fare il bene del Quartiere di cui è Presidente.
L'invito, innanzitutto, è partecipare al Consigliò di Quartiere aperto a tutti, in modo militante, essendo il mio giorno libero dal Lavoro ci sarò.
Invito anche a fare girare questa riflessione e questo articolo.
Bologna sta diventando una città dove l'autoritarismo sta diventando la regola, la stessa vicenda della Scuola Superiore "Minghetti" lo dimostra, giovani minorenni denunciati dal Preside perché hanno lottato a sostegno della Palestina, a difesa della Scuola Pubblica e contro il recente decreto sicurezza.
Unire le varie lotte, l'autoritarismo va respinto per principio, non abbiamo bisogno di nuovi piccoli Ducetti, non a Bologna.
Chi non lotta ha già perso in partenza, la vicenda PANDEMICA è lì ad insegnarcelo, e non solo quella.
Stefano Franchi, Bologna
https://www.bolognacronaca.it/news/home/490878/1150-firme-per-tenere-aperta-villa-paradiso.html
28.03.202520:40
BOLOGNA, REPRESSIONE POLITICA IN UNA SCUOLA PUBBLICA
Ricevo e giro, con una considerazione. La meglio gioventù si mobilita al fianco del Popolo palestinese e contro decreti repressivi. Mi auguro che arrivino gesti concreti di solidarietà da altre scuole pubbliche di Bologna.
Per chiarezza, così almeno sembra, quasi la metà del corpo docente si è schierato contro questa azione repressiva.
Bologna, città governata dal Partito Democratico. Uno scempio democratico, il PD.
Invito a fare girare.
Stefano Franchi, Bologna
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BOLOGNA.
Appello alla cittadinanza per chiedere il ritiro delle sanzioni disciplinari comminate contro gli studenti occupanti del Liceo Minghetti
Siamo gli studenti del Liceo Minghetti che martedì 18 Marzo hanno deciso di occupare la propria scuola per esprimere il nostro dissenso al riarmo europeo, al DDL sicurezza 1660, alla riforma della scuola Valditara e alle complicità del nostro governo con la pulizia etnica in corso contro il popolo Palestinese, in particolare in questo difficile momento dopo la rottura della tregua operata da Israele.
Queste questioni incombono sul nostro futuro come una spada di Damocle e abbiamo sentito la necessità, ma anche il dovere, di far sentire la nostra voce. È proprio la nostra scuola che ci ha fornito gli strumenti di riflessione e critica della realtà che ci hanno spinto a mettere in discussione il nostro presente: strumenti come la Filosofia, la Storia e la grande letteratura del passato. Ma in una scuola che ci insegna a interrogare e contestare, con impegno e coraggio, il mondo che ci circonda, il nostro gesto ha incontrato un atteggiamento opposto.
Già nei giorni precedenti, mentre girava la voce di una possibile occupazione, il Preside aveva minacciato conseguenze legali per chi vi avesse preso parte e, a occupazione cominciata, invece di fare denuncia contro ignoti come da prassi consolidata per le occupazioni ha deciso di denunciare arbitrariamente pochi di noi (ancora ignoti) come responsabili dell’atto. Questa settimana inoltre il collegio docenti si è espresso a favore di sospensioni e 6 in condotta a una dozzina di studenti, nonostante nessuno fuorché il preside sia a conoscenza di chi siano questi “colpevoli” o secondo quale criterio siano stati individuati.
Questa reazione ci ha profondamente delusi: con questo gesto chiaramente non si vuole né insegnare né educare. Si vuole piuttosto punire la protesta e l’espressione del proprio dissenso facendo di pochi un esempio per intimidire tutti, tutto dietro la già vista retorica reazionaria della "maggioranza silenziosa", che secondo il Preside avrebbe voluto andare a lezione.
Sì, abbiamo lasciato la scuola per quattro giorni senza latino e greco e Dante e Ariosto. In quei quattro giorni abbiamo discusso tra noi, mettendo in dubbio la realtà che ci circonda, imparando a solidarizzare per agire nel concreto. L’abbiamo fatto perché la democrazia non sta nel crudo volere della maggioranza, ma anche nella possibilità di contestarla. Chiediamo quindi scusa se Cicerone per qualche giorno non ha potuto parlare nelle nostre aule, ma il nostro agire ci è sembrato più importante ed urgente, perché sentiamo di dover prendere in mano il nostro futuro.
Con questa lettera intendiamo rivolgerci a tutti i cittadini e i sinceri democratici che provano come noi disappunto ed indignazione per le cinque denunce e desiderano aderire, firmando questo appello, ad una richiesta alla scuola di ritirare le sanzioni disciplinari proposte dal collegio docenti.
Grazie dell'attenzione
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSewbfd067xw4p-pYp4tIajpCI3c2G-mFt9rM92Qgg3HVw_5zQ/viewform?pli=1&pli=1
Ricevo e giro, con una considerazione. La meglio gioventù si mobilita al fianco del Popolo palestinese e contro decreti repressivi. Mi auguro che arrivino gesti concreti di solidarietà da altre scuole pubbliche di Bologna.
Per chiarezza, così almeno sembra, quasi la metà del corpo docente si è schierato contro questa azione repressiva.
Bologna, città governata dal Partito Democratico. Uno scempio democratico, il PD.
Invito a fare girare.
Stefano Franchi, Bologna
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BOLOGNA.
Appello alla cittadinanza per chiedere il ritiro delle sanzioni disciplinari comminate contro gli studenti occupanti del Liceo Minghetti
Siamo gli studenti del Liceo Minghetti che martedì 18 Marzo hanno deciso di occupare la propria scuola per esprimere il nostro dissenso al riarmo europeo, al DDL sicurezza 1660, alla riforma della scuola Valditara e alle complicità del nostro governo con la pulizia etnica in corso contro il popolo Palestinese, in particolare in questo difficile momento dopo la rottura della tregua operata da Israele.
Queste questioni incombono sul nostro futuro come una spada di Damocle e abbiamo sentito la necessità, ma anche il dovere, di far sentire la nostra voce. È proprio la nostra scuola che ci ha fornito gli strumenti di riflessione e critica della realtà che ci hanno spinto a mettere in discussione il nostro presente: strumenti come la Filosofia, la Storia e la grande letteratura del passato. Ma in una scuola che ci insegna a interrogare e contestare, con impegno e coraggio, il mondo che ci circonda, il nostro gesto ha incontrato un atteggiamento opposto.
Già nei giorni precedenti, mentre girava la voce di una possibile occupazione, il Preside aveva minacciato conseguenze legali per chi vi avesse preso parte e, a occupazione cominciata, invece di fare denuncia contro ignoti come da prassi consolidata per le occupazioni ha deciso di denunciare arbitrariamente pochi di noi (ancora ignoti) come responsabili dell’atto. Questa settimana inoltre il collegio docenti si è espresso a favore di sospensioni e 6 in condotta a una dozzina di studenti, nonostante nessuno fuorché il preside sia a conoscenza di chi siano questi “colpevoli” o secondo quale criterio siano stati individuati.
Questa reazione ci ha profondamente delusi: con questo gesto chiaramente non si vuole né insegnare né educare. Si vuole piuttosto punire la protesta e l’espressione del proprio dissenso facendo di pochi un esempio per intimidire tutti, tutto dietro la già vista retorica reazionaria della "maggioranza silenziosa", che secondo il Preside avrebbe voluto andare a lezione.
Sì, abbiamo lasciato la scuola per quattro giorni senza latino e greco e Dante e Ariosto. In quei quattro giorni abbiamo discusso tra noi, mettendo in dubbio la realtà che ci circonda, imparando a solidarizzare per agire nel concreto. L’abbiamo fatto perché la democrazia non sta nel crudo volere della maggioranza, ma anche nella possibilità di contestarla. Chiediamo quindi scusa se Cicerone per qualche giorno non ha potuto parlare nelle nostre aule, ma il nostro agire ci è sembrato più importante ed urgente, perché sentiamo di dover prendere in mano il nostro futuro.
Con questa lettera intendiamo rivolgerci a tutti i cittadini e i sinceri democratici che provano come noi disappunto ed indignazione per le cinque denunce e desiderano aderire, firmando questo appello, ad una richiesta alla scuola di ritirare le sanzioni disciplinari proposte dal collegio docenti.
Grazie dell'attenzione
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSewbfd067xw4p-pYp4tIajpCI3c2G-mFt9rM92Qgg3HVw_5zQ/viewform?pli=1&pli=1
01.04.202515:17
BOLOGNA, L'AUTORITARISMO NELLE SCUOLE PUBBLICHE NON PASSA ❤️❤️❤️
La meglio gioventù verrebbe da dire. A Bologna negli anni '80 già avemmo una Preside sceriffo, una certa Maceri. Ho avuto il privilegio di avere come insegnanti delle superiori due animatori di quella battaglia, vinta. Montagna e Moretto, rispettivamente insegnanti di diritto ed economia e il secondo di matematica, entrambi compagni. Il primo mi regalò le Opere scelte di LENIN, un regalo che mi ha cambiato la Vita. Avevo 17 anni.
A Bologna sembra che il corpo studenti, dopo il letargo della vicenda pandemica, si stia risvegliando.
Anche i genitori si stanno mobilitando contro l'autoritarismo del Preside delle Minghetti. Semplicemente andrebbe rimosso dal ruolo.
Importante partecipare al corteo di venerdì.
Invito a fare girare.
Stefano Franchi, Bologna
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https://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/liceo-artistico-arcangeli-occupato-studenti-tetto-hpu2k1fk
La meglio gioventù verrebbe da dire. A Bologna negli anni '80 già avemmo una Preside sceriffo, una certa Maceri. Ho avuto il privilegio di avere come insegnanti delle superiori due animatori di quella battaglia, vinta. Montagna e Moretto, rispettivamente insegnanti di diritto ed economia e il secondo di matematica, entrambi compagni. Il primo mi regalò le Opere scelte di LENIN, un regalo che mi ha cambiato la Vita. Avevo 17 anni.
A Bologna sembra che il corpo studenti, dopo il letargo della vicenda pandemica, si stia risvegliando.
Anche i genitori si stanno mobilitando contro l'autoritarismo del Preside delle Minghetti. Semplicemente andrebbe rimosso dal ruolo.
Importante partecipare al corteo di venerdì.
Invito a fare girare.
Stefano Franchi, Bologna
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