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Zentropa



26.04.202519:54
Non tutti gli europei si rassegnano ad essere niente.
Dominique Venner
Dominique Venner


25.04.202520:09
"L'UCRAINA NON DIMENTICHERÀ IL SAGITTARIO CON IL LEONE D'ORO SULLA MANICA!"
La formazione della Divisione è un evento importante nella nostra storia, che è diventata una delle tappe della lotta per l'indipendenza dell'Ucraina. 82 anni fa, nel 1943, iniziò a formarsi la Prima Divisione Ucraina dell'Esercito Nazionale Ucraino.
Questo sabato, i giovani nazionalisti e conservatori onoreranno la memoria dei soldati della Divisione Galizia in un luogo sacro: un memoriale a Leopoli.
Invitiamo tutti a rendere omaggio ai soldati caduti in una battaglia impari con il nemico bolscevico!
📍 città di Leopoli, st. Mechnikova, 33
🕒 15:00
https://t.me/karpatska_sich
La formazione della Divisione è un evento importante nella nostra storia, che è diventata una delle tappe della lotta per l'indipendenza dell'Ucraina. 82 anni fa, nel 1943, iniziò a formarsi la Prima Divisione Ucraina dell'Esercito Nazionale Ucraino.
Questo sabato, i giovani nazionalisti e conservatori onoreranno la memoria dei soldati della Divisione Galizia in un luogo sacro: un memoriale a Leopoli.
Invitiamo tutti a rendere omaggio ai soldati caduti in una battaglia impari con il nemico bolscevico!
📍 città di Leopoli, st. Mechnikova, 33
🕒 15:00
https://t.me/karpatska_sich


25.04.202511:15
Napoli. Bandiere russe al corteo antifascista del 25 aprile.
24.04.202515:39
Naturalmente, tutto questo fu camuffato come un'iniziativa della schifosa RIA Novosti (che per qualche ragione all'epoca era considerata progressista), come un'iniziativa di alcune "comunità studentesche". Ma era chiaro a tutti noi: questi nastri puzzano di merda del Cremlino, puzzano di membri del Komsomol di Putin, puzzano del convenzionale Gleb Pavlovsky e di altra sporcizia.
Come avrebbero potuto rispondere il Cremlino e i suoi truffatori-politecnologi alla sfida della Rivoluzione?
Nell'antichità europea, le monarchie feudali risposero alla sfida delle rivoluzioni borghesi intensificando il discorso sulla religione, su Dio, sull'onore feudale e sulla lealtà. All'epoca della Rivoluzione bolscevica, la società europea allora moderna reagì con un'ondata furiosa di cosiddette rivoluzioni conservatrici.
Ma cosa avrebbe potuto rispondere il conglomerato del Cremlino composto da agenti del KGB e da disonesti strateghi politici alla rivoluzione ucraina (che presentava già una serie di caratteristiche della rivoluzione nazionale che aveva minacciato il Cremlino nel 2005)? Non hanno onore né lealtà, non hanno alcun valore reale. Beh, naturalmente hanno tirato fuori quello che hanno potuto: il 1945, il trionfo del Gulag e dell'esercito di Stalin.
(No, sappiamo che una volta, in un'antichità inimmaginabile, il nastro di San Giorgio era semplicemente un nastro d'ordine di una delle più alte onorificenze dell'impero. Ma non è questo il punto, ormai è un ricordo del tutto privo di significato).
La risposta ideologica ed estetica al discorso della Libertà, al discorso della Nazione, si è rivelata semplice come un pidocchio del Gulag: Stalin, l'occupazione dell'Europa, lo SMERSH. Questo è tutto ciò a cui possono appellarsi al Cremlino. Il nastro di San Giorgio è stato evocato dall'oblio proprio per simboleggiare questo.
C'è una cosa che mi rende felice. Quando il sistema politico della Russia di Putin cesserà di esistere, anche il culto della "Vittoria 1945" finirà per sempre con esso. Le persone del futuro troveranno spiacevole e amaro anche solo ricordare questo.
Come avrebbero potuto rispondere il Cremlino e i suoi truffatori-politecnologi alla sfida della Rivoluzione?
Nell'antichità europea, le monarchie feudali risposero alla sfida delle rivoluzioni borghesi intensificando il discorso sulla religione, su Dio, sull'onore feudale e sulla lealtà. All'epoca della Rivoluzione bolscevica, la società europea allora moderna reagì con un'ondata furiosa di cosiddette rivoluzioni conservatrici.
Ma cosa avrebbe potuto rispondere il conglomerato del Cremlino composto da agenti del KGB e da disonesti strateghi politici alla rivoluzione ucraina (che presentava già una serie di caratteristiche della rivoluzione nazionale che aveva minacciato il Cremlino nel 2005)? Non hanno onore né lealtà, non hanno alcun valore reale. Beh, naturalmente hanno tirato fuori quello che hanno potuto: il 1945, il trionfo del Gulag e dell'esercito di Stalin.
(No, sappiamo che una volta, in un'antichità inimmaginabile, il nastro di San Giorgio era semplicemente un nastro d'ordine di una delle più alte onorificenze dell'impero. Ma non è questo il punto, ormai è un ricordo del tutto privo di significato).
La risposta ideologica ed estetica al discorso della Libertà, al discorso della Nazione, si è rivelata semplice come un pidocchio del Gulag: Stalin, l'occupazione dell'Europa, lo SMERSH. Questo è tutto ciò a cui possono appellarsi al Cremlino. Il nastro di San Giorgio è stato evocato dall'oblio proprio per simboleggiare questo.
C'è una cosa che mi rende felice. Quando il sistema politico della Russia di Putin cesserà di esistere, anche il culto della "Vittoria 1945" finirà per sempre con esso. Le persone del futuro troveranno spiacevole e amaro anche solo ricordare questo.


23.04.202516:22
Soldato della 3 brigata d'assalto.
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Il Mastino Verona



22.04.202513:08
CONFERENZA!
Vilipesa, derisa, esaltata o vibrante negli occhi lucidi in una trincea, la vecchia Europa è tornata a suscitare intense emozioni negli ultimi mesi, checchè ne dicano i professori da divano.
Quali nuove sfide dovrà affrontare il nostro mondo? Quali soluzioni può mettere in campo per porsi finalmente come agente geopolitico attivo?
Il 30 Aprile, avremo l'onore di parlarne al Mastino con Gabriele Adinolfi, da sempre in prima fila per un'idea di Europa Potenza, indispensabile oggi per conquistare il domani.
Vi aspettiamo!
Vilipesa, derisa, esaltata o vibrante negli occhi lucidi in una trincea, la vecchia Europa è tornata a suscitare intense emozioni negli ultimi mesi, checchè ne dicano i professori da divano.
Quali nuove sfide dovrà affrontare il nostro mondo? Quali soluzioni può mettere in campo per porsi finalmente come agente geopolitico attivo?
Il 30 Aprile, avremo l'onore di parlarne al Mastino con Gabriele Adinolfi, da sempre in prima fila per un'idea di Europa Potenza, indispensabile oggi per conquistare il domani.
Vi aspettiamo!


25.04.202521:53
Milano
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In buon italiano



25.04.202517:53
EUROPA POTENZA: LIBERA, SOVRANA, ARMATA.
Faro della Vittoria, Trieste, 25 Aprile 2025
Di Veneto Fronte Skinhead
In questo 25 aprile, data nefasta che segna l’inizio del vassallaggio italiano ed europeo nei confronti di potentati extra continentali, ribadiamo in modo chiaro ed inequivocabile l’affermazione dell’Idea di Europa Potenza.
Se a Washington gli europei vengono oggi definiti come parassiti, al Cremlino si accusa il nostro continente di Eurofascismo, come nemico comune di quei due blocchi che ottant’anni fa divisero l’Europa con la spartizione del vecchio continente, attraverso quella logica criminale generata dalla conferenza di Jalta.
La stessa strategia divide et impera che a distanza di decenni necessita di essere (ri)attualizzata dal giogo anti europeo.
Una logica promossa da due facce della stessa medaglia: una di stampo occidentale e l’altra dalle vestigia neo sovietiche, che si ripropone a seconda degli sviluppi e dei nuovi assetti contingenti, ripercuotendosi oggi sulla pelle del popolo ucraino.
Oggi, a distanza di quell’aprile 1945 che qualcuno sosteneva avesse sancito la fine della storia, l’Europa si trova davanti all’enorme opportunità di poter compiere un primo passo verso il proprio affrancamento in ambito militare.
Tenendo conto di tutti i limiti del caso e con le dovute reticenze verso l’idealizzazione entusiasta delle sovrastrutture che oggi rappresentano l’Europa; con la perplessità verso i rappresentanti di un mondo ideologico, politico, finanziario, economico e sociale creato perlopiù ad immagine e somiglianza di una tecnocrazia finanziaria, ribadiamo in questa ricorrenza e in questo luogo altamente simbolico un concetto molto semplice: i neutrali non hanno mai dominato gli eventi, li hanno sempre subìti.
L’integrazione europea non è un miraggio anacronistico predicato dai nostalgici, ma è tutt’ora l’unica strada autenticamente rivoluzionaria in fedeltà con l’Origine e quindi con il Destino dei popoli europei: è un percorso promosso dalle avanguardie delle rivoluzioni nazionali del secolo scorso, un progetto di Nuovo Ordine europeo che è stato interrotto attraverso una guerra mossa dal mondo intero contro di noi esattamente ottant’anni fa.
Oggi, l’idea di unità europea passa inesorabilmente attraverso una difesa comune e un primo passo verso questa direzione deve esser compiuto.
Che questo processo passi da chicchessia e sia promosso da chi opera per finalità ben diverse rispetto le nostre, poco cambia. Perché sono i nostri orizzonti a contare.
L’appartenenza all’Europa è un nesso di Civiltà, che è tangibile attraverso quell’asse verticale che evoca il nostro Simbolo.
Ma esiste anche un asse orizzontale di cui non possiamo non tener conto, che passa oggi attraverso l’affermazione strategica dell’Europa come soggetto alternativo al duopolio americano e cinese, partendo dalle strutture che oggi la rappresentano.
Non esiste libertà senza sovranità e non esiste sovranità senza la volontà di difendersi.
Solamente un forte esercito europeo potrà garantirci il ruolo di rilievo che ci spetta sullo scacchiere globale e geopolitico.
Veneto Fronte Skinheads
Faro della Vittoria, Trieste, 25 Aprile 2025
Di Veneto Fronte Skinhead
In questo 25 aprile, data nefasta che segna l’inizio del vassallaggio italiano ed europeo nei confronti di potentati extra continentali, ribadiamo in modo chiaro ed inequivocabile l’affermazione dell’Idea di Europa Potenza.
Se a Washington gli europei vengono oggi definiti come parassiti, al Cremlino si accusa il nostro continente di Eurofascismo, come nemico comune di quei due blocchi che ottant’anni fa divisero l’Europa con la spartizione del vecchio continente, attraverso quella logica criminale generata dalla conferenza di Jalta.
La stessa strategia divide et impera che a distanza di decenni necessita di essere (ri)attualizzata dal giogo anti europeo.
Una logica promossa da due facce della stessa medaglia: una di stampo occidentale e l’altra dalle vestigia neo sovietiche, che si ripropone a seconda degli sviluppi e dei nuovi assetti contingenti, ripercuotendosi oggi sulla pelle del popolo ucraino.
Oggi, a distanza di quell’aprile 1945 che qualcuno sosteneva avesse sancito la fine della storia, l’Europa si trova davanti all’enorme opportunità di poter compiere un primo passo verso il proprio affrancamento in ambito militare.
Tenendo conto di tutti i limiti del caso e con le dovute reticenze verso l’idealizzazione entusiasta delle sovrastrutture che oggi rappresentano l’Europa; con la perplessità verso i rappresentanti di un mondo ideologico, politico, finanziario, economico e sociale creato perlopiù ad immagine e somiglianza di una tecnocrazia finanziaria, ribadiamo in questa ricorrenza e in questo luogo altamente simbolico un concetto molto semplice: i neutrali non hanno mai dominato gli eventi, li hanno sempre subìti.
L’integrazione europea non è un miraggio anacronistico predicato dai nostalgici, ma è tutt’ora l’unica strada autenticamente rivoluzionaria in fedeltà con l’Origine e quindi con il Destino dei popoli europei: è un percorso promosso dalle avanguardie delle rivoluzioni nazionali del secolo scorso, un progetto di Nuovo Ordine europeo che è stato interrotto attraverso una guerra mossa dal mondo intero contro di noi esattamente ottant’anni fa.
Oggi, l’idea di unità europea passa inesorabilmente attraverso una difesa comune e un primo passo verso questa direzione deve esser compiuto.
Che questo processo passi da chicchessia e sia promosso da chi opera per finalità ben diverse rispetto le nostre, poco cambia. Perché sono i nostri orizzonti a contare.
L’appartenenza all’Europa è un nesso di Civiltà, che è tangibile attraverso quell’asse verticale che evoca il nostro Simbolo.
Ma esiste anche un asse orizzontale di cui non possiamo non tener conto, che passa oggi attraverso l’affermazione strategica dell’Europa come soggetto alternativo al duopolio americano e cinese, partendo dalle strutture che oggi la rappresentano.
Non esiste libertà senza sovranità e non esiste sovranità senza la volontà di difendersi.
Solamente un forte esercito europeo potrà garantirci il ruolo di rilievo che ci spetta sullo scacchiere globale e geopolitico.
Veneto Fronte Skinheads


24.04.202520:17
💪🏻💪🏻🇺🇦🇺🇦


24.04.202515:39
Oh mio Dio, la campagna "Nastro di San Giorgio" è ricominciata nella Federazione Russa. Sono coinvolti tutti, dai “corrispondenti di guerra” Pitecantropo agli astronauti sulla ISS che registrano video come ostaggi dell’ISIS.
Ho ricordato che il Cremlino cominciò a imporre con la forza il nastro di San Giorgio alla plebe esattamente 20 anni fa, nella primavera del 2005, in occasione del successivo anniversario della vittoria del totalitarismo stalinista.
Ricordo chiaramente che eravamo appena tornati a Mosca dalla Kiev rivoluzionaria, dove aveva vinto il Maidan arancione. E subito questo nastro annodato e annodato ovunque ha catturato la mia attenzione. Ed era chiaro: questa è la risposta del Cremlino, il suo blocco di tecnologia politica e di propaganda, alla rivoluzione ucraina, all’ondata di rivoluzioni nello spazio post-sovietico (Kirghizistan, Georgia). E sulla Rivoluzione in quanto tale.
Ho ricordato che il Cremlino cominciò a imporre con la forza il nastro di San Giorgio alla plebe esattamente 20 anni fa, nella primavera del 2005, in occasione del successivo anniversario della vittoria del totalitarismo stalinista.
Ricordo chiaramente che eravamo appena tornati a Mosca dalla Kiev rivoluzionaria, dove aveva vinto il Maidan arancione. E subito questo nastro annodato e annodato ovunque ha catturato la mia attenzione. Ed era chiaro: questa è la risposta del Cremlino, il suo blocco di tecnologia politica e di propaganda, alla rivoluzione ucraina, all’ondata di rivoluzioni nello spazio post-sovietico (Kirghizistan, Georgia). E sulla Rivoluzione in quanto tale.
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Fons Perennis



23.04.202513:53
Qualche anno fa, quando ancora non avevamo una casa, pensavamo in grande, a un progetto che potesse accogliere comunità da tutta Europa.
Finalmente oggi che abbiamo messo radici possiamo mettere a terra uno di questi progetti: “Casa d’Europa”. Avremo l’opportunità di ospitare una comunità spagnola che si cimenterà nei lavori del casale. Per chi si vuole unire, info in privato! 🔥
Finalmente oggi che abbiamo messo radici possiamo mettere a terra uno di questi progetti: “Casa d’Europa”. Avremo l’opportunità di ospitare una comunità spagnola che si cimenterà nei lavori del casale. Per chi si vuole unire, info in privato! 🔥


25.04.202521:24
Non per deboli di stomaco


25.04.202514:23
Sembra che il figlio della vicedirettrice della CIA Julianne Gallina Gloss, il ventunenne Michael Gloss, sia morto in Ucraina mentre era un soldato russo.
Ha firmato un contratto con il Ministero della Difesa russo. Suo padre, il veterano iracheno Larry Gloss, sviluppa software di sicurezza per le forze statunitensi e NATO.
Fonte:
https://militarnyi.com/uk/news/za-rosiyu-voyuvav-syn-zastupnytsi-golovy-tsru-vin-zagynuv/
Ha firmato un contratto con il Ministero della Difesa russo. Suo padre, il veterano iracheno Larry Gloss, sviluppa software di sicurezza per le forze statunitensi e NATO.
Fonte:
https://militarnyi.com/uk/news/za-rosiyu-voyuvav-syn-zastupnytsi-golovy-tsru-vin-zagynuv/


24.04.202519:21
Italia 🇮🇹
Alla recente partita casalinga del Milan contro l'Atalanta in Serie A erano presenti i genitori di Oleksandr "Gryan" Gryanyk, tifoso della Dinamo Kiev morto l'8 maggio 2022 mentre difendeva il Mariupol.
È noto che Oleksandr iniziò a tifare per il Milan quando Andriy Shevchenko giocava per il club italiano. Guardavo le partite in televisione e una volta regalai a mio padre una cartolina fatta a mano con la foto dell'attaccante ucraino.
Durante la sua vita, Gryan non poté visitare San Siro, così i suoi genitori esaudirono il desiderio di Oleksandr portandogli uno striscione e degli adesivi in memoria del figlio.
Alla recente partita casalinga del Milan contro l'Atalanta in Serie A erano presenti i genitori di Oleksandr "Gryan" Gryanyk, tifoso della Dinamo Kiev morto l'8 maggio 2022 mentre difendeva il Mariupol.
È noto che Oleksandr iniziò a tifare per il Milan quando Andriy Shevchenko giocava per il club italiano. Guardavo le partite in televisione e una volta regalai a mio padre una cartolina fatta a mano con la foto dell'attaccante ucraino.
Durante la sua vita, Gryan non poté visitare San Siro, così i suoi genitori esaudirono il desiderio di Oleksandr portandogli uno striscione e degli adesivi in memoria del figlio.
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dugingadugonga

24.04.202515:26
"Vittoria alla maniera russa" – Bakhmut coperta di striscioni. Si prepara a "celebrare la Vittoria del 9 maggio" sullo sfondo di una città completamente in rovina...


23.04.202512:08
I soldati russi hanno una passione per gli elettrodomestici (lavatrici su tutto) quanto i partigiani l'avevano per le galline.
🤡
🤡
Reposted from:
dugingadugonga



21.04.202509:13
Russia, foto dei caduti al fronte. Notare sotto quale bandiera... 🤮
25.04.202520:34
Rip


24.04.202516:51
💩💩


23.04.202520:58
Muro dei caduti dei comunisti russi.


22.04.202520:07
Il muro dei caduti dell'unità Kraken del GRU.
Essere un guerriero significa vivere per sempre.
Essere un guerriero significa vivere per sempre.


20.04.202519:34
Buona pasqua dal fronte ucraino.
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