
La civetta bianca
Di giorno, gli ipnotisti dei media ti raccontano fiabe. Di notte, i loro “dissidenti” preconfezionati ti vendono teorie smussate ad arte. Ma la notte appartiene ai predatori, non agli attori.
lacivettabianca@protonmail.com
lacivettabianca@protonmail.com
TGlist rating
0
0
TypePublic
Verification
Not verifiedTrust
Not trustedLocation
LanguageOther
Channel creation dateMar 17, 2021
Added to TGlist
Sep 20, 2024Latest posts in group "La civetta bianca"
17.05.202506:36
IL SACRIFICIO ITALIANO
Vi siete mai chiesti perché, nonostante sacrifici e "riforme", l'Italia continui a sprofondare? La verità è che siamo diventati l'agnello sacrificale di un esperimento che ha tradito le sue promesse.
L'Euro non è stato solo una moneta, ma un'alterazione dell'anima collettiva italiana. Cinquant'anni di crescita cancellati in un soffio, non per incapacità nostra, ma per un disegno che ci ha voluti "disciplinati" fino all'autolesionismo.
Quel che chiamiamo crisi economica è in realtà una ferita più profonda: lo smarrimento di un popolo a cui è stato chiesto di rinunciare a sé stesso in nome di un'Europa che non è mai esistita se non nei discorsi di circostanza.
Da vittime sacrificali a custodi di un nuovo inizio?
https://www.anotherworld.network/europe-at-the-crossroads-the-european-spiritual-crisis-threatening-our-future/
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Vi siete mai chiesti perché, nonostante sacrifici e "riforme", l'Italia continui a sprofondare? La verità è che siamo diventati l'agnello sacrificale di un esperimento che ha tradito le sue promesse.
L'Euro non è stato solo una moneta, ma un'alterazione dell'anima collettiva italiana. Cinquant'anni di crescita cancellati in un soffio, non per incapacità nostra, ma per un disegno che ci ha voluti "disciplinati" fino all'autolesionismo.
Quel che chiamiamo crisi economica è in realtà una ferita più profonda: lo smarrimento di un popolo a cui è stato chiesto di rinunciare a sé stesso in nome di un'Europa che non è mai esistita se non nei discorsi di circostanza.
Da vittime sacrificali a custodi di un nuovo inizio?
https://www.anotherworld.network/europe-at-the-crossroads-the-european-spiritual-crisis-threatening-our-future/
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
16.05.202517:10
LA MEMORIA CORTA DEL POTERE: DRAGHI E IL PARADOSSO ENERGETICO
"I prezzi elevati dell'energia e le carenze della rete sono, in primo luogo, una minaccia per la sopravvivenza della nostra industria, un ostacolo importante alla nostra competitività e un onere insostenibile per le nostre famiglie." – Mario Draghi
Eccolo qui, l'artefice delle sanzioni che hanno fatto esplodere i costi energetici, ora preoccupato per le conseguenze delle sue stesse politiche. Lo stesso Draghi che dall'alto dei palcoscenici internazionali proclamava il "devastante" impatto delle sanzioni sull'economia russa, oggi si scopre improvvisamente inquieto per la sopravvivenza della nostra industria.
La contraddizione è lampante quanto dolorosa: chi ha orchestrato politiche che hanno portato all'impennata dei prezzi energetici ora si erge a difensore delle famiglie schiacciate da costi "insostenibili". Chi ha parlato di "strategia di decarbonizzazione" minacciata dai prezzi alti dell'energia, capovolgendo la realtà di un'ossessione green che è tra le cause primarie dell'aumento dei costi.
Tre anni fa, quando alcuni avvertivano del rischio di deindustrializzazione e impoverimento sociale derivante da queste scelte, venivano tacciati di disfattismo. Oggi, la realtà conferma quelle previsioni con una precisione che non lascia spazio a interpretazioni.
La memoria selettiva del potere è forse la sua arma più efficace: riscrivere la narrativa senza mai assumersi responsabilità per le conseguenze delle proprie azioni. Un gioco di prestigio che funziona finché non impariamo a connettere i puntini della storia recente.
La domanda sorge spontanea: siamo di fronte a una straordinaria incompetenza o a una deliberata mistificazione? Forse entrambe. Nel frattempo, famiglie e imprese pagano il conto di questa pericolosa incoerenza.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
"I prezzi elevati dell'energia e le carenze della rete sono, in primo luogo, una minaccia per la sopravvivenza della nostra industria, un ostacolo importante alla nostra competitività e un onere insostenibile per le nostre famiglie." – Mario Draghi
Eccolo qui, l'artefice delle sanzioni che hanno fatto esplodere i costi energetici, ora preoccupato per le conseguenze delle sue stesse politiche. Lo stesso Draghi che dall'alto dei palcoscenici internazionali proclamava il "devastante" impatto delle sanzioni sull'economia russa, oggi si scopre improvvisamente inquieto per la sopravvivenza della nostra industria.
La contraddizione è lampante quanto dolorosa: chi ha orchestrato politiche che hanno portato all'impennata dei prezzi energetici ora si erge a difensore delle famiglie schiacciate da costi "insostenibili". Chi ha parlato di "strategia di decarbonizzazione" minacciata dai prezzi alti dell'energia, capovolgendo la realtà di un'ossessione green che è tra le cause primarie dell'aumento dei costi.
Tre anni fa, quando alcuni avvertivano del rischio di deindustrializzazione e impoverimento sociale derivante da queste scelte, venivano tacciati di disfattismo. Oggi, la realtà conferma quelle previsioni con una precisione che non lascia spazio a interpretazioni.
La memoria selettiva del potere è forse la sua arma più efficace: riscrivere la narrativa senza mai assumersi responsabilità per le conseguenze delle proprie azioni. Un gioco di prestigio che funziona finché non impariamo a connettere i puntini della storia recente.
La domanda sorge spontanea: siamo di fronte a una straordinaria incompetenza o a una deliberata mistificazione? Forse entrambe. Nel frattempo, famiglie e imprese pagano il conto di questa pericolosa incoerenza.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca


Reposted from:
Salute Personale

16.05.202508:30
📝 L'INGANNO DEL SILENZIO
Nelle città di vetro e acciaio, quando la febbre sale e il corpo trema, si consuma un dramma silenzioso – la repressione di un'antica saggezza in nome dell'efficienza. Quel farmaco antipiretico inghiottito frettolosamente parla più di civiltà industriale che di medicina.
Nella frenetica coreografia urbana, non c'è spazio per la febbre. Non c'è tempo per ascoltare. L'imperativo è produrre, performare, apparire funzionali – anche quando il corpo implora una pausa. La medicina moderna, servitrice inconsapevole di questo sistema, ha costruito un'elegante narrazione: questi segnali sono interferenze da silenziare, ostacoli da rimuovere sulla strada della produttività.
Eppure la febbre non è nemica, ma alleata dimenticata. A 38°C il metabolismo accelera, le cellule immunitarie si moltiplicano, la vitalità batterica crolla del 40%. Un processo sofisticato evolutosi attraverso millenni, ora sacrificato sull'altare dell'immediatezza.
Mentre il termometro sale, la domanda non è "come abbassare la temperatura?", ma "cosa sta comunicando questo corpo al quale non è più concesso il lusso del riposo, della malattia, della guarigione autentica?"
Il vero inganno risiede in una società che ha trasformato l'ascolto del corpo in privilegio inaccessibile, dove il sintomo viene soppresso non per guarire, ma per continuare a servire meccanismi che divorano equilibri antichi quanto l'umanità stessa.
https://www.salutepersonale.org/laltro-linguaggio-del-corpo-quando-i-sintomi-diventano-alleati/
👉 Visita www.salutepersonale.org per approfondimenti completi
📲 Attiva le notifiche sul canale https://t.me/salutepersonale per non perdere i nostri aggiornamenti
Nelle città di vetro e acciaio, quando la febbre sale e il corpo trema, si consuma un dramma silenzioso – la repressione di un'antica saggezza in nome dell'efficienza. Quel farmaco antipiretico inghiottito frettolosamente parla più di civiltà industriale che di medicina.
Nella frenetica coreografia urbana, non c'è spazio per la febbre. Non c'è tempo per ascoltare. L'imperativo è produrre, performare, apparire funzionali – anche quando il corpo implora una pausa. La medicina moderna, servitrice inconsapevole di questo sistema, ha costruito un'elegante narrazione: questi segnali sono interferenze da silenziare, ostacoli da rimuovere sulla strada della produttività.
Eppure la febbre non è nemica, ma alleata dimenticata. A 38°C il metabolismo accelera, le cellule immunitarie si moltiplicano, la vitalità batterica crolla del 40%. Un processo sofisticato evolutosi attraverso millenni, ora sacrificato sull'altare dell'immediatezza.
Mentre il termometro sale, la domanda non è "come abbassare la temperatura?", ma "cosa sta comunicando questo corpo al quale non è più concesso il lusso del riposo, della malattia, della guarigione autentica?"
Il vero inganno risiede in una società che ha trasformato l'ascolto del corpo in privilegio inaccessibile, dove il sintomo viene soppresso non per guarire, ma per continuare a servire meccanismi che divorano equilibri antichi quanto l'umanità stessa.
https://www.salutepersonale.org/laltro-linguaggio-del-corpo-quando-i-sintomi-diventano-alleati/
👉 Visita www.salutepersonale.org per approfondimenti completi
📲 Attiva le notifiche sul canale https://t.me/salutepersonale per non perdere i nostri aggiornamenti
16.05.202506:41
ESPULSIONE E RITORNO: LA FARSA NEOCOLONIALE AFRICANA
Hanno cacciato i bianchi dalle loro fattorie, li hanno espropriati, alcuni li hanno persino uccisi. Vent'anni dopo, il "granaio d'Africa" implora quegli stessi agricoltori di tornare. E offre loro contratti da 99 anni.
La fame, si sa, è una consigliera spietata.
Lo Zimbabwe di Mugabe ci regala una parabola perfetta sull'ipocrisia del potere. Un giorno vieni dipinto come il colonizzatore da espellere, il giorno dopo come il salvatore da implorare. Nel mezzo? Un'inflazione devastante e il 60% della popolazione che non sa come mettere insieme un pasto.
La retorica rivoluzionaria si è scontrata con la realtà dei campi incolti. L'emancipazione tanto sbandierata si è trasformata in una "carestia artificiale" - parola dell'ONU, non nostra. Ironia della sorte: ora il governo ammette che l'espulsione degli agricoltori bianchi è stata "un errore". Ci sono voluti solo vent'anni di sofferenze.
E mentre lo Zimbabwe si piega all'evidenza, il Sudafrica di Ramaphosa scalpita per ripetere lo stesso copione tragico. Confisca delle terre ai bianchi senza compensazione, in nome della "guarigione" dalle ferite del passato. Accompagnata dalla promessa surreale che questo non danneggerà l'economia. Come dire: toglieremo l'acqua, ma nessuno morirà di sete.
Osservate il ciclo: ribellione, esproprio, incompetenza, fame, e infine il ritorno dei "colonizzatori" sotto nuove vesti. La sovranità africana si rivela una danza oscena, orchestrata da élite che cambiano volto mentre il popolo soffre.
D'altronde dietro ogni "carestia artificiale" c'è sempre qualcuno che guadagna. Chi sarà il prossimo a far morire di fame il proprio popolo in nome della "decolonizzazione", per poi inginocchiarsi davanti agli stessi colonizzatori?
Il potere non cambia mani. Semplicemente indossa maschere diverse ogni vent'anni.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Hanno cacciato i bianchi dalle loro fattorie, li hanno espropriati, alcuni li hanno persino uccisi. Vent'anni dopo, il "granaio d'Africa" implora quegli stessi agricoltori di tornare. E offre loro contratti da 99 anni.
La fame, si sa, è una consigliera spietata.
Lo Zimbabwe di Mugabe ci regala una parabola perfetta sull'ipocrisia del potere. Un giorno vieni dipinto come il colonizzatore da espellere, il giorno dopo come il salvatore da implorare. Nel mezzo? Un'inflazione devastante e il 60% della popolazione che non sa come mettere insieme un pasto.
La retorica rivoluzionaria si è scontrata con la realtà dei campi incolti. L'emancipazione tanto sbandierata si è trasformata in una "carestia artificiale" - parola dell'ONU, non nostra. Ironia della sorte: ora il governo ammette che l'espulsione degli agricoltori bianchi è stata "un errore". Ci sono voluti solo vent'anni di sofferenze.
E mentre lo Zimbabwe si piega all'evidenza, il Sudafrica di Ramaphosa scalpita per ripetere lo stesso copione tragico. Confisca delle terre ai bianchi senza compensazione, in nome della "guarigione" dalle ferite del passato. Accompagnata dalla promessa surreale che questo non danneggerà l'economia. Come dire: toglieremo l'acqua, ma nessuno morirà di sete.
Osservate il ciclo: ribellione, esproprio, incompetenza, fame, e infine il ritorno dei "colonizzatori" sotto nuove vesti. La sovranità africana si rivela una danza oscena, orchestrata da élite che cambiano volto mentre il popolo soffre.
D'altronde dietro ogni "carestia artificiale" c'è sempre qualcuno che guadagna. Chi sarà il prossimo a far morire di fame il proprio popolo in nome della "decolonizzazione", per poi inginocchiarsi davanti agli stessi colonizzatori?
Il potere non cambia mani. Semplicemente indossa maschere diverse ogni vent'anni.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
16.05.202505:25
LA GRANDE RIVELAZIONE: QUANDO LA VERITÀ EMERGE DAL BUIO
Finalmente cade la maschera. Il Dr. Bhattacharya - nuovo direttore NIH - rompe il silenzio sul progetto mRNA che ha trasformato milioni di corpi in laboratori viventi. Non stiamo più parlando di teorie ma di ammissioni ufficiali.
Quello che molti di noi sapevano da tempo viene ora confermato dalla stessa cupola scientifica: "la tecnologia mRNA non era pronta", "non c'è controllo sulla biodistribuzione", "si producono proteine non codificate nel messaggio originale".
Il sistema immunitario umano violato senza consenso informato. Le generazioni future compromesse da un esperimento globale che ora, finalmente, viene smascherato dagli stessi architetti.
La Hope Accord del 2024 segna il punto di non ritorno. Migliaia di medici e scienziati chiedono lo stop immediato di questi prodotti mentre l'eccesso di mortalità mondiale continua a crescere.
Non è un caso che i media mainstream tacciano. Non è un caso che abbiano censurato per anni voci come quella di Yeadon (ex dirigente Pfizer) che avvertiva: "alcune persone produrranno enormi quantità di proteina spike in luoghi pericolosi e si ammaleranno e forse moriranno".
La verità emerge sempre. E questa verità è scritta nel sangue di milioni di persone.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Finalmente cade la maschera. Il Dr. Bhattacharya - nuovo direttore NIH - rompe il silenzio sul progetto mRNA che ha trasformato milioni di corpi in laboratori viventi. Non stiamo più parlando di teorie ma di ammissioni ufficiali.
Quello che molti di noi sapevano da tempo viene ora confermato dalla stessa cupola scientifica: "la tecnologia mRNA non era pronta", "non c'è controllo sulla biodistribuzione", "si producono proteine non codificate nel messaggio originale".
Il sistema immunitario umano violato senza consenso informato. Le generazioni future compromesse da un esperimento globale che ora, finalmente, viene smascherato dagli stessi architetti.
La Hope Accord del 2024 segna il punto di non ritorno. Migliaia di medici e scienziati chiedono lo stop immediato di questi prodotti mentre l'eccesso di mortalità mondiale continua a crescere.
Non è un caso che i media mainstream tacciano. Non è un caso che abbiano censurato per anni voci come quella di Yeadon (ex dirigente Pfizer) che avvertiva: "alcune persone produrranno enormi quantità di proteina spike in luoghi pericolosi e si ammaleranno e forse moriranno".
La verità emerge sempre. E questa verità è scritta nel sangue di milioni di persone.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
15.05.202518:25
INTRODUZIONE ALLA CRISI
Quali catene invisibili ci tengono prigionieri nel labirinto dell'indifferenza? L'Europa, un tempo culla di visioni e slanci ideali, giace oggi esausta sotto il peso di una crisi spirituale che devasta l'anima prima ancora dell'economia.
Non sono i numeri a segnare il vero declino, ma quell'impercettibile svuotamento interiore che ha trasformato cittadini in consumatori, comunità in mercati.
Abbiamo scambiato la libertà per convenienza, la solidarietà per competizione.
E mentre i nostri occhi scrutano grafici e spread, qualcosa di più profondo si sta spegnendo nelle piazze deserte delle nostre città.
È tempo di risvegliare lo spirito dormiente della nostra civiltà.
https://www.anotherworld.network/europe-at-the-crossroads-the-european-spiritual-crisis-threatening-our-future/
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Quali catene invisibili ci tengono prigionieri nel labirinto dell'indifferenza? L'Europa, un tempo culla di visioni e slanci ideali, giace oggi esausta sotto il peso di una crisi spirituale che devasta l'anima prima ancora dell'economia.
Non sono i numeri a segnare il vero declino, ma quell'impercettibile svuotamento interiore che ha trasformato cittadini in consumatori, comunità in mercati.
Abbiamo scambiato la libertà per convenienza, la solidarietà per competizione.
E mentre i nostri occhi scrutano grafici e spread, qualcosa di più profondo si sta spegnendo nelle piazze deserte delle nostre città.
È tempo di risvegliare lo spirito dormiente della nostra civiltà.
https://www.anotherworld.network/europe-at-the-crossroads-the-european-spiritual-crisis-threatening-our-future/
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Reposted from:
Salute Personale

15.05.202507:27
📊 PRESSIONE ALTA: QUANDO I NUMERI RIDEFINISCONO LA NORMALITÀ
La Società Europea di Cardiologia ha recentemente ridisegnato i confini della "normalità pressoria", introducendo una nuova categoria che merita la nostra attenzione critica.
Sapete che la pressione media degli italiani tra i 35 e i 74 anni è 132/77 mmHg? Secondo le nuove linee guida, questi valori rientrano ora nella categoria "pressione elevata" – una zona grigia tra normalità e patologia che espande di quasi 10 milioni il numero di italiani "da monitorare".
Ci troviamo di fronte a un genuino progresso nella prevenzione cardiovascolare o assistiamo a una progressiva medicalizzazione di variazioni biologiche naturali? È significativo che la Società Europea dell'Ipertensione (ESH) abbia scelto di non firmare queste linee guida, preferendo utilizzare termini come "pressione normale-alta" per gli stessi valori.
Come professionisti impegnati nella prossimità con il paziente, riteniamo essenziale una riflessione: la vera saggezza clinica non risiede nell'inseguimento di numeri sempre più bassi, ma nell'equilibrio tra rigore scientifico e rispetto per l'irriducibile individualità di ogni persona. Un'attenzione eccessiva ai valori pressori potrebbe paradossalmente generare ansia, peggiorando proprio quella pressione che vorremmo controllare.
La buona medicina ascolta tanto i numeri quanto la storia unica di ogni paziente. 👇🏼
https://www.salutepersonale.org/pressione-alta-e-ipertensione-strategie-oltre-i-farmaci/
👉 Visita www.salutepersonale.org per approfondimenti completi
📲 Attiva le notifiche sul canale https://t.me/salutepersonale per non perdere i nostri aggiornamenti
La Società Europea di Cardiologia ha recentemente ridisegnato i confini della "normalità pressoria", introducendo una nuova categoria che merita la nostra attenzione critica.
Sapete che la pressione media degli italiani tra i 35 e i 74 anni è 132/77 mmHg? Secondo le nuove linee guida, questi valori rientrano ora nella categoria "pressione elevata" – una zona grigia tra normalità e patologia che espande di quasi 10 milioni il numero di italiani "da monitorare".
Ci troviamo di fronte a un genuino progresso nella prevenzione cardiovascolare o assistiamo a una progressiva medicalizzazione di variazioni biologiche naturali? È significativo che la Società Europea dell'Ipertensione (ESH) abbia scelto di non firmare queste linee guida, preferendo utilizzare termini come "pressione normale-alta" per gli stessi valori.
Come professionisti impegnati nella prossimità con il paziente, riteniamo essenziale una riflessione: la vera saggezza clinica non risiede nell'inseguimento di numeri sempre più bassi, ma nell'equilibrio tra rigore scientifico e rispetto per l'irriducibile individualità di ogni persona. Un'attenzione eccessiva ai valori pressori potrebbe paradossalmente generare ansia, peggiorando proprio quella pressione che vorremmo controllare.
La buona medicina ascolta tanto i numeri quanto la storia unica di ogni paziente. 👇🏼
https://www.salutepersonale.org/pressione-alta-e-ipertensione-strategie-oltre-i-farmaci/
👉 Visita www.salutepersonale.org per approfondimenti completi
📲 Attiva le notifiche sul canale https://t.me/salutepersonale per non perdere i nostri aggiornamenti
14.05.202510:11
L'ARTE DI CRESCERE FIGLI NEL CAOS DIGITALE
Avete mai osservato vostro figlio ipnotizzato da quei video dove pupazzi colorati ripetono suoni insensati per ore? Non è solo intrattenimento – è un corso accelerato di sopravvivenza post-moderna.
Mentre sorseggiamo il nostro espresso, compiacendoci delle nostre scelte pedagogiche illuminate, i nostri figli imparano ciò che nessun manuale Montessori insegnerà mai: come abitare un mondo privo di senso.
Perché diciamoci la verità: quei novanta minuti di "Tung Tung Sahur" non sono semplice distrazione – sono l'apprendistato perfetto per chi dovrà destreggiarsi tra lavori che cambieranno ogni sei mesi, relazioni algoritmicamente predeterminate e un pianeta che si riscalda mentre scrolliamo feed.
Il paradosso è squisito nella sua brutalità: critichiamo questi contenuti mentre collassa la grande narrazione del progresso che abbiamo raccontato per decenni. Almeno YouTube non mente promettendo linearità in un futuro che sarà tutto tranne che lineare.
I genitori che parcheggiano i figli davanti a questi video non sono negligenti – sono pragmatici fino al midollo. Stanno addestrando la prole all'entropia mentre noi fingiamo ancora che esista un percorso ordinato verso un domani prevedibile.
Forse la dipendenza da questi stimoli vuoti – cercati oltre il piacere atrofizzato che procurano – è l'unica forma di pedagogia sincera rimasta: imparare a desiderare l'assenza di stimolo che segue, quel momento di esaurimento cognitivo che rappresenta l'unica quiete accessibile in un mondo che urla incessantemente.
Chiamatelo cinismo, ma chi sopravvive a Italian Brainrot Animals potrebbe essere più attrezzato per il 2050 di chi ha studiato solo sui libri.
E voi, che futuro state preparando davvero?
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Avete mai osservato vostro figlio ipnotizzato da quei video dove pupazzi colorati ripetono suoni insensati per ore? Non è solo intrattenimento – è un corso accelerato di sopravvivenza post-moderna.
Mentre sorseggiamo il nostro espresso, compiacendoci delle nostre scelte pedagogiche illuminate, i nostri figli imparano ciò che nessun manuale Montessori insegnerà mai: come abitare un mondo privo di senso.
Perché diciamoci la verità: quei novanta minuti di "Tung Tung Sahur" non sono semplice distrazione – sono l'apprendistato perfetto per chi dovrà destreggiarsi tra lavori che cambieranno ogni sei mesi, relazioni algoritmicamente predeterminate e un pianeta che si riscalda mentre scrolliamo feed.
Il paradosso è squisito nella sua brutalità: critichiamo questi contenuti mentre collassa la grande narrazione del progresso che abbiamo raccontato per decenni. Almeno YouTube non mente promettendo linearità in un futuro che sarà tutto tranne che lineare.
I genitori che parcheggiano i figli davanti a questi video non sono negligenti – sono pragmatici fino al midollo. Stanno addestrando la prole all'entropia mentre noi fingiamo ancora che esista un percorso ordinato verso un domani prevedibile.
Forse la dipendenza da questi stimoli vuoti – cercati oltre il piacere atrofizzato che procurano – è l'unica forma di pedagogia sincera rimasta: imparare a desiderare l'assenza di stimolo che segue, quel momento di esaurimento cognitivo che rappresenta l'unica quiete accessibile in un mondo che urla incessantemente.
Chiamatelo cinismo, ma chi sopravvive a Italian Brainrot Animals potrebbe essere più attrezzato per il 2050 di chi ha studiato solo sui libri.
E voi, che futuro state preparando davvero?
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
14.05.202508:49
LA FABBRICA DELL'IPOCRISIA: QUANDO I PARASSITI PREDICANO
Elio Germano si appropria ancora una volta del palcoscenico della morale. La sua voce – finanziata dal sistema – declama: "Parità di dignità vuol dire che tutte le persone devono essere degne allo stesso modo". Parole vuote che rimbombano nel teatro dell'assurdo italiano.
Non chiamiamoli intellettuali. Sarebbe un insulto all'intelligenza stessa. Questa è una casta di parassiti issata dalle politiche di palazzo, irrigata dal denaro pubblico degli italiani, alimentata dalla cricca di un sistema che premia la mediocrità vestita di falsa coscienza. La loro colpa è duplice: vivono di privilegi e fingono di combatterli.
Germano e i suoi simili rappresentano l'ipocrisia elevata a sistema. Artisti per definizione, non per sostanza. Figure create a tavolino che pontificano dall'alto di carriere costruite nei corridoi del potere, non nei territori dell'arte autentica. Il loro capitale è doppio: economico grazie ai fondi pubblici, morale grazie ai sermoni che non costano nulla.
Sentirli proclamare "basta violenza sulle donne" o "basta razzismo" è come ascoltare qualcuno che scopre l'esistenza della gravità. Ci suona esattamente come un "basta omicidi" o "niente più serial killer". Grazie dell'illuminazione, non ci saremmo mai arrivati senza il vostro contributo.
Questa frollatura mentale orchestrata dalle loro performance morali non inganna più. È il meccanismo perfetto: trasformare problemi reali in occasioni di autopromozione, sofferenze concrete in opportunità di visibilità. L'algocrazia tecnocratica in purezza: estrarre valore dalla miseria altrui senza sporcarsi le mani.
I loro discorsi dal palco sono lo specchio perfetto della loro esistenza: immagine senza sostanza, forma senza contenuto, rumore senza significato. Ogni parola "impegnata" è un mattone che consolida il muro tra loro e la realtà che fingono di voler cambiare.
Mettiamo all'indice questa pantomima. La verità è che questa casta non vuole soluzioni – le soluzioni renderebbero obsoleta la loro posizione di sacerdoti laici della buona coscienza. Non vogliono il cambiamento – il cambiamento eliminerebbe i privilegi che permettono loro di parlare del privilegio.
Non abbiamo bisogno delle loro omelìe. Abbiamo bisogno che restituiscano il maltolto, che smettano di succhiare risorse pubbliche per poi atteggiarsi a paladini del bene comune. La vera rivoluzione inizierà quando smetteremo di confondere i loro sermoni con l'azione, le loro carriere con il merito, la loro esistenza con la cultura.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Elio Germano si appropria ancora una volta del palcoscenico della morale. La sua voce – finanziata dal sistema – declama: "Parità di dignità vuol dire che tutte le persone devono essere degne allo stesso modo". Parole vuote che rimbombano nel teatro dell'assurdo italiano.
Non chiamiamoli intellettuali. Sarebbe un insulto all'intelligenza stessa. Questa è una casta di parassiti issata dalle politiche di palazzo, irrigata dal denaro pubblico degli italiani, alimentata dalla cricca di un sistema che premia la mediocrità vestita di falsa coscienza. La loro colpa è duplice: vivono di privilegi e fingono di combatterli.
Germano e i suoi simili rappresentano l'ipocrisia elevata a sistema. Artisti per definizione, non per sostanza. Figure create a tavolino che pontificano dall'alto di carriere costruite nei corridoi del potere, non nei territori dell'arte autentica. Il loro capitale è doppio: economico grazie ai fondi pubblici, morale grazie ai sermoni che non costano nulla.
Sentirli proclamare "basta violenza sulle donne" o "basta razzismo" è come ascoltare qualcuno che scopre l'esistenza della gravità. Ci suona esattamente come un "basta omicidi" o "niente più serial killer". Grazie dell'illuminazione, non ci saremmo mai arrivati senza il vostro contributo.
Questa frollatura mentale orchestrata dalle loro performance morali non inganna più. È il meccanismo perfetto: trasformare problemi reali in occasioni di autopromozione, sofferenze concrete in opportunità di visibilità. L'algocrazia tecnocratica in purezza: estrarre valore dalla miseria altrui senza sporcarsi le mani.
I loro discorsi dal palco sono lo specchio perfetto della loro esistenza: immagine senza sostanza, forma senza contenuto, rumore senza significato. Ogni parola "impegnata" è un mattone che consolida il muro tra loro e la realtà che fingono di voler cambiare.
Mettiamo all'indice questa pantomima. La verità è che questa casta non vuole soluzioni – le soluzioni renderebbero obsoleta la loro posizione di sacerdoti laici della buona coscienza. Non vogliono il cambiamento – il cambiamento eliminerebbe i privilegi che permettono loro di parlare del privilegio.
Non abbiamo bisogno delle loro omelìe. Abbiamo bisogno che restituiscano il maltolto, che smettano di succhiare risorse pubbliche per poi atteggiarsi a paladini del bene comune. La vera rivoluzione inizierà quando smetteremo di confondere i loro sermoni con l'azione, le loro carriere con il merito, la loro esistenza con la cultura.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Reposted from:
Salute Personale

13.05.202506:37
IPERTENSIONE: OLTRE GLI ARGINI, RIMODELLARE IL FIUME
La vita con ipertensione è come un fiume impetuoso. I farmaci agiscono come argini di cemento – efficaci, ma non cambiano la natura dell'acqua. E se invece potessimo rimodellare il corso stesso del fiume?
La scienza conferma: la dieta DASH può ridurre la pressione di 10 mmHg, l'attività fisica regolare di 7-8 mmHg e la perdita di 5kg circa 4 mmHg. Numeri paragonabili all'effetto di molti farmaci.
Ogni piccola modifica non solo allunga la vita, ma la espande in larghezza e profondità – trasformando una camminata anti-ipertensiva in un'esplorazione quotidiana, un pasto sano in un viaggio di sapori, la gestione dello stress in spazi di consapevolezza.
Non si tratta solo di aggiungere anni alla vita, ma vita agli anni – creando un fiume che scorre più ampio, più calmo, più ricco di esperienze.
Scopri come trasformare il tuo fiume vitale nell'articolo completo sul nostro sito 👇🏼
https://www.salutepersonale.org/pressione-alta-e-ipertensione-strategie-oltre-i-farmaci/
👉 Visita www.salutepersonale.org per approfondimenti completi
📲 Attiva le notifiche sul canale https://t.me/salutepersonale per non perdere i nostri aggiornamenti
La vita con ipertensione è come un fiume impetuoso. I farmaci agiscono come argini di cemento – efficaci, ma non cambiano la natura dell'acqua. E se invece potessimo rimodellare il corso stesso del fiume?
La scienza conferma: la dieta DASH può ridurre la pressione di 10 mmHg, l'attività fisica regolare di 7-8 mmHg e la perdita di 5kg circa 4 mmHg. Numeri paragonabili all'effetto di molti farmaci.
Ogni piccola modifica non solo allunga la vita, ma la espande in larghezza e profondità – trasformando una camminata anti-ipertensiva in un'esplorazione quotidiana, un pasto sano in un viaggio di sapori, la gestione dello stress in spazi di consapevolezza.
Non si tratta solo di aggiungere anni alla vita, ma vita agli anni – creando un fiume che scorre più ampio, più calmo, più ricco di esperienze.
Scopri come trasformare il tuo fiume vitale nell'articolo completo sul nostro sito 👇🏼
https://www.salutepersonale.org/pressione-alta-e-ipertensione-strategie-oltre-i-farmaci/
👉 Visita www.salutepersonale.org per approfondimenti completi
📲 Attiva le notifiche sul canale https://t.me/salutepersonale per non perdere i nostri aggiornamenti
12.05.202507:47
🌳 ROMA PERDE I SUOI ALBERI, NOI PERDIAMO IL FUTURO
17.825 alberi abbattuti. 2.403 appena ripiantati. Una devastazione che cancella radici, storie, possibilità. Quando il sole ferisce a 42°C, gli alberi non sono lusso – sono salvezza. Per l'anziano che cerca riparo sotto una chioma secolare nel tragitto verso la farmacia. Per i bambini che trasformano un pino in astronave, un leccio in castello, una quercia in universo.
La Roma che stiamo consegnando ai nostri figli è una distesa d'asfalto rovente, senza ombre dove giocare, senza avventure da vivere, senza meraviglia.
Un albero centenario è memoria vivente e promessa:
È l'altalena improvvisata dai bambini di Villa Pamphili mentre i nonni raccontano storie al fresco. È rifugio quando la temperatura sfiora livelli mortali per gli anziani che non possono permettersi l'aria condizionata. È casa per il picchio che tambura messaggi d'amore, per la volpe che alleva i cuccioli, per le cinciallegre che insegnano ai piccoli a volare. È la prima lezione di ecologia per chi ha appena imparato a camminare – più potente di qualsiasi libro
"Da quando hanno tagliato gli alberi della mia strada, mia nonna novantenne non esce più di casa da maggio a settembre. Prima passeggiava ogni mattina." – Giuseppe, Testaccio.
"I miei bambini mi chiedono perché hanno 'ucciso' l'albero dove avevano costruito il loro rifugio segreto. Non so cosa rispondere." – Claudia, Ostiense.
Ogni albero abbattuto è una generazione di ricordi spezzati e di futuro sottratto.
FIRMA ORA per chiedere:
✅ Moratoria immediata su tutti gli abbattimenti
✅ Censimento degli alberi con valore sociale e comunitario
✅ Aree verdi attrezzate per anziani e bambini in ogni quartiere
✅ Progetti di educazione ambientale con le scuole attorno agli alberi monumentali
➡️ https://telegra.ph/STOP-AL-MASSACRO-DEGLI-ALBERI-DI-ROMA-05-12
Perché un bambino che non ha mai arrampicato su un albero non difenderà mai una foresta. Perché un anziano senza ombra è un anziano prigioniero della propria casa.
Una Roma senz'alberi non è più Roma. È solo cemento senz'anima.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
17.825 alberi abbattuti. 2.403 appena ripiantati. Una devastazione che cancella radici, storie, possibilità. Quando il sole ferisce a 42°C, gli alberi non sono lusso – sono salvezza. Per l'anziano che cerca riparo sotto una chioma secolare nel tragitto verso la farmacia. Per i bambini che trasformano un pino in astronave, un leccio in castello, una quercia in universo.
La Roma che stiamo consegnando ai nostri figli è una distesa d'asfalto rovente, senza ombre dove giocare, senza avventure da vivere, senza meraviglia.
Un albero centenario è memoria vivente e promessa:
È l'altalena improvvisata dai bambini di Villa Pamphili mentre i nonni raccontano storie al fresco. È rifugio quando la temperatura sfiora livelli mortali per gli anziani che non possono permettersi l'aria condizionata. È casa per il picchio che tambura messaggi d'amore, per la volpe che alleva i cuccioli, per le cinciallegre che insegnano ai piccoli a volare. È la prima lezione di ecologia per chi ha appena imparato a camminare – più potente di qualsiasi libro
"Da quando hanno tagliato gli alberi della mia strada, mia nonna novantenne non esce più di casa da maggio a settembre. Prima passeggiava ogni mattina." – Giuseppe, Testaccio.
"I miei bambini mi chiedono perché hanno 'ucciso' l'albero dove avevano costruito il loro rifugio segreto. Non so cosa rispondere." – Claudia, Ostiense.
Ogni albero abbattuto è una generazione di ricordi spezzati e di futuro sottratto.
FIRMA ORA per chiedere:
✅ Moratoria immediata su tutti gli abbattimenti
✅ Censimento degli alberi con valore sociale e comunitario
✅ Aree verdi attrezzate per anziani e bambini in ogni quartiere
✅ Progetti di educazione ambientale con le scuole attorno agli alberi monumentali
➡️ https://telegra.ph/STOP-AL-MASSACRO-DEGLI-ALBERI-DI-ROMA-05-12
Perché un bambino che non ha mai arrampicato su un albero non difenderà mai una foresta. Perché un anziano senza ombra è un anziano prigioniero della propria casa.
Una Roma senz'alberi non è più Roma. È solo cemento senz'anima.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
10.05.202512:37
FINALMENTE SILENZIO: NESSUN ALTRO LATRATO SACRIFICATO SULL'ALTARE DELLA PSEUDOSCIENZA
La verità possiede quella peculiare qualità del mercurio: compressa e nascosta, trova sempre il modo di filtrare attraverso le crepe più sottili. Scivola inesorabile negli spazi vuoti fino a brillare sotto la luce, impossibile da ignorare. È accaduto così per gli esperimenti sui beagle, condotti per decenni nei laboratori del NIH con una brutalità che farebbe rabbrividire anche i più cinici.
L'amministrazione Trump ha finalmente posto fine a questo orrore. Il direttore del NIH, Dr. Jay Bhattacharya, ha annunciato la chiusura dell'ultimo laboratorio in-house che conduceva esperimenti sui beagle, scrivendo la parola fine a una pagina nera della ricerca americana. Una decisione che arriva dopo che lo scandalo dei test sui beagle orchestrati dalla divisione di Anthony Fauci è stato portato alla luce.
Non parliamo di semplici test. Parliamo di torture metodiche, documentate da White Coat Waste in un'indagine pluriennale: oltre 2.100 beagle uccisi dal 1986 in "brutali esperimenti di shock settico". Cani nei cui polmoni venivano iniettati batteri che causano polmonite, dissanguati, forzatamente indotti in shock settico. Dopo quattro giorni di infezione, venivano uccisi e i loro corpi stipati in frigoriferi.
La crudeltà aveva assunto forme ancora più disturbanti. In Tunisia, con un finanziamento di 375.800 dollari, la divisione di Fauci aveva sostenuto un laboratorio dove i beagle venivano drogati e le loro teste chiuse in gabbie di rete piene di mosche della sabbia affamate, perché gli insetti potessero letteralmente divorarli vivi. In un altro caso, cuccioli venivano abbandonati in gabbie nel deserto per nove notti consecutive, usati come esca per attrarre mosche infette.
Ogni volta che un essere senziente viene ridotto a mero strumento, qualcosa si spezza nel tessuto morale della società. Ogni cucciolo sacrificato rappresentava una frattura nella nostra umanità collettiva, una violazione del patto tacito che dovrebbe legare tutte le creature capaci di soffrire.
La decisione dell'amministrazione Trump non è solo una vittoria per gli animali, ma un riconoscimento che la scienza autentica non richiede barbarie. È un passo verso un modello di ricerca che abbraccia metodi innovativi basati sull'uomo, riducendo la dipendenza da pratiche che appartengono a un'era oscura della medicina.
"Abbiamo chiuso l'ultimo laboratorio per beagle in-house del NIH - e il più grande laboratorio per cani del governo statunitense," ha dichiarato con orgoglio Anthony Bellotti, fondatore di White Coat Waste Project. Non è solo una porta che si chiude, ma una finestra che si apre su un futuro dove il progresso scientifico non richiede il sacrificio dei più vulnerabili.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
La verità possiede quella peculiare qualità del mercurio: compressa e nascosta, trova sempre il modo di filtrare attraverso le crepe più sottili. Scivola inesorabile negli spazi vuoti fino a brillare sotto la luce, impossibile da ignorare. È accaduto così per gli esperimenti sui beagle, condotti per decenni nei laboratori del NIH con una brutalità che farebbe rabbrividire anche i più cinici.
L'amministrazione Trump ha finalmente posto fine a questo orrore. Il direttore del NIH, Dr. Jay Bhattacharya, ha annunciato la chiusura dell'ultimo laboratorio in-house che conduceva esperimenti sui beagle, scrivendo la parola fine a una pagina nera della ricerca americana. Una decisione che arriva dopo che lo scandalo dei test sui beagle orchestrati dalla divisione di Anthony Fauci è stato portato alla luce.
Non parliamo di semplici test. Parliamo di torture metodiche, documentate da White Coat Waste in un'indagine pluriennale: oltre 2.100 beagle uccisi dal 1986 in "brutali esperimenti di shock settico". Cani nei cui polmoni venivano iniettati batteri che causano polmonite, dissanguati, forzatamente indotti in shock settico. Dopo quattro giorni di infezione, venivano uccisi e i loro corpi stipati in frigoriferi.
La crudeltà aveva assunto forme ancora più disturbanti. In Tunisia, con un finanziamento di 375.800 dollari, la divisione di Fauci aveva sostenuto un laboratorio dove i beagle venivano drogati e le loro teste chiuse in gabbie di rete piene di mosche della sabbia affamate, perché gli insetti potessero letteralmente divorarli vivi. In un altro caso, cuccioli venivano abbandonati in gabbie nel deserto per nove notti consecutive, usati come esca per attrarre mosche infette.
Ogni volta che un essere senziente viene ridotto a mero strumento, qualcosa si spezza nel tessuto morale della società. Ogni cucciolo sacrificato rappresentava una frattura nella nostra umanità collettiva, una violazione del patto tacito che dovrebbe legare tutte le creature capaci di soffrire.
La decisione dell'amministrazione Trump non è solo una vittoria per gli animali, ma un riconoscimento che la scienza autentica non richiede barbarie. È un passo verso un modello di ricerca che abbraccia metodi innovativi basati sull'uomo, riducendo la dipendenza da pratiche che appartengono a un'era oscura della medicina.
"Abbiamo chiuso l'ultimo laboratorio per beagle in-house del NIH - e il più grande laboratorio per cani del governo statunitense," ha dichiarato con orgoglio Anthony Bellotti, fondatore di White Coat Waste Project. Non è solo una porta che si chiude, ma una finestra che si apre su un futuro dove il progresso scientifico non richiede il sacrificio dei più vulnerabili.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Reposted from:
Salute Personale

10.05.202510:32
L'IMPORTANZA DEL pH: LA CHIAVE DELL'OSSIGENAZIONE CELLULARE
Quel piccolo valore nelle analisi delle urine che passa inosservato? Potrebbe essere la chiave della vostra salute.
⚠️ Il pH non è una semplice misura lineare, ma una scala logaritmica in base 10.
Quando il pH scende da 7 a 6, la concentrazione di ioni acidi aumenta di dieci volte e inversamente gli ioni basici OH decrescono di 10 volte. Uno squilibrio dall'impatto devastante sulla biochimica cellulare.
Con l'avanzare dell'età emerge l'"inflammaging" - un'infiammazione sistemica che viene presentata come inevitabile. Ma è davvero tale?
L'acidità diventa sinonimo di:
Ipossia (carenza di ossigeno)
Basso voltaggio cellulare
Membrane cellulari che si avvizziscono
Otto Warburg, premio Nobel nel 1931, dimostrò che qualsiasi cellula sana può trasformarsi in tumorale se posta in carenza di ossigeno per troppo tempo.
📘 Nel terzo articolo della nostra trilogia, "Biossido di cloro: quando l'elettrochimica cellulare incontra la medicina alternativa", esploriamo il ruolo cruciale del pH nell'ossigenazione cellulare e le sue profonde implicazioni per la salute.
https://www.salutepersonale.org/biossido-di-cloro-oltre-il-paradigma-della-mutazione-genetica/
👉 Visita www.salutepersonale.org per approfondimenti completi
📲 Attiva le notifiche sul canale https://t.me/salutepersonale per non perdere i nostri aggiornamenti
Quel piccolo valore nelle analisi delle urine che passa inosservato? Potrebbe essere la chiave della vostra salute.
⚠️ Il pH non è una semplice misura lineare, ma una scala logaritmica in base 10.
Quando il pH scende da 7 a 6, la concentrazione di ioni acidi aumenta di dieci volte e inversamente gli ioni basici OH decrescono di 10 volte. Uno squilibrio dall'impatto devastante sulla biochimica cellulare.
Con l'avanzare dell'età emerge l'"inflammaging" - un'infiammazione sistemica che viene presentata come inevitabile. Ma è davvero tale?
L'acidità diventa sinonimo di:
Ipossia (carenza di ossigeno)
Basso voltaggio cellulare
Membrane cellulari che si avvizziscono
Otto Warburg, premio Nobel nel 1931, dimostrò che qualsiasi cellula sana può trasformarsi in tumorale se posta in carenza di ossigeno per troppo tempo.
📘 Nel terzo articolo della nostra trilogia, "Biossido di cloro: quando l'elettrochimica cellulare incontra la medicina alternativa", esploriamo il ruolo cruciale del pH nell'ossigenazione cellulare e le sue profonde implicazioni per la salute.
https://www.salutepersonale.org/biossido-di-cloro-oltre-il-paradigma-della-mutazione-genetica/
👉 Visita www.salutepersonale.org per approfondimenti completi
📲 Attiva le notifiche sul canale https://t.me/salutepersonale per non perdere i nostri aggiornamenti
10.05.202509:31
QUANDO I POTENTI SCENDONO NEGLI ABISSI: IL TRADIMENTO FINALE DELL'ÉLITE
Chi fugge sa già cosa sta per accadere. Così potremmo sintetizzare la rivelazione di Catherine Austin Fitts, ex funzionaria dell'amministrazione Bush, che squarcia il velo su un segreto custodito nell'ombra del potere americano. Non semplici bunker, ma intere città sotterranee - alcune addirittura sepolte nei fondali oceanici - costruite per proteggere l'élite da un imminente "evento di quasi-estinzione".
Mentre ci raccontavano favole sulla sostenibilità economica e sulle necessità di sacrifici collettivi, 21 trilioni di dollari dei contribuenti americani venivano deviati in questo colossale progetto d'evacuazione selettiva. Dal 1998 al 2015, una gigantesca aspirapolvere finanziaria ha risucchiato risorse pubbliche per creare 170 rifugi high-tech disseminati nel sottosuolo americano.
La matematica non mente mai. Lo studio dell'economista Mark Skidmore della Michigan State University ha documentato questa voragine contabile nei bilanci del Dipartimento della Difesa e dell'Edilizia Abitativa. Un buco nero finanziario che inghiotte denaro pubblico per salvare solo pochi eletti.
Ma il quadro si tinge di sfumature ancora più inquietanti. Queste città nascoste sarebbero interconnesse da una rete di trasporto segreta e alimentate da un sistema energetico sconosciuto ai più - lo stesso che, secondo Fitts, muove quei misteriosi oggetti volanti non identificati che solcano i nostri cieli con tecnologie impossibili.
La verità emerge come un fiume carsico che improvvisamente affiora in superficie: chi detiene il potere sa qualcosa che noi non sappiamo. E invece di condividere questa conoscenza, invece di preparare l'umanità intera ad affrontare la tempesta in arrivo, ha scelto di costruirsi vie di fuga esclusive con i nostri soldi.
Non parliamo di teorie, ma di fatti documentati. Durante la Guerra Fredda, il Complesso di Cheyenne Mountain fu edificato all'interno di una montagna del Colorado per operazioni militari. Oggi è utilizzato dalla US Space Force. Ma quante altre strutture simili esistono lontano dagli occhi del pubblico?
La domanda che brucia nelle nostre coscienze è questa: quale catastrofe attende il mondo in superficie, mentre l'élite prepara la sua grande discesa negli abissi? E soprattutto, perché noi, destinati a restare all'esterno, non dovremmo essere informati?
Ciò che più ferisce non è solo l'inganno economico, ma il tradimento umano. Chi ci governa non solo abbandona la nave, ma lo fa usando le nostre stesse risorse per costruirsi scialuppe di salvataggio private. È questo l'ultimo, definitivo divorzio tra potere e responsabilità.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Chi fugge sa già cosa sta per accadere. Così potremmo sintetizzare la rivelazione di Catherine Austin Fitts, ex funzionaria dell'amministrazione Bush, che squarcia il velo su un segreto custodito nell'ombra del potere americano. Non semplici bunker, ma intere città sotterranee - alcune addirittura sepolte nei fondali oceanici - costruite per proteggere l'élite da un imminente "evento di quasi-estinzione".
Mentre ci raccontavano favole sulla sostenibilità economica e sulle necessità di sacrifici collettivi, 21 trilioni di dollari dei contribuenti americani venivano deviati in questo colossale progetto d'evacuazione selettiva. Dal 1998 al 2015, una gigantesca aspirapolvere finanziaria ha risucchiato risorse pubbliche per creare 170 rifugi high-tech disseminati nel sottosuolo americano.
La matematica non mente mai. Lo studio dell'economista Mark Skidmore della Michigan State University ha documentato questa voragine contabile nei bilanci del Dipartimento della Difesa e dell'Edilizia Abitativa. Un buco nero finanziario che inghiotte denaro pubblico per salvare solo pochi eletti.
Ma il quadro si tinge di sfumature ancora più inquietanti. Queste città nascoste sarebbero interconnesse da una rete di trasporto segreta e alimentate da un sistema energetico sconosciuto ai più - lo stesso che, secondo Fitts, muove quei misteriosi oggetti volanti non identificati che solcano i nostri cieli con tecnologie impossibili.
La verità emerge come un fiume carsico che improvvisamente affiora in superficie: chi detiene il potere sa qualcosa che noi non sappiamo. E invece di condividere questa conoscenza, invece di preparare l'umanità intera ad affrontare la tempesta in arrivo, ha scelto di costruirsi vie di fuga esclusive con i nostri soldi.
Non parliamo di teorie, ma di fatti documentati. Durante la Guerra Fredda, il Complesso di Cheyenne Mountain fu edificato all'interno di una montagna del Colorado per operazioni militari. Oggi è utilizzato dalla US Space Force. Ma quante altre strutture simili esistono lontano dagli occhi del pubblico?
La domanda che brucia nelle nostre coscienze è questa: quale catastrofe attende il mondo in superficie, mentre l'élite prepara la sua grande discesa negli abissi? E soprattutto, perché noi, destinati a restare all'esterno, non dovremmo essere informati?
Ciò che più ferisce non è solo l'inganno economico, ma il tradimento umano. Chi ci governa non solo abbandona la nave, ma lo fa usando le nostre stesse risorse per costruirsi scialuppe di salvataggio private. È questo l'ultimo, definitivo divorzio tra potere e responsabilità.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
10.05.202508:15
L'INGANNO DEL FUNGO KILLER: QUANDO IL TERRORE AMBIENTALE DIVENTA ARMA DI DISTRAZIONE DI MASSA
Eccoli ancora una volta all'opera. Gli architetti della paura annunciano l'arrivo di un "fungo killer" dall'Africa verso l'Europa. Un nemico invisibile che fluttua nell'aria che respiriamo. Un'altra apocalisse sanitaria che – guarda caso – possiamo evitare solo abbandonando i combustibili fossili.
L'Università di Manchester ci avverte tramite le strombazzate del misantropo miliardario: tre specie di Aspergillus minacciano il continente, pronte a infettare cervelli, distruggere bestiame, contaminare raccolti. E la colpa? Del cambiamento climatico, naturalmente. Una narrazione perfetta che lega in un sol colpo panico sanitario e politiche energetiche.
La verità nascosta tra le righe è ben altra. Le infezioni fungine esistono da sempre, con oltre 200 specie fungine note che causano malattie nell'uomo. L'Aspergillus è un fungo comune, presente ovunque. Ma oggi diventa improvvisamente l'untore globale, il cavallo di Troia perfetto per giustificare nuove restrizioni.
Nessuno si interroga sul perché sistemi immunitari sempre più compromessi siano vulnerabili a infezioni storicamente gestibili. Nessuno indaga sugli effettivi fattori ambientali che potrebbero alterare l'equilibrio biologico – come le massicce irrorazioni chimiche atmosferiche che avvelenano silenziosamente suoli e aria.
Si preferisce agitare lo spettro dell'Aspergillus flavus "resistente agli antifungini disponibili" – senza chiedersi come e perché questi organismi abbiano sviluppato tali resistenze. Si proclama che l'Aspergillus fumigatus aumenterà del 77,5%, esponendo 9 milioni di europei – cifre partorite da modelli predittivi costruiti sugli stessi parametri allarmistici che hanno fallito in passato.
Non è un caso che questo allarme emerga ora, mentre crescono le resistenze popolari alle politiche energetiche imposte dall'alto. La paura resta lo strumento più efficace per piegare il consenso.
Ma la vera emergenza non sono i funghi. È la sistematica distruzione delle nostre difese naturali – biologiche e intellettuali – attraverso pratiche agricole intensive, manipolazioni genetiche, alterazioni ambientali e una medicalizzazione estrema che indebolisce anziché rafforzare.
L'antica saggezza ci insegna che l'equilibrio biologico non si governa con interventi chimici massivi, ma rispettando i delicati meccanismi che la natura ha perfezionato in milioni di anni. Ogni perturbazione genera conseguenze, spesso invisibili fino a quando non diventano irreversibili.
Non lasciamoci infettare dalla vera malattia del nostro tempo: la paura indotta che paralizza il pensiero critico e appiattisce la gamma delle nostre percezioni.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Eccoli ancora una volta all'opera. Gli architetti della paura annunciano l'arrivo di un "fungo killer" dall'Africa verso l'Europa. Un nemico invisibile che fluttua nell'aria che respiriamo. Un'altra apocalisse sanitaria che – guarda caso – possiamo evitare solo abbandonando i combustibili fossili.
L'Università di Manchester ci avverte tramite le strombazzate del misantropo miliardario: tre specie di Aspergillus minacciano il continente, pronte a infettare cervelli, distruggere bestiame, contaminare raccolti. E la colpa? Del cambiamento climatico, naturalmente. Una narrazione perfetta che lega in un sol colpo panico sanitario e politiche energetiche.
La verità nascosta tra le righe è ben altra. Le infezioni fungine esistono da sempre, con oltre 200 specie fungine note che causano malattie nell'uomo. L'Aspergillus è un fungo comune, presente ovunque. Ma oggi diventa improvvisamente l'untore globale, il cavallo di Troia perfetto per giustificare nuove restrizioni.
Nessuno si interroga sul perché sistemi immunitari sempre più compromessi siano vulnerabili a infezioni storicamente gestibili. Nessuno indaga sugli effettivi fattori ambientali che potrebbero alterare l'equilibrio biologico – come le massicce irrorazioni chimiche atmosferiche che avvelenano silenziosamente suoli e aria.
Si preferisce agitare lo spettro dell'Aspergillus flavus "resistente agli antifungini disponibili" – senza chiedersi come e perché questi organismi abbiano sviluppato tali resistenze. Si proclama che l'Aspergillus fumigatus aumenterà del 77,5%, esponendo 9 milioni di europei – cifre partorite da modelli predittivi costruiti sugli stessi parametri allarmistici che hanno fallito in passato.
Non è un caso che questo allarme emerga ora, mentre crescono le resistenze popolari alle politiche energetiche imposte dall'alto. La paura resta lo strumento più efficace per piegare il consenso.
Ma la vera emergenza non sono i funghi. È la sistematica distruzione delle nostre difese naturali – biologiche e intellettuali – attraverso pratiche agricole intensive, manipolazioni genetiche, alterazioni ambientali e una medicalizzazione estrema che indebolisce anziché rafforzare.
L'antica saggezza ci insegna che l'equilibrio biologico non si governa con interventi chimici massivi, ma rispettando i delicati meccanismi che la natura ha perfezionato in milioni di anni. Ogni perturbazione genera conseguenze, spesso invisibili fino a quando non diventano irreversibili.
Non lasciamoci infettare dalla vera malattia del nostro tempo: la paura indotta che paralizza il pensiero critico e appiattisce la gamma delle nostre percezioni.
Segui il canale
https://t.me/lacivettabianca
Records
23.04.202511:54
15.2KSubscribers03.05.202500:05
500Citation index23.04.202511:54
7KAverage views per post23.04.202511:54
7KAverage views per ad post12.03.202504:11
9.77%ER13.05.202508:16
43.28%ERRGrowth
Subscribers
Citation index
Avg views per post
Avg views per ad post
ER
ERR
Log in to unlock more functionality.