Salvo Ardizzone [trascrizione]:
Salve a tutti. Oggi parleremo del tanto discusso Rearm Europe e della cosiddetta difesa europea.
Sappiamo tutti che Ursula von Der Leyn, con una procedura del tutto il rituale che ha distorto forma e sostanza dei trattati vigenti, ha lanciato un piano di riarmo europeo da 800 miliardi per costruire una difesa europea. Il motivo sarebbe un'asserita aggressività russa che, a detta dei vertici europei, nel prossimo futuro condurrà Mosca ad attaccare l'Europa. Peccato che nessuno di coloro che pronosticano un attacco entro 3, 4 o 5 anni al massimo spieghi perché ciò debba accadere, mostri uno straccio di studio appena serio, un report dell'intelligence, niente.
Eppure a puro filo di logica è controintuitivo che il più grande paese del mondo, 17 milioni di km quadrati, che si estendono per 11 fusi orari, e abitato da soli 145 milioni di abitanti, debba voler inglobare altre terre. Per farci che? Non certo per avere materie prime, né ha a bizzeffe, assai più di quante ne possa sfruttare. Che la Russia abbia fame di terra è ridicolo dirlo, ma tant'è. Altro discorso è che voglia tener indietro i suoi avversari dichiarati che affermano di puntare alla sua sconfitta, perfino al suo smembramento. Ma non divaghiamo...
Per giustificare il massiccio piano di riarmo i vertici di UE e NATO hanno asserito che la Russia spenda in armamenti più dell'Europa, bufala colossale, smentita da Military Balance 2025 che più ufficiale non si può. Nel 2024 Mosca ha speso 146 miliardi di dollari a fronte del doppio spesi dai soli cinque maggiori paesi europei (Germania, Francia, Regno Unito, Italia e Polonia) che ne hanno spesi 294, uno squilibrio che si mantiene e si moltiplica comunque vengano calcolate le spese.
Altra sciocchezza è che quelle somme colossali servono a costruire un esercito europeo. Un esercito è uno strumento che tutela la sovranità e gli interessi di uno Stato perseguendo i suoi obiettivi, e l'Europa, piaccia o no, è un'espressione geografica, mentre la UE tutto potrà essere fuorché un soggetto politico. Per cui mancano del tutti i presupposti perché possa esistere uno stato europeo, è un'ipotesi del tutto impossibile, perché manca sovranità e direzione politica comune.
E per restare in tema di sciocchezze, c'è quella di allargare l'ombrello nucleare francese al resto della UE. Lo è per almeno due ordini di ragioni: il controllo dei sistemi d'arma nucleari e del loro impiego resterebbe totalmente francese, non potrebbero essere diverso, perché 27 dita sul bottone rosso sono francamente troppe. E trattandosi del tema, lo sarebbero anche due. E poi la dottrina nucleare francese si basa sul livello minimo di deterrenza, ovvero tarato per arrecare a un ipotetico aggressore quel tanto di danni sufficiente a bilanciare quelli subiti, con ciò dissuadendolo da un attacco nucleare, perché non ne avrebbe vantaggio.
Se la coperta dovesse essere estesa per bilanciare i potenziali danni subiti da altri stati (Germania, Polonia eccetera) dovrebbe essere proporzionalmente assai più vasta per funzionare, ammesso che si possa fare. Chi pagherebbe per lasciare tutto nelle mani della Francia, dandole pure la primazia politica e militare sul continente?
Sia come sia, Rearm Europe è stato messo sul tavolo. Il progetto prevede 650 miliardi di euro che gli stati europei potranno spendere a debito senza che vengano conteggiate ai fini del Fiscal Compact, e altri 150 da spendere con garanzie europee. Per cui sì a far debito a più non posso per armarsi, no per welfare, sanità o istruzione. Non solo. Sarà debito che costerà di più, malgrado il taglio dei tassi della BCE, perché i mercati, nell'aspettativa di una simile massa di emissioni, hanno già alzato le pretese di rendimento per sottoscriverle. È la legge della domanda e dell'offerta.↩️