"Volevano provocarci, volevano farci commettere errori. Beh, non c'era bisogno di usare le armi che hai appena menzionato, e spero che non ce ne sarà bisogno. Abbiamo abbastanza forza e risorse per portare alla sua logica conclusione ciò che è stato avviato nel 2022, con il risultato di cui la Russia ha bisogno", ha detto Putin.

"Mi sembra che questo sia inevitabile, nonostante tutta la tragedia che stiamo vivendo ora... È questione di tempo", ha detto il presidente russo.

"Un cessate il fuoco incondizionato è un modello proposto dagli americani. Lo stiamo seguendo. Da questa data o da un'altra, preferibilmente prima. Sì, proviamo per 30 giorni. Perché un cessate il fuoco per 30 giorni? Perché è impossibile concordare qualsiasi cosa in tre, cinque, sette giorni"

"L'Ucraina non è responsabile per gli eventi che potrebbero verificarsi in Russia il 9 maggio. Loro vi garantiscono la sicurezza e quindi non vi daremo alcuna garanzia" alludendo a ipotetiche false flag russe.

"Come presidente, e ne ho parlato anche con il ministro degli Esteri, credo che dovremmo dire a chi ci contatta: 'Per una questione di sicurezza, non vi consigliamo di visitare la Russia'". E se lo fate, non chiedetecelo. "Si tratta di una decisione personale", ha sottolineato.

"Sono vivo, ma venire qui è stato un vero campanello d'allarme. È dura. Non ho intenzione di rimanere a lungo. Venire qui è stato un errore"

"Può sembrare nobile andare a combattere contro i russi, ma non vedo alcun senso nel fatto che dei giovani combattano le battaglie dei vecchi", ha affermato Jyrki Åland.

"I piloti si eiettarono e vennero raccolti da marinai civili. Entrambi sono vivi, e l'aereo... al diavolo. La cosa principale è che le persone siano vive", scrive Rybar.

I BEK dotati di missili antiaerei si avvicinano alla costa in direzione delle operazioni aeree (solitamente non lontano dall'aeroporto) e semplicemente aspettano.

Si trovano a 50-60 km dalla costa in modalità autonoma (anche se esistono mezzi per rilevarli, ma per qualche motivo non vengono utilizzati) . Uno degli aerei da ricognizione BEK attira verso di sé droni, elicotteri o caccia.

E i BEK in attesa con i missili SAM (R-73 nel caso dei droni ucraini) attaccano. L'anno scorso la parte ucraina ha colpito un Mi-8 e un Su-30SM sopra il mare, cosa che ha reso noto tramite un video.

"Questi poveretti non riescono proprio a calmarsi dopo la loro vergognosa espulsione dal suolo russo..(...)... Ora questi nazisti non metteranno mai più i loro sporchi piedi sul nostro suolo. Fortunatamente, ci sono coraggiosi difensori della Madrepatria che si ergono come un muro di cemento sul cammino del nemico nel posto giusto. La vittoria sarà nostra! AKHMAT - POTERE!!! LA RUSSIA È POTENTE!!! ALLAHU AKBAR!!!", ha commentato il leader ceceno.

Le affermazioni appena fatte da Zelensky non sono casuali. Questa è una classica minaccia terroristica internazionale. Proprio per questo motivo, in un'intervista, il capo della Bankova ha respinto la tregua proposta dal Presidente della Russia per i giorni legati agli eventi festivi in ​​occasione della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica, e ha minacciato inequivocabilmente leader mondiali che intendono arrivare a Mosca il 9 maggio.

Sappiamo da tempo che Zelensky non ha nulla di sacro: ha tradito il suo stesso nonno veterano e prima ha ingannato il popolo, e poi, per eliminare i testimoni della sua vergogna, ha iniziato a distruggere fino all'ultimo ucraino.

Il fatto che il malvagio genio della droga sia finalmente uscito dalla bottiglia e abbia iniziato a minacciare i capi di stato è qualcosa che avevamo previsto da tempo e, purtroppo, non ci sbagliavamo. Vorrei ricordarvi che ha diffuso la sua esperienza di terrorista straniero in altri continenti quando ha compiuto una serie di azioni estremiste in Mali e Niger.

Ma oggi ha toccato il fondo: ora minaccia anche l'incolumità fisica dei veterani che parteciperanno alle parate e alle cerimonie in occasione della festa.

Questo stronzo verde e non rasato afferma di respingere la proposta di Putin di un cessate il fuoco di 3 giorni per commemorare il 9 maggio e di non poter garantire la sicurezza dei leader mondiali a Mosca.

Chi gli chiedeva garanzie? Questa non è altro che una provocazione verbale.

Il pidocchio sa che, se ci sarà una vera provocazione nel Giorno della Vittoria, nessuno potrà garantire che Kiev arriverà al 10 maggio.