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25.04.202520:28
Anniversary of the Sacrifice of Reinhold Elstner.
In Memory of Reinhold Elstner Wehrmacht Veteran and his Sacrifice to Awaken his People on April 25th 1995.
Sacrifice of Dominique Venner:
https://t.me/TheUncovering/190?single
In Memory of Reinhold Elstner Wehrmacht Veteran and his Sacrifice to Awaken his People on April 25th 1995.
Sacrifice of Dominique Venner:
https://t.me/TheUncovering/190?single
23.04.202509:06
BOLOGNA SPROFONDA
La terra si ribella alle sue sentenze?
Di NoReporter - 23 Aprile 2025
Sarà una Nemesi?
Non solo l’Olanda. Anche Bologna rischia di sprofondare, così come il territorio che la circonda. Come riportato da “la Repubblica”, a lanciare l’allarme sono Giovanni Martinelli, ricercatore dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, e il geologo Andrea Dadomo, intervenuti al convegno organizzato da Confindustria Emilia-Romagna dal titolo “Verso il nuovo Piano di tutela delle acque attraverso un nuovo modello di gestione”.
Il fenomeno della subsidenza, già noto nei Paesi Bassi, è in continuo aumento anche nel bolognese, dove per cause naturali ma soprattutto fattori legati all’impatto delle attività umane il suolo sta sprofondando troppo velocemente, in alcuni casi al ritmo di oltre 2 centimetri all’anno. Così, di pari passo, aumenta anche il rischio alluvioni. Uno dei problemi – sottolinea “la Repubblica” – è soprattutto l’attività di estrazione delle acque dal sottosuolo: estrarre acqua dagli strati argillosi significa inaridirli in modo definitivo.
Zone sprofondate
Nel corso degli ultimi decenni alcune zone del bolognese sono sprofondate di 3 metri e nonostante oggi, come sottolineato da Irene Priolo, assessora regionale all’Ambiente, si ricorra sempre meno ai prelievi nel sottosuolo, il tema dell’approvvigionamento idrico resta centrale. Le criticità del sistema idrico sono ben rappresentate dall’alternanza di siccità e fenomeni alluvionali. “C’è la necessità – sottolinea Annalisa Sassi, presidente di Confindustria Emilia-Romagna – di realizzare in tempi brevi un piano di interventi infrastrutturali”. Per tutelare non solo la popolazione ma anche il tessuto produttivo.
I grandi invasi
Tra i progetti allo studio degli esperti si auspica la realizzazione di “grandi invasi” che contribuiscano a sopperire al fabbisogno idrico. Dagli anni Settanta a oggi – ricorda “la Repubblica” sono state realizzate solo due dighe: quelle di Ridracoli e di Conca.
La terra si ribella alle sue sentenze?
Di NoReporter - 23 Aprile 2025
Sarà una Nemesi?
Non solo l’Olanda. Anche Bologna rischia di sprofondare, così come il territorio che la circonda. Come riportato da “la Repubblica”, a lanciare l’allarme sono Giovanni Martinelli, ricercatore dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, e il geologo Andrea Dadomo, intervenuti al convegno organizzato da Confindustria Emilia-Romagna dal titolo “Verso il nuovo Piano di tutela delle acque attraverso un nuovo modello di gestione”.
Il fenomeno della subsidenza, già noto nei Paesi Bassi, è in continuo aumento anche nel bolognese, dove per cause naturali ma soprattutto fattori legati all’impatto delle attività umane il suolo sta sprofondando troppo velocemente, in alcuni casi al ritmo di oltre 2 centimetri all’anno. Così, di pari passo, aumenta anche il rischio alluvioni. Uno dei problemi – sottolinea “la Repubblica” – è soprattutto l’attività di estrazione delle acque dal sottosuolo: estrarre acqua dagli strati argillosi significa inaridirli in modo definitivo.
Zone sprofondate
Nel corso degli ultimi decenni alcune zone del bolognese sono sprofondate di 3 metri e nonostante oggi, come sottolineato da Irene Priolo, assessora regionale all’Ambiente, si ricorra sempre meno ai prelievi nel sottosuolo, il tema dell’approvvigionamento idrico resta centrale. Le criticità del sistema idrico sono ben rappresentate dall’alternanza di siccità e fenomeni alluvionali. “C’è la necessità – sottolinea Annalisa Sassi, presidente di Confindustria Emilia-Romagna – di realizzare in tempi brevi un piano di interventi infrastrutturali”. Per tutelare non solo la popolazione ma anche il tessuto produttivo.
I grandi invasi
Tra i progetti allo studio degli esperti si auspica la realizzazione di “grandi invasi” che contribuiscano a sopperire al fabbisogno idrico. Dagli anni Settanta a oggi – ricorda “la Repubblica” sono state realizzate solo due dighe: quelle di Ridracoli e di Conca.
22.04.202513:06
20.04.202509:03
20.04.202507:01
Ewig ist der Toten Tatenruhm
14.04.202507:03
LA FAMOSA "RUSSIA TRADIZIONALE"
Lo zar Pietro il Grande e l'ideologia massonica
Testo originale in inglese:
Fonte: https://brill.com/view/journals/arie/6/1/article-p1_1.xml
Lo zar Pietro il Grande e l'ideologia massonica
"La prima sezione dell'articolo esamina le potenti rappresentazioni simboliche dello zar come "Re massone" e architetto di una nuova Russia. Rivela una campagna concertata per ritrarre Pietro il Grande come un nuovo Re Davide, che guida il suo popolo - nuovi israeliti - verso la terra promessa e una Nuova Gerusalemme, cristallizzata dalla fondazione di San Pietroburgo."
Testo originale in inglese:
The first section of the article examines the powerful symbolic representations of the Tsar as a "Mason King" and architect of a new Russia. It reveals a concerted campaign to portray Peter the Great as a new King David, leading his people—new Israelites—to their promised land and a New Jerusalem, crystallised by the foundation of St. Petersburg.
Fonte: https://brill.com/view/journals/arie/6/1/article-p1_1.xml
25.04.202517:11
EUROPA POTENZA: LIBERA, SOVRANA, ARMATA.
Faro della Vittoria, Trieste, 25 Aprile 2025
Di Veneto Fronte Skinhead
In questo 25 aprile, data nefasta che segna l’inizio del vassallaggio italiano ed europeo nei confronti di potentati extra continentali, ribadiamo in modo chiaro ed inequivocabile l’affermazione dell’Idea di Europa Potenza.
Se a Washington gli europei vengono oggi definiti come parassiti, al Cremlino si accusa il nostro continente di Eurofascismo, come nemico comune di quei due blocchi che ottant’anni fa divisero l’Europa con la spartizione del vecchio continente, attraverso quella logica criminale generata dalla conferenza di Jalta.
La stessa strategia divide et impera che a distanza di decenni necessita di essere (ri)attualizzata dal giogo anti europeo.
Una logica promossa da due facce della stessa medaglia: una di stampo occidentale e l’altra dalle vestigia neo sovietiche, che si ripropone a seconda degli sviluppi e dei nuovi assetti contingenti, ripercuotendosi oggi sulla pelle del popolo ucraino.
Oggi, a distanza di quell’aprile 1945 che qualcuno sosteneva avesse sancito la fine della storia, l’Europa si trova davanti all’enorme opportunità di poter compiere un primo passo verso il proprio affrancamento in ambito militare.
Tenendo conto di tutti i limiti del caso e con le dovute reticenze verso l’idealizzazione entusiasta delle sovrastrutture che oggi rappresentano l’Europa; con la perplessità verso i rappresentanti di un mondo ideologico, politico, finanziario, economico e sociale creato perlopiù ad immagine e somiglianza di una tecnocrazia finanziaria, ribadiamo in questa ricorrenza e in questo luogo altamente simbolico un concetto molto semplice: i neutrali non hanno mai dominato gli eventi, li hanno sempre subìti.
L’integrazione europea non è un miraggio anacronistico predicato dai nostalgici, ma è tutt’ora l’unica strada autenticamente rivoluzionaria in fedeltà con l’Origine e quindi con il Destino dei popoli europei: è un percorso promosso dalle avanguardie delle rivoluzioni nazionali del secolo scorso, un progetto di Nuovo Ordine europeo che è stato interrotto attraverso una guerra mossa dal mondo intero contro di noi esattamente ottant’anni fa.
Oggi, l’idea di unità europea passa inesorabilmente attraverso una difesa comune e un primo passo verso questa direzione deve esser compiuto.
Che questo processo passi da chicchessia e sia promosso da chi opera per finalità ben diverse rispetto le nostre, poco cambia. Perché sono i nostri orizzonti a contare.
L’appartenenza all’Europa è un nesso di Civiltà, che è tangibile attraverso quell’asse verticale che evoca il nostro Simbolo.
Ma esiste anche un asse orizzontale di cui non possiamo non tener conto, che passa oggi attraverso l’affermazione strategica dell’Europa come soggetto alternativo al duopolio americano e cinese, partendo dalle strutture che oggi la rappresentano.
Non esiste libertà senza sovranità e non esiste sovranità senza la volontà di difendersi.
Solamente un forte esercito europeo potrà garantirci il ruolo di rilievo che ci spetta sullo scacchiere globale e geopolitico.
Veneto Fronte Skinheads
Faro della Vittoria, Trieste, 25 Aprile 2025
Di Veneto Fronte Skinhead
In questo 25 aprile, data nefasta che segna l’inizio del vassallaggio italiano ed europeo nei confronti di potentati extra continentali, ribadiamo in modo chiaro ed inequivocabile l’affermazione dell’Idea di Europa Potenza.
Se a Washington gli europei vengono oggi definiti come parassiti, al Cremlino si accusa il nostro continente di Eurofascismo, come nemico comune di quei due blocchi che ottant’anni fa divisero l’Europa con la spartizione del vecchio continente, attraverso quella logica criminale generata dalla conferenza di Jalta.
La stessa strategia divide et impera che a distanza di decenni necessita di essere (ri)attualizzata dal giogo anti europeo.
Una logica promossa da due facce della stessa medaglia: una di stampo occidentale e l’altra dalle vestigia neo sovietiche, che si ripropone a seconda degli sviluppi e dei nuovi assetti contingenti, ripercuotendosi oggi sulla pelle del popolo ucraino.
Oggi, a distanza di quell’aprile 1945 che qualcuno sosteneva avesse sancito la fine della storia, l’Europa si trova davanti all’enorme opportunità di poter compiere un primo passo verso il proprio affrancamento in ambito militare.
Tenendo conto di tutti i limiti del caso e con le dovute reticenze verso l’idealizzazione entusiasta delle sovrastrutture che oggi rappresentano l’Europa; con la perplessità verso i rappresentanti di un mondo ideologico, politico, finanziario, economico e sociale creato perlopiù ad immagine e somiglianza di una tecnocrazia finanziaria, ribadiamo in questa ricorrenza e in questo luogo altamente simbolico un concetto molto semplice: i neutrali non hanno mai dominato gli eventi, li hanno sempre subìti.
L’integrazione europea non è un miraggio anacronistico predicato dai nostalgici, ma è tutt’ora l’unica strada autenticamente rivoluzionaria in fedeltà con l’Origine e quindi con il Destino dei popoli europei: è un percorso promosso dalle avanguardie delle rivoluzioni nazionali del secolo scorso, un progetto di Nuovo Ordine europeo che è stato interrotto attraverso una guerra mossa dal mondo intero contro di noi esattamente ottant’anni fa.
Oggi, l’idea di unità europea passa inesorabilmente attraverso una difesa comune e un primo passo verso questa direzione deve esser compiuto.
Che questo processo passi da chicchessia e sia promosso da chi opera per finalità ben diverse rispetto le nostre, poco cambia. Perché sono i nostri orizzonti a contare.
L’appartenenza all’Europa è un nesso di Civiltà, che è tangibile attraverso quell’asse verticale che evoca il nostro Simbolo.
Ma esiste anche un asse orizzontale di cui non possiamo non tener conto, che passa oggi attraverso l’affermazione strategica dell’Europa come soggetto alternativo al duopolio americano e cinese, partendo dalle strutture che oggi la rappresentano.
Non esiste libertà senza sovranità e non esiste sovranità senza la volontà di difendersi.
Solamente un forte esercito europeo potrà garantirci il ruolo di rilievo che ci spetta sullo scacchiere globale e geopolitico.
Veneto Fronte Skinheads
22.04.202510:16
BERGOGLIO: IL PAPA LODATO DALLA MASSONERIA E DAI ROTHSCHILD
Il Grande Oriente d'Italia ha tenuto a farci sapere che è perfettamente in linea con gli assunti massonici affermare la fratellanza universale di "tutti gli esseri umani, al di là della loro fede, ideologia, colore della pelle, estrazione sociale, lingua, cultura e nazione" come ha fatto Bergoglio in vari modi, tra cui spicca l'Enciclica bergogliana "Tutti fratelli" (qui il link al sito del Grande Oriente).
Di seguito ricordiamo alcuni fatti del papato appena conclusosi:
- l'elezione di Bergoglio al soglio pontificio è stata probabilmente condizionata da fattori esterni alla Chiesa, visto il reintegro del Vaticano nel circuito bancario, dopo oltre un mese di stop, il giorno immediatamente successivo all'annuncio del ritiro di Ratzinger (link).
- interrompendo una tradizione che risale almeno al III sec. d.C. Bergoglio ha rifiutato il titolo di "Vicarius Christi": infatti a partire dall'Annuario Pontificio 2020 il titolo papale di "Vicarius Christi" figura tra i 'titoli storici', cioè del passato (link).
- Bergoglio ha firmato un documento in cui dichiara che gli israeliti riceverebbero la salvazione per il fatto stesso di essere israeliti, senza alcun bisogno di credere in Gesù Cristo (link).
- secondo l'Osservatore Romano, il quadro che Bergoglio teneva nella sua stanza rappresenta Gesù che abbraccia Giuda (link).
- il "Council for Inclusive Capitalism" fatto da Bergoglio e Evelyn de Rothschild in Vaticano nel 2020 per un programma di 10 trilioni di dollari di asset e 2,1 trilioni di dollari in capitalizzazione da spendere per promuovere l'inclusivismo woke (link1). Qui il post a firma di Lynn Forester de Rothschild in elogio di Bergoglio (link2).
Il Grande Oriente d'Italia ha tenuto a farci sapere che è perfettamente in linea con gli assunti massonici affermare la fratellanza universale di "tutti gli esseri umani, al di là della loro fede, ideologia, colore della pelle, estrazione sociale, lingua, cultura e nazione" come ha fatto Bergoglio in vari modi, tra cui spicca l'Enciclica bergogliana "Tutti fratelli" (qui il link al sito del Grande Oriente).
Di seguito ricordiamo alcuni fatti del papato appena conclusosi:
- l'elezione di Bergoglio al soglio pontificio è stata probabilmente condizionata da fattori esterni alla Chiesa, visto il reintegro del Vaticano nel circuito bancario, dopo oltre un mese di stop, il giorno immediatamente successivo all'annuncio del ritiro di Ratzinger (link).
- interrompendo una tradizione che risale almeno al III sec. d.C. Bergoglio ha rifiutato il titolo di "Vicarius Christi": infatti a partire dall'Annuario Pontificio 2020 il titolo papale di "Vicarius Christi" figura tra i 'titoli storici', cioè del passato (link).
- Bergoglio ha firmato un documento in cui dichiara che gli israeliti riceverebbero la salvazione per il fatto stesso di essere israeliti, senza alcun bisogno di credere in Gesù Cristo (link).
- secondo l'Osservatore Romano, il quadro che Bergoglio teneva nella sua stanza rappresenta Gesù che abbraccia Giuda (link).
- il "Council for Inclusive Capitalism" fatto da Bergoglio e Evelyn de Rothschild in Vaticano nel 2020 per un programma di 10 trilioni di dollari di asset e 2,1 trilioni di dollari in capitalizzazione da spendere per promuovere l'inclusivismo woke (link1). Qui il post a firma di Lynn Forester de Rothschild in elogio di Bergoglio (link2).
20.04.202508:02


20.04.202506:59
20 aprile 1889: 136.


13.04.202518:11
I RUSSI AMMISERO ALMENO QUELLA VERGOGNA
Il massacro di Katyn
Di noreporter - 13 Aprile 2025
Il 13 aprile 1990 in linea con la Perestrojka, Michail Gorbačëv ammette la verità sul Massacro di Katyn’, oltre quindicimila ufficiali polacchi assassinati e sepolti in fosse comune dai russi durante l’invasione del 1939.
I loro corpi erano stati ritrovati dai tedeschi il 13 aprile del 1943, ma i russi, menzogneri per tradizione e specializzati nella falsità dalla loro educazione comunista, avevano sempre sostenuto che gli assassini fossero stati i tedeschi.
Non sembra abbiano mai perso questo vizio.
Il massacro di Katyn
Di noreporter - 13 Aprile 2025
Il 13 aprile 1990 in linea con la Perestrojka, Michail Gorbačëv ammette la verità sul Massacro di Katyn’, oltre quindicimila ufficiali polacchi assassinati e sepolti in fosse comune dai russi durante l’invasione del 1939.
I loro corpi erano stati ritrovati dai tedeschi il 13 aprile del 1943, ma i russi, menzogneri per tradizione e specializzati nella falsità dalla loro educazione comunista, avevano sempre sostenuto che gli assassini fossero stati i tedeschi.
Non sembra abbiano mai perso questo vizio.
23.04.202514:58
Il Fato fa bene le cose.
Il 25 aprile, 80mo anniversario dello sfondamento in Italia delle truppe d'invasione, contrabbandato come "Liberazione" avverrà in un giorno di lutto nazionale.
Della serie: il cielo è più forte degli ometti.
Fuori dell'Italia praticamente nessuno conosce questa "resistenza" e nessuno, men che meno il nemico, nutre la minima considerazione verso questi "vincitori" dietro i carri armati nemici, autoproclamatisi "cobelligeranti" ma schifati dagli stessi invasori a cui si erano affiliati, i quali, invece, riconobbero l'Onore dei combattenti della Repubblica Sociale.
Così come praticamente nessuno, al di fuori di loro, conosce le "gesta" dei partigiani, quasi nessuno conosce i vili massacri compiuti da questi "prodi" a guerra finita sugli inermi.
Poiché, malgrado il lutto nazionale, essi si celebreranno lo stesso, ricordiamo le centinaia di testimonianze di cosa davvero fu la "Liberazione": una macelleria messicana.
Qui qualche video scelto, ma ce ne sono tanti altri.
È bene che si conoscano
https://youtu.be/FHJGAsccxmU?feature=shared
https://youtu.be/cubO6NtCfG4?feature=shared
https://youtu.be/za8qPt9wlKs?feature=shared
https://youtu.be/gtVcrTs5FtU?feature=shared
Il 25 aprile, 80mo anniversario dello sfondamento in Italia delle truppe d'invasione, contrabbandato come "Liberazione" avverrà in un giorno di lutto nazionale.
Della serie: il cielo è più forte degli ometti.
Fuori dell'Italia praticamente nessuno conosce questa "resistenza" e nessuno, men che meno il nemico, nutre la minima considerazione verso questi "vincitori" dietro i carri armati nemici, autoproclamatisi "cobelligeranti" ma schifati dagli stessi invasori a cui si erano affiliati, i quali, invece, riconobbero l'Onore dei combattenti della Repubblica Sociale.
Così come praticamente nessuno, al di fuori di loro, conosce le "gesta" dei partigiani, quasi nessuno conosce i vili massacri compiuti da questi "prodi" a guerra finita sugli inermi.
Poiché, malgrado il lutto nazionale, essi si celebreranno lo stesso, ricordiamo le centinaia di testimonianze di cosa davvero fu la "Liberazione": una macelleria messicana.
Qui qualche video scelto, ma ce ne sono tanti altri.
È bene che si conoscano
https://youtu.be/FHJGAsccxmU?feature=shared
https://youtu.be/cubO6NtCfG4?feature=shared
https://youtu.be/za8qPt9wlKs?feature=shared
https://youtu.be/gtVcrTs5FtU?feature=shared
22.04.202519:30
🏴 German soldiers fooling around on the ice
🏴 Neues Europa archive 🏴
🏴 Neues Europa archive 🏴


20.04.202511:03
"Nostra madre l'Europa"


20.04.202507:12
20. April - Tag des Führers
卐
Mein Wille - das muß unser aller Bekenntnis sein - ist euer Glaube!
Mein Glaube ist mir - genau wie euch - alles auf dieser Welt!
Das Höchste oder, was mir Gott auf dieser Welt gegeben hat, ist mein Volk!
In ihn ruht mein Glaube.
Ihm diene ich mit meinem Willen, und ihm gebe ich mein Leben.
Adolf Hitler
卐
Mein Wille - das muß unser aller Bekenntnis sein - ist euer Glaube!
Mein Glaube ist mir - genau wie euch - alles auf dieser Welt!
Das Höchste oder, was mir Gott auf dieser Welt gegeben hat, ist mein Volk!
In ihn ruht mein Glaube.
Ihm diene ich mit meinem Willen, und ihm gebe ich mein Leben.
Adolf Hitler


19.04.202516:51
LA REGOLA DI ROMA E DEL CANCELLIERE
— Il Cancelliere, MK ed. or., pag. 161.
Anche qui come dappertutto la forza non risiede nella difesa, bensì nell'attacco.
Auch hier wie überall liegt die Stärke nicht in der Abwehr, sondern im Angriff.
— Il Cancelliere, MK ed. or., pag. 161.
13.04.202518:08
⭐🇮🇹Contest: scarica il video del reggimento Lagunari “Serenissima”!⭐🇮🇹
23.04.202510:03
📣Novità in libreria📚📷:
"Bloodline"
Di Alberto Palladino
...
"Alberto Palladino pubblica il suo primo libro fotografico in esclusiva. Un Reportage fotografico sulla “mensur”, la scherma tradizionale tedesca realizzato con scatti inediti dei duelli accademici in una delle più antiche confraternite esistenti.
Oltre 110 scatti per 200 pagine di alta qualità fotografica e di storia di uno dei più misteriosi e affascinanti aspetti della Germania segreta.
Con testi di Chiara Del Fiacco ed interviste esclusive ai duellanti."
...
Disponibile in libreria e su:
www.latestadiferro.org
"Bloodline"
Di Alberto Palladino
...
"Alberto Palladino pubblica il suo primo libro fotografico in esclusiva. Un Reportage fotografico sulla “mensur”, la scherma tradizionale tedesca realizzato con scatti inediti dei duelli accademici in una delle più antiche confraternite esistenti.
Oltre 110 scatti per 200 pagine di alta qualità fotografica e di storia di uno dei più misteriosi e affascinanti aspetti della Germania segreta.
Con testi di Chiara Del Fiacco ed interviste esclusive ai duellanti."
...
Disponibile in libreria e su:
www.latestadiferro.org
22.04.202513:10
CONFERENZA!
Vilipesa, derisa, esaltata o vibrante negli occhi lucidi in una trincea, la vecchia Europa è tornata a suscitare intense emozioni negli ultimi mesi, checchè ne dicano i professori da divano.
Quali nuove sfide dovrà affrontare il nostro mondo? Quali soluzioni può mettere in campo per porsi finalmente come agente geopolitico attivo?
Il 30 Aprile, avremo l'onore di parlarne al Mastino con Gabriele Adinolfi, da sempre in prima fila per un'idea di Europa Potenza, indispensabile oggi per conquistare il domani.
Vi aspettiamo!
Vilipesa, derisa, esaltata o vibrante negli occhi lucidi in una trincea, la vecchia Europa è tornata a suscitare intense emozioni negli ultimi mesi, checchè ne dicano i professori da divano.
Quali nuove sfide dovrà affrontare il nostro mondo? Quali soluzioni può mettere in campo per porsi finalmente come agente geopolitico attivo?
Il 30 Aprile, avremo l'onore di parlarne al Mastino con Gabriele Adinolfi, da sempre in prima fila per un'idea di Europa Potenza, indispensabile oggi per conquistare il domani.
Vi aspettiamo!
20.04.202510:04
L'uomo che lottò contro le banche
20.04.202507:02
Quando morirò avrò il suo nome sulle mie labbra.
14.04.202508:04
"IL NEGRO DI PIETRO IL GRANDE"
Dal nome ebraico e dal cognome antiromano
Questo africano era uno dei generali dell'armata russa settecentesca di Pietro il Grande: scelse come cognome "Annibale", evidente segno di rivalsa terzomondista contro Roma e contro l'Europa.
A lui è dedicata un'opera di Puškin dal titolo: Il negro di Pietto il Grande. Puškin discendeva dal sangue di questo africano per linea materna (era il suo bisnonno).
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Abram_Petrovi%C4%8D_Gannibal
Dal nome ebraico e dal cognome antiromano
Questo africano era uno dei generali dell'armata russa settecentesca di Pietro il Grande: scelse come cognome "Annibale", evidente segno di rivalsa terzomondista contro Roma e contro l'Europa.
A lui è dedicata un'opera di Puškin dal titolo: Il negro di Pietto il Grande. Puškin discendeva dal sangue di questo africano per linea materna (era il suo bisnonno).
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Abram_Petrovi%C4%8D_Gannibal


13.04.202518:06
ANTIFASCISMO UGUALE TERRORISMO
Quella natura che vorrebbero nascondere
Di noreporter - 12 Aprile 2025
Il 12 aprile 1928 l’esplosione di un ordigno all’inaugurazione della Fiera Campionaria di Milano, durante la visita del re Vittorio Emanuele III, provoca la morte di venti persone e decine di feriti; la strage anarco-comunista è di matrice antifascista.
Quella natura che vorrebbero nascondere
Di noreporter - 12 Aprile 2025
Il 12 aprile 1928 l’esplosione di un ordigno all’inaugurazione della Fiera Campionaria di Milano, durante la visita del re Vittorio Emanuele III, provoca la morte di venti persone e decine di feriti; la strage anarco-comunista è di matrice antifascista.
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