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Savino Balzano
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https://x.com/SavinoBalzano/status/1913863490197999754?t=tN2DXCnIOmKeigOOFRmiWA&s=19
Mi piacerebbe augurare a tutti una #BuonaPasqua, soffermandomi su un aspetto che a me pare ovvio, ma che sembra spesso trascurato. O, meglio, lo si dà per scontato, come fosse una cosa normale.
Vi pare normale che la nostra premier telefoni alla #VonDerLeyen anche solo per comunicarle il colore dei calzini da indossare?
Vi sembra normale che il capo del governo italiano, prima e dopo aver incontrato un esponente di un altro governo, debba confrontarsi con una signora che, politicamente, non rappresenta nulla?
Persino i più convinti sostenitori della difesa comune ammettono che, politicamente, l’#UE non esiste. E allora, perché mai telefonare a una che, tra l’altro, #Trump non vuole nemmeno incontrare?
Certe cose, per capirle davvero, vanno osservate dall’esterno: se ti limiti a guardarle attraverso il filtro della narrazione nostrana, non te ne rendi conto. Con la presidente della Commissione europea non ci vuole parlare nessuno.
Non per cattiveria: semplicemente non contano una mazza. Zero.
E allora perché, di grazia, continuiamo con questo balletto umiliante, che peraltro gli altri leader europei non mettono in scena?
Giorgia, se ti diverte, se ti piace, umiliati pure. Ma risparmia l’Italia e gli italiani.
Mi piacerebbe augurare a tutti una #BuonaPasqua, soffermandomi su un aspetto che a me pare ovvio, ma che sembra spesso trascurato. O, meglio, lo si dà per scontato, come fosse una cosa normale.
Vi pare normale che la nostra premier telefoni alla #VonDerLeyen anche solo per comunicarle il colore dei calzini da indossare?
Vi sembra normale che il capo del governo italiano, prima e dopo aver incontrato un esponente di un altro governo, debba confrontarsi con una signora che, politicamente, non rappresenta nulla?
Persino i più convinti sostenitori della difesa comune ammettono che, politicamente, l’#UE non esiste. E allora, perché mai telefonare a una che, tra l’altro, #Trump non vuole nemmeno incontrare?
Certe cose, per capirle davvero, vanno osservate dall’esterno: se ti limiti a guardarle attraverso il filtro della narrazione nostrana, non te ne rendi conto. Con la presidente della Commissione europea non ci vuole parlare nessuno.
Non per cattiveria: semplicemente non contano una mazza. Zero.
E allora perché, di grazia, continuiamo con questo balletto umiliante, che peraltro gli altri leader europei non mettono in scena?
Giorgia, se ti diverte, se ti piace, umiliati pure. Ma risparmia l’Italia e gli italiani.
27.03.202509:40
https://x.com/SavinoBalzano/status/1905192374222893381?t=15GjRlaNcK82o3ViJ12KPQ&s=19
Il tono potrà apparire troppo duro, ma qui abbiamo a che fare con la #guerra, col futuro dei nostri figli, e francamente ne ho piene le tasche di gente che, per via della sua stupidità, li mette a repentaglio.
Stupidità, o voglia di servire qualche padrone finanziario. O entrambe le cose.
Aveva cominciato Macron con il "Manuale della sopravvivenza" per affrontare emergenze come catastrofi naturali, attacchi terroristici e persino conflitti armati. L'invito è quello di fare scorte: 6 litri di acqua potabile per persona, lattine di cibo, batterie e torce elettriche, farmaci e garze. Tutta roba utile a salvarti da una testata nucleare russa sparata alla velocità del suono, ovviamente.
Abbiamo pensato: vabè, è #Macron, una persona palesemente disturbata.
Poi si è aggiunta la #VonDerLeyen: la #Commissione pronta a raccomandare di fare scorte di acqua, farmaci, batterie e cibo per 72 ore.
Anche qui: #VonDerLeyen, #Kallas: gente con evidenti insoluti di carattere personale, forse psichiatrico. Sicuramente necessitante di un percorso di supporto medico. Almeno sono donne, un argine al #patriarcato, no?
Adesso si aggiunge una tizia di cui, mea culpa, non avevo mai sentito parlare: #HadjaLahbib, Commissaria europea per la Gestione delle Crisi. Per lei la soluzione è nella #borsadellaresilienza.
Sia chiaro: a me basta soltanto sentir parlare di #resilienza per comprendere al volo che la persona che ascolto è disagiata. Ma qui andiamo oltre, ragazzi.
Nella borsetta non devono mancare: un coltellino svizzero, un accendino, un power bank, occhiali da vista, dei contanti (il ritorno del cash?), carte da gioco e una radio.
Il giochetto di questa gentaglia è palese: creare l'ennesimo clima di panico per imporre di tutto. Un giochetto che abbiamo visto tante volte.
Non so voi, ma io sono davvero stufo di dover sottostare a un manipolo di inutili macchiette che paiono essere scappate da un centro di igiene mentale.
Il #Governo deve assumere una posizione chiara, netta, decisa. E se ci sono forze politiche nella maggioranza che intendono mettere in crisi questa vergogna, lo devono fare subito, drasticamente e senza ambiguità. Le maschere devono calare: ora.
#GiorgiaMeloni deve decidere una volta per tutte: vuole un posto letto in reparto o si decide a sfilarsi da questo manicomio?
Il tono potrà apparire troppo duro, ma qui abbiamo a che fare con la #guerra, col futuro dei nostri figli, e francamente ne ho piene le tasche di gente che, per via della sua stupidità, li mette a repentaglio.
Stupidità, o voglia di servire qualche padrone finanziario. O entrambe le cose.
Aveva cominciato Macron con il "Manuale della sopravvivenza" per affrontare emergenze come catastrofi naturali, attacchi terroristici e persino conflitti armati. L'invito è quello di fare scorte: 6 litri di acqua potabile per persona, lattine di cibo, batterie e torce elettriche, farmaci e garze. Tutta roba utile a salvarti da una testata nucleare russa sparata alla velocità del suono, ovviamente.
Abbiamo pensato: vabè, è #Macron, una persona palesemente disturbata.
Poi si è aggiunta la #VonDerLeyen: la #Commissione pronta a raccomandare di fare scorte di acqua, farmaci, batterie e cibo per 72 ore.
Anche qui: #VonDerLeyen, #Kallas: gente con evidenti insoluti di carattere personale, forse psichiatrico. Sicuramente necessitante di un percorso di supporto medico. Almeno sono donne, un argine al #patriarcato, no?
Adesso si aggiunge una tizia di cui, mea culpa, non avevo mai sentito parlare: #HadjaLahbib, Commissaria europea per la Gestione delle Crisi. Per lei la soluzione è nella #borsadellaresilienza.
Sia chiaro: a me basta soltanto sentir parlare di #resilienza per comprendere al volo che la persona che ascolto è disagiata. Ma qui andiamo oltre, ragazzi.
Nella borsetta non devono mancare: un coltellino svizzero, un accendino, un power bank, occhiali da vista, dei contanti (il ritorno del cash?), carte da gioco e una radio.
Il giochetto di questa gentaglia è palese: creare l'ennesimo clima di panico per imporre di tutto. Un giochetto che abbiamo visto tante volte.
Non so voi, ma io sono davvero stufo di dover sottostare a un manipolo di inutili macchiette che paiono essere scappate da un centro di igiene mentale.
Il #Governo deve assumere una posizione chiara, netta, decisa. E se ci sono forze politiche nella maggioranza che intendono mettere in crisi questa vergogna, lo devono fare subito, drasticamente e senza ambiguità. Le maschere devono calare: ora.
#GiorgiaMeloni deve decidere una volta per tutte: vuole un posto letto in reparto o si decide a sfilarsi da questo manicomio?
29.03.202506:51
https://x.com/SavinoBalzano/status/1905875081206636970?t=BYNVfRcogtMP2HxQ3Ejrqw&s=19
Vediamo di capirci qualcosa: facciamo i puntini e poi li uniamo.
#Mattarella: «Processi decisionali #Ue non più rinviabili».
#Meloni: «Condivido le critiche di JD #Vance: l’#Europa si è un po’ persa. È infantile chiederci di scegliere tra #Trump e l’Europa».
Riciccia fuori il #premierato, che sembrava ormai impolverato in un sottoscala. E, a dispetto di quanto racconta il #Governo, ridimensiona pesantemente i poteri del Capo dello Stato. Non è un caso che cerchino di tenere nascosto l’unico elemento davvero positivo della riforma costituzionale...
Sotto traccia, c'è uno scontro durissimo tra Palazzo Chigi e #Quirinale.
Meloni ha capito che seguire il carrozzone di #Bruxelles porta a sbattere: alla lunga, perderà consensi. Potrebbe anche arrivare il momento in cui #Salvini e la #Lega mollino del tutto e stacchino la spina.
Insomma: chi l’ha votata non credo possa accettare che l’#Italia stia dalla stessa parte della matta con la borsetta della resilienza. No? Mi pare pacifico.
Ma c'è un problemino tutt’altro che secondario: Mattarella è garante del vincolo esterno e, soprattutto, debordando ben oltre i limiti della #Costituzione, pretende di dettare la linea sulla politica estera.
E qui viene il bello: potrebbe anche saltargli in mente di nominare un bel senatore a vita e piazzarlo a Palazzo Chigi, magari prendendo esempio dal suo predecessore.
Insomma, ancora una volta la nostra democrazia è in bilico.
E a metterla nei guai è — ovviamente — gente non votata dal Popolo.
Fossi in Meloni? Strapperei. E lo farei nel modo più plateale possibile.
Presto, potrebbe essere troppo tardi.
Vediamo di capirci qualcosa: facciamo i puntini e poi li uniamo.
#Mattarella: «Processi decisionali #Ue non più rinviabili».
#Meloni: «Condivido le critiche di JD #Vance: l’#Europa si è un po’ persa. È infantile chiederci di scegliere tra #Trump e l’Europa».
Riciccia fuori il #premierato, che sembrava ormai impolverato in un sottoscala. E, a dispetto di quanto racconta il #Governo, ridimensiona pesantemente i poteri del Capo dello Stato. Non è un caso che cerchino di tenere nascosto l’unico elemento davvero positivo della riforma costituzionale...
Sotto traccia, c'è uno scontro durissimo tra Palazzo Chigi e #Quirinale.
Meloni ha capito che seguire il carrozzone di #Bruxelles porta a sbattere: alla lunga, perderà consensi. Potrebbe anche arrivare il momento in cui #Salvini e la #Lega mollino del tutto e stacchino la spina.
Insomma: chi l’ha votata non credo possa accettare che l’#Italia stia dalla stessa parte della matta con la borsetta della resilienza. No? Mi pare pacifico.
Ma c'è un problemino tutt’altro che secondario: Mattarella è garante del vincolo esterno e, soprattutto, debordando ben oltre i limiti della #Costituzione, pretende di dettare la linea sulla politica estera.
E qui viene il bello: potrebbe anche saltargli in mente di nominare un bel senatore a vita e piazzarlo a Palazzo Chigi, magari prendendo esempio dal suo predecessore.
Insomma, ancora una volta la nostra democrazia è in bilico.
E a metterla nei guai è — ovviamente — gente non votata dal Popolo.
Fossi in Meloni? Strapperei. E lo farei nel modo più plateale possibile.
Presto, potrebbe essere troppo tardi.
07.04.202508:10
https://x.com/SavinoBalzano/status/1909155482440478747?t=qHztv8w78QQksaH6OhGCbw&s=19
Era il 20 gennaio 2015 e qualcuno prevedeva ciò che sarebbe accaduto. La svalutazione dell'#euro, evidentemente, agevolava le nostre esportazioni danneggiando altri. Se lo dicevi, ovviamente, venivi tacciato di essere un pericoloso estremista reazionario. Magari anche un po' fascista: certe logiche non cambiano mai.
I "migliori" ci rassicuravano: era tutto a posto, andava bene così, si poteva fare.
Altri facevano notare — qui @AlbertoBagnai — che quel giochetto avrebbe provocato una reazione. Una reazione che, sia chiaro, non arriva oggi per la prima volta: i #dazi non li ha certo inventati #Trump. Oggi sono al centro del dibattito pubblico non perché il tema debba essere gestito con attenzione, ma per alimentare il solito terrorismo mediatico finalizzato all’imposizione di scelte antisociali e neoliberali. Per fare ciò che piace all’#Ue e al #PD, in poche parole. #Meloni aveva promesso di contrastare queste logiche, ma stiamo ancora aspettando.
Gli #USA di #DonaldTrump avevano anche un’altra strada per fiaccare le importazioni: falcidiare redditi e domanda interna, l’#austerità. Non hanno trovato un #Monti o una #Fornero a portata di mano, e hanno scelto un’altra strategia.
Non devono esserci molti antiamericani da quelle parti.
Era il 20 gennaio 2015 e qualcuno prevedeva ciò che sarebbe accaduto. La svalutazione dell'#euro, evidentemente, agevolava le nostre esportazioni danneggiando altri. Se lo dicevi, ovviamente, venivi tacciato di essere un pericoloso estremista reazionario. Magari anche un po' fascista: certe logiche non cambiano mai.
I "migliori" ci rassicuravano: era tutto a posto, andava bene così, si poteva fare.
Altri facevano notare — qui @AlbertoBagnai — che quel giochetto avrebbe provocato una reazione. Una reazione che, sia chiaro, non arriva oggi per la prima volta: i #dazi non li ha certo inventati #Trump. Oggi sono al centro del dibattito pubblico non perché il tema debba essere gestito con attenzione, ma per alimentare il solito terrorismo mediatico finalizzato all’imposizione di scelte antisociali e neoliberali. Per fare ciò che piace all’#Ue e al #PD, in poche parole. #Meloni aveva promesso di contrastare queste logiche, ma stiamo ancora aspettando.
Gli #USA di #DonaldTrump avevano anche un’altra strada per fiaccare le importazioni: falcidiare redditi e domanda interna, l’#austerità. Non hanno trovato un #Monti o una #Fornero a portata di mano, e hanno scelto un’altra strategia.
Non devono esserci molti antiamericani da quelle parti.
03.04.202505:56
https://x.com/SavinoBalzano/status/1907671848734609503?t=1_OPK9-vMjQURVtdS0Xyyw&s=19
Una suora di carità spiega come il riarmo possa rappresentare un'opportunità per i giovani.
Quell'altro, a novant'anni, ci racconta che il riarmo è ispirato dal Vangelo.
La nuova catechesi: guerra e morte.
Io direi che i giovani sono perfettamente in grado di decidere da soli, senza farsi trascinare al fronte da chi la propria vita l’ha in gran parte già vissuta.
#BattitoriLiberi #RadioCusanoCampus
Una suora di carità spiega come il riarmo possa rappresentare un'opportunità per i giovani.
Quell'altro, a novant'anni, ci racconta che il riarmo è ispirato dal Vangelo.
La nuova catechesi: guerra e morte.
Io direi che i giovani sono perfettamente in grado di decidere da soli, senza farsi trascinare al fronte da chi la propria vita l’ha in gran parte già vissuta.
#BattitoriLiberi #RadioCusanoCampus
26.03.202510:17
https://x.com/SavinoBalzano/status/1904839821241049535?t=RTW-9j152czrYVi7bUIXrg&s=19
Da qualche tempo, qualcuno ha deciso di riesumare un fallito della #politica per eccellenza: Fausto #Bertinotti.
Letteralmente un fallito: uno che, sotto la sua guida, ha reso la sinistra extraparlamentare.
Con il suo progetto della Sinistra Arcobaleno ha praticamente buttato fuori dal #Parlamento quelli a est del #PD, per intenderci.
Una perdita di cui paghiamo molto volentieri il prezzo, sia chiaro, ma tant'è.
Ebbene, come fossero degli archeologi, hanno deciso di tirarlo fuori dal sarcofago della #politica che fu, perché rappresenti parte dell'#opposizione a questo #Governo. Se fossi in #Meloni, sarei la persona più felice del mondo.
Oltre a #Prodi che tira i capelli alle giornaliste sgradite e #Franceschini che fa la rivoluzione con i cognomi, adesso è tornato il Faustone che si inchina al Manifesto di #Ventotene, definendolo un testo sacro, alla base della Repubblica e della Costituzione.
Francamente non saprei proprio da dove cominciare a rispondergli: il #ManifestoDiVentotene, checché se ne voglia pensare, non c'entra assolutamente nulla con la nostra #Costituzione. Semplicemente nulla. Zero. Se un bambino leggesse i due testi lo comprenderebbe al volo.
La nuova vecchia star della #sinistrucola, però, ci aiuta a comprendere come stanno combinati questi qua, come si sono ridotti: a riciclare le mummie dell'antiberlusconismo, quelli che, peraltro, #Silvio aveva bellamente asfaltato perché erano inconsistenti anche vent'anni fa.
Non lo dico gongolando: l'opposizione ha un ruolo fondamentale in una democrazia, e ne servirebbe una seria anche in questo momento.
So che le telecamere possono inebriare, ma fai una cosa, vecchio mio: scendi dalla giostra e torna a sonnecchiare. Puoi fare solo (altri) danni.
Da qualche tempo, qualcuno ha deciso di riesumare un fallito della #politica per eccellenza: Fausto #Bertinotti.
Letteralmente un fallito: uno che, sotto la sua guida, ha reso la sinistra extraparlamentare.
Con il suo progetto della Sinistra Arcobaleno ha praticamente buttato fuori dal #Parlamento quelli a est del #PD, per intenderci.
Una perdita di cui paghiamo molto volentieri il prezzo, sia chiaro, ma tant'è.
Ebbene, come fossero degli archeologi, hanno deciso di tirarlo fuori dal sarcofago della #politica che fu, perché rappresenti parte dell'#opposizione a questo #Governo. Se fossi in #Meloni, sarei la persona più felice del mondo.
Oltre a #Prodi che tira i capelli alle giornaliste sgradite e #Franceschini che fa la rivoluzione con i cognomi, adesso è tornato il Faustone che si inchina al Manifesto di #Ventotene, definendolo un testo sacro, alla base della Repubblica e della Costituzione.
Francamente non saprei proprio da dove cominciare a rispondergli: il #ManifestoDiVentotene, checché se ne voglia pensare, non c'entra assolutamente nulla con la nostra #Costituzione. Semplicemente nulla. Zero. Se un bambino leggesse i due testi lo comprenderebbe al volo.
La nuova vecchia star della #sinistrucola, però, ci aiuta a comprendere come stanno combinati questi qua, come si sono ridotti: a riciclare le mummie dell'antiberlusconismo, quelli che, peraltro, #Silvio aveva bellamente asfaltato perché erano inconsistenti anche vent'anni fa.
Non lo dico gongolando: l'opposizione ha un ruolo fondamentale in una democrazia, e ne servirebbe una seria anche in questo momento.
So che le telecamere possono inebriare, ma fai una cosa, vecchio mio: scendi dalla giostra e torna a sonnecchiare. Puoi fare solo (altri) danni.
26.03.202515:06
https://x.com/SavinoBalzano/status/1904912469731967014?t=4zOByFF6KlXTm9ddeBCJpA&s=19
In una sola puntata di Otto e Mezzo, Saviano è riuscito a dire (tra le tante cose):
- «Ci si sta avvicinando alla possibilità di arresto, ci si sta avvicinando alla possibilità di esecuzione fisica, all'omicidio politico»;
- «passiamo da quello ad affondare le navi che salvano vite in mare»;
- «non possiamo interrogarci sugli errori che abbiamo commesso: pensare che non dare regole ai social network, far passare da lì l'informazione, non devastasse la democrazia, che ha necessità di complessità e di tempo».
Ripeto: in una sola puntata. Bomber assoluto.
Ho chiamato il 118.
Non te la prendere Rob, si scherza ;)
#Saviano #RobertoSaviano
In una sola puntata di Otto e Mezzo, Saviano è riuscito a dire (tra le tante cose):
- «Ci si sta avvicinando alla possibilità di arresto, ci si sta avvicinando alla possibilità di esecuzione fisica, all'omicidio politico»;
- «passiamo da quello ad affondare le navi che salvano vite in mare»;
- «non possiamo interrogarci sugli errori che abbiamo commesso: pensare che non dare regole ai social network, far passare da lì l'informazione, non devastasse la democrazia, che ha necessità di complessità e di tempo».
Ripeto: in una sola puntata. Bomber assoluto.
Ho chiamato il 118.
Non te la prendere Rob, si scherza ;)
#Saviano #RobertoSaviano
03.04.202512:28
https://x.com/SavinoBalzano/status/1907769297167945943?t=MOXCnadnVBgFSUkK05SP8w&s=19
Un giornale che non legge praticamente nessuno e che campa grazie al finanziamento pubblico promuove un sondaggio per raccogliere idee su come cancellare un partito politico: il Movimento 5 Stelle.
Una testata, Il Foglio, che esiste solo grazie al nostro buon cuore, al grande cuore dei contribuenti italiani. Crediamo nel pluralismo e, dunque, nel fatto che venga riservata anche a Cerasa la possibilità di dirigere un giornale. Io, personalmente, lo vivo come una specie di gesto di carità.
L'iniziativa trae spunto dalle parole del leader "plebiscitario" Calenda, a capo di una forza politica prossima allo zero, per davvero alla cancellazione. Solo per volontà di chi vota, però, di chi decide davvero.
In comune, #Calenda e #ilFoglio hanno i numeri: risibili.
Il primo, di elettori; il secondo, di lettori.
Cala la maschera dei "liberali", degli "esportatori di pace", di quelli che tutelano "libertà e democrazia" contro la barbarie degli invasori.
Si continua a buttare fango sulla piazza del 5 aprile, promossa da Conte: una piazza da rispettare, quantomeno perché esprime un'idea chiara, precisa, netta. E lo fa senza l'aiuto di qualche amministrazione comunale compiacente.
Questa iniziativa editoriale suscita indignazione e preoccupazione per il suo significato politico, come le parole di chi si augura la cancellazione degli avversari politici.
Voi non sapete nemmeno cosa siano libertà e democrazia: siete portatori di idee e metodi lontani dai nostri principi costituzionali.
Un giornale che non legge praticamente nessuno e che campa grazie al finanziamento pubblico promuove un sondaggio per raccogliere idee su come cancellare un partito politico: il Movimento 5 Stelle.
Una testata, Il Foglio, che esiste solo grazie al nostro buon cuore, al grande cuore dei contribuenti italiani. Crediamo nel pluralismo e, dunque, nel fatto che venga riservata anche a Cerasa la possibilità di dirigere un giornale. Io, personalmente, lo vivo come una specie di gesto di carità.
L'iniziativa trae spunto dalle parole del leader "plebiscitario" Calenda, a capo di una forza politica prossima allo zero, per davvero alla cancellazione. Solo per volontà di chi vota, però, di chi decide davvero.
In comune, #Calenda e #ilFoglio hanno i numeri: risibili.
Il primo, di elettori; il secondo, di lettori.
Cala la maschera dei "liberali", degli "esportatori di pace", di quelli che tutelano "libertà e democrazia" contro la barbarie degli invasori.
Si continua a buttare fango sulla piazza del 5 aprile, promossa da Conte: una piazza da rispettare, quantomeno perché esprime un'idea chiara, precisa, netta. E lo fa senza l'aiuto di qualche amministrazione comunale compiacente.
Questa iniziativa editoriale suscita indignazione e preoccupazione per il suo significato politico, come le parole di chi si augura la cancellazione degli avversari politici.
Voi non sapete nemmeno cosa siano libertà e democrazia: siete portatori di idee e metodi lontani dai nostri principi costituzionali.
21.03.202516:51
https://x.com/SavinoBalzano/status/1903126829713506498?t=8WIJxpkGhcVbdW3S9709jw&s=19
Quando la toppa è peggio del buco.
Ieri sera i compagni @NFratoianni e @BettaPiccolotti lo hanno ampiamente dimostrato dal buon @corradoformigli.
Il commento non poteva essere diverso da quello che segue.
Sono in imbarazzo per voi.
#Fratoianni #Piccolotti #Tesla
#BattitoriLiberi #RadioCusanoCampus
Quando la toppa è peggio del buco.
Ieri sera i compagni @NFratoianni e @BettaPiccolotti lo hanno ampiamente dimostrato dal buon @corradoformigli.
Il commento non poteva essere diverso da quello che segue.
Sono in imbarazzo per voi.
#Fratoianni #Piccolotti #Tesla
#BattitoriLiberi #RadioCusanoCampus
04.04.202516:15
https://x.com/SavinoBalzano/status/1908190763772764443?t=ds4NmCwPRdbe7OeleFHxjA&s=19
Che #Netanyahu sia un genocida e un terrorista, alcuni lo dicono da tempo (giustamente). Che #Israele agisca come un vero e proprio stato canaglia, pure (altrettanto giustamente).
Strano che solo ora, seppur timidamente, qualcuno cominci a svegliarsi. Non vi pare? Non credo alle coincidenze.
Ieri sera ascoltavo il Tg Draghi. Di solito si impegnano molto a raccontare nei minimi dettagli il dolore delle vittime civili in #Ucraina. E, sia chiaro, fanno bene: l'orrore della #guerra va denunciato sempre.
Erano però decisamente più distratti, quantomeno poco zelanti, quando si trattava di raccontare i crimini di guerra commessi dallo Stato israeliano, dall’unica #democrazia del Medio Oriente, per intenderci.
Ecco, vi dicevo: ieri sera, mentre ascoltavo Draghi News, il Direttore ha lanciato un servizio piuttosto duro nei confronti di Benjamin. «Sogno o son desto?», ho pensato. Addirittura il numero delle vittime civili, delle donne, dei bambini…
Mi è bastato un attimo, una frazione di secondo, un istante per capire tutto.
Voi che dite?
Che #Netanyahu sia un genocida e un terrorista, alcuni lo dicono da tempo (giustamente). Che #Israele agisca come un vero e proprio stato canaglia, pure (altrettanto giustamente).
Strano che solo ora, seppur timidamente, qualcuno cominci a svegliarsi. Non vi pare? Non credo alle coincidenze.
Ieri sera ascoltavo il Tg Draghi. Di solito si impegnano molto a raccontare nei minimi dettagli il dolore delle vittime civili in #Ucraina. E, sia chiaro, fanno bene: l'orrore della #guerra va denunciato sempre.
Erano però decisamente più distratti, quantomeno poco zelanti, quando si trattava di raccontare i crimini di guerra commessi dallo Stato israeliano, dall’unica #democrazia del Medio Oriente, per intenderci.
Ecco, vi dicevo: ieri sera, mentre ascoltavo Draghi News, il Direttore ha lanciato un servizio piuttosto duro nei confronti di Benjamin. «Sogno o son desto?», ho pensato. Addirittura il numero delle vittime civili, delle donne, dei bambini…
Mi è bastato un attimo, una frazione di secondo, un istante per capire tutto.
Voi che dite?


22.03.202509:19
Mi spiace tanto aver rovinato il weekend alla Betta :(
24.03.202507:17
https://x.com/SavinoBalzano/status/1904069576523911657?t=yjPdiKnEAty4eYCw8Qv4mg&s=19
Penso che qui Giordano colga perfettamente il punto della questione.
Al di là del merito — sul quale c'è solo da stendere un velo pietoso — ciò che dovrebbe attirare la nostra attenzione è il metodo.
Siamo passati dall’emergenza all’emergenzialismo, dallo Stato di eccezione di Schmitt allo Stato di eccezione permanente di Agamben.
L’emergenzialismo come ideologia, come metodo di esercizio del potere, come strumento di sospensione definitiva della #democrazia.
È tutto profondamente paradossale: se un’emergenza è perenne, non è più un’emergenza; se una sospensione è definitiva, non è più una sospensione. È ovvio.
E proprio qui sta il punto: se sei in emergenza, devi “fare presto!”, e non hai il tempo di imbastire una discussione seria sul merito. La democrazia, con le sue procedure, diventa insostenibile. O almeno, così viene presentata all’opinione pubblica.
Muore così la democrazia, sacrificata sull’altare di interessi che sono per definizione antidemocratici: interessi particolari, spesso economici e finanziari (più finanziari che economici), che nulla hanno a che vedere con il benessere collettivo, con la solidarietà, con l’equità.
Nulla hanno a che vedere, in poche parole, con la nostra #Costituzione.
In emergenza, oltre a non avere il tempo per discutere, nasce anche l’insofferenza verso chiunque osi avanzare dubbi.
Bisogna essere “costruttivi”, dicono. Concreti. Non c’è spazio per il populismo, il qualunquismo, il complottismo, il negazionismo, il revisionismo, il benaltrismo e così via.
In sostanza, chi si oppone - o anche solo solleva dubbi - va insultato, ridicolizzato, umiliato.
Deve imparare a tacere, a lasciar fare, a non disturbare.
A questo siamo ridotti. A questo ci hanno ridotto coloro che frignano per #Ventotene, che scendono in piazza sventolando le bandiere stellate dell’oppressione: gli emergenzialisti, italiani ed europei.
Noi continueremo a rompergli i coglioni.
Penso che qui Giordano colga perfettamente il punto della questione.
Al di là del merito — sul quale c'è solo da stendere un velo pietoso — ciò che dovrebbe attirare la nostra attenzione è il metodo.
Siamo passati dall’emergenza all’emergenzialismo, dallo Stato di eccezione di Schmitt allo Stato di eccezione permanente di Agamben.
L’emergenzialismo come ideologia, come metodo di esercizio del potere, come strumento di sospensione definitiva della #democrazia.
È tutto profondamente paradossale: se un’emergenza è perenne, non è più un’emergenza; se una sospensione è definitiva, non è più una sospensione. È ovvio.
E proprio qui sta il punto: se sei in emergenza, devi “fare presto!”, e non hai il tempo di imbastire una discussione seria sul merito. La democrazia, con le sue procedure, diventa insostenibile. O almeno, così viene presentata all’opinione pubblica.
Muore così la democrazia, sacrificata sull’altare di interessi che sono per definizione antidemocratici: interessi particolari, spesso economici e finanziari (più finanziari che economici), che nulla hanno a che vedere con il benessere collettivo, con la solidarietà, con l’equità.
Nulla hanno a che vedere, in poche parole, con la nostra #Costituzione.
In emergenza, oltre a non avere il tempo per discutere, nasce anche l’insofferenza verso chiunque osi avanzare dubbi.
Bisogna essere “costruttivi”, dicono. Concreti. Non c’è spazio per il populismo, il qualunquismo, il complottismo, il negazionismo, il revisionismo, il benaltrismo e così via.
In sostanza, chi si oppone - o anche solo solleva dubbi - va insultato, ridicolizzato, umiliato.
Deve imparare a tacere, a lasciar fare, a non disturbare.
A questo siamo ridotti. A questo ci hanno ridotto coloro che frignano per #Ventotene, che scendono in piazza sventolando le bandiere stellate dell’oppressione: gli emergenzialisti, italiani ed europei.
Noi continueremo a rompergli i coglioni.
05.04.202507:29
https://x.com/SavinoBalzano/status/1908420590513336802?t=qcol10l3x0ENVpq5ZRixrg&s=19
AVANTI IL PROSSIMO!
La nostra rubrica oggi ospita #MariolinaSattanino: benvenuta Mariolina e grazie per aver deciso di partecipare al nostro format.
Allora, cosa ci hai portato? che ci fai ascoltare?
Ah una barzelletta, che brava. Ci piacciono tanto le barzellette: prego, prego!
«non mi sta bene chi considera il pacifismo una forma di "lasciateci in pace che così continuiamo a farci i fatti nostri e a non pagare le tasse"».
Oggi è sabato, non mi voglio arrabbiare, però penso sia utile un bel passaggio del tanto amato #ManifestoDiVentotene che probabilmente ci aiuterà a comprendere da dove la nostra ospite #Sattanino ha tratto ispirazione:
«occorre fin d’ora gettare le fondamenta di un movimento che sappia mobilitare tutte le forze per far sorgere il nuovo organismo, che sarà la creazione più grandiosa e più innovatrice sorta da secoli in Europa; per costituire un largo stato federale, il quale disponga di una forza armata europea al posto degli eserciti nazionali, spazzi decisamente le autarchie economiche, spina dorsale dei regimi totalitari, abbia gli organi e i mezzi sufficienti per fare eseguire nei singoli stati federali le sue deliberazioni, dirette a mantenere un ordine comune».
Forse a questo serve davvero l’esercito comune: a farci pagare le tasse, ad esempio.
Sullo sfondo della sua battuta c'è la solita (avevo promesso di non arrabbiarmi, mi fermo un attimo a respirare e mi modero) antipatia verso l'Italia e verso gli italiani.
I peggiori antitaliani ce li abbiamo qui, dentro casa nostra. L'idea cioè che tutti in #Europa si fanno il mazzo, mentre noi beviamo, andiamo a donne e suoniamo il mandolino.
Vorrei ricordare a Mariolina che il suo Paese è storicamente, da sempre, in avanzo primario: al netto degli interessi sul debito (che i rigorosi alla Monti e Draghi avrebbero dovuto abbattere), spendiamo meno di quanto raccogliamo. Non odi il suo Paese e i suoi concittadini: siamo molto più virtuosi di quanto si dica in giro per la sua amata #UE.
A proposito di difesa, si sarà lasciata convincere da Rutte, l'attuale Segretario Generale della #Nato, che nel 2020, da premier olandese, prometteva ai suoi operai che non avrebbe dato un centesimo all'#Italia. Trascurando peraltro il fatto che il nostro Paese è uno dei contributori netti al bilancio dell'Unione Europea: diamo più di quanto riceviamo.
Insomma Mariolì, rilassati e sorridici: non siamo poi così male.
AVANTI IL PROSSIMO!
La nostra rubrica oggi ospita #MariolinaSattanino: benvenuta Mariolina e grazie per aver deciso di partecipare al nostro format.
Allora, cosa ci hai portato? che ci fai ascoltare?
Ah una barzelletta, che brava. Ci piacciono tanto le barzellette: prego, prego!
«non mi sta bene chi considera il pacifismo una forma di "lasciateci in pace che così continuiamo a farci i fatti nostri e a non pagare le tasse"».
Oggi è sabato, non mi voglio arrabbiare, però penso sia utile un bel passaggio del tanto amato #ManifestoDiVentotene che probabilmente ci aiuterà a comprendere da dove la nostra ospite #Sattanino ha tratto ispirazione:
«occorre fin d’ora gettare le fondamenta di un movimento che sappia mobilitare tutte le forze per far sorgere il nuovo organismo, che sarà la creazione più grandiosa e più innovatrice sorta da secoli in Europa; per costituire un largo stato federale, il quale disponga di una forza armata europea al posto degli eserciti nazionali, spazzi decisamente le autarchie economiche, spina dorsale dei regimi totalitari, abbia gli organi e i mezzi sufficienti per fare eseguire nei singoli stati federali le sue deliberazioni, dirette a mantenere un ordine comune».
Forse a questo serve davvero l’esercito comune: a farci pagare le tasse, ad esempio.
Sullo sfondo della sua battuta c'è la solita (avevo promesso di non arrabbiarmi, mi fermo un attimo a respirare e mi modero) antipatia verso l'Italia e verso gli italiani.
I peggiori antitaliani ce li abbiamo qui, dentro casa nostra. L'idea cioè che tutti in #Europa si fanno il mazzo, mentre noi beviamo, andiamo a donne e suoniamo il mandolino.
Vorrei ricordare a Mariolina che il suo Paese è storicamente, da sempre, in avanzo primario: al netto degli interessi sul debito (che i rigorosi alla Monti e Draghi avrebbero dovuto abbattere), spendiamo meno di quanto raccogliamo. Non odi il suo Paese e i suoi concittadini: siamo molto più virtuosi di quanto si dica in giro per la sua amata #UE.
A proposito di difesa, si sarà lasciata convincere da Rutte, l'attuale Segretario Generale della #Nato, che nel 2020, da premier olandese, prometteva ai suoi operai che non avrebbe dato un centesimo all'#Italia. Trascurando peraltro il fatto che il nostro Paese è uno dei contributori netti al bilancio dell'Unione Europea: diamo più di quanto riceviamo.
Insomma Mariolì, rilassati e sorridici: non siamo poi così male.
08.04.202506:29
https://x.com/SavinoBalzano/status/1909492697062424807?t=DrbGQj-rNkGiv9RetXqvyA&s=19
MAMMA LI SOVRANISTIH!!!
Mi è piaciuta moltissimo la risposta di ieri sera di #Caracciolo.
Sono mesi che provo a ricordare come gli uomini più pericolosi nella parte di mondo che chiamiamo #Occidente siano quelli che generalmente si definiscono moderati.
#Biden, un pover’uomo in preda al delirio e controllato da altri, ci ha portato quasi alla terza guerra mondiale. #Macron, da mesi, freme per inviare truppe al fronte contro la #Russia: forse vuole la rivincita dopo la campagna napoleonica andata così così.
Nel #RegnoUnito non c’è differenza tra laburisti e conservatori: basti pensare alle strategie di #Starmer e a #Johnson, che soffocò i primi tentativi di dialogo tra #Mosca e #Kiev.
Pensate all’#Italia, dove i centristi, moderati per eccellenza, sono i più accaniti sostenitori della strategia delle armi: #Calenda, per esempio, di cui ogni mattina guardiamo i video per ridere, ma che fa sul serio. Ma anche #Tajani e #Schlein, che sono esattamente la stessa cosa.
Se poi guardiamo alla #Germania, allora c’è da sudare freddo: modificano la Costituzione, col Parlamento uscente, nonostante ci siano già state le elezioni, per poter investire mille miliardi in armamenti. Il cancelliere uscente è #Scholz, il prossimo sarà #Merz: due personcine a modo.
Quelli che vengono definiti #sovranisti sono tutti contrari al riarmo: #LePen, #Orban, #Salvini, #Abascal, #Weidel.
Lo stesso vale per quelli che definiscono #populisti: si pensi a #Conte.
Anche quelli che un tempo erano sovranisti, poi “normalizzati” per poter governare – tipo #Meloni – non supportano apertamente il riarmo europeo: al massimo si astengono. Sono quelli che si nascondono sotto il banco mentre la professoressa scorre il dito sul registro per decidere chi interrogare.
Non sono mica estremiste #VonDerLeyen e #Kallas: la prima è affiliata al #PPE, la seconda a #Renew.
Al secondo gruppo fa riferimento anche #Lahbib – quella della fashion-war, quella della borsetta della resilienza.
Ma ci ripetono che dobbiamo avere paura dei sovranisti.
MAMMA LI SOVRANISTIH!!!
Mi è piaciuta moltissimo la risposta di ieri sera di #Caracciolo.
Sono mesi che provo a ricordare come gli uomini più pericolosi nella parte di mondo che chiamiamo #Occidente siano quelli che generalmente si definiscono moderati.
#Biden, un pover’uomo in preda al delirio e controllato da altri, ci ha portato quasi alla terza guerra mondiale. #Macron, da mesi, freme per inviare truppe al fronte contro la #Russia: forse vuole la rivincita dopo la campagna napoleonica andata così così.
Nel #RegnoUnito non c’è differenza tra laburisti e conservatori: basti pensare alle strategie di #Starmer e a #Johnson, che soffocò i primi tentativi di dialogo tra #Mosca e #Kiev.
Pensate all’#Italia, dove i centristi, moderati per eccellenza, sono i più accaniti sostenitori della strategia delle armi: #Calenda, per esempio, di cui ogni mattina guardiamo i video per ridere, ma che fa sul serio. Ma anche #Tajani e #Schlein, che sono esattamente la stessa cosa.
Se poi guardiamo alla #Germania, allora c’è da sudare freddo: modificano la Costituzione, col Parlamento uscente, nonostante ci siano già state le elezioni, per poter investire mille miliardi in armamenti. Il cancelliere uscente è #Scholz, il prossimo sarà #Merz: due personcine a modo.
Quelli che vengono definiti #sovranisti sono tutti contrari al riarmo: #LePen, #Orban, #Salvini, #Abascal, #Weidel.
Lo stesso vale per quelli che definiscono #populisti: si pensi a #Conte.
Anche quelli che un tempo erano sovranisti, poi “normalizzati” per poter governare – tipo #Meloni – non supportano apertamente il riarmo europeo: al massimo si astengono. Sono quelli che si nascondono sotto il banco mentre la professoressa scorre il dito sul registro per decidere chi interrogare.
Non sono mica estremiste #VonDerLeyen e #Kallas: la prima è affiliata al #PPE, la seconda a #Renew.
Al secondo gruppo fa riferimento anche #Lahbib – quella della fashion-war, quella della borsetta della resilienza.
Ma ci ripetono che dobbiamo avere paura dei sovranisti.
02.04.202517:07
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/02/augias-suor-paola-dimartedi-catechesi-guerra/7938154/
Ma quale Cristo hanno conosciuto loro? È lo stesso che conosciamo noi? Quello che si è fatto crocifiggere, che ha permesso che venisse preferito Barabba? Quello che ha risposto “Rimetti la spada nel fodero” a chi voleva difenderlo con la forza? Mi ricordo qualcosa del tipo: “chi di spada ferisce, di spada perisce”.
Ma quale Cristo hanno conosciuto loro? È lo stesso che conosciamo noi? Quello che si è fatto crocifiggere, che ha permesso che venisse preferito Barabba? Quello che ha risposto “Rimetti la spada nel fodero” a chi voleva difenderlo con la forza? Mi ricordo qualcosa del tipo: “chi di spada ferisce, di spada perisce”.
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