ACAB È LA PRIMA SERIE DI DESTRA ITALIANA?
contiene SPOILER
ACAB di Netflix è molto reazionaria per essere una serie Netflix dopo anni di woke.
Il woke è presente solo per quanto riguarda la solita amplificata violenza coniugale e il pericolosissimo messaggio che in caso di dubbio sulla consensualità di un rapporto sessuale si dovrebbe, ma per il regista non lo si fa abbastanza, dare sempre ragione alla donna e procedere penalmente, viceversa sarà giusto massacrare di botte il presunto reo.
Ma finisce qui (per fortuna). Perché per il resto, e NON STO DANDO UN GIUDIZIO DI MERITO, è una serie altamente reazionaria.
Lo spettatore è, infatti, portato a empatizzare dall'inizio alla fine con la squadra "Roma", e questa empatia sarà il leit motiv delle puntate, squadra che manda in coma un no tav con una carica vendicativa per il ferimento di un celerino e che compie parecchie azioni non legali.
Empatia creata soprattutto, in maniera abbastanza piatta, tramite una vittimizzazione della vita personale dei personaggi.
Della serie, si cazzo non si fa ma se mi violentassero la figlia, mi mandassero in carrozzina un camerata, se fossi un reduce di guerra incel, divorziata da un violento, bhe forse lo farei anche io. O, se non proprio non lo farei li capisco.
Roba già vista nel vario giustizialismo americano del secolo scorso, ma in chiave un po' meno eroica e più intimista.
La tragedia del no tav ad esempio artatamente passa in secondo piano come voce secondaria, si sente alla radio, si intravede appena la madre che denuncia in piazza la polizia ma, soprattutto, darà luogo a disordini che portano lo spettatore a propendere più per la parte dello stato.
Anche la carica vendicativa del resto è in un qualche modo giustificata dal fatto che parte da una bomba carta che renderà invalido uno della squadra.
Ci sono poi degli spunti abbastanza interessanti nell'ottica di controtendenza woke in chiave reazionaria.
È un chiaro inneggiamento ad un CAMERATISMO MILITARESCO, si è scelto un NO TAV (sinistra ribelle ma progressista/ambientalista), spesso altoborghese (figli di papà vengono spesso definiti dai cops) come emblema del disordine, non c'è FEMMINISMO e non c'è IMMIGRAZIONISMO.
Per quanto riguarda il cameratismo abbastanza particolare la scena quando si giurano fedeltà urlando che sono POLIZIA DI STATO E NON DI GOVERNO. Sottile, ma emblematica. Sarà poi lo "sbirro infame" sinistrorso lì per moderare la squadra, come singolo, a diventare parte del gruppo. Non è il singolo che redime la squadra, ma è la squadra che cambia il singolo facendone accettare l'obbligato sistema di valori e propensione all'azione.
La scelta del No Tav poi: i no tav erano appoggiati addirittura dai 5S una volta e comunque in senso lato sono visti dal pubblico come vicini agli ambientalisti, forza osannata e idolatrata fino all'altro ieri.
Le donne, abituati a serie ginocentriche, qui insomma non è che ci fanno un figurone. Sarà per l' appunto l'unica donna della squadra proprio la più inadatta al ruolo scoprendosi che è lei che perdendo la testa uccide il no tav, anche se poi nella serie è vittima anche lei, e non, ad esempio, il solito sbirraccio che non si vergogna quando il procuratore gli ricorda post razzisti sui social. Crudissima, infine la scena che la moglie dell'invalidato dalla bomba vuol dapprima trombarsi il di lui collega, il protagonista Mazinga, che tuttavia in uno scatto di orgoglio non "glielo da" e che in un secondo momento divorzia dal marito invalido la sera di Natale. Crudismo basato cristallino.
L'assenza di immigrazionismo, anzi, compaiono poco, ma qui l'antiimmigrazionismo è spietato e non dà spazio a nessun fraintendimento o giustificazionismo, o vittimismo dell'immigrato. L'immigrato, infatti, appare una sola volta; due TRAFFICANTI due scafisti recidiviche arrestati si suicideranno ingoiando lamette e INVOCANDO ALLAH mentre muoiono dopo che uno aveva tentato di strangolare la poliziotta. Esagerato? Mha, forse, ricordo però che su Netflix si trovano decine di serie che idolatrano il "maranza" francese o belga.