E voi, giovani del mio paese
Ecco le parole che abbiamo pronunciato
I nostri fuochi nel campo nella notte,
E le nostre tende nei boschi
Robert Brasillach
I poemi di Fresnes
80 anni fa, il 6 febbraio 1945, Robert Brasillach, uno dei maggiori scrittori e poeti francesi del '900, veniva fucilato al Forte di Montrouge, nei pressi di Parigi. La sua colpa: Aver sognato e creduto nella Fortezza Europa, oltre le miserie dell'Occidente liberaldemocratico e capitalista e il materialismo marxista. De Gaulle rifiutò la grazia pur invocata da tantissimi accademici di Francia. Per questo crimine il Generale sarà biasimato per l'eternità. Oggi ricordiamo Robert come un nostro fratello, un nostro compagno di lotta, un nostro camerata. Sappiamo che impegnandosi nella Collaborazione aveva visto giusto. Oggi, dopo otto decenni, pensiamo a lui, ai suoi sogni, alle sue ragioni brillantemente esposte in un libro che è una pietra miliare nella formazione dei giovani militanti, la "Lettera ad un soldato della classe '40", un libro che tutti dovrebbero leggere e meditare nella sua scottante attualità. Oggi, dopo 80 anni, Brasillach arde nei nostri cuori più forte che mai. E' anche in suo nome che la nostra lotta continua e continuerà ogni giorno più forte.