Per quanto riguarda il libro che sta per uscire ho deciso di dargli un taglio leggero, sintetico che vada presto al sodo, nonostante la complessità di alcuni temi trattati, tra cui nozioni orientali, olistiche ed esoteriche, per dare con immediatezza a chi legge tutto ciò che è necessario per fare da subito quello che a me ha stravolto la vita e collocato con stabilità in una specie di stato di grazia che in questo momento mi sto godendo in un’oasi beata nelle montagne del Marocco. Non lo dico per vantarmi, lo dico perché puoi fare così e anche meglio, a seconda della tua fede nel tuo sentiero del cuore.
C’è un ripasso delle conoscenze precedenti e un’ampia immersione in quelle nuove, completate da tutta una serie di sapienze ulteriori ma necessarie per affrontare con successo la finestra temporale di opportunità che si è aperta.
Nella Quinta Via ho descritto la mia filosofia di sovranità integrale e come raggiungerla, e credo che sia un testo dai contenuti indiscutibili, il testo filosofico-esistenziale contemporaneo probabilmente più aderente ed efficace alla realtà che sperimentiamo nel samsara - perché? - perché finalmente pone l’individuo di fronte a dei fatti e a dei dati stabili che sono sempre stati taciuti, o eccessivamente criptati, o villanamente storpiati, e a comportarsi di conseguenza, e a comprendere che non esiste nulla di più prezioso della propria sovranità fondata e costruita sul proprio credo, facendo la strada del proprio cuore, illuminando la propria via con la propria stessa luce.
Credo di aver condotto chi ha udito, a comprendere la frase “L’Io è la via”, e a sbarazzarsi dalla menzogna che qualcuno abbia mai detto “Io sono la via” con il proposito di farsi seguire. Nessun vero maestro direbbe mai una cosa simile, figurarsi il più grande maestro che l’umanità ha avuto. I grandi maestri sono quelli che maledicono scuole, chiese, dottrine nate in loro nome, e che maledicono anche coloro che ne copiano i passi. Dubito che qualcuno faccia qualcosa del genere con me, non sono un maestro sono uno straniero che ha imparato diverse cose durante il suo errare e peregrinare, ma se qualcuno un giorno farà questo con me, lo maledico già da questo istante.
Nella Quinta Via ho anche scritto che ognuno è naturalmente libero di completare il suo percorso di sovranità integrale adoperando le conoscenze, le tecniche, il sapere che più gli conviene per raggiungere l’obiettivo: il non avere altro Dio all’infuori di sé. L’essere completamente responsabili di se stessi e della propria sorte materiale e spirituale. Essere e vivere in Modalità Dio, perché questa è la nostra vera natura, pur facendo tutti gli sbagli che inevitabilmente si fanno in una realtà così complicata come questa, all’interno di un corpo e con una psiche che sono soggetti a tutte le forze che qui sono in gioco, prima che si comprenda come liberarsene stabilmente.
In questo nuovo libro - di cui non ho ancora deciso il nome -, propongo una serie di tecniche e nozioni che a me personalmente hanno permesso di fare grandi cose, con relativa facilità. È un libro che si scrive da solo perché non ho nulla da starci a pensare sopra: è così e basta, così semplice come te lo spiego.
Si tratta pertanto di un’integrazione della Quinta Via in chiave pratica. Molte delle conoscenze proposte hanno migliorato la vita di milioni di persone in tutto il mondo, non solo a me, e non dovrebbero esserci dubbi che lo faranno anche con te. Si tratta di praticare, di approcciarsi con intenzione pura e con il leggero entusiasmo di un bambino che ha trovato dei nuovi giochi. E di essere costanti.
Sei libero di fare (quasi) tutto, in accordo con il tuo Dharma e nella presenza dell’osservatore silenzioso, il tuo sè superiore. Non vedo perché non dovresti provarci, e non capisco perché non dovresti riuscirci. Se ci sono riuscito io che non sono sceso da nessun paradiso ma che risalgo dall’inferno, possono riuscirci (quasi) tutti.