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09.02.202509:35
Il regalo di Netanyahu a Trump resterà nella storia come uno dei più straordinari esempi di cinismo e orrore: un cercapersone dorato incastonato nel legno, con la scritta "Premere con entrambe le mani". Il riferimento è alla strage compiuta dal Mossad israeliano a settembre 2024, con i dispositivi elettronici manomessi che esplosero provocando una ventina di morti e un migliaio di feriti, alcuni gravissimi con conseguenze permanenti, come la cecità, o l'amputazione delle mani. Il dono a quanto risulta è stato assai apprezzato dal presidente USA. Non sono soltanto pericolosi, quei due, sono disgustosi.
27.01.202514:05
La Comunità ebraica nazionale non ha perso l'occasione del 27 gennaio, "giorno della memoria" (di cui gli ebrei si sono impadroniti in forma esclusiva), per attaccare chi denuncia il genocidio in corso a Gaza (tutt'altro che concluso), con appendici in Gisgiordania, Libano, e persino in Siria. Genocidio che oggi vede protagonisti come carnefici gli eredi delle vittime di 80 anni fa, e come vittime gli incolpevoli palestinesi. Dopo aver aggredito anche Papa Francesco (e lo ha fatto incredibilmente anche la mia cara amica Edith Bruck, purtroppo), le autorità religiose ebraiche italiane, che si comportano come una vera e propria lobby politico-ideologica, pur rappresentando meno di 30mila persone, hanno polemizzato con l'ANPI, che ha peraltro assunto una posizione assai equilibrata, sulla vicenda in Palestina. Ma il pericolo è "l'antisemitismo", circa il quale il governo postfascista Meloni-La Russa-Crosetto-Tajani-Salvini ora annuncia nuove misure. Aspettiamo fiduciosi denunce e querele, o forse direttamente le manette?
Spiace fare propaganda a un giornale-spazzatura, ma non si può tacere o sottovalutare la prima di "Libero" di oggi 31.12.24: Mussolini "uomo dell'anno", a causa, in fondo, dell' "ossessione" della sinistra, che denuncia un fascismo immaginario. Le argomentazioni sono degne di chi scrive, da Mario Sechi a Daniele Capezzone, da Francesco Storace a Giordano Bruno Guerri (peraltro il solo a potersi fregiare di un titolo di "storico", sia pur periclitate). Sotto il segno della satira, si affaccia l'apologia. Mentre il "loro" governo fa a pezzi lo Stato democratico e la Costituzione repubblicana. Sono non solo disgustosi ma pericolosi.
L'irresponsabilità dei nostri "leader", a livello UE-USA-NATO (ormai un terzetto indissolubile), è impressionante. Il decrepito Biden ha dato il via libera a un gongolante Zelensky all'uso di missili a lungo raggio sul suolo russo, seguito a schiera dai fantocci franco-inglesi, ma la decisione è vista di buon occhio anche da altri, compresa la Meloni, che giustifica Biden. Da parte sua Putin annuncia che la Federazione Russa ha rivisto la propria dottrina nucleare. In pratica chi colpisce il suo territorio anche con armi convenzinali ma supportato da potenza nucleare, è passibile di atti ritorsivi anche con il ricorso alle "armi di distruzione di massa". Ebbene? i nostri leader inetti e pericolosi, con il solito codazzo di pseudogiornalisti cialtroni, irridono alle minacce russe. E la corsa del mondo verso l'abisso subisce un'accelerazione. Usiamo ogni spazio per gridare il nostro dissenso, e far capire che non rimarremo inerti. Meglio muoversi ora da vivi, che aspettare di rimanere immobili dopo, da morti.
26.02.202521:05
Un fatto di mostruosa gravità segnalato dall’Indipendente on Line: il candidato alle elezioni presidenziali in Romania risultato vincitore al primo turno con annullamento dei risultati con la motivazione di “interferenze russe”, è stato oggi arrestato con motivazioni assurde. Nel mondo distopico USA/NATO la democrazia è un grottesco orpello che nasconde una verità di sopraffazione, di inganno, di violenza. Occorre reagire. Oggi in Romania, domani in Italia… (fonte L’Indipendente on line)
Siamo nell'abominio: il nostro capo dello Stato sorridente stringe la mano, con calore, a uno dei carnefici di Gaza, quello che metteva la sua firma sulle bombe destinata a sterminare bambini, donne, uomini, vecchi, animali, di quel campo di concentramento a cielo aperto, ora divenuto cimitero. Che schifo. NOT IN MY NAME, MR. PRESIDENT!
05.02.202521:39
I due uomini più pericolosi oggi in circolazione sulla faccia della Terra. Concordano sulla "soluzione finale" della "questione palestinese": le differenze sono sui tempi, e poi sui rispettivi benefici che le loro cricche criminali vorranno ricavare dalla eliminazione dei palestinesi da Gaza e dall'annessione israeliana delle Cisgiordania Due nemici dell'umanità, semplicemente. Ma non hanno capito che la loro rispettiva arroganza condurrà ambedue a rompersi la testa contro il muro della storia.
26.01.202518:57
Ogni giorno ha la sua infamia. Accadeva anche prima di Trump e prima di Meloni, naturalmente, ma stiamo assistendo a una accelerazione del tempo storico, sotto il segno di qualcosa che vorrei chiamare "brutalismo", prendendo in prestito un termine in uso nel linguaggio della storia dell'arte e dell'architettura. Il brutalismo a cui alludo è Donald Trump che toglie il divieto di cedere a Israele bombe di 1000 chili (l'unica decisione accettabile di Biden), per massacrare meglio i palestinesi. Brutalismo è il "piano" sempre di Trump di spostare decine di migliaia di esseri umani da Gaza in Giordania o in Egitto o altrove, temporaneamente (non ci crede nessuno!) o definitivamente. Brutalismo è il governo e l'esercito israeliano che libera palestinesi in base allo scambio concordato con gli ostaggi, ma intanto ne arresta altri a decine. Brutalismo è il cinismo con cui a tregua decisa tanto a Gaza, quanto in Libano, l'IDF continua a bombardare civili palestinesi e libanesi. Brutalismo è il blocco dei profughi da Gaza, fermati senza una ragione, mentre carichi delle loro povere cose cercavano di rientrare nelle loro case, o in quel che ne rimane. Brutalismo è il modo con cui il governo italiano (un'accolita di incompetenti, al servizio sempre delle cause più oscene e antinazionali) di rimpatriare in Libia, con "volo di Stato" un generale libico perseguito dalla Corte Penale Internazionale per accertati crimini di guerra e crimini contro l'umanità, liberandolo dalla prigione in cui era finito nel nostro Paese. Brutalismo è il ministro degli Esteri Tajani che dichiara che le decisioni della Corte (a cui l'Italia aderisce e deve conformarsi, obbligatoriamente) non sono oro colato. Ignoranza, arroganza, concezione della politica come mero comando, come coercizione e come prepotenza. "Abbiamo vinto le elezioni" (in Italia o negli Usa poco importa), ora comandiamo noi. E quando invece vincono gli avversari le elezioni vengono superate, con intrighi di palazzo (vedi la Francia), oppure annullate (vedi la Romania) o infine vengono rovesciate da colpi di Stato (gli esempi sono troppo numerosi). Ecco la democrazia liberale. Ecco l'Occidente nel suo fulgore.
Questa immagine (autore Muhannad al Muqayed) mostra l'ultimo istante del dottor Hussam Abu Safiyeh, direttore dell'ospedale Adwan, l'ultimo cancellato dalla furia sterminatrice dei sionisti israeliani. La fotografia, un capolavoro, mostra il dottore Safiyeh, che si aggira sulle macerie del suo ospedale e va incontro ai suoi carnefici.
L'immagine del dottore Hussam, davanti ai carri armati nemici, l'immagine di un uomo che si inerpica su una collina di macerie, come (me lo si lasci dire) Gesù sul Golgota, rimarrà per sempre a inchiodare Israele alle sue responsabilità, ma anche tutti noi se tireremo diritto, pronti a continuare a vivere le nostre vite, come se nulla fosse accaduto.
16.11.202418:15
Era già accaduto, nelle campagne di Latina, a giugno, quando un lavoratore agricolo ebbe un braccio tranciato da un macchinario, e fu scaricato dal suo "padrone", lui e il suo braccio, davanti casa, e morì per la mancanza di cure. Stavolta è un operaio caduto in un cantiere, a Grado (Gorizia), da un’altezza di circa 3 metri, riportando traumi seri. E' stato scaricato davanti a un distributore (nella foto, tratta da "Il Piccolo"), e il datore di lavoro si è dileguato. Vedremo come andrà a finire. Del resto il primo era un indiano, questo è un egiziano. Sono "stranieri", senza diritti, ingaggiati in nero, senza protezioni, sotto la spada di Damocle dell'espulsione, e ora magari del viaggio in Albania...
19.02.202522:54
Tutti lo capivano, tutti lo vedevano, tutti ne erano persuasi, ma tutti fingevano, tutti mentivano, tutti recitavano una parte: poi arriva quel buzzurro pazzoide di Donald Trump, e grida che il re è nudo. Ed ecco la verità°: "Zelensky è un dittatore, un incapace e un comico mediocre". Noi che lo dicevamo da anni molto prima del 24 febbraio 2022, siamo stati bollati come putiniani, e via insultando: ma in sintesi non è decisamente meglio esser putiniano che zelenskiano?!
Dopo l'accordo, gli israeliani hanno proseguito nel genocidio del popolo palestinese. C'è ancora qualcuno che ripete, pappagallescamente: "Israele ha il diritto difendersi!"?.
A proposito di Cecilia Sala, de Il Foglio (ed è detto quasi tutto!), è sacrosanto chiederne la liberazione, fermo restando che non sappiamo né le imputazioni, né la possibile ritorsione iraniana per l'arresto in Italia di un ingegnere svizzero-iraniano. Ma trovo aberranti le parole del direttore del suo giornale (di cui la Sala è beniamina), Claudio Cerasa: l'Iran sfida "tutto quello che l'Occidente considera trasversalmente intoccabile: la nostra libertà". Io credevo che il bene più "trasversalmente intoccabile" (!?), fosse la vita umana. No, Cerasa si adonta per la libertà di cui è stata privata la "sua" giornalista.Assange rinchiuso in gattabuia per anni era sbeffeggiato dal "Foglio" e simili. Cerasa, e i suoi, non hanno speso una virgola per denunciare il massacro a Gaza di 201 operatori dell'informazione, gli ultimi i 5 di ieri. Orrore nell'orrore. Urliamo pure "Free Cecilia", come abbiamo urlato "Free Assange", ma le barricate dobbiamo farle per tutti gli uccisi dalla macchina sterminatrice israeliana.
16.11.202418:09
20.02.202518:30
In diretta ora!
15.02.202523:14
La risposta di Maria Zakharova a Sergio Mattarella, in merito alle aberranti dichiarazioni del nostro (ahimè) Presidente della Repubblica, e successivamente al Corriere della Sera che aveva attaccato a testa bassa, con un grottesco articolo che tentava di ridicolizzare la portavoce del Ministero degli Esteri russo, è un esempio di intelligenza, cultura e ironia. Qualità che vengono vieppiù esaltate al confronto con il fiume di propaganda dei nostri giornalisti e politici (due parole immeritate) che si sono scagliati contro questa donna che, ai loro occhi, oltra alla colpa di essere russa, ha quella di essere infinitamente più professionale, più seria, più acuta e anche, perché no?; più arguta; in sintesi, migliore di tutti loro. я тебя люблю, Maria Zakharova!
Luisa Morgantini, già vicepresidente del Parlamento UE, presidente di AssoPace Palestina, notissima attivista in difesa dei diritti palestinesi, è stata arrestata dalle truppe occupanti israeliane. nei pressi di Hebron.
Con lei è stata arrestato un giornalista italiano del Sole 24 Ore, che lei, esperta conoscitrice del territorio, accompagnava per raccogliere materiale per un reportage sulle colonie (illegali, tutte) israeliane. L'accusa per loro e per le guide palestinesi è di avere violato una zona militare. Consiglio a tutti, al proposito, la visione del docufilm in programmazione in queste settimana, "No Other Land", che mostra come pezzi di terra palestinese vengano ogni giorno rubati, con la motivazione che proprio quel posto deve essere dichiarato "zona militare". Ci aspettiamo ora una mobilitazione (politica e mediatica) non inferiore a quella che, giorni fa, ha trasformato una sconosciuta giornalista di regime, in una icona della libertà. Il mondo "democratico e progressista" griderà "FREE LUISA!"?
La notte del 31 dicembre ha regalato ai palestinesi una trentina di morti per i bombardamenti israeliani; la notte seguente i morti sono stati circa il doppio, alcuni nelle zone che l'IDF aveva dichiarato essere "safety zone", cioè protette. E i bimbi uccisi dal freddo nelle ultime 72 ore sono 7. Non aggiungo commenti.
20.11.202418:14
Ultime notizie (20/11/2014, ore 19,00): il rappresentante degli USA in Consiglio di Sicurezza ha appena posto il veto alla risoluzione proposta e approvata da ben 14 nazioni per una tregua immediata e incondizionata a Gaza, il rilascio di tutti ostaggi, e "un ingresso sicuro e senza ostacoli di assistenza umanitaria su larga scala", denunciando qualsiasi tentativo di far morire di fame i palestinesi. Tutti hanno votato a favore, ma appunto la risoluzione è stata bloccata dagli Stati Uniti. Biden sta finendo in gloria il suo mandato presidenziale. Che schifo. Dovranno pagare tutto, con gli interessi, i sionisti e i loro complici e sostenitori. Tutto.
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