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Questa Europa, nella sua empia cecità, sempre sul punto di tagliarsi la gola da sola, giace oggi nelle grandi tenaglie: da un lato la Russia, dall’altro l’America. Russia e America, viste in chiave metafisica, sono la stessa cosa. […] Giacciamo in queste tenaglie. […] Se la grande decisione sul destino dell’Europa non deve imboccare la via dell’annientamento ― è proprio allora che essa può avvenire soltanto mediante lo sviluppo di forze spirituali storicamente nuove. […] Ciò significa nientemeno che ripetere e recuperare (wieder-holen) l’inizio della nostra esistenza storico-spirituale (Anfang unseres geschichtlich-geistigen Daseins), per trasformarlo in un nuovo inizio. Questo è possibile. […] Ma un inizio non si ripete tornando ad esso come a qualcosa che è già stato, qualcosa ormai familiare e da imitare; bensì quando l’inizio viene riaperto in modo più originario, con tutta la straniante oscurità e l’incertezza che ogni autentico inizio comporta.

- Martin Heidegger, introduzione alla metafisica
02.04.202516:25
“E persino quando le grosse potenze industriali fanno affidamento sui governi militari per imporre la propria logica, giustificano il periodo come transitorio, indispensabile per educare il popolo a governare sé stesso. Ma che il popolo, in queste forme politiche, sia al potere è un falso scandaloso. Non soltanto perché né il liberalismo, né il marxismo, né il militarismo, né la socialdemocrazia consentono il controllo dei potenti da parte della base, ma perché in esse il popolo non esiste.

Perché si possa definire popolo, un insieme di uomini deve avere delle caratteristiche comunitarie che lo qualifichino. Popolo è un insieme di persone unito da comuni intenti, comuni necessità, comuni tradizioni, volontà comune, comune destino.

Il popolo è l’insieme organico degli uomini liberi, è l’espressione storica vivente di una nazione, di una civiltà. Ogni sua manifestazione, specchio di una precisa visione della vita, è cultura.

I sistemi che chiamano se stessi democratici sono i veri nemici del popolo. In essi esiste sempre un ristretto gruppo di mercanti ed un più largo gruppo di burocrati che esercitano il potere a proprio esclusivo vantaggio. Al di fuori di essi, la popolazione viene massificata per un duplice scopo. Da una parte produrre e consumare senza creare problemi secondo la logica mercantilista. Dall’altra disperdersi, sentirsi isolata, incapace di trovare coscienza, unità, forza, e di esprimere la propria alternativa.

L’illusione della sovranità viene data con il mettere l’individuo nell’apparente condizione di comproprietario di tutti gli averi (nei sistemi di teoria marxista) od offrendogli la possibilità di scegliere il volto e la banda dei propri padroni (nei sistemi occidentali). Volti e bande che sono naturalmente pochi e ben graditi.”
~scritti di terza posizione
Il tuo amor filiale, virtuosissimo Imperatore, ti aveva fatto desiderare di succedere il più tardi possibile a tuo padre; ma gli dèi immortali ebbero fretta di porre nelle tue mani virtuose il timone dello Stato, già affidato alle tue cure. Innalzo pertanto preghiere perché a te e, per tuo mezzo, all'umanità intera sia assicurata la maggior prosperità, degna cioè dell'epoca tua. Quale privato cittadino e quale magistrato, auguro a te, eccellente Imperatore, salute e gioia.

- Plinio il Giovane, panegirico a Traiano
E in quel gran seggio su cui tieni fisso il tuo sguardo per la corona che vi è deposta sopra, prima che tu ascenda al Paradiso siederà l'anima dell'alto Arrigo VII, che sarà imperatore sulla Terra e verrà a raddrizzare l'Italia prima che essa sia pronta ad accoglierlo.
- Dante Alighieri, divina commedia paradiso XXX vv.135
Dobbiamo organizzare gli intellettuali e usarli per far puzzare la civiltà occidentale! Solo allora, dopo che ne avranno corrotto tutti i valori e reso la vita impossibile, potremo imporre la dittatura del proletariato

- Willi Münzenberg


🖼️ Rudolf Schlichter, “L’artista con due donne impiccate” (1924)
Rappresenta l’ossessione di Weimar per “l’omicidio per lussuria” e l’alto tasso di suicidi nella Germania degli anni ’20
Oggi mia madre inveisce di nuovo contro le mie casse di libri che ingombrano il piccolo ripostiglio vicino alla mia stanza. «Perché ti porti appresso tutta questa roba, se non ti serve nemmeno?». Ho grugnito una risposta vaga. Lascio che s'incrimini la mia incuria, la mia indifferenza, perché non posso dame la vera ragione. Penso continuamente alla mia biblioteca «profana». Trecentocinquanta libri scelti. Uno studente povero di ventun'anni può andarne piuttosto fiero. Sono preda di appetiti feroci di lettura, di riletture soprattutto. Ma dove mi trascinerebbero? Sono stato invitato da Régis a dare la caccia a ogni causa di dissipazione. Vorrei passare due ore col mio caro Nietzsche.
- Lucien Rebatet, i due stendardi
Abbiamo visto la caricatura del sansepolcrismo in "M - il figlio del secolo". Come c'era da aspettarselo il biennio rosso non è stato minimamente trattato dal punto di vista dei fasci di combattimento, senza introdurre nemmeno un contesto sociale ed economico (in cui le famiglie comuni non avevano a disposizione neppure il pane). In questa serie c'è solo una volontà, peggiore di quella della demonizzazione: la ridicolarizzazione. Per la verità inizierò a scrivere un breve saggio sul biennio rosso (di solito abusato dagli intellettuali da salotto, solo per mettere in risalto delle "atrocità" fasciste) che appena sarà pronto, lo lanceremo come rivolta culturale alla propaganda antifa (bello copiare da una crcazione Fascista: Ivce)
Veramente reale è, grecamente, solo l'eterno; l'ebreo, invece, non ha neppure l'idea dell'eternità: il termine biblico “'olam”, che viene spesso tradotto con “aión”, “eternità” atemporale, significa in realtà “tempo lontanissimo”. Il Dio biblico, al quale il termine è riferito (Is 40, 28), non è eterno nel senso che è atemporale, ma nel senso che è libero di fronte al divenire e al perire, che esercita la sua signoria su ogni tempo. Proprio perché manca qualunque riferimento all'eternità come realtà ulteriore e perfetta, il tempo ebraico è l'ambito totale della realtà.

- Sergio Quinzio, Le radici ebraiche del moderno
Un viaggiatore, che aveva visto molti paesi e popoli e più continenti, e a cui fu chiesto quale qualità degli uomini avesse ritrovato ovunque, disse: essi hanno una inclinazione alla pigrizia. Egli ha ragione: Il grande pensatore, quando disprezza gli uomini, disprezza la loro pigrizia: poiché per causa sua essi appaiono come merce di fabbrica, come indifferenti, indegni di relazioni e di ammaestramenti.

- Friedrich Nietzsche, Schopenhauer come educatore
In questi giorni dopo la scoperta su cosa ci sia sotto le piramidi, tutti si sono improvvisamente "appassionati" di Egittologia e diventati seguaci di Corrado Malanga, vi consiglio di guardare a casa vostra, vi accorgerete dell'importanza mistica degli Etruschi e della loro influenza sui valori Romani. Vi renderete conto che alcune tradizioni religiose come "l'angelo" sia nata dall'Etruria, che il mondo politico Europeo è strettamente legato ai giochi, tradizioni e simboli concepiti sul nostro suolo. Se siete coerenti interessatevi anche alla vostra eredità mistica.
31.12.202417:40
L'ARTE: ARMA E NEMICI

Nel mondo moderno, sono pochi coloro che hanno sollevato la spada contro il Kali Yuga, che semina un caos dilagante, ma vi sono stati anche coloro che, oltre alla spada, hanno alzato l'arma della penna. La penna, infatti, è un simbolo di rappresentanza, anche per il guerriero. Le arti belliche sono state tramandate dai lettori di Sun Tzu, mentre le innovazioni militari sono state introdotte con un occhio attento ai progetti proposti da Leonardo Da Vinci, come il carro armato e il paracadute. La penna, tuttavia, non ha tempo definito e ha resistito alle avversità di quella filosofia che sostiene che tutto funzioni secondo la mano invisibile del mercato. Eppure, questa mano invisibile è da decenni che tenta di essere amputata, affinché esseri come noi possano vivere in armonia con il prossimo. Nonostante i numerosi sforzi, tuttavia, il risultato è stato ben diverso, e oggi ci troviamo a vivere negli Stati definiti "occidentali".

Dall'Occidente all'Oriente, la poesia dell'azione è stata trasportata con dignità. In Italia, per esempio, Marinetti, il filosofo del futurismo, con la sua poesia si oppose ad ogni conformismo sociale del suo tempo, permettendo al Paese di vedere nascere opere pubbliche e strutture che incarnavano i nuovi principi e la benedizione di un avvenire promettente. In Oriente, invece, è stato Yukio Mishima, meno noto in Occidente rispetto a Marinetti, ma figura di grande rilievo come poeta e scrittore, le cui opinioni sono ancora oggi considerate "eretiche". La sua vita si concluse tragicamente con il rituale del seppuku, un evento che lo ha reso un simbolo popolare nei circoli di dissenso.

Gli Stati Uniti, sin dalla loro nascita, si sono presentati come negatori della bellezza, portando il "boom economico" nei Paesi occidentalizzati come strumento di controllo, destinato a mantenere le popolazioni in uno stato di docilità. Dal 1945, il Giappone non è più conosciuto per l'arte orientale o la tradizione dei samurai, ma per gli anime e i manga. Ovunque la "piovra americana" metta piede, ciò che è definito glorioso e importante viene spazzato via o, nel peggiore dei casi, inglobato nella cultura del paese della "diversità" (gli Stati Uniti). Gli americani, infatti, si sono appropriati dell'estetica della Roma repubblicana, importando nelle loro aule parlamentari i fasci littori e disponendo i seggi come nel senato romano.

In questi scenari, abbiamo assistito al declino culturale dei nostri Paesi, cui sono state rimosse le radici di appartenenza, spesso giustificando tale rimozione con la "crisi demografica", che spinge gli Stati occidentali ad aprire le porte a ogni forma di immigrazione, contribuendo così a distruggere la philia. Senza questo principio di comunità, secondo Aristotele, una società non può essere stabile, poiché mancherebbe la fiducia e la cooperazione necessarie per governarsi collettivamente.

Nonostante la grandezza (fisica, e non trascendentale) degli americani, nessuno è a conoscenza di un sistema architettonico o poetico di rilievo realizzato in America (a eccezione di Ezra Pound, più conosciuto in Europa che negli Stati Uniti). Questo perché gli americani sono stati abituati a depredare la produttività altrui, dimenticando le proprie peculiarità, un processo che li ha condotti alla stessa sorte di Cartagine.
Il socialismo tedesco riesce perfino, in alcuni momenti, oltre che a dominare l'intera scena politica, su tutti i fronti, anche a riunire sotto di sé le diverse anime: la socialdemocrazia, il socialismo marxista, il socialismo prussiano, il volkisch, il nazionalsocialismo ed altre, le quali vedono schierati tra le loro fila decine di notevoli pensatori politici. Queste forme di socialismo però divengono "tedesche" quando, anche sulla scorta dell'interventismo bellico che le mobilita, rinunciano all'internazionalismo cosmopolita e alla fase inglese del pensiero marxista. Le parole di Moeller Van Der Bruck valgono ad esemplificare questa posizione comune, che è quella che qui ci interessa:

"Ogni popolo ha il proprio socialismo [...] la gioventù tedesca di oggi riconosce nel liberale il suo nemico per eccellenza [...] Le idee provenienti dalla più antica tradizione alleate alla più recente comprensione dell'obiettivo da raggiungere: ecco il socialismo tedesco."
31.03.202519:26
Per merito dell'imperatore Traiano Roma seppe raggiungere la sua massima grandezza territoriale, con questa espansione fisica si assistette anche all'espansione interiore di Roma con il suo valore di imperialità. Le lodi che riceveva Traiano non erano solo rivolte a lui, erano rivolte anche a Roma come entità esistenziale, perché i cittadini e specialmente gli intellettuali sapevano che il dominio di Roma non era dato dall'imperatore ma dalla trascendenza di un ente politico, in sintesi ciò che conta in un impero è sapere ridefinire la politica come dono fatto dagli dei.
28.03.202517:48
Lo stato italiano ha finanziato la traduzione del Talmud babilonese dall'ebraico all'italiano, finanziando "l'impresa" con 5 milioni di euro e mettendo a lavoro 90 linguisti. L'unica Talmud bene accetta dai nostri antenati era quella confiscata direttamente da Gerusalemme.
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