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Un progetto di Lorenzo Chiesa e Niccolò Verdolini
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08.04.202507:41
❌🇪🇺 NON VI CREDE PIÙ NESSUNO
Se l’Ucraina ha il diritto di scegliere di non essere neutrale, appellandosi ai principi democratici e ai valori dell’Occidente, allora spiegateci perché quegli stessi valori vengono sepolti sotto il silenzio complice della strage di Gaza.
In nome di questi principi vogliono trascinare in guerra tutti i Paesi europei. Manderanno in guerra i nostri figli!
Dal 18 marzo, ogni giorno più di 100 bambini vengono uccisi.
La gente ha capito. Non si beve più la vostra propaganda a senso unico.
Questi dirigenti hanno perso ogni credibilità.
Fiammetta Cucurnia
Devono andare #tuttiacasa
Se l’Ucraina ha il diritto di scegliere di non essere neutrale, appellandosi ai principi democratici e ai valori dell’Occidente, allora spiegateci perché quegli stessi valori vengono sepolti sotto il silenzio complice della strage di Gaza.
In nome di questi principi vogliono trascinare in guerra tutti i Paesi europei. Manderanno in guerra i nostri figli!
Dal 18 marzo, ogni giorno più di 100 bambini vengono uccisi.
La gente ha capito. Non si beve più la vostra propaganda a senso unico.
Questi dirigenti hanno perso ogni credibilità.
Fiammetta Cucurnia
Devono andare #tuttiacasa
🔴 Preordina ZERO
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07.04.202520:22
🇮🇶 BAGHDAD
Nella Terra dei due fiumi
Di Velimir Tomovic
Guarda il Reportage
https://youtu.be/fLKkSOHUOTs?feature=shared
Nella Terra dei due fiumi
Di Velimir Tomovic
Guarda il Reportage
https://youtu.be/fLKkSOHUOTs?feature=shared
07.04.202518:39
🇺🇸🇮🇷 OBIETTIVO IRAN
Sette guerre in cinque anni
Altro che lotta al terrorismo!
Jeffrey Sachs ci invita ad ascoltare bene le parole di Wesley Clark, ex comandante NATO. E ha ragione. Perché questa è una confessione clamorosa, ma ignorata da tutti.
«Sono passato al Pentagono e un generale mi disse: “Abbiamo deciso di attaccare l’Iraq”. Era il 20 settembre 2001. Gli chiesi: “Perché?”. Mi rispose: “Non lo so. Non c’è nulla di nuovo. Nessun legame tra Saddam e al-Qaeda. Ma abbiamo un buon esercito e possiamo rovesciare governi”.»
Altro che risposta agli attentati.
Questa era una strategia pianificata.
Un’agenda di guerra, con dentro nomi, nazioni e interessi.
L’11 settembre? Solo il via libera.
I media? In ginocchio davanti al potere.
E oggi ancora ci vendono le stesse bugie.
Sette guerre in cinque anni
Altro che lotta al terrorismo!
Jeffrey Sachs ci invita ad ascoltare bene le parole di Wesley Clark, ex comandante NATO. E ha ragione. Perché questa è una confessione clamorosa, ma ignorata da tutti.
«Sono passato al Pentagono e un generale mi disse: “Abbiamo deciso di attaccare l’Iraq”. Era il 20 settembre 2001. Gli chiesi: “Perché?”. Mi rispose: “Non lo so. Non c’è nulla di nuovo. Nessun legame tra Saddam e al-Qaeda. Ma abbiamo un buon esercito e possiamo rovesciare governi”.»
Altro che risposta agli attentati.
Questa era una strategia pianificata.
Un’agenda di guerra, con dentro nomi, nazioni e interessi.
L’11 settembre? Solo il via libera.
I media? In ginocchio davanti al potere.
E oggi ancora ci vendono le stesse bugie.
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07.04.202510:54
TRUMP E LA GLOBALIZZAZIONE: IL RITORNO DELLA GUERRA DEI DAZI
Secondo la nostra giornalista Fiammetta Cucurnia, Donald Trump – con la reintroduzione dei dazi – starebbe tentando di invertire la rotta della globalizzazione selvaggia, quella che ha distrutto l’apparato industriale americano svendendolo alla Cina.
L’obiettivo? Riportare la produzione in patria e porre fine alla dipendenza dagli interessi esteri, soprattutto asiatici. Una mossa che, secondo molti, potrebbe segnare l’inizio di un nuovo conflitto economico globale.
Guarda il video completo:
https://youtu.be/gql4FE91s8E?si=UcsNmr7h-LVjWWz1
Secondo la nostra giornalista Fiammetta Cucurnia, Donald Trump – con la reintroduzione dei dazi – starebbe tentando di invertire la rotta della globalizzazione selvaggia, quella che ha distrutto l’apparato industriale americano svendendolo alla Cina.
L’obiettivo? Riportare la produzione in patria e porre fine alla dipendenza dagli interessi esteri, soprattutto asiatici. Una mossa che, secondo molti, potrebbe segnare l’inizio di un nuovo conflitto economico globale.
Guarda il video completo:
https://youtu.be/gql4FE91s8E?si=UcsNmr7h-LVjWWz1
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Переслав з:
ing. Ugo Rossi

07.04.202507:49
BRUTALE CENSURA DI STATO DEI DOCUFILM DI RUSSIA TODAY IERI A UDINE
Ieri a Udine, durante la manifestazione pace e libertà, è stata compiuta l’ennesima vergogna di stato, che questa volta ha colpito duramente la libertà di pensiero ed espressione sancita dall’art. 21 della costituzione.
Più ci penso e più mi sembra tutto così surreale. Siamo stati circondati da 80 agenti tra celerini, polizia, carabiniere e digos pronti ad intervenire, su ordine del vicario del Prefetto, quindi il Governo, con la forza bruta per sequestrare l’impianto audio e video.
Sinceramente non mi aspettavo che arrivassero a tanto.
Tutto per due video documentari. Ecco la banalità del male, che si sta rendendo sempre più ridicolo ma spietato nelle azioni.
Questa repressione di stato è ancora più grave perché fatta verso persone oneste e pacifiche, che democraticamente vogliono esercitare i propri diritti.
Nonostante tale vergogna, alla fine non sono riusciti a censurare la verità, che gli fa tanto paura, perché i contenuti di questi documentari, sono emersi con i bellissimi interventi fatti in piazza.
Sicuramente tale episodio ci è servito a comprendere maggiormente la gravità e il pericolo di questa deriva autoritaria che sta peggiorando sempre di più negli ultimi anni, quindi sarà ancora più importante non arrenderci e andare avanti con coraggio per cambiare le cose.
Per quanto riguarda le proiezioni dei docufilm sicuramente saranno riproposte in sale private, ma allo stesso tempo valuteremo un ricorso contro le gravissime prescrizioni del Questore di Udine che di fatto violano l’art. 21 creando un precedente gravissimo, certo consapevoli che controllano anche gran parte del sistema giudiziario e non sarà facile avere giustizia.
Concludo ringraziandovi di cuore per la bella e sentita partecipazione.
Ripudio la #guerra, l’#UE e la #censura
Forza e coraggio, uniti possiamo cambiare le cose!
Ugo Rossi - Consigliere Comunale di Trieste e Portavoce Insieme Liberi
👇🏼UNISCITI al canale telegram per rimanere informato e aggirare la censura di regime: https://t.me/ugorossiecoing/2212
Ieri a Udine, durante la manifestazione pace e libertà, è stata compiuta l’ennesima vergogna di stato, che questa volta ha colpito duramente la libertà di pensiero ed espressione sancita dall’art. 21 della costituzione.
Più ci penso e più mi sembra tutto così surreale. Siamo stati circondati da 80 agenti tra celerini, polizia, carabiniere e digos pronti ad intervenire, su ordine del vicario del Prefetto, quindi il Governo, con la forza bruta per sequestrare l’impianto audio e video.
Sinceramente non mi aspettavo che arrivassero a tanto.
Tutto per due video documentari. Ecco la banalità del male, che si sta rendendo sempre più ridicolo ma spietato nelle azioni.
Questa repressione di stato è ancora più grave perché fatta verso persone oneste e pacifiche, che democraticamente vogliono esercitare i propri diritti.
Nonostante tale vergogna, alla fine non sono riusciti a censurare la verità, che gli fa tanto paura, perché i contenuti di questi documentari, sono emersi con i bellissimi interventi fatti in piazza.
Sicuramente tale episodio ci è servito a comprendere maggiormente la gravità e il pericolo di questa deriva autoritaria che sta peggiorando sempre di più negli ultimi anni, quindi sarà ancora più importante non arrenderci e andare avanti con coraggio per cambiare le cose.
Per quanto riguarda le proiezioni dei docufilm sicuramente saranno riproposte in sale private, ma allo stesso tempo valuteremo un ricorso contro le gravissime prescrizioni del Questore di Udine che di fatto violano l’art. 21 creando un precedente gravissimo, certo consapevoli che controllano anche gran parte del sistema giudiziario e non sarà facile avere giustizia.
Concludo ringraziandovi di cuore per la bella e sentita partecipazione.
Ripudio la #guerra, l’#UE e la #censura
Forza e coraggio, uniti possiamo cambiare le cose!
Ugo Rossi - Consigliere Comunale di Trieste e Portavoce Insieme Liberi
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Переслав з:
International Reporters_it

07.04.202504:58
🇩🇪 Un'altra centrale elettrica a carbone in Germania è stata fatta esplodere. Era stata chiusa nel 2021 nell'ambito della transizione energetica, anche se poteva ancora funzionare.
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Переслав з:
InfoDefenseITALIA

06.04.202518:30
🇩🇪 I RAPPRESENTANTI UFFICIALI DI RUSSIA E BIELORUSSIA NON SARANNO INVITATI A BERLINO E BRANDEBURGO PER GLI EVENTI COMMEMORATIVI DEDICATI ALL'80° ANNIVERSARIO DELLA FINE DELLA GUERRA, - Berliner Zeitung
🚫Secondo il quotidiano, il capo del Ministero degli Esteri del Paese, Baerbock, non vorrebbe vedere Russia e Bielorussia ai prossimi eventi commemorativi. Il promemoria del Ministero degli Esteri, ottenuto dal giornale, contiene una raccomandazione ai distretti e ai comuni di non inviare inviti ai diplomatici russi e bielorussi e, se necessario, persino di espellere gli ospiti indesiderati.
Fonte
❤️ Seguite Info Defense
Telegram | Web | RETE Info Defense |
🚫Secondo il quotidiano, il capo del Ministero degli Esteri del Paese, Baerbock, non vorrebbe vedere Russia e Bielorussia ai prossimi eventi commemorativi. Il promemoria del Ministero degli Esteri, ottenuto dal giornale, contiene una raccomandazione ai distretti e ai comuni di non inviare inviti ai diplomatici russi e bielorussi e, se necessario, persino di espellere gli ospiti indesiderati.
⚡️In un documento interno inviato ai consigli distrettuali e alle regioni si legge: "In Germania è vietata la partecipazione di enti ufficiali a eventi su invito di Russia/Bielorussia e l'invito di rappresentanti russi e bielorussi a eventi commemorativi organizzati dal governo federale, dagli Stati federali e dalle autorità locali".
⚡️E “se rappresentanti della Russia o della Bielorussia si presentano agli eventi in Germania senza preavviso”, allora le organizzazioni possono esercitare il loro diritto di non farli entrare “a loro discrezione e con senso delle proporzioni”.
Fonte
❤️ Seguite Info Defense
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06.04.202513:59
▶️ Si parte!
Inizia la Première del Reportage sull'Iraq
https://youtu.be/fLKkSOHUOTs?feature=shared
Inizia la Première del Reportage sull'Iraq
https://youtu.be/fLKkSOHUOTs?feature=shared
06.04.202510:51
Serata straordinaria ieri a Feltre per l’evento di “100 Giorni da Leoni” presso l’Istituto Canossiano!
Una sala gremita ha accolto un parterre di relatori di altissimo livello. Un sentito ringraziamento va a Riccardo Rocchesso, vero motore di questa iniziativa, per l’organizzazione impeccabile e la passione con cui continua a portare avanti questo progetto.
Tra i protagonisti della serata il nostro Lorenzo Chiesa, che ha saputo conquistare il pubblico portando sul palco, con grande energia e autenticità, le opere di Giulietto, accompagnate da aneddoti divertenti e dalla sua personale esperienza con la meditazione trascendentale.
Accanto a lui sono intervenuti anche Alberto Ferrarini, Franco Del Moro, Paolo Borgognone e Alessandro Leonardi, ognuno con il proprio contributo ricco di spunti e riflessioni.
Grazie di cuore a tutte le persone che erano presenti.
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Una sala gremita ha accolto un parterre di relatori di altissimo livello. Un sentito ringraziamento va a Riccardo Rocchesso, vero motore di questa iniziativa, per l’organizzazione impeccabile e la passione con cui continua a portare avanti questo progetto.
Tra i protagonisti della serata il nostro Lorenzo Chiesa, che ha saputo conquistare il pubblico portando sul palco, con grande energia e autenticità, le opere di Giulietto, accompagnate da aneddoti divertenti e dalla sua personale esperienza con la meditazione trascendentale.
Accanto a lui sono intervenuti anche Alberto Ferrarini, Franco Del Moro, Paolo Borgognone e Alessandro Leonardi, ognuno con il proprio contributo ricco di spunti e riflessioni.
Grazie di cuore a tutte le persone che erano presenti.
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06.04.202509:56
CENSURA DI STATO A UDINE:
Agenti in tenuta antisommossa per impedire la visione del Docufilm 'Maidan la strada verso la guerra'
Ieri sera, nel cuore di Udine, è andato in scena un nuovo atto di censura istituzionale. A pochi minuti dalla proiezione del docufilm "Maidan", il prefetto ha notificato il divieto di mandare in onda il documentario, minacciando persino il sequestro immediato dell’impianto audio e video.
E questo dopo che il sindaco aveva già ordinato la chiusura delle tribune pubbliche del parco, impedendo alla cittadinanza di sedersi in uno spazio realizzato — ricordiamolo — con fondi pubblici.
Risultato? Il film non è stato proiettato. Ma il messaggio è arrivato forte e chiaro: non si deve sapere come davvero è cominciata la guerra in Ucraina.
A difendere il diritto all’informazione libera, sul posto, c’era l’organizzatore Ugo Rossi, che ha resistito fino all’ultimo contro la censura. In collegamento anche Fiammetta Cucurnia.
È stato trasmesso anche un omaggio a Giulietto Chiesa, figura storica del giornalismo libero, la cui memoria continua a dare fastidio ai padroni del pensiero unico.
Questo mentre a Roma, la deputata Debora Serracchiani (PD) ha presentato un’interrogazione parlamentare che suona come un vero e proprio editto censorio:
"Il governo applichi anche in Italia il divieto assoluto di trasmissione dei contenuti di Russia Today, in qualsiasi forma e contesto, comprese le proiezioni pubbliche come quella di Udine."
Insomma, chi parla di pace, chi mette in discussione la narrativa NATO, oggi viene silenziato. Con la complicità della politica e sotto lo sguardo distratto della stampa mainstream.
Ma nonostante tutto, un gesto ha bucato il muro della censura.
Un minuto di silenzio. Un minuto che nessun decreto potrà mai vietare.
Dedicato ai giornalisti russi uccisi nei giorni scorsi dalle forze armate ucraine:
Anna Prokofieva, Alexander Fedorchak, Andrei Panov, Alexander Sirkeli.
E al mai dimenticato Andrea Rocchelli, italiano, caduto nel Donbass mentre raccontava ciò che non si doveva raccontare.
Ci hanno impedito di vedere i documentari di RT, ma non possono censurare il silenzio. E non potranno fermare chi continua a cercare la verità.
Agenti in tenuta antisommossa per impedire la visione del Docufilm 'Maidan la strada verso la guerra'
Ieri sera, nel cuore di Udine, è andato in scena un nuovo atto di censura istituzionale. A pochi minuti dalla proiezione del docufilm "Maidan", il prefetto ha notificato il divieto di mandare in onda il documentario, minacciando persino il sequestro immediato dell’impianto audio e video.
E questo dopo che il sindaco aveva già ordinato la chiusura delle tribune pubbliche del parco, impedendo alla cittadinanza di sedersi in uno spazio realizzato — ricordiamolo — con fondi pubblici.
Risultato? Il film non è stato proiettato. Ma il messaggio è arrivato forte e chiaro: non si deve sapere come davvero è cominciata la guerra in Ucraina.
A difendere il diritto all’informazione libera, sul posto, c’era l’organizzatore Ugo Rossi, che ha resistito fino all’ultimo contro la censura. In collegamento anche Fiammetta Cucurnia.
È stato trasmesso anche un omaggio a Giulietto Chiesa, figura storica del giornalismo libero, la cui memoria continua a dare fastidio ai padroni del pensiero unico.
Questo mentre a Roma, la deputata Debora Serracchiani (PD) ha presentato un’interrogazione parlamentare che suona come un vero e proprio editto censorio:
"Il governo applichi anche in Italia il divieto assoluto di trasmissione dei contenuti di Russia Today, in qualsiasi forma e contesto, comprese le proiezioni pubbliche come quella di Udine."
Insomma, chi parla di pace, chi mette in discussione la narrativa NATO, oggi viene silenziato. Con la complicità della politica e sotto lo sguardo distratto della stampa mainstream.
Ma nonostante tutto, un gesto ha bucato il muro della censura.
Un minuto di silenzio. Un minuto che nessun decreto potrà mai vietare.
Dedicato ai giornalisti russi uccisi nei giorni scorsi dalle forze armate ucraine:
Anna Prokofieva, Alexander Fedorchak, Andrei Panov, Alexander Sirkeli.
E al mai dimenticato Andrea Rocchelli, italiano, caduto nel Donbass mentre raccontava ciò che non si doveva raccontare.
Ci hanno impedito di vedere i documentari di RT, ma non possono censurare il silenzio. E non potranno fermare chi continua a cercare la verità.


06.04.202508:42
BAGHDAD – Nella terra dei due fiumi
A cura di Velimir Tomovic
Oggi alle 16:00 esce il primo di una serie di sette reportage esclusivi girati in Iraq dal reporter indipendente Velimir Tomovic, realizzati per il nostro canale.
Un viaggio dentro la realtà irachena.
Storie, volti, verità dalla terra dove tutto è cominciato... e dove nulla è mai davvero finito.
Guarda il primo episodio:
https://youtu.be/fLKkSOHUOTs?feature=shared
A cura di Velimir Tomovic
Oggi alle 16:00 esce il primo di una serie di sette reportage esclusivi girati in Iraq dal reporter indipendente Velimir Tomovic, realizzati per il nostro canale.
Un viaggio dentro la realtà irachena.
Storie, volti, verità dalla terra dove tutto è cominciato... e dove nulla è mai davvero finito.
Guarda il primo episodio:
https://youtu.be/fLKkSOHUOTs?feature=shared
05.04.202523:20
Poco fa a Udine, prima della proiezione del docufilm "Maidan", il prefetto ha notificato il divieto di proiezione, minacciando il sequestro immediato dell’impianto audio e video.
E questo dopo che il sindaco aveva già chiuso le tribune pubbliche del parco, impedendo alla cittadinanza di sedersi in uno spazio costruito con soldi pubblici.
Risultato: il film non è stato proiettato.
Il vero motivo? Non si deve sapere la verità su come si è arrivati alla guerra.
Daremo voce all’organizzatore Ugo Rossi, che ha resistito fino all’ultimo per difendere il diritto a un’informazione libera. Era presente in collegamento Fiammetta Cucurnia e sarebbe stato proiettato anche un omaggio a Giulietto Chiesa.
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E questo dopo che il sindaco aveva già chiuso le tribune pubbliche del parco, impedendo alla cittadinanza di sedersi in uno spazio costruito con soldi pubblici.
Risultato: il film non è stato proiettato.
Il vero motivo? Non si deve sapere la verità su come si è arrivati alla guerra.
Daremo voce all’organizzatore Ugo Rossi, che ha resistito fino all’ultimo per difendere il diritto a un’informazione libera. Era presente in collegamento Fiammetta Cucurnia e sarebbe stato proiettato anche un omaggio a Giulietto Chiesa.
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05.04.202516:55
NO AL RIARMO
Alessandro Barbero poco fa, alla manifestazione contro il riarmo, ha offerto un intervento che meriterebbe di essere trasmesso a reti unificate.
"L’epoca che stiamo vivendo somiglia ogni giorno di più agli anni che precedettero lo scoppio della Prima Guerra Mondiale: tensioni crescenti, retorica bellicista, corsa agli armamenti, e un’opinione pubblica tenuta all’oscuro dei reali giochi di potere."
Guarda il Video su YouTube
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Alessandro Barbero poco fa, alla manifestazione contro il riarmo, ha offerto un intervento che meriterebbe di essere trasmesso a reti unificate.
"L’epoca che stiamo vivendo somiglia ogni giorno di più agli anni che precedettero lo scoppio della Prima Guerra Mondiale: tensioni crescenti, retorica bellicista, corsa agli armamenti, e un’opinione pubblica tenuta all’oscuro dei reali giochi di potere."
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05.04.202514:03
🔴 Si parte
Inizia la Première de
Il Punto di Fiammetta
https://youtu.be/gql4FE91s8E?si=UcsNmr7h-LVjWWz1
Inizia la Première de
Il Punto di Fiammetta
https://youtu.be/gql4FE91s8E?si=UcsNmr7h-LVjWWz1
05.04.202512:22
🔴DAZI: FACCIAMO CHIAREZZA
Il Punto di Fiammetta oggi alle 16
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Рекорди
07.04.202523:59
25.9KПідписників09.03.202522:44
300Індекс цитування22.09.202423:59
18.6KОхоплення 1 допису30.09.202423:59
18.6KОхоп рекл. допису23.01.202522:52
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