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Wake up!
Aufstehen, bevor es zu spät wird! | Sveglia prima che sia troppo tardi!
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19.04.202523:59
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Dentro la Notizia®

10.04.202521:07
Eurodeputato avverte il parlamento UE: “Tutti i conti correnti europei saranno saccheggiati per la guerra in Ucraina. Noi tedeschi sappiamo molto bene quanto sia affidabile lei, signora von der Leyen, nel maneggiare il denaro dei contribuenti. In qualità di Ministro della Difesa a Berlino, lei assegnava appalti pubblici in nero. L'Ufficio federale dei conti ha parlato, cito, di "violazioni sistematiche della legge sugli appalti pubblici. A questa donna non deve mai essere consentito l’accesso ai risparmi dei cittadini”! UNISCITI gratuitamente al canale: https://t.me/dentrolanotizia
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18.04.202521:46
MELONI -TRUMP. IL C**O É STATO BACIATO!
https://youtube.com/watch?v=-9wPmZHHHZM&si=fmyoHvodbEwVYiu0
https://youtube.com/watch?v=-9wPmZHHHZM&si=fmyoHvodbEwVYiu0


18.04.202515:24
07.04.202506:30
Un elemento cruciale emerso nel processo riguarda gli errori di traduzione nelle schede tecniche dei vaccini, che hanno portato a un uso “off label” – cioè al di fuori delle indicazioni approvate. E’ stato cioè rilevato che alcune traduzioni delle linee guida internazionali non erano accurate, generando confusione tra medici e genitori: “Ho scoperto che tutti i vaccini esavalenti secondo le indicazioni della Commissione Europea, possono essere utilizzati off label per bambini dai 6 mesi ai 24 mesi. In Italia invece vengono utilizzati anche per bambini fuori da quell’età, come nel caso in cui siano in età prescolare ma non in linea con quelle vaccinazioni“, dichiara l’avv. Holzeisen.
Nel caso specifico, il TAR ha evidenziato come tali errori abbiano contribuito a minare la fiducia dei genitori nei confronti delle istituzioni sanitarie. La sentenza sottolinea che le autorità devono garantire la corretta trasposizione delle informazioni scientifiche per evitare usi impropri o illegittimi dei farmaci.
L’ordinanza del TAR di Bolzano rappresenta un precedente importante nel dibattito sull’obbligo vaccinale in Italia. Le questioni sollevate – dalla trasparenza alla gestione degli errori “off label” – potrebbero influenzare non solo le politiche sanitarie nazionali, ma anche il rapporto tra cittadini e istituzioni. https://www.radioradio.it/2025/04/errore-traduzione-vaccini-pediatrici/
Nel caso specifico, il TAR ha evidenziato come tali errori abbiano contribuito a minare la fiducia dei genitori nei confronti delle istituzioni sanitarie. La sentenza sottolinea che le autorità devono garantire la corretta trasposizione delle informazioni scientifiche per evitare usi impropri o illegittimi dei farmaci.
L’ordinanza del TAR di Bolzano rappresenta un precedente importante nel dibattito sull’obbligo vaccinale in Italia. Le questioni sollevate – dalla trasparenza alla gestione degli errori “off label” – potrebbero influenzare non solo le politiche sanitarie nazionali, ma anche il rapporto tra cittadini e istituzioni. https://www.radioradio.it/2025/04/errore-traduzione-vaccini-pediatrici/
11.04.202521:54
10.04.202522:37
“Re-arm illusion” ovvero la catabasi della politica europea
C’è qualcosa di profondamente stonato nel frastuono delle cancellerie europee che, con rinnovato fervore, inneggiano al riarmo come ad un ritorno alla ragione. Si citano cifre vertiginose – 800 miliardi di euro, forse anche di più – come se la spesa militare, di per sé, fosse garante di ordine e sicurezza. E invece pare proprio che l’Europa, incapace di sanare le proprie fratture interne, abbia scelto di arruolarsi sotto la bandiera dell’industria bellica, nella speranza vana di potersi difendere armando se stessa fino ai denti.
Che la maggioranza dei cittadini ita(g)liani – secondo i sondaggi – sia contraria a tale impiego di risorse non turba gli apparati decisionali. In un tragico paradosso, la democrazia viene invocata, ma non esercitata. Il popolo, nominalmente sovrano, assiste impotente alla militarizzazione.
Non è soltanto questione di cifre – comunque di per sé scandalose, se paragonate allo stato della sanità e della scuola, ad esempio. È questione di visione. Dopo due guerre mondiali, immaginare che la pace possa essere garantita da nuovi arsenali è segno di regressione morale. Si vis pacem, para bellum – mi si obietterà, ma la storia, e ancor più la Scrittura, ci suggeriscono il contrario: il profeta Isaia parla di spade trasformate in vomeri e di lance in falci (Is 2,4): l’utopia della pace nasce dalla rinuncia all’odio, non dalla sua razionalizzazione tecnica.
La propaganda mainstream martellante ed invasiva, già vista durante la p(l)an-demia, tenta di presentare il conflitto come inevitabile, ma ciò che viene imposto come “realismo geopolitico” è solo la resa del pensiero critico. Si accetta la logica del nemico, si alimenta il clima di paura (il pensiero va al 2020-2021, giocoforza).
Siamo ad un bivio: scivolare lungo la china del riarmo, o riscoprire il coraggio del disarmo – intellettuale, politico, umano.
La pace non è mai una scelta facile, ma è quasi sempre la scelta giusta.
Monaco di Baviera, 10 aprile a.D. 2025
Francesco Golinelli
C’è qualcosa di profondamente stonato nel frastuono delle cancellerie europee che, con rinnovato fervore, inneggiano al riarmo come ad un ritorno alla ragione. Si citano cifre vertiginose – 800 miliardi di euro, forse anche di più – come se la spesa militare, di per sé, fosse garante di ordine e sicurezza. E invece pare proprio che l’Europa, incapace di sanare le proprie fratture interne, abbia scelto di arruolarsi sotto la bandiera dell’industria bellica, nella speranza vana di potersi difendere armando se stessa fino ai denti.
Che la maggioranza dei cittadini ita(g)liani – secondo i sondaggi – sia contraria a tale impiego di risorse non turba gli apparati decisionali. In un tragico paradosso, la democrazia viene invocata, ma non esercitata. Il popolo, nominalmente sovrano, assiste impotente alla militarizzazione.
Non è soltanto questione di cifre – comunque di per sé scandalose, se paragonate allo stato della sanità e della scuola, ad esempio. È questione di visione. Dopo due guerre mondiali, immaginare che la pace possa essere garantita da nuovi arsenali è segno di regressione morale. Si vis pacem, para bellum – mi si obietterà, ma la storia, e ancor più la Scrittura, ci suggeriscono il contrario: il profeta Isaia parla di spade trasformate in vomeri e di lance in falci (Is 2,4): l’utopia della pace nasce dalla rinuncia all’odio, non dalla sua razionalizzazione tecnica.
La propaganda mainstream martellante ed invasiva, già vista durante la p(l)an-demia, tenta di presentare il conflitto come inevitabile, ma ciò che viene imposto come “realismo geopolitico” è solo la resa del pensiero critico. Si accetta la logica del nemico, si alimenta il clima di paura (il pensiero va al 2020-2021, giocoforza).
Siamo ad un bivio: scivolare lungo la china del riarmo, o riscoprire il coraggio del disarmo – intellettuale, politico, umano.
La pace non è mai una scelta facile, ma è quasi sempre la scelta giusta.
Monaco di Baviera, 10 aprile a.D. 2025
Francesco Golinelli
19.04.202511:51
La soppressione del cristianesimo nel suo luogo di nascita, di Philip Giraldi - The Unz Review
https://www.unz.com/pgiraldi/the-suppression-of-christianity-in-its-birthplace/
https://www.unz.com/pgiraldi/the-suppression-of-christianity-in-its-birthplace/
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PRESSKIT



19.04.202511:50
Corte Costituzionale: obbligo di attestare il dissenso informato vaccinale. La sentenza integrale: “Si tratta di una “spinta gentile” che mira ad influenzare le decisioni pur salvaguardando la libertà di scelta”, scrivono i giudici
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La Corte Costituzionale legittima per la prima volta in Italia ha legittimato “l’obbligo di attestare il dissenso informato vaccinale” nella sentenza del 12 marzo 2025. https://presskit.it/2025/04/19/corte-costituzionale-obbligo-di-attestare-il-dissenso-informato-vaccinale-la-sentenza-integrale-si-tratta-di-una-spinta-gentile-che-mira-ad-influenzare-le-decisioni-pur-salvagua/
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La Corte Costituzionale legittima per la prima volta in Italia ha legittimato “l’obbligo di attestare il dissenso informato vaccinale” nella sentenza del 12 marzo 2025. https://presskit.it/2025/04/19/corte-costituzionale-obbligo-di-attestare-il-dissenso-informato-vaccinale-la-sentenza-integrale-si-tratta-di-una-spinta-gentile-che-mira-ad-influenzare-le-decisioni-pur-salvagua/
19.04.202511:50
Il commento è di noi di Arbitrium, che abbiamo da sempre sostenuto questa battaglia
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Ac LORIEN



16.04.202519:55
"Quella notte si accese di colpo e le fiamme invasero il cielo
e spezzarono porte e finestre, il cemento si fece nero
e la morte bruciò in un sol colpo e lasciò due fantasmi abbracciati
ma che in due non facevan trent’anni, dei fascisti giustiziati."
("Le ceneri di Primavalle" Francesco Mancinelli)
https://youtu.be/S7klrYNtvAk?si=4PHkknOt2MNKHB3y
e spezzarono porte e finestre, il cemento si fece nero
e la morte bruciò in un sol colpo e lasciò due fantasmi abbracciati
ma che in due non facevan trent’anni, dei fascisti giustiziati."
("Le ceneri di Primavalle" Francesco Mancinelli)
https://youtu.be/S7klrYNtvAk?si=4PHkknOt2MNKHB3y
15.04.202523:06
Carissimi, nella settimana santa non scriverò i consueti articoli a commento dei fatti politici e di attualità storica, ma mi cimento in un articolo quaresimale che potrei intitolare “La voce di Gioele“
Ebbene, in tempi di smarrimento, quando ogni sicurezza vacilla, la voce di Gioele risuona con austera intensità. Non un lamento sterile, ma un grido che invita: “Convertimini ad me in toto corde” (Gioele 2,12). Il cuore, non la veste, dev’essere lacerato. Non basta la parvenza del dolore, occorre la sostanza del pentimento.
L’invasione delle locuste, descritta con tratti apocalittici da Gioele, non è fine a sé stessa. È certo la figura di un giudizio, ma anche e soprattutto un richiamo all’essenziale. Il Dio di Israele, miserator et misericors, patiens et multae misericordiae, non gode del castigo: lo permette, è vero, ma solo al fine di risvegliare e richiamare a Sé.
In questo senso, Gioele non è profeta di sventura, ma annunciatore di speranza. Dopo la desolazione, egli preannuncia l’effusione dello Spirito su “ogni carne”, preludio di una nuova alleanza. Il tempo della grazia non è rinviato: hic et nunc, ora e subito, oggi stesso, si apre la porta della conversione.
In un mondo incline alla distrazione (dove ciò che importa è la soddisfazione di bisogni immediati) ed all’estetica del pentimento, non al pentimento vero, la parola di Gioele resta scomoda, ma necessaria, una parola certamente ispirata, che insegna a non temere il silenzio del cuore trafitto, perché solo lì può germogliare la misericordia: cor contritum et humiliatum, Deus non despicies.
Monaco di Baviera, 16 aprile a.D. 2025
Francesco Golinelli
Ebbene, in tempi di smarrimento, quando ogni sicurezza vacilla, la voce di Gioele risuona con austera intensità. Non un lamento sterile, ma un grido che invita: “Convertimini ad me in toto corde” (Gioele 2,12). Il cuore, non la veste, dev’essere lacerato. Non basta la parvenza del dolore, occorre la sostanza del pentimento.
L’invasione delle locuste, descritta con tratti apocalittici da Gioele, non è fine a sé stessa. È certo la figura di un giudizio, ma anche e soprattutto un richiamo all’essenziale. Il Dio di Israele, miserator et misericors, patiens et multae misericordiae, non gode del castigo: lo permette, è vero, ma solo al fine di risvegliare e richiamare a Sé.
In questo senso, Gioele non è profeta di sventura, ma annunciatore di speranza. Dopo la desolazione, egli preannuncia l’effusione dello Spirito su “ogni carne”, preludio di una nuova alleanza. Il tempo della grazia non è rinviato: hic et nunc, ora e subito, oggi stesso, si apre la porta della conversione.
In un mondo incline alla distrazione (dove ciò che importa è la soddisfazione di bisogni immediati) ed all’estetica del pentimento, non al pentimento vero, la parola di Gioele resta scomoda, ma necessaria, una parola certamente ispirata, che insegna a non temere il silenzio del cuore trafitto, perché solo lì può germogliare la misericordia: cor contritum et humiliatum, Deus non despicies.
Monaco di Baviera, 16 aprile a.D. 2025
Francesco Golinelli
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O.S.A. Italia (canale)

10.04.202521:03
Da X dell'onorevole Francesca Donato.
Finalmente vengono a galla le prove della vergognosa messa in scena orchestrata dai servizi segreti ucraini a #Bucha per affossare il negoziato russo-ucraino di Istambul del 2022 ed etichettare la Russia come “Stato terrorista”. Video e testimoni oculari che confermano quanto i dubbi su quella vicenda fossero fondati. Il governo ucraino di #Zelensky è il vero colpevole di quel massacro.
Finalmente vengono a galla le prove della vergognosa messa in scena orchestrata dai servizi segreti ucraini a #Bucha per affossare il negoziato russo-ucraino di Istambul del 2022 ed etichettare la Russia come “Stato terrorista”. Video e testimoni oculari che confermano quanto i dubbi su quella vicenda fossero fondati. Il governo ucraino di #Zelensky è il vero colpevole di quel massacro.
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