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La civetta bianca

lacivettabianca@protonmail.com

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Sep 20, 2024

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24.02.202511:54

IL VESCOVO BIANCO È GIÀ IN CELLA FRIGORIFERA, MENTRE DIVERSE FONTI VATICANE "PREVEDONO" NON ARRIVERÀ ALLA SANTA PASQUA
Le condizioni critiche del Pontefice si sono significativamente aggravate nelle ultime 24 ore, come viene narrato in una nota dell'Associated Press

L'88enne è stato ospedalizzato per una settimana a causa di un'infezione polmonare complessa e il Vaticano ha confermato che ha anche ricevuto trasfusioni di sangue dopo che i test hanno indicato una condizione associata all'anemia.

Una dichiarazione del Vaticano ha dato un aggiornamento sulla sua salute, affermando: "Il Santo Padre continua ad essere vigile e oggi ha trascorso la giornata in poltrona anche se con più dolore rispetto a ieri. Al momento la prognosi è riservata".

Inizialmente i medici avevano diagnosticato una polmonite e un'infezione respiratoria complessa, facendolo restare in ospedale per almeno un'altra settimana. Sebbene abbia dormito bene durante la notte, gli esperti medici rimangono preoccupati per il potenziale insorgere di setticemia.
"Non è fuori pericolo", ha dichiarato il suo medico, dott. Luigi Carbone. "Quindi come tutti i pazienti fragili dico che sono sempre sulla bilancia d'oro: in altre parole, basta molto poco per sbilanciarli".

Nel 2022 Francesco ha confermato di aver scritto una lettera di dimissioni nel caso in cui problemi di salute gli impedissero di svolgere i suoi doveri come pontefice. L'AP ha notato che il diritto canonico non prevede cosa fare nel caso in cui un papa diventi incapace.

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24.02.202511:31

SUL TRATTAMENTO DEL CORPO DEL PAPA DEFUNTO
PAPA FRANCESCO RISCRIVE IL CERIMONIALE FUNEBRE: STOP ALL'OSTENTAZIONE, IL PONTEFICE SARÀ 'COME OGNI CRISTIANO'
Modifiche significative e recenti (aprile 2024) sono state introdotte dal Vescovo Bianco al rito funebre dei Papi, attraverso la seconda edizione dell'Ordo Exsequiarum Romani Pontificis.

Le principali modifiche includono:

Cambiamenti nella modalità di esposizione

✅ Il corpo viene ora esposto direttamente nella bara aperta, non più su un catafalco
✅ Si usa un'unica bara di legno con interno in zinco, eliminando il sistema tradizionale delle tre bare (cipresso, piombo e rovere)

Modifiche procedurali

📑 La constatazione della morte avviene nella cappella privata anziché nella camera ardente
📑 È stata eliminata la prima traslazione nel Palazzo Apostolico
📑 C'è un'unica traslazione in San Pietro

Motivazioni del cambiamento

📕 Semplificare e modernizzare il rito
📕 Enfatizzare il ruolo del Papa come "pastore e discepolo di Cristo" piuttosto che come "potente di questo mondo"
📕 Basarsi sull'esperienza delle esequie di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI

È importante notare che queste modifiche non eliminano l'esposizione del corpo ai fedeli, ma ne cambiano le modalità, rendendole più sobrie e in linea con una visione più pastorale del ruolo papale. Il corpo continua ad essere mostrato ai fedeli, ma all'interno della bara aperta anziché su un catafalco elevato.

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22.02.202508:48

10/12/2023 SUL TAGLIO DEGLI ALBERI
TAGLIARE PER CRESCERE: IL GENOCIDIO VERDE FIRMATO PALAZZO CHIGI
Giorgia Meloni squarcia l'ultimo velo di protezione del nostro patrimonio arboreo e legalizza l'ecocidio, trasformando l'Italia in una segheria a cielo aperto. Con un colpo di penna chirurgico, nascosto tra le pieghe del "Decreto Asset", ha eliminato l'obbligo di autorizzazione paesaggistica per il taglio di alberi in aree di notevole interesse pubblico, compresi boschi, parchi, giardini e perfino gli alberi monumentali.

LO SMANTELLAMENTO SISTEMATICO DELLA TUTELA

La modifica all'articolo 149 del Codice dei beni culturali e del paesaggio permette ora di abbattere senza il controllo della Sovrintendenza alberi in:

- Luoghi di eccezionale bellezza naturale, inclusi gli alberi monumentali
- Ville, giardini e parchi di straordinaria bellezza
- Centri storici e punti panoramici
- Territori coperti da foreste e boschi, anche quelli danneggiati da incendi

Questa non è una semplice "semplificazione normativa" come la definisce Fratelli d'Italia, ma un deliberato assalto al patrimonio naturale italiano. L'obiettivo dichiarato? "Incentivare la filiera del legno" e "favorire il riposizionamento strategico delle aziende italiane rispetto alla concorrenza dei mercati esteri".

LE CRITICHE E LE CONTRADDIZIONI

Il GUFI (Gruppo Unitario per le Foreste Italiane) denuncia questa decisione come "totalmente anticostituzionale", in aperto contrasto con l'articolo 9 della Costituzione che tutela "l'ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni".

European Consumers APS evidenzia inoltre una "palese infrazione del diritto comunitario", in un momento in cui l'Italia deve già rispondere a contestazioni europee per violazioni alla Direttiva 92/43/CEE sulla conservazione degli habitat naturali.

IL PREZZO DELL'ABBATTIMENTO: ECOSISTEMI SACRIFICATI PER IL PROFITTO

Questa manovra contrasta apertamente con la Legge 10/2013 che tutela gli alberi monumentali, imponendo multe fino a 100.000 euro per l'abbattimento o danneggiamento di questi patrimoni naturali.

Il messaggio è chiaro: il valore economico del legno supera quello ecologico delle foreste. Gli 11 milioni di ettari di boschi italiani, il più vasto patrimonio culturale della nazione, sono ora esposti a un'ondata di tagli incontrollati che promette di trasformare il paesaggio italiano in un deserto verde.

La deregolamentazione avanza, mentre gli ultimi polmoni verdi del paese attendono la motosega.

Gli italiani? Muti e ignoranti, come da tradizione.

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19.02.202509:53

DALLA PADELLA PUTIN ALLA BRACE TRUMP: L'UCRAINA VENDUTA ALL'ASTA E UN'EUROPA EUNUCA CHE GUARDA E TACE
Bruxelles, la grande eunuca: dopo aver bruciato 600 miliardi in sanzioni suicide contro Mosca, ora guarda Trump saccheggiare Kiev. Con l'Italia che applaude dalla prima fila del circo atlantico, spendendo il denaro estorto ai contribuenti.

La storia si ripete, prima come tragedia, poi come farsa. Ma quello che Donald Trump ha in mente per l'Ucraina supera ogni precedente storico, mentre l'Europa - questa patetica accozzaglia di nazioni che ancora si illude di contare qualcosa - osserva impotente dalla finestra del suo palazzo di carta a Bruxelles.

Il documento confidenziale, datato 7 febbraio 2025 e ottenuto dal Telegraph, è più di un piano di colonizzazione economica: è la prova definitiva dell'irrilevanza europea nel teatro mondiale. Mentre Roma si affanna a lucidare gli stivali a Washington - con un governo Meloni che ha trasformato il servilismo in una forma d'arte - Trump prepara il banchetto sulle macerie ucraine.

L'accordo, marchiato "Privilegiato & Confidenziale", è atterrato sulla scrivania di Zelensky come una bomba a frammentazione. Non parla solo di terre rare - quello era l'amo dorato. Trump vuole tutto: porti, infrastrutture, petrolio, gas. E l'Europa? Troppo occupata a contare i cocci della sua economia devastata dalle sanzioni suicide contro Mosca per alzare anche solo un sopracciglio di protesta.

La cifra è astronomica: 500 miliardi di dollari. Una somma che fa impallidire le riparazioni imposte alla Germania dopo la Prima Guerra Mondiale. Ma il vero veleno è nel dettaglio: gli USA pretendono il 50% di tutto. Un cappio economico perpetuo, governato dalla legge di New York - mentre Bruxelles si consola compilando l'ennesimo documento di "profonda preoccupazione".

L'ironia più crudele? È stato Zelensky a spalancare questo vaso di Pandora, nella Trump Tower. Un calcolo disperato nato dalla consapevolezza che l'Europa - questo gigante con le gambe d'argilla e la spina dorsale di burro - non avrebbe mai potuto garantire una vera protezione. E aveva ragione.

"Potrebbero diventare russi un giorno, o potrebbero non diventarlo. Ma io rivoglio indietro questi soldi", tuona Trump a Fox News. E mentre pronuncia queste parole, a Palazzo Chigi si affrettano a preparare l'ennesimo comunicato di allineamento atlantico, come maggiordomi ansiosi di compiacere il padrone prima ancora che esprima un desiderio.

La realtà dei 26 trilioni sbandierati è una fiction hollywoodiana, ma questo non impedisce all'Europa di recitare la parte della comparsa volontaria in questo teatro dell'assurdo. Con l'Italia meloniana in prima fila, pronta a trasformare ogni umiliazione in un'opportunità di servizio.

Mentre Kiev brucia e Trump conta le proiezioni dei suoi profitti, l'Europa continua a credere che il suo posto a tavola sia garantito. Non ha ancora capito di essere parte del menu. E l'Italia? Troppo occupata a servire il caffè ai commensali per realizzare che presto potrebbe essere lei la prossima portata. Un continente ridotto a balcone della storia, con Roma trasformata nel suo più zelante custode della sottomissione atlantica.

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18.02.202520:12

LE VERGINI DI SILICIO: GATES, EPSTEIN E IL LATO OSCURO DELLA SILICON VALLEY
IL PREZZO DEL POTERE SI PAGA CON LA CARNE
Nel silenzio dei corridoi del potere, si nasconde una verità che solo ora inizia a emergere: il legame tra Bill Gates e Jeffrey Epstein affonda le sue radici molto più in profondità di quanto si sia voluto ammettere. Non nel 2011, come vogliono farci credere, ma negli anni '90, quando l'impero Microsoft stava raggiungendo il suo apice.

Un articolo dell'Evening Standard del 2001 - pubblicato prima che il nome di Epstein diventasse sinonimo di scandalo - già parlava di "milioni guadagnati attraverso legami d'affari con Bill Gates". Un dettaglio sepolto nel tempo, ma mai smentito dai protagonisti.

LA CONNESSIONE MAXWELL

Al centro di questa rete c'è la famiglia Maxwell, un nome che risuona nei corridoi dell'intelligence internazionale. Isabel Maxwell, sorella di Ghislaine - la complice di Epstein - aveva stabilito un ponte diretto con Microsoft attraverso la sua società CommTouch. Non era un semplice affare di business: Gates stesso aveva effettuato un investimento personale nell'azienda, un dettaglio che assume oggi una luce diversa.

La McKinley Group, fondata dalle sorelle Maxwell nel 1992, aveva Ghislaine come azionista occulta. Tre anni dopo, Microsoft siglava una partnership strategica con Magellan, il loro motore di ricerca. Una coincidenza? Le coincidenze, in questa storia, sembrano troppo numerose per essere casuali.

I COLLEGAMENTI CHIAVE

Come in un intricato arazzo, emergono figure che connettono questi mondi apparentemente separati. Melanie Walker, dalla cerchia di Epstein alla Fondazione Gates. Boris Nikolic, consigliere scientifico di Gates, nominato esecutore testamentario di Epstein. Nathan Myhrvold, ex CTO di Microsoft, sui voli privati di Epstein negli anni '90.

La filantropia diventa il terreno comune dove questi mondi si incontrano. La Fondazione Gates, creata nel 2000, si intreccia con le iniziative filantropiche di Epstein e la Fondazione Clinton in un network di potere e influenza globale.

LE IMPLICAZIONI TECNOLOGICHE

Ma c'è di più. L'ombra del programma PROMIS, uno scandalo di spionaggio informatico legato al padre di Ghislaine, Robert Maxwell, si allunga su queste relazioni. Le connessioni della famiglia Maxwell con l'intelligence israeliana sollevano interrogativi inquietanti sulla sicurezza del software Microsoft di quell'epoca.

PRESENTE E FUTURO

Oggi, mentre Microsoft guida la "Quarta Rivoluzione Industriale" con il World Economic Forum, queste connessioni storiche assumono una nuova rilevanza. L'intelligenza artificiale, la sorveglianza digitale e il transumanesimo sono al centro di questa trasformazione globale.

La vera portata di questa rete di relazioni rimane ancora da scoprire completamente. Ma una cosa è chiara: il racconto ufficiale dei legami tra Gates ed Epstein è solo la punta dell'iceberg. Sotto la superficie si nasconde una storia più complessa, che intreccia tecnologia, potere e intelligence in modi che solo ora iniziamo a comprendere.

La domanda che dobbiamo porci non è solo come queste relazioni abbiano influenzato il passato, ma come continuino a plasmare il nostro futuro digitale. In un'epoca in cui la tecnologia permea ogni aspetto della nostra vita, la trasparenza su queste connessioni storiche diventa cruciale per comprendere le dinamiche della tecnocrazia contemporanea.

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17.02.202520:08

LA TRAPPOLA PERFETTA: COME L'ÉLITE TECNOCRATICA STA SEQUESTRANDO IL FUTURO DELL'ISTRUZIONE AMERICANA
Dietro la promessa di libertà educativa si cela un piano trentennale per trasformare gli studenti in merci digitali

Al cuore della proposta educativa di Trump per il 2025 si nasconde la solita manovra tecnocratica. Quella, per capirci, che scorre "in avanti" sfruttando i vari presidenti come dei pupazzi. Così, mentre Trump promette di "restituire l'istruzione agli stati" attraverso lo smantellamento del Dipartimento dell'Istruzione, il piano in realtà orchestra una trasformazione più sottile e pervasiva.

La realtà è questa: il Progetto 2025 non elimina il controllo federale - lo reinventa. Come un prestigiatore che distrae il pubblico con una mano mentre compie il vero trucco con l'altra, il piano redistribuisce le responsabilità educative tra cinque diverse agenzie federali, creando una rete burocratica ancora più intricata.

Il meccanismo chiave di questa trasformazione si articola su due fronti:

1. Gli Education Savings Accounts (ESAs) - apparentemente strumenti di libertà di scelta, ma che portano con sé vincoli federali per scuole private, religiose e domiciliari. Ogni dollaro ESA è una corda invisibile che lega queste istituzioni a standard e regolamenti governativi.

2. I crediti d'imposta per le "Scholarship Granting Organizations" (SGOs) - un sistema che, dietro la facciata della filantropia corporativa, apre la porta a contratti "Pay for Success" che trasformano gli studenti in assets finanziari, misurati e valutati secondo metriche di "impatto sociale".

Il vero colpo di scena? Questo piano non è un'innovazione trumpiana, ma il culmine di trent'anni di strategie orchestrate dal network Koch-SPN, una costellazione di think tank conservatori che hanno pazientemente tessuto questa tela di partnership pubblico-private.

La tecnologia educativa diventa il cavallo di Troia in questo scenario. Attraverso ESAs che finanziano software adattivi, dispositivi di biofeedback e tutoring AI, si costruisce l'infrastruttura per un sistema di credito sociale educativo, dove ogni aspetto dell'apprendimento viene monitorato, quantificato e monetizzato.

In questa visione del 2025, la scelta educativa diventa un'illusione ottica: le opzioni disponibili sono pre-selezionate da una élite di stakeholder governativi e corporativi, trasformando l'istruzione in un mercato di "capitale umano" perfettamente controllato.

Il risultato finale? Un sistema che, mentre proclama libertà e deregolamentazione, costruisce in realtà un'architettura di controllo più sofisticata e pervasiva, dove la tecnologia diventa lo strumento principe per plasmare il futuro dell'istruzione americana secondo logiche di mercato e metriche di impatto sociale.

La vera domanda non è più se il controllo federale sull'istruzione verrà eliminato, ma in quali mani questo controllo verrà redistribuito. E la risposta, nascosta tra le righe del Progetto 2025, è più inquietante della domanda stessa.

In questa trasformazione epocale dell'istruzione americana, la scelta non è tra libertà e controllo, ma tra diverse forme di controllo - governativo, corporativo o una loro sintesi tecnologica. E forse, questa è la vera rivoluzione che si sta preparando per il 2025.

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17.02.202516:00

MENTRE GLI ITALIANI HANNO FINITO IL BAGNO SANREMESE, AIZZATI ALLA VISIONE PURE DA GRAN PARTE DELLA CONTROINFORMAZIONE...
«Mattarella, facendo la guerra alla Serbia nel 1999, quando governava insieme a D'Alema, violò platealmente la costituzione italiana che permetteva guerre solo in caso di difesa del territorio nazionale o di un Paese alleato in base all'articolo 5 della NATO. Adesso il finto moralista vuole trascinare il nostro Paese in una nuova avventura bellica più pericolosa. Purtroppo tutta la classe politica italiana gli va dietro passivamente come fosse un'eminenza grigia e rappresentante di altri poteri.» Francesco Petrone

Ci piace ricordare che i bombardamenti NATO sopra la Serbia sono stati approvati anche da quel testone di Marco Rizzo, cui abbiamo riservato da sempre le nostre attenzioni.

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17.02.202510:38

COLPO DI SCENA A LONDRA: STARMER MINACCIA L'INVIO DI TRUPPE PROPRIO MENTRE USA E RUSSIA PARLANO DI PACE
In un momento cruciale in cui Stati Uniti e Russia ci raccontano essersi avviati verso un percorso diplomatico, il Primo Ministro britannico Sir Keir Starmer tira il calcio al barattolo della comunità internazionale con una dichiarazione che rischia di destabilizzare gli sforzi di pace in corso. Il Premier ha infatti annunciato di essere "pronto e disposto" a schierare truppe britanniche in Ucraina, una mossa che gli osservatori internazionali considerano quantomeno intempestiva.

L'annuncio, fatto durante il vertice di Parigi, arriva proprio mentre l'amministrazione Trump e il Cremlino stanno orchestrando delicati colloqui di pace, con incontri già programmati in Arabia Saudita. La tempistica della dichiarazione di Starmer appare paradossale: mentre da un lato si profilano concrete possibilità di negoziato, dall'altro il Regno Unito propone un'escalation militare attraverso il dispiegamento di truppe sul terreno.

Particolarmente controversa è la pressione che Starmer sta cercando di esercitare sugli altri leader europei, specialmente sulla Germania, per sostenere l'idea di una forza di peacekeeping europea. Questa mossa unilaterale britannica rischia di compromettere gli sforzi diplomatici in corso e di creare ulteriori divisioni all'interno dell'alleanza occidentale.

La proposta di Starmer di un "ruolo unico" britannico come ponte tra Europa e Stati Uniti appare poi in aperta contraddizione con la realtà dei fatti, considerando che i colloqui di pace sono già stati avviati direttamente tra Washington e Mosca. Il Premier britannico sembra ignorare deliberatamente questi sviluppi diplomatici, perseguendo invece una linea che potrebbe potenzialmente sabotare il processo di pace.

La critica di Starmer all'esclusione dell'Ucraina dai colloqui, paragonandola al caso afghano, suona particolarmente stridente considerando che la sua proposta di dispiegamento militare non è stata né richiesta né concordata con Kiev.

"Non lo dico alla leggera", ha affermato Starmer riguardo all'invio di truppe, ma molti analisti internazionali si chiedono se questa non sia una mossa politica azzardata che rischia di compromettere i delicati equilibri diplomatici faticosamente raggiunti. L'impegno britannico di 3 miliardi di sterline annui fino al 2030 e la disponibilità a mettere "boots on the ground" potrebbero paradossalmente ostacolare, anziché facilitare, il processo di pace.

Il timing dell'annuncio solleva interrogativi sulla reale volontà del Regno Unito di contribuire a una soluzione pacifica del conflitto, proprio mentre si stanno aprendo concrete possibilità di negoziato tra le principali potenze coinvolte. La mossa di Starmer costituisce il solito tentativo di riaffermare una rilevanza geopolitica britannica, potenzialmente a scapito dell'Europa come di una risoluzione pacifica del conflitto.

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17.02.202508:28

KAITLAN COLLINS DI CNN RIMUOVE POST SUL FONDO DI DIFESA DA 300MILA DOLLARI PER MANGIONE
La corrispondente della Casa Bianca per CNN, Kaitlan Collins, ha silenziosamente rimosso un post dopo le critiche ricevute per aver promosso il fondo di difesa di Luigi Mangione, l'uomo accusato dell'omicidio dell'amministratore delegato di UnitedHealthcare, Brian Thompson.

Collins aveva condiviso su X un collegamento a un nuovo sito web lanciato dagli avvocati difensori di Mangione. L'uomo deve rispondere di accuse di omicidio di primo grado con finalità terroristiche, stalking e altri reati statali e federali a New York e in Pennsylvania, per aver presumibilmente ucciso l'amministratore delegato di UnitedHealthcare Brian Thompson a Manhattan il 4 dicembre 2024. Thompson era sposato e padre di due figli.

Mangione, 26 anni, nato in una facoltosa famiglia del Maryland, è stato arrestato in un McDonald's ad Altoona, Pennsylvania, il 9 dicembre dopo una caccia all'uomo tra più stati. Dopo il suo arresto, i sostenitori hanno donato oltre 300.000 dollari per la sua difesa legale.

Secondo quanto riportato da Fox News, dopo una richiesta di commenti a Collins, un portavoce di CNN ha rilasciato una dichiarazione definendo la storia "priva di fondamento". "Si trattava semplicemente di un post sui social che riportava notizie relative al processo", recitava la dichiarazione.

Il post di Collins ha attirato le critiche di numerosi utenti su X, tra cui Stephen L. Miller, caporedattore del The Spectator, che ha commentato: "Davvero il fondo del barile. Persino per Kaitlan Collins".

Anche Jack Posobiec, autore best-seller del New York Times, ha condiviso la sua opinione sul post di Collins: "Kaitlan Collins di CNN promuove il fondo per la difesa legale di Luigi Mangione dopo che Mangione è stato ripreso in video mentre uccideva a sangue freddo un uomo".

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07.02.202519:41

MENTRE TRUMP PROSEGUE LA SUA OPERA SUL TEATRO DELLE INTERPRETAZIONI AVENTE COME PRODUTTORE PRINCIPALE IL PENTAGONO, BILL GATES PREVEDE CHE NEL PROSSIMO FUTURO GLI ESSERI UMANI NON SARANNO PIÙ NECESSARI PER "LA MAGGIOR PARTE DELLE COSE" GRAZIE ALL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE
Secondo il sarcopenico essere più odiato sulla faccia della Terra, saremo ancora necessari per scopi di intrattenimento. Egli crede che arriverà un momento in cui l'"intelligenza" artificiale sarà abbastanza "intelligente" da insegnare ai bambini a scuola e abbastanza competente da curare i malati.

Gates ha fatto queste affermazioni martedì durante una puntata dello show serale di Jimmy Fallon mentre promuoveva il suo nuovo libro. Fallon ha chiesto a Gates se l'AI "prenderà il controllo" e quali sono i pro e contro. Gates ha così spiegato che "l'intelligenza è rara", ma che l'intelligenza artificiale sostituirà grandi insegnanti e medici nel corso dei prossimi dieci anni.

Il fondatore di Microsoft ha poi suggerito che molti tipi di lavori verranno rimpiazzati e le persone potrebbero finire per lavorare solo due o tre giorni alla settimana.

"È un po' spaventoso, è un territorio completamente nuovo", ha aggiunto.

E alla domanda: "Avremo ancora bisogno degli esseri umani?"

L'essere ripugnante a forma di un quasi essere umano replica:

"Non per la maggior parte delle cose", facendo rimanere Fallon a bocca aperta.

Dopo che l'intervistatore suggerisce se gli esseri umani sarebbero ancora necessari per scopi di intrattenimento, come condurre un talk show, Gates annuisce con un "Bè, decideremo. Sai, come il baseball. Non vorremmo vedere i computer giocare a baseball. Quindi ci saranno alcune cose che riserviamo a noi stessi. Ma in termini di creazione di oggetti e movimentazione di merci e produzione del cibo, col tempo questi problemi saranno sostanzialmente risolti."

Lui ed Elon Musk formano l'asse della tecnocrazia moderna.

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05.02.202513:26

Trump ha detto che vuole rimuovere tutti i palestinesi da Gaza e mandarli in Egitto, Giordania o altri paesi. Ha spiegato che gli Stati Uniti assumeranno il controllo della Striscia di Gaza, “raderanno al suolo” l’enclave palestinese, la ricostruiranno e la trasformeranno nella “Riviera del Medio Oriente”. “Potrebbe essere magnifico”, ha aggiunto. Netanyau ha elogiato la capacità di Trump di “pensare fuori dagli schemi” e ha definito il presidente degli Stati Uniti “il più grande amico che Israele abbia mai avuto alla Casa Bianca”.

Il famoso Sistemah che invece di crollareh si rafforza, in barba agli europei e soprattutto in loro danno.

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02.02.202514:30

Momenti di paura questa mattina a Paliano, in provincia di Frosinone, durante una partita di calcio di Eccellenza tra il Paliano e il Ferentino. Filippo Tajani, figlio del ministro degli Esteri Antonio Tajani, è stato protagonista di uno scontro violento con un avversario e ha perso i sensi. Il giovane calciatore è stato immediatamente soccorso dai compagni di squadra e dal personale medico presente, che ha praticato un massaggio cardiaco. Nonostante il trauma, Filippo ha ripreso conoscenza e sembrava rispondere alle domande dei medici. Per precauzione, è stato deciso il suo trasferimento al Policlinico 'Gemelli' di Roma tramite elicottero. Le condizioni del giocatore sono monitorate costantemente dai medici.

https://www.rainews.it/tgr/lazio/articoli/2025/02/scontro-in-campo-filippo-tajani-perde-i-sensi-trasportato-al-gemelli-9aefcda5-1164-4f57-b919-f7e1ee5c08d8.html

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31.01.202517:22

🚀 DEEPSEEK: L'ENNESIMA SCIMMIA CHE SALTA SUL CARRO DELL'HYPE? 🐒
Si parla tanto di DeepSeek, startup cinese che ha "sconvolto" il mondo dell'AI con modelli open source a basso costo. Ma fermiamoci un attimo e respiriamo. Dietro l'apparente "garage" di quattro ragazzi geniali, si cela in realtà uno spin-off di un hedge fund miliardario. Un'azienda che fa trading algoritmico e che aveva a disposizione 10.000 schede Nvidia H100 anni prima dell'embargo americano, un'infrastruttura da mezzo miliardo di euro, altro che garage.

> Costo di addestramento: si dice che abbiano speso solo 5 milioni per addestrare il modello. Ma questa cifra è ingannevole. Le aziende occidentali gonfiano i costi per giustificare i prezzi dei servizi, e non tengono conto di altri fattori come ricerca e infrastrutture. Inoltre, i costi di calcolo e dati diminuiscono esponenzialmente nel tempo.

> Niente di rivoluzionario: il paper di DeepSeek presenta idee interessanti per ottimizzare l'addestramento, ma non c'è nulla di rivoluzionario. Si tratta di miglioramenti incrementali, non di una svolta epocale.

> L'importanza dell'Open Source: l'aspetto più positivo è che, a differenza dei modelli chiusi, DeepSeek è open source, e questo spinge la competizione e abbassa i prezzi. Infatti, il costo dei token sembra destinato a zero.

> Il vero focus: con l'abbondanza di modelli disponibili, l'attenzione si sta spostando verso il layer applicativo. Cioè, le applicazioni che si possono costruire usando questi modelli. "Ho un motore... cosa ci faccio?"

Quindi, calma e gesso. Invece di esaltarsi per l'ultimo modello, concentriamoci su cosa possiamo farci concretamente. Non lasciamoci trasportare dall'entusiasmo della stampa generalista e da certa informazione (poco) dissidente e (molto) ignorante. Informiamoci, ragioniamo e smettiamola di fare le scimmie ammaestrate.

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28.01.202518:36

I non ricattabili

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28.01.202518:23

Nel frattempo, direttamente dall'intellighenzia italiota cosiddetta "opposizione"...

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28.01.202508:44

IL LATO OSCURO DELLA CARRAGENINA (E407): COSA DICE LA RICERCA SUL DIABETE E L'INTESTINO
Hai mai sentito parlare della carragenina (E 407)? Questo additivo alimentare, spesso utilizzato come addensante e stabilizzante, è al centro di un interessante studio tedesco che indaga i suoi possibili effetti su diabete e infiammazione intestinale. Approfondiamo insieme l'argomento per capire meglio cosa sta emergendo.

COS'È LA CARRAGENINA? 🧐 la carragenina è un polisaccaride estratto da alghe rosse, ampiamente impiegato nell'industria alimentare. La troviamo in molti prodotti, come gelati, latticini, salse, bevande e carni trasformate.

STUDIO TEDESCO: COSA DICE? 🇩🇪 un recente studio condotto in Germania ha messo in luce possibili correlazioni tra il consumo di carragenina e problemi di salute come il diabete e l'infiammazione intestinale. Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per confermare questi risultati, è importante tenere presente che questo studio ha destato preoccupazione.

EFFETTI SUL DIABETE 🩸 lo studio suggerisce che la carragenina potrebbe avere un impatto negativo sulla regolazione del glucosio nel sangue, potenzialmente aumentando il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 o peggiorando la condizione in chi ne è già affetto.

INFIAMMAZIONE INTESTINALE 🤕 l'aspetto più preoccupante riguarda il ruolo della carragenina nell'infiammazione intestinale. Lo studio tedesco indica che questo additivo potrebbe contribuire all'infiammazione della mucosa intestinale, alterando il microbiota e potenziando le reazioni infiammatorie. Questo è particolarmente rilevante per chi soffre di malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI).

ALTRE POSSIBILI CONSEGUENZE ❗️ sebbene non specificate dallo studio tedesco, è noto che l'infiammazione cronica dell'intestino è collegata ad una vasta gamma di altri problemi di salute. È quindi importante non sottovalutare la questione.

COSA POSSIAMO FARE? 🤔 alla luce di questi risultati, è bene adottare un approccio consapevole:

Leggere le Etichette 👀 controllare sempre le etichette degli alimenti per scegliere prodotti con meno additivi, soprattutto se si hanno problemi di salute intestinale o diabete.

Variare la Dieta 🍎 sono da preferire cibi freschi e non processati, ricchi di fibre e nutrienti.

Ascoltare il nostro Corpo 👂 prestiamo attenzione alle reazioni del nostro corpo dopo aver consumato alimenti contenenti carragenina.

Consultare un Medico o Nutrizionista 🧑‍⚕️ in caso di dubbi o preoccupazioni, rivolgiamoci sempre a un professionista della salute per ricevere consigli personalizzati.

Ricerca Scientifica 🔬 è importante sottolineare che la ricerca è in corso e che i risultati ottenuti finora necessitano di ulteriori conferme. Tuttavia, questo studio tedesco rappresenta un campanello d'allarme da non ignorare.

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28.01.202509:45

Maxi-ritiro in Europa di prodotti della compagnia Coca-Cola dopo che i controlli hanno rilevato alti livelli di clorato. Il richiamo riguarda lattine e bottiglie di vetro di Coca-Cola, Sprite, Fanta, Fuze Tea, Minute Maid, Nalu, Royal Bliss e Tropico distribuite da novembre in Regno Unito, Germania, Francia e nel Benelux

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28.01.202513:35

LA TRAPPOLA FINALE: GLI USA SCARICANO IL PESO DELLA GUERRA IN UCRAINA SULL'EUROPA ORMAI AGONIZZANTE
In uno scenario che evidenzia sempre più il disimpegno strategico degli Stati Uniti dall'Europa, emerge ora la richiesta di Zelensky di 200.000 soldati europei come "peacekeepers" in Ucraina. Una mossa che, analizzata nel contesto geopolitico attuale, rivela l'ultima fase del piano di indebolimento del Vecchio Continente.

Mentre Trump si prepara a negoziare la pace direttamente con Putin, lasciando agli europei il compito gravoso e rischioso di garantirla sul campo, si delinea il quadro di un'America che, dopo aver orchestrato e alimentato il conflitto, si ritira strategicamente lasciando l'Europa a gestirne le conseguenze devastanti.

La richiesta di Zelensky, presentata al Forum di Davos, non è casuale: "200.000 soldati europei, è il minimo, altrimenti non significa nulla."
Questa dichiarazione arriva proprio mentre gli USA si preparano a un accordo di pace che servirà principalmente gli interessi americani, scaricando i costi umani ed economici della sua implementazione sugli alleati europei.

Particolarmente significativo è il ruolo assegnato alla Francia di Macron, designata come capofila di questa missione suicida, e al Regno Unito di Starmer, che si è già impegnato a "fare la sua parte". Una dimostrazione ulteriore di come le ex potenze europee siano ridotte a meri esecutori di strategie elaborate oltreoceano.

Il confronto numerico presentato da Zelensky è rivelatore: la Russia può schierare 1,5 milioni di soldati contro gli 800.000 dell'Ucraina e i 200.000 della Francia. Numeri che evidenziano come l'Europa, già prostrata economicamente e socialmente, verrebbe ulteriormente indebolita da questo impegno militare massiccio.

La dichiarazione di Zelensky secondo cui "l'Europa deve affermarsi come attore globale forte" suona come una amara ironia, considerando che Washington stessa "dubita della capacità dell'Europa di contribuire significativamente alla sicurezza globale". Un dubbio che sembra più una conferma del successo della strategia di indebolimento sistematico del continente europeo.

Mentre gli USA si preparano a negoziare da una posizione di forza, mantenendo le distanze dal conflitto che hanno contribuito a creare, l'Europa si trova di fronte all'ennesima trappola: impegnare risorse umane ed economiche in una missione di peacekeeping che la porterebbe a un ulteriore, forse definitivo, indebolimento della sua già compromessa sovranità e capacità di azione indipendente.

Questa evoluzione degli eventi conferma come l'Europa, ridotta a territorio vassallo, continui a subire politiche che ne minano la stabilità e l'autonomia, mentre gli USA si riposizionano strategicamente, pronti ad abbandonare il teatro di una guerra che hanno contribuito a scatenare.

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28.01.202518:13

L'EUROPA VERSO IL BARATRO: USA ORCHESTRANO L'INVIO DI TRUPPE NATO MENTRE SI RITIRANO DAL CONFLITTO
In un'ulteriore mossa che evidenzia il piano americano di destabilizzazione dell'Europa, emerge ora il progetto di inviare truppe NATO in Ucraina sotto la maschera di "peacekeeping", mentre gli USA si preparano a disimpegnarsi strategicamente dal conflitto che hanno contribuito a creare.

Il piano, discusso tra il premier britannico Starmer e il presidente francese Macron, rivela come le ex potenze europee, ridotte ormai a semplici esecutori di strategie elaborate oltreoceano, si preparino all'ennesimo atto di autolesionismo geopolitico. Mentre Trump spinge per una rapida conclusione del conflitto che servirà principalmente gli interessi americani, l'Europa viene spinta verso un confronto diretto con la Russia.

La risposta di Mosca, che vede in questa mossa un tentativo di occupazione dell'Ucraina attraverso l'invio di 100.000 truppe NATO, evidenzia il rischio concreto di un'escalation che colpirebbe esclusivamente il continente europeo, mentre gli USA osserverebbero da una distanza di sicurezza.

Particolarmente rivelatrice è la posizione di Kaja Kallas, vicepresidente della Commissione UE e leader del WEF, che parla apertamente di "frammentare la Russia in nazioni più piccole": una dichiarazione che tradisce la totale subordinazione dell'élite europea a strategie che potrebbero portare alla definitiva distruzione del continente.

Le "sfide" menzionate dalle fonti di Whitehall sulla natura del supporto e sui rischi di escalation appaiono come un tragico understatement: mentre gli USA si preparano al disimpegno, l'Europa viene spinta verso un confronto militare diretto con una potenza nucleare.

Questa evoluzione conferma il pattern ormai consolidato del quale siamo tristemente certi ormai da marzo 2022, non foss'altro che per un minimo di capacità di analisi storica: gli Stati Uniti creano e alimentano conflitti per poi abbandonare il campo lasciando agli alleati europei il compito di gestirne le conseguenze devastanti, in un processo che porta sistematicamente allo smantellamento delle residue capacità di azione autonoma del Vecchio Continente.

La vera tragedia è che i leader europei, da Macron a Starmer, per non parlare della Meloni ormai più somigliante ad una commessa USA (a spese nostre), sembrano incapaci di riconoscere come il loro ruolo sia stato ridotto a quello di semplici amministratori di un territorio che ha perso ogni reale sovranità, pronti a sacrificare i propri cittadini in un conflitto che serve esclusivamente interessi esterni al continente.

L'invio di truppe NATO in Ucraina rappresenterebbe così non solo un rischio di escalation incontrollata, ma l'ennesima conferma di un'Europa ridotta a teatro di guerre per procura, mentre gli USA proseguono nel loro piano di definitivo indebolimento del continente.

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24.02.202511:31

19.02.202509:53

28.01.202518:23

Nel frattempo, direttamente dall'intellighenzia italiota cosiddetta "opposizione"...

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17.02.202520:08

17.02.202510:38

28.01.202516:02

Il Tribunale di Sorveglianza stabilisce che Gianni Alemanno, ex sindaco di Roma, dovrà scontare un anno e dieci mesi di pena in carcere: revocato l'affidamento ai servizi sociali

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31.01.202517:22

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