🔴 Crack-up Boom: il collasso finale è iniziato. E non ce lo diranno mai.
C’è un termine che pochi conoscono, ma che spiega perfettamente ciò che stiamo vivendo: Crack-up Boom.
Lo descrisse Ludwig von Mises, economista della Scuola Austriaca, come l’ultima fase di un’economia drogata da debito e inflazione, dove il sistema impazzisce prima di esplodere definitivamente.
E guardiamoci attorno:
– I dazi americani stanno sbriciolando il commercio globale.
– Le borse mondiali sono in caduta libera, segnando giornate nere una dopo l’altra.
– L’Europa si riarma come se fosse alla vigilia di un’invasione, ma l’unico nemico reale è interno.
– La guerra in Ucraina viene prolungata artificialmente, usata come pretesto per nuove spese militari e restrizioni sociali.
Tutti questi elementi sono punti dello stesso disegno.
Non è solo crisi. È una trasformazione profonda, preparata da anni di manipolazioni monetarie, bolle speculative, e politiche suicide imposte da élite scollegate dalla realtà.
Il Crack-up Boom non è un crollo improvviso. È un collasso mascherato da normalità, dove ti diranno che “è tutto sotto controllo”, mentre tutto crolla. Le persone perderanno fiducia nella moneta, nei governi, nei mercati. E allora arriverà il panico.
I dazi USA sono l’innesco perfetto:
– colpiscono produzione e consumi,
– fanno esplodere i costi,
– provocano ritorsioni globali,
– e mettono fine a decenni di “globalizzazione felice”.
Ma i mercati lo sanno: le borse stanno sprofondando, i segnali sono chiari per chi vuole vederli. E mentre loro preparano l’ennesimo “stato d’emergenza”, noi dobbiamo prepararci a difendere ciò che resta della nostra libertà e dignità.
Questo è il momento in cui tutto può cambiare. Ma solo se sappiamo dove stiamo andando.
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