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Laura Ru



09.05.202506:42
RIA Novosti published a map showing which countries are represented at the Victory parade in Moscow, either by their head of state or by other officials. It's very illustrative. 51,9% of the world population is represented at the parade... and is predominantly Asian. Russia's pivot to the East is working. @LauraRuHK


07.05.202514:47
I presidenti Putin e Maduro hanno firmato un accordo di partnership strategica.
@ITALIABRICS
@ITALIABRICS
04.05.202519:24
L'Etiopia rafforza i legami con i BRICS per incrementare il commercio e gli investimenti.
La dichiarazione è del ministro al Commercio Tarekegn Bululta a Sputnik Africa, a margine dell'esposizione Made in Ethiopia ad Addis Abeba.
L'Etiopia vede anche il potenziale per approfondire i legami con la Russia per l'importazione di beni non prodotti internamente come fertilizzanti, veicoli e macchinari.
@ITALIABRICS
“In ambito BRICS, gli investimenti interni stanno crescendo, soprattutto le nostre relazioni con la Russia stanno crescendo in termini di investimenti ed esportazioni”
La dichiarazione è del ministro al Commercio Tarekegn Bululta a Sputnik Africa, a margine dell'esposizione Made in Ethiopia ad Addis Abeba.
L'Etiopia vede anche il potenziale per approfondire i legami con la Russia per l'importazione di beni non prodotti internamente come fertilizzanti, veicoli e macchinari.
“Stiamo lavorando per migliorare le opportunità di mercato e le connessioni con i Paesi BRICS.
Il settore manifatturiero etiope mira a guadagnare valuta estera attraverso le esportazioni, che sono cresciute del 18% negli ultimi nove mesi”
@ITALIABRICS
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Saker Italia

29.04.202516:59
A margine del Consiglio dei ministri degli esteri dei BRICS, i capi dei ministeri degli esteri russo e cubano hanno firmato una dichiarazione congiunta sui modi e i mezzi per contrastare, mitigare e compensare le conseguenze negative delle misure coercitive unilaterali.
(Maria Zakharova)
(Maria Zakharova)


27.04.202509:49
Il Brasile delinea le priorità dei BRICS alla riunione dei ministri degli esteri a Rio de Janeiro
L'ambasciatore Mauricio Carvalho Lyrio, sherpa del Brasile per i BRICS, ha sottolineato ieri le priorità della presidenza brasiliana che saranno discusse nella riunione dei ministri degli esteri, prevista per il 28 e 29 aprile a Rio de Janeiro.
Tra i temi principali rientrano la finanza, la governance dell'intelligenza artificiale, il cambiamento climatico, la salute globale e la tanto attesa riforma istituzionale dell'Unione, che attualmente conta 11 paesi membri e nove partner.
Lyrio ha sottolineato che l'incontro avrà anche l'obiettivo di rafforzare il multilateralismo e ampliare la cooperazione tra i Paesi del Sud del mondo, promuovendo iniziative congiunte sulla scena internazionale.
@ITALIABRICS
L'ambasciatore Mauricio Carvalho Lyrio, sherpa del Brasile per i BRICS, ha sottolineato ieri le priorità della presidenza brasiliana che saranno discusse nella riunione dei ministri degli esteri, prevista per il 28 e 29 aprile a Rio de Janeiro.
Tra i temi principali rientrano la finanza, la governance dell'intelligenza artificiale, il cambiamento climatico, la salute globale e la tanto attesa riforma istituzionale dell'Unione, che attualmente conta 11 paesi membri e nove partner.
Lyrio ha sottolineato che l'incontro avrà anche l'obiettivo di rafforzare il multilateralismo e ampliare la cooperazione tra i Paesi del Sud del mondo, promuovendo iniziative congiunte sulla scena internazionale.
@ITALIABRICS


19.04.202515:36
Putin: la Russia è pronta per una fine “equa e pacifica” del conflitto in Ucraina.
Mosca accoglie con favore il lavoro svolto da Trump, Cina, BRICS e da tutti coloro che vogliono la pace.
@ITALIABRICS
Mosca accoglie con favore il lavoro svolto da Trump, Cina, BRICS e da tutti coloro che vogliono la pace.
@ITALIABRICS
09.05.202505:57
Russia e Putin sempre più isolati… 😂😂😂
@ITALIABRICS
@ITALIABRICS
05.05.202507:03
In contrasto, la tabella di marcia proposta dal Brasile per il 2025 indica una riorganizzazione delle priorità, più allineata con temi di sviluppo, salute, ambiente e inclusione sociale. Secondo il documento ufficiale della Presidenza Pro Tempore Brasiliana (PPTB), il Brasile si propone — come già avvenuto nei mandati del 2010, 2014 e 2019 — di contribuire all’"avanzamento del dialogo e della consultazione in seno ai BRICS su questioni politiche, di sicurezza, economico-finanziarie e della società civile", mantenendo così il suo tradizionale accento sulla riforma del sistema di governance globale per dare maggiore voce ai paesi emergenti.
Sotto lo slogan “Rafforzare la cooperazione globale con il Sud per una governance più inclusiva e sostenibile”, la presidenza brasiliana ha definito due grandi priorità:
1. La cooperazione globale con il Sud.
2. Le partnership BRICS per lo sviluppo sociale, economico e ambientale.
Attraverso gli interventi delle sue alte autorità, il Brasile si presenta come un “ponte” tra il Nord e il Sud globale, più propenso alla conciliazione che allo scontro. La sua narrativa insiste sul fatto che i BRICS non intendono sostituire i meccanismi esistenti né sfidare il sistema finanziario internazionale dominante, suggerendo così che il Brasile voglia plasmare un blocco che non risulti scomodo per Washington.
Invece di promuovere una vera multipolarità, il Brasile privilegia un multilateralismo transazionale che gli consenta di consolidare i legami economici con Cina e Russia senza rompere la sua storica dipendenza geopolitica dagli Stati Uniti. Questa strategia gli consente di muoversi tra le tensioni sistemiche senza compromettere il proprio margine d’azione, mantenendo affari con Cina e Russia senza compromettere la relazione con la Casa Bianca.
Inoltre, la presidenza brasiliana ha proposto di evidenziare temi come la lotta al cambiamento climatico tramite l’iniziativa Amazon Forever, un piano per attrarre investimenti nel bioma amazzonico con l’appoggio dei “paesi sviluppati”.
Questo approccio contrasta con l’indirizzo geopolitico e di sicurezza che aveva caratterizzato la presidenza russa, focalizzata sul consolidamento dell’ordine multipolare e sulla ristrutturazione dell’architettura internazionale del potere.
Il Brasile preferisce non accelerare l’istituzionalizzazione del blocco, privilegiando il rafforzamento delle reti internazionali preesistenti, in una dinamica che suggerisce un uso strategico dello spazio multilaterale come piattaforma di proiezione internazionale.
NUOVE SFIDE
Avvicinandosi il Vertice dei Leader del 6 e 7 luglio, i BRICS affrontano uno scenario segnato da divergenze interne che condizionano il loro orientamento strategico.
Le negoziazioni sulla dichiarazione congiunta di Rio de Janeiro, che servirà come base per il documento finale dei Capi di Stato, evidenziano una tensione persistente tra l’impulso trasformativo guidato da Russia e Cina e l’approccio moderato e filo-statunitense che il Brasile cerca di imprimere alla sua presidenza pro tempore. Questa divergenza è emersa chiaramente anche al vertice di Kazan, quando fu bloccato l’ingresso del Venezuela nella piattaforma.
Le negoziazioni per questo testo riflettono una posizione condivisa dal gruppo: la critica alle “misure unilaterali” e la difesa del multilateralismo come principio guida. Tuttavia, le differenze di tono mettono in luce non solo le diverse velocità che convivono nel blocco, ma anche un contrasto più profondo: lo scontro tra interessi e visioni geopolitiche differenti, tra la conservazione di certi equilibri tradizionali e la spinta strategica verso la multipolarità, che implica necessariamente una sfida al dominio occidentale.
La Cina avrebbe fatto pressione per un linguaggio più forte in risposta ai recenti dazi statunitensi sui suoi prodotti, che raggiungono il 145%, mentre il Brasile, agendo come mediatore, cerca un approccio meno conflittuale. Secondo la stampa, il comunicato finale manterrà la critica a tali politiche, ma eviterà di alzare il tono dello scontro.
Sotto lo slogan “Rafforzare la cooperazione globale con il Sud per una governance più inclusiva e sostenibile”, la presidenza brasiliana ha definito due grandi priorità:
1. La cooperazione globale con il Sud.
2. Le partnership BRICS per lo sviluppo sociale, economico e ambientale.
Attraverso gli interventi delle sue alte autorità, il Brasile si presenta come un “ponte” tra il Nord e il Sud globale, più propenso alla conciliazione che allo scontro. La sua narrativa insiste sul fatto che i BRICS non intendono sostituire i meccanismi esistenti né sfidare il sistema finanziario internazionale dominante, suggerendo così che il Brasile voglia plasmare un blocco che non risulti scomodo per Washington.
Invece di promuovere una vera multipolarità, il Brasile privilegia un multilateralismo transazionale che gli consenta di consolidare i legami economici con Cina e Russia senza rompere la sua storica dipendenza geopolitica dagli Stati Uniti. Questa strategia gli consente di muoversi tra le tensioni sistemiche senza compromettere il proprio margine d’azione, mantenendo affari con Cina e Russia senza compromettere la relazione con la Casa Bianca.
Inoltre, la presidenza brasiliana ha proposto di evidenziare temi come la lotta al cambiamento climatico tramite l’iniziativa Amazon Forever, un piano per attrarre investimenti nel bioma amazzonico con l’appoggio dei “paesi sviluppati”.
Questo approccio contrasta con l’indirizzo geopolitico e di sicurezza che aveva caratterizzato la presidenza russa, focalizzata sul consolidamento dell’ordine multipolare e sulla ristrutturazione dell’architettura internazionale del potere.
Il Brasile preferisce non accelerare l’istituzionalizzazione del blocco, privilegiando il rafforzamento delle reti internazionali preesistenti, in una dinamica che suggerisce un uso strategico dello spazio multilaterale come piattaforma di proiezione internazionale.
NUOVE SFIDE
Avvicinandosi il Vertice dei Leader del 6 e 7 luglio, i BRICS affrontano uno scenario segnato da divergenze interne che condizionano il loro orientamento strategico.
Le negoziazioni sulla dichiarazione congiunta di Rio de Janeiro, che servirà come base per il documento finale dei Capi di Stato, evidenziano una tensione persistente tra l’impulso trasformativo guidato da Russia e Cina e l’approccio moderato e filo-statunitense che il Brasile cerca di imprimere alla sua presidenza pro tempore. Questa divergenza è emersa chiaramente anche al vertice di Kazan, quando fu bloccato l’ingresso del Venezuela nella piattaforma.
Le negoziazioni per questo testo riflettono una posizione condivisa dal gruppo: la critica alle “misure unilaterali” e la difesa del multilateralismo come principio guida. Tuttavia, le differenze di tono mettono in luce non solo le diverse velocità che convivono nel blocco, ma anche un contrasto più profondo: lo scontro tra interessi e visioni geopolitiche differenti, tra la conservazione di certi equilibri tradizionali e la spinta strategica verso la multipolarità, che implica necessariamente una sfida al dominio occidentale.
La Cina avrebbe fatto pressione per un linguaggio più forte in risposta ai recenti dazi statunitensi sui suoi prodotti, che raggiungono il 145%, mentre il Brasile, agendo come mediatore, cerca un approccio meno conflittuale. Secondo la stampa, il comunicato finale manterrà la critica a tali politiche, ma eviterà di alzare il tono dello scontro.
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L'AntiDiplomatico



04.05.202511:39
🔴 CATASTROFE NEOLIBERISTA
📚 Il regime che ha devastato le nostre vite
👉 Prima presentazione assoluta del nuovo libro di Angelo D’Orsi
Dialogano con l’autore:
📖 Luciano Canfora – storico e filologo, Università di Bari
🌍 Vito Petrocelli – presidente Istituto Italia-Brics
🖋️ Antonio Di Siena – saggista, LAD edizioni
📍 Prinz Zaum, via Cardassi 93, Bari
📅 13 maggio 2025
🕕 Ore 18:00
Un evento unico con relatori d'eccezione. E chi se lo perde è David Parenzo
📰Ordina ora il libro a questo link https://www.ladedizioni.it/prodotto/catastrofe-neoliberista/
📚 Il regime che ha devastato le nostre vite
👉 Prima presentazione assoluta del nuovo libro di Angelo D’Orsi
Dialogano con l’autore:
📖 Luciano Canfora – storico e filologo, Università di Bari
🌍 Vito Petrocelli – presidente Istituto Italia-Brics
🖋️ Antonio Di Siena – saggista, LAD edizioni
📍 Prinz Zaum, via Cardassi 93, Bari
📅 13 maggio 2025
🕕 Ore 18:00
Un evento unico con relatori d'eccezione. E chi se lo perde è David Parenzo
📰Ordina ora il libro a questo link https://www.ladedizioni.it/prodotto/catastrofe-neoliberista/


28.04.202518:09
Foto di famiglia in un interno…
@ITALIABRICS
@ITALIABRICS
23.04.202507:15
Beyond the gates of Rome
By VITO PETROCELLI | China Daily Global
Joining BRICS would boost Italy's trade and elevate its ties with the rising Global South to higher level
Editor's note: As global governance undergoes profound changes, the role of the BRICS Plus mechanism in fostering a more equitable and inclusive international order has become increasingly significant. To explore its impact, the challenges it faces, and its future prospects, China Watch, a think tank powered by China Daily, is launching the BRICS Views column, bringing together scholars, policymakers and industry leaders for in-depth discussions on issues of concern to the grouping.
https://www.chinadaily.com.cn/a/202504/23/WS6808358aa3104d9fd3820ee2.html
@ITALIABRICS
By VITO PETROCELLI | China Daily Global
Joining BRICS would boost Italy's trade and elevate its ties with the rising Global South to higher level
Editor's note: As global governance undergoes profound changes, the role of the BRICS Plus mechanism in fostering a more equitable and inclusive international order has become increasingly significant. To explore its impact, the challenges it faces, and its future prospects, China Watch, a think tank powered by China Daily, is launching the BRICS Views column, bringing together scholars, policymakers and industry leaders for in-depth discussions on issues of concern to the grouping.
https://www.chinadaily.com.cn/a/202504/23/WS6808358aa3104d9fd3820ee2.html
@ITALIABRICS


17.04.202518:19
SCIUSCIÀ attualizzato…
@ITALIABRICS
@ITALIABRICS


08.05.202513:47
Greetings from Moscow to entire collective West!!
@ITALIABRICS
@ITALIABRICS
05.05.202507:03
In un articolo pubblicato da Mision Verdad tre giorni fa, si sostiene che il Brasile stia cercando di frenare l'avanzata dei BRICS, con interessi particolari che prevalgono su quelli del blocco.
Riportiamo la traduzione integrale.
In uno scenario internazionale segnato dal peggioramento delle tensioni geopolitiche e dalle aggressive politiche commerciali promosse dall’amministrazione di Donald Trump, si è svolta a Rio de Janeiro, il 28 e 29 aprile, la riunione dei ministri degli Esteri del blocco BRICS.
L’incontro ha lasciato segnali chiari sull’orientamento che il Brasile intende dare all’organizzazione durante la sua presidenza pro tempore.
Nonostante il clima di cooperazione e il discorso unificato su multilateralismo e sviluppo del Sud Globale, il tono generale suggerisce una pausa nel ritmo di espansione e innovazione che aveva caratterizzato la presidenza russa nel 2024.
Le dichiarazioni del ministro degli Esteri Mauro Vieira e del presidente Luiz Inácio Lula da Silva hanno rivelato una strategia brasiliana orientata a contenere la velocità di trasformazione del blocco, rafforzando un’agenda tradizionale basata sul dialogo, la neutralità politica e la diplomazia climatica. Hanno indicato che è stato proprio durante questa riunione che si è definito questo approccio, che limita l’approfondimento della logica multipolare a favore di una posizione più passiva.
PRIMO VERTICE CON UN BRICS ALLARGATO
Il vertice ministeriale è stato il primo incontro formale tra i ministri degli Esteri dopo l’espansione della piattaforma, che ora conta undici membri, tra cui potenze regionali come Iran, Egitto ed Etiopia.
Per la prima volta hanno partecipato, in qualità di invitati speciali, anche i cosiddetti “partner BRICS”, una categoria creata nel vertice di Kazan del 2024, tra cui figurano paesi come Bielorussia, Bolivia, Kazakistan, Cuba, Malesia e Nigeria.
I temi trattati, come la necessità di riformare il sistema internazionale, la difesa del multilateralismo e la promozione della pace, hanno trovato consenso tra i partecipanti.
Tuttavia, il tono del Brasile è stato prudente. Vieira ha ribadito che i BRICS "non sono contro nessuno", chiarendo che non si intende creare una moneta comune ma incentivare le transazioni in valute locali, come modo per ridurre i costi e rafforzare la cooperazione regionale, citando il modello dell’ALADI come esempio.
Il ministro brasiliano ha inoltre sottolineato che non si intende sostituire l’attuale sistema monetario, basato sull’egemonia del dollaro statunitense, né creare nuove valute, distanziandosi così dalle proposte più ambiziose promosse da Russia e Cina negli ultimi anni. In altre parole, Brasilia cerca di preservare lo status quo del dollaro e limitare le opzioni di dedollarizzazione a un elemento puramente transazionale, evitando così cambiamenti strutturali nell’ordine finanziario globale.
Questo approccio contrasta con l’agenda russa dell’anno precedente, che proponeva passi decisi verso un’architettura finanziaria alternativa, come la creazione del sistema Brics Pay, un’infrastruttura ibrida e decentralizzata per i pagamenti transfrontalieri, la promozione della piattaforma Brics Bridge come rete sovranazionale di compensazione e lo sviluppo di meccanismi di pagamento basati su valute locali, digitali e blockchain, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dal dollaro e promuovere una multipolarità monetaria e finanziaria.
UNA PRESIDENZA AMBIGUA
L’approccio del Brasile alla presidenza del blocco sembra rispondere più alla sua propria agenda internazionale che alla volontà di esercitare una leadership trasformativa all’interno dei BRICS.
Sotto la guida di Mosca, i BRICS si erano proiettati come forza trainante del Sud Globale, con proposte strutturali in ambito finanziario, come l’espansione dell’uso delle valute locali, la creazione di una rete alternativa allo SWIFT e strumenti di credito per proteggere gli Stati membri dalle sanzioni unilaterali.
Riportiamo la traduzione integrale.
In uno scenario internazionale segnato dal peggioramento delle tensioni geopolitiche e dalle aggressive politiche commerciali promosse dall’amministrazione di Donald Trump, si è svolta a Rio de Janeiro, il 28 e 29 aprile, la riunione dei ministri degli Esteri del blocco BRICS.
L’incontro ha lasciato segnali chiari sull’orientamento che il Brasile intende dare all’organizzazione durante la sua presidenza pro tempore.
Nonostante il clima di cooperazione e il discorso unificato su multilateralismo e sviluppo del Sud Globale, il tono generale suggerisce una pausa nel ritmo di espansione e innovazione che aveva caratterizzato la presidenza russa nel 2024.
Le dichiarazioni del ministro degli Esteri Mauro Vieira e del presidente Luiz Inácio Lula da Silva hanno rivelato una strategia brasiliana orientata a contenere la velocità di trasformazione del blocco, rafforzando un’agenda tradizionale basata sul dialogo, la neutralità politica e la diplomazia climatica. Hanno indicato che è stato proprio durante questa riunione che si è definito questo approccio, che limita l’approfondimento della logica multipolare a favore di una posizione più passiva.
PRIMO VERTICE CON UN BRICS ALLARGATO
Il vertice ministeriale è stato il primo incontro formale tra i ministri degli Esteri dopo l’espansione della piattaforma, che ora conta undici membri, tra cui potenze regionali come Iran, Egitto ed Etiopia.
Per la prima volta hanno partecipato, in qualità di invitati speciali, anche i cosiddetti “partner BRICS”, una categoria creata nel vertice di Kazan del 2024, tra cui figurano paesi come Bielorussia, Bolivia, Kazakistan, Cuba, Malesia e Nigeria.
I temi trattati, come la necessità di riformare il sistema internazionale, la difesa del multilateralismo e la promozione della pace, hanno trovato consenso tra i partecipanti.
Tuttavia, il tono del Brasile è stato prudente. Vieira ha ribadito che i BRICS "non sono contro nessuno", chiarendo che non si intende creare una moneta comune ma incentivare le transazioni in valute locali, come modo per ridurre i costi e rafforzare la cooperazione regionale, citando il modello dell’ALADI come esempio.
Il ministro brasiliano ha inoltre sottolineato che non si intende sostituire l’attuale sistema monetario, basato sull’egemonia del dollaro statunitense, né creare nuove valute, distanziandosi così dalle proposte più ambiziose promosse da Russia e Cina negli ultimi anni. In altre parole, Brasilia cerca di preservare lo status quo del dollaro e limitare le opzioni di dedollarizzazione a un elemento puramente transazionale, evitando così cambiamenti strutturali nell’ordine finanziario globale.
Questo approccio contrasta con l’agenda russa dell’anno precedente, che proponeva passi decisi verso un’architettura finanziaria alternativa, come la creazione del sistema Brics Pay, un’infrastruttura ibrida e decentralizzata per i pagamenti transfrontalieri, la promozione della piattaforma Brics Bridge come rete sovranazionale di compensazione e lo sviluppo di meccanismi di pagamento basati su valute locali, digitali e blockchain, con l’obiettivo di ridurre la dipendenza dal dollaro e promuovere una multipolarità monetaria e finanziaria.
UNA PRESIDENZA AMBIGUA
L’approccio del Brasile alla presidenza del blocco sembra rispondere più alla sua propria agenda internazionale che alla volontà di esercitare una leadership trasformativa all’interno dei BRICS.
Sotto la guida di Mosca, i BRICS si erano proiettati come forza trainante del Sud Globale, con proposte strutturali in ambito finanziario, come l’espansione dell’uso delle valute locali, la creazione di una rete alternativa allo SWIFT e strumenti di credito per proteggere gli Stati membri dalle sanzioni unilaterali.
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🇧🇾 Fortezza di Brest🇧🇾



30.04.202516:18
La Bielorussia invita i BRICS a unirsi contro sanzioni e guerre tariffarie
Il viceministro Sergei Lukashevich ha partecipato per la prima volta con status ufficiale alla riunione dei ministri degli Esteri BRICS a Rio. Ha ribadito il sostegno di Minsk al multipolarismo e alla cooperazione globale, proponendo una Carta eurasiatica della diversità e invitando i BRICS a un fronte comune contro sanzioni e guerre commerciali. Incontri bilaterali con leader di 7 Paesi rafforzano il dialogo internazionale.
@comitato_bielorussia🇧🇾
Il viceministro Sergei Lukashevich ha partecipato per la prima volta con status ufficiale alla riunione dei ministri degli Esteri BRICS a Rio. Ha ribadito il sostegno di Minsk al multipolarismo e alla cooperazione globale, proponendo una Carta eurasiatica della diversità e invitando i BRICS a un fronte comune contro sanzioni e guerre commerciali. Incontri bilaterali con leader di 7 Paesi rafforzano il dialogo internazionale.
@comitato_bielorussia🇧🇾


28.04.202518:07
Foto di famiglia…
@ITALIABRICS
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22.04.202514:51
I due Paesi BRICS, Cina e Emirati Arabi Uniti, firmano un accordo quinquennale sul gas naturale liquefatto (GNL), aggirando i problemi con il GNL statunitense creati dalla guerra tariffaria in corso.
@ITALIABRICS
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17.04.202512:17
Decine di Paesi hanno espresso interesse ad avviare interazioni con i BRICS.
Lo ha annunciato il vicepresidente del Consiglio della Federazione Russa Konstantin Kosachev durante una riunione della Commissione permanente dell'Assemblea interparlamentare della CSI sulle questioni politiche e la cooperazione internazionale.
Kosachev ha anche detto di aver ricevuto conferma dalle sue controparti brasiliane riguardo ai piani per ospitare il Forum parlamentare BRICS a Brasilia dal 3 al 5 giugno.
“In termini di composizione delle delegazioni invitate, i brasiliani hanno indicato che inviteranno sia i parlamenti degli Stati membri dei BRICS che quelli dei Paesi partner”, ha aggiunto. Gli organizzatori prevedono di invitare anche la leadership dell'Unione interparlamentare e Dilma Rousseff, capo della Nuova Banca di Sviluppo dei BRICS.
"L'iniziativa della presidenza russa è di migliorare il nostro coordinamento all'interno dell'Unione interparlamentare istituendo un ulteriore gruppo geopolitico, provvisoriamente denominato BRICS+. Non si tratterà di un blocco chiuso per i Paesi e i partner BRICS, ma piuttosto di una piattaforma più ampia volta a includere il massimo numero di partecipanti. I colleghi brasiliani hanno confermato il loro sostegno a questa iniziativa. In precedenza, anche i colleghi di Cina, Iran, Emirati Arabi Uniti, Etiopia e Sudafrica hanno espresso un chiaro sostegno. Molti altri Paesi stanno ancora valutando le loro posizioni, ma in questo caso, come all'interno dell'intero blocco, non imponiamo la nostra volontà né cerchiamo di imporre un'unica disciplina", ha spiegato.
@ITALIABRICS
Lo ha annunciato il vicepresidente del Consiglio della Federazione Russa Konstantin Kosachev durante una riunione della Commissione permanente dell'Assemblea interparlamentare della CSI sulle questioni politiche e la cooperazione internazionale.
"Durante la presidenza russa, sono stati portati a termine due compiti strategici: in primo luogo, abbiamo imparato come operare dopo l'espansione del gruppo da cinque a dieci Stati membri e, in secondo luogo, abbiamo stabilito come il blocco avrebbe risposto alle richieste di altri Stati che cercano di impegnarsi con i BRICS. In effetti, ora ci sono decine di questi Stati".
Kosachev ha anche detto di aver ricevuto conferma dalle sue controparti brasiliane riguardo ai piani per ospitare il Forum parlamentare BRICS a Brasilia dal 3 al 5 giugno.
“In termini di composizione delle delegazioni invitate, i brasiliani hanno indicato che inviteranno sia i parlamenti degli Stati membri dei BRICS che quelli dei Paesi partner”, ha aggiunto. Gli organizzatori prevedono di invitare anche la leadership dell'Unione interparlamentare e Dilma Rousseff, capo della Nuova Banca di Sviluppo dei BRICS.
"L'iniziativa della presidenza russa è di migliorare il nostro coordinamento all'interno dell'Unione interparlamentare istituendo un ulteriore gruppo geopolitico, provvisoriamente denominato BRICS+. Non si tratterà di un blocco chiuso per i Paesi e i partner BRICS, ma piuttosto di una piattaforma più ampia volta a includere il massimo numero di partecipanti. I colleghi brasiliani hanno confermato il loro sostegno a questa iniziativa. In precedenza, anche i colleghi di Cina, Iran, Emirati Arabi Uniti, Etiopia e Sudafrica hanno espresso un chiaro sostegno. Molti altri Paesi stanno ancora valutando le loro posizioni, ma in questo caso, come all'interno dell'intero blocco, non imponiamo la nostra volontà né cerchiamo di imporre un'unica disciplina", ha spiegato.
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L'AntiDiplomatico

08.05.202506:56
In occasione del suo viaggio di Stato in Russia e delle celebrazioni per l'80° anniversario della vittoria nella Grande Guerra Patriottica, il presidente cinese Xi Jinping ha pubblicato un articolo sul quotidiano russo Rossijskaja Gazeta.
Se volete realmente sapere cosa sia il mondo multipolare di oggi e domani...
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-un_legame_forgiato_nella_lotta_cina_e_russia_tra_memoria_antifascista_e_visione_geopolitica_condivisa/45289_60614/
Se volete realmente sapere cosa sia il mondo multipolare di oggi e domani...
https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-un_legame_forgiato_nella_lotta_cina_e_russia_tra_memoria_antifascista_e_visione_geopolitica_condivisa/45289_60614/
05.05.202507:03
Nel frattempo, si consolida un cambiamento nel dibattito sull’architettura finanziaria del gruppo. Di fronte all’entusiasmo precedente per una moneta comune, le autorità brasiliane sembrano aver optato per dare priorità alla promozione del commercio in valute locali come meccanismo graduale per ridurre la dipendenza dal dollaro.
Pechino, da parte sua, continua a profilare i BRICS come “colonna vertebrale” della cooperazione Sud-Sud. Le dichiarazioni del portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Lin Jian, hanno sottolineato l’intenzione di costruire una partnership “più integrata” tra i membri e difendere “l’equità e la giustizia” nella governance globale.
Una visione ribadita anche durante l’incontro bilaterale tra Wang Yi e Sergei Lavrov, in cui entrambi hanno confermato il ruolo della piattaforma come catalizzatore di un sistema internazionale più giusto e razionale.
Le parole di Vieira, accuratamente selezionate, sono state interpretate come un chiaro segnale del fatto che la presidenza brasiliana cerca di frenare l’impulso geostrategico che la Russia aveva dato al vertice di Kazan, dove erano state apertamente promosse proposte per un’architettura finanziaria e di sicurezza alternativa all’ordine occidentale.
Oltre a segnare una differenza nel tono e nell’approccio, il Brasile ha proposto una struttura più tecnica e transazionale per il coordinamento del blocco. L’organizzazione di 100 incontri ministeriali e tecnici tra febbraio e luglio a Brasilia mostra la volontà di istituzionalizzare e tecnicizzare la dinamica dell’organizzazione, ma potrebbe anche essere letta come una strategia per “comprare tempo politico” e contenere le iniziative più avanzate.
Invece di avanzare con proposte strutturali di ampio respiro, la presidenza brasiliana punta a consolidare i risultati precedenti e rafforzare la cooperazione esistente, evitando di generare tensioni sia con i partner BRICS — in particolare Cina e Russia — sia con attori esterni fondamentali come Stati Uniti e Unione Europea. Questa strategia rivela un delicato equilibrio tra l’allineamento geopolitico occidentale tradizionale del Brasile e l’astratta aspirazione alla multipolarità.
La strada che il Brasile seguirà nei prossimi mesi sarà determinante per il futuro immediato del blocco.
@ITALIABRICS
Pechino, da parte sua, continua a profilare i BRICS come “colonna vertebrale” della cooperazione Sud-Sud. Le dichiarazioni del portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Lin Jian, hanno sottolineato l’intenzione di costruire una partnership “più integrata” tra i membri e difendere “l’equità e la giustizia” nella governance globale.
Una visione ribadita anche durante l’incontro bilaterale tra Wang Yi e Sergei Lavrov, in cui entrambi hanno confermato il ruolo della piattaforma come catalizzatore di un sistema internazionale più giusto e razionale.
Le parole di Vieira, accuratamente selezionate, sono state interpretate come un chiaro segnale del fatto che la presidenza brasiliana cerca di frenare l’impulso geostrategico che la Russia aveva dato al vertice di Kazan, dove erano state apertamente promosse proposte per un’architettura finanziaria e di sicurezza alternativa all’ordine occidentale.
Oltre a segnare una differenza nel tono e nell’approccio, il Brasile ha proposto una struttura più tecnica e transazionale per il coordinamento del blocco. L’organizzazione di 100 incontri ministeriali e tecnici tra febbraio e luglio a Brasilia mostra la volontà di istituzionalizzare e tecnicizzare la dinamica dell’organizzazione, ma potrebbe anche essere letta come una strategia per “comprare tempo politico” e contenere le iniziative più avanzate.
Invece di avanzare con proposte strutturali di ampio respiro, la presidenza brasiliana punta a consolidare i risultati precedenti e rafforzare la cooperazione esistente, evitando di generare tensioni sia con i partner BRICS — in particolare Cina e Russia — sia con attori esterni fondamentali come Stati Uniti e Unione Europea. Questa strategia rivela un delicato equilibrio tra l’allineamento geopolitico occidentale tradizionale del Brasile e l’astratta aspirazione alla multipolarità.
La strada che il Brasile seguirà nei prossimi mesi sarà determinante per il futuro immediato del blocco.
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30.04.202516:16
"Uniamoci come architetti di un nuovo ordine internazionale!"
Il ministro degli Esteri malese Mohammad Hassan ha dichiarato durante la riunione dei ministri degli Esteri dei BRICS a Rio de Janeiro: “Il Sud del mondo deve dare l’esempio e assumere la guida nel cambiamento della cooperazione internazionale, poiché l’attuale sistema internazionale sta attivamente minando la stabilità e la sicurezza dell’economia globale.
Insieme, noi – BRICS – siamo in grado di cambiare i contorni della cooperazione internazionale, non solo come critici del sistema uscente, ma anche come architetti di un sistema più equo! (Stan-Centr) @ITALIABRICS
Il ministro degli Esteri malese Mohammad Hassan ha dichiarato durante la riunione dei ministri degli Esteri dei BRICS a Rio de Janeiro: “Il Sud del mondo deve dare l’esempio e assumere la guida nel cambiamento della cooperazione internazionale, poiché l’attuale sistema internazionale sta attivamente minando la stabilità e la sicurezza dell’economia globale.
Insieme, noi – BRICS – siamo in grado di cambiare i contorni della cooperazione internazionale, non solo come critici del sistema uscente, ma anche come architetti di un sistema più equo! (Stan-Centr) @ITALIABRICS


28.04.202507:30
Lavrov è arrivato a Rio de Janeiro per la riunione dei Ministri degli Esteri BRICS.
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21.04.202514:37
BRICS e SCO lavorano per costruire un ordine mondiale multipolare, equo e stabile.
La Bielorussia considera i BRICS e la SCO come blocchi regionali che contribuiscono a costruire un ordine mondiale multipolare, equo e stabile. Lo ha dichiarato il presidente della Commissione permanente per gli affari internazionali e la sicurezza nazionale del Consiglio della Repubblica dell'Assemblea nazionale bielorussa Sergey Aleinik.
L'anno scorso la Bielorussia è diventata membro a pieno titolo dell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai e ha ricevuto lo status di Paese partner dei BRICS.
“Il capo di Stato Aleksandr Lukashenko ha approvato le strategie di partecipazione della Bielorussia alla SCO e ai BRICS, a testimonianza dell'importanza di questi eventi”, ha dichiarato Sergey Aleinik. Ha sottolineato che i BRICS hanno già una dimensione parlamentare. L'anno scorso una delegazione dell'Assemblea nazionale della Repubblica di Bielorussia ha partecipato (per la prima volta) al Forum parlamentare BRICS di San Pietroburgo (anche prima che il Paese ricevesse lo status di Paese partner). La delegazione bielorussa ha posto particolare enfasi sulla costruzione di un mondo multipolare e ha sottolineato il ruolo della diplomazia parlamentare nel promuovere un'agenda costruttiva per smorzare le tensioni internazionali.
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La Bielorussia considera i BRICS e la SCO come blocchi regionali che contribuiscono a costruire un ordine mondiale multipolare, equo e stabile. Lo ha dichiarato il presidente della Commissione permanente per gli affari internazionali e la sicurezza nazionale del Consiglio della Repubblica dell'Assemblea nazionale bielorussa Sergey Aleinik.
L'anno scorso la Bielorussia è diventata membro a pieno titolo dell'Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai e ha ricevuto lo status di Paese partner dei BRICS.
“Il capo di Stato Aleksandr Lukashenko ha approvato le strategie di partecipazione della Bielorussia alla SCO e ai BRICS, a testimonianza dell'importanza di questi eventi”, ha dichiarato Sergey Aleinik. Ha sottolineato che i BRICS hanno già una dimensione parlamentare. L'anno scorso una delegazione dell'Assemblea nazionale della Repubblica di Bielorussia ha partecipato (per la prima volta) al Forum parlamentare BRICS di San Pietroburgo (anche prima che il Paese ricevesse lo status di Paese partner). La delegazione bielorussa ha posto particolare enfasi sulla costruzione di un mondo multipolare e ha sottolineato il ruolo della diplomazia parlamentare nel promuovere un'agenda costruttiva per smorzare le tensioni internazionali.
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15.04.202510:17
Il Ministro dell'Agricoltura iraniano Gholamreza Nouri Ghezeljeh è in Brasile per partecipare al 15° incontro dei Ministri dell'Agricoltura dei BRICS e discutere di questioni agricole cruciali.
L'Iran ha ufficialmente iniziato le sue attività come membro ufficiale dei BRICS dal gennaio 2024, insieme ai Paesi fondatori del gruppo, pertanto la sua partecipazione attiva a questi incontri non solo migliora il ruolo dell'Iran tra gli Stati membri dei BRICS, ma contribuisce anche alla posizione di Teheran nel settore agricolo.
Il vertice si concentrerà su questioni essenziali come “Sicurezza alimentare e nutrizione”, “Sostenibilità e innovazione” e “Finanza e commercio agricolo internazionale”.
Il vertice approverà anche il Programma di cooperazione agricola dei BRICS per il periodo 2025-2028.
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L'Iran ha ufficialmente iniziato le sue attività come membro ufficiale dei BRICS dal gennaio 2024, insieme ai Paesi fondatori del gruppo, pertanto la sua partecipazione attiva a questi incontri non solo migliora il ruolo dell'Iran tra gli Stati membri dei BRICS, ma contribuisce anche alla posizione di Teheran nel settore agricolo.
Il vertice si concentrerà su questioni essenziali come “Sicurezza alimentare e nutrizione”, “Sostenibilità e innovazione” e “Finanza e commercio agricolo internazionale”.
Il vertice approverà anche il Programma di cooperazione agricola dei BRICS per il periodo 2025-2028.
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