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LA CANNABIS PUÒ AIUTARE A SCONFIGGERE IL CANCRO: LA SCOPERTA DELL'ULTIMA RICERCA.
Articolo su https://luogocomune.net/medicina-salute/la-cannabis-pu%C3%B2-aiutare-a-sconfiggere-il-cancro-la-scoperta-dell-ultima-ricerca
19.03.202508:30
LA BESTIA E' RITORNATA

Non ci voleva un profeta per prevedere che Israele non avrebbe rispettato la tregua, e avrebbe fatto saltare il tavolo, pur di tornare a bombardare Gaza. Mentre infatti la prima fase della tregua era favorevole ai sionisti (poichè mirava a portare a casa il maggior numero possibile degli ostaggi rimasti), era evidente che la seconda fase, che prevede il ritiro dell’esercito isaeliano da Gaza, non sarebbe mai stata implementata.

E così, con una scusa qualunque, ieri sono ripresi i bombardamenti indiscriminati sui civili di Gaza.

Questa è la testimonianza di Al-Nahhas, medico volontario dell’ospedale Al-Ahli: “Neonati, bambini sparsi sul pavimento, sanguinanti dalla testa, sanguinanti dall'addome, feriti alle estremità".

"Mi stavo prendendo cura di un bambino di 7 anni che stava ansimando e stava esalando gli ultimi respiri e mi supplicava di provare a salvarlo, perché mi stavano dicendo che tutta la sua famiglia era stata uccisa. La maggior parte dei casi che abbiamo visto stasera sono bambini".

Da un balcone in uno degli edifici dell'ospedale, Al-Nahhas ha detto di "vedere tutti i corpi allineati delle persone che sono state uccise ", dicendo che almeno 50 di loro erano "semplicemente avvolti in coperte perché non c’è più l’obitorio. "

"Continuano a portare altri corpi", ha detto. "È davvero difficile capire i numeri in questo momento, perché ci sono pazienti ovunque sul pavimento e le barelle nei corridoi".

È un quadro simile in tutta l'enclave. Gli attacchi israeliani hanno inferto un duro colpo a "un sistema sanitario esausto che soffre di una carenza di farmaci e di una grave mancanza di attrezzature mediche", ha affermato il capo del più grande ospedale dell'enclave.

"Le sale operatorie sono completamente piene, e i feriti stanno morendo senza trovare un letto per le cure", ha affermato Muhammad Abu Salmiya, dell'ospedale Al-Shifa di Gaza City.

Per fortuna che il nostro ministro Crosetto ha detto che “siamo molto preoccupati dalla ripresa dello scontro a Gaza”. La “ripresa dello scontro”, ha detto, non “la continuazione del genocidio”.

Massimo Mazzucco
11.03.202510:47
CHI È CALIN GEORGESCU (E PERCHÈ NON LO VOGLIONO FRA I PIEDI)

Dopo essersi visto annullare un primo turno elettorale nel quale aveva riportato circa il 28% dei voti, nei giorni scorsi Calin Georgescu è stato definitivamente escluso dalla ripetizione della votazione, prevista per il 4 di maggio.

Le motivazioni del primo annullamento erano state “perché il risultato era stato falsato da influenze della Russia tramite tik-tok” e per presunte “irregolarità nel finanziamento della sua campagna elettorale”.

Ora invece è stato definitivamente escluso dal voto, secondo la corte rumena, “per tentativo di rovesciamento dell’ordine costituzionale”, e per “appartenenza ad una organizzazione neofascista”.

Insomma, qualcuno ha deciso che Calin Georgescu non debba diventare il presidente della Romania.

I motivi non sono difficili da capire, visto che Georgescu aveva promesso di “restaurare la dignità della Romania e di mettere fine al suo asservimento alle organizzazioni internazionali a cui appartiene, fra cui la Nato e l’unione europea.” Georgescu aveva inoltre dichiarato di ritenere Putin “uno dei migliori leader al mondo in questo momento”.

Non c’è bisogno di aggiungere altro. Siamo nel cuore della democraticissima Europa – la stessa Europa che dice di sostenere l‘Ucraina proprio per “difendere i valori della democrazia” – ma che si dimentica improvvisamente di quali siano questi valori, quando rischia di veder eleggere un candidato che non è disposto a giocare la loro partita.

E i nostri giornali naturalmente tacciono. La notizia dell’esclusione di Georgescu o viene data in modo molto marginale, facendo capire in qualche modo che Georgescu “non appartiene al sistema democratico”, (e che quindi, implicitamente, “merita” di esserne escluso), oppure non viene data del tutto, per evitare l’imbarazzo di doverne parlare.

Noi i titoli a nove colonne li riserviamo per cantare le lodi dei nazisti come Zelensky.

Massimo Mazzucco
24.02.202507:07
ROBERT KENNEDY: ATTO PRIMO

Robert Kennedy Jr. non perde tempo. Dopo essersi insediato al ministero della salute ha già fatto la sua prima mossa, ed è una mossa importante: aggredire la pubblicità ingannevole sui vaccini, per sostituirla progressivamente con una campagna tendente al consenso informato.

La campagna pubblicitaria presa di mira è la cosiddetta “Wild to Mild”, che significa “da selvaggio a mite”. In parole povere, la campagna usa l’analogia fra animali “selvaggi” e animali “miti” per sostenere che i vaccini antiinfluenzali possono anche non evitare il contagio, ma riducono comunque il rischio delle conseguenze più severe dell’influenza.

Questa campagna, ovviamente, fa parte dell’ormai storico “rebranding” della parola “vaccino” iniziato in era Covid.

Come certo ricorderete, fino al 2023 sul sito del CDC il vaccino era definito “un farmaco che immunizza da una certa malattia”, ma quando si è visto che i cosiddetti vaccini anticovid non immunizzavano affatto, allora la definizione generica di “vaccino“ è stata cambiata in “un farmaco che protegge da una certa malattia”. Laddove la “protezione” è parziale (e quindi non più quantificabile), mentre l’immunizzazione è totale.

Visto che la trappola dialettica ha funzionato, il CDC aveva deciso di utilizzarla anche per la campagna antinfluenzale di quest’anno. Ed ecco che il nuovo vaccino antinfluenzale - dice la campagna - “non immunizza interamente dall’influenza, ma ne riduce decisamente le conseguenze più gravi”. “Wild to Mild” appunto, ovvero “da selvaggio a mite”.

Sayer Ji, direttore di GreenMedInfo.com, ha definito il messaggio della campagna “semplicistico e fuorviante, poichè riduce un complesso processo immunologico a una banale analogia tra animali selvatici e gattini. Questa infantilizzazione del pubblico – ha detto Ji - è indicativa di un problema più ampio: le agenzie per la salute pubblica spesso si affidano a narrazioni cariche di emotività piuttosto che a solidi discorsi scientifici per promuovere l'adesione.

Ebbene, contro questa pubblicità ingannevole Robert Kennedy si è scagliato apertamente, ordinando al CDC di ritirare immediatamente la campagna a livello nazionale, e di sostituirla con una campagna informativa mirata al consenso informato.

Già nel CDC ci sono stati i primi mugugni, e c’è qualcuno che dice di temere che in questo modo i tassi di vaccinazione scenderanno.

Che è proprio quello che vuole ottenere Kennedy. Ma non lo farà proibendo direttamente i vaccini, lo farà semplicemente informando il pubblico sui loro reali pericoli. Dicesi libertà di scelta.

Massimo Mazzucco

Fonte CHD https://childrenshealthdefense.org/defender/hhs-tells-cdc-remove-wild-to-mild-flu-vaccine-ad-campaign-informed-consent-focus/
03.04.202506:23
IL CRIPTOCERVELLO

Ieri un utente, durante la puntata di Becciolini Network, ci ha segnalato una notizia curiosa: qualcuno avrebbe depositato un brevetto per un chip da inserire nel corpo umano, che “mina” criptovalute utilizzando l’energia del corpo stesso.

Inizialmente sembrava una fake, ma poi siamo andati a controllare e il brevetto esiste davvero, su Patentscope. https://patentscope.wipo.int/search/en/detail.jsf?docId=WO2020060606&tab=PCTBIBLIO

Il titolo del brevetto, che risale al 2018, dice: “CRYPTOCURRENCY SYSTEM USING BODY ACTIVITY DATA” ovvero “SISTEMA DI CRIPTOVALUTA CHE UTILIZZA DATI DELL'ATTIVITÀ CORPOREA”.

L’abstract del brevetto recita: “L'attività corporea umana associata a un compito fornito a un utente può essere utilizzata in un processo di mining di un sistema di criptovaluta. Un server può fornire un compito a un dispositivo di un utente che è accoppiato in modo comunicativo al server. Un sensore accoppiato in modo comunicativo o compreso nel dispositivo dell'utente può rilevare l'attività corporea dell'utente. I dati sull'attività corporea possono essere generati in base all'attività corporea rilevata dall'utente. Il sistema di criptovaluta accoppiato in modo comunicativo al dispositivo dell'utente può verificare se i dati sull'attività corporea soddisfano una o più condizioni stabilite dal sistema di criptovaluta e assegnare la criptovaluta all'utente i cui dati sull'attività corporea sono verificati.”

Dimenticavo: chi ha depositato il brevetto è la Microsoft Technology Licensing.

Lascio a voi ogni commento.

Massimo Mazzucco
10.03.202507:30
MONOPOLY SENZA CONTANTE

Chi l’avrebbe mai detto. Giocare a Monopoly senza banconote. E’ un pò come giocare a tennis senza racchette, oppure giocare a poker senza le carte.

Eppure accade oggi: il nuovo Monopoly, destinato soprattutto all’uso dei ragazzi, non usa più le banconote. La figura stessa del banchiere (che non partecipava al gioco) viene sostituita da uno smartphone (o tablet) che distrubuisce i soldi e gestisce tutte le transazioni in automatico.

A loro volta, i giocatori selezioneranno un token e una carta bancaria che verranno scansionati dall'app mobile che automatizzerà le transazioni, come l'acquisto di titoli di proprietà o il pagamento dell'affitto. Anche le carte di proprietà verranno scansionate nell'app.

In altre parole, le nuove generazioni non sapranno più utilizzare la carta moneta, non sapranno più fare i conti manualmente, e per loro addizioni e sottrazioni diventeranno parole assolutamente sconosciute. Fa tutto la app al tuo posto.

Inutile dire quale sia il sottotesto di tipo sociale di una scelta del genere, e quanto sia lungimirante la strategia di chi vuole arrivare ad avere una società senza contante, per poter controllare intere popolazioni con un semplice click dalla banca centrale.

Nel frattempo infatti continua in tutto il mondo la corsa alla moneta digitale centralizzata. In Europa si prevede il passaggio alla seconda fase dell’Euro digitale entro l’ottobre di quest’anno.

Ma sono tutte coincidenze, naturalmente.

Massimo Mazzucco
22.02.202507:02
INTELLIGENZA ARTIFICIALE: NON L’ABBIAMO VISTA ARRIVARE

E’ già qui, fa pienamente parte della nostra vita quotidiana, ma noi continuiamo a comportarci come se fosse qualcosa che deve arrivare nel prossimo futuro.

L’altro giorno mio nipote (15 anni) mi ha detto “devo fare una ricerca su Atene e Sparta”. Dopo 15 minuti è ritornato e mi ha mostrato una splendida presentazione in PowerPoint che raccontava la storia di Atene e Sparta.

Dopo aver letto le prime tre righe ho detto: “Ma questa non l’hai scritta tu!”. “Certo che no, nonno - mi ha risposto – l’ho fatta con la IA.” “Ma la maestra vi permette di usare l’intelligenza artificiale, per fare i compiti?” “Certo nonno, alla maestra non interessa come li facciamo”. Io non ci ho creduto, non mi sembrava possibile.

Ed infatti, il giorno dopo mi aspettavo che tornasse a casa con un brutto voto, per avere utilizzato l’intelligenza artificiale in modo plateale. Invece mio nipote mi ha detto: “Alla maestra è piaciuto moltissimo, ha detto che è fatta molto bene. Ho preso otto”.

Altro esempio: ieri ho sentito mia figlia che dialogava al telefono con qualcuno. Stava parlando con la sua intelligenza artificiale, quella personalizzata. Le aveva chiesto di darle delle idee per far crescere al meglio il proprio business. E la IA tranquillamente le ha spiegato che “per migliorare la tua attività potresti lanciare dei corsi di un certo tipo, oppure creare una comunità intorno al tuo progetto, oppure… Eccetera eccetera”. “Ottime idee - ha replicato lei - grazie e mille”.

Ora, il problema mi sembra chiaro: se un ragazzino di 15 anni non deve più fare il minimo sforzo per ricostruire la storia fra Atene e Sparta, dove va a finire la sua capacità analitica? Dove va a finire il suo senso critico? E soprattutto, dove va a finire la sua capacità di sintesi, una volta che avrà utilizzato l’analisi e la critica per esaminare un determinato problema?

Parimenti, se un adulto ricorre all’intelligenza artificiale per avere delle buone idee sul proprio lavoro, invece di sforzarsi a trovarle da solo, cosa ne sarà della sua capacità di risolvere un qualunque problema, quando non avrà la IA a disposizione, mentre avrà completamente disabituato il proprio cervello a ragionare?

Ovviamente, ci sono anche gli aspetti positivi della IA: ad esempio, sempre mia figlia oggi ha ritirato gli esami del sangue. Inizialmente si è messa lì, paziente, a confrontare i valori attuali con gli esami di sei mesi fa. Il colesterolo è sceso di tot, la bilirubina è salita di tot, il ferro è rimasto lo stesso, eccetera. Poi però si è stufata di stare a lì a comparare un valore alla volta, e ha fatto che fotografare l’intero foglio con tutti i risultati, e lo ha mandato al suo “assistente virtuale” online. Dopo pochi secondi, la IA l’ le ha riassunto l’intera situazione metabolica, dandole dei suggerimenti su come comportarsi dal punto di vista dell’alimentazione. Se fosse andata da un dottore, avrebbe speso 200 euro per sentirsi dire le stesse identiche cose.

E’ quindi evidente che l’intelligenza artificiale sia uno strumento estremamente utile in mille situazioni diverse, ma dovremmo imparare bene a distinguere l’utilizzo che ne facciamo: se si tratta di farsi aiutare a raccogliere ed elaborare una grossa quantità di dati, per poi trarre le nostre conclusioni, allora è certamente utile. Ma le conclusioni debbono sempre restare le nostre. Se invece la utilizziamo “al posto” del nostro cervello, al posto del nostro senso critico, e lasciamo che sia lei a trarre le conclusioni per noi, abbiamo firmato la nostra condanna a morte.

Noi combattiamo per una umanità che non si beva più le bugie del passato, e che “impari a ragionare con la propria testa”, ma qui rischiamo di vedere la testa delle persone completamente sostituita da un computer, prima ancora che ce ne accorgiamo.

Anche perchè, ovviamente, le leve che controllano quel computer non le abbiamo certamente noi.

Massimo Mazzucco
14.03.202516:07
SILURATO IL CANDIDATO DI TRUMP AL CDC

Dave Weldon, il candidato scelto da Trump, e fortemente voluto da Robert Kennedy, per andare a dirigere il CDC (Centers for Desease Control), è stato bocciato dalla commissione senatoriale che avrebbe dovuto approvare la sua nomina.

A bocciarlo è stato proprio il senatore Cassidy, lo stesso che inizialmente si era opposto alla nomina di Robert Kennedy, e che lo aveva approvato obtorto collo, solo dopo evidenti pressioni dirette da parte di Trump. Ebbene, ora lo stesso Cassidy ha detto che Weldon non va bene per dirigere il CDC, e quindi gli ha fatto sapere che non avrebbe avuto in commissione i voti necessari per superare l’esame. La candidatura di Weldon è stata quindi ritirata.

La “colpa” di Weldon, ovviamente, è quella di essere troppo allineato alle idee di Robert Kennedy. Non solo Weldon si è sempre dichiarato scettico sull’efficacia di certi vaccini, ma ne ha spesso messo in dubbio la sicurezza. In particolare, in qualità di deputato, Weldon aveva autorizzato in passato l’accesso al database degli effetti avversi per analizzare una possibile correlazione diretta fra vaccini e autismo. Ma soprattutto – orrore degli orrori! – nel 2004 Weldon aveva proposto una commissione per studiare la correlazione tra vaccini e autismo, sotto la supervisione dello stesso Andrew Wakefield.

Chiaro quindi il “no” categorico arrivato da Big Pharma, con relativo siluramento in commissione senatoriale.

Come abbiamo detto più volte, non è sufficiente che Kennedy diventi ministro della salute per rivoluzionare il mondo della medicina USA. Bisogna cambiare anche i vertici delle strutture burocratiche, che la gestiscono in modo corrotto da oltre 50 anni. E nel momento in cui Robert Kennedy ha provato a cambiare quei vertici, il sistema gli ha detto di no.

Ora per lui la battaglia si fa molto più dura, perché le farmaceutiche faranno di tutto per far eleggere al CDC qualcuno con il compito di mettegli i bastoni fra le ruote.

Massimo Mazzucco
05.03.202507:28
COSA È SUCCESSO A ENRICO GIANINI?

Fermato e tenuto “sotto osservazione” in una struttura psichiatrica, senza avvocato e senza telefono cellulare. Parla la moglie.

https://www.youtube.com/watch?v=EG1BiJEYyKM
01.04.202505:57
IL PESCE MANCATO

Ieri ho passato la giornata a cercare di inventarmi un pesce d’aprile divertente da pubblicare oggi. Ma non ci sono riuscito.

Avevo pensato di inventare un articolo nel quale Giorgia Meloni si scusava con i bambini palestinesi dilaniati dalle bombe di Netanyahu, per non avere mai speso una parola in loro difesa. Ma la tristezza oggettiva della situazione mi ha impedito di scherzarci sopra.

Ho provato a immaginare un articolo nel quale la Von der Leyen annuncia che gli 800 miliardi destinati alle armi verranno invece utilizzati per costruire delle scuole e pagare gli insegnanti in tutte le zone povere delle città d’Europa. Ma non riuscivo in alcun modo a trovare il lato comico in una ipotesi del genere.

Ho provato ad immaginare una situazione in cui Salvini si fuma allegro uno spinello, e poi annuncia al mondo di aver capito l’importanza della cannabis medica nel trattamento del dolore. Ma l’espressione ebete di quell’uomo – specialmente quando parla della “droga” - mi ha convinto che non ci sarebbe nulla da ridere in una situazione del genere.

Ho provato a immaginare un articolo nel quale Tajani si correggeva, dopo aver detto quella rivoltante frase in difesa di Netanyahu, quando affermò che “in Italia non verrebbe mai arrestato perché la sua è solo una condanna politica”. Ma anche in questo caso, non ho trovato niente di divertente in una ipotesi del genere. La frase l’ha detta veramente, e la tristezza di avere un ministro degli esteri che dice una bestialità simile pur di compiacere ai padroni sionisti, è prevalsa su qualunque ipotesi comica.

Ho provato a immaginare Donald Trump che chiede perdono, perché gli hanno spiegato che la Groenlandia appartiene già alla Danimarca, e non si può prenderla come se fosse un frutto del supermercato. Ma anche in questo caso, la cosa non risultava divertente. Lui ci crede davvero, e rischia pure di riuscirci.

Ho provato ad immaginare una notizia in cui Elon Musk regala 1 miliardo di dollari ai bambini affamati del continente africano. Ma anche in questo caso, il solo pensiero che una idea del genere non lo avrebbe mai nemmeno sfiorato mi ha coperto di tristezza.

Ho provato ad immaginare una situazione in cui l’Italia diventa ufficialmente il 51° stato americano, ma la vicinanza della realtà con questa buffa ipotesi le ha tolto ogni aspetto di comicità.

Ho provato ad immaginare una notizia in cui il Vaticano riconosce finalmente gli infiniti abusi sessuali perpetrati su minorenni di mezzo mondo, e si scusa con sincero pentimento per aver coperto questi crimini fino ad oggi. Ma la semplice idea di un bambino violentato da un prete mi ha fatto passare la voglia di scherzare.

Infine, come ultima possibilità, ho provato ad immaginare di far dire a Mentana qualcosa che potesse far ridere tutti. Ma anche in questo caso non mi veniva in mente nulla: ormai lui le minchiate le ha già sparate tutte.

Insomma, a furia di sforzarmi per trovare il lato comico nella serie paradossale di situazioni in cui ci troviamo, mi è venuto un dubbio lontano: e se fosse che i potenti del mondo si stiano, loro sì, divertendo come dei pazzi alle nostre spalle, giocando allegramente con il nostro futuro per soddisfare i loro beceri interessi, e che l’oggetto del pesce di aprile – permanente - siamo proprio noi?

Massimo Mazzucco
20.03.202508:09
DORMI POCO? SEI COMPLOTTISTA.

No, non è Lercio, è un articolo estremamente serio, uscito su Focus pochi giorni fa. Dice che chi dorme male diventa complottista.

Il titolo esatto recita: “Una cattiva qualità del sonno rende più inclini a credere ai complotti”, e il sottotitolo dice: “Il sonno scarso o disturbato ci rende più vulnerabili alle teorie cospirazioniste quando vi siamo esposti: c'entra la cattiva salute mentale.”

Dall’articolo leggiamo: "Gli psicologi dell'Università di Nottingham (Regno Unito) hanno osservato che le persone che avevano avuto una cattiva qualità del sonno nel mese precedente hanno aderito con maggiore facilità a teorie cospirazioniste, specialmente quando venivano di proposito esposti a esse. Nel primo dei due esperimenti, 540 partecipanti hanno compilato un questionario di valutazione della qualità del sonno prima di leggere un articolo sull'incendio nella cattedrale di Notre-Dame. Alcuni articoli raccontavano di una presunta copertura circa le cause dell'incendio, mentre altri riportavano i fatti realmente accaduti, attribuendo l'incendio a un incidente. Chi aveva dormito peggio è risultato più incline a credere al resoconto cospirazionista."

Quindi, se è vero che dormendo poco e male si è più inclini a credere alle teorie del complotto, anche l’inverso deve essere vero: più dormi e meno crederai a queste panzane, giusto? Quindi, per estensione del concetto, dobbiamo dedurre che la società ideale, secondo Focus, sia quella che dorme dal mattino alla sera. Praticamente, una società che abbia raggiunto il sonno della ragione.

Massimo Mazzucco

https://www.focus.it/scienza/salute/una-cattiva-qualita-del-sonno-rende-piu-inclini-a-credere-ai-complotti
11.03.202511:57
APPELLO: Aiutiamo Federica Santi (ha un problema urgente):

https://www.facebook.com/watch/live/?ref=watch_permalink&v=1287564189206479

Qui i dati per chi vuole fare una donazione: https://t.me/federicasanti

Grazie
LA NATURA DELLA REALTA’
Segnalo questo articolo su luogocomune. Interessanti analogie fra la fisica quantistica e gli antichi testi esoterici, come il Corpus Hermeticum di Trimegisto e il Vangelo di Tommaso. https://luogocomune.net/opinione/la-natura-della-realtà
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