
Savino Balzano
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Серп 23, 2024"Savino Balzano" тобындағы соңғы жазбалар
20.04.202507:53
https://x.com/SavinoBalzano/status/1913863490197999754?t=tN2DXCnIOmKeigOOFRmiWA&s=19
Mi piacerebbe augurare a tutti una #BuonaPasqua, soffermandomi su un aspetto che a me pare ovvio, ma che sembra spesso trascurato. O, meglio, lo si dà per scontato, come fosse una cosa normale.
Vi pare normale che la nostra premier telefoni alla #VonDerLeyen anche solo per comunicarle il colore dei calzini da indossare?
Vi sembra normale che il capo del governo italiano, prima e dopo aver incontrato un esponente di un altro governo, debba confrontarsi con una signora che, politicamente, non rappresenta nulla?
Persino i più convinti sostenitori della difesa comune ammettono che, politicamente, l’#UE non esiste. E allora, perché mai telefonare a una che, tra l’altro, #Trump non vuole nemmeno incontrare?
Certe cose, per capirle davvero, vanno osservate dall’esterno: se ti limiti a guardarle attraverso il filtro della narrazione nostrana, non te ne rendi conto. Con la presidente della Commissione europea non ci vuole parlare nessuno.
Non per cattiveria: semplicemente non contano una mazza. Zero.
E allora perché, di grazia, continuiamo con questo balletto umiliante, che peraltro gli altri leader europei non mettono in scena?
Giorgia, se ti diverte, se ti piace, umiliati pure. Ma risparmia l’Italia e gli italiani.
Mi piacerebbe augurare a tutti una #BuonaPasqua, soffermandomi su un aspetto che a me pare ovvio, ma che sembra spesso trascurato. O, meglio, lo si dà per scontato, come fosse una cosa normale.
Vi pare normale che la nostra premier telefoni alla #VonDerLeyen anche solo per comunicarle il colore dei calzini da indossare?
Vi sembra normale che il capo del governo italiano, prima e dopo aver incontrato un esponente di un altro governo, debba confrontarsi con una signora che, politicamente, non rappresenta nulla?
Persino i più convinti sostenitori della difesa comune ammettono che, politicamente, l’#UE non esiste. E allora, perché mai telefonare a una che, tra l’altro, #Trump non vuole nemmeno incontrare?
Certe cose, per capirle davvero, vanno osservate dall’esterno: se ti limiti a guardarle attraverso il filtro della narrazione nostrana, non te ne rendi conto. Con la presidente della Commissione europea non ci vuole parlare nessuno.
Non per cattiveria: semplicemente non contano una mazza. Zero.
E allora perché, di grazia, continuiamo con questo balletto umiliante, che peraltro gli altri leader europei non mettono in scena?
Giorgia, se ti diverte, se ti piace, umiliati pure. Ma risparmia l’Italia e gli italiani.
08.04.202506:29
https://x.com/SavinoBalzano/status/1909492697062424807?t=DrbGQj-rNkGiv9RetXqvyA&s=19
MAMMA LI SOVRANISTIH!!!
Mi è piaciuta moltissimo la risposta di ieri sera di #Caracciolo.
Sono mesi che provo a ricordare come gli uomini più pericolosi nella parte di mondo che chiamiamo #Occidente siano quelli che generalmente si definiscono moderati.
#Biden, un pover’uomo in preda al delirio e controllato da altri, ci ha portato quasi alla terza guerra mondiale. #Macron, da mesi, freme per inviare truppe al fronte contro la #Russia: forse vuole la rivincita dopo la campagna napoleonica andata così così.
Nel #RegnoUnito non c’è differenza tra laburisti e conservatori: basti pensare alle strategie di #Starmer e a #Johnson, che soffocò i primi tentativi di dialogo tra #Mosca e #Kiev.
Pensate all’#Italia, dove i centristi, moderati per eccellenza, sono i più accaniti sostenitori della strategia delle armi: #Calenda, per esempio, di cui ogni mattina guardiamo i video per ridere, ma che fa sul serio. Ma anche #Tajani e #Schlein, che sono esattamente la stessa cosa.
Se poi guardiamo alla #Germania, allora c’è da sudare freddo: modificano la Costituzione, col Parlamento uscente, nonostante ci siano già state le elezioni, per poter investire mille miliardi in armamenti. Il cancelliere uscente è #Scholz, il prossimo sarà #Merz: due personcine a modo.
Quelli che vengono definiti #sovranisti sono tutti contrari al riarmo: #LePen, #Orban, #Salvini, #Abascal, #Weidel.
Lo stesso vale per quelli che definiscono #populisti: si pensi a #Conte.
Anche quelli che un tempo erano sovranisti, poi “normalizzati” per poter governare – tipo #Meloni – non supportano apertamente il riarmo europeo: al massimo si astengono. Sono quelli che si nascondono sotto il banco mentre la professoressa scorre il dito sul registro per decidere chi interrogare.
Non sono mica estremiste #VonDerLeyen e #Kallas: la prima è affiliata al #PPE, la seconda a #Renew.
Al secondo gruppo fa riferimento anche #Lahbib – quella della fashion-war, quella della borsetta della resilienza.
Ma ci ripetono che dobbiamo avere paura dei sovranisti.
MAMMA LI SOVRANISTIH!!!
Mi è piaciuta moltissimo la risposta di ieri sera di #Caracciolo.
Sono mesi che provo a ricordare come gli uomini più pericolosi nella parte di mondo che chiamiamo #Occidente siano quelli che generalmente si definiscono moderati.
#Biden, un pover’uomo in preda al delirio e controllato da altri, ci ha portato quasi alla terza guerra mondiale. #Macron, da mesi, freme per inviare truppe al fronte contro la #Russia: forse vuole la rivincita dopo la campagna napoleonica andata così così.
Nel #RegnoUnito non c’è differenza tra laburisti e conservatori: basti pensare alle strategie di #Starmer e a #Johnson, che soffocò i primi tentativi di dialogo tra #Mosca e #Kiev.
Pensate all’#Italia, dove i centristi, moderati per eccellenza, sono i più accaniti sostenitori della strategia delle armi: #Calenda, per esempio, di cui ogni mattina guardiamo i video per ridere, ma che fa sul serio. Ma anche #Tajani e #Schlein, che sono esattamente la stessa cosa.
Se poi guardiamo alla #Germania, allora c’è da sudare freddo: modificano la Costituzione, col Parlamento uscente, nonostante ci siano già state le elezioni, per poter investire mille miliardi in armamenti. Il cancelliere uscente è #Scholz, il prossimo sarà #Merz: due personcine a modo.
Quelli che vengono definiti #sovranisti sono tutti contrari al riarmo: #LePen, #Orban, #Salvini, #Abascal, #Weidel.
Lo stesso vale per quelli che definiscono #populisti: si pensi a #Conte.
Anche quelli che un tempo erano sovranisti, poi “normalizzati” per poter governare – tipo #Meloni – non supportano apertamente il riarmo europeo: al massimo si astengono. Sono quelli che si nascondono sotto il banco mentre la professoressa scorre il dito sul registro per decidere chi interrogare.
Non sono mica estremiste #VonDerLeyen e #Kallas: la prima è affiliata al #PPE, la seconda a #Renew.
Al secondo gruppo fa riferimento anche #Lahbib – quella della fashion-war, quella della borsetta della resilienza.
Ma ci ripetono che dobbiamo avere paura dei sovranisti.
07.04.202508:10
https://x.com/SavinoBalzano/status/1909155482440478747?t=qHztv8w78QQksaH6OhGCbw&s=19
Era il 20 gennaio 2015 e qualcuno prevedeva ciò che sarebbe accaduto. La svalutazione dell'#euro, evidentemente, agevolava le nostre esportazioni danneggiando altri. Se lo dicevi, ovviamente, venivi tacciato di essere un pericoloso estremista reazionario. Magari anche un po' fascista: certe logiche non cambiano mai.
I "migliori" ci rassicuravano: era tutto a posto, andava bene così, si poteva fare.
Altri facevano notare — qui @AlbertoBagnai — che quel giochetto avrebbe provocato una reazione. Una reazione che, sia chiaro, non arriva oggi per la prima volta: i #dazi non li ha certo inventati #Trump. Oggi sono al centro del dibattito pubblico non perché il tema debba essere gestito con attenzione, ma per alimentare il solito terrorismo mediatico finalizzato all’imposizione di scelte antisociali e neoliberali. Per fare ciò che piace all’#Ue e al #PD, in poche parole. #Meloni aveva promesso di contrastare queste logiche, ma stiamo ancora aspettando.
Gli #USA di #DonaldTrump avevano anche un’altra strada per fiaccare le importazioni: falcidiare redditi e domanda interna, l’#austerità. Non hanno trovato un #Monti o una #Fornero a portata di mano, e hanno scelto un’altra strategia.
Non devono esserci molti antiamericani da quelle parti.
Era il 20 gennaio 2015 e qualcuno prevedeva ciò che sarebbe accaduto. La svalutazione dell'#euro, evidentemente, agevolava le nostre esportazioni danneggiando altri. Se lo dicevi, ovviamente, venivi tacciato di essere un pericoloso estremista reazionario. Magari anche un po' fascista: certe logiche non cambiano mai.
I "migliori" ci rassicuravano: era tutto a posto, andava bene così, si poteva fare.
Altri facevano notare — qui @AlbertoBagnai — che quel giochetto avrebbe provocato una reazione. Una reazione che, sia chiaro, non arriva oggi per la prima volta: i #dazi non li ha certo inventati #Trump. Oggi sono al centro del dibattito pubblico non perché il tema debba essere gestito con attenzione, ma per alimentare il solito terrorismo mediatico finalizzato all’imposizione di scelte antisociali e neoliberali. Per fare ciò che piace all’#Ue e al #PD, in poche parole. #Meloni aveva promesso di contrastare queste logiche, ma stiamo ancora aspettando.
Gli #USA di #DonaldTrump avevano anche un’altra strada per fiaccare le importazioni: falcidiare redditi e domanda interna, l’#austerità. Non hanno trovato un #Monti o una #Fornero a portata di mano, e hanno scelto un’altra strategia.
Non devono esserci molti antiamericani da quelle parti.
06.04.202508:47
https://x.com/SavinoBalzano/status/1908802475810775512?t=rm6rSLpAqNAIyaoqODxV3A&s=19
La piazza di ieri è stata un grande successo, e il Paese — la parte sana dell’#Italia, la stragrande maggioranza — deve essere grato a chi l’ha organizzata.
Avevamo bisogno di lanciare un urlo di liberazione, di indignazione, di rivendicazione. La gente voleva affermare il proprio desiderio di #pace, l’opposizione alla folle corsa al riarmo. Voleva denunciare le atrocità della #guerra, e quella #piazza ha permesso a tantissime persone di farlo.
Ieri sera, l’informazione ha minimizzato la portata dell’evento, arrivando persino a mettere l’accento sulla partecipazione di qualche soggetto strampalato. Bene: è la prova che le istanze di quel popolo erano giuste, vere. Se i media tentano di oscurarle o denigrarle — in un Paese in cui domina un’informazione disinformante di regime — non servono altre conferme. E non è finita, vedrete: partirà qualche inchiesta su chi ha organizzato i pullman, ad esempio. Come se fosse un crimine. L’indecenza sarebbe stata ricorrere a risorse pubbliche, magari del Comune di #Roma. Ma queste cose accadono altrove.
Ci tengo a ricordare che anche a #Milano una piazza si è riempita, affermando i principi della pace e dell’interesse nazionale: anche a loro è giusto rivolgere gratitudine.
Detto ciò, c’è un’ipocrisia di fondo che #Conte non può continuare a ignorare, perché è grande come un grattacielo.
Quella piazza è incompatibile con il #PartitoDemocratico. #Schlein poteva anche mandare tutti i parlamentari del mondo, ma quelle istanze sono semplicemente inconciliabili con il partito che guida: l’acqua da una parte, l’olio dall’altra.
Conte non può continuare a puntare su temi assolutamente secondari per non rompere, perché qui si parla di una questione sistemica, esistenziale: il #PD è il partito della guerra, delle armi, di questa Unione Europea. Persino più dell’ignavo partito della premier.
Se per Conte un dialogo è possibile con Schlein, allora dovrebbe esserlo anche con #Tajani. Strano che escluda quello con #Salvini — lo ha escluso anche ieri sera da #Padellaro, a domanda diretta. Una domanda che mi sembrava di assoluto buon senso. Fossi in Conte, chiamerei Salvini oggi stesso: se la pace è davvero la priorità assoluta per i nostri figli, mi pare un interlocutore decisamente più opportuno di chi vota certe risoluzioni al #ParlamentoEuropeo.
Risoluzioni che non contano nulla, sia chiaro: l’#UE è un sistema di ingegneria istituzionale che con la #democrazia non ha nulla a che fare. Un po’ come il PD, che la democrazia ce l’ha solo nel nome. E a proposito: che cosa hanno votato il 2 aprile?
"la scelta del regime russo di minare l'ordine internazionale basato su regole e l'architettura di sicurezza dell'Europa e di dichiarare guerra ai paesi europei o di cercare di destabilizzarli al fine di realizzare la sua visione imperialista del mondo, rappresentano la minaccia più grave e senza precedenti per la pace nel mondo (...). L'Ucraina deve essere dotata delle capacità militari necessarie per tutto il tempo che le servirà per riportare una vittoria militare decisiva (...)"
Caro Conte, potrai anche trovare con questa gente un’intesa sui colori della segnaletica stradale o sulla riforma del catasto, ma difficilmente potrai mettertici d’accordo su un tema come quello per cui hai chiamato a raccolta la piazza di ieri a Roma.
E dunque la domanda che ti rivolgo — ringraziando ancora te e la tua comunità per quanto fatto ieri — è: quanto è importante per te la pace? cosa sei disposto a sacrificare e rivedere?
Questo è il punto. Il resto sono chiacchiere.
La piazza di ieri è stata un grande successo, e il Paese — la parte sana dell’#Italia, la stragrande maggioranza — deve essere grato a chi l’ha organizzata.
Avevamo bisogno di lanciare un urlo di liberazione, di indignazione, di rivendicazione. La gente voleva affermare il proprio desiderio di #pace, l’opposizione alla folle corsa al riarmo. Voleva denunciare le atrocità della #guerra, e quella #piazza ha permesso a tantissime persone di farlo.
Ieri sera, l’informazione ha minimizzato la portata dell’evento, arrivando persino a mettere l’accento sulla partecipazione di qualche soggetto strampalato. Bene: è la prova che le istanze di quel popolo erano giuste, vere. Se i media tentano di oscurarle o denigrarle — in un Paese in cui domina un’informazione disinformante di regime — non servono altre conferme. E non è finita, vedrete: partirà qualche inchiesta su chi ha organizzato i pullman, ad esempio. Come se fosse un crimine. L’indecenza sarebbe stata ricorrere a risorse pubbliche, magari del Comune di #Roma. Ma queste cose accadono altrove.
Ci tengo a ricordare che anche a #Milano una piazza si è riempita, affermando i principi della pace e dell’interesse nazionale: anche a loro è giusto rivolgere gratitudine.
Detto ciò, c’è un’ipocrisia di fondo che #Conte non può continuare a ignorare, perché è grande come un grattacielo.
Quella piazza è incompatibile con il #PartitoDemocratico. #Schlein poteva anche mandare tutti i parlamentari del mondo, ma quelle istanze sono semplicemente inconciliabili con il partito che guida: l’acqua da una parte, l’olio dall’altra.
Conte non può continuare a puntare su temi assolutamente secondari per non rompere, perché qui si parla di una questione sistemica, esistenziale: il #PD è il partito della guerra, delle armi, di questa Unione Europea. Persino più dell’ignavo partito della premier.
Se per Conte un dialogo è possibile con Schlein, allora dovrebbe esserlo anche con #Tajani. Strano che escluda quello con #Salvini — lo ha escluso anche ieri sera da #Padellaro, a domanda diretta. Una domanda che mi sembrava di assoluto buon senso. Fossi in Conte, chiamerei Salvini oggi stesso: se la pace è davvero la priorità assoluta per i nostri figli, mi pare un interlocutore decisamente più opportuno di chi vota certe risoluzioni al #ParlamentoEuropeo.
Risoluzioni che non contano nulla, sia chiaro: l’#UE è un sistema di ingegneria istituzionale che con la #democrazia non ha nulla a che fare. Un po’ come il PD, che la democrazia ce l’ha solo nel nome. E a proposito: che cosa hanno votato il 2 aprile?
"la scelta del regime russo di minare l'ordine internazionale basato su regole e l'architettura di sicurezza dell'Europa e di dichiarare guerra ai paesi europei o di cercare di destabilizzarli al fine di realizzare la sua visione imperialista del mondo, rappresentano la minaccia più grave e senza precedenti per la pace nel mondo (...). L'Ucraina deve essere dotata delle capacità militari necessarie per tutto il tempo che le servirà per riportare una vittoria militare decisiva (...)"
Caro Conte, potrai anche trovare con questa gente un’intesa sui colori della segnaletica stradale o sulla riforma del catasto, ma difficilmente potrai mettertici d’accordo su un tema come quello per cui hai chiamato a raccolta la piazza di ieri a Roma.
E dunque la domanda che ti rivolgo — ringraziando ancora te e la tua comunità per quanto fatto ieri — è: quanto è importante per te la pace? cosa sei disposto a sacrificare e rivedere?
Questo è il punto. Il resto sono chiacchiere.
05.04.202507:29
https://x.com/SavinoBalzano/status/1908420590513336802?t=qcol10l3x0ENVpq5ZRixrg&s=19
AVANTI IL PROSSIMO!
La nostra rubrica oggi ospita #MariolinaSattanino: benvenuta Mariolina e grazie per aver deciso di partecipare al nostro format.
Allora, cosa ci hai portato? che ci fai ascoltare?
Ah una barzelletta, che brava. Ci piacciono tanto le barzellette: prego, prego!
«non mi sta bene chi considera il pacifismo una forma di "lasciateci in pace che così continuiamo a farci i fatti nostri e a non pagare le tasse"».
Oggi è sabato, non mi voglio arrabbiare, però penso sia utile un bel passaggio del tanto amato #ManifestoDiVentotene che probabilmente ci aiuterà a comprendere da dove la nostra ospite #Sattanino ha tratto ispirazione:
«occorre fin d’ora gettare le fondamenta di un movimento che sappia mobilitare tutte le forze per far sorgere il nuovo organismo, che sarà la creazione più grandiosa e più innovatrice sorta da secoli in Europa; per costituire un largo stato federale, il quale disponga di una forza armata europea al posto degli eserciti nazionali, spazzi decisamente le autarchie economiche, spina dorsale dei regimi totalitari, abbia gli organi e i mezzi sufficienti per fare eseguire nei singoli stati federali le sue deliberazioni, dirette a mantenere un ordine comune».
Forse a questo serve davvero l’esercito comune: a farci pagare le tasse, ad esempio.
Sullo sfondo della sua battuta c'è la solita (avevo promesso di non arrabbiarmi, mi fermo un attimo a respirare e mi modero) antipatia verso l'Italia e verso gli italiani.
I peggiori antitaliani ce li abbiamo qui, dentro casa nostra. L'idea cioè che tutti in #Europa si fanno il mazzo, mentre noi beviamo, andiamo a donne e suoniamo il mandolino.
Vorrei ricordare a Mariolina che il suo Paese è storicamente, da sempre, in avanzo primario: al netto degli interessi sul debito (che i rigorosi alla Monti e Draghi avrebbero dovuto abbattere), spendiamo meno di quanto raccogliamo. Non odi il suo Paese e i suoi concittadini: siamo molto più virtuosi di quanto si dica in giro per la sua amata #UE.
A proposito di difesa, si sarà lasciata convincere da Rutte, l'attuale Segretario Generale della #Nato, che nel 2020, da premier olandese, prometteva ai suoi operai che non avrebbe dato un centesimo all'#Italia. Trascurando peraltro il fatto che il nostro Paese è uno dei contributori netti al bilancio dell'Unione Europea: diamo più di quanto riceviamo.
Insomma Mariolì, rilassati e sorridici: non siamo poi così male.
AVANTI IL PROSSIMO!
La nostra rubrica oggi ospita #MariolinaSattanino: benvenuta Mariolina e grazie per aver deciso di partecipare al nostro format.
Allora, cosa ci hai portato? che ci fai ascoltare?
Ah una barzelletta, che brava. Ci piacciono tanto le barzellette: prego, prego!
«non mi sta bene chi considera il pacifismo una forma di "lasciateci in pace che così continuiamo a farci i fatti nostri e a non pagare le tasse"».
Oggi è sabato, non mi voglio arrabbiare, però penso sia utile un bel passaggio del tanto amato #ManifestoDiVentotene che probabilmente ci aiuterà a comprendere da dove la nostra ospite #Sattanino ha tratto ispirazione:
«occorre fin d’ora gettare le fondamenta di un movimento che sappia mobilitare tutte le forze per far sorgere il nuovo organismo, che sarà la creazione più grandiosa e più innovatrice sorta da secoli in Europa; per costituire un largo stato federale, il quale disponga di una forza armata europea al posto degli eserciti nazionali, spazzi decisamente le autarchie economiche, spina dorsale dei regimi totalitari, abbia gli organi e i mezzi sufficienti per fare eseguire nei singoli stati federali le sue deliberazioni, dirette a mantenere un ordine comune».
Forse a questo serve davvero l’esercito comune: a farci pagare le tasse, ad esempio.
Sullo sfondo della sua battuta c'è la solita (avevo promesso di non arrabbiarmi, mi fermo un attimo a respirare e mi modero) antipatia verso l'Italia e verso gli italiani.
I peggiori antitaliani ce li abbiamo qui, dentro casa nostra. L'idea cioè che tutti in #Europa si fanno il mazzo, mentre noi beviamo, andiamo a donne e suoniamo il mandolino.
Vorrei ricordare a Mariolina che il suo Paese è storicamente, da sempre, in avanzo primario: al netto degli interessi sul debito (che i rigorosi alla Monti e Draghi avrebbero dovuto abbattere), spendiamo meno di quanto raccogliamo. Non odi il suo Paese e i suoi concittadini: siamo molto più virtuosi di quanto si dica in giro per la sua amata #UE.
A proposito di difesa, si sarà lasciata convincere da Rutte, l'attuale Segretario Generale della #Nato, che nel 2020, da premier olandese, prometteva ai suoi operai che non avrebbe dato un centesimo all'#Italia. Trascurando peraltro il fatto che il nostro Paese è uno dei contributori netti al bilancio dell'Unione Europea: diamo più di quanto riceviamo.
Insomma Mariolì, rilassati e sorridici: non siamo poi così male.
04.04.202516:15
https://x.com/SavinoBalzano/status/1908190763772764443?t=ds4NmCwPRdbe7OeleFHxjA&s=19
Che #Netanyahu sia un genocida e un terrorista, alcuni lo dicono da tempo (giustamente). Che #Israele agisca come un vero e proprio stato canaglia, pure (altrettanto giustamente).
Strano che solo ora, seppur timidamente, qualcuno cominci a svegliarsi. Non vi pare? Non credo alle coincidenze.
Ieri sera ascoltavo il Tg Draghi. Di solito si impegnano molto a raccontare nei minimi dettagli il dolore delle vittime civili in #Ucraina. E, sia chiaro, fanno bene: l'orrore della #guerra va denunciato sempre.
Erano però decisamente più distratti, quantomeno poco zelanti, quando si trattava di raccontare i crimini di guerra commessi dallo Stato israeliano, dall’unica #democrazia del Medio Oriente, per intenderci.
Ecco, vi dicevo: ieri sera, mentre ascoltavo Draghi News, il Direttore ha lanciato un servizio piuttosto duro nei confronti di Benjamin. «Sogno o son desto?», ho pensato. Addirittura il numero delle vittime civili, delle donne, dei bambini…
Mi è bastato un attimo, una frazione di secondo, un istante per capire tutto.
Voi che dite?
Che #Netanyahu sia un genocida e un terrorista, alcuni lo dicono da tempo (giustamente). Che #Israele agisca come un vero e proprio stato canaglia, pure (altrettanto giustamente).
Strano che solo ora, seppur timidamente, qualcuno cominci a svegliarsi. Non vi pare? Non credo alle coincidenze.
Ieri sera ascoltavo il Tg Draghi. Di solito si impegnano molto a raccontare nei minimi dettagli il dolore delle vittime civili in #Ucraina. E, sia chiaro, fanno bene: l'orrore della #guerra va denunciato sempre.
Erano però decisamente più distratti, quantomeno poco zelanti, quando si trattava di raccontare i crimini di guerra commessi dallo Stato israeliano, dall’unica #democrazia del Medio Oriente, per intenderci.
Ecco, vi dicevo: ieri sera, mentre ascoltavo Draghi News, il Direttore ha lanciato un servizio piuttosto duro nei confronti di Benjamin. «Sogno o son desto?», ho pensato. Addirittura il numero delle vittime civili, delle donne, dei bambini…
Mi è bastato un attimo, una frazione di secondo, un istante per capire tutto.
Voi che dite?
04.04.202506:37
Ringrazio Marco Travaglio per avermi citato nel suo editoriale di oggi, ma soprattutto per aver trattato un tema che va affrontato subito: quello dei nuovi evangelisti della guerra, dei profeti del riarmo, della catechesi della morte.
Ieri ne ho parlato, ponendo una domanda semplicissima: «Ma quale Cristo hanno conosciuto loro? È lo stesso che conosciamo noi?».
Ieri ne ho parlato, ponendo una domanda semplicissima: «Ma quale Cristo hanno conosciuto loro? È lo stesso che conosciamo noi?».


03.04.202512:28
https://x.com/SavinoBalzano/status/1907769297167945943?t=MOXCnadnVBgFSUkK05SP8w&s=19
Un giornale che non legge praticamente nessuno e che campa grazie al finanziamento pubblico promuove un sondaggio per raccogliere idee su come cancellare un partito politico: il Movimento 5 Stelle.
Una testata, Il Foglio, che esiste solo grazie al nostro buon cuore, al grande cuore dei contribuenti italiani. Crediamo nel pluralismo e, dunque, nel fatto che venga riservata anche a Cerasa la possibilità di dirigere un giornale. Io, personalmente, lo vivo come una specie di gesto di carità.
L'iniziativa trae spunto dalle parole del leader "plebiscitario" Calenda, a capo di una forza politica prossima allo zero, per davvero alla cancellazione. Solo per volontà di chi vota, però, di chi decide davvero.
In comune, #Calenda e #ilFoglio hanno i numeri: risibili.
Il primo, di elettori; il secondo, di lettori.
Cala la maschera dei "liberali", degli "esportatori di pace", di quelli che tutelano "libertà e democrazia" contro la barbarie degli invasori.
Si continua a buttare fango sulla piazza del 5 aprile, promossa da Conte: una piazza da rispettare, quantomeno perché esprime un'idea chiara, precisa, netta. E lo fa senza l'aiuto di qualche amministrazione comunale compiacente.
Questa iniziativa editoriale suscita indignazione e preoccupazione per il suo significato politico, come le parole di chi si augura la cancellazione degli avversari politici.
Voi non sapete nemmeno cosa siano libertà e democrazia: siete portatori di idee e metodi lontani dai nostri principi costituzionali.
Un giornale che non legge praticamente nessuno e che campa grazie al finanziamento pubblico promuove un sondaggio per raccogliere idee su come cancellare un partito politico: il Movimento 5 Stelle.
Una testata, Il Foglio, che esiste solo grazie al nostro buon cuore, al grande cuore dei contribuenti italiani. Crediamo nel pluralismo e, dunque, nel fatto che venga riservata anche a Cerasa la possibilità di dirigere un giornale. Io, personalmente, lo vivo come una specie di gesto di carità.
L'iniziativa trae spunto dalle parole del leader "plebiscitario" Calenda, a capo di una forza politica prossima allo zero, per davvero alla cancellazione. Solo per volontà di chi vota, però, di chi decide davvero.
In comune, #Calenda e #ilFoglio hanno i numeri: risibili.
Il primo, di elettori; il secondo, di lettori.
Cala la maschera dei "liberali", degli "esportatori di pace", di quelli che tutelano "libertà e democrazia" contro la barbarie degli invasori.
Si continua a buttare fango sulla piazza del 5 aprile, promossa da Conte: una piazza da rispettare, quantomeno perché esprime un'idea chiara, precisa, netta. E lo fa senza l'aiuto di qualche amministrazione comunale compiacente.
Questa iniziativa editoriale suscita indignazione e preoccupazione per il suo significato politico, come le parole di chi si augura la cancellazione degli avversari politici.
Voi non sapete nemmeno cosa siano libertà e democrazia: siete portatori di idee e metodi lontani dai nostri principi costituzionali.
03.04.202505:56
https://x.com/SavinoBalzano/status/1907671848734609503?t=1_OPK9-vMjQURVtdS0Xyyw&s=19
Una suora di carità spiega come il riarmo possa rappresentare un'opportunità per i giovani.
Quell'altro, a novant'anni, ci racconta che il riarmo è ispirato dal Vangelo.
La nuova catechesi: guerra e morte.
Io direi che i giovani sono perfettamente in grado di decidere da soli, senza farsi trascinare al fronte da chi la propria vita l’ha in gran parte già vissuta.
#BattitoriLiberi #RadioCusanoCampus
Una suora di carità spiega come il riarmo possa rappresentare un'opportunità per i giovani.
Quell'altro, a novant'anni, ci racconta che il riarmo è ispirato dal Vangelo.
La nuova catechesi: guerra e morte.
Io direi che i giovani sono perfettamente in grado di decidere da soli, senza farsi trascinare al fronte da chi la propria vita l’ha in gran parte già vissuta.
#BattitoriLiberi #RadioCusanoCampus
02.04.202517:07
https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/02/augias-suor-paola-dimartedi-catechesi-guerra/7938154/
Ma quale Cristo hanno conosciuto loro? È lo stesso che conosciamo noi? Quello che si è fatto crocifiggere, che ha permesso che venisse preferito Barabba? Quello che ha risposto “Rimetti la spada nel fodero” a chi voleva difenderlo con la forza? Mi ricordo qualcosa del tipo: “chi di spada ferisce, di spada perisce”.
Ma quale Cristo hanno conosciuto loro? È lo stesso che conosciamo noi? Quello che si è fatto crocifiggere, che ha permesso che venisse preferito Barabba? Quello che ha risposto “Rimetti la spada nel fodero” a chi voleva difenderlo con la forza? Mi ricordo qualcosa del tipo: “chi di spada ferisce, di spada perisce”.
31.03.202508:49
https://x.com/SavinoBalzano/status/1906629070130995348?t=oDD4X71lWbm7uqimcWY8Mg&s=19
Vi ho preparato una piccola sintesi degli illuminanti interventi di Calenda in occasione del congresso di Azione.
La sintesi? Quello che ho capito io, per lo meno: «Sono trent'anni che dico cazzate, ma continuo a dirle».
Vi ho inserito anche un piccolo intervento di #Calenda del 2019: anche allora diceva di aver capito. Recidivo direi.
La cosa meravigliosa è che poi, dal palco, indirizza omaggi sdolcinati a gente come #Monti e #Draghi, che quel macello lo hanno realizzato fattualmente.
Non mi aspetto una replica dal Calendone, anche perché è arrabbiato con me e mi ha bloccato.
Dico solo una cosa: se, per tua stessa ammissione, non ci hai mai capito molto, perché non ti fai da parte?
Non sarebbe il gesto più coerente con l’animo di chi dice di servire l’#Italia?
Ciò detto, mi ha fatto sorridere il tono pomposo, altezzoso, presuntuoso e arrogante di chi, in realtà, raccoglie più o meno il 2%.
In bocca al lupo!
Vi ho preparato una piccola sintesi degli illuminanti interventi di Calenda in occasione del congresso di Azione.
La sintesi? Quello che ho capito io, per lo meno: «Sono trent'anni che dico cazzate, ma continuo a dirle».
Vi ho inserito anche un piccolo intervento di #Calenda del 2019: anche allora diceva di aver capito. Recidivo direi.
La cosa meravigliosa è che poi, dal palco, indirizza omaggi sdolcinati a gente come #Monti e #Draghi, che quel macello lo hanno realizzato fattualmente.
Non mi aspetto una replica dal Calendone, anche perché è arrabbiato con me e mi ha bloccato.
Dico solo una cosa: se, per tua stessa ammissione, non ci hai mai capito molto, perché non ti fai da parte?
Non sarebbe il gesto più coerente con l’animo di chi dice di servire l’#Italia?
Ciò detto, mi ha fatto sorridere il tono pomposo, altezzoso, presuntuoso e arrogante di chi, in realtà, raccoglie più o meno il 2%.
In bocca al lupo!
29.03.202506:51
https://x.com/SavinoBalzano/status/1905875081206636970?t=BYNVfRcogtMP2HxQ3Ejrqw&s=19
Vediamo di capirci qualcosa: facciamo i puntini e poi li uniamo.
#Mattarella: «Processi decisionali #Ue non più rinviabili».
#Meloni: «Condivido le critiche di JD #Vance: l’#Europa si è un po’ persa. È infantile chiederci di scegliere tra #Trump e l’Europa».
Riciccia fuori il #premierato, che sembrava ormai impolverato in un sottoscala. E, a dispetto di quanto racconta il #Governo, ridimensiona pesantemente i poteri del Capo dello Stato. Non è un caso che cerchino di tenere nascosto l’unico elemento davvero positivo della riforma costituzionale...
Sotto traccia, c'è uno scontro durissimo tra Palazzo Chigi e #Quirinale.
Meloni ha capito che seguire il carrozzone di #Bruxelles porta a sbattere: alla lunga, perderà consensi. Potrebbe anche arrivare il momento in cui #Salvini e la #Lega mollino del tutto e stacchino la spina.
Insomma: chi l’ha votata non credo possa accettare che l’#Italia stia dalla stessa parte della matta con la borsetta della resilienza. No? Mi pare pacifico.
Ma c'è un problemino tutt’altro che secondario: Mattarella è garante del vincolo esterno e, soprattutto, debordando ben oltre i limiti della #Costituzione, pretende di dettare la linea sulla politica estera.
E qui viene il bello: potrebbe anche saltargli in mente di nominare un bel senatore a vita e piazzarlo a Palazzo Chigi, magari prendendo esempio dal suo predecessore.
Insomma, ancora una volta la nostra democrazia è in bilico.
E a metterla nei guai è — ovviamente — gente non votata dal Popolo.
Fossi in Meloni? Strapperei. E lo farei nel modo più plateale possibile.
Presto, potrebbe essere troppo tardi.
Vediamo di capirci qualcosa: facciamo i puntini e poi li uniamo.
#Mattarella: «Processi decisionali #Ue non più rinviabili».
#Meloni: «Condivido le critiche di JD #Vance: l’#Europa si è un po’ persa. È infantile chiederci di scegliere tra #Trump e l’Europa».
Riciccia fuori il #premierato, che sembrava ormai impolverato in un sottoscala. E, a dispetto di quanto racconta il #Governo, ridimensiona pesantemente i poteri del Capo dello Stato. Non è un caso che cerchino di tenere nascosto l’unico elemento davvero positivo della riforma costituzionale...
Sotto traccia, c'è uno scontro durissimo tra Palazzo Chigi e #Quirinale.
Meloni ha capito che seguire il carrozzone di #Bruxelles porta a sbattere: alla lunga, perderà consensi. Potrebbe anche arrivare il momento in cui #Salvini e la #Lega mollino del tutto e stacchino la spina.
Insomma: chi l’ha votata non credo possa accettare che l’#Italia stia dalla stessa parte della matta con la borsetta della resilienza. No? Mi pare pacifico.
Ma c'è un problemino tutt’altro che secondario: Mattarella è garante del vincolo esterno e, soprattutto, debordando ben oltre i limiti della #Costituzione, pretende di dettare la linea sulla politica estera.
E qui viene il bello: potrebbe anche saltargli in mente di nominare un bel senatore a vita e piazzarlo a Palazzo Chigi, magari prendendo esempio dal suo predecessore.
Insomma, ancora una volta la nostra democrazia è in bilico.
E a metterla nei guai è — ovviamente — gente non votata dal Popolo.
Fossi in Meloni? Strapperei. E lo farei nel modo più plateale possibile.
Presto, potrebbe essere troppo tardi.
27.03.202509:40
https://x.com/SavinoBalzano/status/1905192374222893381?t=15GjRlaNcK82o3ViJ12KPQ&s=19
Il tono potrà apparire troppo duro, ma qui abbiamo a che fare con la #guerra, col futuro dei nostri figli, e francamente ne ho piene le tasche di gente che, per via della sua stupidità, li mette a repentaglio.
Stupidità, o voglia di servire qualche padrone finanziario. O entrambe le cose.
Aveva cominciato Macron con il "Manuale della sopravvivenza" per affrontare emergenze come catastrofi naturali, attacchi terroristici e persino conflitti armati. L'invito è quello di fare scorte: 6 litri di acqua potabile per persona, lattine di cibo, batterie e torce elettriche, farmaci e garze. Tutta roba utile a salvarti da una testata nucleare russa sparata alla velocità del suono, ovviamente.
Abbiamo pensato: vabè, è #Macron, una persona palesemente disturbata.
Poi si è aggiunta la #VonDerLeyen: la #Commissione pronta a raccomandare di fare scorte di acqua, farmaci, batterie e cibo per 72 ore.
Anche qui: #VonDerLeyen, #Kallas: gente con evidenti insoluti di carattere personale, forse psichiatrico. Sicuramente necessitante di un percorso di supporto medico. Almeno sono donne, un argine al #patriarcato, no?
Adesso si aggiunge una tizia di cui, mea culpa, non avevo mai sentito parlare: #HadjaLahbib, Commissaria europea per la Gestione delle Crisi. Per lei la soluzione è nella #borsadellaresilienza.
Sia chiaro: a me basta soltanto sentir parlare di #resilienza per comprendere al volo che la persona che ascolto è disagiata. Ma qui andiamo oltre, ragazzi.
Nella borsetta non devono mancare: un coltellino svizzero, un accendino, un power bank, occhiali da vista, dei contanti (il ritorno del cash?), carte da gioco e una radio.
Il giochetto di questa gentaglia è palese: creare l'ennesimo clima di panico per imporre di tutto. Un giochetto che abbiamo visto tante volte.
Non so voi, ma io sono davvero stufo di dover sottostare a un manipolo di inutili macchiette che paiono essere scappate da un centro di igiene mentale.
Il #Governo deve assumere una posizione chiara, netta, decisa. E se ci sono forze politiche nella maggioranza che intendono mettere in crisi questa vergogna, lo devono fare subito, drasticamente e senza ambiguità. Le maschere devono calare: ora.
#GiorgiaMeloni deve decidere una volta per tutte: vuole un posto letto in reparto o si decide a sfilarsi da questo manicomio?
Il tono potrà apparire troppo duro, ma qui abbiamo a che fare con la #guerra, col futuro dei nostri figli, e francamente ne ho piene le tasche di gente che, per via della sua stupidità, li mette a repentaglio.
Stupidità, o voglia di servire qualche padrone finanziario. O entrambe le cose.
Aveva cominciato Macron con il "Manuale della sopravvivenza" per affrontare emergenze come catastrofi naturali, attacchi terroristici e persino conflitti armati. L'invito è quello di fare scorte: 6 litri di acqua potabile per persona, lattine di cibo, batterie e torce elettriche, farmaci e garze. Tutta roba utile a salvarti da una testata nucleare russa sparata alla velocità del suono, ovviamente.
Abbiamo pensato: vabè, è #Macron, una persona palesemente disturbata.
Poi si è aggiunta la #VonDerLeyen: la #Commissione pronta a raccomandare di fare scorte di acqua, farmaci, batterie e cibo per 72 ore.
Anche qui: #VonDerLeyen, #Kallas: gente con evidenti insoluti di carattere personale, forse psichiatrico. Sicuramente necessitante di un percorso di supporto medico. Almeno sono donne, un argine al #patriarcato, no?
Adesso si aggiunge una tizia di cui, mea culpa, non avevo mai sentito parlare: #HadjaLahbib, Commissaria europea per la Gestione delle Crisi. Per lei la soluzione è nella #borsadellaresilienza.
Sia chiaro: a me basta soltanto sentir parlare di #resilienza per comprendere al volo che la persona che ascolto è disagiata. Ma qui andiamo oltre, ragazzi.
Nella borsetta non devono mancare: un coltellino svizzero, un accendino, un power bank, occhiali da vista, dei contanti (il ritorno del cash?), carte da gioco e una radio.
Il giochetto di questa gentaglia è palese: creare l'ennesimo clima di panico per imporre di tutto. Un giochetto che abbiamo visto tante volte.
Non so voi, ma io sono davvero stufo di dover sottostare a un manipolo di inutili macchiette che paiono essere scappate da un centro di igiene mentale.
Il #Governo deve assumere una posizione chiara, netta, decisa. E se ci sono forze politiche nella maggioranza che intendono mettere in crisi questa vergogna, lo devono fare subito, drasticamente e senza ambiguità. Le maschere devono calare: ora.
#GiorgiaMeloni deve decidere una volta per tutte: vuole un posto letto in reparto o si decide a sfilarsi da questo manicomio?
26.03.202515:06
https://x.com/SavinoBalzano/status/1904912469731967014?t=4zOByFF6KlXTm9ddeBCJpA&s=19
In una sola puntata di Otto e Mezzo, Saviano è riuscito a dire (tra le tante cose):
- «Ci si sta avvicinando alla possibilità di arresto, ci si sta avvicinando alla possibilità di esecuzione fisica, all'omicidio politico»;
- «passiamo da quello ad affondare le navi che salvano vite in mare»;
- «non possiamo interrogarci sugli errori che abbiamo commesso: pensare che non dare regole ai social network, far passare da lì l'informazione, non devastasse la democrazia, che ha necessità di complessità e di tempo».
Ripeto: in una sola puntata. Bomber assoluto.
Ho chiamato il 118.
Non te la prendere Rob, si scherza ;)
#Saviano #RobertoSaviano
In una sola puntata di Otto e Mezzo, Saviano è riuscito a dire (tra le tante cose):
- «Ci si sta avvicinando alla possibilità di arresto, ci si sta avvicinando alla possibilità di esecuzione fisica, all'omicidio politico»;
- «passiamo da quello ad affondare le navi che salvano vite in mare»;
- «non possiamo interrogarci sugli errori che abbiamo commesso: pensare che non dare regole ai social network, far passare da lì l'informazione, non devastasse la democrazia, che ha necessità di complessità e di tempo».
Ripeto: in una sola puntata. Bomber assoluto.
Ho chiamato il 118.
Non te la prendere Rob, si scherza ;)
#Saviano #RobertoSaviano
26.03.202510:17
https://x.com/SavinoBalzano/status/1904839821241049535?t=RTW-9j152czrYVi7bUIXrg&s=19
Da qualche tempo, qualcuno ha deciso di riesumare un fallito della #politica per eccellenza: Fausto #Bertinotti.
Letteralmente un fallito: uno che, sotto la sua guida, ha reso la sinistra extraparlamentare.
Con il suo progetto della Sinistra Arcobaleno ha praticamente buttato fuori dal #Parlamento quelli a est del #PD, per intenderci.
Una perdita di cui paghiamo molto volentieri il prezzo, sia chiaro, ma tant'è.
Ebbene, come fossero degli archeologi, hanno deciso di tirarlo fuori dal sarcofago della #politica che fu, perché rappresenti parte dell'#opposizione a questo #Governo. Se fossi in #Meloni, sarei la persona più felice del mondo.
Oltre a #Prodi che tira i capelli alle giornaliste sgradite e #Franceschini che fa la rivoluzione con i cognomi, adesso è tornato il Faustone che si inchina al Manifesto di #Ventotene, definendolo un testo sacro, alla base della Repubblica e della Costituzione.
Francamente non saprei proprio da dove cominciare a rispondergli: il #ManifestoDiVentotene, checché se ne voglia pensare, non c'entra assolutamente nulla con la nostra #Costituzione. Semplicemente nulla. Zero. Se un bambino leggesse i due testi lo comprenderebbe al volo.
La nuova vecchia star della #sinistrucola, però, ci aiuta a comprendere come stanno combinati questi qua, come si sono ridotti: a riciclare le mummie dell'antiberlusconismo, quelli che, peraltro, #Silvio aveva bellamente asfaltato perché erano inconsistenti anche vent'anni fa.
Non lo dico gongolando: l'opposizione ha un ruolo fondamentale in una democrazia, e ne servirebbe una seria anche in questo momento.
So che le telecamere possono inebriare, ma fai una cosa, vecchio mio: scendi dalla giostra e torna a sonnecchiare. Puoi fare solo (altri) danni.
Da qualche tempo, qualcuno ha deciso di riesumare un fallito della #politica per eccellenza: Fausto #Bertinotti.
Letteralmente un fallito: uno che, sotto la sua guida, ha reso la sinistra extraparlamentare.
Con il suo progetto della Sinistra Arcobaleno ha praticamente buttato fuori dal #Parlamento quelli a est del #PD, per intenderci.
Una perdita di cui paghiamo molto volentieri il prezzo, sia chiaro, ma tant'è.
Ebbene, come fossero degli archeologi, hanno deciso di tirarlo fuori dal sarcofago della #politica che fu, perché rappresenti parte dell'#opposizione a questo #Governo. Se fossi in #Meloni, sarei la persona più felice del mondo.
Oltre a #Prodi che tira i capelli alle giornaliste sgradite e #Franceschini che fa la rivoluzione con i cognomi, adesso è tornato il Faustone che si inchina al Manifesto di #Ventotene, definendolo un testo sacro, alla base della Repubblica e della Costituzione.
Francamente non saprei proprio da dove cominciare a rispondergli: il #ManifestoDiVentotene, checché se ne voglia pensare, non c'entra assolutamente nulla con la nostra #Costituzione. Semplicemente nulla. Zero. Se un bambino leggesse i due testi lo comprenderebbe al volo.
La nuova vecchia star della #sinistrucola, però, ci aiuta a comprendere come stanno combinati questi qua, come si sono ridotti: a riciclare le mummie dell'antiberlusconismo, quelli che, peraltro, #Silvio aveva bellamente asfaltato perché erano inconsistenti anche vent'anni fa.
Non lo dico gongolando: l'opposizione ha un ruolo fondamentale in una democrazia, e ne servirebbe una seria anche in questo momento.
So che le telecamere possono inebriare, ma fai una cosa, vecchio mio: scendi dalla giostra e torna a sonnecchiare. Puoi fare solo (altri) danni.
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