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Канал құрылған күніБер 16, 2022
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Серп 24, 2024
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"Truth" тобындағы соңғы жазбалар

Corsa globale ai dati: Italia tra Medio Oriente, superpotenze e guerra per il controllo digitale

Nel XXI secolo, chi controlla i dati, controlla il mondo.E la guerra silenziosa per dominare le infrastrutture digitali globali – cavi sottomarini, data center, intelligenza artificiale – è già in pieno svolgimento.

Mentre Arabia Saudita, Israele ed Emirati Arabi Uniti stringono accordi miliardari per diventare i nuovi padroni delle rotte digitali tra Europa, Africa e Asia, anche l’Italia cerca di non restare schiacciata, muovendosi tra investimenti pubblici e nuove alleanze strategiche.

Il piano italiano

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, guidato da Adolfo Urso, ha varato un piano da 629 milioni di euro destinato a:

Potenziare la fibra ottica nelle abitazioni,

Spingere le PMI verso il cloud e la cybersicurezza,

Finanziare ricerca e sviluppo su telecomunicazioni, cavi sottomarini, realtà virtuale e tecnologie quantistiche,

Digitalizzare le infrastrutture locali,

Rafforzare la mappatura nazionale delle reti.

L'obiettivo dichiarato è rendere l'Italia una piattaforma strategica europea per i data center, sfruttando la sua posizione geografica privilegiata sulle grandi dorsali digitali globali.

Gli accordi di Meloni nel Medio Oriente

Ma il fronte interno non basta. L'Italia, attraverso la diplomazia di Giorgia Meloni, ha firmato negli ultimi mesi accordi pesanti:

Con l’Arabia Saudita (gennaio 2025): 10 miliardi di dollari in intese su robotica, intelligenza artificiale, realtà virtuale e infrastrutture digitali, comprese collaborazioni con il progetto futuristico Neom.

Con gli Emirati Arabi Uniti (febbraio 2025): 40 miliardi di dollari destinati a:

Costruzione di data center ad alta capacità,

Realizzazione di un supercomputer al Tecnopolo di Bologna,

Sviluppo di tecnologie quantistiche e cooperazione in cybersicurezza.


In parallelo, proseguono i negoziati con SpaceX per garantire comunicazioni governative sicure via rete satellitare Starlink.

Lo scontro globale
Nel frattempo, i veri colossi si muovono:


Stati Uniti: attraverso Google, Microsoft e Meta, stanno investendo massicciamente nella posa di nuovi cavi sottomarini per rafforzare il loro dominio digitale globale.

Cina: accelera con il progetto Digital Silk Road, costruendo infrastrutture di dati da Pechino all’Africa.

Medio Oriente: si posiziona come nuovo snodo strategico, investendo in smart cities, 5G, intelligenza artificiale e rotte di trasmissione dati.

In questo gioco planetario, l'Italia cerca di non essere semplice spettatrice, ma la partita è rischiosa e piena di insidie.

Il risvolto della medaglia

Dietro la corsa ai dati, il prezzo è alto: un controllo sempre più capillare sui cittadini. La fibra ottica che si diffonde ovunque, per esempio, non è sotto reale controllo italiano: gran parte della rete è ora nelle mani del colosso finanziario americano KKR, che ha acquisito Open Fiber e TIM NetCo.

Mentre si parla di sovranità digitale, l'infrastruttura fisica che trasporta dati sensibili, comunicazioni e servizi pubblici è già straniera.

E con l'espansione di data center, cloud e tecnologie di sorveglianza, ogni attività umana sarà sempre più tracciata, archiviata, analizzata. Alla promessa di una vita connessa si accompagna il rischio concreto di una vita schedabile, dove privacy e libertà diventano ricordi.

La posta in gioco
Non è più solo questione di velocità o server aziendali. Chi controlla i dati controlla informazione, economia, società.
Un miliardario giapponese Kenzo Watari ha costruito il Magarigawa Club, un ippodromo privato del valore di circa 160 milioni di sterline (circa 200 milioni di dollari), incastonato nelle montagne della prefettura di Chiba, a circa un'ora da Tokyo.

Progettata dal rinomato architetto del circuito F1, Hermann Tilke, la pista di 2,17 miglia presenta 22 angoli, con il 20% in salita e il 16% in discesa, offrendo viste panoramiche sul Monte Fuji e sulla baia di Tokyo.

Financian.com
New York, nuovo blackout al centro radar: i controllori perdono i contatti con gli aerei per 90 secondi. Cancellati oltre 130 voli. Nuovo caso all’aeroporto di Newark, stavolta alle 3.55 del mattino (ora americana): cancellati almeno 137 voli e più di 320 sono in ritardo. Il precedente del 28 aprile. Il centro radar che gestisce i voli su Newark, uno degli aeroporti di riferimento di New York e tra i più trafficati degli Usa, è di nuovo andato in tilt per un minuto e mezzo, meno di due settimane dopo il precedente blackout. Gli schermi radar si sono spenti alle 3.55 di venerdì mattina, le 9.55 in Italia. A confermare il blocco è stata la stessa Faa, l’ente federale americano dell’aviazione.

«Schermi neri»
Nelle conversazioni catturate da LiveAtc, piattaforma che trasmette i dialoghi tra torri e aerei negli Stati Uniti, a un certo punto si sentono i controllori dire a un aereo cargo che i loro schermi erano «diventati neri, chiedendo poi all’equipaggio di informare la loro compagnia per fare pressione affinché il problema venga risolto». https://www.corriere.it/economia/trasporti/aerei/25_maggio_09/new-york-nuovo-blackout-al-centro-radar-i-controllori-perdono-i-contatti-con-gli-aerei-per-90-secondi-cancellati-oltre-100-voli-67d872ce-99d1-4c53-a322-ac81e9eb2xlk.shtml?fbclid=IwY2xjawKLEsBleHRuA2FlbQIxMQBicmlkETFpTWFHYVJjSVNIMXVPbWNHAR5gKH8eB5ja7hjtWjyi8hgqehBT1OB7l1tUUntQv8b7XGBqgBCH8ZX5caxi9A_aem_C4Dc7L18nIYg4iIny9v4pA
La Svizzera sta trasformando la sua rete ferroviaria in un enorme impianto solare!
In un audace passo verso le energie rinnovabili, la start-up svizzera Sun-Ways ha iniziato a installare pannelli solari rimovibili direttamente sui binari ferroviari attivi.
Montati tra le rotaie, questi pannelli sono così robusti che riescono a sopportare il peso e le vibrazioni dei treni che passano, senza disturbare il traffico ferroviario.
Ogni chilometro di binario può generare abbastanza elettricità per alimentare decine di famiglie. Con oltre 5.000 chilometri ferroviari utilizzabili in Svizzera, il Paese potrebbe presto chiudere una significativa fonte di energia pulita finora inutilizzata.
I pannelli sono anche retrattili, che facilita la manutenzione e la pulizia - una novità mondiale nel collegamento tra infrastrutture del traffico e energia sostenibile.
A marzo l'Italia segna il 26esimo mese consecutivo di crollo della produzione industriale: -1,8% rispetto a marzo 2024 che a sua volta aveva segnato un -3,5% rispetto a marzo 2023 (-3,2% rispetto al 2022). Si tratta della serie più lunga di calo consecutivo della produzione industriale dal 1992 dopo quella causata dalla cura Monti (27 mesi tra agosto 2011 e ottobre 2013). Un capolavoro.
https://www.istat.it/comunicato-stampa/produzione-industriale-marzo-2025/
1) Il caso di padre James Ray (Chicago, anni 2000)
Prevost, Provinciale della provincia agostiniana di Chicago, autorizzò il trasferimento di padre James Ray, accusato e sospeso per abusi sessuali su minori, in un convento vicino a una scuola elementare senza avvisare l’amministrazione scolastica. Prevost avrebbe ignorato denunce attendibili e i rischi per i bambini.


2) Il caso di padre Richard McGrath (Illinois, anni '90)
Durante il mandato di Prevost come Superiore Generale degli Agostiniani (2001-2013), padre Richard McGrath fu coinvolto in un caso di abusi sessuali che portò a un risarcimento di 2 milioni di dollari e alla successiva morte di una vittima. SNAP accusa Prevost di non aver agito con rigore dato che il nome di McGrath è stato escluso dalla lista degli abusatori sessuali.


3) Il caso di Padre "Lute" e Padre Yesquén (Chiclayo, Perù, 2006-2010)
Il programma di giornalismo d'inchiesta "Cuarto Poder", dell'emittente peruviana América Televisión, in un servizio dell'8 settembre 2024 aveva documentato le accuse a Robert F. Prevost per aver coperto casi di abusi sessuali. Tre sorelle denunciarono abusi subiti quando erano minorenni da parte di due sacerdoti: Eleuterio Vásquez González ("Padre Lute") e Ricardo Yesquén. Le vittime hanno affermato che Prevost, vescovo di Chiclayo al momento della loro denuncia, non avviò indagini canoniche, non le ascoltò e non offrì supporto psicologico.
I sacerdoti furono trasferiti ma senza restrizioni pubbliche, padre Lute continuò a celebrare messa. La diocesi inviò il caso al Dicastero per la Dottrina della Fede, che lo archiviò per prescrizione civile. Le vittime sostengono che l’indagine ecclesiastica non fu mai condotta.
Nonostante le accuse, Prevost è stato nominato prefetto del Dicastero per i Vescovi nel 2023, ruolo che includeva la supervisione delle indagini su abusi e insabbiamenti.
Il suo successore a Chiclayo, amico e confratello agostiniano, avrebbe ostacolato l’accesso ai documenti e sospeso l’avvocato delle vittime.

Come documenta il video, SNAP aveva chiesto un’indagine canonica su Prevost, mentre vittime peruviane chiedono ancora la pubblicazione dei risultati delle indagini.
🇮🇹 Papa Leone XIV: l'omertà e il male che prevale

Il Survivors Network of those Abused by Priests (SNAP), associazione di sopravvissuti agli abusi, aveva presentato a Roma, nel marzo 2025, il progetto "Conclave Watch", un database che monitora i precedenti dei cardinali nella gestione di casi di abusi. L’iniziativa aveva l'intento di chiedere tolleranza zero, responsabilità per chi insabbia e rimozione dagli incarichi.
In una lettera del 25 marzo 2025, indirizzata al Segretario di Stato Vaticano, l'associazione SNAP aveva denunciato il cardinale Robert Francis Prevost, prefetto del Dicastero per i Vescovi, per presunte negligenze in tre casi. 👇
Bayesian, sul relitto operazione segreta degli 007: casseforti di Lynch svuotate prima dei soccorsi
Fuori dall’OMS!”: la Svizzera si ribella. E l’Italia?

L’Unione Democratica Federale (UDF) ha depositato una petizione con oltre 34.000 firme per chiedere il ritiro immediato della Svizzera dall’OMS e la cessazione di ogni finanziamento. L’accusa è chiara: l’Organizzazione Mondiale della Sanità si occupa sempre meno di salute e sempre più di potere, controllo e centralizzazione, guidata da un'élite di funzionari non eletti. Il bersaglio principale è il patto pandemico globale e i recenti emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale (RSI), approvati nel 2024.
Oltre 23 milioni di euro incassati in un solo anno grazie agli autovelox solo in una porzione del Salento. Più di 2 milioni sulle strade del litorale pontino. Centinaia di migliaia di euro guadagnati persino da minuscoli Comuni di montagna, come Colle Santa Lucia, che conta poco più di 350 abitanti.

Sono questi i numeri, sorprendenti, diffusi da Assoutenti in un comunicato stampa del 4 maggio 2025.

Autovelox, quanto fruttano davvero? Quali i Comuni con incassi maggiori
Secondo Assoutenti, il territorio salentino ha generato oltre 23 milioni in sanzioni da autovelox, rendendo l’area una delle più “redditizie” d’Italia sul fronte dei controlli elettronici alla velocità. https://quifinanza.it/economia/autovelox-incassi-comuni-italia/908331/#nl_qf_174
Via libera della Camera al decreto legge che obbliga tutte le aziende italiane ad assicurarsi contro le catastrofi naturali, sottoscrivendo a proprie spese una polizza che le protegga dai danni causati da eventi come terremoti o alluvioni

Scadenza entro cui adeguarsi ed evitare sanzioni:
📍 Grandi imprese: 30 giugno
📍 Medie imprese: 1 ottobre
📍 Piccole imprese: 1 gennaio 2026
Tra le righe era questo il messaggio di Trump.
Le coincidenze non esistono.
Il cardinale americano Prevost, eletto da Bergoglio.
Le ultime informazioni che giungono sono quelle che lo vedono già accusato di aver coperto diversi casi di abusi sessuali.

Рекордтар

10.05.202523:59
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Truth танымал жазбалары

Cinquant'anni fa i climatologi volevano sciogliere l'Artico spargendo polvere di carbone sul ghiaccio. Dicevano che così avrebbero salvato il mondo dal raffreddamento globale. https://web.archive.org/web/20060430073333/http://denisdutton.com/newsweek_coolingworld.pdf
21.04.202512:19
E’morto Jorge Mario Bergoglio (1936-2025).
E’ stato per 12 lunghi anni il maggiore flagello della Chiesa di Cristo. Fingendo di guidarla, l’ha insozzata, l’ha infangata, l’ha disonorata con ogni forma di empietà, di idolatria, di blasfemia. Più o meno allo stesso livello di quel Benedetto IX (1012-1055), anch’egli di dubbia elezione, che San Pier Damiani defini "puzza del mondo e vergogna dell’umanità”.
Nemico del Bene, del Bello e del Vero, Bergoglio ha adorato e fatto adorare un idolo pagano nel santuario (la Pachamama), ha bestemmiato più volte Cristo e la Madonna, ha partecipato a un rito sciamanico in Canada, ha insultato pubblicamente il Santissimo Sacramento, ha espresso per 12 lunghi anni il più radicale relativismo morale e religioso, fino a giungere all’orrore teologico del documento di Abu Dhabi. Ha portato la statua di Martin Lutero in San Pietro, proponendola all'adorazione popolare. Ha anche fatto prioettare, per il gusto del laido e dello sfregio, mostruose teste di animali sulle pareti della stessa basilica.
Ha oscillato incessantemente, come un pendolo, tra il più crasso e disgustoso materialismo e la spiritualità deviata e rovesciata.
Ha aperto le porte anche alla sodomia (Fiducia Supplicans ) dopo averle aperte alla fornicazione (Amoris Letitia ). Ha cercato di impedire attivamente la partecipazione alla Messa tradizionale (Traditionis Custodes).
Ha sostenuto in ogni modo, abusando della sua autorità, l’immigrazione di massa senza alcun limite. Ha proposto più volte il “meticciato” come modello di civiltà, lo Stato mondiale come modello politico. Peraltro in perfetta sintonia con i padroni mondiali del denaro (altro che “Papa del poveri”).
E’ stato l’unico pontefice della storia a chiudere tutte le chiese durante un’epidemia, compreso il giorno di Pasqua 2020, privando così i bisognosi di ogni conforto spirituale. Ha esaltato i vaccini sperimentali come “la luce del mondo e speranza dell’umanità”.
E’ stato il frutto più marcio di un albero malato (il Concilio Vaticano II). Ha portato all'estremo tutte le deviazioni e gli errori liberali ed ecumenici dei suoi immediati predecessori, che peraltro ha canonizzato con infinita malizia, perchè l'esempio dei nuovi "santi" non permettesse alcun ritorno alla Tradizione.
Chi oggi l’esalta incondizionatamente e spudoratamente (Giorgia Meloni tra gli altri) è del tutto degno di Bergoglio e dell’odio feroce contro la Verità che costui ha sempre manifestato.
Ormai non siamo più nemmeno tra le prime dieci economie.
Questo è il risultato di trent'anni di europitechismo.
«Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova». Ebbene, i tre indizi ci sono e la prova anche.
Cosa avranno mai in comune?...
15.04.202516:32
AUSCHWITZ - LA SORPRENDENTE VERITÀ NASCOSTA
(documentario 2012)

Questo documentario utilizza modelli 3-D, testimonianze oculari, foto satellitari e progetti per dimostrare che la storia comunemente raccontata di Auschwitz non è credibile.

6 milioni di ebrei non sono morti in un olocausto. E 'davvero così semplice. Ci sono letteralmente milioni di siti Web che si espandono su questo fatto, ma alla fine spetterà a te
(il ricercatore irremovibile), decidere in quale camera d'eco desideri esistere (se presente)....
15.04.202507:50
La Codifica Finale dell’Umano

Quello che si sta delineando sotto gli occhi distratti di un mondo anestetizzato è la codifica finale dell’umano. Non una rivoluzione, ma una migrazione silenziosa verso un sistema totalizzante, disegnato da mani invisibili e ben finanziate. I concetti di libertà, autodeterminazione e sovranità vengono ridotti a reliquie folcloristiche, da sacrificare con il sorriso sulle labbra per il bene comune, il pianeta, la sicurezza. La parola d’ordine è “transizione”. Il risultato, una prigione intelligente.

I grandi disastri del passato recente – crisi finanziarie, pandemie, guerre per procura – non sono più trattati come anomalie, ma come strumenti pedagogici. Servono a preparare il terreno. Prima si distrugge, poi si plasma. Il nuovo ordine non nasce dalla pace, ma dalla cenere. Ogni crisi è una finestra di opportunità per trasferire potere, delegare decisioni, normalizzare la sorveglianza. L’umanità viene educata all’emergenza.

Il mondo multipolare che viene annunciato è un'illusione coreografica. In realtà si tratta di un sistema modulare a controllo centralizzato, frammentato in blocchi funzionali e subordinati a una rete di standard comuni: digitali, ecologici, finanziari. Le nazioni diventano distretti. Le identità culturali, decorazioni. Tutto è interconnesso, ma nulla è libero. I tecnati regionali si parlano tramite protocolli IA, non tramite diplomazia. I decisori veri non si eleggono, si nominano nei consigli delle fondazioni.

Le città intelligenti sono il campo base di questo disegno. Ogni strada, ogni lampione, ogni frigorifero sarà uno strumento di rilevazione. La vita sarà ottimizzata, automatizzata, resa conforme. La mobilità, condizionata dal punteggio sociale. Il cibo, razionato per il bene del clima. Il lavoro, ridefinito in funzione della sostenibilità. I bambini, profilati fin dalla nascita. La libertà sarà un margine di tolleranza, non un diritto.

I Laboratori del Futuro – veri e propri centri di comando dell’architettura globale – elaborano scenari, testano tecnologie di controllo, scrivono il codice delle nuove relazioni sociali. Non si limitano a prevedere il domani, lo ingegnerizzano. Le decisioni non passano più per i parlamenti, ma per gli algoritmi. I modelli economici sono stabiliti da simulazioni predittive. Le politiche sociali, derivate da dati aggregati in tempo reale.

Le Nazioni Unite, una volta simbolo della cooperazione tra popoli, diventano l’interfaccia morale del potere tecno-finanziario. Non governano, certificano. Non ascoltano, standardizzano. Ogni nuova norma, ogni dichiarazione d’intenti, ogni agenda globale è un passo verso la legittimazione soft di un governo planetario. Le ONG si trasformano in agenzie di implementazione. Gli accordi internazionali, in dispositivi di esecuzione automatica.

L’intelligenza artificiale prende il comando operativo. È neutra solo in apparenza: riflette gli interessi di chi la programma. Analizza, decide, punisce. Nessun volto, nessuna firma, nessun contraddittorio. La democrazia viene bypassata in nome dell’efficienza. I diritti diventano token, i comportamenti sono tracciati, premiati o corretti. La trasparenza è unidirezionale: il sistema vede tutto, il cittadino nulla.

Sovrani non eletti siedono al vertice di questa piramide invisibile. I re della tecnologia, gli architetti del mondo che verrà. Non sono soggetti alle leggi: le scrivono. Governano la narrazione, possiedono i dati, decidono i limiti del possibile. Hanno trasformato la distopia in un protocollo di governance, il controllo in una funzionalità, la tecnocrazia in una fede.

Il piano è semplice: eliminare la complessità del mondo libero per sostituirla con una simulazione ordinata, prevedibile, programmabile. La libertà sarà compatibile solo se conforme. La ribellione, ridotta a bug da correggere. Il futuro? Già scritto. Il dissenso? Un’anomalia statistica. E l’essere umano? Un soggetto da ottimizzare.
18.04.202515:15
Riassunto degli eventi quasi esaustivo ed assolutamente preciso.
Per ogni singola fase del processo, le prove sono ormai chiare e abbondanti.
Negare tutto è l'ultima linea di difesa per i colpevoli e un modo per le vittime di evitare di ammettere ciò che hanno fatto a se stessi e ai propri cari.
Oggi i
#negazionisti sono loro.

#covidcrimes
10.05.202510:48
Corsa globale ai dati: Italia tra Medio Oriente, superpotenze e guerra per il controllo digitale

Nel XXI secolo, chi controlla i dati, controlla il mondo.E la guerra silenziosa per dominare le infrastrutture digitali globali – cavi sottomarini, data center, intelligenza artificiale – è già in pieno svolgimento.

Mentre Arabia Saudita, Israele ed Emirati Arabi Uniti stringono accordi miliardari per diventare i nuovi padroni delle rotte digitali tra Europa, Africa e Asia, anche l’Italia cerca di non restare schiacciata, muovendosi tra investimenti pubblici e nuove alleanze strategiche.

Il piano italiano

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, guidato da Adolfo Urso, ha varato un piano da 629 milioni di euro destinato a:

Potenziare la fibra ottica nelle abitazioni,

Spingere le PMI verso il cloud e la cybersicurezza,

Finanziare ricerca e sviluppo su telecomunicazioni, cavi sottomarini, realtà virtuale e tecnologie quantistiche,

Digitalizzare le infrastrutture locali,

Rafforzare la mappatura nazionale delle reti.

L'obiettivo dichiarato è rendere l'Italia una piattaforma strategica europea per i data center, sfruttando la sua posizione geografica privilegiata sulle grandi dorsali digitali globali.

Gli accordi di Meloni nel Medio Oriente

Ma il fronte interno non basta. L'Italia, attraverso la diplomazia di Giorgia Meloni, ha firmato negli ultimi mesi accordi pesanti:

Con l’Arabia Saudita (gennaio 2025): 10 miliardi di dollari in intese su robotica, intelligenza artificiale, realtà virtuale e infrastrutture digitali, comprese collaborazioni con il progetto futuristico Neom.

Con gli Emirati Arabi Uniti (febbraio 2025): 40 miliardi di dollari destinati a:

Costruzione di data center ad alta capacità,

Realizzazione di un supercomputer al Tecnopolo di Bologna,

Sviluppo di tecnologie quantistiche e cooperazione in cybersicurezza.


In parallelo, proseguono i negoziati con SpaceX per garantire comunicazioni governative sicure via rete satellitare Starlink.

Lo scontro globale
Nel frattempo, i veri colossi si muovono:


Stati Uniti: attraverso Google, Microsoft e Meta, stanno investendo massicciamente nella posa di nuovi cavi sottomarini per rafforzare il loro dominio digitale globale.

Cina: accelera con il progetto Digital Silk Road, costruendo infrastrutture di dati da Pechino all’Africa.

Medio Oriente: si posiziona come nuovo snodo strategico, investendo in smart cities, 5G, intelligenza artificiale e rotte di trasmissione dati.

In questo gioco planetario, l'Italia cerca di non essere semplice spettatrice, ma la partita è rischiosa e piena di insidie.

Il risvolto della medaglia

Dietro la corsa ai dati, il prezzo è alto: un controllo sempre più capillare sui cittadini. La fibra ottica che si diffonde ovunque, per esempio, non è sotto reale controllo italiano: gran parte della rete è ora nelle mani del colosso finanziario americano KKR, che ha acquisito Open Fiber e TIM NetCo.

Mentre si parla di sovranità digitale, l'infrastruttura fisica che trasporta dati sensibili, comunicazioni e servizi pubblici è già straniera.

E con l'espansione di data center, cloud e tecnologie di sorveglianza, ogni attività umana sarà sempre più tracciata, archiviata, analizzata. Alla promessa di una vita connessa si accompagna il rischio concreto di una vita schedabile, dove privacy e libertà diventano ricordi.

La posta in gioco
Non è più solo questione di velocità o server aziendali. Chi controlla i dati controlla informazione, economia, società.
Immaginiamo di alzare gli occhi al cielo, di sera, in una metropoli come Shanghai. E invece delle stelle, vediamo un gigantesco QR Code sospeso sopra i grattacieli. Lo inquadriamo col telefono… e parte il download di un videogioco. È successo davvero. 👇
06.05.202513:04
⭕️ Aereoporto di Sa’ana: la torre di controllo, i terminal, i silos del carburante, tutti gli aerei a terra sono stati letteralmente polverizzati. Le piste dell’aeroporto ridotte a crateri.
09.05.202515:19
🇮🇹 Papa Leone XIV: l'omertà e il male che prevale

Il Survivors Network of those Abused by Priests (SNAP), associazione di sopravvissuti agli abusi, aveva presentato a Roma, nel marzo 2025, il progetto "Conclave Watch", un database che monitora i precedenti dei cardinali nella gestione di casi di abusi. L’iniziativa aveva l'intento di chiedere tolleranza zero, responsabilità per chi insabbia e rimozione dagli incarichi.
In una lettera del 25 marzo 2025, indirizzata al Segretario di Stato Vaticano, l'associazione SNAP aveva denunciato il cardinale Robert Francis Prevost, prefetto del Dicastero per i Vescovi, per presunte negligenze in tre casi. 👇
09.05.202511:21
Fuori dall’OMS!”: la Svizzera si ribella. E l’Italia?

L’Unione Democratica Federale (UDF) ha depositato una petizione con oltre 34.000 firme per chiedere il ritiro immediato della Svizzera dall’OMS e la cessazione di ogni finanziamento. L’accusa è chiara: l’Organizzazione Mondiale della Sanità si occupa sempre meno di salute e sempre più di potere, controllo e centralizzazione, guidata da un'élite di funzionari non eletti. Il bersaglio principale è il patto pandemico globale e i recenti emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale (RSI), approvati nel 2024.
24.04.202508:16
Germania 2025: tre settimane per imparare a uccidere. Offerta speciale, propaganda inclusa

Altro che scuola di pace e memoria storica. Il nuovo volto della Germania è in mimetica, armato, sorridente. Prima pagina del Berliner Kurier, 16 aprile: “Impara a sparare e uccidere in tre settimane”.

Dietro lo slogan c'è l’addestramento turbo per civili al centro militare di Lehnin. Tre moduli da sette giorni, parallelamente al lavoro. In pausa pranzo si spara, nel weekend si ricarica. Letteralmente.

Dal Berliner Zeitung allo Spiegel, tutti sincronizzati come un battaglione mediatico. Armi, adrenalina: si glorifica l’arte di uccidere come fosse un master universitario. D’altronde, la triplicazione dei riservisti non si farà da sola. E chi meglio dei giornali può trasformare un popolo anestetizzato in massa arruolabile?

Dietro le quinte, il governo approva e tace. O peggio: approva e rilancia. Il nuovo cancelliere Friedrich Merz spinge per i missili Taurus all’Ucraina con la stessa leggerezza con cui si parla di taglio dei costi pubblici.

Nel frattempo, al centro di addestramento, gli aspiranti riservisti scoprono l’emozione di tenere in mano una macchina per uccidere. Hannes, 23 anni, non contiene l’entusiasmo: “Lo conoscevo dai videogiochi, ma dal vivo… senti l’odore della polvere da sparo, il rinculo, il rumore. È reale. E ti rendi conto: serve a uccidere”. Illuminazione da poligono.

Più di 600 civili hanno già presentato domanda. La guerra non è più una scelta tragica: è un’opzione di carriera. Come un corso di lingua, ma con il mitra.

Chi parla di pace? Rimosso, ignorato. Il pacifismo non fa clic, non vende copie, non addestra nessuno.
26.04.202513:10
Tutto orchestrato da un esercito di 1500 droni, perfettamente sincronizzati per creare nel cielo notturno un codice scansionabile. L’operazione è stata firmata dalla piattaforma Bilibili per lanciare l’anniversario del gioco Princess Connect! Re:Dive. E ha lasciato a bocca aperta migliaia di persone.
La cosa incredibile non è solo la tecnologia usata. Ma il fatto che il cielo, uno degli ultimi spazi “liberi”, sia stato trasformato in uno spazio pubblicitario interattivo. Non un cartellone da guardare distrattamente. Ma un’esperienza immersiva, che ci coinvolge fisicamente, con il nostro smartphone. E con una call to action immediata: scaricare, giocare, condividere.
È una nuova forma di comunicazione. Non ci urla contro, ci invita a partecipare. Non si limita a mostrarci qualcosa, ci porta dentro l’azione. E lo fa in un modo che fino a pochi anni fa avremmo considerato impensabile.
Ma questo ci porta a una riflessione. Se anche il cielo può diventare uno schermo, cosa resterà fuori dal mercato della visibilità? Siamo sicuri di voler vivere in un mondo in cui ogni superficie – anche quella sopra le nostre teste – è un’opportunità per vendere qualcosa?
30.04.202516:48
30 Aprile 1945:
" Fucilali e non perdere tempo"
L'ordine del partigiano Sandro Pertini fu eseguito!
Көбірек мүмкіндіктерді ашу үшін кіріңіз.