REFERENDUM LORENZIN
Ci è stato chiesto di supportare nel nostro piccolo una iniziativa di raccolta firme per un referendum sull'abrogazione della Lorenzin.
Ci dispiace cari amici ma non contate su di noi.
Premesso che consideriamo la legge Lorenzin un abominio e ne abbiamo parlato migliaia di volte (nella sezione doc recuperate pure la storia di quella legge infame), non crediamo in questa strada che anzi riteniamo MOLTO PERICOLOSA.
Siamo contrari ad entrare nel loro campo da gioco, le istituzioni, con le loro regole, per difendere diritti di tipo individuale.
Volete mettere al voto della maggioranza i diritti dei vostri figli? Il diritto all’autodeterminazione sanitaria? Siete sicuri di tale strategia?
Gli ultimi anni dovrebbero aver fatto scuola in tal senso, avete visto come hanno reagito le masse quando si è accesa la macchina della propaganda?
Davvero dopo aver vissuto sulla propria pelle quel meccanismo si vuole rimettere al voto popolare una questione così fondamentale? Stiamo parlando di quel popolo che ha dimostrato la sua incapacità analitica dei fenomeni, di quelli che scaricavano il Green Pass per fare l’aperitivo insultando i pericolosi novax. Volete realmente chiedere a questa gente di esprimersi sui diritti dei bambini?
Lo sapete anche voi che sarà una scontatissima disfatta a fronte peraltro della potenza mediatica ed economica del nemico in grado tranquillamente di metter in piedi una propaganda a tappeto composta da espertoni della scienzah, contrapposti ai "pericolosissimi novax antiscientifici".
Non vogliamo mettere in dubbio la buonafede di chi sta portando avanti questa iniziativa ma a nostro parere gli si sta offrendo un grandissimo assist in grado persino di riaprire il dibattito sulla responsabilità genitoriale.
"Eh ma non vi va mai bene niente allora, questi sono gli strumenti che abbiamo", ci dicono.
Certo, questi sono gli strumenti che ci hanno messo a disposizione perché sanno benissimo che avendo l'apparato mediatico dalla loro possono indirizzare le masse dove gli pare.
Mettetevelo in testa, siamo una minoranza e tale resteremo. Non è passività, né fatalismo. Bisogna prendere atto di questo punto e combattere come si è sempre fatto, anche creando realtà parallele.
Rispettiamo chi la vede diversamente e si sta spendendo per questa causa ma noi la pelle dei nostri figli non la vogliamo mettere al voto delle masse bovine tritate della propaganda e aizzate contro le minoranze.
WI