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Materiale Piroclastico



09.04.202508:56
CATANIA 9 APRILE - PALESTRA LUPO H.19.00
A DIFESA DELL'ANTIFASCISMO MILITANTE
Antifascimo è antisionismo, antisionismo è anticapitalismo.
La variante umana non è uno scherzo! Gaetano Bresci che uccide il re ci insegna che a frapporsi tra la guerra ed i popoli innocenti c'è la vendetta e la rabbia di chi cospira contro il potere.
Chiamiamo all’azione e al conflitto sociale tuttx lx antifascistx che si oppongono alle logiche del profitto e del capitale per organizzare un momento di rottura collettivo, per sovvertire l'ordinario, per riprenderci il presente.
Sarà presente la rete noddl sicurezza Catania e Smash repression Sicilia.
PROVARE, FALLIRE, PROVARE ANCORA; PROVARE, FALLIRE, FALLIRE MEGLIO
Sotto testo completo della chiamata
A DIFESA DELL'ANTIFASCISMO MILITANTE
Antifascimo è antisionismo, antisionismo è anticapitalismo.
La variante umana non è uno scherzo! Gaetano Bresci che uccide il re ci insegna che a frapporsi tra la guerra ed i popoli innocenti c'è la vendetta e la rabbia di chi cospira contro il potere.
Chiamiamo all’azione e al conflitto sociale tuttx lx antifascistx che si oppongono alle logiche del profitto e del capitale per organizzare un momento di rottura collettivo, per sovvertire l'ordinario, per riprenderci il presente.
Sarà presente la rete noddl sicurezza Catania e Smash repression Sicilia.
PROVARE, FALLIRE, PROVARE ANCORA; PROVARE, FALLIRE, FALLIRE MEGLIO
Sotto testo completo della chiamata
04.04.202512:16
///BARI SALUTO AL CPR///
Riceviamo e diffondiamo:
Da fonti indirette sappiamo che Giovedì 27 c'è stata una rivolta nel Cpr di Bari in seguito a un tentativo di fuga.
Il ragazzo che ha provato a fuggire, dopo essere stato preso è stato brutalmente picchiato e rimandato in cella. Una volta tornato i suoi compagni, vedendo le chiare violenze subite, hanno iniziato una piccola rivolta, salendo anche sui tetti e lanciando frutta alle guardie, il tutto sedato dalle forze dell'ordine.
Anche per questo:
Domenica 30 in poch3 compagn3 ci siamo ritrovate sotto le mura del Cpr per portare solidarietà ai detenuti e mostrare che le loro lotte non rimangono isolate come le istituzioni vorrebbero.
Ci siamo ritrovate di pomeriggio, con solo fischietti e la nostra voce, urlando cori e cercando di fare più rumore possibile, a posteriori sappiamo che ci hanno sentito ma sul momento non abbiamo ricevuto risposta. Il tutto è durato una ventina di minuti, senza risposta da dentro e senza l'intervento delle guardie.
Non contente del risultato e col dubbio che non ci avessero sentitɜ, altr3 compagn3 sono tornate Martedì 1 Aprile con qualche strumento in più che ci rendesse più rumorosɜ.
Ad oggi abbiamo la certezza che ci hanno sentitɜ e adesso loro sanno che quei saluti, quelle urla e quel calore erano per loro e chissà se dalla prossima volta grideremo insieme contro quelle mura infami!
L'ultima visita al Cpr prima di domenica è stata il giorno del presidio autorizzato fuori dal Cpr di Bari il 22 Febbraio.
Abbiamo scelto di comunicare alla questura il presidio e, nonostante sapessimo che la Digos di Bari non permette più di avvicinarsi tanto alle mura, abbiamo comunque comunicato l'intento di avvicinarci il più possibile, specificando il luogo esatto che avrebbe dovuto essere sotto le celle.
La Digos non ha rigettato la comunicazione né inviato prescrizioni, rimandando la contrattazione del punto al momento di arrivo in piazza.
La decisione di comunicare il presidio è stata mossa principalmente da 3 ragioni:
- Rendere la giornata inclusiva e accessibile a chiunque volesse portare solidarietà ai detenuti.
- Poter stare più tempo sotto le mura e poter portare strumentazione provando a comunicare e non solo a farsi sentire.
- Avevamo pubblicizzato in larga scala la giornata, probabilmente la Digos e la celere sarebbero state lì ugualmente.
Arrivate in piazza 15 minuti prima del concentramento, la Digos non presenta le prescrizioni ma ci dice che avrebbero dovuto mettere in sicurezza l'area, poiché c'era troppa spazzatura in giro e che l'Amiu (servizio raccolta spazzatura) non era venuta a svuotare i bidoni.Tutte menzogne perché di spazzatura non ce n'era neanche l'ombra.
Questo dura almeno 1 ora e più, tempo in cui la Digos mostra le prescrizioni rimanendo vaga sulla posizione, rimandando sempre a quando avranno finito di pulire, ma rassicurandoci che una soluzione l'avremmo trovata.
Ovviamente una volta "pulito", le guardie si sono schierate, mentre si schierava la celere la Digos continuava a fingere, continuava a prenderci in giro.
Questa è la polizia, queste sono le istituzioni, nonostante i tentativi di isolare il presidio, quel giorno c'è stata una risposta da dentro dopo ore di cori, musica e interventi in inglese, francese e arabo.
Per questo abbiamo deciso di continuare a portare solidarietà ai fratelli rinchiusi, ma senza comunicare né chiedere il permesso a nessuno.
Speriamo di aver rovinato il sonno all'allievi finanzieri, ma ancora di più speriamo che una notta non troppo lontana sarà il fuoco del Cpr a svegliarli, e magari le urla di qualche collega.
Morte alla Digos, morte a tutte le forze dell'ordine. Fuoco ai Cpr.
Anarchic* contro le frontiere
Riceviamo e diffondiamo:
Da fonti indirette sappiamo che Giovedì 27 c'è stata una rivolta nel Cpr di Bari in seguito a un tentativo di fuga.
Il ragazzo che ha provato a fuggire, dopo essere stato preso è stato brutalmente picchiato e rimandato in cella. Una volta tornato i suoi compagni, vedendo le chiare violenze subite, hanno iniziato una piccola rivolta, salendo anche sui tetti e lanciando frutta alle guardie, il tutto sedato dalle forze dell'ordine.
Anche per questo:
Domenica 30 in poch3 compagn3 ci siamo ritrovate sotto le mura del Cpr per portare solidarietà ai detenuti e mostrare che le loro lotte non rimangono isolate come le istituzioni vorrebbero.
Ci siamo ritrovate di pomeriggio, con solo fischietti e la nostra voce, urlando cori e cercando di fare più rumore possibile, a posteriori sappiamo che ci hanno sentito ma sul momento non abbiamo ricevuto risposta. Il tutto è durato una ventina di minuti, senza risposta da dentro e senza l'intervento delle guardie.
Non contente del risultato e col dubbio che non ci avessero sentitɜ, altr3 compagn3 sono tornate Martedì 1 Aprile con qualche strumento in più che ci rendesse più rumorosɜ.
Ad oggi abbiamo la certezza che ci hanno sentitɜ e adesso loro sanno che quei saluti, quelle urla e quel calore erano per loro e chissà se dalla prossima volta grideremo insieme contro quelle mura infami!
L'ultima visita al Cpr prima di domenica è stata il giorno del presidio autorizzato fuori dal Cpr di Bari il 22 Febbraio.
Abbiamo scelto di comunicare alla questura il presidio e, nonostante sapessimo che la Digos di Bari non permette più di avvicinarsi tanto alle mura, abbiamo comunque comunicato l'intento di avvicinarci il più possibile, specificando il luogo esatto che avrebbe dovuto essere sotto le celle.
La Digos non ha rigettato la comunicazione né inviato prescrizioni, rimandando la contrattazione del punto al momento di arrivo in piazza.
La decisione di comunicare il presidio è stata mossa principalmente da 3 ragioni:
- Rendere la giornata inclusiva e accessibile a chiunque volesse portare solidarietà ai detenuti.
- Poter stare più tempo sotto le mura e poter portare strumentazione provando a comunicare e non solo a farsi sentire.
- Avevamo pubblicizzato in larga scala la giornata, probabilmente la Digos e la celere sarebbero state lì ugualmente.
Arrivate in piazza 15 minuti prima del concentramento, la Digos non presenta le prescrizioni ma ci dice che avrebbero dovuto mettere in sicurezza l'area, poiché c'era troppa spazzatura in giro e che l'Amiu (servizio raccolta spazzatura) non era venuta a svuotare i bidoni.Tutte menzogne perché di spazzatura non ce n'era neanche l'ombra.
Questo dura almeno 1 ora e più, tempo in cui la Digos mostra le prescrizioni rimanendo vaga sulla posizione, rimandando sempre a quando avranno finito di pulire, ma rassicurandoci che una soluzione l'avremmo trovata.
Ovviamente una volta "pulito", le guardie si sono schierate, mentre si schierava la celere la Digos continuava a fingere, continuava a prenderci in giro.
Questa è la polizia, queste sono le istituzioni, nonostante i tentativi di isolare il presidio, quel giorno c'è stata una risposta da dentro dopo ore di cori, musica e interventi in inglese, francese e arabo.
Per questo abbiamo deciso di continuare a portare solidarietà ai fratelli rinchiusi, ma senza comunicare né chiedere il permesso a nessuno.
Speriamo di aver rovinato il sonno all'allievi finanzieri, ma ancora di più speriamo che una notta non troppo lontana sarà il fuoco del Cpr a svegliarli, e magari le urla di qualche collega.
Morte alla Digos, morte a tutte le forze dell'ordine. Fuoco ai Cpr.
Anarchic* contro le frontiere


04.04.202509:15
‼️COLPO DI MANO DEL GOVERNO - IL DDL POTREBBE DIVENTARE DECRETO‼️
📍Oggi pomeriggio, a Piazza Sciuti, alle 19.00 per un’assemblea!
Post Ig:
https://www.instagram.com/p/DH_TVoLtGlA/?igsh=MWhnYjBzeTcyNnV6
📍Oggi pomeriggio, a Piazza Sciuti, alle 19.00 per un’assemblea!
Post Ig:
https://www.instagram.com/p/DH_TVoLtGlA/?igsh=MWhnYjBzeTcyNnV6


02.04.202509:56
CATANIA 9 APRILE - PALESTRA LUPO H.19.00
A DIFESA DELL'ANTIFASCISMO MILITANTE
Antifascimo è antisionismo, antisionismo è anticapitalismo.
La variante umana non è uno scherzo! Gaetano Bresci che uccide il re ci insegna che a frapporsi tra la guerra ed i popoli innocenti c'è la vendetta e la rabbia di chi cospira contro il potere.
Chiamiamo all’azione e al conflitto sociale tuttx lx antifascistx che si oppongono alle logiche del profitto e del capitale per organizzare un momento di rottura collettivo, per sovvertire l'ordinario, per riprenderci il presente.
Sarà presente la rete noddl sicurezza Catania e Smash repression Sicilia.
PROVARE, FALLIRE, PROVARE ANCORA; PROVARE, FALLIRE, FALLIRE MEGLIO
Sotto testo completo della chiamata
A DIFESA DELL'ANTIFASCISMO MILITANTE
Antifascimo è antisionismo, antisionismo è anticapitalismo.
La variante umana non è uno scherzo! Gaetano Bresci che uccide il re ci insegna che a frapporsi tra la guerra ed i popoli innocenti c'è la vendetta e la rabbia di chi cospira contro il potere.
Chiamiamo all’azione e al conflitto sociale tuttx lx antifascistx che si oppongono alle logiche del profitto e del capitale per organizzare un momento di rottura collettivo, per sovvertire l'ordinario, per riprenderci il presente.
Sarà presente la rete noddl sicurezza Catania e Smash repression Sicilia.
PROVARE, FALLIRE, PROVARE ANCORA; PROVARE, FALLIRE, FALLIRE MEGLIO
Sotto testo completo della chiamata
30.03.202515:41
Alcune riflessioni della compagna anarchica Anna Beniamino, detenuta nella C.C. di Rebibbia, sulle logiche repressive e costitutive del carcere come distillato di quelle presenti nella società esterna. Come le recenti e venture strategie di controllo, di censura mediatica, di soffocamento delle lotte portano avanti una precisa restrutturazione sociale e politica.
https://lanemesi.noblogs.org/post/2025/02/03/anna-beniamino-fisiopatologia-del-mostro-carcerario-veleni-e-antidoti-ottobre-2024/#sdfootnote3sym
https://lanemesi.noblogs.org/post/2025/02/03/anna-beniamino-fisiopatologia-del-mostro-carcerario-veleni-e-antidoti-ottobre-2024/#sdfootnote3sym
09.04.202508:56
Siete solo dellx anarchicx che votano ai sondaggi (la peggiore area in circolazzzzione) 🏴☠️
Ah stasera venite a Palestra Lupo h.19.00 (senza vernice arangione) e non fate quelli che!
Ah stasera venite a Palestra Lupo h.19.00 (senza vernice arangione) e non fate quelli che!
04.04.202512:16


03.04.202511:00
RICEVIAMO E DIFFONDIAMO DA SICILIA NO BORDER:
Un saluto al CPR Trapani Milo. Scioperi della fame, della sete e dei medicinali, rivolte e vendetta di Stato
Lunedì sera, un gruppo di solidali ha deciso di recarsi sotto le mura del CPR di Milo per mostrare solidarietà ai prigionieri in sciopero della fame, della sete e dei medicinali da più di una settimana.
Le ultime informazioni circolate da dentro parlavano di tentativi di suicidio. Di una rivolta, la notte di venerdi 28, che avrebbe comportato un danneggiamento alla struttura.
Di sequestro degli ultimi telefoni personali rimasti in mano diretta ai detenuti e del blocco delle comunicazioni con l’esterno anche tramite i telefoni del CPR, finora utilizzabili a pagamento, sorvegliati e con lungo tempo di attesa.
Continua su: https://sicilianoborder.noblogs.org/post/2025/04/03/un-saluto-al-cpr-trapani-milo-scioperi-della-fame-della-sete-e-dei-medicinali-rivolte-e-vendetta-di-stato/
Un saluto al CPR Trapani Milo. Scioperi della fame, della sete e dei medicinali, rivolte e vendetta di Stato
Lunedì sera, un gruppo di solidali ha deciso di recarsi sotto le mura del CPR di Milo per mostrare solidarietà ai prigionieri in sciopero della fame, della sete e dei medicinali da più di una settimana.
Le ultime informazioni circolate da dentro parlavano di tentativi di suicidio. Di una rivolta, la notte di venerdi 28, che avrebbe comportato un danneggiamento alla struttura.
Di sequestro degli ultimi telefoni personali rimasti in mano diretta ai detenuti e del blocco delle comunicazioni con l’esterno anche tramite i telefoni del CPR, finora utilizzabili a pagamento, sorvegliati e con lungo tempo di attesa.
Continua su: https://sicilianoborder.noblogs.org/post/2025/04/03/un-saluto-al-cpr-trapani-milo-scioperi-della-fame-della-sete-e-dei-medicinali-rivolte-e-vendetta-di-stato/
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Brughiere



31.03.202510:54
CATANIA: APPELLO PER UNA MOBILITAZIONE UNITARIA CONTRO LEGGI REPRESSIVE E STATO DI GUERRA
Diffondiamo
La repressione in Sicilia si snoda tra una cinquantina di nodi nevralgici sparsi su tutto il territorio: carceri, CPR, CPA e basi militari. L’isola, ospitando 23 carceri sulle 94 presenti nel territorio italiano e 4 istituti penali per minorenni su 17, detiene il triste primato del maggior numero di detenuti per abitante. Solamente nel 2022 in Sicilia, ci sono stati 5 tentativi di suicidio negli istituti penali per minorenni (su un totale nazionale di 12); nelle carceri, nello stesso anno, sono “state suicidate” dallo stato 11 persone (su 85 totali in Italia); 8 i morti nel 2023. Le carceri siciliane si distinguono per la violenza sistematica utilizzata contro i detenuti, oltre che per l’inumano sovraffollamento. Nel 2025 sono stati imposti dei nuovi divieti che proibiscono l’ingresso di alcune tipologie di abiti e di alimenti. [...]
Continua qui
Diffondiamo
La repressione in Sicilia si snoda tra una cinquantina di nodi nevralgici sparsi su tutto il territorio: carceri, CPR, CPA e basi militari. L’isola, ospitando 23 carceri sulle 94 presenti nel territorio italiano e 4 istituti penali per minorenni su 17, detiene il triste primato del maggior numero di detenuti per abitante. Solamente nel 2022 in Sicilia, ci sono stati 5 tentativi di suicidio negli istituti penali per minorenni (su un totale nazionale di 12); nelle carceri, nello stesso anno, sono “state suicidate” dallo stato 11 persone (su 85 totali in Italia); 8 i morti nel 2023. Le carceri siciliane si distinguono per la violenza sistematica utilizzata contro i detenuti, oltre che per l’inumano sovraffollamento. Nel 2025 sono stati imposti dei nuovi divieti che proibiscono l’ingresso di alcune tipologie di abiti e di alimenti. [...]
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30.03.202511:42
08.04.202510:46
COME LA NONVIOLENZA PROTEGGE LO STATO - PETER GELDERLOOS
Un’analisi critica della nonviolenza, della sua inefficacia e della sua feticizzazione in alcune aree di movimento.
LO TROVATE ANCHE CARTACEO NELLA DISTRO A PALESTRA LUPO
ACAB - MORTE ALLO STATO
Un’analisi critica della nonviolenza, della sua inefficacia e della sua feticizzazione in alcune aree di movimento.
LO TROVATE ANCHE CARTACEO NELLA DISTRO A PALESTRA LUPO
ACAB - MORTE ALLO STATO
04.04.202512:16
हटा दिया गया06.04.202510:55
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Materiale Piroclastico



03.04.202506:43
CATANIA 9 APRILE - PALESTRA LUPO H.19.00
A DIFESA DELL'ANTIFASCISMO MILITANTE
Antifascimo è antisionismo, antisionismo è anticapitalismo.
La variante umana non è uno scherzo! Gaetano Bresci che uccide il re ci insegna che a frapporsi tra la guerra ed i popoli innocenti c'è la vendetta e la rabbia di chi cospira contro il potere.
Chiamiamo all’azione e al conflitto sociale tuttx lx antifascistx che si oppongono alle logiche del profitto e del capitale per organizzare un momento di rottura collettivo, per sovvertire l'ordinario, per riprenderci il presente.
Sarà presente la rete noddl sicurezza Catania e Smash repression Sicilia.
PROVARE, FALLIRE, PROVARE ANCORA; PROVARE, FALLIRE, FALLIRE MEGLIO
Sotto testo completo della chiamata
A DIFESA DELL'ANTIFASCISMO MILITANTE
Antifascimo è antisionismo, antisionismo è anticapitalismo.
La variante umana non è uno scherzo! Gaetano Bresci che uccide il re ci insegna che a frapporsi tra la guerra ed i popoli innocenti c'è la vendetta e la rabbia di chi cospira contro il potere.
Chiamiamo all’azione e al conflitto sociale tuttx lx antifascistx che si oppongono alle logiche del profitto e del capitale per organizzare un momento di rottura collettivo, per sovvertire l'ordinario, per riprenderci il presente.
Sarà presente la rete noddl sicurezza Catania e Smash repression Sicilia.
PROVARE, FALLIRE, PROVARE ANCORA; PROVARE, FALLIRE, FALLIRE MEGLIO
Sotto testo completo della chiamata
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NO 41bis - International Mobilisation

01.04.202510:04
Rivendicazione del collocamento di un ordigno incendiario all’interno della facoltà di “Scienze dell’Investigazione e della Sicurezza” da parte di Gruppo d’azione “Kyriakos Xymitiris” (Narni, 30 marzo 2025)
https://lanemesi.noblogs.org/post/2025/03/31/rivendicazione-del-collocamento-di-un-ordigno-incendiario-allinterno-della-facolta-di-scienze-dellinvestigazione-e-della-sicurezza-da-parte-di-gruppo-dazione-kyriakos-xymitiris-narni-30-marzo-2025/
Domenica 30 Marzo ci siamo introdotti nella facoltà di “Scienze dell’Investigazione e della Sicurezza” a Narni ,in Umbria, ed abbiamo collocato un ordigno incendiario nella stanza “Laboratorio scena del crimine”.
Con quest’azione abbiamo voluto colpire un centro di formazione della futura intelligence dello stato italiano.
Stato genocida come ci dimostra la sua cooperazione con lo stato sionista d’ Israele nel massacro del popolo palestinese.
Stato torturatore come ci dimostra l’esistenza del regime carcerario di 41bis in cui è recluso, anche, il compagno anarchico Alfredo Cospito.
Stato stragista come ci dimostrano l’eccidio di migranti nel mar Mediterraneo e gli assassinii di detenuti/e nelle carceri.
SOLIDARIETÀ CON TUTTI GLI ANARCHICI ED ANARCHICHE,CON TUTTI I RIVOLUZIONARI E RIVOLUZIONARIE RINCHIUSI E RINCHIUSE NELLE GALERE DI TUTTO IL MONDO.
Gruppo d’azione “Kyriakos Xymitiris”
https://lanemesi.noblogs.org/post/2025/03/31/rivendicazione-del-collocamento-di-un-ordigno-incendiario-allinterno-della-facolta-di-scienze-dellinvestigazione-e-della-sicurezza-da-parte-di-gruppo-dazione-kyriakos-xymitiris-narni-30-marzo-2025/
Domenica 30 Marzo ci siamo introdotti nella facoltà di “Scienze dell’Investigazione e della Sicurezza” a Narni ,in Umbria, ed abbiamo collocato un ordigno incendiario nella stanza “Laboratorio scena del crimine”.
Con quest’azione abbiamo voluto colpire un centro di formazione della futura intelligence dello stato italiano.
Stato genocida come ci dimostra la sua cooperazione con lo stato sionista d’ Israele nel massacro del popolo palestinese.
Stato torturatore come ci dimostra l’esistenza del regime carcerario di 41bis in cui è recluso, anche, il compagno anarchico Alfredo Cospito.
Stato stragista come ci dimostrano l’eccidio di migranti nel mar Mediterraneo e gli assassinii di detenuti/e nelle carceri.
SOLIDARIETÀ CON TUTTI GLI ANARCHICI ED ANARCHICHE,CON TUTTI I RIVOLUZIONARI E RIVOLUZIONARIE RINCHIUSI E RINCHIUSE NELLE GALERE DI TUTTO IL MONDO.
Gruppo d’azione “Kyriakos Xymitiris”
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Brughiere



31.03.202510:28
INTIMIDAZIONI POLIZIESCHE A BUSTO ARSIZIO
Diffondiamo
Volantini e locandine sequestrati, minacce e gomme dell’auto tagliate: cronaca di un fermo di Polizia a Busto Arsizio.
Nella notte di venerdì 28 marzo, intorno alle 01:15, tre compagni sono stati fermati nel centro di Busto Arsizio da una pattuglia della Polizia di Stato. Gli agenti sono arrivati in modo irruento, urlando dal finestrino prima ancora di scendere dall’auto e chiedere immediatamente i documenti.
Uno dei fermati non aveva con sé la carta d’identità, che si trovava all’interno di un’auto parcheggiata poco distante. Dopo l’arrivo di altre due pattuglie, due dei compagni (quello senza documenti e il conducente) sono stati accompagnati all’auto, mentre il terzo è stato portato al commissariato all’insaputa degli altri, non prima di essere perquisito corporalmente. [...]
Continua: https://brughiere.noblogs.org/post/2025/03/31/intimidazioni-poliziesche-a-busto-arsizio/
Diffondiamo
Volantini e locandine sequestrati, minacce e gomme dell’auto tagliate: cronaca di un fermo di Polizia a Busto Arsizio.
Nella notte di venerdì 28 marzo, intorno alle 01:15, tre compagni sono stati fermati nel centro di Busto Arsizio da una pattuglia della Polizia di Stato. Gli agenti sono arrivati in modo irruento, urlando dal finestrino prima ancora di scendere dall’auto e chiedere immediatamente i documenti.
Uno dei fermati non aveva con sé la carta d’identità, che si trovava all’interno di un’auto parcheggiata poco distante. Dopo l’arrivo di altre due pattuglie, due dei compagni (quello senza documenti e il conducente) sono stati accompagnati all’auto, mentre il terzo è stato portato al commissariato all’insaputa degli altri, non prima di essere perquisito corporalmente. [...]
Continua: https://brughiere.noblogs.org/post/2025/03/31/intimidazioni-poliziesche-a-busto-arsizio/
30.03.202511:42
///TARANTO///SALUTO AL CARCERE DI TARANTO
Riceviamo e diffondiamo:
"Un manicomio di pazzi" così, il SAPPE nel 2018 definiva il carcere di Taranto.
" Un vero e proprio manicomio con detenuti pazzi con licenza d'uccidere poiché tanto non pagheranno nulla", così continuava nella sua orribile descrizione.
Questi "pazzi" secondo il sindacato sarebbero la causa dei continui disordini che si registrano nel carcere di Taranto, uno tra i carceri di grandi dimensioni più affollati d'Italia, con 940 detenut* su una capienza di 500, di cui 720 definitiv*, costrette a scontare lunghe pene in condizioni di disagio.
Dal 2018 ad oggi non è cambiato molto, neanche le scuse usate dalle istituzioni per giustificare le condizioni disumane delle galere. Una relazione del Procuratore Generale della Corte d'appello di Lecce evidenzia come il sovraffollamento non è il problema principale, ma lo sarebbero appunto i cosiddetti pazzi dal Sappe. L* detenut* affett* da disturbi psichiatrici sono 52 secondo il report e l* detenut* in affidamento al serd intramurale, poiché (ex)consumatori di sostanze, sono 258.
Dal report sappiamo anche che dal 1 luglio 2023 al 20 giugno 2024 non si sono verificati suicidi ma ci sono stati ben 27 tentati suicidi, 18 aggressioni ai secondini e 12 risse tra detenut* e qui sentiamo un' altra lagna dal sindacato: "Per la capienza regolare della struttura (500 posti) servirebbero 349 guardie, il personale in servizio attivo per 940 detenut* invece raggiunge solo 311 e, ancora più importante, l'età media è di 46 anni... chiedetevi: perché nessun* vuole fare l* sbirr*?
Hanno distrutto un territorio, il bello che è rimasto stanno cercando di svenderlo come stanno provando a fare col fiume Tara, dove l'Acquedotto Pugliese vuole costruire un "impianto di dissalazione delle acque salmastre delle sorgenti del fiume Tara" vendendolo come un progetto che porterà acqua potabile a 385.000 persone, ma che sappiamo bene che porterà solo speculazione e distruzione.
Siamo tossic*, delinquent* e pazz* per colpa vostra, siamo malat* per colpa vostra: secondo un report scientifico del 2020 pubblicato su Nature nel 2024, I bambini di età compresa tra 6 e 11 anni identificati nei comuni di Taranto/Statte avevano una prevalenza statisticamente significativa più alta di bambin* affett* da autismo (ASD) rispetto ai bambin* di altri comuni.
I risultati osservati in questo studio sono indicativi dell’associazione tra la vicinanza residenziale alle strutture industriali che emettono inquinanti atmosferici (Ilva) e una maggiore prevalenza di ASD.
Speriamo ci saranno sempre meno sbirri per le vostre carceri e purtroppo, tra zone rosse e repressione in aumento, ci saranno sempre più pazz*, tossic* e delinquent* in quei posti, le vostre carceri crolleranno e noi speriamo di essere ancora lì fuori a supportare chi si rivolta e combatre per farle crollare.
Per questo, la sera del 28 marzo, un gruppo di solidali ha voluto portare un po' di sana pazzia fuori dal carcere di Taranto, con cori,fuochi e un piccolo discorso si è sovvertita la monotonia e distanza che regna sovrana nei luoghi di detenzione.
Un' immediata risposta è arrivata dall'interno con cori e battiture, abbiamo sentito la gratitudine dellx reclusx che ci hanno anche avvisatx dell'arrivo delle guardie data la loro posizione di maggiore visibilità. Il loro calore ci ha ricordato ancora una volta quanta potenza, vicinanza e complicità può esplodere con un gesto così piccolo come un saluto.
Solidarietà a l* compagn* fermate e denunciate a Taranto la notte tra il 12 e il 13 marzo.
Tutt* Liber*
Pazz*, tossic* e delinquent* a volte anarchic*
Riceviamo e diffondiamo:
"Un manicomio di pazzi" così, il SAPPE nel 2018 definiva il carcere di Taranto.
" Un vero e proprio manicomio con detenuti pazzi con licenza d'uccidere poiché tanto non pagheranno nulla", così continuava nella sua orribile descrizione.
Questi "pazzi" secondo il sindacato sarebbero la causa dei continui disordini che si registrano nel carcere di Taranto, uno tra i carceri di grandi dimensioni più affollati d'Italia, con 940 detenut* su una capienza di 500, di cui 720 definitiv*, costrette a scontare lunghe pene in condizioni di disagio.
Dal 2018 ad oggi non è cambiato molto, neanche le scuse usate dalle istituzioni per giustificare le condizioni disumane delle galere. Una relazione del Procuratore Generale della Corte d'appello di Lecce evidenzia come il sovraffollamento non è il problema principale, ma lo sarebbero appunto i cosiddetti pazzi dal Sappe. L* detenut* affett* da disturbi psichiatrici sono 52 secondo il report e l* detenut* in affidamento al serd intramurale, poiché (ex)consumatori di sostanze, sono 258.
Dal report sappiamo anche che dal 1 luglio 2023 al 20 giugno 2024 non si sono verificati suicidi ma ci sono stati ben 27 tentati suicidi, 18 aggressioni ai secondini e 12 risse tra detenut* e qui sentiamo un' altra lagna dal sindacato: "Per la capienza regolare della struttura (500 posti) servirebbero 349 guardie, il personale in servizio attivo per 940 detenut* invece raggiunge solo 311 e, ancora più importante, l'età media è di 46 anni... chiedetevi: perché nessun* vuole fare l* sbirr*?
Hanno distrutto un territorio, il bello che è rimasto stanno cercando di svenderlo come stanno provando a fare col fiume Tara, dove l'Acquedotto Pugliese vuole costruire un "impianto di dissalazione delle acque salmastre delle sorgenti del fiume Tara" vendendolo come un progetto che porterà acqua potabile a 385.000 persone, ma che sappiamo bene che porterà solo speculazione e distruzione.
Siamo tossic*, delinquent* e pazz* per colpa vostra, siamo malat* per colpa vostra: secondo un report scientifico del 2020 pubblicato su Nature nel 2024, I bambini di età compresa tra 6 e 11 anni identificati nei comuni di Taranto/Statte avevano una prevalenza statisticamente significativa più alta di bambin* affett* da autismo (ASD) rispetto ai bambin* di altri comuni.
I risultati osservati in questo studio sono indicativi dell’associazione tra la vicinanza residenziale alle strutture industriali che emettono inquinanti atmosferici (Ilva) e una maggiore prevalenza di ASD.
Speriamo ci saranno sempre meno sbirri per le vostre carceri e purtroppo, tra zone rosse e repressione in aumento, ci saranno sempre più pazz*, tossic* e delinquent* in quei posti, le vostre carceri crolleranno e noi speriamo di essere ancora lì fuori a supportare chi si rivolta e combatre per farle crollare.
Per questo, la sera del 28 marzo, un gruppo di solidali ha voluto portare un po' di sana pazzia fuori dal carcere di Taranto, con cori,fuochi e un piccolo discorso si è sovvertita la monotonia e distanza che regna sovrana nei luoghi di detenzione.
Un' immediata risposta è arrivata dall'interno con cori e battiture, abbiamo sentito la gratitudine dellx reclusx che ci hanno anche avvisatx dell'arrivo delle guardie data la loro posizione di maggiore visibilità. Il loro calore ci ha ricordato ancora una volta quanta potenza, vicinanza e complicità può esplodere con un gesto così piccolo come un saluto.
Solidarietà a l* compagn* fermate e denunciate a Taranto la notte tra il 12 e il 13 marzo.
Tutt* Liber*
Pazz*, tossic* e delinquent* a volte anarchic*


05.04.202514:04
DOMENICA 6 APRILE H.15.30 ASSEMBLEA REGIONALE CONTRO IL DECRETO LEGGE 1236
Il consiglio dei Ministri con un Colpo di mano ha trasformato il disegno di legge 1236 in decreto legge
Appresa la notizia, l’assemblea della TAZ di Piazza Sciuti si è trasformata in un corteo spontaneo informativo e rumoroso che ha attraversato le vie del centro violando le sei zone rosse, preventivamente istituite
A questo ci siamo sempre oppostə, sempre ci opporremo, sempre proveremo ad inceppare l’industria bellica ed i suoi sgherri.
A nulla è servito l’inutile dispiegamento della Digos che presidiava le vie del centro per controllare i nostri spostamenti, ma non si può inibire un movimento determinato che non vuole la Guerra, che non vuole lasciare solx lx detenutx, che non vuole più migranti mortx in mare o rinchiusi nei CPR.
Invitiamo tuttə domani all’Assemblea regionale prevista alle 15:30 a Palestra Lupo.
Costruiamo insieme il prossimo corteo.
MORTE ALLO STATO
Il consiglio dei Ministri con un Colpo di mano ha trasformato il disegno di legge 1236 in decreto legge
Appresa la notizia, l’assemblea della TAZ di Piazza Sciuti si è trasformata in un corteo spontaneo informativo e rumoroso che ha attraversato le vie del centro violando le sei zone rosse, preventivamente istituite
A questo ci siamo sempre oppostə, sempre ci opporremo, sempre proveremo ad inceppare l’industria bellica ed i suoi sgherri.
A nulla è servito l’inutile dispiegamento della Digos che presidiava le vie del centro per controllare i nostri spostamenti, ma non si può inibire un movimento determinato che non vuole la Guerra, che non vuole lasciare solx lx detenutx, che non vuole più migranti mortx in mare o rinchiusi nei CPR.
Invitiamo tuttə domani all’Assemblea regionale prevista alle 15:30 a Palestra Lupo.
Costruiamo insieme il prossimo corteo.
MORTE ALLO STATO
04.04.202509:19
STASERA VIENI RAPIDO E MOLESTO
DIAMO VOCI ALLX RECLUSX CHE SUBIRANNO MAGGIORMENTE QUESTO DECRETO LIBERTICIDA, METTIAMOCI AL FIANCO DELLX COMPAGNX MIGRANTI CHE IL GOVERNO VUOLE ULTERIORMENTE SILENZIARE NON FACENDOGLI ACQUISTARE LA SIM.
EVADI, AIUTA AD EVADERE DALLE MAGLIE DELLO STATO E DALLE SUE GABBIE.
CONTRO IL DDL - AL FIANCO DI CHI ODIA
DIAMO VOCI ALLX RECLUSX CHE SUBIRANNO MAGGIORMENTE QUESTO DECRETO LIBERTICIDA, METTIAMOCI AL FIANCO DELLX COMPAGNX MIGRANTI CHE IL GOVERNO VUOLE ULTERIORMENTE SILENZIARE NON FACENDOGLI ACQUISTARE LA SIM.
EVADI, AIUTA AD EVADERE DALLE MAGLIE DELLO STATO E DALLE SUE GABBIE.
CONTRO IL DDL - AL FIANCO DI CHI ODIA
02.04.202509:56
A DIFESA DELL'ANTIFASCISMO MILITANTE
Antifascimo è antisionismo, antisionismo è anticapitalismo.
“Fino a quando i fascisti continueranno a bruciare le Case del popolo, case sacre ai lavoratori, fino a quando i fascisti assassineranno i fratelli operai, fino a quando continueranno la guerra fratricida gli Arditi d'Italia non potranno con loro aver nulla di comune. Un solco profondo di sangue e di macerie fumanti divide fascisti e Arditi”.
Il 25 Aprile, ormai da tempo, è mera e vuota ricorrenza, in cui il paese per un giorno attua la “liturgia della resistenza”, priva di ogni contenuto attuale e riferimento reale, spinta dalla sinistra istituzionale, ansiosa di strumentalizzare la giornata e i sentimenti che suscita per fini propagandistici.
Adesso, troviamo proprio impossibile attraversare le piazze "antifasciste" del 25 Aprile che si riempiono solitamente di bandiere, e di partiti, aderenti alle sacche di repressione dello Stato, complici con il Genocidio Palestinese, proprio in questo momento quelle piazze rischiano anche di essere ulteriormente vilipese e snaturate dalla propaganda di Guerra.
La bandiera dell'UE non paga di essere lorda del sangue palestinese con il progetto REArm EU continua ad assumere connotati coloniali e guerrafondai stavolta recitando l’epitaffio sul tanto decantato mondo
libero occidentale.
E che se lo mettano bene in testa tutte quelle organizzazioni politiche antagoniste che durante l'anno si impegnano ad indicarci la via maestra per la redenzione dal capitale!
Quello che succede a Gaza non è una guerra tra stati bensì un genocidio da parte di uno stato nei confronti di un intero popolo, quello palestinese, che prova a ribellarsi e liberarsi dall'oppressione.
Un tenace movimento di Resistenza popolare che si oppone ad una delle potenze militari ed economiche più forti del pianeta, Israele, che vanta le migliori tecnologie, i migliori armamenti, il migliore esercito ed una diffusa volontà di pulizia etnica.
Questo dimostra che: la sterilizzazione dell’antifascismo operata dall’intero arco istituzionale, ha operato attraverso la selezione di forme e gestualità occasionalmente represse, lasciando i contenuti e l’essenza a diluirsi nella marea delle ingiustizie umane.
Quindi mentre ci inorridiamo di fronte a braccia tese, marce a passo dell’oca o al rifiuto di rinnegare il ventennio, siamo impassibili di fronte alla detenzione su base etnica dei cpr, alle deportazioni, alle misure di prevenzione poliziale, alla profilazione della repressione.
Ma non solo, come definire la speculazione finanziaria, la turistificazione, la deregolarizzazione del lavoro, la privatizzazione di scuole ed ospedali? Termini gentili ma non meno portatori di miseria, povertà e lutto.
Nel contesto dei già approvati decreto anti-rave, decreto Caivano e persino del nuovo codice stradale è al varo il DDL 1236 che si prepara a diventare il decreto legge più repressivo in tutta Europa.
A farne le spese saranno soprattutto lx detenutx e lx migranti a cui non possiamo che stringerci provando a creare ponti solidali, se carceri e cpr si chiudono col fuoco dellx reclusx il nostro impegno è di essere il fuoco
della vendetta.
A giovarne invece saranno le forze dell’ordine con più deterrenza, scudo penale, incitazione all’uso di armi da fuoco e maggiore discrezione sull’uso della forza. Il Fascismo è già qui!
Ma la variante umana non è uno scherzo! Gaetano Bresci che uccide il re ci insegna che a frapporsi tra la guerra ed i popoli innocenti c'è la
vendetta e la rabbia di chi cospira contro il potere.
A Catania il 25 Aprile andrà in scena la carcassa di quella che ancora molti si pregiano di chiamare ancora antifascismo e noi a questo vogliamo opporci, vogliamo che voli la civetta.
Chiamiamo all’azione e al conflitto sociale tuttx lx antifascistx che si oppongono alle logiche del profitto e del capitale per organizzare un
momento di rottura collettivo, per sovvertire l'ordinario, per riprenderci il presente.
SIAMO TUTTX ANTIFASCISTX? TUTTX?
Antifascimo è antisionismo, antisionismo è anticapitalismo.
“Fino a quando i fascisti continueranno a bruciare le Case del popolo, case sacre ai lavoratori, fino a quando i fascisti assassineranno i fratelli operai, fino a quando continueranno la guerra fratricida gli Arditi d'Italia non potranno con loro aver nulla di comune. Un solco profondo di sangue e di macerie fumanti divide fascisti e Arditi”.
Il 25 Aprile, ormai da tempo, è mera e vuota ricorrenza, in cui il paese per un giorno attua la “liturgia della resistenza”, priva di ogni contenuto attuale e riferimento reale, spinta dalla sinistra istituzionale, ansiosa di strumentalizzare la giornata e i sentimenti che suscita per fini propagandistici.
Adesso, troviamo proprio impossibile attraversare le piazze "antifasciste" del 25 Aprile che si riempiono solitamente di bandiere, e di partiti, aderenti alle sacche di repressione dello Stato, complici con il Genocidio Palestinese, proprio in questo momento quelle piazze rischiano anche di essere ulteriormente vilipese e snaturate dalla propaganda di Guerra.
La bandiera dell'UE non paga di essere lorda del sangue palestinese con il progetto REArm EU continua ad assumere connotati coloniali e guerrafondai stavolta recitando l’epitaffio sul tanto decantato mondo
libero occidentale.
E che se lo mettano bene in testa tutte quelle organizzazioni politiche antagoniste che durante l'anno si impegnano ad indicarci la via maestra per la redenzione dal capitale!
Quello che succede a Gaza non è una guerra tra stati bensì un genocidio da parte di uno stato nei confronti di un intero popolo, quello palestinese, che prova a ribellarsi e liberarsi dall'oppressione.
Un tenace movimento di Resistenza popolare che si oppone ad una delle potenze militari ed economiche più forti del pianeta, Israele, che vanta le migliori tecnologie, i migliori armamenti, il migliore esercito ed una diffusa volontà di pulizia etnica.
Questo dimostra che: la sterilizzazione dell’antifascismo operata dall’intero arco istituzionale, ha operato attraverso la selezione di forme e gestualità occasionalmente represse, lasciando i contenuti e l’essenza a diluirsi nella marea delle ingiustizie umane.
Quindi mentre ci inorridiamo di fronte a braccia tese, marce a passo dell’oca o al rifiuto di rinnegare il ventennio, siamo impassibili di fronte alla detenzione su base etnica dei cpr, alle deportazioni, alle misure di prevenzione poliziale, alla profilazione della repressione.
Ma non solo, come definire la speculazione finanziaria, la turistificazione, la deregolarizzazione del lavoro, la privatizzazione di scuole ed ospedali? Termini gentili ma non meno portatori di miseria, povertà e lutto.
Nel contesto dei già approvati decreto anti-rave, decreto Caivano e persino del nuovo codice stradale è al varo il DDL 1236 che si prepara a diventare il decreto legge più repressivo in tutta Europa.
A farne le spese saranno soprattutto lx detenutx e lx migranti a cui non possiamo che stringerci provando a creare ponti solidali, se carceri e cpr si chiudono col fuoco dellx reclusx il nostro impegno è di essere il fuoco
della vendetta.
A giovarne invece saranno le forze dell’ordine con più deterrenza, scudo penale, incitazione all’uso di armi da fuoco e maggiore discrezione sull’uso della forza. Il Fascismo è già qui!
Ma la variante umana non è uno scherzo! Gaetano Bresci che uccide il re ci insegna che a frapporsi tra la guerra ed i popoli innocenti c'è la
vendetta e la rabbia di chi cospira contro il potere.
A Catania il 25 Aprile andrà in scena la carcassa di quella che ancora molti si pregiano di chiamare ancora antifascismo e noi a questo vogliamo opporci, vogliamo che voli la civetta.
Chiamiamo all’azione e al conflitto sociale tuttx lx antifascistx che si oppongono alle logiche del profitto e del capitale per organizzare un
momento di rottura collettivo, per sovvertire l'ordinario, per riprenderci il presente.
SIAMO TUTTX ANTIFASCISTX? TUTTX?
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Contro il nulla che avanza

01.04.202507:21
“Se domani sono io, se domani non torno, mamma, distruggi tutto.
Se domani tocca a me, voglio essere l'ultima.”
____________________
Non ce l'ha fatta Sara Campanella, la ragazza di 22 anni accoltellata questo pomeriggio in viale Gazzi, a Messina.
Troppo gravi le ferite riportate in seguito all'aggressione avvenuta nei pressi della fermata dei pullman interurbani. La 22enne è stata colpita al collo da alcuni fendenti, l'aggressore è fuggito.
Se domani tocca a me, voglio essere l'ultima.”
____________________
Non ce l'ha fatta Sara Campanella, la ragazza di 22 anni accoltellata questo pomeriggio in viale Gazzi, a Messina.
Troppo gravi le ferite riportate in seguito all'aggressione avvenuta nei pressi della fermata dei pullman interurbani. La 22enne è stata colpita al collo da alcuni fendenti, l'aggressore è fuggito.
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Hurriya Info

31.03.202507:21
Oggi alcuni solidali si sono presentati di fronte al cpr di Macomer per portare un po' di vicinanza ai reclusi. Al loro arrivo hanno trovato una jeep dei carabinieri e, ai tentativi di comunicazione con i reclusi, c'è stata una risposta, subito silenziata da una camionetta della celere già presente dentro.
Le forze dell'ordine hanno immediatamente bloccato i solidali, pretendendo di portarli in caserma per effettuare foto segnalazioni e delle perquisizioni personali più accurate delle compagne presenti, nella ricerca di armi.
I solidali si sono negati di spostarsi in caserma e, dopo aver minacciato di trattenerli sino a notte,gli sbirri hanno proceduto alle perquisizioni personali e delle auto sequestrando diverso materiale, sono stati notificati fogli di via e diverse denunce.
Nel lager di Macomer sono al momento recluse una cinquantina di persone, la maggior parte portati da altri cpr per motivi punitivi. Si trova in un posto isolato, difficile da raggiungere e costantemente presidiato dalle forze dell'ordine, che impediscono a chiunque di avvicinarsi a meno di 500 metri. Alle persone recluse viene costantemente impedito di contattare avvocati, accedere al telefono, ricevere pacchi. Ad ogni saluto, la repressione e il tentativo di silenziare la solidarietà aumenta. Ma i legami si rafforzano, i cpr continuano a bruciare, e noi restiamo al fianco di chi lotta per la libertà.
Le forze dell'ordine hanno immediatamente bloccato i solidali, pretendendo di portarli in caserma per effettuare foto segnalazioni e delle perquisizioni personali più accurate delle compagne presenti, nella ricerca di armi.
I solidali si sono negati di spostarsi in caserma e, dopo aver minacciato di trattenerli sino a notte,gli sbirri hanno proceduto alle perquisizioni personali e delle auto sequestrando diverso materiale, sono stati notificati fogli di via e diverse denunce.
Nel lager di Macomer sono al momento recluse una cinquantina di persone, la maggior parte portati da altri cpr per motivi punitivi. Si trova in un posto isolato, difficile da raggiungere e costantemente presidiato dalle forze dell'ordine, che impediscono a chiunque di avvicinarsi a meno di 500 metri. Alle persone recluse viene costantemente impedito di contattare avvocati, accedere al telefono, ricevere pacchi. Ad ogni saluto, la repressione e il tentativo di silenziare la solidarietà aumenta. Ma i legami si rafforzano, i cpr continuano a bruciare, e noi restiamo al fianco di chi lotta per la libertà.
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Hurriya Info



30.03.202510:17
Protesta e incendio ieri sera nel lager di Gradisca d'Isonzo.
https://www.rainews.it/tgr/fvg/articoli/2025/03/incendio-al-cpr-di-gradisca-disonzo-0d22647c-ffe2-4a8e-a6db-7eb4857d7ae1.html
https://www.rainews.it/tgr/fvg/articoli/2025/03/incendio-al-cpr-di-gradisca-disonzo-0d22647c-ffe2-4a8e-a6db-7eb4857d7ae1.html
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