10 considerazioni di Topaz Ram
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La guerra delle superpotenze: bombardieri e tariffe
Chiunque analizzi le tariffe di Trump attraverso la lente del "costo della vita" o del "mercato azionario" si sta illudendo. Il mondo sta cambiando. Il futuro delle nazioni non dipenderà dalle metriche del costo della vita o dagli indici azionari di Tel Aviv e New York, ma dal potere militare, industriale e tecnologico. Questa è la guerra delle superpotenze, la tendenza che la definisce. C'è un collegamento diretto tra Stati Uniti, Unione Europea, Cina e jihadisti in Medio Oriente.
Gli studi, i commentatori, i giornalisti e i politici non capiscono che il mondo sta cambiando. Stiamo entrando in una guerra di superpotenze in cui ogni passo falso o atto di arroganza corteggia la distruzione. L'obiettivo finale è il controllo e l'equilibrio.
Ora, una spiegazione delle tariffe e della guerra delle nazioni:
1. Il conflitto principale dell'America:
La lotta suprema è con la Cina. L'Europa avrebbe dovuto competere con gli Stati Uniti come parte del mondo democratico, ma ha fallito contro la Cina industriale e la Russia militare. Per il bene del mondo libero, le industrie devono tornare in America e nelle nazioni filoamericane, come India e Israele, che danno valore alla vita.
L'economia americana prospera sulla tecnologia, non sull'industria. L'Europa ha prosciugato le industrie dagli Stati Uniti, non la ricchezza. Il mercato azionario americano è dominato dai giganti della tecnologia, mentre l'Europa si appoggia all'industria. Se il consumatore americano soffre, l'Europa crollerà completamente.
2. La dipendenza dell'Europa:
Gran Bretagna, Francia e tutta l'Europa non hanno il diritto di esistere senza gli Stati Uniti. Senza di loro, l'Europa si inchinerebbe alla Turchia, si rannicchierebbe di fronte alla Russia e vedrebbe il Mediterraneo, lo Stretto di Gibilterra e persino il Vaticano minacciati dall'ISIS, proprio come gli Houthi hanno sconvolto il Mar Rosso.
3. Tariffe come strategia: le tariffe sono una mossa geostrategica. Proprio come Trump ha posizionato i bombardieri sull'Iran, sta posizionando "bombardieri" economici sull'economia europea.
Trump, un presidente braccato dal Deep State, sopravvissuto a un tentativo di assassinio, si trova ad affrontare un mondo post-Biden. Senza un cambiamento urgente, il mondo libero perirà.
4. Illusioni economiche:
L'economia americana è un bluff; quella europea è ancora più grande. I tassi di natalità stanno crollando, i debiti stanno aumentando. Germania, Gran Bretagna e Francia sono ossessionate dai problemi climatici e rimangono in silenzio mentre le loro economie indebitate vacillano, con i musulmani ora la minoranza più numerosa. Lo slogan "Liberate la Palestina" è propaganda che espone le mostruose conseguenze delle porte aperte dell'Europa.
5. Un nuovo ordine mondiale:
L'America non ha alcun diritto intrinseco al suo attuale predominio politico ed economico globale. Deve emergere un nuovo ordine. È colpa dell'America? Le superpotenze non si soffermano sul senso di colpa o sulle scuse: cercano il controllo.
Il sostegno all'Europa nel secondo dopoguerra derivava dal suo ruolo di rappresentante degli Stati Uniti contro l'Unione Sovietica. Ma l'Unione Sovietica è scomparsa e la Russia non rappresenta né una minaccia economica né una minaccia politica diretta per gli Stati Uniti. La Cina è il vero rivale economico e politico. L'Europa, nel frattempo, non è solo un concorrente industriale, ma anche una passività economica. Le alleanze sono sempre temporanee nella storia. Perché non rafforzare invece India e Israele?
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