21.04.202520:37
#SaveTheDate
Giovedì 8 maggio, ore 19H00
Il CeSE-M è lieto di invitarvi al #webinar gratuito sul futuro dell'#Europa e dell'#UnioneEuropa 🇪🇺
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https://www.cese-m.eu/cesem/2025/04/savethedate-giovedi-8-maggio-2025-19h00-webinar-gratuito-leuropa-del-riarmo-e-della-recessione/
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17.04.202508:47
🇦🇷
Dall’#Argentina peronista al neoliberismo estremo di #Milei – Un secolo di trasformazioni politiche
Il 19 novembre 2023 Javier Milei vince – a sorpresa- le elezioni presidenziali in Argentina con il 55,65% delle preferenze, sconfiggendo al ballottaggio il peronista Sergio Massa.
Da quel momento il presidente argentino ha fatto molto spesso parlare di sé, non solo per le sue idee politiche radicali, ma anche per i suoi atteggiamenti controversi e fuori dai canoni politici tradizionali.
Ma come si è passati da una politica peronista, estremamente interventista e con un ruolo centrale dello stato, ad uno sfrenato liberismo – definito dai media ultraliberismo?
Leggi l'analisi di Alessandro Nistri 👉
https://www.cese-m.eu/cesem/2025/04/dallargentina-peronista-al-neoliberismo-estremo-di-milei-un-secolo-di-trasformazioni-politiche/
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Dall’#Argentina peronista al neoliberismo estremo di #Milei – Un secolo di trasformazioni politiche
Il 19 novembre 2023 Javier Milei vince – a sorpresa- le elezioni presidenziali in Argentina con il 55,65% delle preferenze, sconfiggendo al ballottaggio il peronista Sergio Massa.
Da quel momento il presidente argentino ha fatto molto spesso parlare di sé, non solo per le sue idee politiche radicali, ma anche per i suoi atteggiamenti controversi e fuori dai canoni politici tradizionali.
Ma come si è passati da una politica peronista, estremamente interventista e con un ruolo centrale dello stato, ad uno sfrenato liberismo – definito dai media ultraliberismo?
Leggi l'analisi di Alessandro Nistri 👉
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15.04.202521:38
🇨🇳
La #Cina combatterà fino alla fine per il nuovo ordine #multipolare
La #Cina non vuole combattere guerre commerciali e sui #dazi, ma non si tirerà indietro quando scoppierà una guerra commerciale e tariffaria”.
Queste le prime dichiarazioni del portavoce del Ministero degli Esteri cinese Lin Jian durante una conferenza stampa di routine in risposta a una domanda sull’imposizione da parte degli #StatiUniti di tariffe del 125% sui prodotti cinesi importati.
Lin ha affermato che l’uso dei dazi come arma da parte degli Stati Uniti per esercitare pressioni e perseguire interessi egoistici ha violato gravemente i diritti e gli interessi legittimi di tutti i Paesi.
Sottolineando che nessuno vince nelle guerre commerciali e tariffarie, Lin ha aggiunto che la Cina non resterà a guardare mentre vengono violati i diritti e gli interessi legittimi del popolo cinese e mentre le regole economiche e commerciali internazionali e il sistema commerciale multilaterale vengono indeboliti: “Se gli Stati Uniti insistono su una guerra tariffaria e commerciale, la Cina combatterà fino alla fine”, aggiungendo che gli Stati Uniti antepongono i propri interessi a quelli della comunità internazionale e sacrificano gli obiettivi naturali di altri Paesi per recuperare l’egemonia, il che inevitabilmente incontrerà una forte opposizione a livello globale..
Leggi l'articolo di Stefano Vernole 👉
https://www.cese-m.eu/cesem/2025/04/la-cina-combattera-fino-alla-fine-per-il-nuovo-ordine-multipolare/
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La #Cina combatterà fino alla fine per il nuovo ordine #multipolare
La #Cina non vuole combattere guerre commerciali e sui #dazi, ma non si tirerà indietro quando scoppierà una guerra commerciale e tariffaria”.
Queste le prime dichiarazioni del portavoce del Ministero degli Esteri cinese Lin Jian durante una conferenza stampa di routine in risposta a una domanda sull’imposizione da parte degli #StatiUniti di tariffe del 125% sui prodotti cinesi importati.
Lin ha affermato che l’uso dei dazi come arma da parte degli Stati Uniti per esercitare pressioni e perseguire interessi egoistici ha violato gravemente i diritti e gli interessi legittimi di tutti i Paesi.
Sottolineando che nessuno vince nelle guerre commerciali e tariffarie, Lin ha aggiunto che la Cina non resterà a guardare mentre vengono violati i diritti e gli interessi legittimi del popolo cinese e mentre le regole economiche e commerciali internazionali e il sistema commerciale multilaterale vengono indeboliti: “Se gli Stati Uniti insistono su una guerra tariffaria e commerciale, la Cina combatterà fino alla fine”, aggiungendo che gli Stati Uniti antepongono i propri interessi a quelli della comunità internazionale e sacrificano gli obiettivi naturali di altri Paesi per recuperare l’egemonia, il che inevitabilmente incontrerà una forte opposizione a livello globale..
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15.04.202508:31
13.04.202516:17
Aggiornamenti dal Continente Africano da parte di Filippo Bovo, africanista del Cesem:


12.04.202512:59
19.04.202516:21
#Cina 🇨🇳
Il video della presentazione del focus prodotto dal Centro Studi Eurasia e Mediterraneo dal titolo Cina2024: l'anno del Drago
https://youtu.be/Niu7iH5nTrk?si=KFYc62Q8otEjIpeq
Il video della presentazione del focus prodotto dal Centro Studi Eurasia e Mediterraneo dal titolo Cina2024: l'anno del Drago
https://youtu.be/Niu7iH5nTrk?si=KFYc62Q8otEjIpeq
16.04.202521:40
🇷🇺
L’#Occidente impoverito è di nuovo pronto a sedurre la #Russia
Le #sanzioni contro la #Russia hanno causato danni all’economia italiana per almeno 15 miliardi di euro.
Lo ha detto il presidente dell’Associazione degli imprenditori italiani in Russia Vittorio Torrembini.
Questa dichiarazione è stata fatta nel 2024, quindi, molto probabilmente, l’importo dovrebbe essere corretto al rialzo.
Secondo i calcoli del signor Torrembini, il fatturato commerciale tra Russia e Italia è diminuito del 70%.
https://www.cese-m.eu/cesem/2025/04/loccidente-impoverito-e-di-nuovo-pronto-a-sedurre-la-russia-le-cosce-di-bush-vengono-sostituite-dallecarote-di-trump/
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L’#Occidente impoverito è di nuovo pronto a sedurre la #Russia
Le #sanzioni contro la #Russia hanno causato danni all’economia italiana per almeno 15 miliardi di euro.
Lo ha detto il presidente dell’Associazione degli imprenditori italiani in Russia Vittorio Torrembini.
Questa dichiarazione è stata fatta nel 2024, quindi, molto probabilmente, l’importo dovrebbe essere corretto al rialzo.
Secondo i calcoli del signor Torrembini, il fatturato commerciale tra Russia e Italia è diminuito del 70%.
https://www.cese-m.eu/cesem/2025/04/loccidente-impoverito-e-di-nuovo-pronto-a-sedurre-la-russia-le-cosce-di-bush-vengono-sostituite-dallecarote-di-trump/
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15.04.202520:02
🇨🇳🇻🇳
XI JINPING IN #VIETNAM: "REALIZZEREMO UNA COMUNITÀ DAL FUTURO CONDIVISO"
HANOI, 14 aprile - Il presidente cinese #XiJinping è arrivato oggi ad Hanoi per una visita di Stato in #Vietnam su invito del segretario generale del Partito Comunista vietnamita #TôLâm e del presidente Luong Cuong.
XI JINPING IN #VIETNAM: "REALIZZEREMO UNA COMUNITÀ DAL FUTURO CONDIVISO"
HANOI, 14 aprile - Il presidente cinese #XiJinping è arrivato oggi ad Hanoi per una visita di Stato in #Vietnam su invito del segretario generale del Partito Comunista vietnamita #TôLâm e del presidente Luong Cuong.
13.04.202516:19
Le elezioni presidenziali in Gabon segnano la fine del biennio scarso di transizione politica inaugurato con la deposizione del Presidente Ali Bongo da parte del Generale Brice Oligui Nguema, recentemente uscito dalle Forze Armate su cui tuttavia mantiene una forte influenza per poter partecipare come civile al voto. La nuova Costituzione, approvata a novembre, permette in ogni caso la partecipazione ai militari, abroga la figura del primo ministro e soprattutto assegna al Presidente un mandato di sette anni, non rinnovabile, contro la precedente con mandati di soli cinque anni ma continuamente rinnovabili, anche per le persone di famiglia, oltre che con poteri decisamente più vasti. In teoria, quindi, la nuova Repubblica sorta con Nguema si presenta come un netto passo in avanti rispetto alla precedente, e anche l'andamento del voto, molto più pacifico ed ordinato rispetto alle elezioni del passato, pare al momento promettere bene. Il Presidente uscente Nguema, che ha guidato ad interim il paese in questi due anni, gode di una forte popolarità, anche perché molti accordi coi paesi e i partner esteri siglati sotto il regime precedente, e mai davvero pienamente implementati, sotto il suo mandato sono stati rapidamente completati. E' assai probabile che sarà lui a vincere nella corsa elettorale, pur vedendosela con uno sfidante in grado di competergli per popolarità, l'ex primo ministro e più volte ministro sotto Ali Bongo, Alain Claude Billie-By-Nze, con fama di discreto innovatore, certe volte quasi di progressista anticoloniale. In generale le differenze tra i due, capaci d'adattarsi al vento dei tempi ed inclini ad un multivettorialismo che faccia del loro paese un ago della bilancia nella regione, ecc, non sono molte; il militare Nguema è nato nel 1975, il comunicatore Billie-By-Nze nel 1967, ed entrambi hanno sempre dimostrato d'essere dei validi pragmatici. Vi sono poi anche altri sei candidati, qualcuno destinato a raccogliere le briciole e qualcun altro con maggiori probabilità di raggranellare delle più discrete percentuali elettorali; ma nell'insieme par più che logico, guardando all'odierno stato del paese, che sarà Nguema a raccogliere un davvero vasto suffragio.
12.04.202518:26
Gli #StatiUniti🇺🇲 si preparano a dichiarare guerra alla Cina🇨🇳?
📌 di Stefano Vernole (vicepresidente Centro Studi Eurasia e Mediterraneo)
Nei giorni scorsi,🧐 il “New York Times” ha ripprtato di aver saputo durante un briefing che Elon Musk è a conoscenza dello schema operativo dell’attacco pianificato da tempo dal Pentagono contro la #Cina, un Paese visto come una minaccia per il ruolo degli Stati Uniti quale leader mondiale...
L'articolo 👉 https://tinyurl.com/5d8tt55m
#cina #usa
📌 di Stefano Vernole (vicepresidente Centro Studi Eurasia e Mediterraneo)
Nei giorni scorsi,🧐 il “New York Times” ha ripprtato di aver saputo durante un briefing che Elon Musk è a conoscenza dello schema operativo dell’attacco pianificato da tempo dal Pentagono contro la #Cina, un Paese visto come una minaccia per il ruolo degli Stati Uniti quale leader mondiale...
L'articolo 👉 https://tinyurl.com/5d8tt55m
#cina #usa
11.04.202517:22
Il presidente cinese Xi Jinping sarà impegnato in visite di Stato dal 14 al 18 aprile prossimi in Vietnam, Malesia e Cambogia, alla ricerca di alleati nel mezzo della fase critica della guerra commerciale con gli Usa. Su invito di To Lin e di Luong Cuong, rispettivamente, segretario generale del Partito comunista e presidente della Repubblica socialista del Vietnam, Xi compirà una visita di stato nel Paese dal 14 al 15 aprile", ha riferito il network statale Cctv. E, su invito del re malese Ibrahim Iskandar e del re cambogiano Norodom Sihamoni, il leader cinese "effettuerà visite di Stato il 15-18 aprile".
19.04.202505:44
#SaveTheDate
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Atlas: news on China



16.04.202515:14
CINA: "L’USO DELLA FORZA NON FARÀ DI NUOVO GRANDE L'AMERICA"
PECHINO, 16 aprile - La Cina condanna il possibile aumento del bilancio della difesa statunitense, che potrebbe superare per la prima volta la soglia di 1 trilione di dollari nell'anno fiscale 2026. "Le ingenti spese militari USA evidenziano nuovamente la loro inclinazione bellicista", ha dichiarato il portavoce del Ministero della Difesa cinese, colonnello Zhang Xiaogang.
Il portavoce ha criticato Washington per continuare a "investire massicciamente nella produzione di armamenti utilizzando risorse ottenute impropriamente da altri paesi" nonostante l'elevato debito pubblico. Zhang ha concluso con un monito diretto agli Stati Uniti, invitandoli ad "abbandonare quanto prima i loro sogni egemonici" e avvertendo che "il militarismo non consentirà di rendere nuovamente grande l'America, ma porterà soltanto sofferenza e calamità".
Fonte
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PECHINO, 16 aprile - La Cina condanna il possibile aumento del bilancio della difesa statunitense, che potrebbe superare per la prima volta la soglia di 1 trilione di dollari nell'anno fiscale 2026. "Le ingenti spese militari USA evidenziano nuovamente la loro inclinazione bellicista", ha dichiarato il portavoce del Ministero della Difesa cinese, colonnello Zhang Xiaogang.
Il portavoce ha criticato Washington per continuare a "investire massicciamente nella produzione di armamenti utilizzando risorse ottenute impropriamente da altri paesi" nonostante l'elevato debito pubblico. Zhang ha concluso con un monito diretto agli Stati Uniti, invitandoli ad "abbandonare quanto prima i loro sogni egemonici" e avvertendo che "il militarismo non consentirà di rendere nuovamente grande l'America, ma porterà soltanto sofferenza e calamità".
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Atlas: news on China



15.04.202520:02
XI JINPING IN VIETNAM: "REALIZZEREMO UNA COMUNITÀ DAL FUTURO CONDIVISO"
HANOI, 14 aprile - Il presidente cinese Xi Jinping è arrivato oggi ad Hanoi per una visita di Stato in Vietnam su invito del segretario generale del Partito Comunista vietnamita Tô Lâm e del presidente Luong Cuong.
Nel suo discorso di arrivo, Xi Jinping ha ricordato i tre anniversari significativi che il Vietnam celebra quest'anno: il 95° della fondazione del Partito Comunista, l'80° della fondazione del Paese e il 50° della liberazione del Sud. Il leader cinese ha espresso l'intenzione di avere "un approfondito scambio di opinioni con i leader vietnamiti sulle questioni strategiche" per "elaborare congiuntamente un nuovo progetto per la costruzione di una comunità sino-vietnamita dal futuro condiviso".
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HANOI, 14 aprile - Il presidente cinese Xi Jinping è arrivato oggi ad Hanoi per una visita di Stato in Vietnam su invito del segretario generale del Partito Comunista vietnamita Tô Lâm e del presidente Luong Cuong.
Nel suo discorso di arrivo, Xi Jinping ha ricordato i tre anniversari significativi che il Vietnam celebra quest'anno: il 95° della fondazione del Partito Comunista, l'80° della fondazione del Paese e il 50° della liberazione del Sud. Il leader cinese ha espresso l'intenzione di avere "un approfondito scambio di opinioni con i leader vietnamiti sulle questioni strategiche" per "elaborare congiuntamente un nuovo progetto per la costruzione di una comunità sino-vietnamita dal futuro condiviso".
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13.04.202516:19
Perdura il conflitto in Sudan, con le RSF che, sapendo di non aver più un futuro nel paese di domani, né in coabitazione coi governativi com'era stato fino al 2023, né da vincitrici vista la loro progressiva erosione dai territori chiave, puntano ormai a stabilizzarsi laddove possibile nelle aree in cui tradizionalmente sono più forti, nel Darfur e più in generale a sudovest, al confine col Ciad, la Repubblica Centrafricana e il Sud Sudan. Probabilmente per crearvi una sorta di "Stato de facto", od ancor meglio per salvaguardarvelo, giacché qualcosa del genere, sotto la loro predominanza, vi è sempre esistito, quantomeno fin dal periodo della Guerra del Darfur, tra il 2003 e il 2020: proprio a quel tempo e in quei territori, grazie all'interazione tra la Baggara e le forze militari dei regimi ciadiano e sudanese d'allora, sorsero dagli originari Janjaweed le odierne RSF. Gli alleati e gli appoggi internazionali li hanno, magari qualcuno un po' più garantito di altri nel frattempo eclissatisi un po', ma finché non verranno meno le catene di rifornimento nessuno potrà staccar loro la spina; e del resto, un Sudan (de)stabilizzato in due macroaree diverse, una più a settentrione ed oriente sotto il governo militare, ed un'altra più a meridione ed occidente sotto le RSF, è la strategia perseguita da molti che le hanno finora appoggiate, chi reconditamente, fin dal principio, e chi come piano di riserva: perché va da sé che in tal modo non si potrebbe mai parlare di piena o vera stabilità. Nulla, stanti simili possibilità, vieterebbe alle RSF e ai suoi mentori di trasformare il loro governo all'estero, in Kenya, in quello di un nuovo Stato autoproclamato, a prescindere che possa poi ottenere riconoscimenti anche soltanto parziali com'è stato nel caso del Somaliland sin dal 1991. Tuttavia proprio per impedire una simile situazione, dando segno che il conflitto non potrà che finire con la piena riconquista del territorio nazionale e la liquidazione delle RSF, in questi giorni vediamo il Presidente sudanese Fattah Burhan più attivo che mai sul fronte internazionale: in rapida successione ha incontrato il Presidente eritreo Isaias Afwerki ad Asmara e il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan al Forum di Antalya, dove s'è interfacciato anche con altri suoi importanti alleati. Raggiunto un risultato con la liberazione di Khartum dalle RSF, allontanate anche da altre aree chiave, bisogna ora puntare al resto.
12.04.202516:48
“America First” 🇺🇲non può privare le altre nazioni del diritto allo sviluppo
📌 di Giulio Chinappi
#StatiUniti
🗣️ Di fronte ai nuovi dazi imposti da Washington, la #Cina risponde con contromisure decise, denunciando il protezionismo e l’unilateralismo USA. L’editoriale del Global Times riafferma che “America First” non può privare le nazioni del loro legittimo diritto allo sviluppo, promuovendo invece un commercio globale equo e multilaterale...
L'articolo👉 https://tinyurl.com/2bhhsrh4
#usa #dazi #cina
📌 di Giulio Chinappi
#StatiUniti
🗣️ Di fronte ai nuovi dazi imposti da Washington, la #Cina risponde con contromisure decise, denunciando il protezionismo e l’unilateralismo USA. L’editoriale del Global Times riafferma che “America First” non può privare le nazioni del loro legittimo diritto allo sviluppo, promuovendo invece un commercio globale equo e multilaterale...
L'articolo👉 https://tinyurl.com/2bhhsrh4
#usa #dazi #cina


11.04.202507:31
17.04.202521:37
I video di Atlante GeoEconomico, la rubrica tenuta da Stefano Vernole sul canale de Il Veritiero.
https://www.cese-m.eu/cesem/2025/02/video-presentazione-di-atlante-geoeconomico-la-nuova-rubrica-di-stefano-vernole-su-il-veritiero/
Atlante geoeconomico #2 | #Russia, energia e flotta ombra
https://www.cese-m.eu/cesem/2025/03/video-atlante-geoeconomico-2-russia-energia-e-flotta-ombra/
Atlante Geopolitico #3 | L’Unione Economica Eurasiatica
https://www.cese-m.eu/cesem/2025/03/video-atlante-geopolitico-3-lunione-economica-eurasiatica/
Atlante Geoeconomico #4 | L’Amicizia Russia-#Cina
https://www.cese-m.eu/cesem/2025/03/video-atlante-geoeconomico-4-lamicizia-russia-cina/
Atlante Geopolitico #5 | #GeoEconomia nel XXI Secolo
https://www.cese-m.eu/cesem/2025/03/video-atlante-geopolitico-5-geoeconomia-nel-xxi-secolo/
Atlante Geoeconomico #6 | Cos’è l’Intelligence economica
https://www.cese-m.eu/cesem/2025/04/video-atlante-geoeconomico-6-cose-lintelligence-economica/
Atlante Geoeconomico #7 | “L’Interesse nazionale italiano”
https://www.cese-m.eu/cesem/2025/04/video-atlante-geoeconomico-7-linteresse-nazionale-italiano/
Atlante Geopolitico #8 | Il Piano Mattei per l’#Africa
https://www.cese-m.eu/cesem/2025/04/video-atlante-geopolitico-8-il-piano-matteo-per-lafrica/
https://www.cese-m.eu/cesem/2025/02/video-presentazione-di-atlante-geoeconomico-la-nuova-rubrica-di-stefano-vernole-su-il-veritiero/
Atlante geoeconomico #2 | #Russia, energia e flotta ombra
https://www.cese-m.eu/cesem/2025/03/video-atlante-geoeconomico-2-russia-energia-e-flotta-ombra/
Atlante Geopolitico #3 | L’Unione Economica Eurasiatica
https://www.cese-m.eu/cesem/2025/03/video-atlante-geopolitico-3-lunione-economica-eurasiatica/
Atlante Geoeconomico #4 | L’Amicizia Russia-#Cina
https://www.cese-m.eu/cesem/2025/03/video-atlante-geoeconomico-4-lamicizia-russia-cina/
Atlante Geopolitico #5 | #GeoEconomia nel XXI Secolo
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Atlante Geoeconomico #6 | Cos’è l’Intelligence economica
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Atlante Geoeconomico #7 | “L’Interesse nazionale italiano”
https://www.cese-m.eu/cesem/2025/04/video-atlante-geoeconomico-7-linteresse-nazionale-italiano/
Atlante Geopolitico #8 | Il Piano Mattei per l’#Africa
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16.04.202515:14
CINA: PIL PRIMO TRIMESTRE +5,4%, SOPRA LE ATTESE
PECHINO, 16 aprile - L'economia cinese inizia il 2025 con una crescita robusta. Nel primo trimestre il PIL ha registrato un aumento del 5,4% su base annua, attestandosi a 31.875,8 miliardi di yuan (circa 4.400 miliardi di dollari), secondo i dati preliminari diffusi oggi dall'Ufficio Nazionale di Statistica.
La crescita, superiore alle previsioni degli analisti, è sostenuta principalmente dal settore secondario (+5,9%), seguito dal terziario (+5,3%) e dal primario (+3,5%). Rispetto all'ultimo trimestre del 2024, l'economia ha mostrato un'espansione dell'1,2%. L'Ufficio Statistico attribuisce questi risultati al "protrarsi dell'effetto delle politiche macroeconomiche", evidenziando un "ruolo rafforzato per l'innovazione" e uno sviluppo "accelerato dei nuovi motori di crescita".
Fonte
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PECHINO, 16 aprile - L'economia cinese inizia il 2025 con una crescita robusta. Nel primo trimestre il PIL ha registrato un aumento del 5,4% su base annua, attestandosi a 31.875,8 miliardi di yuan (circa 4.400 miliardi di dollari), secondo i dati preliminari diffusi oggi dall'Ufficio Nazionale di Statistica.
La crescita, superiore alle previsioni degli analisti, è sostenuta principalmente dal settore secondario (+5,9%), seguito dal terziario (+5,3%) e dal primario (+3,5%). Rispetto all'ultimo trimestre del 2024, l'economia ha mostrato un'espansione dell'1,2%. L'Ufficio Statistico attribuisce questi risultati al "protrarsi dell'effetto delle politiche macroeconomiche", evidenziando un "ruolo rafforzato per l'innovazione" e uno sviluppo "accelerato dei nuovi motori di crescita".
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15.04.202508:38
VERSO LA LIBERAZIONE✅ DELL’EURASIA
📌 di Sergei A. Karaganov Traduzione per il Centro Studi Eurasia e Mediterraneo a cura di Matteo Pistilli
🧐 Un terremoto geopolitico e geoeconomico sta scuotendo il mondo. Grazie soprattutto alla Russia, il secolare dominio militare dell’Occidente sta finendo. Nuovi Paesi stanno sorgendo e civiltà precedentemente soppresse si stanno riprendendo.
Sebbene questi sviluppi siano accolti con favore dalla maggioranza delle nazioni, il disperato contrattacco dell'Occidente...
👉 https://www.cese-m.eu/cesem/2025/04/verso-la-liberazione-delleurasia/?fbclid=IwY2xjawJq-cxleHRuA2FlbQIxMQABHpeQf0sJUJrqCfGChtW4W7CT8L58g71tHrQTp6jirnndT5PaU88DK3NWVifs_aem_y9fpJLMQy-GF2dLAim2HZQ
#eurasia #russia #asia
📌 di Sergei A. Karaganov Traduzione per il Centro Studi Eurasia e Mediterraneo a cura di Matteo Pistilli
🧐 Un terremoto geopolitico e geoeconomico sta scuotendo il mondo. Grazie soprattutto alla Russia, il secolare dominio militare dell’Occidente sta finendo. Nuovi Paesi stanno sorgendo e civiltà precedentemente soppresse si stanno riprendendo.
Sebbene questi sviluppi siano accolti con favore dalla maggioranza delle nazioni, il disperato contrattacco dell'Occidente...
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#eurasia #russia #asia
13.04.202516:18
In Etiopia, nello stato del Tigray, le conflittualità tra le fazioni di Debretsion Gebremichael e di Getachew Reda sembrerebbero aver trovato un momentaneo tampone con la sostituzione del secondo, ormai esautorato dal primo, con un nuovo presidente ad interim, il Generale Tedesse Warede scelto dal primo ministro etiopico Abiy Ahmed; ma è solo un risanamento di facciata. Reda, allontanatosi dal Tigray, è probabilmente coinvolto insieme al Governo Federale nell'insorgere di una nuova, inedita rivolta armata nel Tigray contro le autorità del TPLF, ma in tal merito le notizie sono ancora troppo fresche per potersi lanciare in giudizi certi. Molto più certo, invece, è il ruolo che un'altra ribellione armata, che dura dal 2023, sempre più sta avendo sulle fibre del Governo e dell'Esercito Federale: le milizie FANO, nell'Amhara, secondo stato del paese, hanno ormai sotto il loro controllo più di metà dei distretti, oltre ad altre aree esterne; inoltre sono riuscite a catturare, con relativo armamento, molti militari etiopici che avrebbero dovuto contrastarli, a tacer di quelli passati di propria sponte con loro. Le condizioni umanitarie nella regione sono molto gravi, stando a vari osservatori persino più gravi che nel Tigray dove, in modo discontinuo e disordinato, e lontano dalla sufficienza, un po' d'aiuti nel tempo sono comunque arrivati; non sono mancati neppure, tra i vari scontri avvenuti, dei fatti piuttosto sanguinosi, come a Bakrat nel marzo scorso, con le truppe federali che hanno freddato i civili, donne per prime, in base al principio per cui "se la guerriglia è il pesce e il popolo la sua acqua, allora togliendo l'acqua il pesce muore". Tuttavia, malgrado le efferatezze compiute dalle truppe federali, con un bilancio tra i civili ben più grave di quanto visto altrove, tanto da far gridare ad un vero e proprio genocidio degli Amhara da parte del Governo Federale, i FANO continuano ad avanzare; ancor più se pensiamo che per reazione proprio tali continui episodi contribuiscono, e non poco, alla loro popolarità di liberatori e patrioti. Il loro obiettivo, e non lo nascondono, è abbattere il Governo Federale e certamente, se consideriamo anche la contemporanea azione d'altri gruppi militari attivi nel resto del paese, impegnati nella lotta contro il potere centrale, le possibilità non sono così remote.


12.04.202512:59
11.04.202506:45
Atlante Geoeconomico Nr. 7 - L'interesse nazionale italiano
👉 https://youtu.be/NU7jX6nlkMA?si=JqxyYEvqiuoZ7ldH
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